Sei sulla pagina 1di 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi

Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

di Stefano Montanari. Credo di aver raccontato per iscritto non meno di un centinaio di volte la triste storia che mi ha visto coinvolto con il ragionier Giuseppe Piero Grillo, in arte Beppe, erede dellimpresa di famiglia, da anni comico di successo ed ora uomo politico emergente.

Ne ho scritto almeno cento volte, eppure sono pronto a scommettere che il 99,9% deglitaliani non ne sa nulla. E, allora, se si vuole capire ci che seguir, dovr riassumere le vicende. Come dettagliatamente raccontato nel mio libro divulgativo Il Girone delle Polveri Sottili (Macroedizioni) circolato in maniera quasi carbonara, tra il 1990 e il 1998 io fui protagonista insieme con mia moglie Antonietta Gatti - che fu molto pi protagonista di me - di una scoperta destinata ad aprire un mondo per la Medicina. Diversi articoli scientifici ne parlano e cos il libro, pure scientifico, di mia moglie e mio, intitolato Nanopathology (edito da Pan Stanford Publishing, introvabile in Italia ma disponibile presso le biblioteche delle maggiori universit del mondo), eppure il grande pubblico non ne sa niente. Non sa nemmeno che la scoperta, sempre che sappia della sua esistenza, opera di italiani. In soldoni, ci che scoprimmo allora - e che ormai confermato al di l di ogni dubbio da anni di ricerca e da oltre mille casi clinici studiati - che le polveri sottili e ultrasottili che vengono inalate ed ingerite dal soggetto restano imprigionate vita natural durante nel suo organismo e sono capaci dinnescare una lunga serie di malattie che noi battezzammo nanopatologie proprio per la loro origine da granelli nanometrici.

Ci di cui parliamo sono polveri che vanno da qualche micron di diametro gi fino ai nanometri, vale a dire i millesimi di micron, e quelle di cui ci occupiamo hanno la particolarit di non essere n biodegradabili n biocompatibili.

1 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

Fino a che noi non dimostrammo il contrario, si era sempre dato per scontato, peraltro senza prove ma come atto di fede che di scientifico non ha nulla, che quelle polveri entrassero s ma venissero in qualche modo eliminate. In che modo, pare che nessuno se lo fosse mai chiesto.

Quella che, allapparenza, sembrava una scoperta scientifica e basta, si rivel invece subito una bomba. Le polveri di cui ci occupiamo, infatti, piccolissime e di composizione tanto insolita, sono prodotte principalmente dai motori a scoppio, dallincenerimento dei rifiuti o delle cosiddette biomasse, dai cementifici (che spessissimo bruciano limmondizia pi immonda), dalle fonderie e, in genere da ogni combustione. Ad aggravare le cose c il fatto che polveri analoghe prodotte in laboratorio per le caratteristiche interessantissime che sono loro peculiari vengono aggiunte ad alimenti (dove polveri tossiche si trovano anche come inquinanti casuali) e a farmaci, vaccini compresi.

E, almeno da un certo punto di vista, forse ancora peggio, quelle polveri sono prodotte dalle esplosioni di ordigni bellici come, ad esempio, i proiettili alluranio impoverito il cui uso era allora, una decina danni fa, negato dalle autorit militari.

Insomma, il coperchio che quella scoperta sollev si rivel immediatamente a dir poco imbarazzante per chi conduce affari miliardari a livello planetario.

E, allora, laccademia italiana che sopravvive al suo sfacelo anche perch si presta disinvoltamente a coprire le mille e una porcheria perpetrata dai personaggi di cui sopra si difese trattandoci da cialtroni e negando levidenza della nostra scoperta.

Questo fino al 2002, quando la Comunit Europea si accorse che i cialtroni erano altri e mise mia moglie a capo di un progetto di ricerca da lei stessa ideato intitolato Nanopathology, un progetto che includeva anche le Universit di Mainz in Germania e di Cambridge in Gran Bretagna.

In parte con i soldi della Comunit e in parte con fondi nostri acquistammo allora il microscopio elettronico indispensabile per i nostri studi (fino ad allora avevamo lavorato con quello dellUniversit di Modena, ormai diventato insufficiente per prestazioni e per disponibilit) e i risultati fioccavano. Fioccavano tanto che si manovr con successo per portarci via lapparecchio, e chi interessato al come pu leggersi il mio libro Il Girone delle Polveri Sottili

2 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

prima citato.

Fu in quel momento - e si era a fine febbraio del 2006 che, per riparare al guaio, si aggiunsero altri guai.

Parlando con Beppe Grillo che conoscevo da oltre un anno perch lui si era fatto introdurre a me da uno scienziato italiano che lavora al Politecnico di Zurigo, gli raccontai della disavventura, e lui colse la palla al balzo: mi propose diniziare una raccolta fondi che lui stesso avrebbe pubblicizzato per comprarci un nuovo microscopio. Il costo delloggetto? Ammontava a 378mila euro. Una bazzecola, mi assicur lui.

Per una mia imperdonabile ingenuit, per evitare che qualcuno pensasse che io volessi impadronirmi di un apparecchio di quel pregio, proposi allora dintestarne la propriet ad una fondazione o ad una onlus e, per un disgraziato incrocio di circostanze rivelatesi poi catastrofiche, la scelta cadde su tale Associazione Onlus Carlo Bortolani di Reggio Emilia presieduta da tale avvocatessa Marina Bortolani di cui non mi risultano, per, iscrizioni ad alcun ordine degli avvocati.

Grillo inizi subito a parlare delliniziativa nei suoi spettacoli, cui avevo gi saltuariamente partecipato e ai quali, da quel momento, io intervenivo molto pi assiduamente per una decina di minuti o un quarto dora al massimo spiegando che diavolo fossero le nanopatologie.

Per informazione: tra le nanopatologie si contano ictus, infarti cardiaci, tromboembolie polmonari, diverse forme di cancro, malformazioni fetali, aborti, malattie neurologiche, malattie endocrine, sterilit maschile, stanchezza cronica, ecc.

Per Grillo il nostro problema era una piccola manna dal cielo: aveva qualcosa di nuovo da dire, si ammantava di eroismo personale e, cosa per lui tuttaltro che trascurabile, io ero gratis.

Sullonda di questi spettacoli e delle conferenze che io tenevo in tutta Italia (ne tenni oltre 200 in un anno a mia cura e spese), il denaro cominci ad arrivare, confluendo in un conto corrente che la signora Bortolani aveva acceso presso la Banca Etica a nome della sua onlus.

3 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

Mia moglie ed io cominciammo presto ad insospettirci per il comportamento della sullodata Bortolani: a dispetto delle nostre insistenze, non ci fu permesso n allora n poi di vedere i conti della banca. Perch? Quanto stava entrando? Non stava, per caso, uscendo indebitamente denaro? Perch un giorno il denaro fu trasferito da Banca Etica ad Unipol? Per i movimenti, qualunque questi fossero, dovevamo fidarci della parola della presidentessa della Onlus senza possibilit di riscontro. Dunque, impedendoci qualunque controllo, noi fummo messi in condizione da non avere alcuna prova esibibile di eventuali scorrettezze. Certo, per, che ci pareva difficile giustificare linaccessibilit del conto se tutto si svolgeva correttamente.

Un anno dopo, comunque, i fatidici 378mila euro furono raggiunti e si pot pagare il nuovo microscopio che, intanto, ci era gi stato anticipato dal costruttore.

A quel punto, io cessai di partecipare agli spettacoli di Grillo, un po perch non ne vedevo pi la ragione, un po perch non mi andava di essere usato come fenomeno da baraccone, e un po perch sentire il comico relazionare di fatti scientifici di cui lui non aveva la minima competenza - e la cosa era fin troppo palese - mi metteva in imbarazzo.

Se fino ad allora il fine, ossia poter continuare le ricerche, aveva giustificato il mezzo, cio la raccolta fondi reclamizzata da Grillo, ora, a fine raggiunto, si doveva chiudere in fretta quella sorta di collaborazione.

Cos, piano piano i rapporti con il comico diventarono sempre pi rari. Ma, se Grillo lo sentivo poco, con la signora Bortolani persi ogni contatto. Questa, inspiegabilmente, pur invitata innumerevoli volte, non solo non venne mai a trovarci bench abiti a mezzora di strada dal laboratorio, ma non rispondeva pi n alle nostre telefonate, n alle lettere, n alle e-mail.

Nel frattempo, le ricerche continuavano a dare frutti eccezionali, tanto che la Comunit Europea mise mia moglie a capo di un altro progetto, ancora una volta ideato da lei, chiamato DIPNA, notevolmente pi grande del primo. Questo per approfondire unaltra nostra scoperta, cio la capacit delle polveri di penetrare nel nucleo delle cellule interferendo con il DNA. Addirittura la Camera dei Lord di Londra cinvit a relazionare sulle nostre scoperte, soprattutto per quanto riguardava laspetto dellinquinamento causato dalle esplosioni ad alta temperatura che si usano in guerra.

4 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

Anche il Ministero della Difesa italiano si mosse in seguito ai nostri studi sulle armi alluranio impoverito che dimostravano come le malattie dei soldati e dei civili esposti allinquinamento bellico fossero dovute alle polveri generate dalle esplosioni. E per il Ministero lavorammo e continuiamo a lavorare.

Non saranno in tanti, ma forse qualcuno ricorder che nel febbraio del 2008 io mi candidai alla Camera dei Deputati con la lista civica chiamata Per il Bene Comune, venendo indicato come candidato alla presidenza del consiglio. Naturalmente, non serve nemmeno sottolinearlo, era chiaro a tutti che non sarei mai riuscito a battere Prodi o Berlusconi e, a dire il vero, a me era altrettanto chiaro che non avrei mai ottenuto il minimo dei voti per arrivare a Roma. E cos fu, anche per il boicottaggio solidale di tutti i mezzi dinformazione, con i giornali silenziosi, la RAI che mi riserv lo 0,3% del tempo dedicato ai candidati e Mediaset che si limit a farmi partecipare ad una trasmissione chiamata Matrix a fine maggio, quando le elezioni si erano svolte ad aprile.

Se il boicottaggio dei media non fu per me una sorpresa, ci di cui non mi ero reso conto era che la mia discesa in campo disturbava Beppe Grillo o, meglio, il suo gestore Gianroberto Casaleggio che aveva partorito le famose Liste Cinque Stelle.

E nemmeno piaceva ad Antonio Di Pietro, che fa parte della scuderia di Casaleggio e che, a Grillo pensionato, vedr confluire sul suo partito - un partito di cui lui , come si suol dire, padre padrone - gli orfani del comico trasformato tanto incredibilmente quanto provvisoriamente in maestro di pensiero.

Nella mia cecit, io non fui capace di leggere qualche segnale evidente: improvvisamente Grillo prese a non rispondere alle mie telefonate n alle mie e-mail e, in aggiunta, si rese protagonista di un episodio che quasi nessuno conosce, e chi lo conosce ben si guarda dal renderlo pubblico.

Nella tarda primavera del 2008 un gruppo di grillini di Firenze mi propose di mettere in atto una raccolta fondi per aiutare la nostra ricerca. Si trattava di uniniziativa minima, ma non per questo disprezzabile, perch per chi fa ricerca ogni centesimo significa un sia pur piccolo passo avanti verso un risultato scientifico. I ragazzi fiorentini iniziarono a darsi da fare ma poco dopo, ad

5 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

inizio estate, io mi vidi recapitare una raccomandata firmata da tale avvocato Maurizio Grillo, nipote del comico, con la quale venivo diffidato dal raccogliere fondi attraverso i grillini, come se questi costituissero una propriet privata in una sorta di riesumata schiavit. Va da s che, dal punto di vista legale, la mossa era nientaltro che grottesca, palesemente infondata comera, ma ottenne leffetto voluto: i grillini cessarono subito di raccattare denaro, arrivato appena ad una manciata di euro.

Se allora mi era difficile decifrare unazione cos apparentemente assurda ed immotivata, per di pi senza aver ricevuto nemmeno una telefonata da Grillo, la cosa mi divent chiarissima un anno pi tardi, il 30 giugno del 2009.

Quel giorno mi arriv, infatti, una lettera raccomandata firmata dallavvocatessa Bortolani con la quale mi si comunicava che il microscopio, legalmente di propriet della Onlus, era stato donato allUniversit di Urbino ma che noi, mia moglie ed io, avremmo potuto usarlo almeno una volta la settimana.

Improvvisamente cominciai ad aprire gli occhi.

Chi ha voglia di leggere quanto la Bortolani aveva scritto sul suo sito Internet in tempi non sospetti vada allindirizzo http://www.bortolanionlus.it/2007/04/02/parte-il-progetto-di-ricerca-sui -possibili-effetti-che-l%e2%80%99inquinamento-da-polveri-puo-avere-sui-bambini-gia-dallo-sta to-fetale/ e confronti con quanto stava accadendo.

Perch ci portavano via il microscopio in disprezzo di tutto ci che si era promesso ai donatori ( http://www.oltrelacoltre.com/?p=4485 )? Perch nessuno aveva mai discusso con noi la cosa? Perch, volendocelo proprio portare via, invece di donarlo al Centro dei Biomateriali dellUniversit di Modena diretto da mia moglie lo portavano a Urbino?

Venni a sapere quasi subito che dallinizio della primavera del 2008, in coincidenza con la mia candidatura politica, Grillo e la Bortolani si erano messi a trattare con lUniversit di Urbino per sottrarci lapparecchio.

6 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

Il tutto, inutile dirlo, a mia insaputa, esattamente come si fa quando si combina qualcosa di non propriamente onorevole e, alla fine, la trattativa and in porto.

Se sia corso denaro, io non posso saperlo, ma la mia opinione personale che il motivo della sottrazione fosse altro che intascare qualche euro sottobanco.

La verit che quelle nostre ricerche diventavano ogni giorno pi scottanti e che glinteressi reali di Grillo, o di chi gli sta alle spalle, ne venivano pesantemente toccati.

Questo spiega anche la scelta di Urbino, ununiversit che occupa una classifica a livello internazionale non proprio lusinghiera, dove nessuno si mai occupato di nanopatologie.

A illustrare meglio quella scelta va tenuto in conto come in un passato allora recente io fossi stato chiamato a difendere un Comune della provincia di Pesaro e Urbino dalla minaccia di un inceneritore a cosiddette biomasse che unazienda intendeva costruire in una localit chiamata Schieppe.

Allora fu lUniversit di Urbino a scagliarmisi contro per difendere glinteressi della ditta ma, alla fine, vinsi io.

A margine, il Comune di Montemaggiore mi concesse la cittadinanza onoraria per il salvataggio.

Salvataggio, peraltro, che ho ripetuto pi volte in altri luoghi. Tutto considerato, allora, quale ubicazione migliore per il microscopio? Ad Urbino le ricerche di nanopatologia sarebbero certamente morte e, in aggiunta, si sarebbe fornito il nostro strumento di ricerca proprio a chi mi aveva combattuto.

Inutile dire che mia moglie ed io lottammo con tutte le nostre forze per opporci al trasferimento del microscopio, ma non ci fu nulla da fare: loggetto apparteneva di diritto alla Onlus Bortolani e

7 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

la donazione appariva legittima. I donatori? Le bugie che si erano raccontate loro per spillare quattrini? Il fatto che Grillo mi avesse sfruttato facendomi lavorare a mie spese per un anno sfruttando il mio nome e la mia faccia nei suoi spettacoli? Ma mi faccia il piacere! Fatta la festa, gabbato lo santo.

Qualcuno tra i donatori si mosse scrivendo alla Onlus Bortolani e tentando anche, senza successo, discriversi allassociazione, obbligata per legge ad accettare chiunque. Il risultato fu un muro di gomma. Molti scrissero allUniversit di Urbino, compreso il Sottosegretario alla Difesa, per scongiurare la sottrazione. Di nuovo un muro di gomma fu il risultato. Moltissimi mandarono commenti al blog di Grillo chiedendo spiegazioni riguardo ad un atto cos apparentemente inspiegabile. Il risultato, una volta di pi, fu un muro di gomma insieme a una censura ferrea che impediva e tuttora impedisce la pubblicazione di qualsiasi cosa disturbi il personaggio (io ci ho provato varie volte, se non altro per divertimento). Il che da solo dimostra tutta la debolezza del comico trasformato in uomo politico.

Nel frattempo avevamo fondato una onlus chiamata Ricerca Vita con la finalit di far conoscere al grande pubblico i risultati delle nostre ricerche. Come cera da aspettarsi, i soliti noti riuscirono a farla chiudere asserendo che quella Onlus fa ricerca, cosa vietata in Italia a quel tipo di associazione.

Certo, laccusa a dir poco grottesca: Ricerca Vita non disponeva di laboratori, di personale n di apparecchiature e, dunque, la ricerca sarebbe stata comunque impossibile, ma che importa?

Intanto si riusciti a fermare il pericolo che trapeli linformazione e la nostra opposizione avviata presso gli organi burocratici competenti potrebbe avere tempi biblici.

Ma di episodi da raccontare ce ne sarebbe una lista lunghissima, tutti a conferma di quanto credo ormai sia evidente.

Ora, io mi trovo in condizione di non poter pi dare una mano a nessuno dei tanti che continuano a chiedermi aiuto: ci costruiscono un inceneritore dietro casa, il cementificio qui vicino brucia rifiuti tossici e ci avvelena, ci piovono materiali oleosi corrosivi sul davanzale, c una moria di bambini per leucemia tutti nella stessa scuola

8 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

A me non resta che dire di rivolgersi a Grillo, alla Bortolani o ad Urbino e la reazione quasi sempre indispettita.

Ma che posso farci io? Dove eravate quando mi spogliavano dello strumento? Chi di voi si mai chiesto quanto mi costano le ricerche? Lo sapete che io lavoro non solo gratis ma a mie spese dal 2004?

La forza di Grillo travestito da uomo politico quella di disporre di uno zoccolo duro di fedelissimi che vedono la messa in discussione del loro maestro di pensiero come un atto blasfemo.

sufficiente leggere le loro reazioni in parecchi siti che circolano in rete: mai una discussione basata sui fatti ma solo insensatezze in nessun caso supportate da uno straccio di documento, e sempre il concetto religioso se Beppe lha fatto, avr avuto le sue ragioni.

Al mio invito a Grillo costantemente ripetuto di un confronto pubblico tra lui e me (un esempio tra i tantissimi: http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2033-caro-beppe.html ) sempre stato risposto con un silenzio terrorizzato. Che potrebbe mai ribattermi il comico? Come potrebbe giustificare azioni la cui portata temo - lui stesso magari non ha compreso? Come potrebbe giustificare, proprio lui, la sua censura? Quali argomenti potrebbe estrarre dal cilindro per spiegare il suo imbavagliamento della ricerca? Come potrebbe guardare negli occhi le persone che hanno avuto bisogno di noi e continuano a chiederci aiuto? Con che faccia potrebbe spiegare le sue fughe davanti al pericolo di un confronto? Come potrebbe spiegare il comportamento dellUniversit di Urbino che, dal 22 gennaio scorso, quando si portata via lo strumento, non lha mai usato e non ci ha nemmeno mai permesso di vederlo (vedi QUI e QUI )?

A tutto questo non esiste una sola risposta n da parte del comico n da parte del suo staff n da parte dei suoi fedelissimi. Solo i soliti saggi da osteria ripetono bisogna ascoltare tutte e due le campane con la certezza che una delle due non suoner mai.

9 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

Se di tutto questo ben pochi sono al corrente perch i mezzi di cosiddetta informazione, tutti, nessuno escluso, ne tacciono cocciutamente. E ne tacciono perch dalle fonti inquinanti, in particolare daglinceneritori (chiamati grottescamente termovalorizzatori), tutta la politica italiana ricava denaro. E tanto. E da queglimpianti succhiano quattrini, e tanti, grandi imprenditori che fanno impresa con i soldi altrui.

Cos i giornali e le TV, che vivono di pubblicit e quella pubblicit arriva proprio dai grandi gruppi di pseudoimprenditori di cui sopra, se ne stanno prudentemente zitti, complici di malefatte di cui paradossalmente ignorano di essere vittime come tutto il resto del mondo. Basti osservare la reazione di quel giornale che si presenta in veste di paladino della verit chiamato Il Fatto Quotidiano alle numerose lettere dei lettori che chiedono informazioni sulle prodezze di Grillo raccontate in sunto sopra: zero, esattamente come tutti gli altri giornali. Tengono anche loro famiglia.

Malauguratamente il mondo ha perso il concetto di politica, dimenticando che questa la conduzione virtuosa della casa comune e non ha ragione di esistere per altro.

Certo la politica non quella bolgia infernale che noi supinamente accettiamo dintrighi, di compromessi, dipocrisie, di affari giocati a spese dei borsellini e, quel che peggio, della salute di chi la politica dovrebbe istituzionalmente servire e della salute delle generazioni future. Da noi si contrabbandano per politica le baruffe tra Fini e Berlusconi, le ridicole enormit delle nostre veline assurte alle vette della politica nostrana, le esternazioni sul mondo ideale ottocentesco della cosiddetta sinistra che non ha unidea che sia una, o le follie dei sindacati che mobilitano milioni di lavoratori per quattro soldi da aggiungere in busta paga e sinfischiano bellamente della loro salute di cui non vogliono nemmeno sentir parlare.

E, a corollario della politica, da noi si conserva in vita una pletora del tutto inutile quando non dannosa distituzioni che dovrebbero salvaguardare lambiente. Tra queste lARPA, che viene mantenuta a spese pubbliche e che, invece, non fa altro che mentire sulle reali condizioni ecologiche. Forse qualcuno ricorda unintervista: Quando ero presidente del Consorzio dei rifiuti a Caserta ho chiesto la tracciabilit della diossina e degli altri inquinanti. Ho subto minacce, mi hanno lasciato solo e mi sono dovuto dimettere. Le Arpa italiane lavorano malissimo, le analisi si contano con il contagocce. Il motivo? Sono carrozzoni politici, senza alcuna indipendenza scientifica. Pubblicare dati negativi turberebbe il consenso politico, e il direttore di turno perderebbe la poltrona. (Vincenzo Pepe, intervistato da LEspresso del 29 novembre 2007 - pag. 72).

10 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

Chi ha seguito, tra le altre prodezze, le vicende legate allincendio DeLonghi di Treviso - a seguito del quale lARPA veneta rassicur la popolazione dicendo che non erano state generate diossine (quando, di fatto, non aveva eseguito alcuna indagine) - sa di che cosa sto parlando.

Ma di episodi analoghi si potrebbe riempire un volume ponderoso, un volume che, invece, resta desolatamente con le pagine bianche perch di queste cose non c chi voglia parlare.

Chi ne intascherebbe qualcosa parlandone?

Nessuno pare rendersi conto che non esiste nulla di pi importante della conservazione dellambiente. Lo si voglia o no, il Pianeta piccolissimo e linquinamento sempre pi omogeneamente distribuito con cui lo stiamo avvelenando colpisce inevitabilmente ognuno di noi senza possibilit di privilegio.

E quel che pi allarmante laccumularsi inesorabile di quei veleni per i quali non esiste degradabilit (quando si parla di bonifiche non so se ridere o piangere) e la loro capacit di passare da madre a feto provocando non solo aborti e malformazioni ma modifiche del DNA con un genoma umano che va mutando in tempi rapidissimi e non muta certo per il meglio.

questo il nemico contro cui si deve assolutamente combattere. Qualche euro in pi in busta paga, una legge elettorale meno farsesca di quella odierna, un premier meno imbarazzante Tutte cose bellissime, ma, se schiatteremo come cani, a che ci servir tutto questo? E, se non sapremo che cosa rispondere quando, inevitabilmente, la generazione futura ci accuser di aver saputo e di non avere agito, non saremo altro che dei volgari assassini per pigrizia. Qualcuno venga a trovarmi nel mio laboratorio e gli mostrer come stanno le cose. Venga, e gli far vedere ci che i politici e i sedicenti scienziati che si prostituiscono per quattro soldi o per un gradino di carriera non vogliono vedere e non vogliono sia mostrato.

Ma la cosa che mi spaventa di pi ci che costituisce la causa e la conseguenza ad un tempo di tutto questo: lo stato di anestesia in cui vegetiamo.

11 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

Ormai beviamo qualunque fandonia, meglio se rassicurante, purch sia pronunciata tre volte per farla diventare pirandellianamente vera, o se la fandonia strepitata in piazza da qualche guru abborracciato apposta per limpresa.

Il fenomeno del grillismo, cos funzionale al sistema, ne la riprova pi evidente e sconsolante. Migliaia di ragazzotti rassicurati dalla forza del branco e dal darsi reciprocamente ragione fino ad esserne intontiti sono pronti a portare il loro obolo di denaro e il loro lavoro a un personaggio senza alcuna qualifica politica o culturale. E dei suoi scheletri nellarmadio, vedi la non certo onorevole vicenda del microscopio, peccato mortale fare anche solo menzione.

Questi giovani alla ricerca disperata di un ideale hanno riposto la loro fede in un uomo di spettacolo che si serve di loro per mantenere vivo il suo personaggio e continuare cos a riempire i palasport. In quellambito lo spirito critico non deve esistere, va soffocato sul nascere con una censura ferrea ed impenetrabile, e la minima obiezione bollata con una sorta di fatwa morale.

I transfughi sono rarissimi ( http://www.stefanomontanari.net/sito/blog/2035-senza-commento.ht ml ) e di loro non si parla.

Gi a livello locale, per esempio in Emilia Romagna, questi ragazzi hanno dato una prova desolante del loro spessore sbranandosi tra loro, facendosi beffe di tutto quanto di etico sostengono pubblicamente, per un posto al parlamento regionale andato poi a chi non spettava. Dovessero costoro davvero arrivare ad ottenere qualche posizione di potere, se non ci sar un nuovo 1922 solo per linconsistenza e la pochezza dei protagonisti.

Ma, se tutto quello che ho chiamato grillismo servisse solo ad attirare pubblico e denaro per il comico, forse potremmo annoverarlo tra le manovre pubblicitarie riuscite, magari un po ai confini estremi della correttezza, ma, via, transeat!

Il problema vero sta, invece, nel fatto di manovrare tutta questa torma di giovani per far funzionare il sistema che vige ora. La sottrazione del microscopio che combatteva lincenerimento dei rifiuti con tutta la corruzione e le ruberie (miliardi di euro) che gli vanno

12 / 13

Grillo, tra polveri sottili, cause usa e getta e silenzi


Scritto da Stefano Montanari Gioved 14 Ottobre 2010 00:21

appresso ne illustra levidenza.

Come continuer a dire gridando nel deserto come un pazzo qualunque, se non ci riapproprieremo del nostro intelletto, della nostra dignit, del nostro buon senso e delle chiavi di casa nostra, vale a dire dello Stato come consorzio di cittadini uguali per diritti e per doveri, per noi non ci sar scampo. N ci sar per i nostri figli.

Stefano Montanari

www.stefanomontanari.net

13 / 13

Potrebbero piacerti anche