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1) Business, sport e formazione le nuove frontiere della blockchain

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Già dalle sue prime apparizioni nel mercato finanziario, la blockchain si è


dimostrata un’architettura non solo efficace, ma anche estremamente
versatile. Grazie a questa nuova tecnologia è infatti possibile la condivisione
trasparente di beni ed informazioni che si spostano all’interno della stessa
rete. Un database si occupa di archiviare i dati in blocchi, un po’ come accade
per la commutazione di pacchetti, collegati tra loro in quella che viene definita
“catena”. Il tutto con la sicurezza che i dati non possano essere modificati o
alterati da chi non ha accesso all’infrastruttura. Sicurezza e velocità quindi, per
un sistema che si dimostra sempre più utile anche in altri ambiti, nonostante
rimanga spesso legato alle transazioni e al mondo delle criptovalute in
particolare. La tecnologia blockchain, inizialmente nata per mettere in
sicurezza il trading sui mercati finanziari con applicazioni sicure come Bitcoin
Prime, oggi è ingaggiata per il trasferimento di informazioni e per la gestione
dei certificati di attività.
Nascono nuovi corsi di studi sull’argomento
Nonostante ci si riferisca ad un tipo di tecnologia piuttosto nuova, ha già
richiamato l’attenzione di molti studiosi anche in ambito universitario. In
particolar modo la Svizzera, un paese che punta molto sull’innovazione e sulle
nuove tecnologie, sembra sia divenuto il nuovo hub per gli esperti di
blockchain. Il Paese del nord Europa infatti, sembra essersi ormai affermato
come uno dei migliori in cui approfondire tematiche legate alle criptovalute e
alla finanza decentralizzata, collegate inevitabilmente al mondo della
blockchain. L’università di Zurigo e quella di Losanna appaiono come le più
attive sotto questo aspetto, proponendo in maniera assidua corsi estivi,
programmi di approfondimento e lezioni mirate alla scoperta di questo nuovo
formidabile sistema, coinvolgendo esperti e professionisti provenienti da ogni
parte del mondo. È vero, siamo ancora all’inizio e non possiamo di certo
considerare le università di blockchain come asset già affermati all’interno
della società. Ma nonostante ciò, il messaggio che traspare è la volontà di
voler approfondire l’argomento puntando su conferenze, dialoghi e confronti
pratici con il fine di arrivare un giorno a sviluppi concreti della tecnologia.
Anche il mondo del calcio non rimane a guardare
La quantità di denaro che gira intorno al mondo sportivo, ed in particolare
riferendoci quello calcistico, ha visto risvegliato un interesse nella blockchain e
nel mondo delle criptovalute. Sulle maglie dei diversi calciatori della nostra
Serie A sono comparsi diversi sponsor che rimandano a siti e piattaforme che
si occupano della compravendita delle nuove monete digitali. Cripto.com,
importante piattaforma di exchange internazionale, ha persino voluto spingersi
oltre, proponendosi come sponsor ufficiale nella finale di coppa Italia della
scorsa stagione. La Lega Calcio ha ben accolto la proposta ed è diventata
una delle prime associazioni nazionali ad instaurare un accordo di partnership
con una società che si occupa di criptovalute. Anche il Paris Saint Germain si
è fatto portabandiera del mondo cripto grazie ad una arguta mossa di mercato.
Lionel Messi, uno dei giocatori più famosi e conosciuti in tutto il mondo, vedrà
ricevere una parte del suo stipendio sotto forma di NFT, per la precisione la
criptovaluta $PSG Fan Tokens. Prepariamoci nei prossimi anni a grandi
cambiamenti, sempre sulla scia della blockchain che sembra ormai essersi
affermata in ogni ambito possibile come tecnologia vantaggiosa e su cui
puntare.

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