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Ho imparato da te molte cose ragazza..

E mentre ti scrivo vedo il tuo viso perplesso e i tuoi occhi curiosi, vedo i tuoi capelli che scendono sulla fronte mentre ti chini sul diario dove scriv i e disegni mentre io parlo con tutti e ciascuno; vedo le tue spalle nascondersi dietro al compagno del banco davanti, vedo il tuo banco sparso di quaderni e le mani veloci che nascondono uno specchio nellastuccio. Ho imparato molte cose da te che della vita avresti dovuto saperne meno di me. Ma non era sempre cos. Per questo ti penso spesso e se mi capita sono felice di rincontrarti, anche in un sms o in un social network dove metti le tue foto di adesso, quelle delle tue esperienze e del tuo lavoro, quelle dei tuoi attimi di riflessione o quelle di cose e persone, quelle delle tue facce buffe e serie e, qualche volta, quelle dei tuoi amori o dei tuoi bambini. Vedo che per te le cose che sapevi (e io di te non sapevo) germogliavano e si facevano strada, capisco che le tue spalle chine sul compito, il tuo ripassare frettoloso, le occhiate dei vicini di banco, le incomprensioni con le amiche, le grossolanit di qualche compagno, gli sguardi troppo indugiati di qualche adulto (che ho odiato difendendotene) vedo che tutto questo non ti ha cambiata, ma ti ha fatta crescere. Ti vedo, come fosse oggi, nel tuo banco, ansiosa per una interrogazione di matematica; ti vedo felice programmare la gita, ti vedo addentare la pizza a quindici anni e raccogliere le gocce di yougurt a diciotto, ti vedo sempre pi bella e curata; ti vedo crescere e imparare a capire; ti vedo rinunciare a ci che anche troppo facile credere ed accettare per uscire dalla schema. Vedo soprattutto i tuoi occhi illuminarsi: Ho capito! ecco perch ecco cosa intendeva prof . E sento il tuo abbraccio un po timido: grazie! Quanto ho imparato da te ragazza mia, quante cose che la mia vita non aveva nemmeno sfiorato: quante verit che noi corazzati e pieni di noi stessi vogliamo ignorare per affermare delle irrinunciabili ma presunte verit. Per me tu sei sempre quella ragazza che mi ha guardato negli occhi: prima curiosa, a volte contrariata, diffidente; poi pi attenta e ironica, poi finalmente fiduciosa. Tu sei stata quella che trovava la parola giusta per il compagno intrattabile e violento o che frenava quello aggressivo, ma che non sopportava le ingiustizie. E lo sapevi spiegare anche a me. Sei quella che ha gettato un ponte verso il suo futuro portandosi nel cuore tutto, tutto. Grazie piccola amica. Quanto ho imparato da te. Grazie.

Ho imparato tanto anche da te, ragazzo.


Ci siamo incontrati nella tua adolescenza che volgeva allet adulta: n bambino n uomo e nemmeno adolescente. Un miscuglio disordinato e caotico alla ricerca di s. Un magma impetuoso e trattenuto, che solo a tratti trovava la sua strada. Ho come visto come si diventa grandi osservando quello che ai pi sembra solo insofferenza, irritabilit e incoerenza. Forse tu sapevi pi quello che non volevi di quello che volevi. Ma non eri disposto a trattare su nulla. Ho amato lostinato difendersi della tua libert ed ho temuto la tua imprudente voglia di provare tutto. Ho capito che non avresti mai potuto rinunciare alle tue sfide, e ho visto che disprezzavi quelli che si piegavano per interesse. Ho imparato che per te la prepotenza degli adulti incitava al confronto e il sussiego di chi insegna era una manifestazione del ridicolo; ho capito che avevi ragione a giudicare un buffone chi ammannisce ai ragazzi una vecchia cultura svuotata. Ho imparato che non ti lasci ingannare, e che il tuo istinto ti guida dove lesperienza ti manca. Ho imparato che quellistinto ti fa afferrare per la gola la menzogna, ma si sa intenerire di fronte alla sincerit dell'affetto. Ragazzo mio ti vedo; come se fossi adesso qui nel tuo banco dove non sapevi stare da solo e che trascinavi rumorosamente per accostarti agli altri. Ti vedo mentre insegui quello che c fuori: attratto i rumori e le luci che entrano dalle finestre. Per te la scuola non era mai tutto, per te la tensione era sempre verso loltre, il fuori; verso quello che c oltre le mura e le porte chiuse. Ti vedo e capisco che avevi ragione tu: cercare e tendere alloltre. Oltre, s oltre, ci sono le passioni e i desideri forti, quelli che inseguiv i e che spero continuerai ad inseguire sempre. Questo, e molto altro, ho imparato da te, ragazzo fino a ieri disordinato, caotico e prepotente, e poi allimprovviso perso e di nuovo ritrovato. Uomo. Grazie ragazzi. Buon anno scolastico.

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