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...E IL TRENO TORNA A FISCHIARE !

Il giorno 7 settembre scorso i Lavoratori Novaceta si sono riuniti in assemblea per discutere circa un progetto di rivisitazione delle aree Novaceta ed in merito alle recenti discussioni tra la propriet delle aree e se-dicenti imprenditori. Anche se convocata solo qualche giorno prima, lassemblea stata molto partecipata, tanto da coinvolgere ancora una volta la sensibilit del ferroviere di turno che, al passaggio del suo treno presso il piazzale Novaceta, ha risalutato i Lavoratori con un lunghissimo sibilo. Era un po di tempo che il fischio non si udiva ! E stato un vero incitamento alla ripresa della giusta lotta dei Lavoratori magentini. Il Comitato Magentino Dignit e Lavoro ha elaborato un progetto, che proponiamo di seguito, che ha lo scopo di richiamare le istituzioni, la politica, gli imprenditori e sottoporre loro delle soluzioni occupazionali alternative alla ripartenza del processo Novaceta ( pur ribadendo lassoluta sostenibilit e fiducia nella ripresa del processo produttivo del filo di acetato ). Il Comitato ha inviato, gi dal giorno 8 settembre ( dopo lapprovazione in assemblea ) il progetto alle istituzioni in indirizzo chiedendo un cortese cenno di risposta che fino ad oggi non c stato. Crediamo che il ritardo dovuto solo a priorit gi acquisite dai destinatari del progetto, ma i Lavoratori non possono pi attendere e sollecitano chi ha fatto promesse, sincere, nel corso di questi due anni di lotta. Pertanto Il Comitato Magentino Dignit e Lavoro, si rivolge, da oggi, anche ai media chiedendo visibilit e diffusione del presente comunicato. 15 settembre 2011 C.M.D.L.

Magenta, 03 settembre 2011

Da Comitato Magentino Dignit e Lavoro

A: 1. Del Gobbo Luca - Sindaco della Citt di Magenta fabrizio.busti@comunedimagenta.it 2. Paolo Giovanni Del Nero - Assessore Industria Provincia di Milano p.delnero@provincia.milano.it 3. Formigoni Roberto - Presidente Regione Lombardia roberto_formigoni@regione.lombardia.it 4. Garavaglia Massimo - Senatore della Repubblica Italiana garavaglia_massimo@posta.senato.it 5. Gelli Simone - Consigliere Provinciale - Provincia di Milano 6. Mantovani Mario- Senatore della Repubblica Italiana - mantovani_m@posta.senato.it 7. Giuseppe Marzullo - Presidente 8a Commissione Lavoro Prov. Di Milano

8. Podest Guido - Presidente Provincia di Milano guidotiascolta@provincia.milano.it 9. Lombardi Gian Valeri - Prefetto di Milano prefettura.milano@interno.it 10. Rossoni Gianni -Assessore Formazione Lavoro-Regione Lombardia gianni_rossoni@regione.lombardia.it Zuffada Sante - Consigliere Regionale-Reg. Lombardia
info@zuffada.it

11. 12.

Unicredit info@unicredit.eu -

Egregi Signori, dopo oltre due anni di fermata impianti, la situazione Novaceta non si sblocca. Una calma piatta tende a rasserenare gli animi, a spalmare in un cos lungo periodo, sofferenze, ansie, rabbie. Purtroppo la situazione occupazionale italiana sta affrontando un periodo molto difficile ed quasi impossibile ricollocare lavoratori quarantenni / cinquantenni . Inoltre un vero peccato che lItalia perda maestranze e capacit lavorative uniche ( era vanto del territorio avere competenze, invidiate nel mondo, nel campo della filatura, della tessitura e nel trattamento e preparazione del tessuto in genere ). E un vero peccato ! Ma se cos deve essere, vuol dire che ne faremo una ragione. Resta il fatto che bisogna reagire, per sopravvivere e per restituire la dignit a tante famiglie. Dignit sottratta, come ormai fin troppo palese, con la frode, con il disprezzo del pi forte, verso il pi indifeso. I lavoratori Novaceta hanno seguito con molta attenzione gli ultimi eventi tra se-dicenti imprenditori e propriet. Tutti hanno le lor ragioni, ma ai lavoratori nessuno d risposta. I lavoratori ex Novaceta hanno bisogno di riprendere a lavorare e questo si tradurrebbe in un immediato beneficio per tutto il territorio. Essi sono conoscitori del territorio e propongono soluzioni lavorative ed imprenditoriali diversificate, tutte possibili e sviluppabili sulle aree esistenti. Pertanto propongono, in un elaborato certamente ampliabile e rivedibile, alcune idee da sviluppare , augurando il Vostro interesse e la Vostra partecipazione. Grazie per lattenzione.

Mario De Luca
Comitato Magentino Dignit e Lavoro

Oggetto: Novaceta Magenta- Piano riconversione aree Nuove ristrutturazioni


La presente relazione, redatta dal Comitato Magentino Dignit e Lavoro destinata a tutti i soggetti, imprenditori, politici ed istituzioni che hanno seguto in modo diretto o indiretto la questione Novaceta.

I Lavoratori di Novaceta ringraziano ancora tutti i Sigg. in indirizzo proponendo loro un ulteriore piano di rivalutazione delle aree e di ricollocazione degli attuali cassintegrati con un ampio progetto che prevede diverse soluzioni con ricondizionamenti industriali ed artigianali e lindividuazione di quelle aree diversamente utilizzabili.

I Lavoratori ex Novaceta ricordano che in essere una denuncia presso la Procura della Repubblica di Milano in merito a tentativi di speculazioni immobiliari ed alla fermata pianificata degli impianti di produzione. In poche parole in quellesposto, ricco di descrizioni e documenti, si diceva: egregi Magistrati, noi lavoratori siamo certi che Novaceta non ha chiuso per crisi di mercato, ma la chiusura stata oggetto di una crisi volontaria e pianificata

Oggi, a due anni da quellesposto-denuncia, la Procura di Milano, sul caso Norman 95 Cimatti ( La Repubblica 21 luglio 2011 ) avrebbe aperto un fascicolo penale cui sono stati girati dai commissari tutti i documenti relativi alle presunti frodi dellex management definite dal Giudice Roberto Fontana operazioni volontarie di depauperamento della societ .

La determinazione dei Lavoratori ha prodotto, in questi ultimi due anni, non solo la solidariet di molti ma le attenzioni della parte politica ed istituzionale che ha accolto le rimostranze dei lavoratori come giuste nel merito e corrette nelle modali.

Ricordiamo alcuni passaggi di solidariet e di promesse :

16 marzo 2010 Concerto per i Lavoratori Novaceta CittaOggiWebSindaco Citt di Magenta, Luca del Gobbo : questazienda non rimasta sola, il comune cla cosa pi importante garantire alle persone che abitano in questi territori la possibilit di lavorare e di vivere serenamente

2 luglio 2010 Giunta Itinerante Video Presidente Provincia di Milano, Guido Podest : il senso di queste giunte aperte proprio quello di andare sul territorio e parlare del territorio, quindi di Novaceta parleremosaremo parte attiva, ci attiveremo in tempi molto rapidi per fare intervenire membri di governo del Ministero delle attivit produttive

2 luglio 2010 Giunta Itinerante Video Assessore Paolo Del Nero : devo dire che la storia Novaceta una storia particolare che ha avuto fusioni, scorpori, passaggi di societ,la situazione di crisi che si venuta a creare, per una serie di passaggi di propriet e di indebitamenti che hanno affossato la situazione

22 luglio 2010 Senato della Repubblica Nellinterrogazione del Sen. Massimo Garavaglia si chiede, oltre lo sblocco ( qualora fosse stato presente) della cassa integrazione, una risposta in merito alleffettiva esistenza di un piano industriale

Ricordiamo poi gli interessamenti del Presidente Commissione Lavoro della Provincia di Milano, Marzullo, del Consigliere Gelli, dellAssessore Rossoni , del Prefetto di Milano Lombardi, ringraziando nuovamente tutti.

Riaggiorniamo i numeri di Novaceta e sottolineando che alcune situazioni prevedono soluzioni estremamente positive che sono state raccolte in una serie di possibili eventi. E anche intenzione dei Lavoratori di continuare ogni azione di lotta a difesa del posto di lavoro ed a perseguire ogni controllo possibile su probabili eventi speculativi delle aree su cui sorge attualmente Novaceta.

149 dipendenti
20.000 euro : TFR medio / dipendente 140 dipendenti x 20.000 euro = 2.800.000,00 ( duemilioniottocentomila ) euro. TFR disponibile 220.000 m2 di superficie delle aree - totale 130.000 m2 : aree immediatamente disponibili per altre attivit ( industriali, artigianali, recettive, commerciali, logistica, edilizia pubblica, edilizia privata, etc. )

Quote emissione CO2 disponibili e commerciabili: 27.592 tons. All. A 22/ 49 Pos.1007Quote emissioni CO2 2008/2012 Bonifiche da effettuarsi : Bonifica amianto Bonifica solfuro Bonifica PCB Bonifica inerti Bonifica / controllo / chiusura pozzi emungimento acqua Bonifica sistema fognario interno / distribuzione reflui

Inoltre sussistono e sono state promesse : Disponibilit amministrazioni locali : concessioni licenze , permessi, etc. Disponibilit Istituzioni : idem c.s. , deroghe, etc. Disponibilit della Politica : cooperazione al fine del raggiungimento dellobiettivo. Disponibilit Comitato Lavoratori ( autoorganizzato e responsabile ) Disponibilit Sindacale, nuovi e differenziati contratti di lavoro

1 - Area : Centrale termoelettrica


Su questarea sorge lattuale centrale termoelettrica, ferma da oltre due anni ma, se ricondizionata, in grado di produrre in tempi brevi ed in continuit di servizio, vapore in alta ed in bassa pressione. E inoltre possibile ( ma attualmente non conveniente ) produrre energia elettrica. Utilizzi diversi, con sufficiente consumo di vapore in bassa pressione da utenti diversificati, porterebbe anche ad un abbattimento dei costi per la produzione di energia elettrica. Il progetto prevede comunque la posa di una nuova caldaia ad alto rendimento per la produzione di vapore in bassa pressione. Si prevede lalimentazione della caldaia con combustibile gas metano, ma combustibili diversi ( ad esempio opzioni bio-masse ) abbatterebbero notevolmente i costi, producendo immediati redditi solo con la produzione di energia termica. Inoltre gran parte degli impianti ausiliari di centrale, indispensabili per la produzione del vapore ( generato con qualunque tipo di combustibile ) , potrebbero essere resi attivi in tempi molto brevi e con spese contenute ( gran parte delle manutenzioni necessarie potrebbero essere svolti dagli stessi lavoratori Novaceta ). Verrebbe realizzata, quindi, una fonte di energia termica centralizzata, con controlli efficaci delle emissioni, con limpiego di personale specializzato ed immediatamente fruibile e principalmente fonte di immediato recupero del finanziamento e di successivo reddito. La produzione di energia termica, modulabile in termini di potenza, potrebbe, come vedremo di seguito, essere a servizio di molteplici attivit. Si fa presente che sono immediatamente disponibili le quote di emissione CO2 e sono stati promessi , dalle istituzioni locali, snellimenti procedurali indispensabili alla velocizzazione ed alla realizzazione del progetto. Anche la produzione di parte del fabbisogno di energia elettrica, potrebbe essere assicurata tramite ladozione di impianti fotovoltaici, privilegiando, in una prima fase, gli autoconsumi di centrale, gli impianti di illuminazione, gli impianti antincendio e tutti gli impianti preposti alla sicurezza, gli inverter ed i gruppi di continuit statici. Sono ancora in essere importanti incentivi per la produzione di energia elettrica tramite fonti rinnovabili.

Finanziatori: Comune di Magenta-Provincia di Milano-Regione LombardiaUnicredit

Beneficiari: Comune di Magenta-Provincia di Milano-Regione LombardiaUnicredit

2 - PRODUZIONE VAPORE IN B.P. CON CALDAIE AD ALTO RENDIMENTO

Produzione e vendita vapore / calore / energia termica Autoconsumi Attivit industriali Artigiani di zona Museo industria del territorio Mensa / ristorante utenti territori

B Produzione e vendita energia elettrica Nuovi impianti fotovoltaici ( utilizzo superfici edifici esistenti ) Turbinette vapore b.p.

Impianti gi esistenti : da revisionare / ri-collaudare Cabina di decompressione metano Cabina Enel 15 Kv Cabina ex Novaceta 15 / 3,2 / 0,38 Kv Pozzi di emungimento acqua Vasca di neutralizzazione reflui Impianti di demineralizzazione delle acque Impianti termofisici vapore B.P. Impianti ausiliari di Centrale : pompe acqua, pompe dosaggio, sala quadri, etc. Impianti da acquistare : Caldaia vapore b.p. Varie Personale da utilizzare : 30 40 unit

Lattivit di produzione di energia termica ed elettrica , a sostegno di tutte le potenziali attivit possibili sul territorio, come da dettaglio in altra parte del presente progetto, diventerebbe supporto attivo per :

3 - MUSEO INDUSTRIA DEL TERRITORIO : Sarebbe unico e di assoluta novit per il territorio. Un laboratorio eccezionale per le scuole ad indirizzo industriale e non solo. Oggi , sempre pi, le scuole, per mancanza di fondi e per mancanza di infrastrutture, diventano luoghi parzialmente formativi. Mancano quelle informazioni reali necessarie a completare lo studente che vuole intraprendere indirizzi tecnici. Certamente non pu bastare la formazione virtuale acquisita, quando e laddove esistono, attraverso circuiti web. Necessita che materie importanti come, lelettrotecnica, la meccanica, la termodinamica, la fisica possano essere acquisite tramite la storia delle macchine. Larea dispone infatti di una centrale termoelettrica la cui costruzione avvenuta verso la fine degli anni 20. Fino agli anni 90 si sono avute continue trasformazioni ed evoluzioni tecnologiche, il cui percorso attualmente visibile e tangibile. Ripercorreremo levoluzione delle macchine termiche (caldaie a vapore a tubi dacqua, pompe a bassa ed alta pressione, degasatori), delle macchine elettriche (dinamo, alternatori, trasformatori, interruttori, sezionatori) delle turbine a vapore, della strumentazione industriale (da quella elettromeccanica a quella analogica, a quella digitale). Insomma, esiste un patrimonio enorme che assolutamente non pu e non deve essere distrutto com avvenuto, purtroppo, in tutte i siti industriali lombardi (per fare posto ad anonima logistica oppure per consentire facili speculazioni edilizie). La Storia delle nostre industrie, ma anche la grandissima possibilit di formazione delle nuove leve (di cui abbiamo assoluto bisogno), non deve essere distrutta e demolita e non deve essere cancellata la memoria della capacit artigianale, industriale ed imprenditoriale del popolo italiano, ed in questo caso, del popolo lombardo in particolare. Il museo / laboratorio, oltre alle scuole potrebbe essere anche un ottimo vettore pubblicitario per il territorio e raccogliere numerosi visitatori anche e con la reale possibilit di autofinanziamento. La centrale dispone di caldaie degli anni 40, 60 e 90. Di turbine a vapore degli anni 50 e 70, ma principalmente di una parte di una caldaia degli anni 20 ( condotta fumi e ciminiera ) che stata , lo ancora oggi, il vero simbolo della Magenta, e del magentino tutto , industriale. Questa particolare ed unica opera potrebbe essere ristrutturata e messa in sicurezza e potrebbe diventare percorso / passeggiata di numerosi visitatori, essendo la costruzione, in assoluto, pi alta di tutto il magentino. Il progetto potrebbe prevedere limpiego, in una fase iniziale , di circa 20 addetti, mentre la gestione continuativa potrebbe essere assolta da 8-10 persone.

4 - MENSA / RISTORANTE / TRATTORIA Unindagine di mercato, ovvero pi semplicemente la constatazione che nelle aree adiacenti Novaceta , esistono gi attivit artigianali, ed altre potrebbero nascere, e contemporaneamente non esiste alcuna attivit di ristorazione, fa nascere lidea di avviare appunto unattivit di ristorazione che punterebbe ad una clientela dedicata prevalentemente alla ristorazione del personale dipendente delle attivit artigianali del territorio, delle attivit di logistica, delle mense scolastiche, delle mense anziani. Tali attivit potrebbero diventare di propriet delle amministrazioni locali con evidente risparmio sugli attuali costi relativi ad analoghi servizi gi esistenti ed affidati a gestori privati. I locali da adibire a questa attivit, bonificati e riadattati, sono quelli gi adibiti a cucina e mensa dellex stabilimento Novaceta. Questi locali gi dispongono di ampi magazzini sottopiano il cui accesso garantito da rampe di scarico, da ascensori, da sistemi di refrigerazione. I locali cucina sono ampi e ben serviti. E attiva lalimentazione elettrica e lalimentazione da gas metano. Inoltre lattivit di ristorazione diventerebbe anche utente di vapore in bassa pressione, abbattendo cos i costi della nuova centrale termica. Laccesso alle sale pranzo ( oltre 500 coperti ) possibile dal piazzale Novaceta oppure dalla via Pacinotti. Tempi di realizzazione : 6 mesi Personale da utilizzare nei primi 6 mesi : 20 unit Personale necessario alla gestione attivit : 10 unit

5 - RIPRISTINO ATTIVITA INDUSTRIALE NOVACETA Il recupero di alcuni servizi e la possibilit di crearne altri sulle aree, aprono anche la possibilit concreta del riavvio dellindustria di produzione filo di acetato. Il riavvio dellimpianto, evidentemente ridimensionato, potrebbe essere agevolato dal fatto che i servizi fondamentali e gli utilites sarebbero gi attivi. E un paradosso, ma nel progetto descritto la ripresa produttiva di Novaceta non sarebbe pi propedeutica alle altre attivit ma diventerebbe complementare o addirittura secondaria. Per questo motivo nel conteggio del personale eventualmente da reinpiegare non stata considerata alcuna unit. E chiaro che il potenziale progetto Novaceta resta un importante e interessante investimento con notevoli potenzialit industriali e finanziarie. Le attivit industriali, a pieno regime, utilizzando gli impianti gi esistenti potrebbero svilupparsi sulle attuali aree gi insediate ( 60 80 mila m2 ) . Per questa parte si riconduce alle relazioni gi prodotte ( allegato 1 e 2 ) .

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6 - BONIFICA AREE : Prima o poi bisogner pensare alla bonifica delle aree, sia che si mantengono le attivit produttive di Novaceta, sia nel caso che queste dovessero cessare definitivamente. Prenderemo in considerazione lipotesi di una bonifica totale. Bisogna considerare che sullintera area ( 220.000 m2), nel corso degli ultimi 80 anni , hanno insistito due stabilimenti, Snia Viscosa e Novaceta, simili per quanto riguarda il prodotto finito e le attivit tessili, molto diversi per quanto riguarda le attivit chimiche e la produzione della pasta viscosa e del colloide dope. Per lo sviluppo delle produzioni chimiche in Snia Viscosa si reso indispensabile lutilizzo di soda caustica e di solfuro di carbonio. La bonifica quindi mirata alla rimozione totale del micidiale composto di solfuro di carbonio che resta attivo per molte decine di anni. La zona riservata alla produzione della pasta viscosa ed alla filatura anche, tuttora , fortemente contaminata da residui di piombo, utilizzato in dosi massicce quale isolante / separatore del solfuro. In Novaceta, il solvente chimico utilizzato il meno pericoloso acetone. Entrambi gli stabilimenti hanno per utilizzato quantitativi impressionanti di amianto, principalmente nei cicli di isolamento termico. Reparti come la stessa centrale termoelettrica ( praticamente rivestita di amianto ) , come il recupero acetone, il dope e la filatura sono fortemente interessati dal pericoloso materiale. Gran parte dei tetti, sia di Novaceta che di Snia Viscosa ( alcume decine di migliaia di m2 ) sono ricoperti da tegole Eternit. Grandi quantit di amianto sono purtroppo giacenti nei vecchi locali abbandonati della Snia Viscosa e sono tuttora esposti agli agenti atmosferici. Riteniamo che una seria bonifica abbia bisogno di : Tempo previsto : 12 / 18 mesi Personale da utilizzare : 30 40 unit

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7 NUOVE ATTIVITA INDUSTRIALI previsione personale da utilizzare : da 20 a 30

8 NUOVE ATTIVITA ARTIGIANALI previsione personale da utilizzare : da 20 a 30

E chiaro che la fruibilit immediata di circa 130.000 m2 di aree promiscue ad arterie stradali importanti e limminente evento dellEXPO rende ipotizzabile linsediamento di nuove attivit, in primis attivit logistiche e ricettive che alimenterebbero un percorso virtuoso appunto di attivit, di servizi, di occupazione e di benessere per il territorio. Grazie. Mario De Luca

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