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Antichi dialoghi sull’Iniziazione.

Presentazione
In modo quasi casuale, ma forse non causale, si è avuta
conoscenza di uno scambio epistolare tra due Iniziati (Alpha e
Omega) che, con evidente stima reciproca, aprivano il loro cuore
e la loro mente ad alcuni problemi irrisolti seppur urgenti. Lo
riportiamo così come l’abbiamo trovato, come testimonianza,
senza nessun commento, ne presa di posizione. Ancorché datati,
appaiono per molti, tanti aspetti, attuali. Ai pochi lettori e lettrici
che avranno il desiderio di leggerli auguriamo una proficua
meditazione.

Incipit (Alpha)
Nessuno né con la parola né con l'opera ti persuada a fare né a
dire ciò che per te non è veramente buono. Prendi consiglio ma
delibera e scegli liberamente, lascia i folli agire senza scopo e
senza causa.
Tu devi, nel presente, contemplare l'avvenire.
Pitagora, Versi Aurei

Alpha
Mi è piaciuto e lo voglio condividere con te.....
Visto che si è parlato di iniziazione femminile aggiungo un post
sull'argomento.
Perché le donne non possono entrare in Massoneria (o per lo
meno in alcune Obbedienze) ?
PERCHÉ LA MASSONERIA È UNA INIZIAZIONE SOLARE, ci
risponderebbe qualcuno.
Come tutti sanno, il divieto all'Iniziazione massonica per le
donne è proprio di quelle Logge che applicano alla lettera i
Principi enunciati da Anderson negli Obblighi di un Libero
Muratore, ancorati nel terzo paragrafo denominato «delle
Logge» e contenuti nelle Costituzioni del 1723.
L’esclusione delle donne dall’Ordine massonico è pure sancita
dai Landmarks e ribadita al punto 18 della più conosciuta di
queste liste, quella redatta da Mackey nel 1758.
Il concetto viene poi ribadito nei «Principi fondamentali per il
riconoscimento delle Grandi Logge» formulati dalla Gran
Loggia Unita d’Inghilterra oltre due secoli dopo la consegna, da
parte di Anderson al Duca di Wharton, delle Costituzioni ed
allorquando il cammino dell’emancipazione femminile nel
mondo profano appariva, se non immediato, perlomeno
inarrestabile. “Le persone ammesse come membri di una Loggia
devono essere uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura
e discreti, non schiavi, non donne, non uomini immorali e
scandalosi, ma di buona reputazione”- scriveva Anderson.

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Che uomo e donna siano differenti non c'è bisogno di
sottolinearlo; la differenza sta però principalmente nel cervello,
come ha dimostrato la scienza moderna.
Il cervello femminile riceve (e trasmette) più emozioni, mentre
quello maschile è più "razionale".
Esiste il mito, tutto moderno, dell’uguaglianza fra uomini e
donne. È una delle più grosse bufale che, a forza di essere
ripetute, vengono accettate come verità. L’uomo e la donna sono
diversi, per fortuna.
Anche i processi di elaborazione mentale e delle facoltà
intellettuali seguono metodi differenti. Ovviamente ciò non vuol
dire che un sesso sia superiore all’altro, ma solo che esistono
delle differenze fra uno e l’altro. Con questo non bisogna
fraintendere, nel senso che queste «diversità» non vanno intese
in senso generale. Nell’affrontare la vita profana vi possono
evidentemente essere donne poco intuitive e uomini meno avvezzi
alla razionalità.
Ora, se è vero, come è vero, che noi lavoriamo sulle "energie",
non possiamo permetterci il lusso di essere preda delle energie
femminili, dovendo sublimare le nostre alla gloria del
G.·.A.·.D.·.U.·.
l'India, che è forse l'ultima società tradizionale, conosce logge
maschili, femminili e per omosessuali, distinguendo queste ultime
fra lesbiche e omosessuali di genere maschile.
La Loggia deve essere un luogo sereno e neutro dove non hanno
accesso le passioni umane e le dissonanze e dove, per mantenere
l’armonia si evitano controversie politiche o confessionali.
È inteso che un simile principio è volto a mantenere la
necessaria armonia durante i lavori di Loggia, giacché eventuali
discussioni politiche o religiose potrebbero infiammare gli animi
dei Fratelli pregiudicando i lavori.
La presenza di donne in una Loggia potrebbe costituire un
potenziale elemento di «disarmonia» al pari del dibattere di
argomenti politici o religiosi ??
I motivi sono prettamente soggettivi e vanno cercati in ognuno di
noi. Ognuno di noi deve interrogare se stesso e chiedersi se il
suo comportamento durante i lavori di Loggia, la celebrazione
dei Rituali e nei rapporti con i propri Fratelli potrebbe mutare, o
peggio, risultare falsato, qualora dovesse esprimersi dinanzi a
delle donne.
Da ultimo, ma non certo per importanza, vi sono, a mio modo di
vedere, alcuni momenti durante le tenute rituali, ne è un esempio
la fraterna catena dell'unione, in cui ognuno esprime emozioni
ed assume atteggiamenti estremamente intimi provando delle
sensazioni che difficilmente potrebbero concretizzarsi con la
medesima forza spirituale ed essere condivise se accanto a noi vi
fosse una persona dell'altro sesso.
Vale la pena di riportare un brano del noto discorso di
“Ramsay”.
“Sì, Signori, le famose feste di Cere a Eleusi di cui parla Orazio,
come quelle di Iside in Egitto, di Minerva ad Atene, d’Urania
presso i Fenici, e di Diana in Iscizia, avevano qualche rapporto
con le nostre solennità. Vi si celebravano i misteri nei quali si
trovavano numerose vestigia dell’antica religione di Noè e dei
patriarchi; alla fine si concludevano col pasto comune e le

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libagioni, ma senza gli eccessi, e l’intemperanza ove
gradualmente i Pagani caddero. La sorgente di tutte le infamie fu
l’ammissione di persone dell’uno e dell’altro sesso alle
assemblee notturne, contro la primitiva istituzione. È per
prevenire abusi del genere che le donne sono escluse dal nostro
Ordine. Non già perché siamo sì ingiusti da considerare la
donna incapace di tenere il segreto, ma perché la sua presenza
potrebbe alterare insensibilmente la purezza delle nostre
massime e dei nostri costumi”
Esiste un qual certo valore negli insegnamenti massonici che non
si può neppure sperare di comprendere se non si vuole accedervi
con l’empatia e l’intuizione, prerogative tipicamente femminee.
Non della femmina, ma femminee. Non tutti si rendono conto,
purtroppo, della differenza tra la femmina ed il femmineo, o del
maschio e del mascolino.
La ragione del divieto dell’iniziazione femminile non sta dunque
nella circostanza che una donna non può comprendere gli
insegnamenti della massoneria ma, piuttosto, nel fatto che le
energie delle donne sono diverse da quelle degli uomini, e la
loggia mira ad aiutare gli uomini a sviluppare le proprie
caratteristiche psico-spirituali.
Si potrebbe argomentare che in una loggia maschile l’energia
femminile sarebbe deleteria, e che il lavoro massonico
prenderebbe una piega diversa, se si lavorasse in una loggia
mista.
Tuttavia….
Diamo un’occhiata ai Rituali andando indietro nel tempo.
“Fratello, essendo la nostra Iniziazione solare, le donne non
sono ammesse ai nostri lavori. Tuttavia, noi le rispettiamo e le
onoriamo. Questi guanti sono destinati a colei che rappresenta la
tua perfetta polarità contraria, cioè quella lunare”. Così recita
l’attuale Rituale del G.O.I.
Il dono dei guanti femminili, al termine del rito di iniziazione al
grado di Apprendista è presente in molti rituali; eppure nel
rituale usato a tutt’oggi dal G.O.I., sussiste una curiosa
espressione, cioè quella di “Iniziazione solare”, cui fa da
“pendent” il concetto di “polarità contraria”, “lunare”.
Una espressione quale questa, concernente una pretesa
“Iniziazione solare”, potrebbe essere anche intesa quale mero
sinonimo di “iniziazione maschile”, cioè di Via Iniziatica
accessibile ai soli uomini (anche se ci si potrebbe domandare
l’utilità insita nel ricorrere al concetto di solarità quale mero
sinonimo di maschilità).
Sussiste peraltro il rischio che qualcuno, sia indotto a supporre
che di fatto esistano invece due distinti tipi di iniziazione, aventi
ciascuno finalità e risultati tra di loro divergenti ed anzi
antitetici (come il giorno e la notte, verrebbe da dire), mentre, ça
va sans dire, esistono ovviamente vie iniziatiche diverse
Wirth mette opportunamente in guardia contro le “farneticazioni
pseudo esoteriche degli occultisti che riducono le differenze
iniziatiche tra i due sessi a una sorta di “Iniziazione solare”
(maschile) e “iniziazione lunare” (femminile)”.
Orbene, la cosa strana è che prendendo il “Libro dei Rituali del
Rito Scozzese Antico ed Accettato” di Salvatore Farina, la
Bibbia in fatto di ritualità, leggo testualmente.

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“Le donne non sono ammesse ai nostri misteri; tuttavia noi le
rispettiamo e le onoriamo. Questi guanti sono destinati non già a
colei che voi potete amare di più, ma a colei che ha più diritto
alla vostra stima e al vostro rispetto”
Si dice che le donne non sono ammesse in Massoneria ma non si
fornisce alcun motivo a giustificazione di ciò. Non si fa alcun
cenno ad “Iniziazione solare”.
Oh perbacco ! Come mai ? Una dimenticanza ?
A questo punto decidiamo di consultare Rituali più antichi: il
Rituale francese del 1804. E leggiamo.
« Ceux-ci sont destinés pour celle que vous aimez le plus,
persuadé qu’un maçon ne sauret faire un choix indigne de lui. »
« Questi [guanti] sono destinati a colei che più amate, certa che
un Massone non potrebbe fare una scelta indegna di lei”.
Come si può notare nel Rituale originale non solo non si trova
traccia di Iniziazione solare ma nemmeno viene recitato che le
donne non sono ammesse in massoneria.
La proposizione "essendo la nostra iniziazione solare", al
contrario di quanto si crede comunemente, è un inserimento
recente, nell’ambito del Grande Oriente d’Italia, effettuato nella
revisione del Rituale Massonico del 1969.
Interpellati su questa modifica, alcuni membri della
Commissione Rituale dell’epoca, i F.lli Drake e Renato
Caporali, questi risposero che nei Rituali G.O.I. del 1949 e 1955
vi era stata un’omissione della parte relativa alla consegna dei
guanti da donna, giustamente reintegrata, e che la frase
"iniziazione solare" era stata "inserita" per “dare una
motivazione plausibile all’esclusione”.
In sostanza, la consegna dei guanti da donna è Tradizionale, la
giustificazione fornita è invece fittizia e maldestramente
occultizzante.
Chi sostiene che la Massoneria debba essere riservata agli
uomini porta tre ragioni
Ragioni Tradizionali
Ragioni giuridiche (rispetto dei Landmark costituisce un obbligo
giuridico)
Ragioni simboliche.
Quanto alle ragioni Tradizionali ed a quelle giuridiche abbiamo
già detto.
In merito alla pretesa iniziazione solare…. il sole è maschile, e
la luna è femminile ?
In molti paesi, tra cui il Giappone, nelle lingue semitiche e in
tutte le antiche lingue indoeuropee
Il sole è femminile
La luna è maschile
In polacco la luna è maschile e il sole è neutro.
Diciamo subito che la Gran Loggia Unita d'Inghilterra è
considerata Loggia Madre del Mondo più per questioni
squisitamente storiche che esoteriche. La Massoneria speculativa
si è data, infatti, un'organizzazione vera e propria in Inghilterra
nel 1717, per quanto tale istituzione sia ben più antica.
Diciamo anche che il reverendo Anderson, e molti studiosi di
esoterismo, hanno ritenuto e ritengono, pur erroneamente, che,
poiché l'iniziazione massonica è solare e non lunare, ciò
significa che solo i maschi hanno diritto a tale iniziazione.

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Ciò, come ha ricordato anche il grande massone, esoterista ed
alchimista moderno Paolo Lucarelli nella prefazione italiana a
"Simbolica Massonica per il terzo millennio" di Irène Mainguy
(edito in Italia dalle Edizioni Mediterranee), è assolutamente
smentito dal fatto che nei cantieri operativi dei muratori
medievali - ai quali si rifanno gli odierni Libero Muratori - vi
erano anche donne. Ed inoltre, sempre il Lucarelli, ricorda che
vi erano culti solari - come ad esempio quello di Apollo e
Dioniso - che erano officiati soprattutto da sacerdotesse.
Ciò fu confermato già nei primi del '900 anche dal reverendo
Charles W. Leadbeater, trentatreesimo grado del Rito Scozzese
Antico ed Accettato ed autore del volume "La Massoneria e gli
Antichi Misteri".
Facciamo poi notare che, in Italia, nonostante le fortissime
resistenze del Grande Oriente d'Italia relativamente all'ingresso
delle donne nelle Logge, già due illustri Gran Maestri del G.O.I.
quali Giuseppe Garibaldi ed Ernesto Nathan, contestarono tale
discriminazione. Al punto che Garibaldi stesso iniziò donne alla
Massoneria.
Ma non è tutto. Ecco cosa scrive la U.G.L.E. , United Gran
Lodge of England a proposito delle donne.
“Statement issued by UGLE - 10th March 1999
There exist in England and Wales at least two Grand Lodges
solely for women. Except that these bodies admit women, they
are, so far as can be ascertained, otherwise regular in their
practice. There is also one which admits both men and women to
membership. They are not recognised by this Grand Lodge and
inter-visitation may not take place. There are, however,
discussions from time to time with the women's Grand Lodges on
matters of mutual concern. Brethren are therefore free to explain
to non-Masons, if asked, that Freemasonry is not confined to men
(even though this Grand Lodge does not itself admit women).
Further information about these bodies may be obtained by
writing to the Grand Secretary”.

TRADUZIONE
“Esistono in Inghilterra e nel Galles almeno due Grandi Logge
per sole donne. Eccetto per il fatto che questi corpi ammettono le
donne, queste sono, da quanto finora accertato, assolutamente
regolari nella loro pratica. C'è n’è anche una che ammette
uomini e donne. Queste non sono riconosciute da questa Grande
Loggia e lo scambio di visite non può avere luogo. Ci sono a
volte comunque, discussioni con le Grandi Logge femminili sulle
questioni di reciproco riconoscimento. I Fratelli sono perciò
liberi di spiegare a non-Massoni, se interpellati sull’argomento,
che la Massoneria non è riservata agli uomini (sebbene questa
Grande Loggia non ammetta le donne). Ulteriori informazioni su
questi corpi possono essere ottenute scrivendo al Grande
Segretario”.

In sostanza le obbedienze femminili e miste sono REGOLARI


NELLA PRATICA, pur non essendo ufficialmente riconoscibili da
parte della U.G.L.E. Questo perché la presenza femminile viola i
"Principi per il riconoscimento di una Gran Loggia" pubblicati
dalla stessa U.G.L.E. nel 1814.

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Questo testo conferma quello che ho sempre sospettato , vale a
dire che per la U.G.L.E. la regolarità massonica dipende da
questioni di ordine puramente formale, non sostanziale.
Il Mackey, nel commentare il XVIII dei suoi Landmarks, afferma
Fin dalla nostra entrata nell’Ordine abbiamo trovato certi
decreti che stabiliscono che potessero entrarvi solo uomini
capaci di affrontare fatiche o di adempire al dovere dei massoni
speculativi. Noi abbiamo preso l’impegno solenne di non
alterare questi regolamenti che non potrebbero esser cambiati
senza una completa disorganizzazione del sistema intero della
Massoneria speculativa.
In altre parole il Mackey, per sostenere l’impossibilità
d’iniziazione massonica alle donne, trova come unica
argomentazione il ricorso ad un costume operativo precedente,
sebbene, come abbiamo già detto, in alcuni casi questo costume
sia smentito dai fatti.
Nello statuto della Gilda dei Carpentieri di Norwich del 1375
vengono menzionati più volte “i Fratelli e le Sorelle”.
Negli archivi della Loggia di York del 1693, appartenuta alla
Antica Gran Loggia di tutta l’Inghilterra, si legge: “Colui o colei
che deve essere fatto massone pone le mani sul libro….
(omissis)”
In Francia il “Livre des Métiers” (1268) prevede l’accesso delle
donne nelle Corporazioni artigiane e la loro elezione al grado di
Maestro (“Vous ne révélerez pas les secrets ou le projets de
votre Maître ou de votre Maîtresse…”).
Quanto a Maestri Massoni donne basterebbe citare Sabine de
Pierrefonds, apprezzatissima scultrice di statue, che, in quanto
Maestra ebbe a sua volta a formare Apprendisti e Compagni e,
per non farci mancare nulla anche una sovrana, la regina Anne
Stuart, figlia di Giacomo II, che regnerà dal 1702 al 1714.
A mio parere non esistono, quindi, motivi storici o tradizionali
che impediscano l’iniziazione massonica alle donne, quando
siano osservate particolari norme rituali d’ordine esoterico: è
solo all’origine “storica” della Massoneria che si viene a
formare il termine che impedisce alle donne l’iniziazione.
Ma ci sono i Landmarks, e le Costituzioni di Anderson – insisterà
qualcuno.
“Le persone ammesse come membri di una Loggia devono essere
uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura e discreti, non
schiavi, non donne, non uomini immorali e scandalosi, ma di
buona reputazione”.
Io ritengo che la Massoneria si fondi sugli Antichi Doveri, e che
James Anderson abbia fatto un lavoro magnifico nel
collazionarli e proporli in una sua stesura.
Detto questo, penso che non sia corretto non tener presente che
gli Antichi Doveri sono stati redatti circa trecento anni addietro
- in Inghilterra le donne oneste, nel 1723, non frequentavano le
taverne, nemmeno se si chiamavano “All’oca e alla graticola”- e
che per coglierne il senso profondo vadano interpretati come
tutti gli scritti datati indietro nel tempo.
Come ho già scritto precedentemente ciò non significa
stravolgerli, ma saperne separare i valori essenziali dagli
elementi transitori.

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Altrimenti non siamo più che parlare di regolarità, dovremmo
rifarci ad un fanatico dogmatismo.
Le valutazioni di opportunità, che consigliano di mantenere
separate le massonerie maschili da quelle femminili e/o miste
sono perfettamente comprensibili e accettabili da tutti, anche da
chi non le condivide del tutto.
Il Grande Oriente di Francia, Obbedienza regolare, ha da tempo
stralciato alcuni capisaldi anglosassoni e la stessa Gran Loggia
Svizzera Alpina, non ha ritenuto una condizione essenziale, per
l'ammissione di un profano, la credenza in una volontà rivelata
di un essere supremo.
E questo malgrado la Gran Loggia Unita d'Inghilterra lo ritenga
un presupposto irrinunciabile. Modifiche ai Principi
fondamentali della Massoneria sono quindi state apportate
anche da Obbedienze regolari.
Ricorrere all’immutabilità dei Landmarks per legittimare
l'esclusione delle donne dalla Massoneria moderna, significa
pertanto risolvere il problema in modo superficiale glissando
sulle reali motivazioni, anche perché i Landmarks non furono
mai stabiliti ufficialmente sino al 1858, anno della pubblicazione
della cosiddetta “versione Mackey” sulla Freemason’s
Quarterly Review.
L'esclusione dall'Iniziazione massonica tradizionale del gentil
sesso potrebbe essere motivata facendo capo ad una presunta
incompatibilità esoterica tra i sessi. E di questo se ne può
discutere.
Prima di affrontare il punto cruciale del problema, è opportuno
esporre alcune considerazioni circa i rituali dell'iniziazione
femminile ed il suo attuale sviluppo, anche per il fatto che tali
informazioni saranno necessarie per trarre le considerazioni
conclusive.
È noto che quasi tutto ciò che è iniziatico ci è pervenuto dal
mondo ebraico e greco ed è di origine egizia.
L'origine degli archetipi iniziatici di buona parte dell'umanità è
l'Egitto, Paese in cui la più importante divinità immortale
precedente al dio solare Osiride era «Tem»; Dio di origine
androgina che condensava in sé il principio maschile e quello
femminile.
La successiva evoluzione culturale e strutturale della società fece
predominare divinità femminili, che poi, nei millenni che
seguirono divennero maschili.
Simile avvicendamento ha dapprima generato una suddivisione
delle vie iniziatiche in lunari e solari e, successivamente, con
l'avvento del Cristianesimo e lo sfaldarsi del mondo antico, un
inesorabile decadimento dell'iniziazione femminile.
La Massoneria mista venne fondata nel 1893 da una donna
iniziata un decennio prima in una Loggia maschile. Ciò che
diede poi origine alla Grande Loggia Simbolica Scozzese Mista
di Francia «Le Droit Humain».
In Svizzera si dovrà attendere fino al 1964 per veder nascere a
Ginevra, nella culla della Massoneria Elvetica, la prima Loggia
femminile.
Oggi la Massoneria femminile è in forte espansione. Ne sono un
esempio i recenti dati resi noti dalla Gran Loggia d’Italia,

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Palazzo Vitelleschi – Piazza del Gesù e Misraim e Memphis
chiamato pure rito egiziano femminile d'adozione.
Credo che un grande massone come René Guilly, abbia colto nel
segno quando affermava: “l'applicazione dei Landmarks non
può essere né anti ecumenica né anti universalista”.
Concludendo: penso che il vero problema non sia tanto se le
donne possono essere Massoni o meno. E’ evidente che lo
possano essere.
Il problema vero è, a mio avviso, se sia consigliabile che donne e
uomini possano essere massoni insieme, in officine miste,
piuttosto che in officine separate (maschili e femminili).
E qui credo che il discorso necessiti di ulteriori
approfondimenti!!

Omega
Considerazione personale:
Per anni non sono mai stato minimamente interessato alle
vicende "storiche" della massoneria.
Solo a "conosci te (me) stesso".
Cercare di sgrossare una pietra ostica e frastagliata.
Solo molto tardi, per fare chiarezza sui tanti dubbi ho
approfondito.
Conclusione:
Delle vicende post 1717 (300 anni) non m'interessa oltre.
Cosa è accaduto a cavallo del 5-600 si e molto: li ho trovato la
quadratura.
Poi sono e resto ancorato alle origini: Greche e Romane.
E non ho intenzione di perdere un minuto sulle fumisterie delle
"patenti"....
Ti abbraccio forte

Alpha
Ho trovato interessante il problema della donna.... (almeno per
me)

Omega
Per me non è interessante, È un problema strategico e
fondamentale.
Senza Iniziazione e Adepte donne più di tanto in la non si va.
Il problema non è se sia legittima l'iniziazione femminile, ma
perché si è perduta, chi l'ha causato e come recuperarne l'essenza,
l'autonomia, il Significato.
Fuori da questi principi, siamo sempre chiusi in un recinto
presuntuoso e ignorante (= non conoscente).
Così come é posto lo considero:
 Errato
 Ignorante
 Fuorviante
 Contro-iniziatico.
Quindi lo rigetto in toto:
Da premesse false solo ambigue falsità, fuorvianti e negative.

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Scusa la durezza,
Ma sono tematiche sulle quali non intendo esercitare nessuna
forma di tolleranza.
Tanto per essere chiari: molti “ibridi” che vediamo a giro danno
l’impressione di non essere “ne carne ne pesce”, sono una
macchietta indecorosa, per chi vi partecipa e per chi la teorizza.
Idem per tante "logge miste"......
Idem per scimmiottamenti che seguono la scia delle nostre,
maschili, carenze.
Parole dure? Forse, ma forse è anche il momento di smetterla con
ipocrisie compiacenti.
Nella Speranza che prima o poi Risorga un'Iniziazione
femminile, autonoma, originale, indipendente.... Così come é
stato per tanto tempo.
Allora, forse, su una base di piena reciproca dignità, avremo le
condizioni per affrontare e risolvere molti dei nostri (maschili)
irrisolti problemi. Diciamocelo chiaramente: in questo periodo
storico abbiamo ben poco da insegnare alle nostre metà
femminili, casomai da apprendere…. tanto da apprendere.
Con affetto
Ps: il fatto che due (Venere e Minerva) su tre (Ercole, Venere e
Minerva) siano femmine..... che partendo dalla Forza (Ercole), gli
stati dell’Essere successivi siano sotto il segno della Bellezza
(Venere) e della Sapienza (Minerva) è come se non ci avessero
insegnato nulla.
Almeno fino ad oggi…..

Omega
Sinteticamente:
"Conosci te stesso"
"Sgrossamento della pietra"
So che lo pratichi, per questo ti amo.
Ma chiediti: intorno a te chi lo fa veramente?
OPERATIVAMENTE, non con chiacchiere vane spacciate per
alta speculazione.
L'Istituzione cosa fa - sul piano operativo, non quello teorico-
culturale - perché questo sia l'imperativo categorico?
Ovviamente non chiedo ne attendo risposte.
È solo una proposta di riflessione.
Eludere la domanda, nella vita profana, equivale ad omertà, in
quella iniziatica equivale all'ignavia compiacente.
E la tolleranza non può essere la "foglia di fico" che nasconde le
"vergogne".
Mi arrogo il diritto/dovere di pensare positivo, di rifiutare il
negativo.
Rendendo conto esclusivamente alla mia coscienza: il mattino
voglio specchiarmi sereno e sorridente.
Per poi donare, senza aspettative del frutto dell'azione, sorrisi e
serenità intorno a me, ad ogni creatura vivente..... Che non è altro
che una parte del Tutto di cui sono parte.

Hyle Pracetas
KALENDIS QVINTILIBVS MMDCCLXX AB URBE CONDITA

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