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Una missione avventurosa per salvare il Mondo (un racconto per bambini e non tanto)

Appena arrivata da un lungo viaggio, mi presento, sono Fagiolina. Sono nata alla fine di un’estate
calda, con un sole arancione che mi fece crescere presto e pronta per uscire al mondo. Vidi i tramonti
colorati più belli che possiate immaginare, e chissà come, chissà perché, mi son trovata a fare un
viaggio lungo e avventuroso. Ma ci sono riuscita ed eccomi qua!

Mia madre Pianta mi spinse al mondo una mattina in cui il sole era più rosso che mai. Non si vedeva
bene perché c’era una specie di nebbia. Ma siccome sono una fagiolina arrampicante, ero cresciuta
in altezza, e dall’alto ho volato lontano e son caduta in un fiumicello che scorreva canticchiando felice.
Galleggiando su di esso ho attraversato paesaggi dipinti di rosso fuoco. Faceva un po’ caldo.
Dal fiumicello sboccai in un torrente che mi portava veloce. L’acqua era torbida, appiccicante e
puzzolenta, ma io continuai a navigare. L’adrenalina e la velocità erano avvincenti. Ad un certo punto
sono rimasta bloccata da alcuni rifiuti intorno a una grande tubatura che fuoriusciva da una fabbrica.
Mi aggrappai forte a uno scatolone di plastica. Meno male che un bellissimo uccello tutto colorito
come un arcobaleno mi prese col suo beccuccio e mi portò via.
Arrivammo dopo un po’ su un campicello verde e l’uccellino mi lasciò cadere dal becco.
Credo che non gli piacesse molto quest’impasto nero appiccicoso aderito alla mia pelle.
Io ero un po’ sporca, nera, quasi soffocata, pero la terra buona mi prese tra le sue
braccia calde e accoglienti ed io mi addormentai.
La mattina seguente un aereo fece un volo radente sulla mia testa e mi son trovata tutta
bagnata, mi son venuti i brividi, ma continuai a fare forza per introdurre le mie
radici sotto terra e magari domani o chissà un po’ più tardi, vedrete un bel
fogliame e una bella chioma verde al posto mio.
Ricordatevi di me che sono Fagiolina, nata laddove il sole infuoca le piante,
dove le acque scorrono a volte torbide e nere, dove gli uomini fabbricano
strani congegni. Ma Fagiolina ha attraversato fiumi e monti,
vallate infuocate e pericoli azzardanti e un giorno diventerà
Pianta, diventerò pianta come mia Madre e come vuole
la nostra Madre Terra, per compiere la mia
Alta Missione, più grande che mai,
quella di sfamare il Pianetta.
In tanto voi potreste prendervi cura di me?

Elba Defranchi, Dante Alighieri Lanús

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