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#!/bin/sh
cat<<-PROLOG
Content-type: application/xls
Cell A1;B1;C1
2;3;4
PROLOG
si ottiene che Netscape o chi per lui - se avete il cattivo gusto di usare Internet
Explorer ;-) - salvi i dati su disco, e poi invochi Excel per gestirli.
"Ehi, ehi" - dirà qualcuno "Quello non è un formato Excel, che diavolo!".
Infatti non lo è. E' il formato CSV, che - finché non usate il punto e virgola nel
vostro foglio - funziona ugualmente. Excel carica il foglio, lo converte e non dice
niente all'utente, che rimane convinto di avere a che fare con un foglio Excel
"purosangue" (e, se ha un nome Excel, si comporta come Excel e viene letto da
Excel, per quanto mi riguarda è un foglio Excel purosangue).
Un trucco identico viene usato con Word, dove i dati sono un po' più complessi e
vengono inviati in formato Rich Text Format.
Occhio, ragazzi!
Se questa moda di invio dati Excel via Web prende piede, sarà bene ricordarsi che
funzionerà anche se, invece del file CSV, inviassi un file già pronto e davvero in
formato Excel.
#!/bin/sh
cat<<-PROLOG
Content-type: application/xls
PROLOG
cat /var/spool/macro-virus/excel/foglio_infetto.xls
exit 0;