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Calcolo Di Limiti
Calcolo Di Limiti
Calcolo di limiti
FUNZIONE CONTINUA
Una funzione si dice continua in un punto quando il limite =
Definizione
La funzione non è definita in La funzione è definita in La funzione è definita in
= = ≠ e il limite =
→ → →
ma esiste il limite ma il limite
Una funzione si dice continua a destra in un punto quando il limite =
Definizione
→
Una funzione si dice continua a sinistra in un punto quando il limite =
→
Una funzione è continua in un intervallo quando è continua in ogni punto dell’intervallo .
Definizione
Una funzione continua in un intervallo è quella il cui grafico è una curva senza interruzioni (retta, parabola, …)
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FUNZIONI CONTINUE ELEMENTARI
Il calcolo del limite di una funzione continua, per → , risulta particolarmente semplice. Infatti:
LIMITI DELLE FUNZIONI ELEMENTARI
→
3 + 4 − 5 + = 3 + 4 ∙ 2 − 5 ∙ 2 + 2 = 3 + 8 − 20 + 8 = −1
→
2 − 2 ∙ 2 − 2 −4
= = = −2
→ 3 − 4 3∙2−4 2
&2 − 5 + = &2 ∙ −1 − 5 ∙ −1 + −1 = √−2 − 5 − 1 = √−8 = &−2 = −2
I I I I I
→
→
→
/0 + 5 = /0 8 = 3 /0 1 − = ∄
→ →
2 = 2 ∙ = 2W = 32
→
5 − U = 5 − 3 ∙U = 2 = 4 1 − X = ∄
→ →
< <
: 56 = 56 = 1 : 86 = 86 = 1
→ 2 → 4
U
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LIMITI DELLE FUNZIONI ELEMENTARI AGLI ESTREMI DELL’INSIEME DI DEFINIZIONE
Il limite di una funzione può essere ricavato anche dall’analisi del suo grafico.
Funzione potenza
Funzione radice
→ → XY → Y → XY
Funzione esponenziale
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Funzione logaritmica
Funzione tangente
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ALGEBRA DEI LIMITI
Questi teoremi sono validi sia nel caso di limiti per tendenti a valori finiti, sia per tendenti a valori non finiti.
Per effettuare il calcolo dei limiti sono utili i seguenti teoremi relativi alle operazioni sui limiti.
7/6 , ∈ N ∈ ∪ !±∞% = 5N ≠ 0
→ 0
1 1
= 5N ≠ 0
→ 0
∞ ⇒ ∙∞=∞
Secondo la regola dei segni
∞ ∞ ∞∙∞=∞
0 ∞ q∙∞= ?
rp
0 mno
→ → p→pq p
Secondo la regola dei segni
∞ =0
∞
0
⇒ 0
=∞
∞
∞ =∞
q
0 0 = ?
q
∞
∞ ∞ = ?
∞
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Consideriamo i due limiti tendenti allo stesso valore finito 1 :
Esempio 1
→ → →
Osserviamo che tale limite è uguale proprio alla somma dei due limiti + = 2 + 4 = 6 .
→ →
688: 4 ∙ 2 − 5 = 8 − 20 = −12 .
→ →
→ → →
→ →
5
Esempio 5
→XY →XY
allora j 2 + −5 k = −3 = −∞
→XY →XY
→XY →XY
/> j 5 + −3 k = 2 = +∞
→XY →XY
→XY →XY
allora j 2 + 3 + 1 − 2 k = 4 = 4
→XY →XY
In questi tre esempi i risultati ottenuti dal calcolo del limite della somma +∞ − ∞ sono uno diverso dall’altro.
Pertanto non è possibile definire una regola che permette di effettuare il calcolo +∞ − ∞ in maniera univoca.
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3 3
Esempio 4
3 15
5 U ∙ = = +∞
→ c →
Mentre il limite del prodotto:
In quest’ultimo esempio i risultati ottenuti dal calcolo del limite del prodotto 0 ∙ ∞ sono uno diverso dall’altro.
Pertanto non è possibile definire una regola che permette di effettuare il calcolo 0 ∙ ∞ in maniera univoca.
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IL LIMITE DELLA POTENZA
⇒
Teorema – Potenza con esponente un numero reale
Se 6 ∈ − !0% N = ∈ j k =
p→pq p→pq
→ →
0 +∞ q
= ?
+∞ +∞ +∞XY = +∞
−∞ +∞Y =0
0 0 = ?
0 +∞ 0XY = 0
−∞ 0Y = +∞
0 ⇒ 1 = 1
1
∞ 1Y = ?
0 = 1
0<<1 +∞ XY = 0
−∞ Y = +∞
0 = 1
>1 +∞ XY = +∞
−∞ Y = 0
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FORME INDETERMINATE
Nei teoremi precedenti abbiamo osservato che esistono varie forme indeterminate. Attraverso alcuni esempi
esaminiamo come eliminare queste forme di indeterminazione.
riscrivere il limite nella forma equivalente:
∙ a + + + . . . + b =
→ XY → XY
Si conclude pertanto che:
Il limite di una funzione polinomiale per → +∞ è dato limite del termine di grado massimo
+ + . . . + + =
→ XY → XY
Il metodo è valido anche per i limiti di funzioni per → −∞ .
− 3 U + 5 = +∞ − ∞ = ?
Esempio 1
→ XY
Per eliminare la forma indeterminata raccogliamo la variabile di grado massimo.
1 5
U ∙ d − 3 + U e = −∞
→ XY
1 5 1 5
MN>7ℎè: = 0 U = 0 ⇒ 2 − 3 + 4 = −3
→ XY → XY → +∞
N68>N U = +∞ . N>868/ MN> 8N/>N SN M>/S/88/ 5 ℎ: − 3 ∙ +∞ = −∞
→ XY
− 4 + 2 + 5 = +∞ − ∞ = ?
Esempio 2
→ XY
1 2 5
− 4 + 2 + 5 = ∙ d − 4 + + e = −4 = −∞ .
→ XY → XY → XY
0 0 0
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=?
Y
Y
Limite della funzione razionale fratta con forma indeterminata
+ + . . . + +
→ XY Z + Z + . . . + Z + Z
Per calcolare il limite di una funzione razionale fratta
occorre raccogliere la variabile di grado massimo al numeratore e al denominatore:
∙ a + + + . . . + b
=
→ XY Z
Z ∙ d + + + . . . + Z e
Z
a + + . . . + b = 0 N + + . . . + Z = 0
→ XY → XY
constatare che:
riscrivere il limite nella forma equivalente:
∙ a + + + . . . + b
=
→ XY Z → XY Z
∙ d + + + . . . + Z e
Z
Si conclude pertanto che:
Il limite di una funzione razionale fratta per → +∞ è dato dal limite del rapporto dei termini di grado massimo
±∞ 5N 6 > M
+ + . . . + + 0 5N 6 < M
= =
→ XY +
Z Z + . . . + Z + Z → XY Z
5N 6 = M
Il metodo è valido anche per i limiti di funzioni per → −∞ .
5 2 1
Esempio 1
3 U − 5 + 2 − 1 U ∙ a 3 − + − Ub 3 U 3 3
= = = =− .
5 − 2 U − 3 5 3 −2 U −2 2
∙ a U − 2 − b
→ XY → XY U → XY → XY
5 2 1
Esempio 2
3 U − 5 + 2 − 1 U ∙ a3 − + − U b 3 U 3
= = = − = −∞ .
5 − 2 − 3 5 3 −2 2
∙ a − 2 − b
→ XY → XY → XY → XY
3 2 1
Esempio 3
3 − 5 + 2 − 1 ∙ a − 5 + − b −5 5
= = = =0 .
5 − 2 − 3
U 5 3 → XY −2 U → XY 2
∙ a U − 2 − b
→ XY → XY U
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=?
q
q
Limite della funzione razionale fratta con forma indeterminata
+ + . . . + + 0
= d = ?e
→ Z + Z + . . . + Z + Z 0
= ? occorre:
Per calcolare il limite di una funzione razionale fratta che si presenta nella forma indeterminata
1. scomporre in fattori i due polinomi (con il metodo di Ruffini si dividono i due polinomi per il binomio −
2. semplificare il binomio − .
3 − 6 0 3 ∙ − 2 3 6 3
Esempio 1
− 8 0 − 2 ∙ + 2 + 4 −2 − ∙ + 2 + 4
Esempio 2
U − 3 − 4 0
Esempio 3
= d = ?e =
→ 2 U − 5 + 8 0
1 +2 +1 +2 = 2 −1 −2 −4 =
− 2 ∙ + 2 + + 2 + 2 + + 2 2 + 2 ∙ 2 + 2 + 2 20
= = = = = 5.
→ − 2 ∙ 2 − − 2 − 4 → 2 − − 2 − 4 2∙2 −2 −2∙2−4
4
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=?
Y
Y
Limite della funzione irrazionale fratta con forma indeterminata
1 + √ + 1 +∞
= d = ?e
→ XY +∞
1 1
raccogliere la variabile di grado massimo al numeratore e al denominatore:
1 +
a1 + b 1 + √ ∙
1 +
= =
→ XY → XY
+
Portare fuori dal segno di radice il termine appena raccolto, ricordando che:
→ XY
√ = || =
−
→ Y → Y
→ Y
1
Si ottiene:
1 + ∙
1 + 1 1 1 1
= + 1 + = 1 MN>7ℎè =0 N =0
→ XY → XY → XY → XY
Nel caso in cui il limite si presenta nella forma indeterminata aXY = ? b occorre:
Esempio 2
XY
1 + √3 − 5 +∞
= d = ?e
→ Y 2 −∞
5 5
raccogliere la variabile di grado massimo al numeratore e al denominatore:
1 +
a3 − b 1 + √ ∙
3 −
= = =
→ Y 2 → Y 2
5 5
1 + − ∙
3 − 1
3 − √3
= − = − .
→ Y 2 → Y 2 2 2
=?
q
q
Limite della funzione irrazionale fratta con forma indeterminata
√ − 2 0
= d = ?e
→ U − 3 − 4 0
√ − 2 √ + 2 −4 0
moltiplicare e dividere per il fattore che razionalizza il numeratore:
= ∙ = = d = ?e
→ U − 3 − 4 √ + 2 → U − 3 − 4 ∙ √ + 2 0
−4
scomporre in fattori il polinomio che da origine alla forma indeterminata:
1 −3
−4 1 1
4 +4 +4 = = = .
→ U − 4 ∙ + 1 ∙ √ + 2 → U + 1 ∙ √ + 2 20
1 +1 =
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