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“Tu che stai leggendo queste righe sei l’eletto, scelto per combattere l’antico nemico

e salvare il mondo dalla quinta creazione, che per la terza volta minaccia la vita…

Uno plasmò l’universo, tre crearono la vita, uno rubò l’idea, uno decretò la morte.
Cinque iniziarono il tutto, e solo uno, dalle vette del cielo, alla fine trionferà…

Ma la fine potrà non arrivare, forse potrà essere rimandata, ma solo dall’eletto,
lui che detiene conoscenza ed entusiasmo, e che ancora tanto deve imparare…

Nel mondo altri tre prescelti, dai simboli differenti, tre eroi forgiati dai tre fratelli.
Uno dagli occhi di gatto, essere leggendario, fuggito dai suoi simili.

Gli altri due, come gemelli, uno del fuoco e uno della terra, inseparabili,
viaggiano per il mondo portando uno il simbolo dell’altro…

L’eletto dovrà trovarli, nella città che un tempo fu riparo dopo la cacciata, Modnar,
e qualcosa che possa essere d’aiuto, perché la meta finale è lontana.

E solo sotto lo sguardo benevolo di Karnak, al centro del tutto, o forse del niente,
la luce eterna, solo nel suo massimo splendore, indicherà la via corretta…

E così le quattro razze, unite come la prima volta, insieme trionferanno o periranno,
e il Fato starà a guardare. Nella Casa degli Dei il destino sarà solo nelle loro mani.

Quella città che era la casa e che è ora è il centro del mondo, ricordo del principio.
Al centro la luce, la luce degli dei, luce di speranza in un mare di oscurità.

E solo lo scintillante scorrere della vita, dalla bocca della dea benevola, giovane in
eterno, potrà spegnere il fuoco dell’ira divina, acceso da migliaia d’anni.

Perché il Gioiello della Vita è là dove tutto iniziò, e dove forse inizierà anche la fine,
perché l’ultima razza vuole il suo grande potere, per distruggere e trionfare.

Un guardiano immortale, antico come il tempo, sorveglia il potere del gioiello,


e solo con la luce della conoscenza la quinta razza non flagellerà le altre…”

FOGLIO 1. L’ANTICA PROFEZIA

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