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A CURA DI EDOARDO PIVA

TWO BEARS AHEAD

LS&P in onda 3 ribassista Two Bears ahead

Fly to quale T? ovvero un quadro geopolitico degli Stati Uniti Sintesi e Conclusioni

SETTEMBRE 2011

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LS&P in onda 3 ribassista


LS&P 500 ha iniziato londa ribassista 3 di 5. Il massimo precedente stato raggiungo tramite uno Zigzag; allapparenza una correzione (di trend ribassista) ABC che ha concluso londa 4. Il primo grafico riporta lindicatore zigzag al 5% sullS&P 500, che semplicemente evidenzia i movimenti del 5% o superiori. I movimenti inferiori non vengono considerati. Per fare il punto, lindice aveva concluso un onda 5 rialzista con il massimo dei primi di maggio. A quel punto s innescata un declino in 5 onde, la cui ONDA 1 ha tracciato i minimi di met giugno e l ONDA 2 ha determinato il top dei primi di luglio. L ONDA a 2 stata estremamente rapida ed ha ritracciato interamente l ONDA 1. Spesso l ONDA 2 ha queste caratteristiche poich il reversal deve ancora manifestarsi chiaramente. L ONDA 3 ribassista ha rotto ben sotto ai minimi sia della precedente ONDA 4 che dellONDA 1, delineando chiaramente il reversal. Dopo esser entrato in ipervenduto ai primi dagosto, lindice s girato a rialzo con lo Zigzag di cui sopra.

Se questa conta si dimostrasse valida, la correzione (di trend ribassista) ABC, avrebbe segnato lONDA 4 rialzista, ed il crollo dinizio settembre sarebbe gi unONDA 5 ribassista. Questa ONDA 5 sarebbe suddivisa in 5 onde minori (1,2,3), con ONDA 1 sul ripido declino dinizio settembre, ONDA 2 sulla ripresa di settimana scorsa ed ONDA 3 in corso, proiettata sotto ai minimi di agosto.

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I Problemi di liquidit che si potevano intuire da un anno a questa parte, si sono finalmente materializzati. Il primo grafico riporta lindicazione Leading del COT sul future eurodollar; gi dalla fine del 2010 si poteva intuire che lestate 2011 sarebbe stato un brutto momento per lequity. In tal senso, il mercato avrebbe gi realizzato il minimo di agosto, preparandosi per un minimo inferiore tra lultima parte di settembre e la prima dottobre. In sostanza, il future sulleurodollar, che rappresenta i depositi bancari in dollari, al di fuori degli Stati Uniti, molto simile al Tbill nel rappresentare uno strumento che i trader di grandi masse utilizzano al posto del cash. I Commercial su questo future, sono le vere mani forti, e quindi, tenendo sotto controllo le loro posizioni long/short, si traggono ottime informazioni circa le loro aspettative sulla liquidit. Nel grafico, landamento della loro posizione netta viene spostato in avanti di un anno, rivelando come la loro posizione tenda ad esser ricalcata da simili movimenti sullequity con un ritardo di circa un anno.

Oggi noi stiamo assistendo alleco della grande oscillazione nelle posizioni Commercial intervenuta un anno fa. La cattiva notizia che il movimento correttivo non sembrerebbe doversi fermare, gi dopo questo primo minimo, ma quella buona che i prezzi dovrebbero poi recuperare bruscamente verso la fine dellanno. Questo scenario di un ulteriore minimo inferiore sembrerebbe esser confermato da altri due elementi: 1) il conteggio delle Elliott Waves, gi descritto fin dal Ro Report di giugno (inizio pag 5), sintetizzabile nel primo dei seguenti grafici.

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2) lipotesi che lattuale fase di consolidamento, iniziata dopo la prima parte dagosto, non sia altro che un flag di continuazione. In un primo momento (fino al recupero della fine dagosto), si sarebbe potuto anche pensare ad un triangolo, ora non pi; un flag potrebbe suggerire desser arrivati solo e non oltre la met della correzione; il che non sarebbe comunque sufficiente per spingersi tanto a ribasso da prende gli obiettivi minimi delle Elliott Waves. E quindi? E quindi lattuale velocit certamente maggiore a quella della correzione 2007 2009, ma lunico modo per raggiungere un target inferiore ai minimi 2009 nellarco del solo autunno, sarebbe quello di dover scontare lequity a tassi tali, da decretare una rivoluzione del concetto stesso di free risk. Il che estremamente improbabile che si verifichi in tempi tanto rapidi. Non dimentichiamoci che durante la caduta dagosto le dinamiche di yield curve hanno interessato solo minimamente i Treasuries ed il fly to quality s rivolto anche (loro) ed ancora al dollaro.

E pur certo vero che il movimento sulloro di questa estate ha sorpreso molti, rompendo la ciclicit di circa 13 mesi che aveva caratterizzato lintero precedente trend. Cos, il vero fly to quality stato verso lunica vera e millenaria sound money; inoltre, la tenuta di dollaro e Treasuries certamente connessa al fatto che la vera fuga era dagli equivalenti Europei e per certi investitori, tanto grandi quanto lenti, un conto e spostarsi allinterno della medesima asset class altra cosa comprare metallo fisico. Altro punto fondamentale, poi legato al fatto che non vi siano delle vere garanzie circa levoluzione dellattuale consolidamento: prima sembrava un triangolo sul S&P, poi saltato fuori un Island Reversal sul DJIA ed ora entrambi gli indici ed anche il Russell2000 presentano le sembianze del rising flag di cui sopra.

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E per finire, ne discorso dObama di gioved 8/9, ne tantomeno i 447 miliardi a sostegno delloccupazione non sembrerebbero aver convinto i futures prima dellapertura odierna (09/09/2011). Vi per un secondo scenario orso, meno brutto del primo, ma in contrasto con il conteggio delle Elliott Waves. McClellan lo segnala guardando il DJIA del 1946. Il crollo di questestate, ricalca molto da vicino landamento dellindice quellanno. Se lattuale consolidamento continuasse a seguire landamento di quellanno, non ci troveremmo davanti ad una figura di continuazione, bens ad una lunga formazione laterale di bottom.

Sarebbe dunque normale tornare indietro a testare un minimo da ipervenduto maggiore. Ad esempio, il minimo relativo del 19 ottobre del1987 fu testato diverse volte, prima che i prezzi ricominciassero a crescere nel dicembre dello stesso anno. Oppure, dopo il rapido crollo del 1946, il minimo iniziale fu testato altre quattro volte, prima che si segnasse lultimo minimo il 22/11/1946. Allo stesso modo, questo significherebbe che lultimo minimo di questo movimento, potrebbe verificarsi intorno al 21/10/2011, anche se tale indicazione non trova esatta conferma nei timing models. Del resto, nessun movimento si ripete due volte identico, ma per il momento la sovrapposizione sembrerebbe funzionare.

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Nel complesso, entrambi gli scenari ed anche i timing models indicano una ripresa robusta dellindice, tra fine ottobre e fine 2011. Va anche sottolineato che in agosto apparsa una Death Cross nei grafici di diversi indici. Si tratta di un evento nel quale la media mobile semplice a 50 giorni (MA50) incrocia a ribasso quella a 200 giorni (MA200). La condizione opposta, conosciuta come una "Golden Cross", si ha quando la MA50 incrocia sopra alla 200MA. L'idea alla base che le due medie mobili sono sensibili a tendenze di diversa ampiezza ed a cicli differenti. La MA50 maggiormente sensibile alle variazioni di prezzo, e cos quando incrocia la media pi lenta, ci significa che un movimento in fase di manifestazione. O forse, pi precisamente dato che si muove in ritardo rispetto ai prezzi, segnala che un movimento gi in atto. Se osserviamo poi la distanza orizzontale tra lincrocio ed il prezzo equivalente al medesimo livello, ci rendiamo conto che lattuale rapidit non abbia nulla a che vedere con il Flash Crash del 2010 e come lRSI sotto a 30 non si vedesse dai minimi 2009. Le cadute eccessivamente brusche vengono evidenziate in ritardo, e si rischia di perdere i rientri fino a ben dopo che il rimbalzo iniziato; il che danneggia l'efficienza del sistema. La Death Cross dellagosto 2011 potrebbe essere un altro esempio del principio secondo il quale tale pattern molto spesso segna minimi importanti. Ci vuole una discesa del mercato lunga e protratta nel tempo per rendere redditizie le uscite.

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Nei mesi precedenti ho pi volte chiamato per una correzione maggiore nel metallo prezioso. Premesso che la mia posizione di medio lungo termine sulloro rimane assolutamente rialzista, e che le mie tempistiche si sono dimostrate errate, ora va detto che loro ha finalmente toccato la trend line superiore del canale rialzista e su questa ha trovato una sensibile resistenza. Al di la della sensibile correzione di questo we, la mia posizione di breve rimane invariata, a meno che i prezzi non riescano a superare lattuale livello di resistenza; in tal caso laccelerazione potrebbe essere impressionante e parabolica. Osservando lSPDR Gold Trust Shares, si evidenzia un gap aperto tra 160 e 170 ed un livello di supporto che dovrebbe attestarsi intorno a 1.500 USD/oz,

A questo punto, anche vista la previsione sbagliata, colgo loccasione per ripercorrere le basi fondamentali dellinvestimento in oro. Prima di intraprendere un investimento in oro, fondamentale abbracciare lidea che loro sia una riserva di valore inter-temporale, come evidenziato in migliaia danni di storia dal fatto che loro sempre stato utilizzato come valuta. Lalternativa, quella di sposare la tesi sostenuta anche da Bernanke, secondo la quale, loro altro non che lennesima classe dinvestimento destinata a finire con una bolla speculativa. La posizione del presidente della Fed, potrebbe rientrare tra le libere opinioni che chiunque pu possedere, salvo notare che i Banchieri Centrali, per definizione nel business della moneta, sono tra i maggiori possessori doro allo stato fisico. Loro possiede tutte le caratteristiche richieste ad una buona moneta, ed inteso come riserva di valore poich: Non corruttibile ed il frutto di un duro lavoro destrazione e affinazione, ergo difficilmente riproducibile; E facilmente lavorabile e trasportabile; E generalmente accettato quale mezzo di scambio nelle transazioni. Proprio per questo, risulta estremamente difficile identificare i fondamentali del metallo prezioso. Ciclicamente, i banchieri centrali, o chi detiene il potere demettere valuta, finiscono per aumentare a dismisura la produzione di quel mezzo di scambio che non altrettanto rapidamente era stato accettato come tale dalla popolazione coinvolta negli scambi. In tal senso, tutti capiscono la relazione inversa tra quantit e valore di un moneta cartacea, espressione duna ricchezza fissa (in lenta evoluzione) che la nazione, o linsieme di stati. Una volta che si diffonde nella testa della gente, la mancanza di tale relazione diretta, nulla in grado di riportare la fiducia nel sistema bancario (che tramite il credito, mette in circolazione il mezzo di scambio), come loro.

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Quindi, unaltra regola pu sostenere che un sistema metrico stabile, per definizione aumenter di valore quando le altre alternative o pi in generale le condizioni di sopravvivenza quotidiana vengono percepite instabili da parte della massa. La percezione della massa particolarmente soggetta al morale. Il morale della massa particolarmente esposto agli effetti di una falsa crescita economica, mossa da una domanda inflazionata tramite stampa di moneta e credito incontrollato. Un livello eccessivo di debito, richiede ulteriore stampa di moneta, semplicemente per pagare gli interessi via via che questi maturano. Tutto ci fiacca il morale, ed il morale fiacco esaspera la percezione di qualunque elemento destabilizzante. Una cultura debole, meno preparata a gestire fattori esogeni destabilizzanti e pu facilmente cadere nellindividuare le cause, perseguitando alcuni gruppi o finendo in guerra verso qualche altra nazione. Tutto va bene, pur dalleviare limmensa quantit di sofferenza portata da una sistematica dislocazione delle risorse investite. Vi una sola cosa che tende a riportare in bolla il sistema dei valori; questa cosa loro. Un punto di partenza molto interessante rappresentato dal seguente grafico, che offre una prospettiva eccezionalmente allargata sul prezzo delloro espresso in dollari/oncia. La scala logaritmica.

Secondo quanto dimostrato da Roy W. Jastram nel suo The Golden Constant, il valore delloro in termini reali la vera costante nel corso dellintera storia e sono i prezzi di tutte le altre asset classes a muoverglisi attorno. Cos, una prima lettura sul fondamentale delloro pu esser restituita dal percorso di debasement del dollaro, inteso quale metrica (artificialmente interposta) di riferimento per tutto il resto. Noi ci troviamo in questa crisi dal 2007 con il collasso della bolla immobiliare; ogni tentativo da parte delle Fed di resuscitare leconomia ha solo finito per triplicare il prezzo delloro in soli 4 anni; il trend positivo per partito nel 2001, ben prima che chiunque avesse sentito parlare di Quantitative Easing. Guardare ad un prospettiva tanto ampia, ci permette anche una valutazione visiva dellattuale fase di debasement, e degli altri periodi della storia nei quali i valore del dollaro cambiato drammaticamente. Anche se il grafico non in grado di restituire tale informazione, va per evidenziato come la correttezza delle conclusioni di Jastram, qui ns. assunti, passino anche attraverso le serie storiche delle materie prime e delle azioni nel seguente modo:nei periodi in cui il prezzo delloro in dollari era bloccato, gli altri asset modificavano la propria valutazione in dollari, per mantenere lineari i rapporti con loro. Trattandosi duna scala logaritmica, ogni incremento verticale rappresenta la medesima percentuale di movimento di prezzo. Per questo, sulla Y, il 2 equivale a 100$/oz, il 3 a 1000 $/oz, etc In questa prospettiva, risulta chiaro quale sia la portata dellattuale fase di debasement rispetto ai precedenti avvenimenti storici. Lattuale livello di disoccupazione al 9% potrebbe sembrare brutto, ma fa ridere se rapportato al 37% del 1933 o anche alla difficolt economiche durante la Guerra Civile Americana. Parlando del prezzo delloro, i media sono soliti riportarlo in termini di dollari/oncia, ma questa non lunico modi di mettere in relazione loro con il dollaro. Il seguente grafico, che non pi logaritmico, prezza il dollaro (100$) in once doro. Alla nascita degli Stati Uniti, 100 dollari compravano 5,16 once doro, oggi ne comprano 0,05405.

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Descritti i fondamentali antropologici ed osservata lattuale dimensione del problema su base storica, proviamo ad evidenziare altre metriche utili a valutare la sostenibilit dellattuale trend. Unaltra prospettiva abbastanza comune anche perch direttamente connessa al mantenimento del potere dacquisto (repressione finanziaria), quella di legge loro in relazione ai tassi dinteresse reale, che se naturalmente o artificialmente mantenuti sotto allo zero costituiscono un vero e proprio motore di spinta per il metallo prezioso. In tal senso, loro compensa la scorretta allocazione di risorse verso modelli di business fallimentari che privano leconomia del potenziale di crescita futuro. E proprio in un simile contesto che i governi diventano fortemente interventisti su qualunque tipo di mercato, cercando di prevenire il collasso del disequilibrio, perlopi favorito dalle loro stesse errate politiche. In questottica, credo valga la pena fare una riflessione sullattuale dinamica di tassi in rialzo per presa di rischio e spinta verticale sulloro. Quali dovrebbero essere i tassi nominali, per rendere positivi quelli reali? Sul piano psicologico, il Caos partecipa al cambiamento necessario a concludere la corsa delloro, ma prima di quel momento si limita a suscitare in risposta le pi strambe politiche, che spesso si limitano al spingere il metallo ancora pi in alto. Gli investitori in oro, possono sentirsi strapazzati tra il cercare di distinguere se le proprie emozioni sono sintomatiche di un normale livello top, eventualmente gi provate con altre classi dinvestimento, o se indicative di una crescita sostenibile dei prezzi. Una formula comunque valida pu esser quella di monitorare le condizioni che normalmente caratterizzano i momenti di top e di bottom; normalmente una combinazione di prezzo e circostanze. Valutazioni estremamente basse e fondamentali in miglioramento identificano le aree di minimo in un bear market e viceversa, prezzi folli con fondamentali in deterioramento. Ma poniamo il caso che loro non venga considerato una moneta, poich non regolarmente utilizzato quale tramite nelle trattative; resta il fatto che per tutti la riserva di valore dei ricchi, unassicurazione, una protezione contro il rischio di svalutazione monetaria ed in generale contro linstabilit. Proprio a guardare i CDS di questi giorni, si deve ammettere quanto costose diventino le assicurazioni in momenti di forte squilibrio. Ulteriori pressioni di tipo politico possono favorire la crescita delloro. Non tutti i poteri ritengo necessario dover armeggiare con lofferta di moneta, per succhiare ricchezza al settore privato. Questo elemento fortemente connesso alla stabilit; eventuali cambi nella linea politica, potrebbero segnare un vincolo allattuale trend rialzista.

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Ci non significa che a forme pi socialiste debbano per forza corrispondere valutazioni pi alte. Infatti, come abbiamo recentemente imparato, anche in una nazione amica dei capitalisti, politiche che tendono unicamente a premiare i ricchi, avvicinandoli al governo, sono una manna per loro. Anche per questo motivo, alcune nazioni socialiste tendono ad avere valute pi forti di quelle capitaliste che ricorrono a stampa di moneta. Un socialismo produttivo, che reindirizza i fondi da programmi di godimento a progetti infrastrutturali, potrebbe realmente mitigare il problema economico, restaurando un po di stabilit, magari indebolendo il trend delloro. Il rischio quello che un socialismo delle infrastrutture si trasformi in uneconomia permanentemente centralizzata, che generalmente si caratterizza per una crescita pi lenta e normalmente dannosa per il valore relativo delle valute cartacee. Unennesima sfida alla crescita del metallo giallo, viene e dalladozione di politiche economiche sane che dal rischio di confisca da parte dei governi. Per la prima volta nella storia infatti, i governi detengono meno oro del settore privato, e potrebbero istituire unelevata tassazione sul capital gain per recuperare parte del guadagno. Questo di per se non porrebbe certo fine allattuale bull market, e le nazioni pi competitive potrebbero non tassare neppure il metallo, ma in relazione alla cittadinanza dellinvestitore, si potrebbero osservare prematuri disinvestimenti. Infine, sul piano geopolitico, un mondo nel quale produzione e consumo fossero pi bilanciati a livello regionale, vedrebbe certamente ridursi le tensioni e diminuire i rischi di una guerra. In un ideale sviluppo, le economie produttive creerebbero soluzioni pacifiche alla scarsit di risorse. Per contro, se il mondo in via di sviluppo continuer la sua rapida crescita strizzando il prezzo delle materie prime, mentre lancora potente Mondo Occidentale saggrappa a politiche monetarie ed economiche arretrate, i venti di guerra torneranno a soffiare, e loro come riserva di valore continuer d apprezzarsi. La sostanza che non facile definire il fairvalue delloro, invece corretto prezzarlo in relazione ad altre potenziali opportunit. Se altri mercati offrono ampie valutazioni, allora per definizione loro sar potenzialmente troppo caro.

Fly to quale T? - Ovvero un quadro geopolitico sugli Stati Uniti


Un cosa significativa che in queste fasi di forte ribasso, lAmerica continua a giocare il ruolo del porto sicuro in mezzo alla tempesta. Lo spread maggiore certamente verso il Bund, ma i CDS dicono che attualmente il free risk esiste ancora e se ne sta oltre oceano. Forse loro non ancora alla portata di molti grandi investitori. Come ho gi detto, un conto spostarsi da governativo Europa a governativo Usa, altra girare un fondo pensione sulloro. E questo anche ad utilizzare paper gold. Per questo e per la sempre crescente rilevanza che ha la componente geopolitica, riporto qui di seguito un sunto della monografia di Stratfor LINEVITABILE IMPERO.Il testo, interamente tradotto, lo pubblicher sul blog quanto prima sempre che mautorizzino. Premetto che non trovo attuali tutte le considerazioni riportate qui di seguito, specialmente quelle relative al capitale ed alla forza lavoro. Certamente le prender per delle provocazioni utili a riconsiderare il mio attuale modello dapprossimazione economica. Mi piacerebbe molto generare un vivo contradditorio. Il punto di partenza quello dellimpressionante geografia Americana. Il Midwest Americano, oltre esser percorso da questa via dacqua, allo stesso tempo lappezzamento di fattorie contigue pi vasto al mondo. La geografia Americana qualcosa dimpressionante. Il principale bacino, quello del Mississippi, assieme alle acque altre acque interne, conta un numero di chilometri navigabili maggiore di tutto il resto del mondo. Quello delle vie dacqua navigabili il fulcro dun intero sistema di trasporti senza eguali nel resto del mondo. Spedire le merci via acqua ben pi economico che spedirle via terra. Il rapporto specifico varia notevolmente a seconda dellera tecnologica e della topografia locale, ma nellera del petrolio il trasporto su acqua tra le 10 e le 30 volte pi economico di quello su terra. La steppa Euro-Asiatica offre un esempio perfetto. Anche in tempi moderni, molto comune che i raccolti Russi o Kazaki, marciscano prima che raggiungano il mercato.

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La situazione Americana produce tre effetti positivi immediati: 1. Risparmi sui costi di trasporto tanto ampi quanto ineguagliabili da nessun altra nazione al mondo; 2. Unimpressionante capacit di generazione del capitale; 3. Un solidit economico-politica su gran parte dellintero continente. Questo il principale fattore per il quale le maggiori potenze economiche del precedente mezzo-millennio, sono state il Giappone, la Germania, la Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti. La costa Atlantica Americana, seppur poca cosa rispetto al sistema fluviale, possiede da sola pi porti principali del resto dellintero emisfero occidentale. Altri tre elementi geografici concorrono a determinare il vantaggio americano: 1. profonde rientranze delle coste del Nord America che garantiscono alla regione un patrimonio di ridossi naturali e porti con acque profonde. Gli esempi pi ovvi includono il Golfo del St. Lorenzo, la Baia di San Francisco, Chesapeake Bay, Galveston Bay, e Long Island e la Baia di New York; 2. i Grandi Laghi, che fin dal 1960 hanno costituito un sistema di trasporto secondario che ha permesso di rendere produttive ulteriori terre, allargando cos ulteriormente la capacit di generazione di capitale del Nord America. 3. terzo pi importante aspetto, rappresentato dalla barriera naturale di isole che corre parallela alla costa orientale e nel Golfo del Messico. Queste isole, permettono al traffico fluviale del Mississippi si navigare in unarea marittima protetta, verso sud fino al Rio Grande e verso nord fino alla Chesapeake Bay. In pi, oltre a fungere come una sorta di fiume oceanico, la vicinanza della linea di isole alla foce del Mississippi tende ad estendere la solidit economica e politica del bacino, lungo tutta la pianura costiera orientale. Gli Stati Uniti hanno pi capitali, surplus di cibo ed isolamento fisico di qualunque altra nazione al mondo, con margini inquietanti. Tanto quanto i Turchi, gli Americani non sono importanti a causa di chi sono, ma a causa di dove si trovano. Identit regionali ovviamente nascono comunque, ma qui non siamo in Nord Europa, dove una variet di sistemi fluviali separati hanno dato origine a molteplici identit nazionali. In sintesi, il Bacino del Mississippi il vero cuore del continente, e chi in grado di controllare la regione, non solo dominer la costa orientale e la regione dei Grandi Laghi, ma rappresenter una potenza mondiale, tramite la capacit di tenere uniti, lagricoltura, i trasporti e la politica; e questo senza aver la necessit dinterfacciarsi con il resto del mondo. Sul delle possibili frizioni con le nazioni confinanti, due immensi oceani, isolano gli Stati Uniti, sia dalle potenze dellAsia che dell Europa; il deserto li separa dal Messico a sud, mentre laghi e foreste da Canada a nord. Lunico punto eventualmente esposto, quello dellestremo occidente del confine con il Canada. Lingresso al Puget Sound, uno dei migliori porti naturali al mondo, controllato dallisola di Vancouver. La gran parte del primo Americano, ma lisola Canadese, infatti, proprio per questo motivo la capitale della British Columbia, Victoria, si trova sulla punta meridionale di questa strategica isola. Tuttavia, il semplice fatto che la British Columbia disti oltre 3000 km da Toronto, e che tra le due popolazioni vi sia uno squilibrato rapporto di 12 a 1, elimina gran parte del rischio dun possibile aggressione. Qualunque attivit economica alimentata o limitata da tre cose, la terra, il lavoro ed il capitale. Tutte e tre le componenti indicano che gli Stati Uniti hanno davanti a loro decenni di crescita, specialmente se comparati ad altre potenze. Di questioni geografiche ne abbiamo ampiamente parlato; lultima cosa da

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sottolineare che tra le molte citt Americane, solo New Orleans e San Diego non hanno modo despandersi ulteriormente. Sul piano demografico, gli Stati Uniti sono la pi giovane tra le economie industrializzate e quella con il pi altro tasso di crescita (demografica). Let media 37,1, contro 43,1 dei Tedeschi e 38,6 dei Russi. I peggiori sono i Giapponesi a 44,3. I Cinesi sono si pi giovani, 34,3 ma entro il 2020 il divario si sar limitato soli 18 mesi. Questi dati dicono che nel giro duna generazione, ci sar una sistematica mancanza di forza lavoro in gran parte del mondo sviluppato ed in parte di quello in via di sviluppo. Non sar cos negli Stati Uniti.

Le ragioni del perch non sar cos sono le seguenti: 1) Vicinanza degli USA con il Messico; 2) Le societ di coloni, hanno unidentit relativamente pi malleabile, risultando ben pi aperti a nuovi gruppi rispetto ai loro colleghi del vecchio mondo; 3) I confini terrestri con il Messico, rendono limmigrazione ben pi semplice rispetto al doversi imbarcare su navi o aerei. Laccesso d una forza lavoro immigrata permette di moderare linflazione sui salari. Il costo del lavoro americano aumentato dal 1970 di un fattore 4,5 mentre nel Regno Unito di ben 12.8. Parlando di capitale, abbiamo gi visto quali sono i vantaggi Americani nel generare capitale, ma in realt, gran parte delle caratteristiche geografiche del Nord America determinano anche una ridotta necessit dinvestimenti interni; ergo, di capitale ne producono molto e ne richiedono poco. Questo ha fatto si che gli Stati Uniti diventassero lunico paese al mondo ad adottare un sistema economico laissez-faire, tutti gli altri devono rimanere molto pi sul pratico. Guardiamo ad altre nazioni, la Germania: La Germania si trova al centro delle pianure del Nord Europa, non ha barriere che la separano a est ed ovest da altre grandi potenze, a nord la sua costa e esposta a diverse forze navali. Ci ha fatto si che la Germani sviluppasse un sistema economico corporativistico che provvede ad introdurre la pianificazione del governo nella stanza dei bottoni, in particolare se si parla dinfrastrutture. La Francia ha tre coste da difendere, oltre al confine con la Germania. Cos la Francia ha optato per un sistema economico misto, nel quale lo stato viene prima dellimpresa privata, in modo da garantire che disponga sempre dei mezzi necessari ad affrontare le numerose sfide. Inoltre la Francia ha sviluppato un

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ottima intelligence, famosa per rubare tecnologia anche agli alleati, perlopi per controllare la propria industria affiliata allo stato. La Cina ha il proprio cuore, il Bacino del Fiume Giallo, esposto sia alle steppe Euroasiatiche che alle zone subtropicali delle regioni meridionali. Ci rende difficile ununificazione economica ed espone i Cinesi al controllo di chi esercita il dominio navale sulle coste. La Cina cattura ogni risparmio dei propri cittadini, per garantire alle proprie aziende laccesso a capitale sovvenzionato; nei fatti cerca di corrompere le regioni meridionali affinch si comportino come una parte della repubblica.

Per contro, il concetto di una pianificazione centrale perlopi sconosciuto agli Americani. Le risorse finanziarie sono lasciate ampiamente fluire dovunque il mercato le ritenga utili. Una simile attitudine ha avuto unampia serie di conseguenze sul sistema economico americano in via di sviluppo. Come prima cosa, il fatto che le risorse del Governo Federale fossero relativamente limitate, ha fatto si che non vi fosse particolare impegno nellattivit delle aziende. Gli Stati Uniti non hanno mai sviluppato quei Campioni Nazionali che Europa ed Asia hanno creato con lassistenzialismo statale. Cos, al posto di un solo campione per settore, gli Americani hanno alcuni competitors. Il risultato che le aziende americane sono dovute diventare pi efficienti e produttive delle loro controparti europee, il che non ha solo generato maggiori capitali, ma ha anche garantito nel lungo termine livelli doccupazione superiori. La conseguenza che gli Americani tendono a sentirsi meno a proprio agio con i salvataggi. Ci fa si che nel lungo termine resistano le aziende pi efficienti. Del resto non significa che di salvataggi non ne vengano fatti, ma che questi sono pi rari, tipicamente concentrati nei minimi dei cicli economici, e che piuttosto normale veder chiudere battenti, singoli business se non interi settori. Un ulteriore caratteristica figlia dellapproccio leggero statunitense il fatto che si sia sviluppata una cultura imprenditoriale perlopi orientata alle piccole aziende. Il fatto davere tante piccole aziende, rende pi stabile lintero sistema economico, nel senso che per tante che falliscono, altrettante si presentano sul mercato. E significativo che solo un titolo del DJIA sia li da 115 anni. In Germania per contro, aziende come Deutsche Bank, Siemens e Bayer sono nomi comparsi nel 19th secolo che hanno resistito alla totale distruzione della Germania nella Seconda Guerra Mondiale.

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I bassi costi di trasporto garantiti dalla rete fluviale, hanno favorito la piccola iniziativa imprenditoriale, specialmente nel periodo di formazione della nazione. Il numero di Americani impiegati nelle prime 20 societ Usa pari ad un terzo dei Francesi impiegati nelle prime 20 aziende francesi. Leccezione che conferma la regola Wal-Mart, che impiega da solo l1,36% della popolazione, attestandosi nella media di altre prime aziende in altre Nazioni; ma gi UPS, la seconda societ per numero doccupati, ne impiega solo lo 0,268%. In Francia una simile percentuale sattesta intorno al trentesimo posto. Il modello economico laissez-faire, si manifesta anche con una maggior frequenza dei movimenti boom-bust rispetto a sistemi economici maggiormente centralizzati. Nei momenti di grande benessere, il mercato fa si che le risorse vadano impiegate anche in iniziative poco utili; nelle crisi invece, il rigore applicato al capitale fa si che le aziende che resistono divengono via via pi solide, mentre quelle che saltano danno vita a picchi di disoccupazione. Tali minimi ciclici sono tendenzialmente gestiti, il che fa si che gli americani siano maggiormente tolleranti rispetto al naturale corso del mercato. Ci si traduce in una maggiore stabilit sociale specialmente in tempi duri ed una forza lavoro via via pi preparata. Lassunto alla base dun modello liberista, quello che, nel lungo termine, il mercato ben pi capace dei governi ad allocare le risorse. Il risultato di lungo periodo, una crescita pi stabile e a tassi maggiori di qualunque altro modello economico. Nonostante numerose economie Asiatiche abbiano superato gli USA sui tassi di crescita, due elementi devono esser tenuti ben a mente: 1) La crescita asiatica molto rapida, ma altrettanto giovane. Nel corso della storia, gli Stati Uniti hanno mantenuto alti tassi di crescita per periodi complessivamente pi lunghi di qualunque altra nazione al mondo. 2) Le accelerazioni nella crescita delle nazioni asiatiche, coincidono perlopi con il momento dingresso nel mercato con gli Stati Uniti, perlopi tramite Bretton Woods. In sostanza, la crescita dei paesi asiatici, Cina compresa, dipende da uno schema economico e geopolitico che va ben oltre al controllo del singolo stato, e si rivela totalmente dipendente dalle politiche strategiche statunitensi. Quello del modello economico, non lunico campo di manifestazione delle caratteristiche geografiche nord americane. Gli Americani, sono una popolazione dalla struttura particolarmente disassociata; i centri di potere si sono sviluppati bottom-up lungo le linee di spostamento dei commerci. Ci ha fatto si che i capitali via via concentrati nelle citt in crescita abbiano costituito una molteplicit di gangli politici, a differnza di altre nazioni che hanno una sola capitale. Tale caratteristica ha fatto si che il mercato dei consumi sia pi grande di tutti gli altri mercati di consumo mondiali. Infine, una rete infrastrutturale permette ai traffici asiatici nel Pacifico di passare nellAtlantico, e viceversa. Ci fa si che gli Stati Uniti crescano sia con lAsia che con lEuropa, e che in caso di rallentamento di uno dei due, possano reggere il colpo con laltro. Inoltre, in caso di rallentamento di entrambi, gli USA giocano il ruolo del porto sicuro; paradossalmente questo li rende in grado di guadagnare sia dal rafforzamento che dal rallentamento del resto del mondo. Sulla scacchiera geopolitica globale, gli Stati Uniti hanno 5 imperativi strategici che devono rispettare per poter rimanere una potenza mondiale. Gli elementi di politica interna nazionale, sono dichiarati solo raramente; per lo pi fungono come una serie di line guida, stabilite dalla geografia, che i vari governi si trovano perlopi a seguire in relazione tanto alla composizione, quanto allideologia. Gli imperativi strategici invece, sono normalmente perseguiti in ordine, ma vi una notevole sovrapposizione temporale tra i primi due ed i secondi due; questi sono: 1. DOMINARE IL BACINO DEL MISSISSIPPI, processo che dallinizio alla fine richiese meno di 70 anni, dal 1800 al 1870 circa; 2. ELIMINARE OGNI POSSIBILE RISCHIO DI TERRA CHE POSSA MINARE IL BACINO DEL MISSISSIPPI, fase questa molto complessa e densa dal punto di vista storico per esser approfondita in questa sede; 3. CONTROLLARE GLI OCEANI CHE BAGNANO IL NORD AMERICA, una volta messi in sicurezza i confini terrestri, lattenzione di Washington si rivolse al rischio dun attacco dal mare. Lelemento determinante era quello deliminare ogni possibile punto dapprodo intermedio che consentisse al nemico di prepararsi allattacco dopo le fatiche dunattraversata oceanica. In tal senso, furono via via annesse, lAlaska, le Hawaii, isole davanti al Canada, le Bahamas e via via fino alla rivoluzione

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Cubana del 1959 ed alla Baia dei Porci. Proprio da quei fatti, si pu capire quanto gli Stati Uniti ritenessero critica la mancanza di controllo di un potenziale avamposto nemico; 4. CONTROLLARE IL MARE (TUTTI I MARI DEL MONDO), le due Guerre Mondiali del ventesimo secolo costituirono uno spartiacque per la storia umana. Ci che rappresentarono per gli Stati Uniti le due guerre, pu esser riassunto con una semplice affermazione: SPAZZARONO VIA LA CONCORRENZA. Quindi si misero subito al lavoro per consolidare il loro nuovo potere, creando unarchitettura globale che rafforzasse il proprio vantaggio. La strada era quella del dominio sui mari. Per quanto possa esser stata impressionate la crescita assoluta in campo navale, i conseguenti vantaggi lo son stati di pi. Oggi, semplicemente non c un rivale. E questo un punto. Oggi non vi mercantile che si muova per le acque del mondo senza il volere degli Stati Uniti. A riguardo, ho trovato interessante come davanti alle ventilate ipotesi da parte di Pechino sul quotare le materie prime in Reminbi, sia seguita una comunicazione da parte degli USA, circa la loro impossibilit di garantire copertura GPS sullintero pianeta a partire dalla seconda met del 2011. Come dire, voi fate quel che volete, ma con il disperato bisogno dapprovvigionamenti che avete, rischiate di dover tirar fuori nuovamente il sestante nellatterrare sulle coste del Mar Giallo. In questa fase, larma segreta si chiam BRETON WOODS; 5. BLOCCARE SUL NASCERE OGNI POTENZIALE CONCORRENTE, ad oggi, 2011, semplicemente non esistono stati in grado di preoccupare gli Stati Uniti rispetto al quinto obiettivo strategico. Gran parte del mondo semplicemente troppo geograficamente ostile allintegrazione per costituire una fonte anche solo di preoccupazione. Ne Africa ne Australia, hanno le condizioni territoriali per poter mirare a diventare un super-stato. Le uniche due preoccupazioni eventuali sono: a. Il Sud America, che anche offrendo una zona assimilabile al Bacino del Mississippi, la Regione del Rio della Plata (comunque pi piccolo del cuore nord americano), proprio in quellarea ancora totalmente frammentato dal punto di vista politico. Inoltre, un quarto della superficie il Brasile di cultura fondamentalmente differente dal resto. Certamente, un confronto con il Brasile sar inevitabile, ma certamente non imminente. b. LEurasia, ha il problema fondamentale di esser geograficamente configurata da render estremamente difficile lunione di una serie di potenze in una crescente superpotenza. Un esempio il Bacino del Gange, agricolo si, ma con il fiume non navigabile, sovrappopolato ed affamato. Aggiungiamo che le montagne e la giungla del Sud East Asiatico costituiscono il pi difficile territorio al mondo. Queste regioni non possono espandersi oltre i confini naturali delle proprie montagne. India e Pakistan sono il migliore esempio di divisioni regionali. Il Middle East, perlopi desertico, vede la popolazione concentrata lungo le coste ed esposta al potere militare statunitense. Una crescita a base agricola, richiederebbe comunque capitali per lirrigazione; i fiumi non navigabili e la divisione in tre aree di differente religione fanno il resto. Ci detto, restano solo le terre del Nord Eurasia, lEuropa, la Russia e la Cina. Qui, i terreni agricoli sono superiori a quelli americani, ma son divisi in tre regioni:Le pianure del Nord Europa, Le steppe dellEurasia, Il Bacino del Fiume Giallo. Anche se le prime due sono unite, queste non sono interconnesse da fiumi navigabili. Vi tuttavia la possibilit dununione ed anche la terza regione non poi cos separata dalle prime due. Vi sono poi anche alcune sinergie e la zona centrale, pi arida, fa si che il potere tenda a centralizzarsi per evitare spaccature intere. Nel corso degli ultimi due secoli, la Russia ha pi volte tentato alleanze con le principali potenze Europee e con la Cina. Proprio perch vi sono delle condizioni di potenziale unione, limperativo finale degli Stati Uniti quello di tenere lEurasia divisa in numerose culture, possibilmente ostili tra loro. Tale strategia attuata principalmente in due modi: c. Garantendo benefici a coloro i quali non si alleano in forze contrarie allAmerica, e Bretton Woods stato il braccio economico di tale sforzo.Il lato militare di tale strategia altrettanto importante. Gli Stati Uniti simpegnano in trattati bilaterali con quei paesi che altrimenti verrebbero inghiottiti dalle grandi potenze. La NATO serviva a questo; al suo interno gli USA sono molto pi vicini a paesi come UK, Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Polonia e Romania, che altrimenti rischierebbero di ricevere le attenzioni di altri grandi, extra (Russia) ed intra-Nato (Germania). Fuori dalla NATO, rapporti simili si hanno con: Pakistan (preoccupati per l'India), Taiwan (Cina), Sud Corea (Corea del Nord, Cina e Giappone), Mongolia (Cina e Russia), Tailandia (Cina, Myanmar e Vietnam), Singapore (Malesia e Indonesia ), Indonesia (Cina), Australia (Cina e Indonesia), Georgia (Russia), gli Emirati Arabi Uniti e Qatar (Arabia Saudita e Iran), l'Arabia Saudita (Iran), Israele (l'intero mondo musulmano), Giordania (Israele, Siria e Iraq) e Kuwait (Iran, Iraq e Arabia Saudita). d. La seconda strategia tramite interventi diretti con spedizione militare. Proprio per leconomicit del trasporto marittimo e per la supremazia Americana sui mari, gli Stati Uniti sono in grado dintervenire in tempi rapidi praticamente dovunque. Gli interventi in Eurasia,

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sono stati impostati proprio ad evitare che emergesse una potenza dominante: la seconda Guerra Mondiale con la Germania e la Guerra di Corea, il Vietnam e la Guerra Fredda con la Russia. Gli attuali conflitti in Afghanistan ed Iraq dovrebbero esser visti sotto questa luce. Al Qaeda, proponeva lideologia pan-nazionale del califfato che rischiava distaurarsi dal Marocco alle Filippine; precisante il tipo dentit massicci che gli Stati Uniti cercano di prevenire. Linvasione dellIraq, doveva servire desempio per Arabia Saudita, Iran e Siria, e oggi lintroduzione dun sistema di califfato cosa ben pi improbabile di quanto lo fosse 10 anni fa. Il punto che mentre sulla spedizione marittima gli USA ne escono bene, simili interventi sono devastanti per i conti nazionali. Questo impone anche agli Stai Uniti di lavorare tramite i propri alleati locali, limitando gli interventi alle battaglie che determinano chi vince la guerra. Sintesi e conclusioni Alla luce di quanto scritto sin qui, le parole Death Cross, portano la mia attenzione allidea dellincrocio, dellattraversamento, al punto passato il quale, le cose cambiano e noi con loro dobbiamo cambiare prospettiva. Ci che certo, che ad un certo punto linverno finir e si passer ad una primavera fortemente inflativa. E in quel momento che gran parte delle regole del gioco cambieranno, in quel momento che la situazione generale si far pi pericolosa dal punto di vista della pura sopravvivenza delle popolazioni. Ora, il punto quando ci avverr. I grafici dow/gold e la teoria dei cicli dicono di guardare al 2014 2016, ergo la strada ancora lunga e lenta lagonia del malato. Dal punto di vista tecnico per, si potrebbe dimostrare che una volta raggiunti dei minimi inferiori a quelli di marzo 2009, lequity si potrebbe nuovamente girare a bull secolare, probabilmente incorporando inflazione. Una cosa che personalmente non riesco a far quadrare, la seguente: Raggiunti i livelli dindebitamento degli indici che avevano gi innescato le due precedenti correzioni di questo flat decennale, anche questa volta, i mercati hanno corretto. Le due volte precedenti, i debiti, che non trovavano pi un adeguato livello di garanzie, venivano spostati ad un livello superriore (da equity a immobili, da immobili a banche) questa volta siamo arrivati al livello pi alto tra le opzioni esitenti. Anche linvenzione di una grande banca universale non cambierebbe le cose. Il problema del pagamento dei debiti, non pu che passare attraverso un default, che poi si chiami rescheduling o debasement monetario, poco conta. La dinamica sfogher comunque sul lato valutario in modo brutale. In tal senso si potrebbero riconciliare gli scenari equity, che ripartirebbero ben prima della ripresa economica, agganciando linflazione necessaria a distruggere ogni disequilibrio monetario precedentemente creato. E allora, mi chiedo. Vuoi dire che in un periodo relativamente breve, 12 -18 mesi si vedranno i minimi sullequity e sinnescher un dinamica inflativa? Dal punto di vista tecnico potrebbe anche esser coerente. Losservazione sul campo, ci segnala che aree periferiche stanno gi sperimentando tensioni sul costo della vita (Israele e Mgreb). Ma se cos fosse, anche gli Stati Uniti dovrebbero venir coinvolti nella crisi del debito e invece ad oggi il risk free pare essersi trasferito oltreoceano. Certo, la parte geografica dellanalisi geopolitica sugli Stati Uniti, costituisce un fondamentale che resisterebbe a qualunque tensione sul debito. E sarebbe un vantaggio competitivo ineguagliabile. Un punto fermo che pi leggo la parte relativa al capitale ed alla forza lavoro, e pi mi dico, se cos sempre stato, allora questa volta hanno perso il controllo. Oggi le cose non stanno come le descrive lanalisi. Sul debito, come qualunque altra superpotenza della storia del mondo, hanno distrutto la loro moneta. Non soddisferanno i creditori, e come sempre stato, riacquistare la loro fiducia sar cosa ben pi lunga di quanto non fosse stato perderla. O invece, nel loro caso, solo nel loro caso, la sola generazione interna di capitale sar capace di ribilanciare le cose. Cio, come dire, che tutta la moneta stampata nettamente meno svalutabile di quanto maspetti perch loro sono comunque in grado di creare valore interno, tramite espansione delle attivit su terreni inutilizzati, lavoro a basso costo e risorse energetiche interne; il tutto altrettanto velocemente di quanto girino le stampanti Se cos fosse, sul piano politico ci si potrebbe attendere un socialismo delle infrastrutture, che non andrebbe per daccordo con loro. Concludo con due grafici di sintesi, il primo una matrice di Crestmont Research che osserva il ritorno sulla moneta investita e disinvestita nel corso degli ultimi 100 anni, qualunque sia stata la durata. Vi una chiara similitudine tra gli ultimi 10 anni ed il periodo iniziato a fine anni venti e protrattosi per almeno 15 anni.

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Il secondo un estratto di un lavoro di Francesco Caruso, presentato ad un Rotary Club Lombardo, lo scorso 8 settembre. E sostiene unevoluzione del ciclo economico, coerente con le indicazioni offerte dal dow/gold e dunque facilmente condivisibili da parte mia.

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Come lui stesso scrive, speriamo di sbagliarci.

Fonti: John Hathaway, Arthur Hill, Tom McClellan, George Karahalios via Marc Faber, Francesco Caruso, Stratfor, Crestmont Research.
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