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Seconda consegna

Corso di letteratura cinese 2021/22


Deadline: 15 aprile 2022

Breve tesina

1. CONSEGNA:
Scrivere una breve tesina/relazione di 4 o 5 pagine (incluse note e bibliografia
finale) su uno dei libri a scelta elencati qui sotto e compresi nel programma di
studio:

• Mo Yan, Sorgo rosso


• Chang Jung, Cigni selvatici: Tre figlie della Cina
• Yu Hua, Vivere
• Yu Hua, Cronache di un venditore di sangue
• Su Tong, Spiriti senza pace
• Su Tong, Lanterne rosse
• Acheng, Il re degli scacchi
• Dai Sijie, Balzac e la piccola sarta cinese
• Wang Shuo, Scherzando col fuoco

Nota bene: Gli studenti cinesi possono leggere i testi in lingua originale. La
tesina va comunque redatta in lingua italiana.

2. DEADLINE: 15 aprile 2022.


Le tesine devono essere caricate nella pagina Compito di Moodle. Saranno
accettate solo tesine in formato .pdf. è bene salvare il file con il proprio
“Cognome e Nome _consegna2.pdf”.
Esempio: Castorina_Miriam_consegna2.pdf

3. OBIETTIVI:
1. Condurre una ricerca bibliografica sul testo preso in esame (per la
ricerca bibliografica vedi il punto 5).
2. Leggere con attenzione il testo (possibilmente anche le introduzioni e le
note) e analizzarne i contenuti per poi rielaborare e integrare la propria
lettura alla luce di quanto illustrato a lezione e a quanto trovato nei
manuali di riferimento e nelle fonti bibliografiche reperite.
3. Relazionare sull’opera oggetto di studio, approfondendo uno o più
aspetti che vi hanno colpito (es. la storia del testo, alcuni concetti espressi,
l’epoca storica, il contesto culturale). Per capire meglio vedi il punto 4.

4. INDICAZIONI PER LA STESURA:


ATTENZIONE: potete descrivere il testo (autore, datazione, organizzazione
dei contenuti) ma non dovete fare un riassunto!

Nella tesina potete dunque fornire: notizie sull’autore, genesi del testo,
contenuti, ricezione della critica (passata e presente), eventuale influenza su
altre opere, eventuale confronto con generi analoghi in Occidente, commento
su alcuni passaggi del testo, ecc.
Vi suggerisco di organizzare la tesina in: Introduzione, Svolgimento,
Conclusioni, Bibliografia finale.

5. RICERCA BIBLIOGRAFICA
Vi consiglio di guardare innanzitutto di partire dai vostri manuali di studio.
Alla fine dei manuali o dei capitoli trovati delle bibliografie di riferimento.
Ulteriori ricerche bibliografiche possono essere condotte online, inserendo le
parole chiave, su siti come:
o onesearch.unifi.it
o Google Scholar
o Google Books
o academia.edu

Non utilizzate Wikipedia o Baidu come fonte, potete al massimo utilizzarli


per cercare dei caratteri cinesi passando da una lingua all’altra o per reperire le
prime informazioni sul testo o sull’autore. In ogni caso consultate le pagine in
inglese che sono più ‘controllate’ di quelle italiane e contengono informazioni
più precise.

6. INDICAZIONI SUL FORMATO:


• margini:
o superiore 2,5 cm,
o laterali 2 cm,
o inferiore 2 cm,
o interlinea “fissa” o “esatta”, in modo che l’uso dei caratteri cinesi
non determini variazioni nell’interlinea; l’ampiezza
dell’interlinea “fissa” o “esatta” (la dicitura dipende dalle
versioni di word o openoffice che utilizzate) è di 18 pt.

• Dimensioni testo e note:


o Testo: dimensioni 12; allineamento del paragrafo: giustificato.
o Note a pié di pagina: dimensioni 10; allineamento del paragrafo:
giustificato.
NB. Le Note a piè di pagina si inseriscono dal menù “Inserisci”, la
numerazione è automatica. Quando c’è una virgola o un punto, la nota
va inserita dopo il segno di interpunzione, come qui.1
Le note possono essere di due tipi:
1. Note bibliografiche: riportano la fonte da cui avete tratto una
determinata informazione, devono quindi indicare il numero della pagina
in cui avete trovato una determinata informazione.
2. Note di commento o esplicative. Servono a spiegare o commentare
un passaggio dell’elaborato.
(I colori li ho utilizzati per capire meglio, non vanno usati nella tesina)

Esempio:
Confucio criticò fortemente chi studiava solo per farsene vanto con gli
altri: «un tempo l’uomo studiava per sé stesso, oggi studia per
impressionare gli altri»;1 riteneva inoltre che dedicare il proprio tempo ed i
propri sforzi allo studio debba costituire una delle gioie nella vita degli
individui: «Studiare e praticare costantemente quanto appreso, non è forse
una gioia? […]».2 Mencio3 riteneva che studiare serva innanzitutto ad
appagare sé stessi, e che solo in secondo luogo sia utile per servire la
comunità.4

1. Confucio, Dialoghi, XIV, 24.


2. Ivi, I, 1.
3. Mencio 孟子 (circa 372-288 a.C.?). È una delle personalità più grandi
tra i pensatori della scuola confuciana. Come Confucio, visitò diverse

1
Tutti i segni di punteggiatura seguono immediatamente la parola che li precede (senza spazi
interposti), e sono seguiti da uno spazio prima della parola seguente. Una nuova frase inizia
sempre con la maiuscola; l’apostrofo non è seguito da uno spazio.
corti feudali nella speranza di trovare un sovrano che lo assumesse al
suo servizio e mettesse in pratica i suoi programmi politici.
4. Thomas H.C. Lee, Education in traditional China: a History, Boston: Brill,
2000. p. 3.

• Le parole in lingua straniera (es. inglese, latino, francese, spagnolo,…)


vanno scritte in corsivo.

Esempio: In primis, si vuole qui presentare….

• Trascrizioni pinyin
Quando si inserisce un termine in cinese, indicare sempre prima il pinyin
SENZA TONI e poi i caratteri2 con eventuale traduzione tra parentesi.
Esempio: Kuangren riji 狂人日记 (Diario di un pazzo)
I caratteri vengono indicati solo alla prima occorrenza, le altre volte rimane solo
il pinyin.
Importante: i termini stranieri e quindi anche le trascrizioni in pinyin vanno
sempre in corsivo, ma ci sono due eccezioni importanti, ovvero i nomi di
persona e i nomi di luogo, che non vanno mai scritti in corsivo.
Esempi:
o Il concetto di dao 道 è molto importante nel pensiero cinese. Per i
confuciani, dao fa riferimento a…;
o Zhuangzi 庄子 (il pinyin non è in corsivo, ma in tutto tondo: significa
che sto parlando dell’autore, non dell’opera);
o Zhuangzi 庄 子 (il pinyin è in corsivo, significa che sto parlando
dell’opera e non dell’autore);
o Shanghai 上海 (Shanghai è il nome di un luogo, ovvero un toponimo,
quindi non va in corsivo).

• Citazioni bibliografiche
Quando nelle note bibliografiche si indica per la prima volta un’opera che è
stata presa in esame e/o da cui si è riportata nel testo una citazione, si deve
riportare integralmente l’opera come da norme bibliografiche (vedi sotto). Nel
caso di citazioni testuali (quindi tra virgolette o riportate con rientro, font più
piccolo e interlinea singola) è obbligatorio indicare il numero di pagina.
Successivamente, cioè a partire dalla seconda volta che la si cita, basta indicare

2
Vi invito a utilizzare i caratteri semplificati. è possibile usare anche quelli tradizionali,
l’importante è che utilizziate sempre l’una o l’altra grafia per tutta la tesina, in modo da essere
coerenti in tutto l’elaborato.
il cognome dell’autore, seguito dall’indicazione op. cit. (cioè opera citata), in
corsivo, quindi, eventualmente, l’indicazione della pagina, o delle pagine in cui
è contenuta la citazione, ad es:

Prima volta:
Abbiati Magda, Grammatica di cinese moderno, Venezia, Cafoscarina, 2011,
p. 13.

Volte successive:
Abbiati, op. cit., p. 27

Quando sono considerate più opere di uno stesso autore, occorre utilizzare
un accorgimento per rendere evidente la fonte della citazione (come scrivere
anche il titolo, oppure l’anno di edizione). Es:

- Abbiati, Grammatica di cinese moderno, op.cit., p. 27


- Masini et alii, 2011, op. cit., p. 30

Sigle utilizzate di norma:


• Ibidem: si usa per indicare la stessa opera e le stesse pagine citate nella nota
immediatamente precedente.
• Ivi: si usa quando l’opera è la stessa della nota precedente ma la pagina è
diversa.

Esempi
1. Abbiati, Magda, Grammatica di cinese moderno, Venezia, Cafoscarina,
2011, p. 35.
2. Ibidem.
3. Ivi, p. 56.

6. NORME BIBLIOGRAFICHE (PER LE NOTE E LA BIBLIOGRAFIA FINALE):

Libri. Titoli dei libri/testi vanno in corsivo

Cognome, Nome, Titolo, Luogo Edizione, Casa Editrice, anno.

Esempio testo in lingua occidentale:


Williams, Paul, Il Buddhismo Mahayana, Roma, Ubaldini, 1990.

Esempio testo con più autori:


Idema, Wilt – Haft, Lloyd, Letteratura cinese, Venezia, Cafoscarina, 2003.

Esempio testo in lingua cinese:


Chen, Bing 陈兵, Xinbian fojiao cidian 新编佛教辞典, Beijing, Zhongguo
Shijieyu Chubanshe, 1994.

Saggi in miscellanee. Titoli di saggi vanno in tondo tra virgolette (il nome del
libro in cui è incluso invece va in corsivo)

Cognome, Nome, “Titolo”, in Cognome, Nome [curatore, se specificato]


(a cura di), Titolo, Luogo, Casa Editrice, anno, pp. x-y [specificare
l’intervallo di pagine in cui compare l’articolo], p. z (se la stringa compare
in nota inserire anche la pagina della citazione).

Esempio saggio in lingua occidentale con il nome del curatore della raccolta:
Huang, Heini, “L’insegnamento della lingua nelle scuole cinesi”, in
Marigo, Marco – Omodeo, Maria (a cura di), Diecimila caratteri – Il sistema
scolastico in Cina, Cospe, Imola, 2009, pp. 81-105.

Esempio saggio in lingua cinese senza nome del curatore della raccolta:
Longlian 隆莲, “Biqiuni zhuan” 比丘尼传, in Zhongguo fojiao 中国佛教 ,
Shanghai, Dongfang chuban zhongxin, 1996, vol. 4, pp. 173-176.

Articoli di riviste accademiche .Titoli di articoli vanno in tondo tra virgolette,


il nome della rivista in corsivo:

Cognome, Nome, “Titolo”, in Titolo Rivista, anno, [numero rivista], pp. x-


y.

Esempio articolo in lingua occidentale:


Welch, Holmes, “Buddhism since the Cultural Revolution”, in China
Quarterly, 40, 1969, pp. 127-136.

Esempio articolo in lingua cinese:


Luo Wenhua 羅文華, “Zangchuan Fojiao zhong de sishen ji qi zhongjie
zhe” 藏傳佛教中的死神及其終結者, in Zijincheng 紫禁城, 1997, 4/97, pp.
10-14.

Fonti online
Devono seguire la logica delle altre tipologie di testo:

Esempi
“Marco Polo”, in Treccani.it, (consultato il 22/10/2020)
<www.treccani.it/enciclopedia/marco-polo>.
Pedone, Valentina, “(Non) Fai rumore. Il silenzio intorno all’espressione
culturale sinoitaliana durante la stagione Covid-19”, in Sinosfere, 30
luglio 2020, (consultato il 22/10/2020),
<http://sinosfere.com/2020/07/30/valentina-pedone-non-fai-rumore-
il-silenzio-intorno-allespressione-culturale-sinoitaliana-durante-la-
stagione-covid-19>

Nella Bibliografia finale, le varie stringhe bibliografiche vanno messe in


ordine alfabetico per cognome, senza distinguere tra testi, saggi e articoli.

7. VALUTAZIONE:
La valutazione sarà in Trentesimi e prenderà in considerazione: organizzazione
del discorso, esattezza dei contenuti, fruibilità dell’italiano, capacità di citare le
fonti, aderenza alle indicazioni formali.

8. NOTA BENE:
Per eventuali dubbi, scrivetemi prima della consegna o scrivete nel Forum di
Moodle dedicato.

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