REGOLAMENTI: Sono atti di portata generale
obbligatori in tutti i loro elementi, sono
Le norme di diritto internazionale
generalmente riconosciute sono le c.d.
consuetudini di diritto internazionale
(vincolanti per gli stati appartenenti ad una
comunità intern.), caratterizzate da un
comportamento uniforme tenuto dagli Stati,
sono fonti-fatto immesse nell'ordinamento
Ita. cosicché abbiano forza costituzionale. Ma
incontrano solo i limiti dei principi
fondamentali posti dalla costituzione.
Mentre attraverso l'adattamento speciale
riguarda i trattati internazionali. Il trattato
internazionale è un accordo di natura
negoziale tra due o più stati che regolano una
determinata sfera di rapporti. Oggi le fasi di
conclusione di un trattato si distinguono nella
negoziazione, nella firma e nella ratifica degli
accordi da parte dell'organo competente (il
presidente della Repubblica previa
autorizzazione del parlamento). Una volta
concluso il trattato deve acquisire effetto
nell'ordinamento interno, i metodi di
adattamento mutano a seconda del tipo di
trattato. Per i trattati c.d. self executing che
contengono norme chiare, precise ed
incondizionate, l'adattamento avviene
attraverso il c.d. ordine di esecuzione che
consiste in un semplice rinvio al contenuto del
trattato. Spesso l'odine di esecuzione viene
inserito direttamente nella legge di
autorizzazione alla ratifica. Mentre per i
trattati c.d. non self executing che prevedono
impegni ed obblighi da raggiungere per lo
stato firmatario e dunque necessitano di atti
di esecuzione e di implementazione. In questo
caso per l'adattamento occorrono norme di
diritto interno e la scelta della fonte attraverso
cui eseguire il trattato è lasciata allo stato.
TUETELA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI
FONDAMNETALI: In molti casi il sistema di
decisione sovranazionale si fonda su regole
diverse da quelle costituzionali, che
prevedono normalmente la specificazione
normativa del del diritto attraverso la riserva
di legge e l'applicazione della norma
attraverso il provvedimento del giudice. A
livello sovranazionale molto spazio è lasciato
alla creatività del giudice in alcuni casi questi
strumenti di carattere internazionale
predispongono a loro volta mezzi di tutela
sovranazionale che si impongono con gli
strumenti di tutela previsti a livello nazionale.
Si considerano: 1) Il patto internazionale sui
diritti economici, sociali e culturali e il patto
internazionale sui diritti civili e politici (ONU
1966) e la convenzione di New York (1989); 2)
La convenzione europea per la salvaguardia
dei diritti dell'uomo e delle libertà
fondamentali (CEDU), sottoscritta nel 1949
dagli stati membri del consiglio d'Europa e
l'obbiettivo era quello di instaurare una più
stretta unione tra li stati, allo scopo di
salvaguardare un patrimonio comune di ideali
partendo dai diritti fondamentali dell'uomo;
3) Il trattato dell'unione europea (TUE) e della
carta dei diritti fondamentali dell'unione
europea del 7 dicembre 2000, contiene varie
tipologie di diritti in certi casi nuovi rispetto
alle carte costituzionali. Questi patti
disciplinano i tradizionali diritti di libertà ma
anche i diritti sociali, in maniera simile a
quanto dalla costituzione. Infine la CEDU
istituisce una Corte appositamente dedicata
alla tutela dei diritti fondamentali La CORTE
EUROPA (sede Strasburgo), la corte può
essere adita solo previo esaurimento dei
ricorsi interni. Se la Corte accerta la violazione,
pronuncia una sentenza che lo stato si
impegna ad ottemperare, e in caso non sia
possibile reintegrare il diritto lo stato deve
risarcire il ricorrente
L'UNIONE EUROPEA
L'apertura della Cost. verso la comunità
internazionale comporta una possibile
cessione di sovranità da parte dello Stato.
Nella Cost. Ita. questo è previsto dagli art. 10-
11, l'apertura deve avere caratteri di
flessibilità per adattarsi alle organizzazioni
sovranazionali. Questa apertura è connotata e
qualificata del principio pacifista, che legittima
anche le limitazioni di sovranità. Questo porta
anche alla creazione di un sistema dualistico
delle fonti dove i rapporti tra ordinamento
internazionale e ordinamento interno sono
collocati su piani paralleli. Infatti l'art. 10
prevede l'adattamento automatico delle
norme di diritto internazionale in maniera
continuativa e permanente senza alcuna
LA COSTITUZIONE ITALIANA E L'APERTURA
manifestazione di volontà da parte dello stato.
INTERNAZIONALE: La Cost. del 1948 prevede
anche norme collegamento con l'ordinamento
internazionale, le ragioni sono da ricollegare
al clima e alle vicende storiche dalle quali è
maturata la Cost. italiana.
L'ART 11 FONDAMENTO DEL TRATTATO
EUROPEO: come già detto questo art. esprime
due principi fondamentali quello
internazionalista e quello pacifista. Tale
disposizione era finalizzata all'adesione
dell'Italia all'ONU, però a differenza di altri
stati non ha dovuto modificare la sua Cost. per
aderire al trattato dell'unione Europea. In
conseguenza dell'adesione al Trattato
dell'unione Europea, l'Italia ha ceduto quote
della propria sovranità all'ordinamento
europeo, rilevante anche per il sistema delle
fonti attraverso il c.d. primato del diritto
europeo (superiorità delle fonti europee su
quelle interne). Infine il trattato che ha dato
origine all'UE prevede competenze attribuite
alla organizzazione, nell'ambito delle quali
quest'ultima può emanare norme che hanno
effetto giuridico all'interno degli stati membri.
LE NORME EUROPEE E LA SUA APPLICAZIONE:
L'UE emana atti giuridici che efficacia
all'interno degli stati membri. (Identificato
come diritto derivativo secondario). Le norme
comunitarie dovranno essere sia direttamente
applicabili negli stati membri e sia superiori
rispetto alle fonti interne.
GLI ORGANI DELL'UNIONE EUROPEA: Il
trattato maggiormente distintivo
dell'organizzazione comunitaria è dato
dall'esercizio del potere normativo da parte di
un organo non direttamente rappresentativo.
I TRATTATATI EUROPEI DALLA CECA AL
TRATTATO DI LISBONA: Il 7 maggio del 1948 si
tenne all'Aia il congresso di Europa dove si
auspicò ad un'azione comune da parte dei
paesi europei per garantire. Nel maggio del
1950 il min. degli affari esteri Francese
Schuman raccoglie la sfida di Churchill e
dichiara di voler iniziare a lavorare alla
creazione di un mercato carbosiderurgico
comune insieme alla Germania. E il punto di
partenza per giustificare la forza particolare
del diritto europeo è stato la natura stessa del
Trattato (Differenti dai trattati internazionali),
in fatti nel trattato comunitario sono i cittadini
ad essere soggetti di diritti e doveri di fronte
alla comunità.
direttamente applicabili in tutti gli stati
membri.
DIRETTIVE: hanno la caratteristica di vincolare
lo stato membro al raggiungimento di un
determinato risultato, lasciando tuttavia lo
stato di scegliere lo strumento più opportuno
per il raggiungimento del risultato. Esse non
sono direttamente applicabili in tutti gli stati, è
necessario un atto di recepimento da parte
dello stato destinatario.
DECISIONI: hanno caratteristica di non avere
contenuto normativo e si rivolgono a
destinatari precisi e ben determinati
RACCOMANDAZIONI: hanno la caratteristica
di essere atti non vincolanti e hanno la
principale funzione di indirizzo
NOTA BENE: Per far si che l'ordin. comunitario
e quello interno non costituissero due
ordinamenti separati, ma il diritto comunitario
costituirebbe parte integrante degli stati
membri, furono rilasciate molte sentenze da
parte della Corte Costituzionale.
IL PARLAMETO EUROPEO: Nasce nel 1979,
anno delle prime elezioni europee. É
composto da rappresentanti eletti
all'assemblea a suffragio universale. Esercita,
insieme al consiglio, la funzione normativa
attraverso la procedura di codecisione,
esercita il controllo politico nei confronti della
commissione.
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI: è formato dai
rappresentanti dei governi degli stati membri,
si riunisce in varie formazioni che
corrispondono alle diverse tematiche che è
chiamato ad affrontare (previste dal TFUE). É
titolare di un potere di coordinamento delle
politiche economiche generali degli altri
membri e soprattutto è titolare del potere
normativo, potendo emanare, insieme al
parlamento, atti che hanno efficacia
all'interno degli stati membri.
CONSIGLIO EUROPEO: è composto dai capi di
governo degli stati membri ed è l'organo di
indirizzo generale dell'UE (orientamenti e
priorità politiche generali). Esso sceglie a
maggioranza qualificata il Presidente della
Commissione (eletto poi dal Parlamento a
maggioranza). En insieme al parlamento
individua i componenti delle proposte degli
stati.
LA COMMISSIONE: Organo indipendente della
Comunità Europea. É composto da 28 membri
corrispondenti al numero degli stati membri. I
componenti devono esercitare le loro funzioni
in piena indipendenza e nell'interesse
generale dell'unione. Principalmente ha la
funzione di vigilare sull'applicazione delle
disposizioni contenute nei trattati e sul
rispetto delle decisioni prese dalle istituzioni.
In caso di trasgressione la Commissione
chiede allo stato di presentare giustificazione
entro un determinato tempo.
LA CORTE DI GIUSTIZIA: Assicura il rispetto
dell'interpretazione e nell'applicazione del
trattato. Decide contro le infrazioni compiute
dagli stati, contro gli atti adottati dalle
istituzioni dell'unione in violazione dei trattati.
LA BCE: esercita le funzioni fondamentali in
materia di politica monetaria. Governa il tasso
di sconto, allo scopo di assicurare il
mantenimento della stabilità dei prezzi
all'interno dell'unione
LA CORTE DEI CONTI: è composta da 28
membri nominarti dal Consiglio. Assicura il
controllo dei conti attraverso l'esame delle
entrate e delle spese dell'unione
TRATTATO CECA: Firmato nel 1951 a Parigi il
trattato istitutivo della CECA tra sei paesi
(Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e
Lussemburgo). I padri di questo trattato
furono Schuman, Adenauer, De Gasperi. Non
fu possibile l'istituzione di una comunità
politica perché il clima era estremamente
negativo dal punto di vista della politica
internazionale (Problema Colonizzazione).
TRATTATO CEE: Firmato il 25 marzo 1957 a
Roma insieme al trattato relativo
all'EURATOM. All'interno di questo trattato si
impone la realizzazione di un'unione
doganale ed economica europea. Questo
trattato e le sue successive modifiche sono
sempre state ratificate nel nostro
ordinamento attraverso una legge ordinaria.
Inoltre questo trattato garantiva la libertà di
circolazione delle merci, dei lavoratori, dei
servizi e dei capitali (le 4 libertà).
TRATTATO DI MAASTRICHT: Firmato il 7
febbraio 1992 costituisce una revisione
imponente dei trattati dei precedenti, venne
aggiunto il trattato TUE che ha dato vita hai
così detti 3 pilastri: 1) Il primo pilastro era
costituito dalle preesistenti; 2) Il secondo della
politica estera e della sicurezza comune; 3) La
cooperazione di polizia giudiziaria in materia
penale. Il trattato istituì la cittadinanza
europea e si fonda ampiamente sul principio
di sussidiarietà.
TRATTATO DI LISBONA: L'obbiettivo di questo
trattato era quello di creare un "Costituzione
Europea", sarebbe stato diviso in 4 parti: La
prima contenente i principi, gli obbiettivi e le
regole generali di funzionamento dell'unione;
la seconda la carta dei diritti fondamentali
dell'unione; la terza le norme di dettaglio sulle
politiche ed il finanziamento dell'unione; la
quarta le disposizioni generali e finali
riguardanti le procedure di modifica e di
entrata in vigore del Trattato. Fu però bloccato
in sede di referendum popolare da parte di
Francia e Paesi Bassi. Fu firmato nel 2007 a
Lisbona e ha dato vita ad un unico soggetto
dotato di personalità giuridica l'Unione
Europea che succede a tutte le comunità
europee. Questo trattato è basato su due
trattati TUE e il TFUE.