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Socialismi

Società europea  società globale

La società europea va in contro ad una serie di rivoluzioni politiche ed industriali: rivoluzione industriale +
rivoluzione politica avevano iniziato a trasformare il mondo sul terreno politico (strutturazione di nuovi
sistemi politici) ed economico. Hobsbawm la chiama doppia rivoluzione. Il processo di industrializzazione
attraversa tutta l’Europa in modi e tempi differenziati. Il modello industriale occidentale viene preso e con
la collaborazione degli stati viene attuato altrove. Si crea una sinergia tra capitalisti e banchieri  le
banche mettono a disposizione i loro grandi capitali.

Effetti dei processi di trasformazione

Ci sono forme di resistenza  zone che oppongono disperata resistenza (villaggi, aree rurali dell’ Europa
centro-orientale) contro l’ imposizione di nuovi modelli e stili di vita come quello del consumo di massa che
si stava imponendo intorno agli anni 50 e 60 dell’ 800.

Socialismo  reazione al cambiamento, il problema del socialismo nella storiografia degli ultimi 30 anni è
stato rimosso poiché il marxismo era stato associato all’ esperimento fatto in Unione sovietica e perciò col
crollo di esse il socialismo viene rimosso. L’ equazione socialismo marxismo è falsa perché ci sono vari tipi
di socialismi di cui il marxismo è solo uno dei tanti e col tempo si rivelerà la forma egemone con un
linguaggio più efficace e popolare della galassia socialista.

Ci sono molti socialismi che emergono in forma di risposta alla doppia forma di rivoluzione della fine 700.
Hobsbawm era stato studioso dei socialismi e suggerisce di collocare la storia dei socialismi all’interno di
una storia che è stata la matrice fondamentale dell’avvio della doppia rivoluzione. Socialismo 
eterogeneo e contraddittorio plasmato dalla rivoluzione industriale e dalla rivoluzione francese.

La questione sociale  non è chiaro il processo di trasformazione in atto  questione non si definisce
subito.

All’inizio quadro dll’800 si fa più chiaro. Si viene a creare una vasta manodopera salariata che vive alle porte
della città. Forza lavoro non vincolata alle terre, a piccoli opifici artigiani dove c’era un rapporto personale
con il proprietario; ora il proprietario è lontano e non svolge un ruolo attivo. La manodopera salariata
giunge in città solo alcuni mesi l’anno nel momento in cui non lavorano nei campi. Le fabbriche erano
caratterizzate da condizioni di lavoro pericolosissime, orari lunghi e stressanti ed impiego della manodopera
minorile. Famiglie contadine  prolifiche di braccia per lavorare  stessa cosa accade nelle fabbriche. I
figli erano lontani dai genitori sfruttati e privi di protezione e sicurezza.

Nasce una letteratura nuova tra gli anni 30 e 40 dell’800 che inquadra i problemi della questione sociale.

Questione sociale  nuova condizione di sfruttamento dei lavoratori salariati, è una condizione che esige
un’ intervento. Si parla di questione nel senso di problema che richiede una soluzione radicale  segnalare
esigenza di un intervento. Si pongono le basi per una politizzazione del problema del proletariato.

Testo di Engels  coofirmatore del manifesto del partito comunista. Engels era figlio di un grande
imprenditore inglese  prende consapevolezza delle ricadute sociali del processo di produzione. Il salario
bastava solamente per la sussistenza, se non ci fosse classe lavoratrice non ci sarebbe impero Britannico 
appello alla possibilità di trasformare il sistema senza distruggerlo. Contesto pre-marxista, il quadro di
riferimento non è internazionale. Idea che con l’industrializzazione non ci sia più spazio per la piccola e
media borghesia poiché la classe dei lavoratori salariati coincide con la maggior parte della società.  o si
diventa grande imprenditori oppure proletari. La questione sociale era fondamentale  nuova prospettiva
politica.
Utopia (Platone, Tommaso Moro, Campanella) = idea di città ideale, perfetto modello di stato che concili
individuo e collettività. Società ideale comunanza di beni ed ognuno fa ciò che deve e sa fare e riceve ciò di
cui ha bisogno. Nel 700 nasce un comunismo neo moderno ovvero prima delle rivoluzioni industriali 
comunità di individui che vivono nella natura, e nell’ armonia scoiale. Utopie del 700 danno l’idea che una
società radicalmente giusta possa esistere. L’ utopia può realizzarsi solo grazie alla buona volontà degli
individui. Un sovrano sensibile a queste istanze può provare a realizzarla ma ciò non è accaduto. Utopie
vogliono ispirare il reale ma non cambiarlo. Il socialismo e il comunismo moderno si pongono su un piano
diverso. Una letteratura utopica è caratteristica di un mondo contadino e pre industriale. Le rivoluzioni
politiche ed industriali segnano una netta discontinuità. Questa discontinuità significa che anche i socialisti
ottocenteschi siano ispirati da elementi utopisti, ma l’ambiente in cui si muovono è diverso perché la
rivoluzione industriale ha moltiplicato beni e desideri e da questo punto di vista i beni da ridistribuire
subiscono un’alterazione di scala significativa.  quantità di beni che nell’ antico regime non era
immaginabile, perciò chi vuole creare una società più giusta deve anche occuparsi di ridistribuire i beni.

La storia dei socialismi è legata all’ industrializzazione dall’ altra alla rivoluzione francese. Durante la
rivoluzione francese si sperimenta divere esperienze politiche ma non si parla ancora di socialismo. Alcuni
studiosi ricollegano il socialismo al periodo dei giacobini. Termine socialismo inventato nel 1834. Babeuf
organizza un complotto per rovesciare il regime e vuole instaurare una dittatura dei giusti il cui obiettivo è
imporre un modello comunista.  Comunismo pre-moderno e pre-industriale. Babeuf fu arrestato e
condannato a morte.

Rapporto tra socialismo e rivoluzione francese c’ è in 2 modi possibili

1. Se si interpreta la rivoluzione francese come un momento di affermazione della democrazia i


socialisti democratici hanno immaginato di compiere la rivoluzione francese. Democrazia limitata
ad alcuni settori della popolazione solo il socialismo avrebbe portato a compimento la promessa
democratica.
2. I socialisti rivoluzionari hanno polemizzato contro i limiti della rivoluzione francese poiché ritenuta
emblema della ascesa della classe borghese.  i risultati devono essere rovesciati dal proletariato
rivoluzionario perché espressioni di una sola classe

Varietà di posizione dei socialisti

C’è una distinzione netta tra socialismo pre industriale e moderno. Marx polemizza contro le altre
correnti socialiste. Egli rivendica per sé la definizione di socialismo scientifico e agli altri dà l’etichetta di
socialismo scientifico. Quali sono i socialisti utopisti?

 Saint- Simon: pensatore del primo 800 immagina l’organizzazione di un nuovo ordine sociale
che deve sanare la frattura tra individuo e comunità  società ricompattata intorno ad un
nuovo fondamento . Saint-Simon deve affidare il potere a coloro che sanno (scienziati, tecnici,
industriali, produttori)  tecnocrazia
S. ritiene che questo nuovo ordine sociale debba recuperare una forma di legittimazione
religiosa  idea di un nuovo cristianesimo tutto laico a fondamento di questa nuova unità 
collante del’ ordine tecnocratico volto a superare ogni forma di conflitto.
La società va riaggregata se no  anarchia. La tecnocrazia deve eliminare le fratture tra le
classi.

 Fourier e Owen: cooperativismo: per risolvere l ‘ iniqua distribuzione dei beni immagina che gli
individui debbano cooperare gestendo in comune le loro proprietà. Fourier parla di falansteri.
(edifici di cui lui traccia i progetti) Usa la metafora dell’ alveare  individuo =ape  cooperare
e condividere lo stesso ambiente.
Superamento delle conflittualità con comunanza dei beni (anni 30 e 40 dell’800)
Rivoluzione del 48  dopo abbattimento monarchia d’ Orlean e la nascita della repubblica il
governo prova a risolvere i problemi della disoccupazione.
 Louis Blanc: apre gli atelier nationelle dove vengono impiegati i disoccupati per i lavori pubblici
 migliorare la città.
 Proudhon: nome associato alla prima idea moderna di anarchia ma in realtà era vicino alla
tradizione cooperativa ed iniziò ad elaborare un’idea che le grandi strutture della modernità
come gli stati e le grandi fabbriche tendono a soffocare le libertà degli individui. Iniziò a
ragionare sul modo in cui sia possibile coniugare una piena libertà degli individui con esigenze
di una vita collettiva. Non partendo dalle esigenze di una vita collettiva ma riparte da una
riorganizzazione del potere dal basso attraverso gruppi di individui che gestiscono una singola
unità produttiva  si aggrega con altre unità produttive a sua volta in un settore produttivo  i
diversi settori produttivi si aggregano in un ente comunale  i diversi enti comunali si
aggregano in una forma di società più complessa. Tutto deve essere controllato dal basso.
Elemento di autogoverno, radicalmente antistatalista ma allo stesso tempo federale: solo
l’aggregazione di diverse unità dal basso può garantire la conciliazione tra libertà degli individui
ed esigenza di un ordine sociale che stia insieme. Anarchia moderna  no distruzione del
potere a differenza di Bakunin. Proudhon antagonista di Marx
 Marx: ci sono varie fasi della vita di Marx. Ciò che scrive Marx è diverso dal marxismo.
Marx è stato rivoluzionario ed uno studioso oscuro e marginale. È stato in Renania, a Parigi e a
Londra ma solo nell’ ultima fase della sua vita a partire dagli anni 70 dell’800 diventa una
celebrità nazionale. Ha partecipato alle rivoluzioni del 48 e scrive con Engels il manifesto del
partito comunista. Marx apparteneva all’ Hegelismo di sinistra. Nella prima fase si aggancia al
pensiero dialettico. Socialismo  emancipazione degli individui e compiere la rivoluzione
francese . Nella rivoluzione francese vede un inizio della fase borghese che va conclusa con
un’emancipazione anche del proletariato. -->fase anche libertaria oltre che hegeliana di
sinistra. A differenza di Hegel che vedeva nel conflitto il motore storico e nello spirito il
protagonista del percorso dialettico, Marx invece fin dalle origini vede nella lotta tra le classi il
motore della conflittualità. Borghesia vs proletariato  leva della trasformazione anche
violenta della società. A partire dal manifesto in poi c’ è una svola materialista ed una
sistemazione del materialismo dialettico. Nasce il problema del rapporto tra strutture e
sovrastrutture. Il processo storico di trasformazione ha nella struttura economica la sua base
fondamentale, la politica, la cultura, la società intesa in senso più ampio si trasformano di
riflesso in base all’ economia. Enfatizzata la dimensione strutturale economica.
Questa distinzione teorica ha delle implicazioni politiche che vista in questa luce avrebbero
orientato il dibattito all’ interno della prima, della seconda e della terza internazionale. Nel
rapporto tra struttura e sovrastruttura è la chiave per comprendere la società. Ma negli scritti di
Marx (alcuni più teorici, altri di battaglia politica) il rapporto tra struttura e sovrastruttura
rimane aperto. Se l’enfasi è tutta sulla struttura avremmo una forma di rigido determinismo e la
rivoluzione sarà il passaggio da uno stadio capitalista ad una fase socialista. Il passaggio dall’
uno all’ latro sarà determinato dalla trasformazione della struttura economica ovvero dall’
esasperazione e all’esplosione delle contraddizioni interne al sistema capitalistico  borghesi
pochi e sempre più ricchi proletari molti e sempre più poveri. Tra questi due c’ è un conflitto
sempre più aperto che si conclude con l’appropriazione dei mezzi di produzione da parte della
maggioranza della società espropriandone la minoranza. La rivoluzione sarà un momento in cui
si sancisce la fine della società capitalista. Il passaggio da sistema borghese a sistema socialista
può essere accelerato tramite un’azione politica. Se noi attribuiamo all’ economia e alle sue legi
oggettive l’evoluzione dal capitalismo al socialismo possiamo fare a meno di un partito
rivoluzionario poiché sarà l’economia esasperano le contraddizioni tra struttura e
sovrastruttura. Per orientare la struttura economica dall’ esterno serve un’azione politica. Non
più determinismo economico ma soggettivismo politico può determinare accelerazione del
passaggio da capitalismo a socialismo. Questo osi realizza nel 1917. Nei testi di Marx c’è
tensione fortissima tra determinismo e volontarismo. Queste idee diventeranno strumenti di
mobilitazione lotta di classe chiave per capire la storia. Marxismo si diffonde tra gli anni 60 e 70
dell’800 e c’è una volgarizzazione dei suoi testi  trasformati in strumenti di mobilitazione
delle masse. Marx si è rifiutato di definirsi marxista i suoi testi erano diversi dal linguaggio
politico. Questi test diventano uno strumento di mobilitazione tramite le due internazionali.
Prima associazione internazionale dei lavoratori fondata a Londra (1864-1876) si diffonde l’idea
di lotte tra classi senza confini l’esito della lotta riguarda tutti. Nella prima internazionale si
scontrano le prospettive di Marx e quella di Bakunin.  determinare quale sarà la visione
ideologica dominante. La prima internazionale è uno strumento che deve coordinare i circoli in
Europa che vanno sorgendo. Prima forma di organizzazione delle associazioni dei lavoratori.
2 sono i paini su cui precipitano divergenze.
1. Diverso rapporto con la politica: Bakunin dice che è corruzione per definizione e
vogliono distruggere ogni forma di potere politico, i marxisti invece pensano che si
possa intervenire nel processo di trasformazione della società. Politica può organizzare
tempi e modi della trasformazione rivoluzionaria. Atteggiamento più cauto e prudente
c’è spazio per il terreno politico per creare le condizioni di una rivoluzione  costruire
un nuovo ordine sociale nuovo.
2. Bakunin : sollevazione contadina violenta  distruzione totale  tabula rasa. Marx
dice che la violenza è il moto della storia ma non sempre è violenza fisica. Forma
oggettiva di violenza. Intervento rivoluzionario violento possibile ma non necessario.

Seconda internazionale (1889-1914)  esclusione anarchici

Dopo lo scoppio della guerra si distrugge perché le persone abbracciano il nazionalismo.

Forza più potente della seconda internazionale è la social democrazia tedesca  è il primo
partito moderno Anni 60 e 70 dell’ 800 i lavoratori formano questo partito. Non è più una
struttura libera ma è disciplinata e centralizzata. Organi decisionali organizzati in modo
verticistico: organo decisionale centrale, un segretario che interpreta la linea politico-
teorica del partito e c’ è anche un’articolazione territoriale in modo da diffondere
propaganda ed avvicinarsi al corpo elettorale della città. C’è anche un programma discusso
in un calendario di congressi. Programma linea ideologica, statuto i meccanismi decisionali,
le forme organizzative e il regolamento. Caratteristiche: stabilità, organicità, verticalità.
Caratteristiche del partito tedesco fondato nel 1875. Altro aspetto deciso che emerge della
seconda internazionale  si ricollega a rapporto tra struttura e sovrastruttura,
determinismo e volontarismo, oggettivismo e soggettivismo. Nella seconda metà dell’800
prevale una forma di marxismo incline al determinismo, oggettivismo e alla struttura.
Marxismo che predica la naturale evoluzione di n economia capitalista verso quella
socialista. L’ idea che si afferma è che non occorrerà un intervento violento per imporre la
rivoluzione. Il capitalismo è un passaggio inevitabile di un’evoluzione storica che porterà al
socialismo. Socialismo strettamente connesso al mondo che viene plasmando la rivoluzione
industriale. Avviene in ambiente tedesco che è in piena fase di tumulto per
l’industrializzazione.  seconda rivoluzione industriale della Germania di Bismarck.
Marxismo determinista, evoluzionista e gradualista. Senza diventare riformista  obiettivo
è rivoluzione no riforme.  leggi della storia compiranno il cambiamento. Partito
rivoluzionario che fa la rivoluzione, la rivoluzione ci sarà -Kautsky. È difficile creare un
modello come la socialdemocrazia tedesca in altri paesi poiché ci sono condizioni diverse e
perciò quello tedesco verrà preso come modello. Partito unitario nasce come frutto di
unificazione di esperienze precedenti unione di associazione generale dei lavoratori
tedeschi e partito social democratico dei lavoratori. L’esito finale sarà il congresso di gotha
nel 1875 nel quale si forma la social democrazia tedesca.

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