Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1 (6. Copia)
1 (6. Copia)
Nel marzo 1918 la Germania lanciò una vasta offensiva sul fronte occidentale. A
maggio i tedeschi raggiunsero ancora una volta la Marna, come nel settembre 1914.
Nella seconda battaglia della Marna, gli alleati furono in grado di difendere e
anche di contrattaccare. Questo successo alleato fu dovuto in parte all'esaurimento
dell'esercito tedesco, in parte all'aiuto fondamentale delle truppe statunitensi. I
tedeschi vennero respinti oltre i loro confini. Intanto cadevano anche l'Austria-
Ungheria e l'Impero ottomano. Ai primi di ottobre venne chiesto l'armistizio.
Nel Trattato di Versailles, dove vennero presi gli accordi, fu Georges Clemenceau a
negoziare per conto della Francia. Alla Germania venne attribuita la responsabilità
del conflitto e dovette pagare i danni di guerra.
Charles De Gaulle
L'invasione tedesca della Polonia, iniziata il 1º settembre 1939, causò la reazione
di Francia e Gran Bretagna, le quali dichiararono guerra alla Germania.
Inizialmente gli alleati franco-britannici non lanciarono attacchi massicci e
stanziarono in difesa. La battaglia di Francia iniziò nel maggio 1940. Nel 1940,
inoltre, si tenne il celebre Appello del 18 giugno da parte del generale Charles de
Gaulle. La Wehrmacht riuscì a superare la linea Maginot, marciando attraverso la
foresta delle Ardenne. Una seconda armata tedesca venne inviata in Belgio e nei
Paesi Bassi. In sei settimane di selvaggi combattimenti, i francesi persero
novantamila uomini. I leader francesi si arresero alla Germania nazista il 24
giugno 1940, dopo che le forze britanniche ebbero lasciato il continente dal porto
di Dunkerque. La Germania nazista occupò tre quinti del territorio francese,
lasciandone il resto, collocato a sud-est, alla Francia di Vichy: Stato fantoccio
collaborazionista con la Germania, venne fondato il 10 luglio 1940 e alla sua guida
era Philippe Pétain, eroe della prima guerra mondiale. Terminava così la Terza
repubblica.
Geografia fisica
Morfologia e idrografia
La Francia metropolitana possiede una grande varietà di paesaggi, che spaziano
dalle grandi pianure costiere del nord e dell'ovest, alle catene montuose che
caratterizzano il sud-est (Alpi) e il sud-ovest (Pirenei). Le Alpi francesi si
elevano fino a toccare il punto più elevato dell'Europa occidentale in comune con
l'Italia, il Monte Bianco, che culmina a 4810 m sul livello del mare. Ci sono anche
altre regioni montane di più antica formazione, come le montagne della Corsica, il
Massiccio Centrale, il Giura, i Vosgi, il Massiccio armoricano e le Ardenne che
sono una regione molto rocciosa e boscosa. La Francia possiede anche un ampio
sistema fluviale che è composto principalmente da fiumi quali la Loira, il Rodano
(le cui sorgenti sono in Svizzera), la Garonna (le cui sorgenti sono in Spagna), la
Senna, parte del Reno, della Mosa, della Mosella, della Somme, della Vilaine, che
costituiscono propri bacini fluviali. L'estuario della Gironda è l'estuario comune
dei fiumi Garonna e Dordogna, il più grande estuario dell'Europa occidentale.
Clima
La Francia metropolitana ha quattro grandi zone climatiche:
Un clima oceanico ad ovest e nord-ovest: estati non troppo calde e inverni non
troppo freddi
Un clima semi-continentale nel nord-est: estati calde e inverni freddi
Un clima mediterraneo nel sud e sud-est: estati calde e inverni miti
Un clima alpino nelle Alpi, nei Pirenei, nel Massiccio Centrale, nel Giura e Vosgi:
estati miti e inverni freddi.
Fatta eccezione per il sud, che vede generalmente estati secche, la pioggia è
uniformemente distribuita durante tutto l'anno.
Un clima tropicale nella maggior parte delle regioni d'oltremare: alta temperatura
costante durante tutto l'anno con una stagione secca e una delle piogge
Un clima equatoriale in Guyana francese: alta temperatura costante tutto l'anno,
con precipitazioni
Un clima subpolare a Saint-Pierre e Miquelon e nella maggior parte delle isole del
sud: brevi estati miti e lunghi inverni molto freddi
Le pianure del Beauce (clima oceanico)
Le pianure del Beauce (clima oceanico)
Vigneti in Borgogna
Vigneti in Borgogna
Società
Evoluzione demografica
Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia della Francia.
La crescita della popolazione francese si presentava come una delle più forti
dell'Europa, combinando una tasso di natalità superiore alla media europea (830 900
nati a fronte di 531 200 morti), e un saldo migratorio positivo (circa 100 000
individui l'anno): la popolazione francese era quindi cresciuta dello 0,61% su base
annua. Per quanto riguarda il tasso di fecondità, era pari a 2,14 bambini per donna
fertile, mentre il tasso medio in Europa era nello stesso periodo di 1,52 figli per
donna. La Francia si presenta come il paese più prolifico nel continente assieme
all'Irlanda.[27]
La piramide delle età all'inizio del XXI secolo presenta una struttura
caratterizzata da una quota di popolazione anziana in espansione, dovuto sia
all'aumento della speranza di vita, la Francia gode di una delle speranze di vita
più elevate del mondo[28], sia all'arrivo alla terza età della generazione del baby
boom.
Nel 2010 l'Istituto nazionale di statistica e degli studi economici (INSEE) stima
che ci siano 6,7 milioni di immigrati (stranieri nati al di fuori del territorio),
che rappresentano l'11% della popolazione. Questo la pone al sesto posto nel mondo,
dopo gli Stati Uniti d'America (42,8 milioni), la Russia (12,3), l'Arabia Saudita
(7,3), il Canada (7,2), la Germania (7,1) precedendo il Regno Unito (6,5) e la
Spagna (6,4). I figli d'immigrati, discendenti diretti di uno o due immigrati,
rappresentano nel 2008 6,5 milioni di persone, cioè un altro 11 % della
popolazione. Tre milioni di loro avevano entrambi i genitori immigrati.[29] La
percentuale di stranieri in Francia è paragonabile ad altri paesi dell'Europa
occidentale, come Regno Unito (11,4%), Germania (8,7%), Spagna (12,2%), e inferiore
a Paesi Bassi (20,6%), e Svizzera (22,1%). Gli immigrati sono principalmente
originari dell'Unione europea (34%), del Maghreb (30%), dell'Asia (14%, di cui un
terzo della Turchia) e dell'Africa subsahariana (11%).[30]
L'immigrazione in Francia ha inizio nel XIX secolo (380 000 stranieri residenti nel
1851).[31] La maggior parte degli immigrati provengono dall'Europa (Belgio,
Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Armenia, ma anche Polonia, Romania e
dagli Stati nati dallo scioglimento dell'ex-Jugoslavia), dai paesi del Maghreb e
dell'Africa nera, sue ex colonie, della Cina (1 000 000 cinesi in Francia nel
2007[32]), della Turchia (500 000 nel 2007[33]) e dell'ex Indocina francese,
soprattutto del Vietnam (250 000 nel 2008[34]). Gli zingari che vivono in Francia
sono più di 500 000,[35] ma secondo il rapporto di Dominique Steinberger del 2000
in Francia vivrebbero almeno un milione di zingari[36] (moltissimi sono francesi da
varie generazioni). I rom di origini rumene e bulgare presenti in Francia sono
circa 15 000[37] (rom irregolari).
Secondo uno studio condotto nel 1999, quasi 14 milioni di persone avevano almeno un
genitore o un nonno nato all'estero (23% della popolazione francese).[38]
Secondo uno studio pubblicato dalla rivista La France africaine[39] (2000), il 13%
della popolazione francese era di origine nordafricana e africana (8/9 milioni di
persone; meno di 4 milioni nel 1975).