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Dal catalogo alla progettazione MAURIZIO MANCARELLA,


SARO BATTAGLIA,
e gestione dell’orario MARCO GIOVANNINI,
TIZIANA PUPINO
Struttura Pro g r a m -
mazione orari della
Direzione commerciale
di RFI SpA

1. DAL CATALOGO ALL’ORARIO


1.1. QUADRO NORMATIVO NAZIONALE E CONTESTO
INTERNAZIONALE
1.1.1. Il quadro normativo nazionale
I processi di liberalizzazione nel mondo dei trasporti avviati dalle
istituzioni dell’Unione Europea hanno riguardato anche il tra-
sporto ferroviario, il quale riveste nelle intenzioni dell’UE un
ruolo centrale per contrastare le problematiche legate all’aumen-
to della domanda di trasporto, quali il traffico e relative conge-
stioni, i problemi ambientali legati all’inquinamento e le ripercus-
sioni sulla salute dei cittadini legati all’insicurezza del trasporto su
strada sia merci sia passeggeri. Proprio per raggiungere tali obiet-
tivi il legislatore europeo è intervenuto in più riprese sul mondo
ferroviario al fine di renderlo più competitivo con le altre moda-
lità di trasporto, prima fra tutte quella su gomma.
Il primo intervento è stato la direttiva 440/91, la quale imponeva
la separazione della gestione della rete da quella dei servizi di tra-
sporto, almeno dal punto di vista contabile, e definiva l’ambito
d’applicazione d’una prima liberalizzazione dell’accesso all’infra-
struttura, limitandola al solo trasporto combinato internazionale
merci e, se effettuati da associazioni internazionali d’imprese fer-
roviarie, ai trasporti internazionali merci e passeggeri.
Nel 1995 la Commissione europea con le direttive 18 e 19 ha
dato un contenuto più specifico e attuativo alla direttiva 440/91,
in quanto definiva con la direttiva 18/95 le linee guida per il rila-
scio del titolo, qualificante un’impresa come impresa ferroviaria,
chiamato licenza, e con la direttiva 19/95 definiva i criteri di mas-

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sima per il calcolo dei corrispettivi da pagare ai gestori dell’infra- L’Italia è stata fra i primi paesi a recepire il “primo pacchetto infra-
struttura ferroviaria per l’accesso alla stessa. strutture” attraverso l’emanazione del Dlgs 188 dell’8 luglio 2003.
Nel 2001 la Commissione europea ha concluso un percorso d’ag- RFI, quale gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale (di
giornamento e modifica sostanziale delle tre direttive sopra sinte- seguito GI) in forza del DM 138T del 31/10/2000 di concessio-
ticamente esposte. Ciò ha portato all’emanazione delle direttive n. ne della rete ferroviaria nazionale, ha fatto proprie le norme det-
12, 13 e 14/2001, che insieme hanno costituito il cosiddetto tate dal decreto legislativo nella predisposizione del Prospetto
“primo pacchetto infrastrutture”. La direttiva 12/2001 costituisce informativo della rete (PIR) il quale, come recita l’art. 13 del Dlgs
il testo aggiornato della direttiva 440/91. Essa ha definito l’insie- 188/03, è un’esposizione dettagliata delle caratteristiche dell’in-
me delle linee facenti parte della rete TERFN (Trans European frastruttura disponibile, dei princìpi e delle modalità di calcolo e
Rail Freight Network) e ha sancito il diritto d’accesso a tali reti di riscossione del pedaggio e infine dei criteri e delle procedure
per ciascuna impresa ferroviaria titolare di licenza per il trasporto relativi al sistema d’assegnazione delle tracce orario. Si rammenta
internazionale di merci. Inoltre tale direttiva fissava l’estensione di che la stessa RFI è nata nel 2001 per ottemperare ai dettami della
tale diritto d’accesso a tutta la rete ferroviaria europea entro un normativa sulla liberalizzazione del settore ferroviario, la quale
orizzonte temporale di sette anni (2008). prescrive l’indipendenza del gestore dell’infrastruttura rispetto alle
La direttiva 12/2001 ribadisce anche il principio della separazio- imprese che svolgono i diversi servizi ferroviari.
ne contabile tra i gestori infrastrutturali e le imprese esercenti i Il PIR è quindi il principale strumento conoscitivo delle regole
servizi di trasporto, per garantire la trasparenza e quindi impedire d’accesso e utilizzo della rete ferroviaria nazionale e viene annual-
sussidiarietà incrociate distorcenti la concorrenza tra le imprese mente aggiornato quattro mesi prima della scadenza del termine
ferroviarie. per la presentazione delle richieste d’assegnazione della capacità
La direttiva 13/2001 fa riferimento alle licenze delle imprese fer- infrastrutturale meglio conosciuta come “traccia orario”, per far
roviarie ed è intesa a estendere le disposizioni della direttiva proprie le novità intervenute sia a livello normativo sia alla rete
18/95, che ha introdotto la licenza d’impresa ferroviaria per le infrastrutturale nel corso dell’anno.Al suo interno il PIR prevede
imprese che prestano servizi di trasporti internazionali e per quel- un apposito capitolo, il IV, titolato “Allocazione della capacità”, in
le che effettuano trasporti combinati internazionali di merci. Le cui viene illustrata la procedura d’assegnazione delle tracce orario.
licenze, accordate dallo Stato membro nel quale un'impresa ferro- Ma vediamo, dapprima, quali titoli il legislatore comunitario e
viaria ha sede, sono valide su tutto il territorio dell’Unione. quello italiano hanno fissato debba avere un’impresa che voglia
La direttiva 14/2001 prevede, per quanto riguarda la ripartizione richiedere delle tracce e in seguito le fasi che portano all’assegna-
delle capacità, una definizione più precisa dei diritti delle impre- zione delle medesime.
se ferroviarie e dei gestori dell'infrastruttura ferroviaria, una pro- Per poter presentare richiesta di tracce, un’impresa deve possede-
cedura per risolvere i conflitti tra le richieste di capacità d’infra- re la licenza ferroviaria, che è l’autorizzazione valida su tutto il
struttura e per superare i problemi derivanti dall'insufficienza di territorio comunitario, rilasciata in Italia dal ministero dei
capacità; una disposizione che stabilisce che l'organismo incarica- Trasporti, con cui viene riconosciuta la qualità d’impresa ferro-
to della ripartizione delle capacità non potrà essere prestatore di viaria. Inoltre, se un’impresa volesse effettuare, oltre il servizio
servizi di trasporto nonché il diritto di ricorso; i princìpi per la merci internazionale, anche altre tipologie di servizio deve otte-
riscossione dei diritti per l'utilizzo dell'infrastruttura1. nere il cosiddetto titolo autorizzatorio ex art. 131 c. 1 della legge

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388 del 23 dicembre 2000, rilasciato sempre dal ministero dei Il Dlgs 188/03, fatte salve le procedure di ricorso illustrate in
Trasporti. Il rilascio di tale autorizzazione è però assoggettato alla seguito, prevede, fra l’altro, che per le vertenze relative all’assegna-
clausola di reciprocità: nel paese dove ha sede la società devono zione delle tracce GI predisponga un sistema di risoluzione dei
sussistere le stesse condizioni d’apertura del mercato. Infine, per conflitti. Tale sistema trova nel PIR la sua realizzazione in una
poter contrattualizzare le tracce richieste un’impresa ferroviaria commissione interdisciplinare convocata da GI, la quale produce
dev’essere in possesso del certificato di sicurezza, il quale viene una decisione che GI adotterà entro dieci giorni lavorativi.
rilasciato da un’apposita struttura di RFI. Il certificato di sicurez- La dichiarazione di saturazione fa nascere in capo al GI l’obbligo
za è il documento che attesta la conformità per quanto riguarda i d’eseguire, nei sei mesi successivi, un’analisi della capacità sull’in-
requisiti tecnici e operativi specifici per i servizi ferroviari e i frastruttura saturata volta a individuare le cause della saturazione e
requisiti di sicurezza relativi al personale, al materiale rotabile e le misure da adottare.
all’organizzazione interna dell’impresa per ciò che concerne la Infine la direttiva 14/01 prevede a garanzia delle IF che queste
sicurezza della circolazione. possano richiedere all’organismo di regolazione del settore ferro-
La direttiva 14/01 e di conseguenza il Dlgs 188/03 individuano viario il riesame delle determinazioni adottate dal GI in materia
nel gestore dell’infrastruttura, quindi in RFI, il soggetto preposto di ripartizione della capacità infrastrutturale. Il Dlgs188/03 indi-
all’assegnazione della capacità infrastrutturale, prescrivendo che il vidua nel ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, oggi mini-
GI deve procedere in modo equo, trasparente e non discrimina- stero dei Trasporti, l’organismo di regolazione con compiti di
torio tra le varie imprese ferroviarie che abbiano presentato vigilanza sul corretto funzionamento del mercato dei servizi fer-
richiesta di tracce orario, e deve operare in modo da soddisfare, roviari. Inoltre il Dlgs 188/03 prevede l’ammissione, a sua volta,
per quanto possibile, tutte le richieste. Nel Dlgs 188/03 le fasi del del sindacato giurisdizionale avverso le decisioni del ministero dei
processo d’assegnazione sono temporizzate e sono state riprese Trasporti quale organismo di regolazione.
nel PIR. Dette fasi in cui s’articola il processo d’allocazione della
capacità sono annualmente pubblicizzate da RFI tramite il suo 1.1.2. Il contesto internazionale
sito Internet. La liberalizzazione dell’accesso all’infrastruttura ferroviaria
Ottenuta la disponibilità delle tracce, il processo si conclude con nell’Unione Europea, iniziata con l’applicazione della direttiva
la loro formale assegnazione attraverso la stipula del contratto d’u- 440/91, ha comportato nel tempo la necessità d’adeguare il pro-
tilizzo dell’infrastruttura, che avrà validità massima d’un anno. cesso di pianificazione degli orari internazionali.
Il legislatore ha preso anche in considerazione l’eventualità che In particolare, nel 1996 le Conferenze orari internazionali per il
due IF richiedano tracce orario tra loro configgenti, prevedendo traffico viaggiatori e merci (CEH e CEM), che riunivano le
che nel PIR venga esposta la procedura di coordinamento volta aziende ferroviarie “storiche”, hanno lasciato il posto alle riunio-
alla ricerca d’una conciliazione per quanto possibile di tutte le ni del Forum Train Europe (FTE). Questo nuovo organismo
richieste, proponendo, se del caso, anche capacità diversa. Se la internazionale ha reso esecutiva la prima fase di liberalizzazione
procedura di coordinamento non dovesse soddisfare adeguata- dell’accesso all’infrastruttura ferroviaria, introducendo le nuove
mente le richieste delle IF, GI dichiarerà saturo l’elemento del- regole di mercato e organizzando i primi incontri tra le imprese
l’infrastruttura in causa e assegnerà le tracce orario seguendo dei ferroviarie e i gestori dell’infrastruttura (IF e GI), nel caso del
princìpi già fissati dal GI stesso e ri p o rtati nel capitolo IV del PIR. Gruppo FS:Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana.

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Dal 2005, in sintonia con le più recenti direttive europee 12-13- 1.2. LA PROGETTAZIONE DELL’ORARIO ANNUALE
14/2001, che sanciscono una più chiara e netta separazione tra i Prima d’entrare nel merito della progettazione annu a l e, è
compiti dei GI e delle IF, sono state organizzate due distinte asso- importante sottolineare come essa sia la logica pro s e c u z i o n e
ciazioni internazionali: RailNetEurope (RNE) per i GI e FTE delle attività di pianificazione e sviluppo dell’infrastruttura
che rappresenta le sole IF. RNE mira a garantire l’accesso libera- che si sviluppano in un orizzonte temporale più ampio (nel
lizzato all’infrastruttura ferroviaria europea e a incentiva re l’uso quinquennio del piano d’impresa con una visione più spinta,
della modalità ferroviaria per i traffici internazionali. In questo o l t re che con una visione macro ) . Tali attività si basano su
nuovo scenario è stato affidato a RNE il compito d’innova re e un’attenta analisi dello sviluppo del merc a t o, f o rnendo gli
armonizzare i processi nazionali d’assegnazione della capacità. elementi necessari a una corretta pianificazione dell’uso
Il nu ovo processo internazionale, descritto nel Process Handbook della capacità dell’infrastru t t u r a . A completamento di questa
di RNE, comprende le fasi di lavoro necessarie per preparare l’o- fase (v. a rticolo “Dalla domanda al catalogo”) viene pre d i-
rario ferroviario internazionale e per gestirne le variazioni nel sposto il mix d’offerta di tracce – più noto come catalogo –
corso di validità. A part i re dal 2007, la trattazione delle richieste che ottimizza l’uso dell’infrastruttura individuando i pro d o t-
di tracce internazionali dovrebbe aver luogo secondo una tempi- ti traccia (tracce “ t i p o ” a dive rsa velocità commerciale) uti-
stica unica, armonizzata, fra tutti i gestori d’infrastruttura euro- lizzabili sulla linea e il loro nu m e ro massimo per interva l l o
pei. Occorre osservare che, rispetto ai traffici nazionali, i tre n i temporale fissato.
internazionali sono caratterizzati da una pianificazione più com- D u n q u e, la progettazione dell’orario annuale declina nel det-
plessa e necessitano d’un maggiore lavoro da parte dei gestori taglio l’impostazione strategica del piano di trasporto pre d i-
dell’infrastruttura. Ciò per la molteplicità d’operatori coinvolti: si sposto nel “ c a t a l og o ” in coerenza con l’obiettivo mirato a
pensi che la maggior parte dei traffici internazionali è effettuata ottimizzare la capacità.
da associazioni temporanee d’imprese ferroviarie, che agiscono Tale metodologia di lavo ro è stata estesa a tutte le linee fon-
sui rispettivi territori nazionali, e che i treni internazionali attra- damentali della rete dopo aver maturato una positiva espe-
versano reti ferroviarie gestite da società differenti (con traffici rienza sulle linee di confine con riferimento ai traffici inter-
nazionali e tempistiche a oggi non armonizzate). Per queste nazionali. Dopo questa dove rosa pre m e s s a , entriamo nel meri-
ragioni per il traffico internazionale, s u c c e s s ivamente alla div u l- to della progettazione dell’orario annu a l e, descrivendo in pri-
gazione dei cataloghi di tracce, è prevista una fase di lavoro, che mis la tempistica nazionale del processo d’assegnazione delle
inizia 11 mesi prima dell’attivazione dell’orario in studio e dura tracce e a seguire gli strumenti inform a t ivi che il gestore del-
3 mesi, per consentire alle IF d’armonizzare i piani di traffico e l’infrastruttura mette a disposizione delle IF per la richiesta di
di consultare i GI circa la realizzabilità dei servizi ipotizzati. La tracce e quelli utilizzati per la progettazione dell’orario.
fase s’estende tra X-11 mesi e X-8 mesi, dove X indica la data
d’attivazione dell’orario ferroviario2. 1.2.1. Tempistica
A part i re dalla data di X-8, in cui per tutte le reti europee vige Il processo d’allocazione s’avvia otto mesi prima dell’attiva-
la scadenza per la presentazione delle richieste di capacità da zione dell’orario di servizio, che in gergo oraristico viene
parte delle IF, il processo segue la tempistica nazionale, per la indicato con X-8, dove la X sta a indicare il mese d’attiva z i o-
quale si rimanda ai paragrafi successivi per maggiori dettagli. ne dell’orario di serv i z i o, ossia dicembre (precisamente la

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seconda domenica), e l’8 il nu m e ro di mesi che precede tale 2.2. I sistemi di comunicazione tra il ge s t o re
d a t a . Nel mese d’apri l e, q u i n d i , le imprese ferrov i a rie pre- dell’infrastruttura e le imprese ferroviarie
sentano le richieste di tracce per l’orario successivo a quello Uno strumento di supporto al processo di comunicazione tra
in vigore. GI entro due mesi dalla data di presentazione delle l’IF e il GI è l’applicazione Aster IF (v. articolo “L’orario nei
richieste fornisce una prima risposta alle imprese ferrov i a rie sistemi informatici”) (figura 2).
m o t ivando un eventuale rigetto di richieste. Esso rappresenta il contenitore unico dove sono convog l i a t e
Un primo importante step è la predisposizione del prog e t t o tutte le richieste, per og nuna delle quali è possibile tracciare il
d’orario di servizio che GI predispone entro quattro mesi dal- ciclo di vita, avendo informazioni su:
l ’ avvio del processo, ov ve ro entro X-4, e che invia a tutte le • impresa richiedente;
IF che hanno presentato le richieste a X-8 per la parte di loro • data d’inoltro della richiesta (protocollo impre s a ) ;
i n t e re s s e. • dettaglio della richiesta (nu m e ro tre n o, categoria, fermate,
Da tale data le IF hanno un mese di tempo per pre s e n t a re al percorso, dati di trazione, periodicità di circolazione ecc. ) ;
GI eventuali osservazioni al progetto di loro pertinenza, in • p rogetto orario redatto dal gestore dell’infrastruttura (pro-
modo tale che il GI entro X-2 possa predispone e inv i a re il tocollo RFI); stato d’avanzamento della richiesta;
progetto orario definitivo prendendo in considerazione le • stato della richiesta:
o s s e rvazioni perve nutegli dalle IF. Q u a l o r a , i nve c e, n o n - iniziale: l ’ i m p resa compila i dati necessari alla formulazio-
sopraggiunga alcun tipo d’osserva z i o n e, il progetto orario si ne della richiesta di tracce orario;
ritiene accettato così come pro p o s t o.Tutte le richieste di trac- - trasmessa a RFI: l’IF invia la richiesta a RFI;
ce, che vengono presentate dalle IF oltre la data d’avvio del - p rogettazione di dettaglio in corso: RFI prende in carico
correggere: processo d’allocazione e sino a 3 mesi prima del giorno d’at- la richiesta dando inizio alla prog e t t a z i o n e ;
tivazione dell’orario, sono trattate dal GI secondo l’ordine - richiesta annullata: l’IF annulla la richiesta interrompen-
avvengono
cro n o l ogico di presentazione dopo la conclusione dell’esame done la prog e t t a z i o n e ;
delle richieste pervenute prima della data anzidetta. In questo - p rogettazione di dettaglio completata: RFI dichiara ter-
caso la definizione delle tracce o il rigetto della richiesta da minata la prog e t t a z i o n e ;
parte di GI av vengono al più tardi entro 2 mesi dalla data d’at- - p rogettazione di dettaglio trasmessa a IF: RFI trasmette il
tivazione dell’orario (figura 1). p rogetto alla IF;
Le richieste di tracce che dove s s e ro perve n i re oltre X-3 sono - richiesta accettata: l’IF accetta il prog e t t o ;
trattate alla stregua delle richieste in corso d’orario, per le - richiesta rifiutata: l’IF non accetta il progetto (RFI pro-
quali si rimanda allo specifico capitolo. pone una nu ova soluzione e si ri avvia il ciclo).
Quando l’impresa crea una richiesta nel sistema, questa si
fig. 1 – Processo d’allo-
cazione delle tracce in t rova per definizione nello stato iniziale e, fintanto che
progettazione p e r mane tale condizione, l ’ i m p resa in questione è la sola
ad ave rne accesso e può apportarle tutte le modifiche
r i t e nute opport u n e, anche eliminarla definitivamente dal
sistema.

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fig. 2 – Maschera di
Aster-IF. Elenco delle • una scheda di tipo periodicità di circolazione. I giorni di cir-
richieste colazione richiesti dall’impresa sono distinti per:
- sezioni di percorso (da località a località);
- periodo (dalla data alla data);
- tipologia (effettuazione e/o soppressione);
- giorni (espressi come giorni della settimana oppure come
giorni speciali);
• una scheda di tipo dati tecnici composizione treno;
• una scheda di tipo servizi commerciali a bordo treno (opzio-
nale);
• una scheda di tipo richiesta servizi infrastruttura.
L’impresa ferroviaria può, inoltre, consultare l’elenco delle sue
richieste presenti nel sistema, con il dettaglio relativo allo stato
d’avanzamento ed è nella facoltà di specificare il percorso associa-
to, fornendo informazioni sull’eventuale instradamento, eventuali
vincoli orari (in arrivo, partenza, sosta) che devono essere rispet-
tati nel progetto orario della richiesta, la natura del passaggio (fer-
mata, transito ecc.).
Nel momento in cui la richiesta viene trasmessa a RFI, l’IF ne Per quanto riguarda l’armonizzazione delle tracce internazionali,
rende visibili tutti i dettagli chiedendo implicitamente il completa- è in uso Pathfinder, piattaforma di comunicazione per la piani-
mento del progetto orario da parte del gestore dell’infrastruttura. ficazione dell’orario. Attraverso Pathfinder le imprese ferrovia-
La richiesta di tracce orario è riprodotta in Aster-IF per mezzo rie, o le associazioni temporanee d’impre s e, possono comu n i c a-
d’un dossier (pratica) composto dalle seguenti sezioni: re tra loro per concord a re i piani commerciali re l a t ivi alla piani-
• una scheda di classificazione (“copertina” del dossier); ficazione del servizio e con i gestori delle infrastrutture intere s-
• una scheda di tipo dati traccia oraria (percorso, instradamento, sate per ri c h i e d e re eventuali studi di fattibilità o le re l a t ive trac-
operazioni tecniche); ce orarie.
• una scheda di tipo corrispondenze richieste (opzionale): la IF L’utilizzo di Pathfinder segue tutte le fasi del processo d’alloca-
può richiedere a RFI che nella progettazione oraria della zione delle tracce permettendo, quindi, anche il “dialogo infor-
richiesta in esame vengano rispettati lungo il percorso del treno matico” tra i GI nella fase d’armonizzazione delle tracce alle
dei vincoli di corrispondenza con altri trasporti, cioè dei vin- fro n t i e re e tra i GI e le IF nella fase di comunicazione del pro-
coli orari di distanziamento temporale fra due trasporti coinci- getto orario.
denti nella località per permettere lo svolgimento di determi- Il sistema è in fase d’ampliamento per permettere alle IF la possi-
nate operazioni. Una corrispondenza s’intende sempre espressa bilità di consultare i cataloghi delle tracce e per essere utilizzato
relativamente all’orario d’arrivo nella località prima o dopo come formale strumento di richiesta delle tracce internazionali e
l’arrivo d’un altro trasporto; relativa formale comunicazione del progetto orario.

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1.2.3. La procedura di coordinamento mesi per la predisposizione del piano di potenziamento della
Qualora, nell’ambito del processo d’allocazione e, in particolare, capacità infrastrutturale.
subito dopo aver visionato le richieste sopraggiunte, si riscontrino GI non ha l’obbligo d’effettuare l’analisi della capacità se ha già in
dei conflitti fra più tracce, s’avvia un processo di coordinamento al corso un piano di potenziamento della capacità che interessi l’e-
fine di soddisfare tutte le esigenze. Infatti, in ottemperanza a quan- lemento infrastrutturale dichiarato saturo.
to ri p o rtato nel paragrafo 4.4.2 del PIR, il GI propone delle alter-
native (in alcuni casi potrebbero essere anche delle tracce dive rs e 1.2.4. I criteri di priorità per l’assegnazione
da quelle richieste) alle imprese ferroviarie, che hanno a disposi- delle tracce orario
zione 5 giorni solari per avanzare delle osservazioni motivate; in Nel caso in cui, dopo aver concluso la procedura di coordinamento,
caso contrario, la proposta si ritiene accettata dall’IF. il GI abbia dichiarato saturo l’elemento infrastrutturale interessato,
La procedura deve concludersi in tempo utile per la predisposi- nella fase d’assegnazione delle tracce richieste per l’orario annuale il
zione del progetto orario e, nel caso in cui una delle IF interessa- gestore dell’infrastruttura procede ad assegnare le tracce secondo i
te non accetti la proposta alternativa, il GI può procedere in tre criteri di priorità riportati nel PIR e di seguito riassunti:
modi diversi: • ai servizi di trasporto internazionale;
1. se la traccia proposta in alternativa differisce dalla richiesta ori- • ai servizi di trasporto qualitativamente e quantitativamente suf-
ginaria al massimo per +/- 15 minuti e ne sono rispettate le ficienti a soddisfare la mobilità dei cittadini, disciplinati da
funzioni commerciali, il GI assegna le tracce orarie, come da appositi contratti di servizio da stipulare tra l’IF e lo Stato o le
proposta in alternativa; Regioni;
2. se la traccia proposta in alternativa differisce dalla richiesta ori- • ai servizi di trasporto ad alta velocità effettuati totalmente o
ginaria per oltre +/- 15 minuti ma le tracce confliggano per parzialmente su infrastrutture appositamente costruite o adattate
meno di 50 giorni l’anno, il GI assegna le tracce orarie, come e ai servizi di trasporto merci effettuati su linee specializzate per
da proposta in alternativa; tali servizi.
3. se la traccia proposta in alternativa differisce dalla richiesta ori- Qualora gli anzidetti criteri non siano sufficienti, per servizi indi-
ginaria per oltre +/- 15 minuti e le tracce confliggano per più cati con pari priorità, il diritto di precedenza è stabilito in base alla
di 50 giorni l’anno, il GI assegna le tracce disponibili seguendo fascia oraria:
i criteri di priorità indicati nel PIR. notte ==> merci;
In tutti i casi, il GI comunica formalmente alle IF gli esiti della pendolare ==> passeggeri locali;
procedura di coordinamento. Al verificarsi del caso 3, contestual- giorno ==> passeggeri a m/l percorso.
mente all’assegnazione della traccia, seguendo i princìpi di prio-
rità successivamente illustrati, viene dichiarato saturo l’elemento Per servizi non indicati si privilegiano, nell’ordine d’assegnazione, le
infrastrutturale interessato; in seguito, quindi, s’effettua un’analisi richieste che comportano un maggiore utilizzo dell’infrastruttura
della capacità su di esso, volta a individuare i motivi della satura- (maggior numero di treni*km e minore segmentazione della rete).
zione e le misure da adottare a breve e medio termine per porvi Infine, nel caso in cui persista ulteriormente il conflitto, si proce-
rimedio. L’analisi delle capacità va svolta entro 6 mesi dalla dichia- de secondo l’ordine cronologico di presentazione delle richieste.
razione di saturazione.Al termine di questa analisi GI avrà altri sei L’importante è sottolineare che la priorità, tuttavia, non costituisce

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Tabella 1 – Specifiche tecniche di circolazione per l’orario di ser vizio 2005-2006


diritto d’esclusiva, in quanto i servizi considerati primari non Parametri standard (esclusi casi particolari: nodi – punti singolari delle direttrici –
potranno comunque, in presenza d’altre richieste, saturare la capa- stazioni di diramazione; origine/termine corsa)
Precedente Incroci
cità infrastrutturale sia nella tratta sia nella fascia oraria.
Fra arrivo
Per tale motivo è fissata all’80 per cento la quota massima della Fra arrivo treno 2 e Fra partenza
treno 1 e Fra treno partenza treno 2 e
capacità disponibile che può essere assegnata per ciascuna tratta e arrivo 1 in arrivo treno 1 partenza
Regime di Distanz.
fascia oraria a ogni tipologia di servizio prioritario. circolazione (minuti)
A monte A valle t reno 2 in e treno 2 (stessa treno 1
c o rretto in transito direzione (verso
Questo principio è adottato anche nell’assegnazione di capacità tracciato (A/T) verso opposto)
(A/A) opposto) (P/P)
formalizzata con accordo quadro. (A/P)
6 minuti
BA/BAB
(5’ mini- 4 minuti 2 minuti
1.2.5. Lo scenario tecnico di riferimento (3/0- 3/2 - 3/3)
mo)
Lo scenario tecnico di riferimento utilizzato per la progettazione 8 minuti
(7’
dell’orario fotografa le caratteristiche dell’infrastruttura ferroviaria e minimo)
8 minuti
(7’
indica tutti i parametri tecnici necessari al progettista per la costru- BA/BAB Sblocco
minimo)
Sblocco 3 minuti 3 minuti
2 minuti 1 minuto
(2/0 - 2/2) +3’ +2’ (5) (5)
zione del piano di trasporto (integrazione delle tracce orario). (minimo:
sblocco
+3’
sblocco
A titolo d’esempio la tabella 1 evidenzia il distanziamento che +2’)
bisogna rispettare fra due treni che si susseguono o s’incrociano in
Sblocco Sblocco Sblocco
3 minuti 3 minuti 2 minuti 1 minuto
funzione della tecnologia della linea. BCA
+ 2’ + 2’ + 2’

Inoltre, allo scopo di predisporre un orario “robusto”, che sia Sblocco Sblocco Sblocco 3 minuti
BEM 3 minuti 2 minuti 1 minuto
quindi in grado d’assorbire le sollecitazioni esterne che produr- + 3’ + 3’ + 2’ (5)

rebbero ritardo, nell’elaborazione delle tracce è necessario garan-


tire i margini di regolarità (minuti aggiuntivi sulla percorrenza per
compensare le soggezioni indotte dai lavori in linea e dagli impre- dallo scenario tecnico sia in linea sia nelle stazioni e nei punti
visti che possono manifestarsi), i cui criteri sono fissati dalle pre- d’interferenza, avendo come indicatore di riferimento il rap-
scrizioni dettate nella fiche n. 405.1 dell’UIC emanata nel dicem- porto T compattazione/Teffettivo (essendo Tcompattazione la compattazione del
bre 2003. grafico orario, espressa in minuti, con riferimento a una predeter-
minata finestra temporale e distanziamento prefissato al minimo
1.2.6. Le linee guida nella predisposizione tecnico; Teffettivo la finestra temporale di riferimento).
dell’orario di servizio Per quanto attiene all’orario, ossia all’assegnazione, il parametro di
Nella predisposizione del progetto orario e nella gestione di quel- riferimento è il rapporto Tracceassegnate/Tracceofferte, in modo da assicu-
lo corrente è indispensabile fare attenzione ad alcuni temi strate- rare un margine per l’attenuazione di perturbazioni non asse-
gici quali l’affidabilità e la robustezza dell’orario. gnando alcune tracce catalogo.
Il rispetto di tali parametri è verificato attraverso alcuni indi- Infine nella traccia orario, ossia nella prog e t t a z i o n e, principal-
catori specifici a seconda dell’ambito in cui si opera. mente nelle tratte cri t i c h e, l ’ i n d i c a t o re è dato dal rapporto
Per quanto attiene l’offerta, quindi il catalogo di base, si cerca di Marginireali/Marginiprescritti, assicurando in questo modo maggiori
distanziare maggiormente le tracce rispetto a quanto prescritto margini di regolarità (rispetto a quelli presenti).

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[ Argomenti ] 9 FOCUS | Orario Dal catalogo alla progettazione e gestione dell’orario

O l t re all’affidabilità e alla ro bu s t e z z a , anche la flessibilità rap- e per pro d u rre report e stampati. La novità importante di
p resenta un importante parametro da ri s p e t t a re, perseguibile tale sistema consiste nella possibilità d’interazione di più
a t t r averso un impegno va riabile delle tracce offert e, nell’anno u t e n t i , anche collocati in re gioni geografiche dive rs e ; c i ò
e nei giorni della settimana. In questo modo è possibile gesti- significa che il sistema permette di re a l i z z a re la prog e t t a-
re in maniera più fruibile la capacità allo scopo di: zione dell’orario senza che siano più necessari tavo l i
• offri re maggiore elasticità fra traffico e lavori sull’infrastru t- c o muni con i progettisti terri t o riali per arm o n i z z a re le
tura; tracce orarie nei punti di passaggio tra le dive rse gi u ri s d i-
• ri s p o n d e re a una maggi o re domanda nei periodi di fisiolo- zioni terri t o ri a l i ; le inconsistenze momentanee che si
gica congestione dell’infrastruttura stradale (punte estive, manifestano nei punti superi o ri e inferi o ri nell’area di
we e ke n d ) ; l avo ro assegnata a ogni singolo utente sono automatica-
• utilizzare in modo migliore il parco veicoli per ottenere gli mente riconosciute ed evidenziate dal sistema fintanto che
s t a n d a rd d’affidabilità e piena disponibilità prev i s t i . le stesse non vengono ri s o l t e.
La gestione della flessibilità, dunque, è ottimizzata con quattro D ovendo inseri re una traccia completamente nu ova , definite
t i p o l ogie d’interventi: le principali caratteristiche tecniche:
• orario specifico, prestudiato, per periodi/giorni di punta (per • tipo di locomotore ;
esigenze del servizio viaggiatori medio/lungo percorso); • velocità di marc i a ;
• riprogrammazione mensile (per esigenze del traffico merc i , • percentuale di peso fre n a t o ;
re gionale e della gestione dell’infrastruttura); • massa ri m o rc h i a t a ;
• riprogrammazione per situazioni specifiche (per esigenze del e selezionata la relativa tabella di percorrenza, è possibile
traffico merci e della gestione dell’infrastrutttura); “generare” il treno, la cui numerazione segue le prescrizioni
• gestione operativa . della PGOS (Pre fazione generale all’orario di serv i z i o )
(tabella 2).
1.2.7. L’elaborazione del progetto orario Tabella 2 – Numerazione dei treni in base alla PGOS
A supporto del processo di costruzione dell’orario dei tre n i ,
le strutture deputate del GI sono dotate d’un importante Tipologia treni Range numerici
strumento informatico (v. articolo “L’orario nei sistemi infor- 1-29.999
Viaggiatori 30.000-37.999
matici”): il sistema RoMan (Route Management), anch’esso,
37.800-37.999
come ASTER, integrato negli strumenti inform a t ivi di RFI. Merci
39.000-99.999
Questo, o l t re a contenere le informazioni di dettaglio sui
Di servizio (locomotive isolate) 38.000-38.999
t reni e sull’infrastruttura ferroviaria, arc h ivia tutti i va l o ri e i
parametri che sono necessari per il processo di creazione del-
l’orario dei treni. Nella figura 3 è ri p o rtato un esempio di grafico orari o,
Il sistema inform a t ivo usa tali dati per re a l i z z a re e visualizza- d i a gramma spazio/tempo che visualizza in una pre s t a b i l i-
re le tabelle orario e i grafici dei treni, le viste d’insieme delle ta area l’insieme delle tracce orario e la loro arm o n i z z a-
tratte ferrov i a rie nonché per consultare le specifiche tecniche z i o n e.

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fig. 3 – Grafici delle


tracce orario in RoMan • procura o atti d’attribuzione dei poteri e connesse responsabi-
10 20 30 40 50 10 lità alla stipula e sottoscrizioni d’atti negoziali;
00 ROMA TERMINI • copia autentica della polizza assicurativa;
4,3 ROMA CASILINA • elenco degli indirizzi, strutture, nominativi e recapiti telefonici
12,2 (Fornia)
dei referenti preposti a fornire e ricevere comunicazioni re l a t i-
ve a: richieste di nuove tracce, differimento in partenza dei treni,
9,9 CAPANELLE
richiesta fermate aggiuntive, variazioni della composizione dei
13,9 CIAMPINO
treni rispetto a quella programmata.
9,7 (Frascati)
La suddetta documentazione deve giungere al GI almeno 45
15,8 (Albano) giorni solari prima della data d’inizio del servizio per contratti
16,0 (Velletri) relativi a un orario di servizio.
19,9 (TOR VERGATA)

25,7 COLLE MATTIA


2. LAPROGETTAZIONE DELLE VARIAZIONI
IN CORSO D’ORARIO
28,3 COLONNA GALLERIA
2.1. IL QUADRO DI RIFERIMENTO
Copia treno F2, Genera treno F3, Adattare treno F4, Posizionare sul treno F5, Biecchi F6, Ultimo treno F9, Ultimo treno + posizione grafica F11 Treno Tempo cursore
La descrizione delle diverse fasi in cui s’articola il processo d’al-
l o c a z i o n e, descritto nel paragrafo pre c e d e n t e, che porta all’ora-
1.2.8. La comunicazione del progetto orario rio di servizio, non deve far pensare all’orario di servizio come
e l’attivazione dell’orario di servizio a un “prodotto” statico, perché al contrario è un “prodotto”
A conclusione della fase di progettazione il progetto orario viene dinamico, in continuo adeguamento. Il legi s l a t o re, sia comunita-
elaborato e trasmesso alle IF, le quali hanno la facoltà d’avanzare rio sia italiano, ha previsto uno specifico strumento per ri s p o n-
le proprie osservazioni, utilizzando lo strumento Aster-IF che for- d e re alle esigenze di flessibilità delle imprese ferroviarie, s o p r a t-
malmente registra le comunicazioni tra il GI e le IF.Verificate le tutto per quelle che svolgono servizi ferroviari merci, nell’otti-
osservazioni pervenute, il GI redige il progetto orario definitivo ca di re n d e re il servizio più competitivo con il trasporto su
con il quale saranno alimentati i sistemi di circolazione e saranno gomma.
predisposti gli allegati al contratto d’accesso. La VCO (variazione in corso d’orario) ha trovato disciplina da
Per la stipula del contratto d’utilizzo dell’infrastruttura, che rap- parte del legi s l a t o renella cosiddetta richiesta ad hoc all’art. 31 del
presenta il documento formale d’assegnazione di tracce orario, Dlgs 188/03 che si sostanzia nella richiesta di tracce orario che
l’impresa ferroviaria deve provvedere a produrre la seguente le IF presentano al GI nel corso di validità dell’orario con lo
documentazione: scopo di modificare tracce esistenti o richiederne delle nu ove.
• copia autentica della licenza o dichiarazione d’immutata validità La trattazione delle richieste in VCO presenta delle importanti
e caratteristiche della licenza; differenze rispetto alle richieste relative all’orario annuale. Le
• certificato d’iscrizione alla Camera di commercio, industria e tracce in VCO vengono trattate in ordine strettamente cronolo-
artigianato con dicitura valevole ai fini dell’antimafia riferita gico dal momento della loro presentazione e concesse di volta
all’ultimo assetto societario aggiornato; in volta nei limiti della capacità disponibile. Questo significa che

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se due IF dovessero richiedere la stessa capacità o una IF presen- • da 4 giorni solari a 5 ore ante partenza treno per tracce di breve
tasse una richiesta per capacità già impegnata non sorgono pro- percorrenza;
blemi di coordinamento o di saturazione dell’elemento infrastrut- • in tempo reale in caso d’emergenze (comprese quelle d’ordine
turale, poiché in ambito delle variazioni in corso d’orario vige il pubblico).
principio che chi richiede per primo la capacità acquista il dirit- La risposta del gestore avverrà:
to alla successiva assegnazione se vi è la disponibilità di capacità. • entro 5 ore ante p a rtenza treno per richieste in gestione operativa
Le VCO possono essere richieste in qualsiasi momento a ecce- di tracce a lunga percorrenza;
zione che nei 15 giorni antecedenti e nei 15 giorni successiv i • entro 2 ore ante p a rtenza treno per richieste in gestione operativa
alla data d’attivazione d’un orario annuale per favorire la messa di tracce a breve percorrenza;
in esercizio e il “ ro d a g gio” del nu ovo orario. • t e m p e s t ivamente per richieste in gestione operativa di tracce
in tempo reale.
2.2. LA TEMPISTICA
Le richieste di VCO devono essere avanzate almeno 30 giorni 2.3. L’ELABORAZIONE DELLE VCO
prima della data d’effettuazione, riducibile a 5 giorni solari, Le tracce relative alle richieste in corso d’orario si predispongono
incluso quello della richiesta, per tracce singole e solo nel caso da RoMan accedendo al sistema orari nel cosiddetto ambiente di
in cui l’impresa sia in possesso del contratto d’utilizzo dell’in- lavoro “VIGORE”. In tal modo è possibile visualizzare le tracce da
frastruttura in essere. La risposta del GI deve perve n i re entro e l a b o r a re o in stato di lavorazione e gli utenti interessati. Le VCO
10 giorni dal ricevimento della richiesta e, in modo inderog a- trattano come oggetto sia le richieste commerciali provenienti
bile, entro il terzo giorno antecedente l’effettuazione per sin- dalle IF sia le modifiche d’orario necessarie a seguito d’un cambio
gole tracce. di stato dell’infrastruttura. In quest’ultimo caso le VCO sono deno-
Qualora la richiesta pervenga a meno di 5 giorni dalla data minate “tecniche” e garantiscono la coerenza fra le tracce orario e
d ’ a t t iva z i o n e, la gestione della traccia è affidata al coord i n a t o- l’infrastruttura ferroviaria individuata nel “modello rete”.
re Movimento, cioè viene studiata in gestione operativa. Le tipologie di VCO che possono essere elaborate sono:
Questa tipologia di richiesta viene soddisfatta solo per quelle • “nuovo treno”;
i m p rese ferroviarie già in possesso d’un contratto sottoscritto • “nuovo treno in sostituzione di…” ;
e pienamente efficace, garantendo la coerenza con le linee spe- • “modifica treno”.
cificate nel certificato di sicure z z a . I n o l t re, solo i re f e renti Sempre nell’ottica di rendere quanto più flessibile l’orario, recen-
accreditati delle imprese ferroviarie hanno la facoltà di richie- temente è stata introdotta un’importante modifica regolamentare
dere modifiche alla tracce orario ed esclusivamente ai re f e re n- che stabilisce che le variazioni in corso d’orario non determina-
ti autorizzati dal GI, p resenti sul territorio e chiaramente indi- no la rinumerazione dei treni nei seguenti casi:
viduati nel contratto d’accesso. • variazione dell’orario di partenza e/o d’arrivo;
La tempistica per quanto riguarda le richieste in gestione ope- • prolungamento o limitazione del percorso originariamente
r a t iva è la seguente: programmato;
• da 4 giorni solari a 12 ore ante partenza treno per tracce a lunga • limitazione del percorso originariamente programmato e pro-
percorrenza; seguimento su altra linea purché affiancata;

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[ Argomenti ] 9

• soppressione del percorso originariamente programmato e


impostazione su altra linea, purché affiancata.
La diramazione dei provvedimenti associati alle variazioni in
corso d’orario verso le strutture periferiche di RFI che sovrin-
tendono al controllo della circolazione avviene utilizzando l’ap-
plicativo ASTER-VCO derivato dal più generale prog e t t o
ASTER che permette la produzione delle schede treno e d’altri
documenti d’ausilio alla condotta dei treni.
Il sistema dirama giornalmente i provvedimenti alla periferia
con un anticipo di 4 giorni rispetto alla data di prima circola-
zione, secondo un protocollo di diramazione delle VCO che
tiene conto delle tipologie delle stesse, assicurando la ricezione
delle informazioni da parte di tutte le strutture interessate e
re gistrandone le conferme.

correggere:
NOTE
1
Sempre nell’ottica di far recuperare competitività al settore ferroviario, la
Libro bianco Commissione è intervenuta anche sul fondamentale tema dell’interoperabilità
delle varie reti nazionali. L’azione normativa s’è esplicitata con l’emanazione di
due direttive: la direttiva 96/48 relativa ai sistemi ad alta velocità, recepita
dall’Italia con il Dlgs 299 del 24 maggio 2001, e la direttiva 16/2001 relativa ai
sistemi ferroviari convenzionali, recepita con il Dlgs 268 del 30 settembre 2004.
Inoltre, sulla base degli obiettivi di medio periodo e delle azioni contenute nel
L i b ro bianco del 2001 sui trasporti (La politica europea dei trasporti fino al 2010:
il momento delle scelte, adottato con la COM 2001/370 della Commissione euro-
pea), la Commissione ha varato il “secondo pacchetto infrastru t t u re”, che si com-
pone di tre direttive e d’un regolamento. La direttiva 49/04 riguarda la definizio-
ne degli elementi essenziali dei sistemi di sicurezza per il gestore dell’infrastru t-
tura e le imprese ferroviarie. La direttiva 50/04 modifica le direttive sull’intero-
perabilità. La direttiva 51/04 prevede l’apertura della TERFN a tutte le tipologie
di trasporto merci al 1° gennaio 2006 e dal 1° gennaio 2007 la liberalizzazione di
tutti i ser vizi ferroviari merci nelle reti degli Stati membri. Il regolamento 881/04
istituisce l’Agenzia ferroviaria europea con compiti di solo coordinamento per la
definizione dei princìpi comuni di sicurezza e degli standard d’intero p e r a b i l i t à .
L’Agenzia ha sede a Valenciennes (Francia). In sede europea è inoltre in discus-
sione il “terzo pacchetto infrastru t t u re”, che dovrebbe comporsi d’una direttiva
relativa alla certificazione dei macchinisti sia per i treni destinati al trasporto di
passeggeri sia per quelli merci, una direttiva relativa all’apertura del mercato per
i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri, un regolamento sui diritti dei pas-
seggeri nel trasporto ferroviario internazionale e infine un regolamento circa la
qualità dei servizi di trasporto ferroviario di merc i .
2
Coincidente con la seconda domenica del mese di dicembre.

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