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Sbobina letteratura inglese 10/05/2023

[Anticipazioni: Frankenstein è un bellissimo libro che ci porta sia al gotico ma ci porta anche nel
periodo romantico perché è un romanzo che in realtà è a cento anni di distanza da Robinson
Crusoe, quindi siamo in piena temperie romantica. L’autrice è Mary Shelley che è stata compagna,
moglie di Shelley il famoso poeta romantico.]

Continuando con il romanzo sentimentale, facendo soprattutto riferimento a scrittori che


vengono trattati dal manuale Bertinetti. Sono scrittori importantissimi perché a parte Richardson
(manuale Bertinetti pagg. 360-363).
Quello che c’è da dire su Samuel Richardson è che anche lui come Daniel Defoe in realtà arriva alla
scrittura del romanzo in tarda età, aveva quasi 50 anni e sappiamo che Defoe, per esempio,
Robinson Crusoe l’ha scritto intorno ai 60 anni. Quindi non sono proprio dei giovanetti che
pubblicano il loro primo romanzo (come invece sarà il caso di Frankenstein di Mary Shelley che
aveva 18 quando ha scritto un capolavoro dell'umanità).
Loro sono invece già attempati e in qualche modo hanno anche delle esperienze lavorative molto
variegate.
Defoe era un commerciante, ha fatto tanti lavori, si è buttato a capofitto in delle imprese
commerciali anche fallimentari: si è messo a vendere profumi, all’inizio calze e altre cose del
genere. Però tutte le sue imprese sono state un po’ fallimentari da questo punto di vista e si è
anche coperto di debiti. Ovviamente poi è diventato anche giornalista, è stato un politico, un
sostegno per le politiche del conservatore Robert Harley. Ha scritto moltissimo in favore della
Compagnia dei mari del sud (South Sea Company) che poi si è rivelata anch’essa una bolla.
Insomma un uomo che ha fatto tanti mestieri ma che ha scritto anche tantissimo: sono
numerosissime le opere di Defoe, alcune gli sono state attribuite ma non si sa se sono veramente
attribuibili a lui ma comunque Defoe ha veramente avuto una vita piena e ha anche viaggiato
moltissimo: pare che abbia viaggiato in Germania, forse in Italia, in Francia e così via…

Invece per quanto riguarda Samuel Richardson ha iniziato il suo lavoro in una tipografia: imparava
come stampare del materiale diverso, anche giornali dell’epoca, quindi uno stampatore.
Ma uno dei suoi lavori che faceva per arrotondare il suo salario era quello di scrivere lettere per le
persone che non sapevano scrivere.
Questo è un mestiere che in realtà diciamo che c’è anche adesso. Anche noi se vogliamo scrivere
un curriculum magari vogliamo che qualcuno ci insegni a farlo perché serve la forma propria per
farlo. Fino a pochi decenni fa esistevano, anche a Napoli per esempio, delle persone che stavano
con i banchetti per le strade ed erano pronti a scrivere le lettere. Anche, per esempio, vicino alle
questure o ad altri posti dove, quando si deve compilare un modulo, le persone che si sentono
meno a proprio agio con la scrittura oppure con il linguaggio della modulistica chiedevamo aiuto a
qualcuno.
Diciamo che forse è ancora così adesso perché ci sono molti uffici dove devono andare gli
immigrati e si ripresenta questo problema, di non capire cosa c’è scritto e soprattutto di non saper
scrivere.
Il lavoro di scrivere le lettere si vede addirittura in dei film ancora in bianco a nero, per esempio in
molti film di Totò.
Quindi c’era questa professione dello scrivano che scriveva le lettere e Richardson era uno di
questi, scriveva lettere per diverse occasioni, per diversi casi della vita, quindi circostanze della vita
quotidiana.
Gli è capitato poi di usare una di queste lettere, che era proprio il caso di una giovane domestica
che si sentiva oppressa dal suo padrone per svilupparla in tante altre trame che ne facessero da
lettera un romanzo. Quindi praticamente l’idea iniziale era semplicemente stata sollecitata da una
lettera che riguardava quel caso specifico.
Ovviamente queste lettere venivano scritte come stereotipate, cioè c’erano dei “casi tipo” che
avvenivano continuamente. Quindi anche questo è un modello di lettera tipo che viene ampliata
da Richardson e diventa questo romanzo capolavoro perché il successo di Pamela fu strepitoso, fu
un successo senza eguali. Venne immediatamente tradotto e anche in forma teatrale.
Soprattutto Pamela veniva fuori da una tradizione che già esisteva di letteratura di tipo
sentimentale a cui si erano dedicate molte donne che non sono passate alla storia ma che noi
comunque abbiamo nel Bertinetti, vengono nominate perché poi nei tempi più recenti c’è stata
proprio una riscoperta nell'ambito letterario di tanti nomi di donne che scrivevano e avevano
scritto spesso delle storie, a volte anche brevi che riguardavano queste trame amorose difficili,
delle storie d’amore però abbastanza concitate, tant’e vero che venivano considerate un po’ come
letteratura di scarsissimo rango e qualità. Invece la gente leggeva questa letteratura e queste
donne erano anche famose per quello che scrivevano però il tema erotico non era un tema visto di
buon occhio da una cultura un po’ puritana e quindi il romanzo sentimentale anche se prende
molte trame da questo tessuto letterario erotico e scritto molto dalle donne, prendeva,
parassitava i contenuti di questa letteratura ritenuta scadente, però li puliva deprivandoli delle
parti più sconce, un po’ più spinte per renderle in una narrazione che dovesse essere innanzitutto
edificante, quindi sempre andante verso la morale, l'insegnamento.
Però tenete presente che appunto, quando si ritrovavano a leggere Pamela, in realtà erano già
abituati a queste tematiche, perché la tradizione precedente era fatta di tutte queste storie
sentimentali, che però andavano nell’erotico. Quindi il romanzo sentimentale vero e proprio
concepito da Richardson, è un romanzo che attinge a tutte queste fonti ma le pulisce, così come
anche altri romanzieri celebri per aver dato origine e una veste più letteraria al romanzo
sentimentale faranno nella loro storia letteraria.

Uno di questi è per esempio il famoso autore di Tom Jones, ovvero Henry Fielding.
Quando è uscito Pamela è stato uno dei più grandi denigratori di questo romanzo perché diceva
che la storia era troppo ipocrita, perché era molto difficile che una domestica fosse così piena di
virtù e soprattutto ridicolo che un uomo come Mr. B da che era un furfante, un playboy, uno che
non vedeva l'ora di abusare delle ragazze in suo potere si ravvedesse totalmente e diventasse uno
stinco di santo. Nel momento in cui si sposano lui sembra il modello delle buone maniere e di
tanta grande saggezza.
Quindi Henry Fielding immediatamente l'anno successivo alla pubblicazione di Pamela fa uscire un
suo romanzo dove prende in giro con una vena molto umoristica il romanzo Pamela.
Questo romanzo che lui scrive si chiama Shamela (shame=vergogna) che è una svergognata, quindi
il contrario di Pamela che è così dolce, così angelica, invece Shamela è una donna che è
un’arrampicatrice sociale, fa di tutto per sedurre il gentiluomo ed è un capolavoro di disonestà,
quindi esattamente il contrario di Pamela.
L’altro romanzo che lui scrive invece si chiama Joseph Andrews che è il cognome di Pamela
Andrews, quindi entrami i titoli dei romanzi ripetono il cognome di Pamela, quindi è un immediato
richiamo.
Joseph Andrews è la storia di un giovane domestico, il fratello di Pamela, che sta a casa di una
vecchia signora, dove c’è anche una serva odiosa e il povero Joseph deve sfuggire a tutti i tentativi
di seduzione da parte della vecchia e della serva. Quindi è una Pamela al maschile, si rivolta
completamente la situazione.
Stavolta vediamo che questo povero Joseph, tanto amabile e onesto da dover soccombere e
tentare di sfuggire ai tentativi di seduzione di questa vecchia signora.
Quindi si ribalta proprio la storia però in maniera tanto umoristica che questi romanzi rientrano di
più in un genere comico che ha fatto parlare la critica di mock-heroic, novella comico-eroica,
comico-epica perché è una sorta di epica della strada quella che succede in questi romanzi: le
avventure che poi si scatenano da questi episodi, da queste vite sono veramente avventure
esilaranti, quindi diventa una specie di road epic (epica della strada).

Ma dove proprio trionfa Henry Fielding è nel romanzo Tom Jones: storia di un trovatello, un
orfano.
C’è una tradizione del romanzo spagnolo dove il romanzo è pieno di ragazzini di strada, “scugnizzi”
che si chiamano, nella letteratura spagnola, picaros (i picari).
Il picaro è una figura che sta alla base della tradizione del romanzo: è l’orfano, il ragazzino di
strada che però è anche molto sveglio, molto furbo, se la sa cavare e ha dato origine al genere
cosiddetto picaresco.
Tom Jones è un romanzo picaresco perché questo ragazzino si ritrova in tante di quelle avventure
dove con furbizia, con ammiccamenti e con grande senso dello humor riesce sempre cavarsela. Ma
soprattutto incontra a un certo punto un gentiluomo molto ricco che prende a ben volerlo e quindi
questo fa la sua fortuna.
Nei romanzi del ‘700 e ‘800 c'è sempre poi l'apparizione di qualcuno che serve per orientare la
buona riuscita del romanzo. Gli stratagemmi che si usano a teatro, quindi per esempio come si
scioglie una situazione dove sta andando tutto male, non riusciamo proprio a uscirne… il teatro
classico si inventava il “deus ex machina”: a un certo punto scendeva sul palco, tirato da un
macchinario, una divinità che dichiarava qualcosa e grazie a quel dichiarare qualcosa la vicenda si
scioglieva. E in genere si dichiarava qualcosa tipo: “Aspettate, non uccidete questo giovane
ragazzo perché lui in realtà è figlio di Apollo…”.

Invece nel romanzo la trasposizione del deus ex machina è o l’incontro con un ricco, le povere
fanciulle sedotte che si trovano in difficoltà conoscono un gentiluomo tanto buono che le prende
in casa e alleva i figli che non sono suoi. Per esempio Richardson ha scritto un libro di questo tipo,
si chiama “The History of Sir Charles Grandison”, in cui una donna si salva grazie all’incontro con
lui. Però molti romanzi del ‘700 hanno queste figure che compaiono all’improvviso.
Oppure l’altro espediente è quello del riconoscimento, che è anche un elemento classico,
l’agnizione. Agnizione vuol dire per esempio che se io pensavo che tu fossi un mio nemico di lunga
data e ti sto per uccidere ad un certo punto un servo, un deus ex machina oppure un altro
personaggio arriva in scena a dire “fermati, quello è tuo fratello!”.
Quello dell’agnizione nel ‘700-‘800 serve per sciogliere delle situazioni o per pulire anche i
contenuti.
Ad esempio nel caso specifico di Tom Jones, come fa un trovatello furbastro ad essere ben voluto
da un gentiluomo ricco che ne fa poi la fortuna? Alla fine il gentiluomo scopre che il trovatello è
suo nipote e quindi ecco qua l’agnizione. Lui ha riconosciuto un ragazzo con cui ha in comune il
sangue.
Quando Goldoni in Italia ha trasposto teatralmente Pamela dice: per gli inglesi va bene che una
domestica sposi un gentiluomo, però uno dei taboo più feroci è quello che uno non può incrociare
le classi diverse.
Ci sono delle categorie che sono più forti di altre. Stiamo parlando della questione
dell’intersezionalità (Intersectionality). Ognuno di noi dentro di sé ha tante appartenenze di
categoria: appartenenza sociale, etnica, religiosa, economica, sociale.
Goldoni riteneva che non fosse possibile in Italia rappresentare a teatro una Pamela, dove la
ragazza che si sposa con il gentiluomo fosse una servetta. Quindi lui alla fine usa l’agnizione,
ovvero alla fine viene fuori che Pamela appartiene ad una famiglia nobile.
Questo a causa di un taboo, che in questo caso è quello di una relazione tra due persone di classe
sociale diversa.

Quindi il romanzo sentimentale serve soprattutto per far venire fuori la SENSIBILITY, che è un po’
diversa dall’idea di sentimentalità. Sensibility è il ragionare che non è solo della razionalità, ma del
cuore.
Quindi la novel della sensibility ricorda questa idea di sensibility esposta anche dagli illuministi,
cioè questa idea che anche quello che sentiamo con il cuore è un tipo di conoscenza e di sapere.
Poi ci sarà il campione della Novel of Sensibility che è Laurence Sterne, autore di “Vita e opinioni di
Tristam Shandy”.
Tristam Shandy è un precursore di generi tipo Ulisse di Joyce. Il narratore attraverso la forma
sentimentale rompe la struttura del realismo narrativo.

{Per quanto riguarda il romanzo femmine, Bertinetti gli dedica le pagine da 369 fino a 372. Tratta
di autrici molto conosciute all’epoca come Frances Fanny Burney e Charlotte Lennox (autrice di
“The Female Quixote”)
Pagine 367 e 368 sono da saltare, trattano di Tobias Smollet.
Per quanto riguarda Fielding da pagina 364 fino a 366}

Legge un estratto dalla pagina 369 di Bertinetti per far capire qual è la questione legata al romanzo
femminile:
“Il personaggio femminile protagonista del romanzo definito Novel of sensibility ha caratteristiche
costanti: intuizione, partecipazione emotiva alle sofferenze e alle fiori altrui, intensità di
sentimenti, vibratilità nervosa”
Cos’è questa vibratilità nervosa? Questa caratteristica che fa in modo che la donna per ogni cosa
(se ad esempio viene toccata) piange. Jane Austen ne fa una parodia in Orgoglio e Pregiudizio
tramite la madre, la Signora Bennet che si lamenta sempre dei suoi “poveri nervi”.
La vibratilità nervosa è anche questa propensione ad essere talmente sensibili da svenire o
piangere ad ogni avvenimento. Anche se in realtà gli svenimenti erano dovuti ai corsetti troppi
stretti. Questa vibratilità è anche dovuta ad una moda che vedeva la donna come un essere così
delicato da dover svenire ad ogni piccolo accenno di qualcosa di negativo

Però è anche una moda, ma questa vibratilità nervosa, vibrare pensate per esempio alle antenne
degli insetti, che si muovono velocemente, questi movimenti velocissimi ma che sono
impercettibili, parlano di un certo nervosismo, ma nervosismo come nervi a fior di pelle, ha una
maggiore sensibilità, estrema delicatezza, altissimo senso morale e si esprime soprattutto
attraverso la più rigorosa castità nelle fanciulle, e riserva il pudore nella sposa e nella madre.
Ovviamente si tratta di un’immagine che corrisponde anche a una cultura patriarcale che doveva
imporre alle donne di essere così deboli, così in preda all’emotività da non riuscire nemmeno a
reagire. Ovviamene queste donne che scrivono rompono anche le scatole, perché invece loro
spesso propongono dei personaggi che sono molto forti, per esempio la Lemmons scrive di questa
donna, che pur essendo di buona famiglia, come Don Chisciotte si perde nel leggere diversi libri
cavallereschi, e quasi quasi si crea una sua realtà, perché? Perché la vita quotidiana di una donna
era noiosa, non può fare niente. Le donne potevano solo ricamare, imparare solo un po’ a cantare,
non dovevano essere istruite, potevano giusto leggere qualche sermone religioso, quindi una vita
talmente noiosa, che la depressione è chiaro che ti veniva, era all’ordine del giorno e non uscivi, e
l’eroismo e l’avventura erano riservate agli uomini. Quindi questi sono temi fondamentali per
queste donne. Alcune di queste, poiché affrontavano il tema erotico, o proponevano delle donne
un po' più ribelli, e chiaro che la loro letteratura, veniva ritenuta anche una letteratura scarsa.
Invece i grandi romanzi, vedi Richardson e gli altri, hanno attinto a piene mani, anche i figli a
questo tipo di letteratura, ma censurandola, cioè epurandola da queste caratteristiche più volgari.
La professoressa fa leggere il testo a una studentessa, finito di leggere la prof. Inizia a tradurre
Allora ve lo traduco:
Prima lettera
Miei cari padre e madre, ho grande fatica, ma anche un certo conforto, di cui mettervi a parte. La
difficoltà è che la mia buona signora, è morta della malattia che vi ho menzionato e ha lasciato
tutte noi molto addolorate per la sua perdita. Perché lei era una cara vecchia buona signora e
gentile verso tutte noi sue domestiche. Molto temevo che, poiché ero stata presa da lei, sua
signoria, per servirla, per curare la sua persona, quindi temevo che io potessi essere mandata via
di nuovo, e essere costretta a ritornare da voi, dalla mia povera madre che avete già abbastanza
da fare per mantenere voi stessi e poiché la mia gentile signora, mi ha messo a scrivere e a fare i
conti, e mi ha reso un po' esperta al lago, quindi che so anche incarnare, e dunque in qualche
modo qualificata oltre il mio livello, non è per qualsiasi famiglia prendermi, trovarmi un posto per
cui la povera Pamela andasse bene.
Cioè lei adesso sta dicendo che lei non è una semplice domestica, perché grazie alla benevolenza
di questa vecchia signora è diventata un po' esperta, sa scrivere, sa far di conto e sa anche
ricamare, per cui il suo status è un po' più elevato e non può andare a fare proprio la serva. Cosa
che poi in Inghilterra è rimasto, se voi portate il vostro curriculum ai centri di lavoro (job centers) e
siete laureati e ci sono lavori da cameriere non ve li propongono nemmeno, perché siete troppo
qualificati per quel lavoro quindi non potete fare, in Inghilterra almeno fino a qualche tempo fa era
così.
Ma Dio la cui grazia verso abbiamo tante volte sperimentato ha messo nel cuore della mia buona
signora, sul suo letto di morte proprio un’ora prima che lei espirasse di raccomandare al mio
giovane padrone tutte le sue serve, una ad una. E quando è venuto il mio turno di essere
raccomandata perché io stavo singhiozzando e piangendo accanto al suo cuscino, lei ha potuto
solo dire “mio caro figliolo” e poi è le si è interrotta la voce, e poi, riprendendosi un po' “ricordati
della mia povera Pamela” e quelle sono state alcune delle sue ultime parole. Oh come scorrono di
lacrime i miei occhi! Non vi meravigliate di vedere la carta da lettera così bagnata (bagna la lettera
con le lacrime).Bene ma il volere di Dio deve essere fatto e qui arriva la buona notizia: che io non
sarò obbligata a ritornare ad essere un fardello per i miei cari genitori, perché il mio padrone ha
detto “io mi prendo cura di tutte voi, mie care fanciulle, e per te Pamela” e allora ha preso la mia
mano davanti a tutte loro “per l’amore di mia madre, io sarò un amico per te e tu provvederai alla
mia biancheria” Dio possa benedirlo, e pregate per me mia cara madre e padre per una
benedizione a lui, perché lui ci ha dato i giorni liberi per lutto e il salario di un anno a tutte le serve
della mia signora, e io poiché io non ho ancora un salario, avendo la mia signora detto, che lei
avrebbe fatto per me, quello che quanto io meritassi, ha ordinato alla domestica di darmi libertà di
movimento assieme al resto delle altre, e mi ha dato con la sua stessa mano quattro vinee, e delle
monete d’argento che erano nella tasca della mia signora quando è morta, e ha detto se io facevo
la brava ed ero fedele e diligente, lui sarebbe stato un amico per me in memoria di sua madre e
così io vi mando queste quattro vinee come conforto, precedentemente vi ho mandato piccole
cosette che sono venute fuori dalla bontà della mia signora, restii come sempre siete stati a
prendere delle cose da me.
Quindi sta dicendo io fino ad ora vi ho mandato solo delle sciocchezze che mi ha dato la signora, e
voi siete stati restii a prendere, però adesso prendeteli questi soldi perché li ho appena ricevuti.
Ma la provvidenza, non mi lascerà bisognosa e io ho fatto in caso di occasioni improvvise una
piccola riserva dell’argento appena datomi, così che io non sia obbligata a prendere in prestito
nulla e sembrare di meno agli occhi delle mie compagnie domestiche, e così voi potete pagare
qualche vecchio debito con parte di questo e mantenere il resto per confortarvi, se ne prendo di
più sono sicura che sia il mio dovere e sarà mia premura amarvi a adorarvi entrambi perché voi
avete amato e adorato me quando io non potevo fare nulla per me stessa. Li mando attraverso
John nostro lacchè (il servitore) che va verso di voi ma lui non sa che cosa porta, perché io li ho
sigillati in una delle piccole scatoline delle pillole che la mia signora aveva, chiusi in una carta così
che non potesse tintinnare siate certi di non aprirlo di fronte a lui.
Cioè il lacchè non deve sapere che manda i soldi perché poi andava a finire che poi se li ruba
Lo so mia cara madre e padre che questa cosa vi dà sia dolore sia piacere e così dirò solo pregate
per la vostra Pamela che sarà sempre la vostra devota figliola.
Quindi Pamela è prima di tutto una “beautiful daughter” una ragazza sempre obbediente.
Professoressa: Allora ragazzi io continuo a tradurlo senza leggerlo:
Mi è venuto quasi un colpo perché proprio adesso mentre stavo ripiegando questa lettera nella
camera da letto della mia defunta signora, (“late” sta per defunta non per ritardo) ecco che entra il
mio giovane adone, mannaggia quanto mi sono spaventata, ho nascosto immediatamente la
lettera nel petto e lui vedendomi tremare

Ho nascosto immediatamente la lettera nel petto e lui vedendomi tremare, ha detto sorridendo:
“a chi stavi scrivendo, Pamela?”. Io ho detto nella mia confusione: “la prego, vostro onore, mi
perdoni, semplicemente a mio padre e a mia madre. “Beh, allora fammi vedere (che mano hai) in
che grafia scrivi”.
La prese senza dire di più e la lesse “quite through”, completamente attraverso cioè per intero, e
poi me l’ha ridata e dissi: “vostro onore perdonatemi.” Tuttavia non so perché dal momento che
lui non era una persona non gentile, non obbediente verso i suoi genitori e quindi perché
dovrebbe essere arrabbiato del fatto che io fossi obbediente e devota ai miei.
Ed infatti, lui non era arrabbiato, mi prese per mano e disse: “sei una brava ragazza ad essere così
gentile verso i tuoi vecchi padre e madre, non sono arrabbiato con te per scrivere questi fatti così
innocenti come questi. Sebbene dovresti essere attenta a che tipo di racconti mandi fuori da
questa famiglia. Sii fedele e diligente, e fai come devi fare e mi piaci ancora di più per questo,
perché Pamela, tu scrivi con una bella grafia, sai anche fare lo spelling, scandire bene parola per
parola. Puoi cercare qualsiasi nei libri di mia madre per migliorare te stessa e anche per
prendertene cura.” Ad essere certi, non ho fatto nient’altro che essere cortese e lacrimare, ed ero
completamente confusa dinanzi a questa sua bontà, e veramente lui una volta si pensava che
fosse un po’ selvaggio, ma ora è il migliore dei gentiluomini, io credo. Sto facendo un’altra grande
lettera e quindi aggiungerò soltanto che sarò soltanto la vostra devota ragazza.
Questa è la prima lettera, vediamo che lei è veramente noiosa, mentre sta scrivendo dice
addirittura: “aiuto! È successo questo.”. Insomma, racconta un po’ tutto ai suoi genitori, però
proprio da questi dettagli notiamo cosa sta succedendo.

Lettera n°2:
Questa è la lettera di ritorno, in cui il padre dice che è molto preoccupato che ci sia qualcosa di
losco sotto. I suoi genitori le dicono: “meglio morire poveri e dormire nel fango, che pensare che
tu possa perdere il tuo tesoro più prezioso, il tuo gioiello” cioè la sua verginità.
Continua la traduzione:
Suo padre in risposta: “mia cara figlia, la tua lettera è stata effettivamente di grande problema, ma
anche di conforto sia per me che per la tua povera madre. Siamo turbati, certamente della morte
della tua buona signora che si è presa tale cura di te, ti ha dato un insegnamento e per i 3/4 anni
successivi ti ha sempre dato vestiti, biancheria e tutto ciò che una gentil donna necessitasse senza
vergognarsi.
Il nostro problema principale è davvero enorme, è la paura che tu ti ritrovi spinta, portata a
qualcosa di disonesto o malvagio, dall’essere posta al di sopra di te stessa. (Andare oltre il tuo
limite) Il tuo status è essere una domestica, non è che ti puoi elevare. Tutti quanti parlano di come
stai venendo su e di quanto tu sia gentile. Alcuni dicono che sei anche molto graziosa, e in effetti
quando ti ho vista l’ultima volta, circa 6 mesi fa, lo avrei pensato anch’io se tu non fossi stata
nostra figlia.
Ma, a che serve tutto questo se stai per cadere in rovina e venire
disfatta.
Infatti, mia cara Pamela, cominciamo ad avere molta pura per te, che significato hanno tutte le
ricchezze nel mondo con una cattiva coscienza e con disonestà? Noi siamo molto poveri, è vero, e
troviamo difficile vivere oggi, sebbene una volta, come tu ben sai era molto più facile vivere, ma
piuttosto vivremmo sull’acqua e se possibile l’argilla, cioè il terreno dei fossi che io molto
felicemente scavo, piuttosto che vivere meglio al prezzo della rovina della nostra cara figlia.
Spero che il buon gentiluomo non abbia nessun proposito, ma poiché lui era, come tu dici, «un po’
selvaggio» e poiché ti ha dato così tanti soldi e ti parla così gentilmente ed elogia il modo in cui stai
venendo su, e soprattutto quella terribile parola che lui sarebbe «gentile verso di te se tu fai come
dovresti».
Ecco, queste cose ci rendono molto timorosi per la tua virtù! Ho parlato alla buona vecchia vedova
Munford di questo, che tu sai ha precedentemente vissuto in famiglie per bene e ci dice che non è
insolito quando una signora muore, dare quello che sta intorno alla sua persona alle sue serve che
siedono intorno a lei nella sua malattia. Ma d’altra parte, perché lui dovrebbe sorridere così
gentilmente su di te? Perché dovrebbe prendere una povera come te per mano, come dice la tua
lettera, per ben due volte? Perché dovrebbe degnarsi di leggere la tua lettera scritta a noi ed
elogiare la tua scrittura e le tue sillabazioni? Veramente mia carissima figlia, i nostri cuori sono in
pena per te, e comunque tu sei così piena di gioia con la tua bontà, così presa dalle sue espressioni
gentili che veramente sono favori molto grandi, se lui non ha quel buon proposito, che noi
abbiamo paura. Sì, mia cara figlia, noi abbiamo paura che tu possa essere troppo grata e
ricompensarlo con quel gioiello, la tua virtù, che nessun favore che potrà mai ridarti indietro”.
Il padre ha espresso il suo timore, quello che appunto questo giovane voglia comprare in realtà la
verginità di Pamela riempiendola di soldi.
Pamela e i suoi familiari rappresentano l’eticità, qualcosa di onesto al massimo grado.
Domanda sulla struttura della frase della 2ª pagina: sooner tradotto come piuttosto, mi dà un po’
confusione. Prof: questa è una forma anche un po’ arcaica, allora quando si vuole dire faccio
qualcosa piuttosto che si usa I’D RATHER, qui usa I WOULD SOONER che è la stessa cosa. Però
molte di questa espressione sono antiche, parole un po’ pesanti ma è la stessa struttura,
equivalente di RATHER. Perché lui ovviamente è un contadino, è contento di ciò che fa. Non vuole
che questa ricchezza lui te li dà perché ha brutte intenzioni su di te.
Ho bisogno di finire Laurence Sterne (non si capisce bene come lo chiama) non lo faremo. È un
gigante perché ha messo il romanzo tradizionale proprio attraverso diciamo martelli e scalpelli
perché l’ha completamente scoordinato, ne ha preso in giro tutte le convenzioni.
La convenzione del sapere tutto di un personaggio, sappiamo che il narratore in genere dice “lui
pensava, lui diceva”. Tutte queste convenzioni, anche rispetto al tempo, vi ricordate quando
abbiamo detto che Robinson Crusoe dice “sono nato a” così convinto di dettagli di tempo e luogo,
che vengono già messi in crisi da Swift, quando prende in giro l’idea di luogo e ci dice un sacco di
dettagli. Laurence Sterne addirittura prende proprio tutto così in giro da non far capire più niente
della trama e ci presenta questi spezzoni che è difficile ricomporre e rimettere insieme, più che
altro perché siamo dentro la loro mente e non dentro la narrazione di un autore. Quindi sono
personaggi che man mano si sfaldano davanti ai nostri occhi, così come si sfalda la narrativa, non
c’è un inizio, non c’è una fine e soprattutto Sterne si mette a uscire e entrare dalla pagina. Per
esempio dice: “questa donna era tanto bella che non si può descrivere” e lascia la pagina bianca,
oppure mette tanti punti sospensivi o interruzioni di pagina, delle linee. Insomma, inizia a giocare
con i caratteri tipografici per dire quando tu stai leggendo un romanzo, leggi qualcosa che è stato
creato. Lui espone il meccanismo e lo mette alla berlina, lasciandoci uno dei romanzi più
importanti dei nostri tempi: Tristram Shandy. Già difficile la pronuncia, come se persino i nomi
fossero fittizi e quindi l’autore può inventarsi di tutto e far fare di tutto ai personaggi. Così la
pretesa del realismo narrativo viene proprio a scardinarsi.
Ha scritto anche a Sentimental journey between France and Italy in cui ha preso in giro il genere
del viaggio sentimentale in cui ognuno divagava davanti alla bellezza dell’arte. Lui in questo viaggio
sentimentale si mette a descrivere tutte le cose più insignificanti, è un burlone, fa una rivolta
all’interno di questi generi narrativi che andavano per le lunghe ed erano famosi.
Ci fa vedere come persino sulla città in cui siamo nati, neanche su questo non abbiamo nessuna
proprietà, sappiamo solo ciò che ci hanno raccontato perché non c’eravamo, eravamo piccoli.
Persino la nostra nascita è una grande finzione:
Legge mezza pagina del 1º capitolo in cui dice che quando uno vuole presentarsi, nel romanzo
tradizionale si dice “sono nato”, invece lui va a ripescare i suoi genitori e dice “ma a che diavolo
pensavano quei due nell’atto della copula? Si saranno concentrati? O stavano pensando a chissà
quali cavoli e quindi il non essere concentrati hanno influito su quello che io sarei diventato” va
avanti e dice “l’omino (gli spermatozoi) ci ha messo un sacco di forza ed è arrivato così stanco per
ne erano distratti che quest’omino debilitato ha dato origine a uno come me.” Poi dice, mio padre
ogni prima domenica del mese, suonava la pendola che indicava che era arrivata l’ora di copulare.
La moglie era scocciata.” Scherza sul fatto che prima erano più costretti, il marito metteva la
pendola che suonava e la moglie faceva finta di avere mal di testa. Lui la trasforma per dire sono
nato nel 1651.
È un romanzo fatto da 8 volumi che fa ridere ancora oggi.

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