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Forze armate
La Francia è membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dal
1960 è riconosciuto come uno stato con armi nucleari. La Francia ha firmato e
ratificato il Trattato di bando complessivo dei test nucleari[59] e il Trattato di
non proliferazione nucleare. Nel 2011, le spese militari della Francia sono state
di 62,5 miliardi di dollari statunitensi, pari al 2,3%, del PIL rendendola la
quinta nazione per budget militare al mondo dopo gli Stati Uniti d'America, la
Cina, la Russia e il Regno Unito.[60]
La Francia possiede grandi industrie militari e una delle più grandi industrie
aerospaziali del mondo.[62] Le sue aziende hanno realizzato, tra le altre cose, il
Rafale, la portaerei Charles de Gaulle, il missile Exocet e il carro armato
Leclerc. Nonostante il ritiro dal progetto Eurofighter Typhoon, la Francia sta
attivamente investendo in iniziative militari comuni europee, come il Eurocopter
Tiger, la fregata classe FREMM, l'aeromobile a pilotaggio remoto Dassault nEUROn e
l'Airbus A400M. La Francia è anche un grande venditore di armi: la maggior parte
del suo arsenale è a disposizione per il mercato estero, con l'eccezione dei mezzi
a propulsione nucleare.[63]
La parata militare che si tiene a Parigi ogni 14 luglio, in occasione della Festa
nazionale francese, è la più antica e la più grande parata militare a svolgimento
regolare in Europa.[64]
Ricerca scientifica
La Francia ha due importanti istituti di ricerca con il Centro nazionale di ricerca
scientifica e Commissariato per l'energia atomica e le energie alternative. La
Francia ospita sul suo territorio importanti strumenti di ricerca internazionali,
come European synchrotron radiation facility o Institut Laue-Langevin e rimane un
membro chiave dell'Organizzazione europea per la ricerca nucleare.
Sistema giudiziario
Prima del 1962 il presidente della Repubblica francese era eletto a suffragio
universale indiretto da un collegio elettorale ampliato, al fine di evitare il
predominio del potere legislativo sul potere esecutivo che si era prodotto
nell'ambito della quarta Repubblica e che aveva causato il blocco istituzionale.
Nel novembre 1962, il presidente indisse un referendum per poter essere eletto a
suffragio universale diretto, in base all'articolo 11 della Costituzione (e non
all'articolo 89). L'articolo 11 consente di sottoporre a referendum leggi in
materia di governo, organizzazione delle istituzione e trattati internazionali,
mentre l'articolo 89 consente di presentare una revisione costituzionale da parte
del popolo, ma dopo l'approvazione del Parlamento riunito in Congresso.
L'ordinamento politico della quinta Repubblica prevede una Camera dei deputati
(Assemblée nationale) di 577 membri, eletti per 5 anni a suffragio universale
diretto, e un Senato (Sénat) composto di 331 senatori (che saranno 346 nel 2010 e
rinnovati da questa data per la metà ogni tre anni), eletti per 6 anni a suffragio
universale indiretto. Il potere legislativo del Senato è limitato; l'Assemblée
nationale ha l'ultima parola in caso di disaccordo tra le due camere.
Relazioni internazionali
Economia
Il suo peso economico è stato in grado di assicurare alla Francia un ruolo di primo
piano sulla scena internazionale. Il Paese ha beneficiato innegabilmente dalla sua
posizione geografica al centro d'Europa e lungo i principali flussi commerciali che
attraversano il continente, con importanti porti sul mar Mediterraneo, Canale della
Manica e oceano Atlantico.
Settore primario
La Francia è il primo produttore agricolo dell'Unione europea[66] con il 23% della
produzione agricola nel 1999, seguita a distanza da Italia (15,4%) e Germania
(15,2%). Le attività principali sono le colture di cereali (grano e mais); la
produzione di zucchero, vino, prodotti lattiero-caseari, frutta, verdura;
l'allevamento animale e la produzione di carne.
La Francia è il secondo produttore mondiale di uva con 7 800 000 tonnellate secondo
la FAO; un vitigno presso Myans, nel Rodano-Alpi.
Nel 2000, secondo INSEE, il valore di ciascuna produzione agricola è stato il
seguente: