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IN ITALIA SONO ILLEGALI LE IMMAGINI NON REALI CREATE DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE (C.D. IA)?

• In primo luogo dobbiamo fare chiarezza sul significato di due concetti; cosa si intende per “IA” e
“DEEPFAKE”:
L’IA è l'intelligenza artificiale cioè l'abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il
ragionamento, l'apprendimento, la pianificazione e la creatività.
Il DEEPFAKE è un termine che deriva dall’incrocio della locuzione “deep learning” e “fake”
identifica una tecnica di sintesi di immagini, video e audio, fondata sull’implementazione (cioè
applicazione) di algoritmi di intelligenza artificiale, i quali sono addestrati per generare contenuti
audio e video fasulli sulla base di contenuti reali

•Un esempio reale e recente di deepfake è quello che è stato causato dall’utilizzo della Midjourney
cioè un'intelligenza artificiale “text-to-image ”che permette di generare immagini a partire da un
testo scritto, cioè riesce a delineare quello che si vorrebbe vedere rappresentato e nell’arco di
alcuni minuti lo riproduce, che ha reso virali alcune immagini non reali che ritraggono però
soggetti esistenti e famosi esempio l’arresto di Trump

• ELENCO DATI NORMATIVI DEL DIRITTO ITALIANO SULLA LEGALITA’ del fenomeno
DEEPFAKE
1) Art. 21 Cost “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo
scritto e ogni altro mezzo di diffusione … “
è importante però che non si danneggi l’immagine o la reputazione altrui ed è essenziale che il
pubblico sia in grado di distinguere tra la il non reale e la realtà. Ciò significa che non bisogna far
credere di fornire una notizia vera, ma piuttosto lasciare intendere che si tratta di un’interpretazione
irriverente e caricaturale della realtà.
Inoltre è necessario non provocare gratuite offese alla morale personale o professionale delle
persone coinvolte. Anche se il falso è riconoscibile come tale, se si vuole insinuare qualcosa di
molto offensivo o di dannoso per l’immagine altrui, si commette un illecito.
Il Codice penale vigente però non prevede una specifica norma incriminatrice dedicata agli
illeciti commessi mediante l’intelligenza artificiale, non contiene cioè un articolo ad hoc, ma
esso è ricavabile da diversi dettati normativi:
2) il deepfake può rientrare nel reato di diffamazione art. 595 c.p
La condotta di offesa alla reputazione deve possedere tre requisiti fondamentali: l’assenza
dell’offeso (dunque un’impossibilità di difesa da parte della vittima valutando ex ante l’idoneità a
percepire l’offesa), l’attacco all’altrui reputazione (anche se già compromessa) tramite mezzo
orale, scritto, stampa o informatico-telematico, e infine, la comunicazione a più persone (terzi
estranei devono percepire e comprendere la manifestazione lesiva).
Nel caso di utilizzo di social network per diffondere l’offesa, si presume la comunicazione a più
persone nel momento in cui il messaggio offensivo viene pubblicato sul sito

3) il fenomeno del deep-fake potrebbe avere rilevanza penale in tema di truffa ex art. 640 c.p.,
delitto che punisce la condotta di chiunque, attraverso artifici o raggiri, inducendo taluno in errore,
procuri a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno.
Il deep-fake potrebbe facilmente rientrare nel concetto di artificio essendo lo stesso una
manipolazione della realtà esterna che simula circostanze inesistenti e dissimulando circostante
esistenti. Non rientrerebbe invece nel concetto di raggiri che costituiscono una simulazione della
realtà tramite parole o argomentazioni. L’idoneità di tali condotte ad indurre in errore (ossia un vizio
della volontà consistente in una falsa rappresentazione della realtà causata dall’illecita azione del
reo) il soggetto va valutata nel caso concreto.
4) I contenuti deep-fake possono essere realizzati allo scopo di minacciare ed estorcere (ad
esempio denaro in cambio della non pubblicazione) qualcosa alla vittima commettendo quindi il
reato all’articolo 629 c.p. Infatti, il reato di estorsione consiste in un delitto a cooperazione
artificiosa della vittima in cui il soggetto attivo costringe attraverso una condotta violenta o
minacciosa il soggetto passivo (che subisce il danno) a commettere un’azione od omissione e può
essere inoltre definito come delitto predatorio e parassitario. Tale seconda definizione è connessa
al fatto che il reo vada ad instaurare un rapporto diretto con la vittima al fine di coartarne la volontà
con violenza o minaccia. La modalità della condotta sfocia quindi in un condizionamento
psicologico della vittima causato dalla violenza o minaccia (ossia la prospettazione di un
male ingiusto in caso di mancata adesione alla richiesta) a persone o cose; l’idoneità della
condotta va valutata ex ante in concreto. Il reato è definibile, quindi, come delitto plurioffensivo
colpendo sia il patrimonio che la libertà di autodeterminazione dell’offeso. Si tratta inoltre di un
reato a duplice evento: è necessario che si realizzi sia l’ingiusto profitto per il reo che il danno per
la vittima.
5) risulta rilevante l’ipotesi in cui il deep-fake (soprattutto in ambito pornografico) vada ad integrare
il reato di atti persecutori ex art. 612 bis c.p. che prevede l’aggravante dell’utilizzo di strumenti
informatici o telematici per generare un fondato timore alla vittima.
6) è possibile aumentare la diffusione di fake news, di hate speech e di atti di revenge porn art 612
ter c.p.
7) lesione alla privacy

8) la posizione di colui che commette le condotte in esame può essere astrattamente ricollegata a due
diverse ipotesi di reato: la sostituzione di persona ex art. 494 c.p., e la frode informatica ex art. 640 ter,
comma 3, c.p.

-Inoltre, la giurisprudenza della Suprema Corte si è premurata di ricomprendere nella fattispecie di


sostituzione di persona anche condotte poste in essere mediante le nuove tecnologie, ed in particolare la
creazione di un account sui social network utilizzando abusivamente l'immagine di una persona
inconsapevole, associata ad un nickname di fantasia ed a caratteristiche personali negative (Cass. pen. n.
25774/2014).

http://tesi.luiss.it/33306/1/149143_CORRIDORI_COSTANZA.pdf

https://www.laleggepertutti.it/634885_immagini-con-ia-e-deepfake-e-reato

https://www.dirittodellinformatica.it/ict/crimini-informatici/crimini-informatici-focus/deepnude-quando-il-
deep-fake-ti-spoglia-possibile-tutela-giuridica-e-lintervento-del-garante-della-privacy.html/

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