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Esercitazioni Ecg - 1
Esercitazioni Ecg - 1
Esercitazioni ECG
ECG N.1
ECG 1
Sig.ra M.G. ECG ingresso (polmonite covid= EPA in st. aortica)
Stessa paziente, (Polmonite da COVID trattata con cortisone ad alte dosi), ripete l’esame in
seconda giornata, in considerazione di un valore di troponina vicino a 200, rilevato con esami di
routine.
ECG N.2
ECG 2
Sig.ra M.G. ECG giorno 2 ,ad un controllo
• Dalle derivazioni V2 alla V4 si possono visualizzare delle piccole onde Q, che tuttavia non
sono il reperto maggiormente significativo. Si può apprezzare la mancanza di progressione
delle onde R (decapitazione), che ha lo stesso valore dell’onda Q a livello diagnostico.
• Si osserva un sopraslivellamento del tratto ST molto chiaro delle derivazioni V3 e V4, nelle
V2 e V5 è invece meno distinguibile. Da V3 a V6 si ha inoltre T negativa.
Sulla base di questi reperti possiamo definire la presenza di un infarto anteriore in corso, di tipo
STEMI (ST sopra).
Secondo il cardiologo la signora non era sottoponibile a coronarografia in quanto non si
visualizzava specularità nel sopraslivellamento dell’ST. In realtà la specularità aumenta la
specificità, ma non esclude la presenza di un infarto STEMI in corso. In ogni caso si è deciso di non
procedere sulla base del quadro prognostico della paziente (89 anni con stenosi aortica severa,
polmonite da COVID e EPA ripetuti). In una condizione diversa, in un paziente magari più giovane,
questo ECG sarebbe stato sufficiente a mandare il paziente in emodinamica.
ECG N.3
ECG 3
Sig.ra M.G. dopo 1 h
Valutazione delle onde P: in questo caso (la prof consiglia anche in generale), poiché risulta
difficile interpretare le onde P, può essere utile valutare se il ritmo è regolare. In questo caso il
ritmo è irregolarmente irregolare (ovvero a fronte di un ritmo non regolare, non si può apprezzare
la presenza di un pattern ripetitivo nds.).
Questo, unito all’assenza di onde P e/o di una attività atriale organizzata (tipica del Flutter)
consente di porre diagnosi di FA.
Il tratto ST si presenta meno sopra-slivellato, quindi forse va un po’ meglio rispetto a prima.
ECG N.4
ECG 4
• Si osserva bradicardia, con un ampio intervallo fra i complessi QRS (FC 45).
• Questo ECG è stato fatto con le derivazioni in asincrono, si può infatti vedere alle
precordiali un’extrasistole, che invece alle periferiche non è presente. E’ un’extrasistole a
origine ventricolare (BEV), in quanto non preceduta da un’onda P e di morfologia slargata.
• Le onde P sono visibili e la frequenza è intorno ai 45 bpm, quindi siamo in forte bradicardia
sinusale.
Non si osservano altre alterazioni significative. In definitiva siamo di fronte a un paziente con
importanti problematiche aritmiche.
ECG N.6
ECG 6
72 anni, palpitazioni
• A prima vista possiamo dire che il battito è regolare. Le P sono difficilmente interpretabili,
sono siamo perfettamente in grado di dire se siamo un battito sinusale. La frequenza è
molto aumentata, intorno ai 150 bpm, quindi una situazione francamente patologica.
• Asse: per valutare rapidamente l’asse è utile guardare D1 e aVF: se entrambe sono
positive, si può dire che l’asse è normale. Osservando un aVF negativa possiamo
generalmente indicare la presenza di una deviazione sinistra.
In questo caso abbiamo una D1 tutta positiva e una D2 tutta negativa, ancora una volta indicative
di un emiblocco anteriore sinistro (che è il più frequente in assoluto).
• Il PQ si presenta abbreviato
• Il QRS si presenta di ampiezza normale.