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649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
luned-marted 10-11 ottobre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 234 (45.879)
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La visita del Papa a Lamezia Terme e alla certosa di Serra San Bruno
della dottrina sociale. Da queste due iniziative il Papa si attende la nascita di una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune. La tappa di Lamezia non stato per il Pontefice un intermezzo nel suo pellegrinare verso la certosa, luogo simbolico che racchiude il segreto per la soluzione ai problemi umani. Qui giunto infatti senza tralasciare nessuna delle domande delle persone incontrate. Le ha portate con s allargando lorizzonte per meglio intravedere almeno la soluzione ai mali del territorio. Il desiderio costante in Benedetto XVI di restare legato al carisma della vita contemplativa nasce dalla convinzione che il monastero non ha esaurito la sua funzione di bonifica. solo cambiato il contesto. Anzich le paludi, oggi i monasteri servono a bonificare il clima che si respira nelle nostre societ inquinato da una mentalit che non cristiana e nemmeno umana. Restano infatti modello di una societ che pone al centro Dio e la relazione fraterna. stato interessante il dialogo che si stabilito tra il Papa e il priore della certosa durante la celebrazione dei vespri. Uno scambio singolare e profondo sullamore di Dio che diventa universale, forse uno dei momenti simbolici, nella sua spoglia semplicit, del pontificato di Benedetto XVI. Il priore ha espresso lumile coscienza di s che i monaci coltivano, consapevoli di occupare un posto marginale nella Chiesa e poi ha parlato della vita monastica come esperienza damore che abbraccia il mondo intero, della solitudine che si apre a una comunione universale. Il Papa ha risposto rivolgendosi ai monaci ma con intenzione di parlare a tutta la Chiesa, sottolineando il legame profondo che esiste tra Pietro e Bruno, tra il servizio pastorale allunit della Chiesa e la vocazione contemplativa nella Chiesa. Questi afferrati dallamore per Dio, testimoni dellessenziale aiutano la Chiesa e il mondo a ritrovare la propria anima, spingono le citt degli uomini a liberarsi del rumore e del vuoto spirituale per tornare a sperimentare la Realt pi reale che ci sia. Perci, un pizzico di anima claustrale non guasta mai. c. d. c.
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza nel pomeriggio di venerd 7 Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza le Loro Eccellenze Reverendissime i Monsignori: Barthlemy Adoukonou, Vescovo titolare di Zama Minore, Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, con i Familiari; Giuseppe Sciacca, Vescovo titolare di Vittoriana, Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, con i Familiari.
L11 ottobre 1962 si apriva la prima sessione del concilio ecumenico Vaticano
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Intervento della Santa Sede a Ginevra
in modi diversi, la difficolt del momento che sono chiamati a governare. In passato ci sono stati visioni e visionari che hanno tralasciato le soluzioni nei dettagli, perci ci troviamo in questa crisi ha detto Sarkozy. Difenderemo leuro con tutte le nostre forze ha aggiunto Merkel. E tuttavia, al di l dei proclami, il problema greco resta. Oggi gli ispettori della troika Ue-Bce-Fmi in-
contrano il ministro delle Finanze di Atene, Evangelos Venizelos, per chiudere il negoziato sul piano di aiuti. Stiamo lavorando spiegano fonti ben informate con lintento di chiudere il negoziato. Gli ispettori dovrebbero concludere la loro missione rilasciando un comunicato finale. La troika intende avere ulteriori dettagli sullimplementazione delle misure di austerit varate dal Governo.
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Violenze nellAfpak
ISLAMABAD, 10. In Pakistan e in Afghanistan le violenze non danno tregua. Sedici miliziani sono stati uccisi, nelle ultime ore, in scontri divampati nella regione tribale del Dir Superiore, nel nord ovest del Pakistan. Ne hanno dato notizia fonti governative. I combattimenti sono scoppiati dopo che i miliziani hanno attaccato un posto di blocco nellarea di Barawal. Da rilevare che negli ultimi mesi sono diventati pi frequenti i raid attraverso il poroso confine afghano-pakistano. E in Afghanistan, intanto, si segnala che due soldati dellIsaf (Forza in-
ternazionale di assistenza alla sicurezza, sotto guida Nato) sono morti in seguito a un attacco compiuto dai talebani nel sud. NellAfpak, dunque, si continua a registrare una situazione critica. Proprio in questi giorni il presidente afghano Hamid Karzai, a dieci anni dallinizio del conflitto, lamentava che la sospirata prospettiva della sicurezza nel territorio appare ancora lontana. E sempre in questi giorni Karzai ha annunciato, e poi ribadito, la volont di interrompere ogni tentativo di dialogo con i talebani.
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L11 ottobre 1962 si apriva la prima sessione del concilio ecumenico Vaticano
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Il dramma di quellassise fu di essere appesantita da uninstancabile impazienza da parte di coloro che ebbero la missione di viverla
Vaticano II che non se ne pot difendere nonostante le precauzioni prese al principio. La prima sessione fu turbolenta. Lepiscopato di tutti i Paesi aveva bisogno di esprimersi. Apparvero delle nuove personalit. Presto la Curia si internazionalizz. Ma uno
Giovanni
XXIII
apre il Vaticano
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Nel 1943 trascorse tre mesi nel paese di Fonterutoli per sfuggire ai fascisti
Giorgio La Pira
piantato molti vigneti, costruendo case e cantine. Giorgio La Pira fu invitato e poi accolto a Fonterutoli dal professore Jacopo Mazzei e con lui nacque unininterrotta e fraterna amicizia. Quando, minacciato e inseguito dai fascisti e dai tedeschi, dovette lasciare Firenze, si rifugi a Fonterutoli alla fine del 1943 e si trattenne per tre mesi in casa di Jacopo Mazzei. La Pira aveva fondato una rivista, Principi, profondamente critica nei confronti del regime. Nel periodo trascorso a Fonterutoli ebbe modo di discutere con Mazzei tanti argomenti, tra cui i concetti da immettere nella Costituzione in tema di lavoro. Nessuno del paese lo conosceva, non lo conobbero neanche quando divenne sindaco di Firenze, ma la curiosit si allarg vedendolo entrare ogni mattina in chiesa quando suonava la campana della messa e rimanervi in lunga preghiera per poi rientrare e dedicarsi alla meditazione e agli studi. Nei giorni feriali, in chiesa, occupava la terza panca, solitario, a destra verso laltare. Per segnare la sua panca abbiamo messo una lastrina dottone col nome
Giorgio La Pira sullappoggio delle braccia. La Pira mor nel 1977. Nel 1953, qualcuno scopr un suo scritto a mano. Qualche anno fa il suo scritto fu inciso su una pietra che venne poi murata sulla facciata della chiesetta, come un manifesto: Fonterutoli vi si legge come una piccola citt tutta ordinata attorno alla sua chiesa. Sembra un angolo particolare di pace, di solitudine, di speranza ed i suoi abitanti portano nel volto e nel comportamento i segni vivi della fede cristiana, della carit cristiana, della speranza cristiana. Io non la dimenticher mai. Nel 1943, in casa Mazzei, per tre mesi vi trascorsi un periodo di vita ricco di preghiera e fecondo di attesa. Sono grato al Signore per avermi fatto conoscere questa piccola citt che una fonte vera di pace e di bene. La messa festiva a Fonterutoli ancora oggi molto frequentata. Al tempo di Giorgio tutti andavano alla messa. Sono ancora in tanti, con qualche assenza di persone arrivate negli ultimi tempi. Ma Fonterutoli rimasta una piccola citt che una fonte di pace e di bene e tutto il paese ancora la casa del sindaco santo.
Giovanni Signorini, Veduta della Piazza Santa Croce a Firenze nelloccasione del carnevale (1846)
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Anche Albert Einstein, Chaim Weizmann e Golda Meir tra i testimoni dellaudace carit di Papa Pacelli
Hochhuth, con migliore valutazione storica, politica e morale, avrebbe potuto scrivere un altro dramma, molto pi realistico e pi interessante, quello che ha cos bravamente, ma cos infelicemente, messo in scena, il dramma cio dello Stellvertreter, che per esibizionismo politico o per inavvedutezza psicologica, avrebbe la colpa di aver fatto scatenare sul mondo, gi tanto tormentato, una pi vasta rovina a danno non tanto proprio, ma quanto a carico di innumerevoli vittime innocenti.
Suonano, a questo punto, veramente e onestamente profetiche le parole pronunciate dal beato Giovanni Paolo II a Gerusalemme nellanno 2000, quando visit il mausoleo di Yad Vashem, cio il monumento alla memoria delle vittime del nazismo. Disse il Papa: Costruiamo un futuro nuovo nel quale non vi siano pi sentimenti antiebraici tra i cristiani e sentimenti anticristiani tra gli ebrei, ma piuttosto il reciproco rispetto. A gloria di Dio, che somma Verit.
Il Presidente, il Segretario ed il Sottosefretario, insieme a tutti gli Officiali del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari sono spiritualmente vicini alla signora Emanuela Milana, Officiale del Dicastero per la scomparsa del pap,
giustizia e di condivisione dei beni nella comunit cristiana contro legoismo dei ricchi e il dominio di chi misconosce la giustizia e non sa cosa vuol dire la legalit. Nel Capodanno del 1977, al termine della concelebrazione eucaristica nel Duomo della citt, il cardinale stesso annunci di avere chiesto al Papa di esonerarlo dal suo ufficio per le malferme condizioni di salute. Dopo il 1 gennaio 1978 larcivescovo continu nella sua attivit, n gli mancarono, come negli anni precedenti, difficolt, amarezze, ma pure gioie nel governo della diocesi. Nel marzo, nel quadro delle Conferenze quaresimali, proposte dalla Facolt teologica, svolse un tema sul futuro della Chiesa. E, per rispondere, riprese un pensiero di san Massimo di Torino che gi si poneva il medesimo quesito dinanzi alle invasioni barbariche interpretate come segni premonitori della fine del mondo. Qui come in altre successive occasioni, egli ribad costantemente e frequentemente la sua linea di fedelt assoluta a Cristo e agli uomini, di scelta di povert, in un mondo in cui le disuguaglianze sono troppo stridenti, di rinuncia a ogni egoismo personale, di accettazione della povert per amore degli altri. Alla fine di luglio giunse la notizia che Paolo VI aveva accettato le sue dimissioni e il 1 agosto nella
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Lomelia durante la messa a Lamezia Terme
sono invitati. La prima lettura, tratta dal libro di Isaia, prepara questo tema, perch parla del banchetto di Dio. unimmagine quella del banchetto usata spesso nelle Scritture per indicare la gioia nella comunione e nellabbondanza dei doni del Signore, e lascia intuire qualcosa della festa di Dio con lumanit, come descrive Isaia: Preparer il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande... di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati (Is
25, 6). Il profeta aggiunge che lintenzione di Dio di porre fine alla tristezza e alla vergogna; vuole che tutti gli uomini vivano felici nellamore verso di Lui e nella comunione reciproca; il suo progetto allora di eliminare la morte per sempre, di asciugare le lacrime su ogni volto, di far scomparire la condizione disonorevole del suo popolo, come abbiamo ascoltato (vv. 7-8). Tutto questo suscita profonda gratitudine e speranza: Ecco il nostro Dio, in lui abbiamo sperato perch ci salvasse; questi il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza (v. 9). Ges nel Vangelo ci parla della risposta che viene data allinvito di Dio rappresentato da un re a partecipare a questo suo banchetto (cfr. Mt 22, 1-14). Gli invitati sono molti, ma avviene qualcosa di inaspettato: si rifiutano di partecipare alla festa, hanno altro da fare; anzi alcuni mostrano di disprezzare linvito. Dio generoso verso di noi, ci offre la sua amicizia, i suoi doni, la sua gioia, ma spesso noi non accogliamo le sue parole, mostriamo pi interesse per altre cose, mettiamo al primo posto le nostre preoccupazioni materiali, i nostri interessi. Linvito del re incontra addirittura reazioni ostili, aggressive. Ma ci non frena la sua generosit. Egli non si scoraggia, e manda i suoi servi ad invitare molte altre persone. Il rifiuto dei primi invitati ha come effetto lestensione dellinvito a tutti, anche ai pi poveri, abbandonati e diseredati. I servi radunano tutti quelli che trovano, e la sala si riempie: la bont del re non ha confini e a tutti data la possibilit di rispondere alla sua chiamata. Ma c una condizione per restare a questo banchetto
di nozze: indossare labito nuziale. Ed entrando nella sala, il re scorge qualcuno che non lha voluto indossare e, per questa ragione, viene escluso dalla festa. Vorrei fermarmi un momento su questo punto con una domanda: come mai questo commensale ha accettato linvito del re, entrato nella sala del banchetto, gli stata aperta la porta, ma non ha messo labito nuziale? Cos questabito nuziale? Nella Messa in Coena Domini di questanno ho fatto riferimento a un bel commento di san Gregorio Magno a questa parabola. Egli spiega che quel commensale ha risposto allinvito di Dio a partecipare al suo banchetto, ha, in un certo modo, la fede che gli ha aperto la porta della sala, ma gli manca qualcosa di essenziale: la veste nuziale, che la carit, lamore. E san Gregorio aggiunge: Ognuno di voi, dunque, che nella Chiesa ha fede in Dio ha gi preso parte al banchetto di nozze, ma non pu dire di avere la veste nuziale se non custodisce la grazia della Carit (Homilia 38, 9: PL 76, 1287). E questa veste intessuta simbolicamente di due legni, uno in alto e laltro in basso: lamore di Dio e lamore del prossimo (cfr. ibid., 10: PL 76, 1288). Tutti noi siamo invitati ad essere commensali del Signore, ad entrare con la fede al suo banchetto, ma dobbiamo indossare e custodire labito nuziale, la carit, vivere un profondo amore a Dio e al prossimo. Cari fratelli e sorelle! Sono venuto per condividere con voi gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa comunit diocesana. So che vi siete preparati a questa Visita con un intenso cammino spirituale, adottando come motto un versetto degli Atti degli Apostoli:
Nel nome di Ges Cristo, il Nazareno, cammina! (3, 6). So che anche a Lamezia Terme, come in tutta la Calabria, non mancano difficolt, problemi e preoccupazioni. Se osserviamo questa bella regione, riconosciamo in essa una terra sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche da un punto di vista strutturale, comportamentale e sociale; una terra, cio, dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione preoccupante, dove una criminalit spesso efferata, ferisce il tessuto sociale, una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza. Allemergenza, voi calabresi avete saputo rispondere con una prontezza e una disponibilit sorprendenti, con una straordinaria capacit di adattamento al disagio. Sono certo che saprete superare le difficolt di oggi per preparare un futuro migliore. Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi. Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacit umane; sforzatevi di crescere nella capacit di collaborare, di prendersi cura dellaltro e di ogni bene pubblico, custodite labito nuziale dellamore; perseverate nella testimonianza dei valori umani e cristiani cos profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione. Cari amici! La mia visita si colloca quasi al termine del cammino avviato da questa Chiesa locale con la redazione del progetto pastorale quinquennale. Desidero ringraziare con voi il Signore per il proficuo cammino percorso e per i tanti germi di bene seminati, che lasciano ben sperare per il futuro. Per fare fronte alla nuova realt sociale e religiosa, di-
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Con la popolazione allarrivo a Serra San Bruno
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Benedetto
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Il rito presieduto sabato pomeriggio dal cardinale Bertone nella basilica Vaticana
Allaltare della Cattedra, nella basilica di San Pietro, il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, ha conferito sabato pomeriggio, 8 ottobre, lordinazione episcopale ai monsignori Giuseppe Sciacca, segretario generale del Governatorato dello Stato della Citt del Vaticano, e Barthlemy Adoukonou, segretario del Pontificio Consiglio della Cultura. Conconsacranti sono stati il cardinale Gianfranco Ravasi e larcivescovo Giuseppe Bertello, rispettivamente presidente del dicastero per la cultura e presidente del Governatorato. Hanno concelebrato otto porporati e una quarantina di presuli, tra i quali gli arcivescovi Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, e Dominique Mamberti, segretario per i
Rapporti con gli Stati. Hanno assistito al rito il decano del Collegio cardinalizio Angelo Sodano, con altri dodici cardinali, numerosissimi arcivescovi, vescovi e prelati della Curia Romana, con una folta rappresentanza del Governatorato. Tra i presenti oltre alla madre e alla sorella di monsignor Sciacca, e ad alcuni familiari dei due ordinandi erano i comandanti del Corpo della Gendarmeria Domenico Giani e della Guardia Svizzera Pontificia Daniel Rudolf Anrig, il direttore e il vicedirettore del nostro giornale. Al termine della celebrazione, diretta dal cerimoniere pontificio Guillermo Javier Karcher, i partecipanti si sono ritrovati al cortile della Pigna, dove hanno potuto salutare i due vescovi.
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I secondi vespri recitati con la comunit dei monaci della certosa di Serra San Bruno
Qualcuno potrebbe pensare che sia sufficiente venire qui per fare questo salto. Ma non cos. Questa vocazione, come ogni vocazione, trova risposta in un cammino, nella ricerca di tutta una vita. Non basta infatti ritirarsi in un luogo come questo per imparare a stare alla presenza di Dio. Come nel matrimonio non basta celebrare il Sacramento
per diventare effettivamente una cosa sola, ma occorre lasciare che la grazia di Dio agisca e percorrere insieme la quotidianit della vita coniugale, cos il diventare monaci richiede tempo, esercizio, pazienza, in una perseverante vigilanza divina come affermava san Bruno attendendo il ritorno del Signore per aprirgli immediatamente la porta
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Nomina episcopale
La nomina di oggi riguarda il Portogallo.