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10 – OTTOBRe 2022
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ISSN 1120432 (ONLINe)

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 OTTOBRE

CORRERE LEGGERE

ERANO CORTE, SEMPRE PIÙ CORTE, si faceva fatica a chiamarle gonne. Infatti
erano minigonne, le prime appena sopra al ginocchio, e poi sempre più su: la mam-
ma ti inseguiva per farti cambiare prima che tu uscissi, ma tu eri più veloce, già
giù per le scale, e poi per le strade, fiera e insolente con le tue gambe che non finiva-
no mai e gli stivaloni alla coscia, i capelli a riccioli e il trucco con gli occhi a stella.
Freddo? Macché, non si ha mai freddo a vent’anni. Nemmeno negli Anni 70, quando
il cappotto faceva borghese e uscivi con certi tuoi maglioni colorati tricottati da
te, uno sopra l’altro e, sotto, le gonnine a fiori leggere leggere, anche sottozero, e
poi, l’8 marzo, voilà, si toglievano le calze, con qualunque clima, perché era un rito,
una liberazione, e pazienza se qualche volta avevi la pelle d’oca, bastava affrettare
il passo, correre un po’ di più, non fermarsi mai e il freddo spariva.
Negli Anni 80 eri diventata audace, scollature a V quando andavi a ballare in
discoteca, e poi le prime trasparenze, le giacche maschili addolcite dalle camicine
vedo-non-vedo, il ritorno dei tacchi, i primi abiti tutti firmati, portati a pelle, il cor-
po esiste, è tutto tuo, non lo vuoi mostrare? Col trionfo del nero e del minimalismo
Anni 90, certe nudità erano d’obbligo: il bagliore delle gambe rosate sotto le gonne
strette, l’occhieggiare di una caviglia sottile e di un paio di ballerine svelte con i
pantaloni a sigaretta. Lo fanno le inglesi, niente calze d’inverno, nella cool London
è così, vuoi che non sappiamo farlo anche noi, anche con il vento, anche con la piog-
gia, anche sottozero?
E quando si usciva alla sera, tutte insieme, all’alba del nuovo millennio, perché
“Girls Just Want to Have Fun” - le ragazze vogliono solo divertirsi - vuoi che non si
provasse qualche mise da star, qualche abito da sera impalpabile, da socialite, solo
che le celebrity hanno i driver che le scorrazzano qua e là, mentre tu sei in giro con
le amiche per un aperitivo, ma che differenza fa, l’importante è indossare quel paio
di décolletée, quell’abitino sparkling che, se lo metti con sopra il cappotto, chi te lo
vede? E il gelo? Pazienza, le ragazze si scaldano ridendo.
E sorridi anche adesso, pensando a quanto si preoccupano tutti per l’inverno
che sarà freddo - qualche grado di riscaldamento in meno in casa - dimentican-
do che da anni le stagioni non sono nemmeno più fredde come una volta. Sorri-
di, perché tu di gambe nude e inverni gelidi hai buona memoria, e in fondo non
ti sei mai divertita così tanto.
DANDA SANTINI, DIRETTRICE DI AMICA
FOTO R IC CA RD O TI NELLI

AMICA 39
 OTTOBRE 2022
SOMMARIO
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TOCCHI DORATI – Una chain-gioiello impreziosisce la borsa night and day.

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fetish e colori bold. La nuova tendenza è capace di stupire PAG. 134
RUBRICHE VINICIO MARCHIONI: SONO AFFASCINATO
EDITORIALE di Danda Santini 39
................................................................................................................ DAL LATO OSCURO di Andrea Giordano ....................................................................... 109
COME ERAVAMO di Gian Carla Perego 53
................................................................................... AMAZZONE foto Cometti
....................................................................................................................................... 112
FILOSOFICA MENTE di Ilaria Gaspari 84
............................................................................ INÈS DE LA FRESSANGE di Mariangela Rossi ........................................ 125
L’AMICA GENIALE di Fiorella Donati ............................................................................... 214 SAFARI D’AUTUNNO di Micaela R. Tenace ........................................................... 129
EROS E PSICHE di Maurizio Bini ............................................................................................ 224 MACRO foto Robin Broadbent .............................................................................................................................. 134
AMICA È SCRITTO NELLE STELLE di Luisa Simonetto ........................................... 146
LE SCELTE DEL MESE a cura di Carla Ferron ................................................ 57 INVESTITRICI CERCANSI di Fiammetta Bonazzi .............................. 151
MODA E STORIE NEW FACE foto Gianluca Fontana ......................................................................................................... 154
FETISH foto Alistair Taylor-Young ................................................................................................................. 86 I SOGNATORI di Stella Romoli .................................................................................................................... 164
MARIA LUISA FRISA E MARCO RAMBALDI GIOCHI IN BORSA di Virginia Ricci ........................................................................................... 169
A CHE PUNTO È LA MODA di Antonio Mancinelli .............................. 100 INSTA-FRIENDLY foto Luca Bellumore ................................................................................... 172
AMICA 43
 SOMMARIO

IN COPERTINA
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ACCORDO TRA LE PARTI - Rouge, rien ne va plus: su bocca, unghie, persino sulle palpebre.

IN ARMONIA - Sfumature diverse, ma una sola cromia:

occhi, labbra e mani scelgono il monocolore
IL TALENTO DI MISS RIPLEY di Barbara Villotta
BOHEMIAN RHAPSODY di Barbara Villotta
MODA NEWS di Stella Romoli
BELLEZZA E BENESSERE
TROVARE L’ACCORDO di Cristiana Provera
LA CLASSE È ACQUA di Rachele Briglia
HELP DESK di Cristiana Provera
LA VITA É DA TENERE STRETTA di G. Maffina
ALLA SPA COME DAL SARTO di Stefania Romani
MI DAI UN MINUTO? di Letizia Rittatore Vonwiller
MELATONINA PER LA PELLE
STATO DI CALMA di Ivan Pestillo
44
........................ 183
..................................................... 185
...................................................................................................................... 187
.....................................................192
.................................................................. 198
.................................................................................................... 202
................ 209
...................... 212
............................ 217
..................................................................................... 2 18
............................................................................................. 219
PAG. 192
BEAUTY NEWS di Cristiana Provera .................................................................................... 220
MAGICO VAGO di Fiammetta Bonazzi ................................................................................... 223
LIFESTYLE
INTERNI D’ANTAN di Benedetta Rossi ............................................................................ 226
UN GIAPPONE IN MINIATURA di J. W. Delano ......................... 232
HOT LIST - FRANCIACORTA di Maria Tatsos .................................... 238
ATMOSFERA NIKKEI di Gabriella Bensa ............................................................ 241
NIKA ZUPANC - LA MIA MILANO di B. Rossi ................................ 242
AMICA A-Z
GUIDA SHOPPING a cura della redazione ....................................................................... 245
L’OROSCOPO di Susan Miller ................................................................................................................. 263
LA CICCI di Anna de Falco
................................................................................................................................ 266
AMICA
 Comunicato sindacale
Cairo dice No allo smart working.
Il lavoro agile è uno strumento utile per qual-
siasi azienda moderna. Fa aumentare pro-
Direttrice Responsabile
duttività e competitività; rende i dipendenti
più autonomi e responsabili; aiuta l’ambiente;
DanDa santini (danda.santini@rcs.it) infine, in un periodo di emergenza energetica,
Condirettrice
consente importanti risparmi economici. Non
a caso la politica tutta dimostra attenzione
Luisa simonetto (luisa.simonetto@rcs.it) e volontà di sostegno al ricorso allo smart
working.
Il nostro editore, no. Urbano Cairo nega qual-
progetto grafico e Direzione creativa siasi possibilità di ricorso al lavoro agile, per-
Florian Ribisch/Buero Milano sino per i dipendenti con problemi di salute
ufficio centraLe art Director
e di famiglia, e rifiuta da mesi l’avvio di un
caporeDattrice centraLe & beauty Anna Capettini (anna.capettini@rcs.it) confronto sindacale. Eppure, di fronte all’e-
Carla Ferron (carla.ferron@rcs.it) fashion Director mergenza da Covid-19, nel marzo 2020, le gior-
caporeDattrice centraLe Anna de Falco (annamaria.defalco@rcs.it) naliste e i giornalisti hanno risposto con re-
Gian Carla Perego (giancarla.perego@rcs.it) fashion eDitor at Large sponsabilità e prontezza di adattamento alla
vicecaposervizio centraLe Vanessa Giudici richiesta di un improvviso cambiamento di
Barbara Pietroni (barbara.pietroni@rcs.it)
organizzazione da parte di Rcs MediaGroup,
adeguandosi alla modalità di lavoro a distan-
attuaLità
Stefania Romani (stefania.romani@rcs.it)
za senza alcuna ripercussione sulla realizza-
beLLezza zione dei nostri giornali, che sono andati in
Cristiana Provera (cristiana.provera@rcs.it) edicola con puntualità, e sull’aggiornamento
grafica costante dei nostri siti.
Luca Lacorte (luca.lacorte@rcs.it), Noëla Levi (noela.levi@rcs.it) Così è stato fino al 31 agosto scorso. Dal pri-
photo proDuction mo settembre, tutto è cambiato: l’azienda ha
Daniela Ferro (daniela.ferro@rcs.it)
preteso il rientro nelle redazioni rifiutando
ricerca iconografica
Cristina Ferrari (cristina.ferrari@rcs.it)
qualsiasi confronto sul lavoro agile e negando
Web eccezioni anche a lavoratori con fragilità di
caporeDattrice Justine Bellavita ( justine.bellavita@rcs.it) salute o genitori di figli piccoli. Una posizione
vicecaporeDattrice Chiara Moniaci (chiara.moniaci@rcs.it) incomprensibile e antistorica, per un editore
Stella Romoli (stella.romoli@rcs.it) che vuole mostrarsi moderno, innovativo e “il-
segreteria Di reDazione luminato” di fronte al mercato come Urbano
Alessandra Bolcato (alessandra.bolcato@rcs.it), Giovanna Ruosi (giovanna.ruosi@rcs.it)
Cairo.
Nonostante la rigidità e l’atteggiamento di
coLLaboratori
Gabriella Bensa, Maurizio Bini, Fiammetta Bonazzi, Rachele Briglia, Michela Buratti, Giampiero Cara, chiusura dell’azienda, noi restiamo comunque
Claudia Carretti, Michela D’Angelo, Fiorella Donati, Maddalena Frazzingaro, Ilaria Gaspari, convinti della strategicità, soprattutto per
Andrea Giordano, Viviana Graziano, Giovanna Maffina, Antonio Mancinelli, Caterina Matteucci (casting), Rcs Mediagroup, del ricorso allo smart wor-
Francesco Mautone, Susan Miller, Ivan Pestillo, Virginia Ricci, Letizia Rittatore Vonwiller, king come strumento da utilizzare con intel-
Benedetta Rossi, Mariangela Rossi, John Rugman, Valeria Scarponi, Maria Tatsos, Micaela R. Tenace, ligenza e flessibilità, attraverso un accordo
Martina Verità, Barbara Villotta, James Whitlow Delano che lo integri al lavoro in redazione in un’ar-
ufficio Di parigi Annalisa Gali ticolazione dell’attività capace di generare
branD manager Chiara Pugliese aumento ulteriore di produttività e risparmi
aDvertising manager Claudia Bettoni
coorDinamento tecnico Allen Michi
economici. E rinnoviamo la nostra richiesta
centro servizi fotografici e guarDaroba Eleonora Caglio di avvio immediato di un confronto sindacale
ricerche e immagini Centro Documentazione Rizzoli tel. +39 0225843030, archivio.periodici@rcs.it per la definizione in tempi rapidi di un’intesa
internationaL eDitions Maria Francesca Sereni (mariafrancesca.sereni@rcs.it)
content synDication press@rcs.it
aziendale.
Il Comitato di Redazione
RCS MediaGroup S.p.A., Via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano, tel. +39 0225841, fax +39 0225843677
Ufficio di Parigi, 287 Rue Saint Jacques, 75005 Paris tel. +33 6 80401693
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Urbano Cairo del prezzo di copertina deve essere effettuato su nità che consente di migliorare la qualità
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a RCS MediaGroup S.p.A. comunicando via e-mail l’indirizzo e il numero
Federica Calmi, Carlo Cimbri, Benedetta Corazza, richiesto. ABBONAMENTI ITALIA: www.abbonamentircs.it - oppure senza nasce da un sentire comune dei Diret-
Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Uberto Fornara, telefonare a 02-63798520 (lun-ven 7.00-18.30) - inviare un fax al numero tori e dei Dirigenti dell’intera azienda d’inte-
Veronica Gava, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, 02-25883625 - un’e-mail a abbonamenti@rcs.it, precisando il proprio
recapito postale. L’abbonamento andrà in corso dal primo numero sa con l’Editore. RCS conferma che verranno
Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Per il
rinnovo attendere l’avviso di scadenza. Se si ha un abbonamento in
tutelati i casi legati ai problemi di salute.
Direttore generaLe neWs
Alessandro Bompieri corso, comunicare sempre il codice abbonato. ESTERO: per le seguenti RCS MediaGroup
nazioni: Austria, Australia, Belgio, Canada, Croazia, Germania, Grecia,
Lussemburgo, Slovenia, U.S.A. chiedere informazioni al Servizio
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PERIODICO MENSILE
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00121 Roma - Italia - Tel. +39-06-65000808 - email: sub@fastmag.it -
ERRATA CORRIGE
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Il sandalo pubblicato a pag. 42 di Amica
STAMPA: Rotolito S.p.A - Via Sondrio 3 - 20096 Seggiano di Pioltello (MI) DCB Milano. @RCS MediaGroup S.p.A. di settembre è di Sergio Rossi. Ci scusiamo
PUBBLICITÀ: Cairorcs Media s.P.A
SITO: www.cairorcsmedia.it - SEDE OPERATIVA: via Angelo Rizzoli 8 -
ISSN 2499-2984 (Print) - ISSN 1120432 (OnLine) con i lettori e con i diretti interessati.
20132 Milano - Tel. +39 022584.1 - Telefax +39 0225846848 Questo periodico è iscritto Accertamenti diffusione
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1992 - VESTIRE È POTERE

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OTTTOBRE 1992. IN
COVER LA FORZA
DI U
UN CLASSICO:
IL G
GIACCONE DI
PANNNO ROSSO.
ALLL’INTERNO,
SPUUNTI DI MODA,
CAMICIE BIANCHE,
MAANTELLE E
ANIMALIER, E A
TU PER TU CON
DUE ATTRICI DI
CARRATTERE:
SHAARON STONE
E IS
SABELLA
FERRRARI.
R RARI

CHIC, MA VOLITIVA. Naturale, ma curata. E decisamente femminile. Così, trent’anni fa, Amica dedicava il nu-
mero in edicola il 26 ottobre a una donna nuova e a una moda su misura per lei: un power dressing in versio-
ne alleggerita rispetto alle spalle imbottite e ai tailleur-armatura da business woman, senza però rinunciare
all’autorevolezza. Finita la sbornia dell’apparire, tipica degli Anni 80, i ’90 si aprono con la scoperta di un mood
più minimalista. Come la giacca in copertina, dove il colore - un rosso vibrante, lo stesso della cover del numero
che avete tra le mani - è il biglietto da visita della nuova purezza. Ma anche come la passione per la sartorialità,
per i classici (“tutti con dettagli dal sapore nuovissimo” recita il sommario del servizio firmato da Adriana Gla-
viano). E per la camicia: rigorosamente bianca, protagonista, mai maschile, casomai dandy. Evolve di pari passo
l’approccio al make up: c’è ma non si sente, lo si intuisce. Un esempio? Sharon Stone post Basic Instinct, che ha
messo da parte il punteruolo assassino per commedie romantiche. O Isabella Ferrari che, capelli scuri, niente
trucco e aria da intellettuale, svela un nuovo bellissimo volto: quello da attrice sofisticata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ■

AMICA 53
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 A CURA DI CARLA FERRON LE SCELTE DI OTTOBRE

PRENDITI TUTTO IL BRACCIO

Bracciali. Tanti bracciali, “impilati” sul polso. Il vezzo
un po’ sfacciato della poetessa Nancy Cunard, figlia di baronetto
e attivista (contro razzismo e fascismo), nonché musa di
Huxley e Man Ray, torna a dettare scelte radicali. Fin dallo stile.
HAN N O C O LLAB O RATO MICH E LA D’A N GE LO E MARTIN A VER I TÀ. MO D EL LA Z LATA BI LO H O LOVKO PE R WO ME N STAGE . T R U C C O E CAPE L L I GI OVAN N I I OVI N E PER G REEN APPL E/ MAC C O S METI C S

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tempi, di Nancy Cunard
(1896-1965).

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AMICA 57
 AMICA È.
MODA DI GABRIELLA BENSA

CR
ROMORAMA - La promessa di un’eterna vacanza. È il
messsaggio racchiuso nelle creazioni di Emilio Pucci fin dall’esordio
negli Anni 50. Promessa che la nuova direttrice artistica Camille
n
Miceli mantiene con il lancio de La Piazzetta, la collezione autun-
M
nale see now, buy now. Protagonista il colore, declinato in disegni
caleidoscopici e vorticosi per abiti che non si stropicciano e sono
ffacili da mettere in valigia. E che, talvoltlta, strizzano
t i
l’occhio allo stile disco, vero omaggio a Raffa aella Carrà.

MANTELLA CON
CAPPUCCIO IN PELLE
VEGANA VERNICIATA:
NELLA COLLEZIONE
LA PIAZZETTA DI PUCCI.

I MITICI 80 - Celebra il
decennio dell’edonismo sfrenato,
della libertà d’espressione,
dell’eclettismo frenetico. È Années
80, la mostra in calendario dal
13 ottobre fino al 16 aprile del 2023
al Musée des Arts Décoratifs
di Parigi: 700 opere tra abiti, foto, L’ORA
oggetti di design, musica e arte. SEGRETA
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FIBBIE DI CRISTALLI: SARANNO un bracciale oppure,
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ARTS DÉCORATIFS e madreperla.
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CHE TACCO FARÀ? - Silhouette

sensuali e iperfemminili: la capsule
collection Evangelie Smyrniotaki x Sergio
Rossi della prossima primavera non
passerà inosservata. Grazie anche a uno
stiletto in più finiture e colori. I più hot?
Cromato argento e plexiglas trasparente.
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58 AMICA
 AMICA È.
CULT FOTO MARCO GAZZA - STYLING VANESSA GIUDICI

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SCI-FI SECONDO
GIVENCHY:
BLAZER, ABITO
IN CHIFFON
DI SETA CON
LE RUCHES,
BORSA G-HOBO
E CUISSARDES
IN NAPPA.

NEXT GEN - A passi elastici nel futuro

Il domani è qui. Nella forma futuribile di un paio di stivali over-the-knee. In nappa stretch grigio perla
e con zeppa sagomata, i cuissardes alieni di Givenchy si candidano a must di stagione. Sci-fi e super sexy, si
portano a contrasto. Per esempio, con un abito in chiffon di seta profilato da voluminose ruches frou frou.
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60 AMICA
22.23 FALL
WINTER
 AMICA È.
ISPIRAZIONI DI MICAELA R. TENACE

INTO RIFUGI
Il bosco quasi
THE WOOD dentro casa:
una foto di
Interiors Now!,
Ottobre, è tempo libro pubblicato
di andar per boschi. da Taschen.
Come 100
In senso letterale, Contemporary
ma anche figurato: Wood Buildings
(a destra).
non bisogna
mai abbandonare
il sentiero del glam
IN THE RAIN
Non teme
l’umidità il look
antipioggia
autunno-inverno
firmato Marni.

FLORA E FAUNA
I colori della farfalla Ninfa dei
boschi scelti da Guerlain per una
cover dei suoi Rouge G. A destra.
Ciondolo nativo di Jacquie Aiche,
cui fa da sfondo la carta da
parati Woods di Cole & Sons.
GIRL SCOUT
Casco da
bicicletta, Met.
A sinistra.
Abito con una
fantasia di
funghi, Bottega
Veneta.

NATURA
CREA
Vasi in legno
massello,
Rubinacci NASO
Napoli. A destra. IN ARIA
Fragranza Odori di terra,
Bvlgari Man legni, foglie
Terrae Essence. e fiori: Woods,
candela
profumata
di Byredo.
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L’EDERA
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ramage,
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LA SCELTA
VINCENTE DIOR:
CON L’ABITO
NERO IN LANA
E SETA, I GUANTI
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THE NEXT ERA
IN PELLE E
LE DÉCOLLETÉE
DIOR 62-22.

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Accessori ai blocchi di partenza. In pole position, lunghi guanti in pelle verde ispirati al motociclismo, nati
dalla collaborazione con D-Air Lab, la startup di Lino Dainese. Seguiti da décolletée di vernice con fascetta
integrata di tessuto tecnico e tacco a virgola. La collezione autunno-inverno di Dior è chic e vincente.
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64 AMICA
 AMICA È.
PROTAGONISTI DI MICAELA R. TENACE

IL PAZIENTE
CATANESE
PERCORSO NETTO
Classe 1988, origini catanesi, studi
in Chimica, Alfredo Cortese
(a sinistra) è fondatore e direttore
Gli studi “chimici” lo aiutano con i polimeri creativo del marchio AC9.
dei tessuti. Ma è con le emozioni originate
dalle sue esperienze che Alfredo Cortese
inventa capi da desiderare. Nel tempo p

RADICI siciliane, studi univer-

sitari in Chimica, una passione
per la fotografia e un lungo back-
ground nelle pubbliche relazio-
ni moda: Alfredo Cortese arri-
va a fondare il suo brand, AC9,
nel 2019 attraverso un percorso IN PASSERELLA
“Con la P/E 22 ho scelto
decisamente non convenziona- di sfilare, cosa giudicata
le. Un mix esperienziale ormai da alcuni addetti
sedimentato dal quale lo stili- ai lavori un po’ obsoleta.
Per me è stata un’idea
sta pesca di volta in volta gli
vincente”, dice Cortese.
skill necessari: la scienza per
comprendere i polimeri dei
tessuti, le immagini per evo-
care sensazioni, le capacità
comunicative per esprimere
se stesso e il suo lavoro.

L’autunno/inverno 22-23
si chiama Milano 2010.
Perché?
Perché racconta del
mio arrivo in quella
città, o, meglio, rievoca
l’impatto emotivo cao-
tico e deflagrante che
ha avuto quell’avve-
nimento su di me. Di
quel giorno ricordo
distintamente la fitta
nebbia, l’umidità ad-
dosso, così l’hairstyling
di sfilata ha previsto
che i capelli venissero
bagnati. L’acqua è stata la-
sciata sgocciolare sui look in
totale libertà.
Lo stimolo è venuto da dentro
quindi...
Sì, mi lascio ispirare dalla
sfera esperienziale. Il tema del
viaggio è ricorrente, sia in sen-
so metafisico e spirituale che
tangibile, come in questa col-
lezione. In realtà, tutto quello
che sto facendo fa parte di un
percorso. Voglio trasportare le
persone dentro la mia visione
sfilata dopo sfilata, tassello
dopo tassello. Punto alla co-
municazione di un messaggio,
non politico bensì personale.
MIX “SBAGLIATI”
Cristalli e piume con
dolcevita e occhiali
da vista: nell’A/I 22-23
di AC9, tutto l’anti-
glamour di Cortese.
La musica ha un ruolo importan-
te e coinvolgente nei suoi show.
La verità? Prima di dise-
gnare o scegliere i tessuti, creo
la playlist Spotify di collezione.
Mi piace molto il periodo post
Woodstock e per l’A/I ho mes-
so i Khan (band di progressive
rock degli Anni 70, n.d.r.). A
cui ho mescolato Chopin e
Cover Me dei Depeche Mode,
che evoca i sogni di chi si spo-
sta nel mondo.
Anche la costruzione dei look è
particolare.
Non faccio prodotti Insta-
gram friendly. Non sono de-
siderabili nell’immediato, lo
diventano una volta toccati e
provati, vanno visti da vicino.
Il mio è un anti-glamour: uso
cristalli e piume, poi ci metto
occhiali da vista, una scarpa
“sbagliata”, la felpa. Nel mio
moodboard ci sono foto priva-
te della ex top Kirsten Owen,
oggi organic farmer e anti diva
per eccellenza.
Essere poco Insta-friendly è co-
raggioso nel 2022...
Sono per la comunicazione
silenziosa, non miro a diventa- COME TASSELLI
re un designer star, lavoro bene “Costruisco look smontabili
da chi li acquista. Vince chi fa
dietro le quinte. E ho pazienza. abiti che stanno bene addosso”,
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■ sostiene il designer.

66 AMICA
Il rituale anti-età d’eccellenza,
per la giovinezza della pelle.”

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 AMICA È.
CULT FOTO MARCO GAZZA - STYLING VANESSA GIUDICI

IL PENSIERO
UNICO DI CHANEL:

HA N N O C OLLABO RATO MICH E LA D’AN GE LO E MARTIN A VERI TÀ . TESTO MI CAE LA R . T E N ACE . MO D E L L A Z L ATA B I LO H O LOVKO PE R WO M EN STAGE. T RU C C O E CAPEL L I G I OVA N N I I OVI N E P ER G REEN AP P L E/ MAC C O S METI C S
TWEED ALL OVER
PER COMPLETO,
ORECCHINI,
COLLIER E BORSA
A CARTELLA.

“PENDANT” L’HIVER - Tutta d’un pezzo

Mimetismi stilosi, giocati sul tutto abbinato, ma così abbinato che pare un trompe l’œil. Tweed di lana su tweed
di lana per giacca, pantaloncini, borsa e - il colpo che davvero non ti aspetti - anche per gli orecchini,
illuminati da fili di lurex. Virginie Viard per Chanel dice basta allo spezzato, e rilancia capi e accessori gemelli.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
68 AMICA
 AMICA È.
PUNTI DI VISTA
L’OCCASIONE FA
IL VESTITO GIUSTO?
Conoscere le regole per rispettarle o conoscere le regole per
trasgredirle? Il dilemma resta irrisolto e, nella quotidianità,
scegliere che cosa mettersi è un vero lavoro. A meno che
non si decida di trattare questi argomenti per ciò che sono...
FREQUENTO UN VARIEGATO ventaglio di persone che
per mancanza di tempo non riesco a incontrare quanto vorrei. A
ognuna di loro voglio un bene enorme e peculiare. Confesso: ho
quasi solo amiche, ritrovandomi, in generale, a sbadigliare di noia
dopo dieci minuti con un maschio di ogni orientamento sessuale.
Ragazzi, non prendetevela: magari vi annoio anch’io. Ho messo
dunque a punto un metodo eticamente discutibile che però ten-
ta di non scontentare nessuno: organizzo un’agenda di appunta-
menti. Nei rari giorni di libertà, dalle 14.00 alle 15.00 faccio una
passeggiata con la punkabbestia, dalle 15.00 alle 16.00 prendo un
caffè con la radical chic, dalle 17.00 alle 18.00 c’è il gossip con la
collega fashionista e poi, via via, un aperitivo con la signora blasé
con cui è meglio non toccare l’argomento “politica” fino, se non
crollo prima,al dopocena con la scrittrice dark.Naturalmente non
posso tornare a cambiarmi ed è ovvio che spesso un rendez-vous
si sovrapponga all’altro, generando pasticci (ine)narrabili.
«Come ti vesti? Una giacchetta blu alle quattro del pomeriggio?»,
mi apostrofa la critica d’arte,abito riciclato di defunta zia ricca,fur- quistato e invece no, l’abbigliamento, il trucco e perfino l’acconcia-
lane, cappottone maschile, sciarpa-souvenir ricamata a mano da
vergini samoane, treccia fatta in collaborazione con la “signora che
aiuta nei mestieri in casa”(guai a chiamarla colf ), un’ombra di kajal, per una donna (ma anche per un uomo: pensate a quanti gay insul-
fragranza di pianta pervenuta attraverso associazione benefica per
l’empowerment delle donne locali in luoghi ostili alle donne locali.
Grandi effusioni,chiacchiere e ci imbattiamo nell’amica successiva,
la ricca-ma-facciamo-finta-di-no. «Come ti vesti? Una giacchetta
blu alle cinque del pomeriggio?». Lei invece: cappotto di cammel-
lo che non è di cammello ma vicuña, giacca rubata alla parte della
sua cabina-armadio destinata all’equitazione, dolcevita nero 13 fili,
jeans cuciti a mano («sono comodi in bicicletta!», perché sì, lei va in pensiero di differenze tra Paese reale e Paese ideale.
bici) dentro stivali artigianali realizzati nella botteguccia di lontano
70
DI ANTONIO MANCINELLI
DRESS CODE NON
TI CONOSCO
Agli Oscar con le Birkenstock
sotto l’abito da sera
(chi non ricorda Frances
McDormand?), sulla pista di
atletica in sneaker e abiti sexy.
Nel 2022 ha ancora senso
parlare di etichetta nel vestire?
e blasonato parente fiorentino. No logo,
no lazzi, no gioielli: solo una broche di
famiglia che vale come il PIL del Belgio,
foulard della nonna sulle spalle, capel-
lo scolpito. «E comunque», ridacchia la
ricca, «in jeans ci vado in giro, mica alla
Scala. Quindi…». Ed ecco l’altra, sulla
difensiva: «Scusami, perché secondo te
non si può andare a godere di un’ope-
ra in jeans?». «Beh, diciamo che non so-
no proprio consoni… Anzi tu che scrivi,
dovresti farlo un bel libro di educazio-
ne tessile. Ne vedo di ragazzotti andare
all’Opera come scappati di casa…».«Ma
meno male che li vedi e non stanno a ca-
sa dietro YouPorn come probabilmente fanno i tuoi… Basta che
uno abbia rispetto per sé e per gli altri con abiti puliti e può an-
dare dove vuole». La ricca non molla: «Tu andresti in bikini a un
funerale? Il rispetto lo si deve anche a un luogo». La radical chic
non è da meno: «Non confondiamo la sanità mentale con quello
che tu ritieni essere il buon gusto… E tu (rivolta a me) che perdi
tempo a scrivere quanto vestirsi sia l’espressione del sé e citi psi-
cologi e sociologi e antropologi, niente da dire?».
Mi stringo nella giacchetta blu. Mi ritrovo senza parole. Perché
è vero, talvolta i discorsi sulla moda sono giustissimi in teoria, ma
all’“apparir del vero”, come scrive Leopardi, incontrano resistenze.
C’è stato un tempo, ormai sepolto, in cui i vestiti erano i segnatem-
po della giornata femminile: quello da mattina, da pomeriggio, da
mezza sera, da cocktail, da gran sera… Eravamo a metà del mil-
lennio scorso. Come purtroppo sa chi pensa ancora a quella gonna
corta, a quell’abito di cui ignoravamo la trasparenza, a quei jeans
fascianti indossati per il colloquio di un lavoro che sembrava con-
tura condizionano sia il nostro modo di essere,sia le nostre relazioni.
Così capisco come, nella quotidianità, scegliere cosa mettersi
YELEN A YEMC HU K / TR UN K A RCH I VE
tati, picchiati, bullizzati per un paio di pantaloni rosa o uno sbaffo
di mascara) sia un vero e proprio lavoro.Perché si tratta - nel 2022!
- di restare nell’intercapedine tra l’omologarsi e il differenziarsi,tra
il dimostrare di conoscere le regole e avere il coraggio di trasgre-
dirle, tra l’essere originale per gli originali e ordinaria per gli ordi-
nari. Saremo tutti più liberi quando tratteremo questi argomenti
per quello che sono - ammalianti quisquilie - senza nessun retro-
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
AMICA
 AMICA È.
PASSIONI DI MICAELA R. TENACE

CARTA INCANTA
Griffe che firmano taccuini e astucci,
designer che mettono il logo ai cartoon e veri
mostri sacri che impaginano meraviglie.
L’attrazione per la papeterie è così forte che
non le resiste neanche la regina del digital
DALL’ABC
Chelsea
Notebook Alice LO STILE È a mano libera. Tutto a un tratto -
in Wonderland, di lapis, ça va sans dire - esplode l’interesse per la
Smythson. A destra cartoleria. Haut de gamme. Se è vero che la pas-
e sotto. Taccuini
e pencil box della
sione per la stationery, per dirla all’anglosassone,
collezione ABCDior, non ha mai mollato la generazione X, oggi con-
Dior Maison. quista anche i millennial e pure i centennial, nati
tra il 1997 e il 2012.Così,riecco gli articoli griffati
Chiara Ferragni X Pigna: occhio-logo, colori zuc-
cherini, copertine furry. E per mamme e sorelle
maggiori? Per loro tante proposte dei mostri sacri
della cartoleria, e delle Maison di moda.
Smythson, per esempio, l’azienda londinese
nata il 29 settembre 1887 che ha servito niente-
meno che la regina Vittoria, Grace di Monaco e
Sua Maestà Madonna, offre vere chicche. Spe-
ciali questa stagione i leggendari copybook della
linea Chelsea, rilegati in pelle con pagine in car-
ta Featherweight, per l’occasione dedicati ad Ali-
ce nel paese delle meraviglie. Un sogno da riempi-
re in bella grafia, la stessa richiesta per i quaderni
griffati Hermès.Tra i più speciali quelli della serie
Western and Company, in confezione da tre e tutti differenti: uno
con copertina a motivo cactus e pagine bianche, uno con i cavalli e
pagine a righe blu e margini verdi e uno a stampa ferro di cavallo
con pagine a righe blu e margini rossi.Anche Dior Maison debutta
con una serie di articoli di cancelleria dal nome evocativo: ABC-
Dior. Il set di quattro quaderni rivisita il motivo Toile de Jouy, co-
me fanno le 12 matite colorate contenute in una box di porcellana.
Tra i primi a dichiarare il suo amore per la papeterie, Alessan-
dro Michele lancia invece la collaborazione di Gucci con Disney,
métissage del logo GG Su-
preme su tessuto e dei per-
CHE OCCHIO
Nella capsule sonaggi iconici dei carto-
Chiara Ferragni ni americani, da Paperino a
X Pigna, Qui, Quo e Qua.
anche penne ©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
multicolor
e astucci.
TOMI ANIMATI
Boîte con foglietti adesivi
in tessuto GG Supreme beige
ed ebano firmata Gucci e
set di 3 taccuini Paperino
in tessuto GG Supreme beige
ed ebano, Disney x Gucci.

MAESTRI DI STAMPA
In cover, cactus, cavalli e ferri di cavallo:
il set di tre quaderni di Hermès
evidenzia l’abilità “di stampa” della Maison.

74 AMICA
 COLLECTION

Villeret

PER INF ORM AZ I O NI T E L . 025 7597 3 81

BEIJING · DUBAI · GENEVA · KUALA LUMPUR · LAS VEGAS · LONDON · MACAU · MADRID
MUNICH · NEW YORK · PARIS · SEOUL · SHANGHAI · SHENZHEN · SINGAPORE · TAIPEI · TOKYO · ZURICH
 AMICA È.
LIFESTYLE DI IVAN PESTILLO

IL DIFFUSORE
YUZU DI ACQUA
ENERGIA
DI PARMA
ACCOGLIE La Lanterne
GLI OSPITI CON Odoriférante di
LA SUA SCIA
DOLCE-AMARA BOISERIE - Acqua Officine Universelle
Buly sfrutta in modo
E UN PACK
“LEGNOSO”. di Parma chiama sicuro il calore
lo scultore per di una lampada per
diffondere l’aroma
interpretare le di una candela. Lo fa
in soli 30 minuti.
fragranze Signatures
of the Sun della sua
Home Fragrance
Collection. È
il friulano Roberto
Milan, noto come
il “poeta del legno”.

CHEZ PAUL - Ricreare in ogni

casa le atmosfere delle stagioni,
grazie alla scienza del colore. È
l’obiettivo di Paul Smith: da sempre
amante degli accostamenti più pop,
la griffe ha appena
IN VERSIONE CANDELA
lanciato la sua prima O DIFFUSORE, I VASI BICOLORE
linea di quattro DI PAUL SMITH NASCONO
PER ESSERE RIUTILIZZATI.
fragranze d’ambiente in
vasi di vetro a due tinte.
SENTI CHE
MONDO - Il tratto
di Luke Edward Hall
illustra la home
CASA-LINDA collection Profumi
Le faccende Luchino di Ginori
domestiche? Un vero 1735: un viaggio
piacere. Almeno da Marrakech a
da quando Diptyque Venezia, passando
ha creato
La Droguerie. Nella
per Cotswolds, Big
linea, il detergente Sur e Rajasthan.
multisuperficie A cui è dedicata la
all’aceto: fa brillare candela Rajathra
tutto, dalla sala al Palace con tanto
bagno, lasciando
sentori di lavanda e
di patchouli.
fico. Profumare il PREZIOSA CERA COLATA NELLA
quotidiano è un’arte PORCELLANA DECORATA A MANO.
che si coltiva.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

76 AMICA
 AMICA È.
FOTOGRAFIA DI LETIZIA RITTATORE VONWILLER

BODY LANGUAGE - Mettendo

IN 106 in evidenza gli abiti, ha
SCATTI saputo trasformare i servizi di
Self-portrait,
Provo, Utah, moda in coreografie di corpi.
1980; in abito Al fotografo americano che ha
Dior, Dovima
con gli elefanti, ridefinito i canoni di bellezza
Cirque d’Hiver, Palazzo Reale di Milano
Parigi, 1955:
entrambe foto di dedica la mostra Richard
Richard Avedon Avedon: Relationships, che
(1923-2004).
ripercorre 60 anni di carriera
(fino al 29 gennaio 2023).

STAR SYSTEM
Attrici e top model,
musicisti e principesse:
Camera Work a
Berlino torna a riunire
la formidabile “crew”
di Patrick Demarchelier.
In 42 prove di charme
ed eleganza
ERA IL 1960 quando Patrick De-
marchelier ricevette la sua prima
macchina fotografica. Aveva 17 anni.
Così un vago interesse per la fotogra-
fia si trasformò presto in una passione
e in un progetto professionale. Nato
a Le Havre, il futuro maestro dell’ob-
biettivo si trasferì infatti a Parigi, do-
ve cominciò a lavorare con rinomati
fotografi affermando la propria visio- AL TOP
ne estetica. Nel 1975 un altro trasloco, Grazia e bellezza: la super
a New York, coincise con la sua svol- top americana Christy Turlington,
ta internazionale: da quel momento i immortalata da Patrick
Demarchelier nel 1987.
suoi scatti comparvero su riviste pre-
stigiose e furono protagonisti di cam-
pagne pubblicitarie e di due calendari Pirelli.
Dall’8 ottobre al 19 novembre, una selezione di 42
lavori che coprono tre decenni (1987-2017) viene pre-
sentata da Camera Work di Berlino,galleria che rappre-
senta i Big Five della fotografia di moda (oltre a Demar-
chelier, ci sono Helmut Newton, Irving Penn, Richard
Avedon, Peter Lindbergh), in una mostra organizza-
ta prima della scomparsa della star francese nel mar-
zo 2022.Un’occasione per (ri)apprezzare un linguaggio
visivo unico. Non a caso Demarchelier ha costruito e
accompagnato le carriere di top model come Claudia
Schiffer, Cindy Crawford, Kate Moss, Ashley Graham,
Gigi e Bella Hadid.Ma non ci sono solo le protagoniste
della moda al centro della mostra. In esposizione, ritrat- NEL BOOK
ti di attori e musicisti,tra cui Nicole Kidman,Sarah Jes- Da sinistra. Karlie Kloss nel 2012 e Kate
sica Parker,Scarlett Johansson,Keith Richards.E Lady Moss, a Londra, nel 2010. Sono molte
le modelle le cui carriere sono state
Diana. Sì, anche lei si fece immortalare. “aiutate” dalle foto di Demarchelier.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

78 AMICA
 AMICA È.
ARTE DI LETIZIA RITTATORE VONWILLER

GEMELLI DIVERSI
Fiori, foglie, cielo, acqua: armonie

MU S É E MAR MOT TA N MO N E T, PARI S / THE ESTATE O F J OAN MI TC HELL , C O U RT ESY J OAN M I TCHEL L FO U N DAT I O N
di colori per due. Per la prima
volta, una mostra fa “dialogare”
Claude Monet con l’espressionista
Joan Mitchell. Quante affinità!
RITRASSE - quasi ossessivamen-
te, e per tutta la vita - le ninfee dello
stagno della sua dimora a Giverny, in
Normandia. Lo fece in ben 250 dipin-
ti. Claude Monet (1840-1926), con i
suoi fiori acquatici, trovò negli Anni
50 un grande riconoscimento anche
negli Stati Uniti: quelle macchie di co-
lore su tela vennero lette come un’an-
ticipazione dell’espressionismo astratto,
movimento a cui apparteneva un’artista
nata poco prima della sua morte, Joan
Mitchell (1925-1992). La pittrice ame-
ricana fu talmente affascinata dal “col-
lega” francese da trasferirsi nel 1968 a
Vétheuil, a poco più di 60 chilometri da
Parigi, dove Monet visse tra il 1878 e il
1881. Influenzata dal paesaggio lussu-
reggiante lungo le rive della Senna, Mi-
tchell sviluppò un approccio espressi-
vo, secondo la critica, proprio simile a
quello dell’impressionista, con cui con-
PENNELLATE
divideva in particolare la sensibilità per Dall’alto in senso orario.
la luce e i giochi di colore. Quatuor II for Betsy
Per la prima volta, una mostra, Mo- Jolas (1976), omaggio
all’omonima compositrice,
net - Mitchell, in calendario alla Fonda- e Sans Titre (1977),
tion Louis Vuitton di Parigi dal 5 otto- entrambe opere
bre 2022 al 27 febbraio 2023, crea un di Joan Mitchell;
dialogo visivo e sensoriale tra i due pit- l’Iris dipinto da Claude
Monet nel 1924-1925.
tori, affiancando 36 tele di Monet, con-
servate nella Ville Lumière al Musée
Marmottan Monet, a 24 dipinti di Mitchell, tutti di grandi di-
mensioni. Messe a confronto, le pennellate energiche con cui en-
trambi evocano foglie, fiori, acqua e cielo svelano le affinità.
A Mitchell è dedicata anche una retrospettiva di circa 50 opere,
che evidenzia la singolarità dei suoi polittici solari e incandescen-
ti,“rivisitazioni”di altre esperienze coloristiche.Firmate,in questo
caso, Vincent van Gogh e Paul Cézanne.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

ISPIRAZIONI
Edrita Fried è un’opera
del 1981 che Joan
Mitchell ha dedicato
alla sua psicanalista.
La maison de l’artiste vue
du jardin aux roses
(subito sopra) è la
“riproduzione” realizzata
nel 1922-1924 da
Claude Monet del roseto
della casa di Giverny.

80 AMICA
 AMICA È.
LIBRI DI LETIZIA RITTATORE VONWILLER

VERSI E VITA - L’età che si fugge tuttavia

La giovanissima Tove è costretta ad abbandonare la scuola
e a piegarsi a lavori umili e sottopagati. Nel frattempo,
scrive poesie e cerca l’indipendenza dalla famiglia. Mentre
scoppia la Seconda guerra mondiale, patisce ristrettezze,
fame, freddo, affronta padroni che la sfruttano o la
molestano, fa i conti con affittacamere nazisti e ha relazioni
amorose non sempre appaganti. Determinata nel perseguire
la sua vocazione, riesce però a trasformare il sogno in realtà:
sono i bellissimi versi dedicati a un bambino nato morto
a fruttarle la prima pubblicazione. Il secondo capitolo della
trilogia autobiografica di Tove Ditlevsen, la poetessa e
romanziera più famosa di Danimarca (Copenaghen, 1917-1976)
morta suicida, ha qualcosa di speciale ed evocativo anche
nella prosa, venata di sofferenza e umorismo: “La giovinezza
è provvisoria, fragile e incostante. È fatta per
lasciarsela alle spalle, non ha altro scopo che questo”.

GIOVENTÙ DI TOVE DITLEVSEN

(FAZI, PAG. 150, EURO 15).

ARCHI-GENIO - Biografia di Gaetana Emilia (1927-2012)

2),
che rese belli luoghi come il Musée d’Orsay a Parigi o Palazzo Grassii
a Venezia: Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’Architetto Genialee
di Annarita Briganti, Cairo, pag. 192, euro 155.

NOIR CROATO - Silva,

17 anni, scompare dal suo
villaggio nel 1989, poco prima della
guerra nei Balcani. L’ispettore Gorky
Šain indaga con difficoltà. Un thriller
pieno di suspense, ma anche un
affresco storico: Acqua rossa di Jurica
Pavičić, Keller, pag. 368, euro 18,50.

TALENTO SPRECATO - Si sacrificò per

mantenere il fratello Wolfgang in giro per
l’Europa. Nannerl, musicista e compositrice
virtuosa, fu costretta all’insegnamento.
Fra realtà storica e invenzione letteraria:
La sorella di Mozart di Rita Charbonnier,
Marcos y Marcos, pag. 224, euro 17.

TO-DO LIST - La milanese non ozia mai. Il suo

“taccuino” si allarga così da Milano all’Italia
e al mondo. Locali, negozi, mercati, viaggi e, mese per mese,
appuntamenti mondani e culturali: L’Agenda della Milanese
2023 di Michela Proietti, Solferino, pag. 280, euro 17.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

82 AMICA
 FILOSOFICA MENTE
pALESTrA dI EMOzIONI quOTIdIANE
IL SENSO DEL TEMPO
SONO UNA DONNA AUTUNNALE. Non nel senso dell’ar-
mocromia (almeno credo), ma nel senso che amo l’autunno; amo
l’idea stessa di autunno, mi dà una gioia che scalda il cuore. Mi
piace vedere i prati ancora verdi e le foglie già rosse e gialle, tap-
peti di foglie umide su cui scivolo ma non mi importa - mi mette
una grande allegria la mia goffaggine autunnale.Mi piace il fresco
delle mattine,la condensa sui vetri quando apro le imposte,la sera
che scende prima, come una carezza. Mi piace andare al mercato
e comprare i funghi per un risottino, e scandalizzarmi del prezzo
dei porcini; mi piace tornare a indossare collant e stivali.
Mi piace l’aria frizzante, le domeniche di sole da accogliere co-
me insperate fortune,ma pure la pioggia,diversa da quella violenta
dell’estate. Insomma, da vera autunnale sono sempre bendisposta
all’arrivo della mia stagione preferita. Anche quel
filo di malinconia che segue la fine dell’estate, lo “L’unico antidoto
accolgo con animo lieto - perché, come a tutte le
persone che amano l’autunno, anche a me piace al trascorrere
crogiolarmi in innocue paturnie e lievi rimpianti,
baloccarmi con il melancolico armamentario emo- irreversibile dei
tivo che a luglio appare fuori luogo, o, peggio, che
con il caldo esplode in scoppi d’ansia. C’è da dire, mesi e degli anni
però, che anche per una persona che ama il tiepido
tramonto dell’anno, il peso del passare del tempo è l’immaginazione” cui le camerette si trasformano in carrozze, i bam-
in certi momenti può farsi angoscioso.
Per Schopenhauer l’uomo è l’unico animale che si meravigli
della propria esistenza: per tutti gli altri esseri è una cosa così evi- tere dell’immaginazione, non significa mentire, o falsificare la re-
dente che non la notano nemmeno. Ma questa meraviglia, per
quanto inestimabile, si porta dietro un sacco di seccature, di ama-
rezze,di noie.Come la consapevolezza del tempo che passa: un’ov-
vietà, certo, perché sappiamo che il tempo scorre, altrimenti non
riusciremmo neppure a cuocere la pasta, o a veder arrivare final-
mente l’ora dell’aperitivo.
Ma ci sono momenti in cui questa consapevolezza cambia di
segno, e da pacifica certezza si trasforma in una mostruosa rive-
lazione: il tempo passa e non torna più. E l’autunno con le foglie
che cadono - immagine poetica così elementare e perciò così po-
tente - ci ripete, anno dopo anno, proprio questa verità. E, allora,
succede che all’evidenza dello scorrere del tempo si sommi il do-
lore di iniziare a vedere i mutamenti, le erosioni che ha imposto
alle nostre vite. Di solito, quando arrivo a questo punto, si insinua
84
L’AGOrÀ dI ILArIA GASpArI
Per molto tempo non ha saputo che cosa fare
da grande, ragione per cui ha studiato
filosofia; poi è tornata al suo sogno di bambina,
quando voleva essere Jo March.
Risultato: scrive e spacca il capello in quattro.
un altro tarlo ancora: quello dei doveri imposti, in cui il tempo si
spende e qualche volta si sperpera. Un tarlo che scava ancor più in
profondità, in un momento come questo, non facile in cui da un
lato ci schiaccia la pressione del perfezionismo, della produttività,
e dall’altra un pessimismo diffuso, triste eredità degli ultimi anni.
Ognuno la gestisce a modo suo - nelle fasi felici e in quelle di
crisi, della storia propria e di quella del mondo - questa coscienza
del tempo che fa da contrappeso alla meraviglia di esistere. Però
c’è una cosa che per fortuna abbiamo tutti ricevuto in dote, insie-
me allo stupore della nostra esistenza,e insieme al senso del tempo.
Un potere inestimabile,forse il solo vero antidoto ai rischi di verti-
gine in cui resteremmo altrimenti imprigionati: l’immaginazione.
CrEArE quALCOSA dI NuOVO
Parente stretta della fantasia, con cui condivide una familiarità
luminosa, permette di evocare sotto forma di immagini menta-
li, anche in assenza di stimoli diretti, persone, situazioni, oggetti
che di fatto sono assenti. È una facoltà che ha messo a dura prova
i dibattiti e le teorie dei filosofi; perché prescinde
dalla logica, eppure è evidente che ha una sua uti-
lità speciale nel farci comprendere il mondo, oltre
che nel permetterci di abitarlo meglio.
Ha un potere ludico incommensurabile, che
nell’infanzia frequentiamo con naturalezza, quan-
do iniziamo le frasi con un: “Facciamo che...” e
l’immaginazione fa il resto, permettendo di co-
struire le finzioni del gioco, mondi alternativi in
bini in cani, le bambole in giganti. Fingere giocando, come nel
“facciamo finta...” che non prenderebbe vita se non fosse per il po-
altà. Al contrario, è creare qualcosa di nuovo, che esce dalla stanca
opposizione fra vero e falso, e arricchisce il mondo di una possibi-
lità che ancora mancava, come sfondando una parete e scoprendo,
al di là, un incantevole giardino fiorito.
Una volta, il filosofo Jean-Luc Nancy mi ha detto in un’intervi-
sta che dopo la pandemia sarebbe stato necessario provare a torna-
re bambini; cosa che naturalmente è impossibile, perché il tempo
scorre in una direzione, e risalirlo controcorrente non si può. Mi
piace pensare che intendesse dire che è il momento di tornare a
dare all’immaginazione, anche nelle nostre vite che corrono a per-
difiato, quel potere di creare mondi che vediamo solo noi, e che
ci sollevano, spalancando pareti, dal peso e dalla stanchezza dei
doveri, dalla logica con le sue opposizioni.
©RIP RO D UZI O NE RIS E RVATA ■
 BACK TO BONDAGE. Black lea-
ther, vinile, choker e catene. La moda
gioca - ancora una volta - con la sexi-
ness, mescolando sartorialità e sensua-
lità. Pelle scoperta (ma non troppo),
trench, blazer,cinghie e cuissardes. In
perfetto equilibrio su tacchi a stiletto

86 AMICA
 Foto Alistair Taylor-Young - Styling Michela Buratti

Body a fasce con anelli di metallo e

maniche lunghe, ROBERTO CAVALLI.

AMICA 87
 Blazer strutturato con strap laterali su
biker di pelle e stivaletti, BALMAIN.

88 AMICA
 Tubino di pelle con tasche
e bottoni gioiello, CHANEL.
Choker di cuoio, CHOUETTE MILANO.

AMICA 89
 Trench di cotone, AC9. Abito di ecopelle
con gonna plissé, GUESS JEANS.
Harness di coccodrillo, CHOUETTE MILANO.
Cuissardes di nappa,
PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI.

90 AMICA
 Lungo cappotto di lana, HERNO. Bustier
di ecopelle su leggings di jersey
laminato, tutto PINKO. Harness con
catene, CHOUETTE MILANO.
Pumps di pelle, ROBERTO CAVALLI.

AMICA 91
 Parigine di latex e décolletée con
platform e cinturini, VERSACE.

92 AMICA
 Blazer oversize profilato di borchie
su pantaloni di lana, GUCCI.
Top di latex con scollo a V, FBLD.
Cintura con bretelle di pelle,
PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI. Pumps
di vernice, VALENTINO GARAVANI.

AMICA 93
 Bra in seta e cotone con coppe
scultura e frange di cristalli
su pantaloni over, tutto MOSCHINO.
Basco e guantini di latex, FBLD.

94 AMICA
 Coat di pelle, PRADA.

AMICA 95
 Bomber di Pvc con inserti di tessuto,
TOM REBL. Bra con coppe
sagomate, PHILOSOPHY DI LORENZO
SERAFINI. Gonna longuette,
CLIPS. Cuff con dettagli in metallo
gold, CHOUETTE MILANO.

96 AMICA
 Blazer di lana su leggings scultura,
LOEWE. Choker di latex, FBDL.

AMICA 97
 Blazer cropped con epaulette,
ALESSANDRO VIGILANTE.
Top crochet su pantaloni coordinati,
MISSONI. Choker con
catene e cuff, CHOUETTE MILANO.

98 AMICA
 Robe-manteau a fantasie dripping,
DRIES VAN NOTEN, come i guanti
di pelle. Cuissardes glossy, TOM REBL.
Hanno collaborato
Francesco Mautone e
Valeria Scarponi.
Trucco Miriam Langellotti per
The Green Apple Italia.
Capelli Pierpaolo Lai per Julian
Watson Agency/
Wella e GHD. Modella Sara
Eirud per Next Management.

©R IPRODU ZIONE RIS ERVATA

AMICA 99
 ATTI LI O C U SAN I

LUI
Marco Rambaldi, 31 anni,
bolognese, è stato
vincitore del concorso
Next Generation 2014.
Annoverato tra i
protagonisti della scena
creativa italiana,
si è laureato
alla Iuav a Venezia.

GIRLS ON TOP
Backstage della sfilata A/I
22-23 di Marco Rambaldi.

100 AMICA
FRAN C ESC O DE LU CA
LEI
Maria Luisa Frisa, autrice
e teorica della moda, ha
scritto molti libri tra i
quali Le forme della moda
e Desire and Discipline:
Designing Fashion at
Iuav. Fashion curator, è
professore ordinario alla
Iuav di Venezia, dove ha
fondato il corso di laurea
in Design della moda e
Arti multimediali, seguito
anche da Rambaldi.
CHIC SPERIMENTALE
Studenti di moda nelle aule
della IUAV di Venezia.
AMICA
A CHE
PUNTO È
LA MODA
Riflessione - a due voci - sul
fashion system. Per cercare
di capirne il presente e il futuro,
anche nel metaverso.
La parola a Maria Luisa Frisa,
docente alla Iuav di Venezia,
osservatrice dei costumi e della
società, e al suo (ex) allievo,
Marco Rambaldi, talentuoso
stilista oggi sotto i riflettori
Di Antonio Mancinelli
RABDOMANTI DEL FUTURO che usano la moda per ca-
pire i mutamenti ancora nascosti della società. Osservatori di co-
me i vestiti siano uno straordinario punto di analisi sulla contem-
poraneità. E, nello stesso tempo, figure professionali che vanno a
colmare quella mancanza, tutta italiana, di una letteratura acca-
demica sui grandi temi del fashion fino allo storico ritardo con
cui il nostro Paese, e le sue istituzioni, tutelano e amplificano un
patrimonio tutto italiano. Chi sono?
Maria Luisa Frisa, teorica della moda, critica, curatrice, pro-
fessore ordinario all’Università Iuav di Venezia, dove ha fondato
il corso di laurea in Design della moda e Arti Multimediali, e do-
ve insegna Pratiche curatoriali nella moda. Dirige la rivista Dune:
Scritture su moda, progetto e cultura visuale (edita da Flash Art) e
ha al suo attivo vari libri - tra quelli più recenti, Le forme della mo-
da (il Mulino) e Desire and Discipline: Designing Fashion at Iuav
(Marsilio,2016) - nonché progetti di mostre.Tra questi Bellissima.
L’Italia dell’alta moda 1945-1968, Italiana. L’Italia vista dalla mo-
da 1971-2001, e Memos. A proposito della moda in questo millennio.
E proprio alla Iuav si è laureato Marco Rambaldi, autore tra i
più interessanti del sistema di oggi: bolognese, classe 1990, due
anni da Dolce&Gabbana, vincitore del concorso Next Genera-
tion edizione 2014 e uno dei finalisti di Who’s on Next 2017,
progetto di fashion scouting realizzato da Altaroma. Rambaldi è
attratto dalle grandi rivoluzioni italiane del secondo Novecento:
dal terrorismo al femminismo, dalla liberazione sessuale come da
quella della comunità gay e trans, che vanno a modellarsi in abi-
ti comodi e pensati per ogni taglia. Paladino di lavorazioni come
quella dei centrini all’uncinetto «anche questo è un esempio di
made in Italy, proprio come le rivolte», commenta, «che vorrei ri-
cordare ai più giovani».
A loro - alla maestra e all’ex discepolo - abbiamo rivolto alcuni
interrogativi urgenti per cercare di capire dove e come andrà →
101
 → la moda, come si evolverà, quale potrebbe essere il suo avve-
nire. E, di conseguenza, anche il nostro.

Siamo agli sgoccioli con le sfilate di Prêt-à-porter: dopo la pandemia

si era detto che molto sarebbe cambiato non solo nella quantità, ma
anche nel modo in cui le collezioni sarebbero state presentate. Non
sembra essere successo: perché?
MARIA LUISA FRISA La moda ha bisogno della materialità dei
suoi oggetti e di una certa spettacolarizzazione.Gli abiti sono fatti
per essere indossati. Per diventare impronta di un corpo. Natural-
mente la pandemia ha portato la consapevolezza della necessità
di saper dominare anche gli strumenti immateriali come quelli
della Rete. Ma sappiamo che i social hanno bisogno di immagini
meravigliose da condividere...
MARCO RAMBALDI Business.Ci siamo illusi che ne saremmo
usciti migliori e che la moda avrebbe puntato sulla qualità piutto-
sto che sulla quantità anche per il Pianeta. Fa riflettere che nulla
o quasi sia cambiato. Le maison, per rivedere i fatturati pre-Co-
vid 19, o addirittura superarli, sono tornate in gran parte ai me-
todi precedenti.
La moda è un sistema usurato dai soliti rituali o ha solo bisogno di
un restyling?
M. L. F. Non credo che il sistema sia vecchio e usurato e che ab-
bia bisogno di un restyling. Infatti, gli autori - e penso ai direttori
creativi come agli amministratori delegati - hanno in alcuni casi
cambiato i paradigmi progettuali, come hanno autenticamente
veicolato valori e contenuti: si veda l’inclusività e tutte le tema-
tiche di genere, parte importante di una consapevolezza diffusa.
Si sbaglia, penso, relegando la moda alla vestibilità o agli effetti
WORK IN PROGRESS speciali. Vorrei ricordare che è un sistema economico importante
Marco Rambaldi in atelier alle sotto tutti gli aspetti. Il problema, per me, è che spesso nella sua
prese con il pizzo macramè. narrazione non si usano strumenti critici adeguati.
M. R. È dagli Anni 70 che il sistema è rimasto simile a quel-
lo che conosciamo oggi. Si è parlato del superamento dello show
L’OCCHIO CRITICO come mezzo e i lockdown hanno aperto gli orizzonti dimostran-
Maria Luisa Frisa dietro le do che possono funzionare altri canali, come lo short movie. Per i
quinte di una mostra. brand è fondamentale avere un’identità chiara, con forti messag-
gi da comunicare; per le istituzioni è necessario un rinnovamen-
to affinché ogni marchio possa essere agevolato nell’esprimersi.
Fondare, come nel caso di Maria Luisa Frisa, un’università pubbli-
ca che si occupa di tematiche legate al vestire presuppone che la crea-
tività si possa insegnare e imparare: come usare gli strumenti della
contemporaneità per raggiungere questo obiettivo? E come assorbire
gli insegnamenti rivalutando o riscoprendo - come nel caso di Marco
Rambaldi - anche antiche lavorazioni artigiane?
M. L. F. Nel 2005 sono stata chiamata a fondare e dirigere il
corso di laurea in Design della moda all’Università Iuav di Vene-
zia. Un’università pubblica con una straordinaria tradizione nella
formazione e nell’insegnamento delle discipline progettuali. Era
necessario introdurre anche la moda, avvicinandola all’architettu-
ra e al design. È stata una scommessa e ha funzionato, perché ci
ha permesso di mettere a punto un modello italiano di scuola, in
grado di riflettere e affrontare le sfide con un punto di vista speci-
ficamente made in Italy. Lo abbiamo fatto utilizzando la comuni-
cazione,l’immagine,i social,e anche un’interpretazione del fatto a
mano attraverso laboratori che mescolano il saper fare con il saper
pensare, dato che il nostro sistema produttivo è caratterizzato da
una dimensione che potremmo appunto definire “industrianato”.
M.R. Attraverso l’università ho imparato la ricerca, lo studio
sulle tecniche e sull’artigianato che ripropongo a ogni sfilata. La
creatività si può insegnare e la Iuav lo dimostra, ma è anche mol-
to personale e va coltivata giorno per giorno. Non si smette mai
di scoprire: anch’io, rovistando tra i bauli e la cantina dei nonni
ho scoperto un “saper fare” che non conoscevo, gli uncinetti del-
la mia bisnonna, che ho fin dalla prima stagione inserito in →

102 AMICA
 → collezione e poi mai abbandonato.
Diversity, diritti civili, femminismo, uguaglianza di genere, etnia,
orientamento sessuale: la moda ha preso una direzione politica, lancia
messaggi forti. È una scelta dovuta al fatto che questa «dà consistenza
alle forme del cambiamento» - usando le parole di Frisa - o è un ade-
guarsi a ciò che è definito“l’altro della modernità”,cioè un insieme di re- sere costretti in qualcosa che non ci appartiene ma che ci aiuti a
lazioni economiche e di strategie di marketing?
M. L. F. La moda fortunatamente si è re-
“Gli abiti sono
sa conto delle sue grandi responsabilità. Un
organismo globale e pervasivo che indiriz- fatti per
za gusti e tendenze e plasma gli stili di vi-
ta. Molti autori, molti brand si impegnano essere indossati.
a dare visibilità a temi urgenti e non più ri-
mandabili. Oppure si mobilitano con proget-
ti che affrontano alla radice certe problema-
Per diventare
tiche. Penso a “Post-Modern” Scholarship
Fund di Virgil Abloh per finanziare l’istru-
impronta di un
zione degli studenti black: «Non possiamo
raggiungere un futuro equo senza prima esa-
corpo”
minare criticamente come i nostri ecosistemi
Maria Luisa Frisa
aiutano od ostacolano tale crescita».
M. R. Credo che la generazione Z faccia
molta difficoltà al momento a capire come mai il mondo non sia
come gli era stato promesso. C’è sempre più un distacco tra i loro
ideali e ciò che si trovano davanti agli occhi. La moda, come tutte
le altre forme creative,deve colmare quel gap,fare da collegamento,
esprimere e anticipare. Dare quella libertà che ognuno si prende e
si merita, anche attraverso un abito. C’è bisogno di inclusività ed
empatia,accoglienza e gentilezza.Oltre a un’attenzione maggiore
all’ambiente. Viviamo inoltre in una comunità Lgbtqia+ che ha
bisogno di risposte adesso, non “nel giorno del mai”.
Può esistere davvero una moda che non causi danni all’ambiente o è
un mezzo per non far sentire in colpa un acquirente che onestamen-
te sembra attento a questo argomento? Il tormentone “vestirsi meno,
vestirsi meglio”implica che per essere sostenibili bisogna essere ricchi?
M. L. F. Come dice Marco Ricchetti (cofondatore di Blumine,
ndr), che di sostenibilità se ne intende, se dovessimo dar retta al
filosofo Timothy Morton, non dovremmo nemmeno
usare la parola “sostenibilità”, perché «per essere ve-
ramente sostenibili dovremmo far scomparire l’uomo “La moda può e
dalla Terra». Comunque tutti sappiamo che se una
cosa costa troppo poco vuol dire che qualcuno non è deve essere qualcosa tissime emozioni ma altrettanti sacrifici. Solo
stato pagato o ha lavorato in condizioni inumane, il
che non vuol dire che dobbiamo comprare cose costo- che ci renda libere
se, ma quelle che hanno un giusto prezzo. Ciò che co-
sta poco viene gettato via con facilità e probabilmente e liberi. Che ci aiuti
è fatto di materiali non biodegradabili. Ci vuole più
informazione e non proclami a effetto come i tessuti a tirare fuori
prodotti con alghe o bucce di arancia. Bisogna imple-
mentare le pratiche responsabili, realizzare etichette quello che siamo”
che le spieghino e abituare i consumatori a leggerle.
M. R. No, è semplicemente uno shopping consape- Marco Rambaldi
vole. Il fast fashion ci ha abituati a comprare tanto e
male, tanto a prezzi bassissimi e di pessimo valore. Se anziché cin-
que pezzi di fast fashion se ne acquista uno solo da un brand soste-
nibile non vuol dire essere ricchi ma spendere meglio i propri soldi.
Ha senso parlare di modernità della moda?
M. L. F. Più che altro direi che il concetto di modernità si con-
nette alla moda, ma la moda non deve essere per forza moderna.
Credo sia più vicina al modernismo, se lo pensiamo nelle sue de-
clinazioni connesse all’architettura, al design, alle arti applicate. In
ogni caso la moda è interessante perché da quando si è configurata
come un sistema che tiene insieme ideazione, progettazione, co-
municazione si relaziona direttamente alla contemporaneità e la
interroga: è uno strumento fondamentale per comprendere chi sia-
104
mo, cosa desideriamo, dove vogliamo andare. Ed è in questo senso
che moda e politica sono profondamente connesse.
M. R. Può e deve essere qualcosa che ci renda libere e liberi. È
uno dei motivi principali per cui facciamo quello che facciamo:
non costringere in stereotipi, ognuno a proprio agio, mai più es-
tirar fuori quello che siamo. La libertà, prima di tutto,
ricordandoci sempre molto bene che non ci è dovuta
ma dobbiamo continuare a lottare perché nessuno ce
la porti via. A un giovane direi: segui i tuoi istinti, mo-
strati e presentati come meglio ti vedi e ti senti. In bre-
ve, cerca di essere chi vuoi senza dare peso al giudizio
altrui. La moda può essere un manifesto di autorap-
presentazione.
Come giudicare il grande successo del vintage?
M. L. F. La moda ha un tempo proprio. È l’unico si-
stema che produce il nuovo guardando all’indietro. È
quella che io chiamo la circolarità imperfetta della mo-
da. Una volta si parlava di usato. Indossare una giacca
militare voleva dire decontestualizzarla e farla diventa-
re una forma di contestazione. Oggi troviamo affasci-
nante portare un indumento che risuona con la nostra
sensibilità. Per molti, nell’era dell’Antropocene, vuol dire essere
sostenibili. E poi ricordiamo che i direttori creativi dei brand la-
vorano in parte riattivando quelli che sono i codici del marchio
di cui sono responsabili, attraversando gli archivi e dando al con-
cetto di vintage un valore progettuale.
M. R. Positivamente. È una riscoperta del patrimonio, di capi
spesso realizzati molto bene, in maniera sartoriale, che sono ma-
gari fermi da anni in un magazzino. Così si dà loro nuova vita e li
si ripropone in mille nuovi modi diversi,realizzando accostamenti
che mai si sarebbero potuti fare nel momento della loro creazione.
In questo modo il vintage resterà sempre attuale.
Un consiglio a chi vuole far parte di questo mondo?
M. L. F. Intanto capire che le professioni sono varie e diversifi-
cate.Ci sono davvero molte possibilità.Poi che è un sistema in cui
talento e bravura sono riconosciuti. Quindi studiare molto, essere
sempre informati su tutto. Infine, disciplina e
tanta umiltà.
M. R. Essere consapevoli che ha lati posi-
tivi quanti negativi, perché può regalare tan-
se è una passione autentica, allora va portata
avanti: studiare, fare più esperienza che si può
e cercare di superarsi. E non volersi occupare
solamente della parte creativa,perché esistono
molte professioni che sempre più spesso ven-
gono ignorate: la modellista, la sarta, la ma-
gliaia. Sono lavori gratificanti e soddisfacen-
ti. Sarebbe bello che tornassero a essere una
priorità, per tenere alto il valore del made in
Italy e farlo evolvere.
Perché siamo sempre attratti/respinti da ciò che
il fashion rappresenta?
M. L. F. Tutti amiamo la moda, anche e forse soprattutto
quando diciamo che non ci interessa. Gli abiti ci permettono
di trascenderci e di definirci. Sono l’architettura più prossima
al corpo. Ci aiutano a riconoscerci quando ci mettiamo davanti
allo specchio. E quando ci vediamo bene, affrontiamo meglio
la giornata.
M. R. Perché la moda è la rappresentazione di quello che sia-
mo oggi, di quello che la società è oggi ma anche di quello che
saremo in futuro, di come ci evolveremo. È allo stesso tempo
presente e futuro, penso che sia per questo che affascina tanto.
© RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
AMICA
Vinicio Marchioni
SONO AFFASCINATO
DAL LATO OSCURO
La bellezza filtrata dei social non gli interessa, ama ciò che non
appare. Alla finzione sul set l’attore corteggiato da cinema e teatro
alterna bagni di realtà. Lavorando il legno, nella bottega del suocero
di Andrea Giordano
Foto di Fabrizio Cestari

BASTA UN ATTIMO per

metterci a proprio agio, tra con-
fidenze, risate, riflessioni per-
sonali. Quasi fosse un volto fa-
miliare. Vinicio Marchioni, 47
anni compiuti lo scorso agosto,
non è solo uno dei più bravi at-
tori della sua generazione, con
all’attivo diverse serie di succes-
so («I ragazzi mi fermano anco-
ra per Romanzo criminale, per-
ché la vedono oggi per la prima
volta», dice), oltre 40 film, die-
ci tournée teatrali, qualche re-
gia, ma è anche un uomo che sa
trasmettere esperienza, curiosi-
tà, passione.
Quando ci incontriamo, du-
rante l’ultima edizione del Ca-
labria Movie Film Internatio-
nal Short Festival, a Crotone,
siamo nella sede della Lega
Navale della città, circondati da
una mostra fotografica su Paso-
lini e Il Vangelo secondo Matteo.
Pura magia.
Oltre a essere impegnato in
due serie, I Leoni di Sicilia di
Paolo Genovese, ambientato
nell’Ottocento, e Django, sullo
sfondo della guerra di secessio-
ne americana, oggi è nelle sale
con Siccità di PaoloVirzì (pre-
sentato fuori concorso al Festi-
val di Venezia) e dal 3 novem-
bre lo vedremo ne L’ombra di POUR PARLER
Vinicio Marchioni, 47
Caravaggio di Michele Placido. anni, è nato a Roma.
È sposato con l’attrice
Partiamo proprio dal f ilm su Milena Mancini e ha due
Caravaggio. figli, Marco (11 anni) e
Marcello (10), cui insegna
Michele ha fatto un immen- l’arte del dialogo. Lo
so lavoro di studio sulla sua vi- vedremo in tv e al cinema
ta, sulle persone che ha avuto con due serie (I Leoni
di Sicilia e Django) e due
intorno, parlandomene come film, Siccità di Paolo Virzì
fosse una rockstar.Io interpreto e L’ombra di Caravaggio
Giovanni Baglione, prin- → di Michele Placido.

AMICA 109
 → cipe dell’Accademia pitto-
rica di Roma: fu il primo a capi-
re chi aveva davanti, a criticarlo,
diventandone poi biografo.
Un salto nel passato...
Meno male, girerei film in
costume tutti i giorni: ti ob-
bligano a studiare. Analizzare i
grandi personaggi aiuta ad ac-
quistare uno sguardo un po’più
critico su quello che siamo oggi.
Da lì provengono molte delle sue
ispirazioni.
Parliamo di pietre miliari. Ja-
mes Dean, Montgomery Clift,
Paul Newman, Marlon Brando
avevano in sé già allora l’eter-
nità, perché pensavano sempre,
erano animati, vivi, magnetici.
Che cos’è per lei la recitazione?
Faccio mia una frase di Luca
Ronconi, uno dei miei maestri:
“Il disperato tentativo di affer-
mare che la verità non esiste”.È
la ricerca costante di dare rispo-
ste a qualcosa che forse non ne
ha: tutti amiamo, viviamo, sof-
friamo ma affrontiamo i senti-
menti, l’esistenza, il dolore da
mille strutture diverse. Ognu-
no ha la propria verità, questo
ROMANZO CRIMINALE
È la serie tv che nel 2008
lo ha reso famoso nel ruolo
de il Freddo. Diretta da
Stefano Sollima, è ispirata
alla storia della
Banda della Magliana.
SICCITÀ
Marchioni è un avvocato
arido, sempre al telefonino
con l’amante, in una
Roma dove non piove da tre
anni. Così nella pellicola
diretta da Paolo Virzì.
110
crea lo scontro e la grande pos-
sibilità di interrogarci.
Il cinema, da 20 sigarette a
Ghiaccio, e il teatro, da Chi
ha paura di Virginia Woolf ?
(tournée che ripartirà da genna-
io 2023, ndr) all’amato Čechov:
le sue scelte coincidono sempre in
ciò che crede?
Spesso ho preferito prendere
decisioni meno eclatanti e red-
ditizie. Un giorno un produt-
tore mi disse: «Non diventerai
popolarissimo perché cambi
troppo».A me hanno insegnato
che la verità si nasconde, talvol-
ta non esiste. Le storie “piccole”
celano le cose più affascinanti,
ma è stato difficile conquistare
la fiducia di registi come Geno-
vese e Virzì. Ci ho messo 12 an-
ni, e ancora sento che devo cre-
scere, lavorare con altri grandi
come Marco Bellocchio, Gian-
ni Amelio, sognando Martin
Scorsese o Michael Haneke.
Con Virzì ha girato l ’ultimo
Siccità.
Nel film sono un avvocato che
ha una relazione conflittuale
con la propria compagna. La
TUTTA COLPA DI FREUD
Nel 2014, regia di Paolo
Genovese, Vinicio Marchioni
interpreta la parte di un
ladro sordomuto di libretti
d’opera. Di lui si innamora
Marta, la derubata.
L’OMBRA DI CARAVAGGIO
Nel film di Michele Placido
(in uscita il 3/11), veste
i panni del pittore e biografo
Giovanni Baglione,
uno dei primi a riconoscere
il genio del grande artista.
siccità del titolo è anche quel- Che cosa le ha fatto scoprire di sé?
la che viviamo: è un’aridità di Che non sono costante, che
sentimenti, vista attraverso il sono un sognatore e anche un
suo sguardo ironico e poetico. brav’uomo. Prima non lo sape-
Che cosa la appassiona, invece, vo. Il rapporto di coppia mi ha
fuori dal set? dato un equilibrio, una famiglia,
La falegnameria: l’ho sco- figli da crescere, un esempio da
perta grazie a mio suocero. Ora dare a loro. Senza un luogo do-
che purtroppo è venuto a man- ve tornare, il nostro mestiere ti
care, abbiamo riaperto la sua può portare facilmente a fre-
bottega, l’ho fatto anche per quentare delle stanze buie.
Ne ha trovate sul suo cammino?
Ho sempre lavorato tanto,
“Mai compiacere per non cadere in una depres-
sione cosmica. C’è stato un mo-
gli altri. L’ho mento in cui ho pensato di non
avere più le carte giuste, non
imparato tardi, mi chiamava più nessuno. Ora
ho la fortuna di poter aspetta-
re il progetto adatto. Me lo so-
a più di 40 anni. no guadagnato,perché ho avuto
il coraggio di rifiutare dei lavo-
Spero che i miei ri, e questo lo devo a mia mo-
glie. Non compiacere gli altri,
figli ci arrivino mai, l’ho capito a più di 40 an-
ni, spero che i miei figli ci arri-
prima” vino prima.
Che padre è?
proteggermi da una mediocrità, Talvolta severo, non voglio
fretta, bisogno di autopromo- essere un amico. Un padre de-
zione continua anche sui social. ve dire anche no, far conoscere
Tutti sembrano impegnati e i limiti.Con loro parlo tanto,gli
bellissimi, tra lustrini e successi, insegno a dialogare. Vengo da
io al contrario sono affascinato una famiglia patriarcale, nella
dal rovescio della medaglia, dal quale gli uomini non dovevano
lato oscuro, dalle parti mancanti mai piangere o lamentarsi: que-
degli esseri umani, che sono im- sto crea una mascolinità tossica.
mensamente più interessanti dei Quindi è bene mostrare anche
punti di forza. le proprie fragilità.
Lo ha anche scritto sui social, “in Spesso racconta delle sue balbuzie.
bottega per ripulire l’anima”. Come le ha aggirate nel tempo?
In silenzio, nel sudore e nella Conoscersi è sempre un
fatica, riprendo contatto con la grande lavoro. È stata utile la
realtà attraverso pezzi di legno, scuola di teatro - sapere dell’ap-
che hanno dietro tante storie. parato fonatorio, del diafram-
Ho restaurato porte di casa, se- ma, del respirare - ma devo tut-
die,tavoli,ho intarsiato.Impari e to al mestiere. Mi ha dato una
non finisci mai. È una metafora cosa importante: l’identità.
del nostro mestiere, capire dopo E se non avesse fatto l’attore?
tante prove il significato di una Coltivo ancora il sogno di
battuta. scrivere libri e sceneggiature.
Quanto è stato importante aver Amo l’arte del raccontare,senza
sposato una donna (l’attrice Mi- rientrare per forza in un nume-
lena Mancini, ndr) con la quale ro preciso di caratteri, ma con il
condividere tutto? piacere di guardarsi negli occhi,
Grazie a lei ho trovato la se- con la commozione di ricorda-
renità, l’agone della creatività, la re. Sono mezzo calabrese, per
bellezza oltremodo di scontrar- parte di mia madre. Da piccolo
si e avere punti di vista oppo- passavo le estati a Torre Melissa,
WEBPH OTO / PHOTOMOVI E
sti sulla stessa tematica. Sposerò non lontano da Crotone. Mesi
Biagio Antonacci è un monologo infiniti, in cui parlavo in dialet-
sulla violenza sulle donne, scrit- to con mia nonna, in una casa
to da Milena e diretto da me.Lo dove, ora, torno spesso a con-
porteremo ancora in giro questo templare il mare.
autunno. ©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
AMICA
 BEATRICEB.COM

CORSO VENEZIA 6, MILAN

 DIVINITÀ TENEBROSA. Si lascia
ispirare da Ecate, una dea notturna e
misteriosa, la moda di questo servizio.
Nei panni di una combattente, tra
cappotti e shorts, biker sopra il ginocchio
e pantaloni di nappa, abiti bustier e
manchette. Rigorosamente nero su nero

Coat senza maniche in feltro e lana

mohair su gonna a ruota, DIOR.
Bangle di metallo, ALEXANDER MCQUEEN.
Cuissardes di pelle, MM6 MAISON MARGIELA.

112 AMICA
 Lungo cappotto di cashmere, CELINE
BY HEDI SLIMANE. Lupetto
di lana vanisé su shorts di lana
e alpaca, tutto MAX MARA.
Cintura alta di pelle, ETRO.

AMAZZONEFoto Cometti - Styling Claudia Carretti

AMICA 113
 Maxi cappotto di cotone
mélange, MALLONI. Gilet in crêpe
di lana, POMANDÈRE. Cintura
di pelle con fibbia western,
CELINE BY HEDI SLIMANE.
Choker di metallo e bracciali,
ALEXANDER MCQUEEN.

114 AMICA
 Cappotto furry in panno
di lana sostenibile,
ALBERTA FERRETTI. Gilet
di lana su pantaloni
coordinati, DSQUARED2.

AMICA 115
 Giacca di lana con collo alla
coreana, GIORGIO ARMANI.

116 AMICA
 Long dress fluido con collo
su pantaloni di pelle,
tutto MM6 MAISON MARGIELA,
come gli stivali alti.

AMICA 117
 Coat di lana con maniche a
pagoda, JIL SANDER BY LUCIE
AND LUKE MEIER. Cuissardes di pelle
e tessuto stretch, JIMMY CHOO.

118 AMICA
 Cappotto oversize di cashmere
su pull di lana e pantaloni
in mussola di seta, SAINT LAURENT
BY ANTHONY VACCARELLO.
Culotte a costine, ROBERTO COLLINA.

AMICA 119
 Cappa di lana, TOD’S. Bustier dress
di pelle con gonna drappeggiata,
ALEXANDER MCQUEEN, come
i gioielli. Cuissardes JIMMY CHOO.

120 AMICA
 Giacca in panno e pelliccia
ecologica, DAVII. Camicia di seta
con plastron, CIVIDINI.
Shorts di lana, ACNE STUDIOS.

AMICA 121
 Cappotto di lana double su pantaloni
in creponne di seta, FENDI.

122 AMICA
 Maxi coat di lana e pelliccia
con frange di pelle su minigonna
coordinata, LOUIS VUITTON.
Camicia di cotone, TOD’S.

Ha collaborato Viviana Graziano.

Trucco Fred Farrugia per
Calliste Agency. Capelli David
Delicourt per Phyto Italy.
Modella Valery Kaufman
per Why Not Models.

©RI PRO DU ZIONE R IS ERVATA

AMICA 123
 La seconda (e feLice) vita di

Inès
Due figlie (Nine e Violette), un compagno (direttore
Di Mariangela Rossi

di Libération) e molti amici di cui prendersi

cura. Musa ispiratrice, ex modella e anche stilista,
Inès de la Fressange ci svela, in un libro,
il segreto per sentirsi bene: stare con gli altri

«LA FAMIGLIA che ci sce-

gliamo sono gli amici». Lo pen-
sano in tanti, ma ne è più che
convinta Inès de la Fressange,
figlia e nipote d’arte (la mam-
ma è l’ex modella argentina Ce-
cilia Sánchez Cirez e la nonna
Suzanne Lazard era una gran-
de appassionata di Haute Cou-
ture), entrata nella storia della
moda negli Anni 80, quando lo
stilista Karl Lagerfeld ne fece la
sua musa.
Oggi,per una volta,Inès non
parla di stile e non dispensa
consigli chic da parigina. Piut-
tosto, ci racconta di felicità e di
amicizia, perché la bella ex Ma-
rianna di Francia, capelli corti,
corpo asciutto di chi è senza
età,sorriso ancora più profondo
e scanzonato di ieri, è l’autrice
del nuovo Happiness. The art of
togetherness, in uscita a metà ot- MaRianna di fRancia
tobre per Flammarion. Un → Inès de la Fressange, 65 anni, disegna per il suo brand, è ambasciatrice di Roger Vivier e collabora con Uniqlo.

AMICA 125
 La MaMMa
→ volume-guida che aiuta a passare del tempo con loro. inseGna
illuminare la vita con pensieri Quali sono i valori che hanno in “Se vi arrabbiate
lievi, segreti e foto di momen- comune i suoi amici? facilmente e andate
ti autentici, dopo il duro colpo Il senso dell’umorismo e an- su tutte le furie,
non sorprendetevi
inferto dai passati lockdown al che un giusto mix tra tolleranza se i vostri bambini
senso dell’amicizia. «Certi temi, e sensibilità critica, indulgenza fanno lo stesso”.
come i vaccini, il rispetto del- e sincerità. Così recita il manuale
della felicità di Inès
le misure sanitarie o la politica,Non pensa che nello scenario at- de la Fressange,
sono delicati. Meglio evitarli e tuale - conflitto russo-ucraino, qui ritratta anni fa
non moralizzare. Gli amici han- crisi economica, post pandemia, con le figlie Nine
no pregi e difetti. Anche noi», incertezza politica - a volte il e Violette (che oggi
hanno 28 e 23 anni).
afferma l’ex top parisienne che termine “felicità” possa sembra-
ora, lontana dalle passerelle e re utopia?
dopo la perdita del marito Lui- Ricevere così tante notizie
gi D’Urso nel 2006, sta vivendo difficili può essere doloroso e
una seconda vita. Accanto alle persino angosciante, ma in re-
due figlie, Nine e Violette, 28 altà dovrebbe avere l’effetto op-
e 23 anni, rispettivamente mo- posto: sapere che c’è una guer-
della e curatrice d’arte, e anche ra non lontana da noi dovrebbe
a Denis Olivennes, imprendito- farci apprezzare ancora di più il
concetto di pace. Credo che la
re, saggista e direttore del quoti-
diano Libération. felicità sia imparare a ricono-
Ma la moda è sempre il suo scerla nel momento stesso in “Il regalo che mi ne a cui tengo. Tutto qui.
mondo e, pur dedicandosi an- cui la senti. Che cosa significa stare bene con
che alla scrittura, non vi rinun- Ha mai avuto grandi delusioni ha riempito se stessi e che cosa pensa della bo-
cia. Oggi, ambasciatrice del da persone a lei care? dy positivity?
brand Roger Vivier,disegna per Sinceramente non ricordo. di gioia è stato A dire il vero non mi sento
il proprio marchio, lanciato nel Se ci vengono in mente cose così a mio agio, anche se non
2013, e collabora, per la diciot- cattive sugli amici, l’amicizia un albero. temo di invecchiare. Cerco so-
tesima stagione, alla collezione stessa e il suo valore sono ro- lo di apprezzare, di migliora-
LifeWear con il direttore crea- vinati. re, perché sono convinta che
tivo di Uniqlo, Naoki Takizawa. È facile per lei perdonare?
È un simbolo a ogni età possiamo imparare.
Senza dimenticare i progetti Bisogna decidere di farlo, Percepirsi in armonia va bene,
umanitari per l’Ucraina, sem- non è così difficile. Pochi epi- stupendo: ma non significa dimenticare
pre con Uniqlo, e l’ideazione di sodi sono davvero “errori fa- di prendersi cura di se stessi. E
etichette su eco bottiglie di vinotali”, quindi è meglio dimen- dura e cresce” degli altri.
rosé, devolvendo poi parte del ticare e poi comprendere. Il Ci si prende cura degli altri anche
ricavato alla Fondation de la risentimento è veleno. Dobbia- speciali che ho ricevuto? Un al- a tavola, in momenti conviviali.
Mer. «Oggi tutti i designer de- mo imparare a lasciar andare, a bero. È un pensiero meraviglio- Lei è una brava cuoca?

OLGA S EKULI C / BERT RAN D RIN D O F F PETROF F / GETTY IMAGES F ROM HAPP I N ESS (F LAMMAR I O N , 20 22)
vono essere generosi e sentirsi voltare pagina. Ancor peggio è so e simbolico: dura e cresce. No, non mi piace per nien-
parte di un nuovo, grande im- stilare l’elenco di tutto ciò per La famiglia significa amore in- te cucinare, mi mette di catti-
pegno» spiega. «Si parla tanto cui si può rimproverare qualcu- condizionato. La sua, insieme a vo umore, mi innervosisce. Ma
di sviluppo personale, ma si ri- no, enumerarne i difetti. Provia- Nine e a Violette, sembra perfet- amo vedere i miei amici, man-
schia di essere troppo chiusi nel mo a cercare un lato positivo per ta. Segreti? giare con loro, apprezzare la
proprio ego. Dobbiamo con- ogni “macchia”. Sembra ovvio, Tre: fiducia, gioia, tenerez- qualità del cibo.Non credo,però,
centrarci nuovamente sugli al- ma c’è chi non se ne rende conto. za. La maggior parte dei geni- che la gente venga a casa mia
Qual è stato il dono che l’ha riem-
tri per essere felici». Sugli amici. tori ha così paura per il futuro per avere un’esperienza gastro-
pita di gioia? dei propri figli che dimentica di nomica.
Sono davvero loro il segreto del- Le mie amiche sorridono complimentarsi con loro e nota Il dettaglio che non manca mai
la felicità? spesso di questo: quando mi più le cose che non vanno piut- durante le sue cene?
Sì, e dobbiamo ricordarlo dicono che quello che indosso tosto che quelle positive. Tanti Il piacere di vedere i miei
ogni giorno. Se ci sentiamo un è bello, io me lo tolgo subito per baci e tante risate sono alla base amici e di ascoltarli, solo questo.
po’giù o abbiamo l’impressione offrirglielo.Mi sembra un gesto della migliore ricetta. L’amore è Guardiamo al domani: che cosa
di essere in un mare di proble- normale, lo faccio con il cuore tutto. Un tempo ero impeccabi- si aspetta dal 2023 in termini di
mi, non c’è niente di meglio che ed è sempre apprezzato. Regali le e irreprensibile, oggi ho im- felicità?
parato a lasciar andare. Le confesso un segreto: dopo
Quali sono i luoghi in cui lei si una certa età bisogna smettere
L’Unione fa La foRZa sente più felice? di aspettarsi sorprese e organiz-
Happiness: The Art of Togetherness Dieci anni fa avrei risposto zare solo ciò che si desidera. Mi
(Flammarion), scritto e illustrato
da Inès de la Fressange (in uscita con una descrizione comple- rendo conto che la vita è quella
a metà ottobre) “rivela”, scrive la ta della Provenza, dei paesaggi, che sto vivendo in questo pre-
stilista francese ed ex top model, dei luoghi da visitare ad Arles o ciso istante ed è ciò che ho co-
“tutti i modi in cui i miei legami
Avignone.Oggi mi sento di dire struito.E sono felice,molto.Ma
di amicizia e di affetto mi hanno
resa felice”. Da questo libro sono che questi posti sono semplice- forse gliel’ho già detto?
tratte le foto di queste pagine. mente dove si trovano le perso- ©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

126 AMICA
A TUT TO COLORE
SCOPRI IL POTERE DELL A TINTA UNITA
NEI NEGOZI MANGO E SU MANGO.COM
SAFARI D’AUTUNNO
La giacca sahariana abbandona i climi equatoriali
e decide di farsi vedere in giro anche
con il freddo. Ripensata da - quasi - tutti gli
stilisti, in versione giungla d’asfalto chic
di Micaela R. Tenace

La top Veruschka in
mise safari targata
YSL nel 1968, in uno
scatto di Franco
Rubartelli A destra.
Sahariana di
cashmere, Max Mara
A/I 22-23. In basso.
Grace Kelly e Clark
Gable in Mogambo.

CACCIA GROSSA alle nuo-

ve tendenze, sulle tracce del
pezzo da avere nell’armadio.
Tra i tanti spunti in diretta dal-
le passerelle, c’è lei, “la” giacca
safari. Per saperne di più, si ve-
da alla voce sahariana: “giacca di
tela piuttosto ampia, con cintu-
ra, largo sprone e grandi tasche
applicate fornite di pattina con
Dalle passerelle per
abbottonatura”. Questa è la de-
il prossimo inverno. finizione secondo l’enciclopedia
In alto. Giaccone Treccani, una manciata di paro-
di denim oversize le esplicative che rimane un filo
con tasconi applicati,
Isabel Marant. riduttiva se comparata alla sto-
In basso. Sahariana ria della Moda.
sartoriale, Inizialmente in uso tra i te-
Blazé Milano.
nenti e gli ufficiali Meharisti
(i corpi militari in sella ai dro-
medari), negli Anni 20, diven-
ta un must del guardaroba ma-
schile. Amata e spesso indossata
da Ernest Hemingway, è sta-
ta avvistata più volte sul grande
schermo indosso a donne ma-
gnifiche; bellissima su Ava Gar-
dner e Grace Kelly in Mogambo
di John Ford, histoire d’amour
nell’Africa nera con impeccabili
mise complete di sahariane raffi-
natissime disegnate dalla costu-
mista Helen Rose (si noti bene,
fu lei stessa che creò l’abito da
sposa della principessa di Mona-
co).E poi Lauren Hutton in Ga-
tor del 1976, in coppia con Burt
Reynolds, che in tenuta da cac-
cia per le vie di Los Angeles →

AMICA 129

Da sinistra. Sfilate A/I
2022-23: giacca
2 in 1, Dior; tailleur
urban safari, Chanel.
A destra. Lauren
Hutton in un frame
di Gator (1976).
In basso, da sinistra.
La sahariana si
imbottisce con
Jacquemus.
Giungla glamour per
il look Etro.
Tutto A/I 22-23.
130
→ è intenta a schivare non uno
dei Big Five (ossia leone,leopar-
do, rinoceronte, elefante e bu-
falo), ma un pezzo grosso della
mafia locale.
Divenuta celebre nel 1967
grazie a Yves Saint Laurent, la
sahariana è la sostanziale rivisi-
tazione delle uniformi colonia-
li dei soldati francesi in Algeria,
che del resto è il Paese che ha da-
to i natali a Monsieur.
Rivoluzionaria in molti mo-
di, meno squadrata, e quindi più
femminile,da più di 50 anni tor-
na e ritorna rispolverando atmo-
sfere post-coloniali.
Pezzo unico proposto da Yves
per la Couture,è lunga come una
robe-manteau e ha la cinta a sot-
tolineare il punto vita. Dato il
successo, lo stilista ne fa una più
sensuale reinterpretazione. Così
si fa sexy,i bottoni sono sostituiti
da lacci che - a seconda di quan-
to vengano allentati - mostra-
no porzioni di pelle più o
meno estese. Iconica nel-
la foto del 1968 di Franco
Rubartelli che immortala
una Veruschka bracconie-
ra,sguardo fiero e fucile in
pugno.
Ma se di consuetudi-
ne viene relegata alle sta-
gioni calde proprio per le
sue origini desertiche, ec-
co che quest’anno ha fat-
to bella mostra di sé anche
nelle collezioni invernali.
Complice forse il riscal-
damento climatico, è ri-
veduta e corretta, e sarà il
capospalla più desiderato
del 2023.
Partiamo da Virginie Viard
che per Chanel pensa a una
sahariana solo nella forma e
meno nella sostanza. Di tweed
come Maison comanda, dà un
boost all’ensemble con i tasconi
applicati che rimangono a con-
trasto. Se la silhouette è militare,
non lo sono per niente il tessu-
to bon-chic e i bottoni gioiel-
lo, rimandi all’eleganza classica
identificativa del Dna del brand
di rue Cambon. Allure militare
in un bagno di Parigi, tra le du-
ne a due passi dalla Tour Eiffel.
Anche Maria Grazia Chiuri per
Dior remixa la linea Bar. Dell’i-
conica giacca permangono la vi-
ta molto stretta, le spalle morbi-
de e voluminose, i baschi voluti
per accentuare la forma dei fian-
chi e uno scollo piuttosto aper-
to. Novità, le utility pocket e il
sottogiacca imbottito con il cap-
puccio. In più, il tessuto spesso a
quadri la rende vagamente bri-
tannica e un filo boschiva. Così
il classico tailleur à la Dior assu-
me uno sprint più avventuroso,
per amanti della vita en plein air.
Più aderente alla tradizione
la versione di Etro. Di tela army
green e patchwork, fa il filo an-
che un po’ all’eskimo e alla field
jacket dei soldati in Vietnam e
si porta con l’abito lungo e pail-
lettes. Una miscela di glamour e
coloniale, in un gioco di contra-
sti d’effetto.
Super contemporanea quella
firmata Isabel Marant,che striz-
za l’occhio alle icone dell’hip
hop.Taglio squadratissimo, ma-
xi taglia,di denim,sembra ruba-
ta a lui. Piacerebbe a Rihanna,
indossata con i cuissardes over
di pelle morbida. E a proposito
dei più amati dalle star - vedi una
certa Dua Lipa - non può man-
care lui, Simon Porte Jacque-
mus. Lo stilista prediletto di
Instagram non poteva non co-
gliere questa tendenza: nel pa-
esaggio lunare delle saline di
Salin-de-Giraud ad Arles, ha
presentato una collezione tutta
in bianco. Tra i vari look lui, il
giaccone imbottito con saccocce
XL,zip e bottoni; una saharien-
ne post-apocalittica, portata
con pantaloni over, ma giustis-
sima anche con i jeans.
Sartoriale e squisitamente
meneghino, invece, il safari-bla-
zer firmato Blazé Milano. Color
caffè,taglio impeccabile e botto-
ni ricoperti di pelle, si accosta ai
pantaloni di vinile.Come da tra-
dizione dello stile cittadino uni-
sce l’arte del tailoring all’allure
graffiante ed empowering della
capitale della moda.
La mia Africa si trasferi-
sce così in città, alle prese con
C O NTR ASTO / I MA XTR E E . C O M / S H U TT E RSTO C K
la giungla d’asfalto. Coloniale
sì, ma dall’appeal cosmopoli-
ta, darwinianamente adattabi-
le alle insidie del clima inver-
nale metropolitano. A proprio
agio a Roma come a Londra, a
New York e a Stoccolma, vesti-
te di tutto punto come ranger
alle prese con la pungente quo-
tidianità.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
AMICA
 AMICA PER FAY

MISSIONE ALASKA
Fay approda sulla Costa Artica con il progetto Fay Archive. E mette alla prova,
in attività avventurose e outdoor, la sua iconica giacca 4 Ganci, rivisitata in
chiave contemporanea. In pieno spirito workwear, per un look decisamente cool

Uno specchio d’acqua gelata, circondato dalle impervie
montagne Chugach ricoperte di neve e da una natura sel-
vaggia. Siamo in Alaska, quasi alla fine del mondo. Lei si
chiama Alexandra e non è una modella “classica”, è una
vera capitana che, sullo stretto di Prince William, guida -
tra fiordi, isole e ghiacciai - una nave da lavoro. Ad affian-
carla, un’altra “lei”: la giacca 4 Ganci della collezione Fay
Archive A/I 22-23, collezione nata dalla creatività di Mi-
chele Lupi, responsabile dei progetti speciali del Gruppo
Tod’s, e di Alessandro Squarzi, imprenditore ed esper-
to di stile.
Alexandra non è la sola alaskana a testare la 4 Ganci di
Fay Archive, rivisitazione in chiave contemporanea della
classica Fay ispirata ai pompieri del Maine e nata negli
Anni 80, grazie a un’intuizione di Diego e Andrea Della
Valle. Insieme alla lei, Erin il geologo, Michael l’allevatore
di buoi muschiati ed Eben la guardia degli orsi polari. Pri-
ma di lei, invece, workers in Scozia, Islanda e Cile, sulle
rive del Don in Russia, sull’isola di Gotland in Svezia e su
quella di Lanzarote in Spagna.
Tutti sono uomini e donne che hanno fatto una scelta di
libertà: lavorare all’aria aperta. E tutti fanno parte del pro-
getto Fay Archive. Chi meglio di loro per provare, durante
l’attività outdoor di ogni giorno, il taglio “over” della 4
Ganci, che garantisce la massima libertà di movimento?
Chi meglio di loro per testare sul campo materiali naturali
e più consistenti che resistono a pioggia, freddo, vento e
all’usura del tempo, senza rinunciare a dettagli di stile
come, primi fra tutti, gli iconici 4 ganci galvanizzati?
Oggi l’Alaska, domani chissà. L’avventura continua...
INCONFONDIBILE
LA GIACCA 4 GANCI
IN LANA TARTAN DELLA
COLLEZIONE FAY
ARCHIVE AUTUNNO/
INVERNO 22-23.
 MASSIMIZZA IL TUO POTENZIALE.
Di stile in primis, con accessori dai dettagli
XXL: plateau, chuncky heels, tacchi scultu-
ra. E particolari speciali da mettere sotto la
lente d’ingrandimento: cristalli, catene, im-
punture. Tocchi di chicness, visti da vicino

MACRO
Foto Robin Broadbent - Styling Vanessa Giudici

Borsa a fantasia effetto tartaruga con chiusura di smalto, SALVATORE FERRAGAMO.

134 AMICA
 Mules di pelle con tacco logo intagliato, FENDI.

AMICA 135
 Stivale di pelle con tacco, plateau e fibbie silver, GUCCI.

136 AMICA
 Borsa Sabot Pluch di pelle e montone merino, con manico in metallo rivestito in pelle, HERMÈS.

AMICA 137
 Borsa in pelle di vitello smooth satin, LORO PIANA.

138 AMICA
 Daisy clutch di pelle con manico a manchette, SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO.

AMICA 139
 Borse Triangle Symbole di tessuto jacquard o pelle, PRADA.

140 AMICA
 Scarpe Aevitas pointy triplatform di raso con dettagli in cristallo, VERSACE.

AMICA 141
 Borsa Triomphe Frame di pelle con tracolla a catena gold, CELINE BY HEDI SLIMANE.

142 AMICA
 Cuissardes di velluto stretch con punta squadrata e tacco in plexiglas trasparente, GIORGIO ARMANI.

AMICA 143
 Clutch Flamenco Puffer di nappa, LOEWE.

144 AMICA
 Borsa di pelle con tracolla a catena, PANTHÈRE DE CARTIER.
Ha collaborato Martina Verità.
©RI PRO DU ZI O NE RI S ERVATA

AMICA 145
FIRMAMENTO
Zaffiro ovale di 55,55 carati per
il collier Allure Céleste in oro
bianco e diamanti: è il manifesto
di 1932, la nuova collezione di
Haute Joaillerie Chanel.

RIVOLUZIONE SOLARE
A destra. Oggi: diamante giallo
taglio cuscino di 22,10 carati
per il collier Soleil 19 Août
(giorno di nascita di Coco
Chanel). In alto. Ieri: il collier
Comète, simbolo della
collezione Bijoux de Diamants
creata da Mademoiselle. E
l’invito all’exposition del ’32:
costo 20 franchi, devoluti a
enti caritatevoli parigini.

146 AMICA
 SCRITTO
NELLE
STELLE
Il cielo sopra Parigi non è mai
stato così luminoso.
A rischiararlo, una collezione
di Alta Gioielleria speciale,
omaggio ai magnifici
Bijoux de Diamants creati
da Coco Chanel nel 1932
Di Luisa Simonetto

ALL STARS
Marianne Etchebarne, Directrice
Internationale Marketing Produit,
Client et Communication
Horlogerie-Joaillerie Chanel. In
basso. Coco Chanel nel 1932.

“MI FANNO orrore i ganci, le chiusure. Ecco perché li ho abo-

liti. I miei gioielli sono liberi di trasformarsi”. Gabrielle Chanel
era così: indomita, ribelle e poco incline ai compromessi. Difat-
ti, quando nel 1932 si vide affidare dalla Diamond Corporation
Limited di Londra un set di diamanti, appunto, fuori dall’ordina-
rio, non si tirò indietro. Di fronte al mandato di ricavarne collier,
bracciali, broche, anelli tanto sorprendenti da rimettere in moto
un mercato prostrato dalla Grande Depressione, si rifugiò nei ri-
cordi della sua adolescenza. Ripensò alle stelle, alle lune, ai soli che
le tenevano compagnia ad Aubazine, nell’orfanotrofio dell’abbazia
dove era cresciuta nel cuore della Francia. Non li spiava dalle fine-
stre, li vedeva disegnati sul pavimento di ciottoli del convento. Ce
la dobbiamo immaginare a testa bassa - per pregare, per spazzare
a terra, dedita a umili faccende - ma con occhi e cuore colmi di ar-
dore a cercare il cielo.
Se si guardano le foto d’epoca di Bijoux de Diamants,
COSTELLAZIONI
Evocano frammenti di cielo le
l’unica collezione di gioielli veri creati da Gabrielle
screziature delle opali Chanel, rivoluzionari in tutto, a partire dalla presen-
cabochon, cifra distintiva del tazione - a casa della couturier a Parigi, in Faubourg
bracciale e dell’anello Comète Saint-Honoré, indossati da mannequin di cera ani-
Opale con perle e diamanti.
A destra. Diamanti bianchi, mati dai giochi di luce disegnati dagli amici artisti e
zaffiri gialli e onice per la spilla scenografi - ogni pezzo è indimenticabile.
Satellite Harmonie. Uno però li sovrasta: è il collier Comète, la stella
Tutto dalla collezione 1932,
Chanel Haute Joaillerie.
poggiata sul collo a sinistra,la coda che fluttua sul pet-
to a destra, flessuosa come un nastro. Il collier è aper-
to, un cache-col slacciato. I diamanti competono con la Via Lattea.
Oggi,90 anni dopo,per l’anniversario di questi gioielli all’avanguar-
dia, la Maison Chanel ha realizzato i 70 pezzi dell’Haute Joaillerie
ribattezzata 1932. Ce la racconta Marianne Etchebarne, Directri-
ce Internationale Marketing Produit, Client et Communication
Horlogerie-Joaillerie. Un manifesto del Mademoiselle-pensiero:
dalla parte delle donne, sempre. Perché siamo noi le vere stelle. →

AMICA 147
 → Che cosa hanno in comune il 1932 e il 2022? giallo del peso simbolico di 19,32 carati.Trovo tutte le spille super
Il fatto di essere due anni di crisi: soprattutto economica nel ’32, contemporanee, molte sono scomponibili: Lune Étincelante, per
sanitaria oggi. Se si riferisce alla collezione, i valori, l’entusiasmo esempio, si suddivide nelle spille Luna e Sole e nel bracciale Co-
creativo, la visione sono rimasti gli stessi. Tutto parte, prima an- meta. Ma anche Satellite Harmonie è un vero microcosmo.
cora che dall’idea del gioiello, da quella della donna che lo porterà. Ha riscoperto alcune gemme?
Colpisce, oggi come allora, che i bijoux siano flessibili, il metallo sia L’opale, che di solito non è tra le mie favorite. La vedete nella
pressoché invisibile, i diamanti sembrino liberi di muoversi. Una serie Comète Opale: le sue sfumature blu, come frammenti del cie-
manciata di stardust lanciata in aria... lo sopra Parigi, meno elettriche del consueto, comunicano un’e-
Come sa, fu la Diamond Corporation Limited londinese a leganza inedita. Vale lo stesso per la tanzanite, dai riflessi violetti.
commissionare a Gabrielle Chanel la famosa Bijoux de Diamants, Viene annoverata tra le cosiddette semi-precious: qui in Chanel,
per rilanciare la sua attività dopo la Crisi del ’29. Nel dire di sì, però, non facciamo distinzioni tra preziose e semipreziose, conta-
Chanel prese seriamente il compito e fece di tutto per valorizzare no gli standard di qualità, che sono altissimi. Anche perché il no-
principalmente le pietre. Patrice (Leguéreau, dal 2009 Directeur stro sourcing department deve corrispondere ai disegni di Patrice,
du Studio de Création Joaillerie Chanel, ndr) non ha voluto esse- la ricerca delle materie prime parte da lì.
re da meno: c’è molto “open work”, un particolare tipo di sertissa- C’è qualche aneddoto in particolare?
ge che consente ai diamanti, specie se di taglio tondo, di fluttuare. Riguarda lo zaffiro del collier Allure Céleste, emblema della col-
Del resto, far “sparire” l’oro a vantaggio delle gemme è da sempre lezione: si stacca per consentire almeno otto usi differenti, con-
una delle magie dell’Haute Joaillerie. tiene i tre temi, impiega grandi pietre, rappresenta il movimento.
Perché cercare l’ispirazione guardando il cielo? Ebbene, proprio quello zaffiro di 55,55 carati fu acquistato sei o
Per rispetto dei temi originali, sette anni fa in Birmania, senza
privilegiando la Cometa, per noi sapere quando sarebbe stato uti-
un simbolo infinito e onnipresente, lizzato. È rimasto in cassaforte fi-
e sviluppando, accanto al Sole, un no a oggi, quasi fosse stato scelto
capitolo nuovo, la Luna. A colle- dalle stelle. Merito della lungimi-
garli, l’idea del movimento: ogni ranza di Patrice, è noto quanto il
pezzo compie un’azione, luccica, numero 5 contasse per Coco. Per
sorge, scintilla. E il movimento è la scorsa Alta Gioielleria, infat-
donna.Un concetto che racchiude ti, dedicata al centenario del pro-
i valori a noi cari: fluidità, trasfor- fumo N° 5, si cercò dovunque un
mabilità, libertà di interpretazio- diamante di 55,55 carati. Ne ta-
ne. Del resto, anche la camelia, il gliarono uno apposta.
leone, il tweed non sono mai iden- 1932 è anche una dedica al nostro
tici... Patrice, forte della profonda bisogno di bellezza?
conoscenza dell’universo Chanel, La bellezza “accade” in tan-
ha espresso la sua visione. Ha no- ti modi diversi. Coco Chanel ne
tato l’utilizzo di pietre di colore? aveva capito subito l’importanza
Il blu di zaffiri, lapislazzuli, opali; per noi donne: vestirci con cu-
il giallo dei diamanti; il rosso dei ra, truccarci, indossare una fra-
rubini; il nero dell’onice. Non solo granza sono scelte che ci fanno
bianco, insomma. sentire meglio, rafforzano la no-
Il Sole e la Luna, due opposti com- stra autostima. Poi c’è la bellez-
plementari uniti dalla Cometa: c’è za dell’arte insita nelle creazioni
una bella circolarità, un’armonia di Alta Gioielleria, come in un
speciale. quadro, in una scultura. Ci danno
Sì, questo è tipico di Patrice e, emozioni e noi “siamo” emozio-
sicuramente, di Coco. Il tema de- ni, per questo non possiamo fare
gli astri viene dalla sua permanen- a meno di amarle.
za ad Aubazine, ci sono stata in È l ’insegnamento dell ’Haute
visita anni fa e non posso dimen- Joaillerie?
ticarla. Luna, sole, stelle sono rap- Sì. La sua bellezza è sfaccetta-
presentati nei pavimenti di ciottoli dell’abbazia. Ho davanti agli ta, come una gemma affidata all’esperienza e alla sensibilità di un
occhi l’immagine di Chanel ragazzina con i piedi saldamente maestro lapidaire (tagliatore, ndr): esiste nei disegni eseguiti a ma-
ancorati a terra, e la mente rivolti al cielo. Per tutta la sua vita, no dallo Studio, in tutti i Métiers di settore. E nelle pietre stesse:
ha consultato stelle e oroscopi, ha creduto nel potere dei numeri. vengono da Madre Terra,e il nostro Pianeta è unico,straordinario.
Ci può dire qualcosa in più della simbologia di 1932? Infine, c’è la bellezza del tempo: nei nostri atelier, nessuno ti può
La Cometa e, più in generale, le stelle, rappresentano un por- ordinare di correre, di sbrigarti, di fare in fretta. Ci vuole calma,
te-bonheur, ma anche il desiderio di essere una star, una super- lentezza, c’è la bellezza del fare insieme. Niente si crea senza il la-
star. Ricordiamo che nel ’32 Gabrielle Chanel era una stella della voro di tutti gli altri, ed è una sensazione davvero potente.
Moda, del beauty, grazie al N° 5, e del bel mondo. Il Sole è legato ©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

al mese di agosto e al segno zodiacale del Leone. La Luna, con le

sue fasi, è transizione, mutevolezza, cambiamento, un qualcosa di TESORO CELESTE
intrinsecamente femminile: è l’eterno femminino. Si può ammirare nell’archivio
Quali sono i suoi pezzi del cuore? della Maison Chanel: è la spilla
Comète originale del 1932, con
Personalmente adoro il collier Comète Volute, per il suo equi- 28 diamanti taglio ancienne
librio di pieni e vuoti e per la coppia di diamanti ovali bianco e e uno centrale di 1,2 carati.

148 AMICA
BLAZER WITH LOVE

vtov
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INVESTITRICI CERCANSI
Sono per lo più le donne a gestire le spese della famiglia, ma quando si
tratta di far fruttare i risparmi, gli uomini osano di più. È tempo di
cambiare atteggiamento verso il denaro, con l’aiuto di un money coach
PRUDENZA
Una ricerca attesta che
in tema di soldi
il 50 per cento delle
donne non vuole
assumere nessun rischio.

MER ED ITH J E N K S / TRU N K ARCH I VE

Di Fiammetta Bonazzi

C’È UN TEST, semplicissimo, come mai è restia a investire? ri sono quasi 6 milioni e, di ficienti le proprie conoscenze
da fare al supermercato: ba- Se è vero che “il denaro queste, 2,4 sono capofamiglia in ambito finanziario e che, fra
sta osservare chi nella coppia è maschio ma la ricchezza è e uniche portatrici di reddito? coloro che hanno alle spalle
esibisce la carta di credito o il femmina”, qual è il motivo che La ricerca Donne e denaro: studi economici, solo la metà è
bancomat. In otto casi su dieci, spinge le signore a riversare una sfida per l’inclusione, rea- pratica d’investimenti», sostie-
è lei che paga. Con i soldi che l’intera busta paga nella cassa lizzata da Banca Widiba con ne Claudia Manzi, ordinaria
arrivano dal suo lavoro o, sem- comune, comportamento ben il Dipartimento di Psicologia di Psicologia sociale all’ate-
pre meno, dallo stipendio del radicato in una società come dell’Università Cattolica del neo milanese e fra gli autori
partner/marito. Che la donna quella italiana in cui (dati Sacro Cuore di Milano, ha dell’indagine. «La popolazione
sia un’abile amministratrice Censis 2019) le donne che messo in luce che «quasi una femminile poi, è più prudente
familiare è un dato di fatto, ma lavorano e hanno figli mino- donna su tre considera insuf- (circa il 50 per cento non →

AMICA 151
 → è disposta ad assumere ri-
schi) e non si informa tramite
i canali professionali, preferen-
do i consigli di amici e parenti».
Nella vita reale, in effetti,
non si prendono le decisio-
ni economiche consultando
un foglio Excel: «Ma la sera
a cena o in una sala riunioni,
dove si mescolano la storia
personale, la visione del mon-
do di ciascuno, l’ego, l’orgoglio,
il marketing», chiosa Morgan
Housel, già editorialista de The
Wall Street Journal e autore del
bestseller La psicologia dei soldi
(Hoepli). Senza dimenticare
che: «In una società in cui le
quote rosa continuano a essere
tenute a distanza dai centri de-
cisionali, anche fare soldi viene
percepito come una prerogati-
va maschile», dice Manzi. «Il
denaro per le donne è un bene
strumentale o, al più, da usare
a vantaggio di altri».
È anche vero che il gen-
til sesso tende a sottovalutare
ciò che sa. Annamaria Lusar-
di, economista e docente alla
George Washington School
of Business, da anni si occupa
di alfabetizzazione finanziaria.
In un suo articolo per Forbes,
racconta che nei test sulle co-
noscenze finanziarie, le donne
rispondono “non so” più spesso
degli uomini. Ma se si toglie
questa possibilità, tendono a
dare la risposta giusta, pur con-
tinuando a sentirsi poco sicure.
In sintesi, è l’eccesso di cautela
che le porta a non investire.
NON È MAI TARDI
Per superare questo gender
gap, è indispensabile l’assi-
stenza dei money coach, ca-
paci di spiegare che «investire
non significa necessariamente
rischiare», precisa Isabella Al-
farano, consulente finanziaria
di Banca Widiba. «Occorre
DISTRICARSI A
PIAZZA AFFARI
Esiste una “formula magica” per
investire il denaro ed evitare di
farsi ingannare dalle promesse di
facili guadagni? Ecco il decalogo
stilato per Amica da Claudia
Corradini, membro della Allianz
Bank Advisors Academy. Con un
super consiglio: se la finanza non è
il vostro forte, non decidete da sole.
152
portare la persona a chieder-
si non tanto in cosa investe
ma per che cosa, tralasciando
i tecnicismi e creando con la
cliente un rapporto empatico.
Per costruire un portafoglio su
misura non è mai troppo tar-
di: anche a 50 anni è possibile,
vanno però ridimensionati gli
gli obiettivi. Per fortuna s’in-
contrano anche trentenni più
avvedute, che avviano i piani di
accumulo a inizio carriera. È su
questa generazione che bisogna
puntare, perché è la più esposta
ai rischi della speculazione o
subisce il fascino delle offerte
truffaldine online, legate alle
criptovalute, che promettono
risultati eclatanti a breve termi-
“Le decisioni economiche non si
prendono consultando un foglio Excel,
ma la sera a cena o in una sala riunioni”
ne partendo da minimi investi-
menti. E, sul numero, qualcuna
abbocca sempre».
Per tutelarsi, «basta infor-
marsi allo sportello e sul sito
di Bankitalia o della Consob,
dove nella sezione “Occhio
alle truffe!” compare la black
list delle società e degli ope-
ratori da evitare», consiglia
Claudia Corradini, consulente
finanziario di Allianz Bank Fi-
nancial Advisors e Presidente
della Commissione perma-
nente femminile Pink all’in-
terno della Allianz Advisors
Academy della Banca che ha,
fra i vari obiettivi, anche quel-
lo di aumentare entro il 2025
la quota delle consulenti/pro-
fessioniste nella rete della ban-
ca dall’attuale 20 per cento al
25. «C’è un enorme lavoro da
fare sul fronte della forma-
zione, che andrebbe inserita
1. Se si vuole investire, guardare
oltre il presente: il tempo è sempre
il migliore alleato. A qualsiasi età.
2. Affidarsi al proprio buon
senso mantenendo le distanze
da chi pensa di prevedere il futuro.
3. Diversificare il portafoglio
ma in modo efficiente,
sempre con l’aiuto degli esperti.
4. Se si inseguono i rendimenti
nei programmi della scuola
dell’obbligo. L’Italia è tuttora
il Paese che risparmia di più,
ma i cittadini non investono.
Da una ricerca Ipsos/Capital
Group - Aipb, risulta che le
donne in possesso di ricchezza
in Italia sono il 10 per cento e,
di queste, una su due è laureata.
Parlando di asset dai 250mila
euro in su, le titolari sono circa
60mila, pari allo 0,8 per cen-
to del totale dei possessori di
grandi patrimoni, e hanno fra
i 45 e i 64 anni: sono quindi
donne già realizzate a livello
professionale e sanno come
muoversi, mentre la fascia fra i
35 e i 44 naviga nell’incertezza
o si affida al fai-da-te».
Quando invece entra in gio-
co il consulente, «se è un uomo,
di solito la cliente gli delega le
scelte. Se invece è una donna
scattano altre dinamiche, ba-
sate sulla condivisione, ed è la
situazione ideale per focaliz-
zare la cifra, lo scopo, i tempi
dell’investimento, ma anche gli
interessi personali. Oggi, per
esempio, le donne sono le più
attente a investire sui titoli delle
aziende che operano nella gre-
en economy, nella ricerca medi-
ca o nell’innovazione. In questo,
bisogna dirlo, siamo delle pio-
niere», continua Corradini.
I CONDIZIONAMENTI
E non sono solo gli esperti
di tematiche finanziarie a rile-
vare l’insicurezza delle donne
in questo ambito. C’è chi ricol-
lega la paura di mettere a frutto
il proprio denaro a una carenza
passati, si sta prendendo
un treno già in corsa: è scomodo
e si può rischiare di cadere.
5. Considerare attentamente
i fattori che hanno
generato il rendimento.
6. Consentire al mercato di
lavorare per noi e i nostri obiettivi.
7. Il mercato stabilisce i prezzi
giornalieri, ma ricordatevi che si
di autostima, come fa Gabriele
Policardo, studioso e ideatore
delle Biocostellazioni® (me-
todo che unisce le conoscenze
delle cinque Leggi Biologiche
con le Costellazioni familiari.
Aneddoti e brevi racconti di Bert
Hellinger). «Guardando alla
storia delle donne», sottolinea,
«spesso affiora una catena di
madri, nonne e bisnonne che
per sé tenevano poco o nulla:
per eliminare questi blocchi,
occorre lavorare sulle abitudini
e sui modelli che ci arrivano
dall’infanzia».
Schemi che condiziona-
no ancora i comportamenti
femminili. E allora, perché la
donna non osa con il suo de-
naro? «Non è abituata a farlo
perché a livello inconscio non
si dà valore», continua Policar-
do, autore di Anche i soldi han-
no un’anima. Biologia del dena-
ro (Spazio Interiore), «regala
ore, mesi, anni del suo tempo
alla coppia, ai figli, alla casa
(il rapporto mondiale dell’Oil
segnala che in Italia le donne
svolgono cinque ore e cinque
minuti di lavoro non retribuito
di assistenza e cura al giorno e
gli uomini un’ora e 48 minuti,
ndr), e ritiene che sarà accettata
solo se continuerà a dare». Per
uscire da questo circolo vizioso
occorre cambiare prospettiva
e lavorare sull’autostima. Bi-
sogna fare pratica (lo stesso
Policardo organizza workshop
dedicati, il prossimo a Milano,
intitolato Io sono d’oro, il valo-
re della donna nel mondo, info:
iosonodoro.it).
Ma è necessario anche in-
tervenire sull’educazione “fi-
nanziaria” fin dall’infanzia. La
stessa Lusardi lo ripete spes-
so: «Date un salvadanaio a un
bambino e lo trasformerete in
un abile banchiere».
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■
può dare loro un valore nel tempo.
8. Il “compra e vendi”
speculativo è più una scommessa
che un investimento.
9. Concentrarsi soltanto su ciò
che si sa bene e che
si può conoscere e monitorare.
10. Rispettare le proprie
emozioni: bisogna ascoltarle
e imparare a gestirle.
AMICA
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 New face
TOMBOY
Androgino
Anni 90,
unisce paletot
classici
e tela denim.
Perfettamente
interpretato
da Urte,
modella lituana
ventenne
Foto Gianluca Fontana
Styling Claudia Carretti

Cappotto di lana,
HERNO. Giubbino
di denim, GUESS JEANS.
Polo in piqué di
cotone, LACOSTE. Jeans
wide leg, GUESS
ORIGINALS. Orecchini
con zirconi, MORELLATO.
Cintura di pelle,
CELINE BY HEDI SLIMANE.
Mocassini in tessuto,
LOUIS VUITTON.

154 AMICA
 Cappotto di lana,
STILNOLOGY.
Giacca di pelle,
ZADIG & VOLTAIRE.
Bralette sportiva,
CK ONE - CALVIN
KLEIN UNDERWEAR.
Jeans baggy, JACOB
COHËN. Cintura
di pelle, DSQUARED2.

AMICA 155
 Peacoat di lana,
PIOMBO IN OVS.
Giubbino di denim,
WEEKEND MAX MARA.
Jeans stretch, MAX&CO.

156 AMICA
 Cappotto a taglio
trench in double
di cashmere e lana
merino, DIEGO M.
Pantaloni di nappa,
DROME. Stivali
in pelle, CHURCH’S.

AMICA 157
 Cappotto di lana,
NARACAMICIE.
Camicia di denim
su jeans,
BLUE OF A KIND.

158 AMICA
 Trench di lana,
MAX MARA.
Canotta stretch
su pantaloni
di nappa effetto
jeans, BOTTEGA
VENETA. Penny loafer
di pelle, MIU MIU.

AMICA 159
 Cappotto in lana
d’angora,
TAGLIATORE 0205. Gilet
di maglia lavorata
a trecce, POLO RALPH
LAUREN. Jeans
con profilo di frange,
STELLA MCCARTNEY.

160 AMICA
 Cappotto maschile,
GUCCI, come
la cintura con borchie
e maxi fibbia.
Giacca di denim, DIOR.

AMICA 161
 Paletot di lana
oversize, GANT.
Pull di mohair con
scollo a V, ALVIERO
MARTINI 1A CLASSE. Jeans
baggy, LEVI’S RED TAB.
Cintura di
pelle con fibbia gold,
NANNI MILANO.

162 AMICA
 Maxi coat in lana
e cashmere, ERMANNO
SCERVINO. Gilet di
denim cropped, ZADIG
& VOLTAIRE. Bralette
stretch, REIMAGINED
HERITAGE - CALVIN KLEIN
UNDERWEAR. Jeans
in bull di cotone,
DONDUP. Cintura di
cuoio, ORCIANI.

Ha collaborato
Viviana Graziano.
Trucco Arianna
Cattarin per
The Green Apple
Italia/YSL Touche
Éclat. Capelli Gigi
Tavelli. Modella Urte
Gumuliauskaite
per Select Model
Management.
© R IPRODU ZIONE RIS ERVATA

AMICA 163
 I SOGNATORI
Fondano brand controcorrente sulla base dei propri
valori. Fanno dell’imperfezione (solo formale)
la loro estetica. Parlano alla community invece che
ai consumatori. Ecco la next generation visionaria
Di Stella Romoli

PENSO, ERGO INDOSSO. va onda creativa è tanto im- FATTORE COLLETTIVITÀ

Così si riassume il sentimento pattante quanto i messaggi di L’onda d’urto impatta an-
della generazione Z (e non so- cui è ambasciatrice. Collezioni che i calendari delle principa-
lo). Ragazzi che nascono libe- materiche, scomposte e ribelli, li Fashion week. A New York
ri: di informarsi attraverso una che fanno eco al post-punk, al gli show di Collina Strada so-
moltitudine di canali, di riven- new-grunge, al rétro-rave. De- no tra i più anticonvenzionali: il
dicare una sessualità senza eti- finire una corrente suona ana- brand, fresco di collaborazione
chette e di esprimersi con look cronistico, eppure i giovanis- con Vitelli (a cui, per la pros-
che se ne fregano dello status simi hanno una visione tutta sima primavera/estate 2023, ha
quo, all’insegna della body po- loro di questo vocabolario, che comissionato due tessuti rige-
sitivity e della fluidità di genere. torna impregnato di significati nerati prodotti nel Nord-Italia
contemporanei dalla forte cari- e brevettati DOOMBOH®),
PUNTO DI ROTTURA ca positiva. popola le sflate di creature di
In parallelo, come accade «La storia si ripete, ma oggi ogni genere e fisicità, giovani e
quando un certo fermento sot- il fenomeno è molto più legato più mature, abili e con disabi-
topelle esplode tutto insieme, alla body consciousness. L’en- lità, vestite soprattutto di forte
è nata una schiera di designer fasi si pone sulla fisicità: non personalità.
sognatori dall’estetica indisci- in termini edonistici, ma co- Non è da meno il milanese
plinata, che carica le proprie me promotrice della diversità Marni. La storica Maison cam-
creazioni di valori: «Tra i mar- e dell’inclusività», spiega Got- biata radicalmente nel 2017,
chi prevale un atteggiamento di ti, che racconta come le ragaz- sotto la direzione creativa di
rottura rispetto a un certo tipo ze facciano shopping vivendo il Francesco Risso, con un espe-
di omogeneità pre-pandemi- proprio corpo in modo disin- rimento che allora era apparso
ca, periodo a cui ormai ci si ri- volto, nell’ottica del “mi piace, fuori dal coro, organizza even-
ferisce come all’avanti Cristo», lo metto” al di là dei canoni di ti lontani dal classico defilé. La
scherza Aldo Gotti, General bellezza standardizzati. performance P/E 2022, dal for-
Manager del negozio milane- te gusto post-hippie, con i mo-
se Modes. TORNA LA SEXINESS delli che somigliavano a elfi o
Tra le parole più citate da- Non è un caso, forse, che il mutanti e lo stesso Risso in pas-
gli stilisti della nuova vague ci proliferare di questa corren- serella, era una specie di vorti-
sono termini come “speran- te underground coincida con ce danzante con gli ospiti vesti-
za”, “nostalgia” (senza rimpian- il ritorno di un trend, appa- ti a tema, mescolati e coinvolti
ti) e “sentimento”; mentre su si- rentemente agli antipodi, co- in un evento rimasto memora-
ti e social ci si imbatte in quelli me la cosiddetta sexiness (pa- bile grazie al senso di coesio-
che loro definiscono “manife- rola bandita dalla moda fino ne che si è creato. La stagione
sti”: dichiarazioni di intenti e di a una manciata di stagioni fa). successiva, il pubblico è stato di
identità che poggiano le basi su «Non c’è scissione, le due fac- nuovo tutt’uno con l’happening,
temi come il recupero dell’arti- ce della medaglia convergono. “investito” dal passaggio dei pro-
gianato, la responsabilità socia- Siamo in un momento di for- fessionisti che sfilavano facen-
le, il concetto di community, il tissima evoluzione e reinven- dosi largo tra gli spettatori in un
riciclo e la gender fluidity. zione, non etichettabile, in cui capannone semibuio dall’effet-
Così, se chiedi a Mauro Si- la libertà consiste nel riappro- to post atomico, per poi racco-
mionato quale sia la forza mo- priarsi dell’estetica del proprio gliersi attorno a una tavola im-
trice del suo Vitelli, brand vene- corpo, usarlo come strumento bandita alla luce del sole.
to con base, come lui, a Milano conduttore di valori, vestirlo o Il senso di collettività oggi è
(solo filati di scarto trasformati scoprirlo a proprio piacimento», un fattore chiave per i brand e la
prima in tessuti esclusivi e poi commenta Carla Cereda Biffi, propria community (così sono
in capi) risponde: «La convin- Creative Director delle bouti- stati ribattezzati i consumato-
zione di poter migliorare il si- que di Biffi, dove una parte di ri). “Collettivo” è anche la paro-
stema da dentro». Il linguaggio pubblico più adulto fatica a ri- la con cui Simionato definisce
estetico che accomuna la nuo- trovarsi in vestibilità unisex. Vitelli: «Un insieme di →

164 AMICA
 INCLUSIVO
A sinistra. Un
abito della
collezione A/I
22-23 di Marni.
A destra. La
tavola imbandita
alla fine
dello show.

NEO
ROMANTICO
Bomber upcycled
di Morphine,
prodotto da
piccoli laboratori
tra la Toscana e
l’Emilia-Romagna.

NOSTALGICO
A destra. Un look
di Lessico familiare
realizzato,
in collaborazione
con GianMarco
Porru, con un
vecchio corredo.

RADICALE
A sinistra e a
destra. Capi A/I
22-23 di Vitelli,
che trasforma filati
di scarto in tessuti
esclusivi, su cui
costruisce le
proprie creazioni.
AMICA 165
ETICO
Maglia e pantaloni → persone che lavorano nello lizzati con quello che chiamano
A/I 2022-23 della
designer inglese stesso spazio, che è contempo- “atelier nostrano”, «una piccola
Bethany Williams, raneamente atelier e zona mac- comunità di artigiani e donne
che lega ogni chine, come in una bottega ri- di paese (bravissime a cucire e a
collezione a un
progetto sociale.
nascimentale». Alla fine delle fare il crochet) tra l’Emilia-Ro-
sfilate, il team esce in passerella, magna e la Toscana», insieme a
per prendere gli applausi con la una pluralità di contributi crea-
stessa coralità con cui ha lavora- tivi: dal denim di One of One
to. Dopo, c’è sempre un secon- ai gioielli dell’artista fiorentino
do show dedicato ai non addetti Alessandro Gaggio.
ai lavori, aperto al tessuto socia-
le e culturale milanese. Anche CAMPO D’AZIONE
il rapporto tra brand e clienti è Il tema della produzione lo-
cambiato: «È diventato radical- cale di un certo tipo è centrale
mente verticale, grazie ai social. in tutti i progetti slow fashion.
Abbiamo accesso alle singole A Londra la stilista Bethany
individualità, che ti taggano e Williams lega ogni collezio-
scrivono. È un tipo di parteci- ne a progetti sociali, affidando
pazione tangibile e gratificante», la manodopera a comunità di
aggiunge Simoniato. donne come madri in difficol-
tà o carcerate. In Italia, Provin-
L’ERA SOCIAL cia evoca, anche solo nel nome,
A dare corpo al cambiamen- la realtà veneta in cui è volu-
to, infatti, sono anche i mez- ta tornare la fondatrice Serena
zi di comunicazione. «Martin Novello, rientrata dopo anni di
Margiela, negli Anni 90, è sta- studio e di lavoro tra Anversa
to precursore di un tema come e Parigi, per vedere con occhi
l’upcycling. L’esigenza di rottu- nuovi ciò che di solito fluisce
ra si rinnova, la differenza è l’in- inosservato nella quotidiani-
stagrammabilità del risultato», tà: «Amo riprendere i cliché del
osserva Riccardo Scaburri, che luogo e interpretarli secondo il
in pieno lockdown, con il com- mio gusto personale. Per esem-
pagno di appartamento Alber- pio, mi ispirano gli improbabili
to Petillo, si è messo a ripensare accostamenti cromatici indos-
i vestiti trovati in casa: «Li ab- sati dagli anziani in strada. Op-
biamo fotografati indosso ai vi- pure rileggo lavorazioni antiche
cini e le immagini hanno susci- come quella del vetro di Mura-
tato interesse sui social». È nato no, una delle nostre tradizioni
così Lessico familiare. Tra i vin- più appassionanti».
citori del concorso Who Is On Per Novello, che ha appena
Next? edizione 2022, il brand, iniziato, come per le altre realtà
amato da Alessandro Michele citate, sono già arrivate le pro-
ECCENTRICO (direttore creativo di Gucci che poste da distributori importan-
Un total look di ha acquistato un maglione), nel ti.«Eppure non siamo partiti da
Collina Strada,
brand newyorkese nome, cita il romanzo di Nata- studi di mercato. Siamo sotto
sostenibile dalla lia Ginzburg (ma senza la “g”), l’effetto di una sorta di congiun-
comunicazione «per la volontà di trasformare le zione astrale che ricompensa la
inclusiva.
memorie in abiti,come l’autrice creatività», commenta Vaiani.
LOCALE li ha tradotti in parole». «L’autenticità premia anche a li-
Dall’alto. Un look
di Provincia, firma I social non esistevano nell’at- vello commerciale», spiega Got-
che gioca con mosfera creativa e comunita- ti, evidenziando come, ora più
i cliché della ria del club Cocoricò Anni 90. che mai, cia sia un proliferare
realtà veneta e un
dettaglio
Qui, dove l’inclusività di gene- di piccoli brand,alcuni dei quali
di gioielli in vetro re si manifestava ai suoi albo- nel mirino dei grandi gruppi.«Il
di Murano. ri, si sono incontrati Macs Iotti, dato lampante? La risposta del
Tommaso Vaiani e Martina Iotti, mercato cinese». Un sondaggio
«quando non c’erano streaming e del retailer asiatico Bluebell ri-
ogni volta che usciva un nuovo porta come l’89 per cento degli
designer o un movimento arti- intervistati ritenga che il lusso
stico dovevi prendere un aereo e coincida con i nuovi marchi di
andare a cercarlo», dicono. Il lo- nicchia, ancora poco conosciu-
ro desiderio di fare qualcosa di ti, piuttosto che con i Big name
diverso ha dato luce a Morphi- della moda. Il futuro, insomma,
ne, piattaforma di vendita vin- è ancora tutto da definire.
tage e di progetti upcycling rea- ©RIPRODUZIONE RISERVATA ■

AMICA
Destination myself...
GIOCHI IN BORSA
Di Virginia Ricci
Minimali o geometriche, intrecciate o scultoree.
Sono le bag del desiderio: cinque marchi
e cinque storie di designer che, con esperienze
differenti (e tanta fantasia), hanno
saputo dare la scossa all’artigianalità
TISSA
FONTANEDA
CHIC IN UNA BOLLA
«MI SONO innamorata degli
accessori da adolescente in un
hotel nel Sud Italia, guardan-
do donne eleganti e abbronza-
te nei loro splendidi outfit estivi.
Toccavo con lo sguardo la mor-
bidezza delle loro borse in pelle,
ogni collana mi ricordava luo-
AMICA
ghi esotici». Globe trotter per
definizione, Tissa Fontaneda
nasce a Monaco di Baviera nel
1965. Laureata in Lettere a To-
rino, dopo tante esperienze ne-
gli uffici stile di grandi marchi
del lusso parigino, si trasferisce
a Madrid, dove lavora con ate-
lier locali, fino a ideare uno stile
che renderà celebri le sue borse:
l’effetto Bubble, lavorazione a
bolle in cui pregiata nappa spa-
gnola viene trattata a vapore, a
mano, per ottenere texture sor-
prendenti.
Fra i suoi alleati, artigiani
madrileni o di Ubrique (citta-
dina spagnola nota come la Si-
licon Valley dell’artigianato): la-
boratori votati alla sostenibilità
in cui nessun pellame viene eli-
minato, ma riutilizzato fra pic-
coli accessori o modelli patch-
work (tissafontaneda.com).
A sinistra.
La stilista Tissa
Fontaneda
e la sua borsa,
creata con
patchwork di
inconfondibili e
colorati pellami
Bubble.
Tracolle, bauletti
e sacche
multicolor
dell’ultima
collezione
D’Ottavio. In
basso. La
designer Sara
Tognoni.
D’OTTAVIO
CHARME ARCOBALENO
OLTRE 40 anni d’esperien-
za nella produzione di borse
per noti marchi internaziona-
li. Un percorso classico quello
della Maison D’Ottavio, che
lo scorso anno lancia final- ve la scelta cromatica parte da
mente la sua collezione, riu- cinque palette primarie come
nendo un’expertise eccezionale Sun, Alba, Forest, Nut e Acqua.
in questo nuovo brand. Un’i- Nuance abbinate con associa-
dea portata avanti da Filippo zioni modulari, proprio come
D’Ottavio al fianco del padre nel cubo di Rubik: metafore
(e fondatore) Vittorio. geometriche care a D’Ottavio,
Nell’atelier padovano di 20 che nei suoi modelli porta linee
persone, vige l’utilizzo di mate- ovali,squadrate o rettangolari,a
riali d’altissima qualità, certifi- contrasto con ornamentali tra-
cati e tracciati. Qui, la creativi- colle a treccia. Il suo mantra di
tà della designer Sara Tognoni stile? Un irrefrenabile istinto al
dà vita a modelli intriganti, do- gioco (maisondottavio.com).
169
 NOESI
CURVE AL TOP

UN’INFANZIA trascorsa os-

servando le splendide creazio-
ni nate nella sartoria di nonna
Rosa. Sono quei giochi sul cam-
po a scatenare in Silvia Zaratin
un amore che la porterà a stu-
diare moda a Milano, muoven-
do i primi passi negli uffici sti-
le di nomi come Saint Laurent,
Versace o Roger Vivier, per poi
debuttare con il marchio Noesi
(dal greco noéo, “penso”).
Un nome scelto non certo
come virtuosismo, ma con una
reale intenzione: per Zaratin
infatti, ogni modello è pensato
come contenitore dell’essenza,
dell’anima e dei ricordi di chi lo
sceglierà. Per questo, il suo de-
sign iconico non può che esse-
re razionale e minimale, ispira-
La fondatrice
to all’arte e all’architettura, ma La designer Marina
e designer femminile nella sinuosa roton- Raphael nel suo studio.
di Noesi, Silvia dità. Il tratto distintivo? L’as- In basso, una borsa del
Zaratin. senza quasi totale di metalleria, suo omonimo marchio.
In alto. Un
classico modello che rende protagonisti solo pel-
del brand. lami deluxe (noesimilano.com).

HEREU
NODI LUCENTI

UN IDIOMA personale crea-

to negli anni, influenzato da un
mix di arti e mestieri, tradizio-
ni folk e cultura popolare. Così,
dopo una carriera sviluppata
nel ritmo rutilante di Londra e
Parigi, il duo formato da José
Luis Bartolomé e Albert Escri-
bano torna alle sue origini me-
diterranee creando il proprio
marchio, Hereu. Modelli in
pelle lucida realizzati in nume-
ro limitato, dove il colore brilla
fra manici effetto treccia (ispi-
rati ai nodi dei pescatori) e tra-
colline dal tocco etnico.
Esplorando l’artigianalità
spagnola, i creativi sperimen-
tano tecniche come la concia a
mano al vegetale, tramandata da
quattro generazioni per rifinire
ogni pellame con estratti organi-
ci come olii di quebracho e mi-
mosa. Con Hereu, inoltre, i de-
signer si impegnano a sostenere
il lavoro femminile in laboratori
dove ben l’80 per cento dei di-
pendenti coinvolge donne arti-
giane, sostenute nel lavoro e nel-
la famiglia (hereustudio.com).
Una borsa in pelle Hereu
con iconico manico a
intreccio e, in alto, i designer
José Luis Bartolomé
e Albert Escribano.
MARINA
RAPHAEL
ENFANT PRODIGE
MODELLI ISPIRATI a don-
ne del suo blasone fashion (e
che donne): la designer Mari-
na Raphael, sesta generazione
di casa Swarovski, nello stile
ci è davvero cresciuta. Appena
ventenne, questa ragazza in-
traprendente di origini greche,
svizzere e austriache fonda il
suo omonimo brand di borse
prodotte in Italia: oggi, a soli
24 anni, vede splendere le sue
collezioni nelle più note bou-
tique mondiali. Una tenacia
che quest’anno le è valsa una
nomina nella sezione Arts &
Culture dell’ambitissima lista
Forbes 30 Under 30, dove il no-
to magazine riconosce il meri-
to di giovani talentuosi.
Dopo studi in Business Ma-
nagement al King’s College di
Londra, Raphael viaggia a Fi-
renze per immergersi fra le ec-
cellenze della pelletteria. Con
i migliori atelier approfondi-
sce tecniche per “scolpire” nap-
pe preziose su borse imbottite
o matelassé, sorrette da rigidi
manici in plexiglas. Per ogni
linea, grande la sua attenzione
verso l’ambiente: molti sono in-
fatti i materiali di upcycling uti-
lizzati fra tessuti, cuoio e metal-
li, spesso decorati da cristalli “di
famiglia” (marinaraphael.com).
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

170 AMICA
INSTA-FRIENDLY
Foto Luca Bellumore - Styling Michela D’Angelo

Borsa di pelle con tracolla a catena, FURLA. Bracciale d’oro giallo e anelli con diamanti, onice e malachite, VAN CLEEF & ARPELS.
Pull di alpaca, KANGRA. Pantaloni di pelle con lacci, TOD’S.

172 AMICA
 ACCESSORI SOCIAL CLUB. Scorci di
classe dal focus ben preciso: dare una svolta al
look. Con borse, gioielli e scarpe a prova di like

Borsa di suède trapuntata, EMPORIO ARMANI. Bracciali Moon & Sun con diamanti e ciondoli, DODO.
Occhiali da sole, CELINE BY HEDI SLIMANE. Abito a pois, MARNI. Stivaletti con platform, LORIBLU.

AMICA 173
 Cartella di pelle, FONTANA MILANO 1915. Bracciali d’oro e diamanti, RECARLO. Orologio Royal Oak Automatico collezione 50° Anniversario,
AUDEMARS PIGUET. Anello con pavé di brillanti, GIORGIO VISCONTI. Giacca, gonna a ruota e scarpe di pelle metal. Tutto PRADA.

174 AMICA
 Borsa a cappelliera, CALICANTO. Orologio con diamanti, PATEK PHILIPPE. Pumps di pelle, N°21 BY ALESSANDRO DELL’ACQUA.
Pull e pantaloni di pelle con zip, K-WAY R&D.

AMICA 175
 Borsa di pelle, GEOX. Orecchini a cerchio, JIL SANDER BY LUCIE AND LUKE MEIER. Bracciali
di diamanti, RECARLO. Orologio Bulgari Serpenti Tubogas, BULGARI. Anello a fascia, UNOAERRE ITALIAN JEWELLERY.
Pull a righe, PENNYBLACK. Jeans a palazzo, GUESS JEANS. Ballerine di raso, MIU MIU.
176 AMICA
 Borsa di pelle, PINKO. Calze mélange e sandali di cavallino, DSQUARED2, come il gilet di lana e la gonna tartan.

AMICA 177
 Borsa Chéri Soft, ORCIANI. Bangle d’ottone, VESTOPAZZO. Bracciale d’oro e diamanti, CRIVELLI, come gli orecchini in parure. Anello
a fascia con diamanti, GIORGIO VISCONTI. Anello bombato, UNOAERRE ITALIAN JEWELLERY. Abito di suède, GIOVANNI DE FAZIO.

178 AMICA
 Marsupio furry, MAX MARA. Anelli Bollicine d’oro e d’argento, DODO. Pull di lana mohair, PENNYBLACK. Gonna trapuntata, PINKO.

AMICA 179
 Orecchino d’oro rosa e diamanti con zaffiro, GISMONDI 1754, come i bracciali con pietre preziose e l’anello Clip. Verette d’oro rosa
e diamanti, DODO. Orologio con cinturino di alligatore, BLANCPAIN. Top in crêpe de chine, SALVATORE FERRAGAMO.

180 AMICA
 Trucco
Cosetta
Giorgetti
per Blend
Management/
Co_Organic-
skincare.
Capelli
Simone
Prusso.
Modella
Lea Pliger
per Next
Management.
©RIP RODU ZIONE
RIS ERVATA

Borsa con tracolla staccabile, ALVIERO MARTINI 1A CLASSE. Mocassini con platform, PRIMADONNA COLLECTION. Gonna a quadri, ASPESI.

AMICA 181
 IL TALENTO DI MISS RIPLEY
Styling Barbara Villotta - Testo Micaela R. Tenace - Foto Massimiliano De Biase

Cerchi in bagno
d’oro, GIOVANNI
RASPINI euro 139.

Maxi occhiali da sole,

DOLCE&GABBANA.
Collier a catena in
acciaio gold,
GUESS JEWELLERY
euro 149. Abito di
ecopelle con cintura,
PEPEROSA euro 126.

Borsa di pelle, EMPORIO

Orologio con cinturino ARMANI euro 430.
di pelle, ALVIERO MARTINI Foulard vintage di seta.
1A CLASSE WATCHES
euro 119. Bangles di
smalto, GUESS JEWELLERY
euro 129 l’uno.

Décolletée di raso,
LUCIANO PADOVAN
euro 470.

American graffiti, respirando a pieni polmoni atmosfere Anni 50. Un po’ come Doris Day, però
in chiave decisamente più moderna. Permangono le silhouette con vita sottile e gonna a ruota di
ecopelle, da portare con tacchi alti e rossi. La ragazza della porta accanto è ormai una
donna del nuovo millennio fatta e finita. Bon chic senza essere leziosa, determinata ma femminile.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■

AMICA 183
 BOHEMIAN RHAPSODY
Styling Barbara Villotta - Testo Micaela R. Tenace - Foto Massimiliano De Biase

Occhiali in pellame
conciato al vegetale, CUOIO
DI TOSCANA euro 250.

Orecchini con pietre

e collana en
pendant, GIOVANNI
RASPINI euro 235
ed euro 450.
Girocollo d’ottone
con charms a
cuore, VESTOPAZZO
euro 24.

Maxi shopper di seta

imprimé con profilo di
piume e manici di bambù,
LA MILANESA euro 398.

Gilet folk con ricami

di perline su long
dress in crepon di
seta fantasia, MAX&CO
euro 139 ed euro 459.
Braccialetto di
metallo,TORY BURCH.
Stivaletto texano
rifinito a mano,
EL VAQUERO euro 399.

Rituali sciamanici contemporanei. Torna una rinnovata fascinazione per il folk rock, tra echi
Woodstock e atmosfere alla Glastonbury. Un festival di fantasie Seventies: stivaletti
da cowgirl, monili hippy, pendagli nativi e shopper etno psichedeliche. Dedicato alle fan di Jane Birkin
o di Sienna Miller nei primi anni 2000. Per figlie dei fiori felici e digitali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■

AMICA 185
 MODA NEWS
GUARDARE AVANTI
PER 15 ANNI è stata lo spiri-
to creativo di Manila Grace. Ora
Alessia Santi si è rimessa in gio-
co spostando i riflettori su di sé e
sul nuovo marchio made in Italy
che porta il suo nome, fondato nel
2019 insieme a Stefano Bonacini
(patron del Gruppo Gaudì). Segni
distintivi: un concentrato di lavo-
razioni uniche e tessuti di qualità
applicati a un design democratico,
per una femminilità versatile.
Qual è il Dna di Alessia Santi?
Mi piace realizzare collezio-
ni che facciano sentire le donne
uniche anche nella quotidianità.
Voglio che chi indossa i miei capi
si senta autentica e a proprio agio,
mai costretta. L’abito deve diven-
tare una naturale estensione della
IN ALTO E A DESTRA.
CAPI E ACCESSORI DELLA
COLLEZIONE AUTUNNO/
INVERNO 2022-2023 DI
ALESSIA SANTI.
A SINISTRA, LA STILISTA.
GEOGRAFIA DEL DESIGN - Se l’esplorazione stilistica
di Alviero Martini 1A Classe si è spinta fino al mondo
dei gioielli, la stella polare del brand, però, rimane
l’accessorio. Le borse di stagione? Un viaggio nella
tradizione della pelletteria toscana.
COMPLETO E
BORSA MOTIVI, DAL GIORNO ALLA SERA
CAPSULE
SARTORIA. Rigore e sensualità, minimalismo dai
tagli audaci, bianco e nero. La capsule
collection Sartoria di Motivi sintetizza
così l’eleganza contemporanea.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■
TESTI DI STELLA ROMOLI
personalità di ciascuna.
Ha un modello femminile di riferi-
mento?
No. Sono estremamente cu-
riosa, affascinata da tutto ciò che
mi circonda. La vita, le evoluzioni
all’interno del suo percorso e le
esigenze che ne nascono danno il
via alla mia creatività.
Com’è stato lanciarsi in un progetto
che porta il suo nome?
Poco dopo la nascita del brand
è arrivata la pandemia. Per fortu-
na, per indole, vedo il bicchiere
sempre mezzo pieno e siamo ri-
usciti a crescere, nonostante tutto.
Ma con Alessia Santi ho riadat-
tato il mio modo di progettare: se
all’inizio della carriera lavoravo
“di pancia”, oggi, a 50 anni, seguo
ancora l’istinto ma sono più ana-
litica. Riesco a razionalizzare e a
costruire con molta più consape-
volezza.
Il suo design ha un’impronta mini-
mal, ma è ricco di dettagli.
Amo la pulizia dello stile, la
chiarezza del messaggio. Allo
stesso tempo, ciascun capo è intri-
so di artigianalità.
Ci fa un esempio?
Ogni lavorazione di Alessia
Santi è creata da noi, insieme a
fornitori e laboratori italiani. Tut-
to parte dalla materia prima, che
deve essere di qualità: cotoni, voile
di seta e crêpe di viscosa bianchi,
come tele di un quadro da riem-
pire, vengono lavati, trattati, tinti,
stampati, ricamati... così ogni pez-
zo acquisisce una personalità arti-
gianale importante e unica.
T
TRACOLLINA
ALVIERO
A
MARTINI
11A CLASSE
COLLEZIONE
C
GEO TUSCANY.
G
187
 MODA NEWS
NUOVO RECAPITO
DA METÀ OTTOBRE, la boutique Bulgari a Milano avrà un in-
dirizzo speciale: il temporary store al civico 4 di Via Gesù, progetta-
to dall’archistar Peter Marino. Un luogo che introduce alla bellezza
a tuttotondo: quella dei preziosi e degli arredi, a partire dal maestoso
chandelier di Gio Ponti che accoglie all’ingresso; poi sedute di Ico
Parisi, librerie e tavoli by Mangiarotti, la lampada Arco di Castiglio-
ni e la Poltrona Proust di Mendini, insieme a pavimenti di marmo
travertino e archi in ottone acidato. Circondati da queste meraviglie
UNA SALA DEL del design, brillano forse ancora di più i gioielli delle collezioni Me-
TEMPORARY STORE
DI BULGARI A MILANO, dium e High Jewelry Bulgari, insieme a quelli iconici delle linee B.
DA METÀ OTTOBRE zero1 e Serpenti. Una chicca? Il piccolo corridoio rivestito di spec-
IN VIA GESÙ 4. chi, dal soffitto alle pareti. Per lasciarsi disorientare, piacevolmente.

BORSA E
MOCASSINI
MARCELLA
BELLI E BUONI CLUB X DOTZ
DI GIANNI
Gianni Chiarini, il marchio di CHIARINI.

pelletteria fiorentino, firma

la capsule di accessori Marcella
Club x DOTZ insieme al
giovane brand brasiliano di
calzature upcycled. Tote bag e
scarpe in jacquard di
cotone e Pet riciclato con i
dettagli fatti a mano
nelle favelas. Il 20 per cento del
ricavato andrà all’associazione
Costurando Sonhos Brasil.

DA SINISTRA. VIVA L’IRONIA

TOP E LEGGINGS B come borsa, ma anche
SUPERFIT.
FELPA E come body, boobs e booty
PANTALONI (corpo, tette e sedere): così la
SLOUNGE. linea di accessori a forma di
TUTTO FREDDY.
B del marchio italiano Wink
At (dall’inglese, fare
l’occhiolino) presenta le sue
borse sinuose. Con un
pizzico di irriverenza.

UN FIORE DI TUTA - Con la nuova stagione

sbocciano i propositi di remise en forme anche
su leggings, top e tute SuperFit di Freddy. In poliestere
riciclato, traspirante, effetto shaping.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■

188
 MODA NEWS
ORECCHINI, COLLANA
AMORE A PRIMA VISTA CON PENDENTE, BRACCIALE
““La giacca la vedi subito, E ANELLO IN ARGENTO
BRUNITO REALIZZATI CON
ha carattere, dichiara chi LA TECNICA DELLA CERA
sei”. Su quest’idea Maria PERSA. TUTTO DALLA
Vittoria Lazzarini Merloni COLLEZIONE BUBBLES DI
GIOVANNI RASPINI.
ha fondato Vi to Vi, brand
dedicato al perfetto blazer
da donna: impeccabile,
made in Fabriano, con un
tocco glamour sbarazzino.
GIACCA MONOPETTO
IN VELLUTO CON FODERA
A CONTRASTO, VI TO VI.

SPLENDIDE SPERIMENTAZIONI
SPL
Giovanni Raspini adora l’argento perché “regala
caratteristiche espressive uniche”. Come la
lavorazione effetto martellato dei nuovi gioielli della
linea Bubbles, con il metallo brunito: sculture
mignon che riflettono la luce in modo originale.

CAPI E ACCESSORI
IN MISTO MOHAIR,
CASHMERE E RASO
DI IBLUES
A/I 22-23.

A TUTTO COLORE TEXTURE D’AUTUNNO

“DO YOU SPEAK LOVE?”. Ovvero “Parli la lingua È la borsa di punta di Manila
dell’amore?”. È lo slogan a caratteri psichedelici che Grace. Con la pochette
campeggia sui capi della nuova collezione di iBlues, coordinata e il charm
in pieno stile Anni 70. Jacquard, ricamata o accesa di portachiavi, la Felicia Bag
paillettes, la frase ricorre su maglie, maglioni e cardi- torna in edizione limitata:
gan che citano il decennio del flower power: tra vivaci effetto stropicciato,
pullover misto cashmere, girocollo in mohair e ber- morbidissima, con tanto di
retti in lana da abbinare a gonne e pantaloni a palazzo placchetta numerata.
in raso fluido. Per un’allure pop.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■
190
 Va di moda il démodé. I look più sofisticati dell’autunno rispolverano un’abitudine antica: fare pendant. Occhi,
labbra e unghie si coprono di un unico colore, affiancando con maestria sfumature diverse della stessa nuance

Per il make up dell’autunno,

DIOR raccomanda: rouge
dappertutto. Ma non è un rosso
qualunque quello lasciato sulle
unghie da Dior Vernis.
È il Redred, con effetto gel,
scuro e luminoso (euro 28).
Nel look creato dalla Maison
si sposa con gli ombretti della
Palette 5 Couleurs Couture
Reflexion, declinata attorno
al bordeaux intenso (euro 28).
Chiude gli accordi il mascara
Diorshow Iconic Overcurl
per la prima volta in nuance
mattone (euro 38).
Alternative per le labbra?
C’è la “provocation” del Rouge
Pur Couture The Bold di YVES
SAINT LAURENT, con estratto di
papavero (ça va sans dire) rosso
(euro 41). E c’è Le Rouge
Interdit Intense Silk di GIVENCHY,
che pone l’imbarazzo della
scelta: sono 25 le sfumature
red (qui Grenat Initié, euro 38).

192 AMICA
 TROVARE L’ACCORDO

Testo Cristiana Provera - Foto Florian Sommet - Still-life Massimo Bianchi

«Tingere le labbra
di rosso conferisce una
sorta di potere a tutte.
È una cromia adatta
a ogni carnagione,
il risultato è sempre
sublime»: parola di
Tom Walker, direttore
creativo del
make up di Givenchy.

AMICA 193
Torna in auge l’ombretto
azzurro Anni 90.
Archiviato il pastello, finisce
sulle palpebre in nuance
intense e sfumabili. Per dare
profondità allo sguardo,
necessita di sopracciglia
ben disegnate (aiutano
a esaltare il colore).

194 AMICA
 Lancia la sfida ad
abbinamenti stellari in tutte
le variazioni del blu: DIEGO
DALLA PALMA sceglie questa
nuance per promuovere
donne “di un’altra galassia”.
Tinge le unghie di un azzurro
polvere con lo smalto Deep
Space Nails (euro 12,50)
e colora le palpebre con
l’oltremare profondo e mat
di Nebulosa Eyeshadow
Palette (euro 42,90).
Sconfina nell’heavy metal
SISLEY con i mono-ombretti
riflettenti Les Phyto-Ombres
Silky Sky e Silky French
Blue (euro 43,50),
da incorniciare con un giro di
Phyto-Khol Perfect Navy
(euro 48,50). DEBORAH MILANO
scommette sull’azzurro silver
di Color Lovers Eyeshadow
cream-to-powder, che resiste
fino a 12 ore (euro 9,50).
E sulle labbra? Occorre
schierarsi tra il trasparente
Baume à Lèvres all’aroma
di camomilla e bergamotto
di BYREDO (Camomille
d’Anjou, euro 45) e lo
scintillante Lust Gloss Astral
Moon Flower di PAT MCGRATH
LABS (euro 34, da Sephora).

AMICA 195
 Ton sur ton. Il nude, il colore
che più si confonde con
l’incarnato, va oltre
il fondotinta e invade l’intera
tavolozza dell’autunno/
inverno 2022 di CHANEL.
Per dare il giusto tono a
labbra e mani, la Maison di
rue Cambon invita a creare
il proprio look partendo
proprio dal colorito. In una
scala variegata di
12 nuove tinte, tra le coppie
vincenti per i sottotoni
dorati ci sono il beige caldo
del rossetto Rouge Allure
Illusion e il caramello
dello smalto Le Vernis
Essentiel. Mentre alle pelli
più rosate pensano
Rouge Allure À Demi-Mot
(euro 42) e Le Vernis
Harmonie (euro 28). Dello
sguardo si occupa la Palette
Royal Jungle Ombres G
di GUERLAIN con quattro
ombretti pigmentati. A
lunga tenuta e confortevoli,
grazie a una formula ricca
di olio di rosa, giocano con
il marrone in quattro
differenti finish: satinato,
mat, metallico
e cangiante (euro 70).

196 AMICA
MOD ELLA CA RMEL VAN H O EGA E R DEN P ER TOU C HÉ M OD ELS. TRU C C O CLAU D I A CREU ELS

Lo smalto nude è il più

semplice da applicare
da sole. Ma è il più
difficile da scegliere.
Un tono freddo e
bluastro, per esempio,
rischia di far
sembrare giallastra
la carnagione dorata.
Per trovare
il giusto match con
la pelle (cool, hot oppure
olive) viene in
aiuto l’armocromia.
© R I P RO D U Z I ON E R IS E RVATA

AMICA 197
LA CLASSE
È ACQUA
Donna da Oscar, Charlize Theron
apprezza i gentiluomini alla Lindbergh,
le persone che fanno cose (leggi,
la mamma), gli album da colorare.
E i profumi indimenticabili. Come quello
con cui “recita” da 18 anni e che oggi...
Di Rachele Briglia
SI DICE che persino le storie
migliori, prima o poi, finiscano.
Alcune eccezioni avvalorano la
fondatezza del sentire comu-
ne. Ne ho un’esperienza diretta:
intervistare Charlize Theron, in
occasione del lancio della ver-
sione ultima nata di J’adore, di
cui è volto ufficiale dal 2004, ha
confermato che le liaison felici,
a volte, non hanno fine.
Lei: aspirante ballerina, ex
modella, attrice da Oscar (per
l’interpretazione di Aileen
Wuornos in Monster). Lui: il
femminile di maggior succes-
so chez Dior, creato da Calice
Becker nel 1999, arricchito da
una linea bagno e oggetto di
cinque riscritture olfattive. Eb-
bene, l’ultima performance (so-
lo in ordine cronologico) li vede
ancora insieme. Davanti all’o-
biettivo di Jean-Baptiste Mon-
dino, la star sudafricana stringe
a sé Parfum d’eau: la silhouette
del flacone è la stessa, ma il ve-
tro ha rinunciato alla consueta
trasparenza per vestire un tono
di bianco opalescente e raccon-
tare, già a colpo d’occhio, la “ri-
voluzione” del jus. Che è un’eau
de parfum altamente concen-
trata, eppure priva di alcol e so-
lubilizzanti chimici. Sviluppata
dal parfumeur François Dema-
chy, ha richiesto un processo
198
inedito già tradotto in brevetto.
A fronte di tanta innovazio-
ne, l’égérie, come ribadito, non
cambia. O forse, a ben vedere,
cambia ancora una volta, rima-
nendo la stessa. Charlize resta
il punto fermo, benché in pe-
renne movimento, interprete
di campagne evocative quan-
to pellicole cinematografiche:
dietro la macchina da presa del
regista Jean-Jacques Annaud,
del fotografo Peter Lindbergh,
del designer John Galliano,
per non fare che qualche
esempio, l’abbiamo vista,
di volta in volta, vestita di
seta color champagne, im-
mersa in una vasca colma
d’oro liquido, spogliata di
abiti e gioielli, seguita nel
deserto, scortata a Ver-
sailles, fatta avanzare
sotto lo sguardo ammi-
rato (e rimasterizzato)
di Grace Kelly, Mar-
lene Dietrich, Ava
Gardner, Marilyn
Monroe. Fino ad
arrivare all’imma-
gine “nuda” di oggi.
Pubblicitariamen-
te parlando, Dior le OSTINATO
ha regalato più vi- Nessuna traccia di
te di quante ne conti alcol, solo acqua e
un gatto. Che effetto èfiori, ma persistente:
J’adore Parfum
le fa? d’eau di Dior
È vero: ogni cam- (100ml, euro 144,95). caro un episodio le-
pagna ha aperto a un mondo
inesplorato, inedito. Il bello, a
mio avviso, è che ognuna ha
saputo raccontare la società
per com’era in quel momen-
to, aggiungendovi, però, una
dimensione onirica. Ed è sta-
to stimolante rappresentare
la donna J’adore a suo agio in
ogni contesto.
Foto, video di backstage, spot:
sfogliando un immaginifico al-
bum dei ricordi, la si vede “cre-
scere” al fianco della Maison.
Come si è evoluto il vostro
rapporto, negli anni?
È un onore fare parte del
team da così tanto tempo.
Siamo diventati una fami-
glia: le persone incontra-
te lungo il percorso han-
no arricchito la mia vita
a livello sia umano, sia
professionale. D’altro
canto, ho avuto mo-
do di lavorare con i
migliori registi, fo-
tografi, designer. E
questo ha avuto un
profondo impatto
sulla mia formazio-
ne di attrice.
Avrà inf initi aned-
doti legati a shooting
e set fotografici.Ce n’è
uno che le sta partico-
larmente a cuore?
Tra i tanti, mi è
gato a Peter Lindbergh (scom-
parso nel 2019, n.d.r.). Un gran-
dissimo professionista e un vero
gentiluomo. Sul set abbiamo ri-
so molto, eravamo in perfetta
sintonia. Un altro piacevole ri-
cordo è legato alla collaborazio-
ne tra Dior e la mia fondazio-
ne,la CTAOP-Charlize Theron
Africa Outreach Project,sfociata
nella campagna Chin Up, a so-
stegno di donne comuni, non fa-
mose, e tutte eccezionali.
Esempi di straordinaria norma-
lità: è la definizione che darebbe
della femme J’adore?
In un certo senso sì. Imma-
gino una figura femminile for-
te,elegante,consapevole di quel
che vuole e disposta a mettersi
in gioco per ottenerlo. Mi ci ri-
trovo: gran parte della mia vita
l’ho vissuta così.
Altri aspetti in comune?
Condivido il sentimento di
sorellanza, parte dello storytel-
ling del jus. Quando le donne
si uniscono e si supportano l’un
l’altra, diventano più forti. Lo
dico per esperienza: la mia è
una vera e propria tribù femmi-
nile. Siamo le nostre più grandi
sostenitrici.
Per questo, immagino, ha crea-
to la sua fondazione. Negli anni
ha affrontato cause importanti:
i diritti femminili, i matrimo-
ni gay, la lotta all’Aids, la discri-
minazione razziale. Che cosa la
guida nella scelta dei temi per cui
spendersi?
Uno dei primi ricordi di
bambina mi vede in auto, mia
madre al volante, mentre ac-
compagniamo i suoi dipendenti
in ospedale. L’Aids stava diffon-
dendosi velocemente in Suda-
frica. Non ho mai dimenticato
l’empatia e l’attenzione con cui
mia madre trattava quelle per-
sone. Quando se n’è presentata
l’occasione, ho capito che era ar-
rivato il mio turno di incorag-
giare il cambiamento.
Oltre alla generosità di sua ma-
dre, che cos’altro la ispira?
Le persone che non si scu-
sano per chi e come sono. Che
affermano se stesse senza →
AMICA
 “Mi ispira chi non si
scusa per chi è
e per come è. Chi
afferma se stesso senza
curarsi del giudizio
altrui. È la mia
definizione di libertà”

ATTRICE
PER CASO
Nata in Sudafrica,
Charlize Theron,
47 anni,
è cittadina
statunitense
dal 2008. Ha due
figli, Jackson
e August,
entrambi adottati.
Attrice lo è
diventata “per
ripiego”, quando
un infortunio
l’ha costretta
ad abbandonare
la danza.

AMICA 199
→ curarsi del giudizio altrui.
È la mia definizione di libertà
e uno dei valori che condivido
con la Maison Dior.È un brand
schierato dalla parte delle don-
ne, da sempre. Le incoraggia ad
avere fiducia,esattamente come
cerco di fare io, tutti i giorni.
Autostima, coraggio: indossare la
fragranza “giusta” aiuta ?
Direi di sì: penso che entra-
re in una stanza con la consa-
pevolezza di profumare al no-
stro meglio infonda una certa
fiducia. Peraltro, ho imparato
che l’olfatto è il senso più stret-
tamente connesso alla memoria.
Un’eau indimenticabile, quindi,
è la migliore traccia che possia-
mo lasciare, specie a un primo
incontro.
Tutto sta nello stabilire che cosa
rende un profumo indimenticabile.
Dovrebbe essere abbastanza
intenso da farsi notare e abba-
stanza delicato da poter essere
goduto a lungo.
Ci parli di Parfum d’eau: che im-
pressione le ha fatto al primo push?
Ne ho apprezzato la legge-
rezza, la componente floreale,
l’aura confortante. Sulla pelle si
avverte una freschezza inusuale
data della formula, che ha sosti-
“In uno dei miei primi ricordi, mia madre,
al volante, accompagna le persone in ospedale.
L’Aids si diffondeva in Sudafrica.
Ora tocca a me incoraggiare il cambiamento”
tuito l’alcol con l’acqua.
Jus nuovo,flacone nuovo.O quasi.
Trovo che la bottiglia di
J’adore sia molto elegante.
Quest’ultima, poi, lo è in modo
particolare. Sarà il colore, sarà
che il vetro esprime un’inedita
consistenza vellutata. Quel che
resta, ovviamente, è l’iconica
collana, da sempre il tocco de-
sign che preferisco.
A proposito di collane: l’immagi-
ne che accompagna il lancio della
BIONDA
PER SCELTA
Charlize Theron è
il volto ufficiale
di J’adore dal 2004.
Nell’ultima
campagna, per
Parfum d’eau,
irradia tutta la sua
“biondezza”.
fragranza la mostra vestita so-
lo di un collier creato da Maria
Grazia Chiuri, couturier della
Maison. Le piace il suo stile?
Molto. Le sue creazioni rie-
scono a essere moderne e atem-
porali insieme. Un compromes-
so difficile da trovare.
In Parfum d’eau batte un cuore
floreale. Lei, Charlize, ha un fio-
re preferito?
Li amo tutti e chi è venuto a
trovarmi lo sa! Ne ho dapper-
tutto: dentro casa, in giardino.
Mi trasmettono felicità e adoro
regalarli ad amici e parenti.
Avrà notato che il mondo cosme-
tico prova a rispondere all’emer-
genza climatica: riducendo il
proprio impatto ambientale, in-
coraggiando, per esempio, il ri-
ciclo dei packaging. È una causa
che le sta a cuore?
Assolutamente sì: è un pro-
blema che prendo molto sul se-
rio e che, penso, dovrebbe coin-
volgere tutti. Nel mio piccolo,
ho adottato alcuni accorgimen-
ti quotidiani: cerco di ridurre il
consumo di plastica e di rifiu-
ti, di ottimizzare il compostag-
gio degli avanzi. Ho due figli e
vorrei lasciare loro un pianeta
in condizioni migliori di come
l’abbiamo trovato.
Che cosa fa,invece,per staccare la
spina: ha hobby particolari?
Coloro in base ai numeri: è
terapeutico (si tratta di colorare
un’immagine stampata e divisa
in zone numerate, a ogni cifra
corrisponde una tinta, n.d.r.).
A giudicare dalle pellicole in usci-
ta che la vedono protagonista, il
tempo libero a sua disposizione
non sembra però molto. Ci descri-
ve i progetti più recenti?
Ho finito di girare The Old
Guard 2 (il primo capitolo, tra-
smesso nel 2020 da Netflix, ve-
de protagonista un drappello
di mercenari dotati del potere
di guarire da qualunque ferita,
n.d.r.). E sono protagonista, as-
DAN IEL JACKSON / PAR F UMS CH RISTI A N DIOR
sieme a Kerry Washington, di
L’Accademia del bene e del male,
in uscita su Netflix a breve.
La sua carriera è esemplare: ha
recitato per cinema e TV, rice-
vuto riconoscimenti, ha vinto un
Oscar. Ci sarà stato un momento
che le ha fatto esclamare J’adore!
Un momento no. I miei fi-
gli... sì.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■
AMICA
 Testo Cristiana Provera – Foto Marco Gazza – Styling Vanessa Giudici

Tecnologia (anche) al servizio

del Pianeta. È la mission di
DYSON, che per la prima volta
progetta per il multi-styler
Dyson Airwrap accessori
compatibili con i dispositivi
già esistenti. Affiancano la
spazzola volumizzante tonda
e il pettine districante
due nuovi alleati della piega
liscia: il pre-styler Coanda
e i brush più larghi e morbidi,
per un maggior controllo.
La rivoluzione non è finita.
Ecco i coni che cambiano
direzione al flusso dell’aria
per ricci in senso orario
e antiorario (euro 549).

202 AMICA
 La loro mission è semplificare la vita. Sono tool hi-tech capaci di velocizzare
la beauty routine. C’è il mouse a correnti galvaniche contro la cellulite e c’è la
spada a LED che combatte l’acne.E ci sono idee smart da mettersi in testa,dal
fon col turbo alla spazzola rotante intelligente,che si adatta al lungo e al corto

HELP DESK

Ha vinto il Cosmoprof Award

2022 come miglior hair
product. iQ2 è il fon
professionale, ergonomico
e leggero come uno
smartphone (pesa solo 294
grammi) di GA.MA. A renderlo
speciale pensano la funzione
turbo, che porta il motore
a una velocità di 120mila giri
al minuto, la tecnologia
autopulente e la modalità
stand-by automatica
che si attiva a contatto con
lo Smart Pad (euro 318).

AMICA 203
 Da sinistra. Unplugged è
la prima piastra per capelli
on the go di GHD. Pratica
e compatta, si può tenere
in borsa per i ritocchi
dell’ultimo minuto. Si scalda
in 45 secondi e assicura
fino a venti minuti di styling
continuato. Si carica
con un cavo USB (euro 299).
TheraFace PRO “colpisce”
più di 40 muscoli del viso.
Questo innovativo device
di THERABODY è un’evoluzione
di TheraGun, il primo
dispositivo portatile al
mondo per il massaggio
percussivo. Si può
personalizzare: cambiando
la testina magnetica, è
in grado di ridurre la
tensione facciale e tonificare
la pelle con microcorrenti,
LED e tramite anelli
termici riscaldabili oppure
raffreddabili venduti
separatamente (euro 399).

204 AMICA
Da sinistra. Per liberarsi dai
peli superflui Lumea di
PHILIPS porta a casa la luce
pulsata. Grazie a questo
tool, i raggi caldi arrivano
al bulbo prolungando la fase
di riposo del follicolo. Con
12 trattamenti è possibile
ritardare la ceretta
di sei mesi (euro 560).
Il dispositivo Espada di FOREO
utilizza la tecnologia
LED insieme alle pulsazioni
soniche per eliminare
le impurità dalla pelle
acneica. In soli 30 secondi
(euro 159, da Sephora).

AMICA 205
 Dall’alto. Sembra un mouse.
In realtà, è la Spazzola
Districante portatile di
BEURER. Il suo segreto hi-tech
è negli ioni (a batteria)
che neutralizzano l’elettricità
statica presente nei capelli,
soprattutto i più fini,
lasciandoli idratati, lisci
e setosi (euro 27,99).
Dalla testa agli arti inferiori.
Si occupa di combattere
la buccia d’arancia e
le “cadute di tono” (in cinque
minuti e da casa) ageLOC
Galvanic Body Spa
di NU SKIN. La corrente
galvanica pulsante
ottimizzata del piccolo
apparecchio ergonomico
stimola la pelle e veicola
gli attivi in profondità. Basta
farlo scivolare sulle zone
incriminate, una volta
al giorno, fino al totale
assorbimento dello speciale
Shaping Gel (device + gel
e crema euro 502).

206 AMICA
 La Spazzola Rotante ad aria
calda Big Hair Dual di
BABYLISS asciuga e modella
le chiome grazie a
una coppia di testine in
ceramica. Disponibile in
due diametri intercambiabili
(da 50 e 40 millimetri),
soddisfa tanto le pieghe
lunghe, quanto i tagli corti.
La chicca? La funzione
ionica anti-crespo, che
regala un finish luminoso.
Per i capelli molto secchi,
c’è la versione Hydro-Fusion:
ricorre all’Advanced
Plasma Technology,
un doppio sistema ionico
per non disidratare
la fibra, mentre si lavora
(da euro 64,90).

©RIPRODUZIONE RISERVATA

AMICA 207
LA VITA
È DA
TENERE
STRETTA
Che il fianco sia
largo e l’addome
arrotondato poco
importa. Anche
qualche chilo in
più non spaventa.
A preoccuparci è
un unico punto.
Che sta appena
sopra l’ombelico
Di Giovanna Maffina

IL CORPO È al centro. In tutte

le sue forme. Basta fare un giro sui

RO B I N B ROADBE N T / T R U N K ARCH I VE
social per rendersene conto, dove
accanto a fisici pennellati e toni-
ci c’è chi orgogliosamente esibi-
sce curve dirompenti. Libere tutte
(finalmente). Ma c’è un pensiero
che rimane fisso aldilà della bo-
dy positivity: porta dritto alla cir-
conferenza sopra l’ombelico. Per-
ché, se si può sorvolare su un paio
di gambe un po’ più tornite o un
addome botticelliano, quando l’attenzione si sposta più in alto si diventa intransigenti: il girovi- LA MISURA DEL
ta deve essere sottile, da strizzare all’occorrenza. A che cosa è dovuto tanto rigore? In primis alla GIROVITA È ANCHE UN
salute, perché il grasso addominale, soprattutto in menopausa, aumenta il rischio di malattie car- IMPORTANTE INDICE
diovascolari, diabete e tumori. Ma non solo. «Un corpo dal vitino stretto che poi si allarga morbi- DI SALUTE. IL RISCHIO
SOVRAPPESO INIZIA
damente è quello che più rimanda all’idea di femminilità e fertilità. Anche se le nuove generazio- QUANDO SI SUPERANO
ni hanno ruoli molto più attivi all’interno della società rispetto alle curvilinee Anni 50, quando la I 90 CENTIMETRI
donna era vissuta soprattutto come angelo del focolare, da un punto di vista sociale il canone este- (100 PER GLI UOMINI).
tico dell’epoca continua a essere un modello di riferimento», sottolinea la sociologa Luisa Aschiero.

IL MANIPOLO DI ENDOSPHÈRES
EVOLUTION RIDUCE L’ADIPE
ADDOMINALE GRAZIE A UNA
MICROVIBRAZIONE COMPRESSIVA.
TEMPO AL TEMPO
Insomma, tutto si modifica, ma la voglia di continuare a valorizzare proprio quel punto re-
sta. «Le proporzioni alla Marilyn Monroe solleticano da sempre l’immaginario maschile»,
sottolinea Aschiero. Ognuna è poi libera di soddisfare o meno le attese di donna avvolgente
e sinuosa, ma a una condizione: non smettere di prendersi cura di sé, perché le insidie sono
in agguato. Ci sono il post gravidanza, che quasi sempre lascia traccia, gli aumenti di pe-
so che allargano e le diete drastiche che svuotano. Anche l’età non aiuta, specie dopo i 50
anni: con la menopausa la vita tende ad appesantirsi persino nelle più magre. Tutta colpa
degli estrogeni, si sa: se prima favorivano l’accumulo di grassi su cosce e fianchi, diminuen-
do, stimolano l’attività degli adipociti addominali. Da qui la proposta di specialità cosmeti-
che snellenti mirate proprio alle imperfezioni legate al rallentamento dell’attività ormonale.

AMICA 209
 IL GRANDE FREDDO
A dare un buon contributo è anche un approccio finalmente più indulgente ai propri inestetismi. «Ne-
gli ultimi tre anni alcuni comportamenti prima sporadici, come la propensione a riflettere su se stessi,
sono diventati abitudini. E il risultato lo vediamo sulle nostre pazienti, che si rivolgono a noi allo sco-
po di raggiungere la loro miglior forma possibile, senza chiedere però miracolosi stravolgimenti», sot-
tolinea Paolo Bonan, dermatologo esperto di dermochirurgia laser. In particolare, per togliere qualche
centimetro sopra l’ombelico, Bonan suggerisce microonde selettive e crioadipolisi: «Gli adipociti, mal
tollerando il freddo, si cristallizzano venendo poi espulsi dall’organismo. Il tutto senza anestesia, né
tempi di recupero, con i primi risultati visibili anche dopo una sola seduta». I risultati, insomma, si ve-
dono, servono solo un po’ di metodo e altrettanta fiducia.

GIOCO IL JOLLY
C’è anche chi, per assottigliare la parte, ha immaginato un’iperonda. «La terza
generazione di Endosphères Evolution agisce in modo sempre più personalizza-
to grazie alla tecnologia», afferma Gianluca Cavalletti, ceo di Fenix Group. «È
dotato di una speciale termocamera che individua le aree meno vascolarizzate
dove si annida il grasso, indicando all’operatore in quali punti intervenire. Qui,
tre rulli specifici e un manipolo con 55 sfere in movimento generano un’azione
pulsata e ritmica tonificante e riducente». Un’onda, appunto. L’altro jolly è la fa-
LIPOREDUCER scia da collocare attorno al punto vita che comprime le cellule grasse e le disgrega.
DI RILASTIL SI PUÒ
USARE ANCHE IN
GRAVIDANZA (200
ML, EURO 41,90,
IN FARMACIA).
VEGAN STYLE
Tetrapeptidi e bacche venute dal freddo, che rimodellano, e radici elasticizzanti, che rigenerano. E, anco-
ra, liofilizzato di zenzero bianco e bulbi di crocus. Per asciugare il punto vita, i brand cosmetici attingono
sempre più al potenziale della natura. Così c’è chi, come Collistar, nel suo nuovo Pancia e Fianchi utilizza
il succo e gli scarti dell’olio di bergamotto, ricchi di attivi “sciogli grasso” e flavonoidi. E chi come Rila-
stil alla sua Liporeducer aggiunge un estratto dai semi di sandalo, la cui azione rimodellante è sostenuta
dall’effetto termoattivo che stimola la microcircolazione. Due i booster di Soin Remodelant Ventre-Taille
di Clarins: l’empetro, bacca dalle proprietà snellenti che
Piccole astuzie L’accessorio aiuta. Per cresce nelle regioni subartiche, e uno speciale automas-
saggio che in soli tre minuti al giorno aiuta a perdere cen-
sottolineare un vitino da vespa, dotatevi di una timetri dove serve. Un protocollo drenante e antistress
cintura: alta ed elasticizzata per i fisici proprio come quello che Elancyl ha messo a punto con
un team di specialisti per potenziare gli effetti della sua
a clessidra, morbida e a catena per i più rotondi Crème Fermeté Corps.

UN COLPO AL CERCHIO
Un po’ di movimento non guasta. La strategia ideale prevede l’alternarsi di eser-
cizi statici e non. «Sempre efficaci sono le torsioni del busto, da fare in piedi o
sedute afferrando il bastone dietro le spalle, con addominali e glutei contratti»,
spiega il personal trainer Gabriele Viansino. Anche la respirazione conta. «Sdra-
iate o a gattoni», aggiunge l’esperto, «effettuate da cinque a dieci respiri dilatando
l’addome e non il torace. Espirando, trattenete il respiro risucchiando l’ombelico,
aumentando il tempo di apnea gradualmente». Infine, un grande classico: il ca-
ro vecchio hula-hoop. Da far roteare con un movimento ondulatorio del bacino.
Dieci minuti al giorno, sette giorni su sette, e il vitino è assicurato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ■

SOIN REMODELANT VENTRE-

TAILLE DI CLARINS SOCCORRE
LE OVER 50 (200 ML, 77 EURO);
CRÈME FERMETÉ CORPS DI
ELANCYL RASSODA STIMOLANDO
IL TRATTAMENTO LA PRODUZIONE DI COLLAGENE
PANCIA E FIANCHI (200 ML, EURO 36,87).
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TENSORE
IMMEDIATO (250
ML, EURO 49).

210 AMICA
NEW VOLUME
escalation
MRP EUR € 6,49 *

*MRP (Maximum Retail Price): prezzo massimo consentito di rivendita al pubblico

ai sensi dell’art. 4(a) del Regolamento (UE) 2022/720 della Commissione del 10
maggio 2022. Il rivenditore rimane libero di stabilire un prezzo di rivendita al
pubblico pari o inferiore al MRP.

CATRICE.EU
 ALLA SPA
COME DAL SARTO
Lo skincare tailor made di
Londra è a Milano. In un’oasi del
lusso, dove, dopo averti gettato in
acqua, ti “curano” dai piedi
alla testa. Sì, c’è pure l’hair stylist
Di Stefania Romani

UN APPROCCIO clinico ap- Spa manager. «Quando una di

plicato a una Spa. Cucito sulle queste è andata da Harrods per
singole esigenze. In un tempio comprarlo e non l’ha trovato, i
dell’eleganza.È la Aqvam Spa,al magazzini hanno contattato il
piano interrato del 5 stelle lusso dottore. È così che sono nate
Park Hyatt Milano. Non è ne- cinque collezioni». Ma la remi-
cessario soggiornare nell’hotel se en forme non è finita lì.
per accedervi, basta entrare e ab- Al primo piano del Park
bandonarsi. Noi l’abbiamo fatto. Hyatt c’è il salone di bellezza
Il nostro viaggio sensoriale è dell’hair stylist Beppe D’Elia.
iniziato da un percorso idrote- Che offre anche gioielli per le SCOLPITI NEL MARMO
rapico: doccia polifunzionale e chiome. Perché, parola di Pe- Dall’alto. La vasca
bagno turco a 45 gradi. Atten- tri, «poniamo solo un limite a idromassaggio Aqvam, da cui
prende il nome la Spa
zione: prima di quest’ultimo, ci chi entra nel nostro tempio: di- del Park Hyatt Milano,
è stato detto, è consigliato asciu- menticarsi dell’orologio». realizzata in marmo travertino;
garsi, per dare la giusta sferza- i Massage Oil di Vitalis;
ta di energia con il passaggio
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■ un ambiente del salone Beppe
D’Elia Hair Jewellery
freddo-caldo, ripetendo il tutto al primo piano dell’hotel;
tre volte. Con la testa libera da due angoli dell’area relax,
ogni pensiero, eccoci finalmen- con le chaise-longue nei pressi
della zona buffet, dove
te immersi nella vasca idromas- gli infusi sono serviti in teiere
saggio Aqvam, da cui prende il giapponesi.
nome la Spa, realizzata in mar-
mo travertino, con un mosaico
e una foglia d’oro. A dire il ve-
ro, tutti i muri qui sono ricoper-
ti di marmo. Gli arredi mixano
uno stile orientale e occidentale.
C’è infatti anche la zona fitness,
con tapis roulant, bike e vogato-
ri. Ma la preferenza finisce per
andare alla punta di diamante
del centro: lo skincare.
I prodotti (in esclusiva per
l’Italia in cabina) sono del mar-
chio londinese 111SKIN. A
fondarlo, il chirurgo plastico
Yannis Alexandrides, che ha
brevettato il siero NAC Y2, ap-
prezzato da celebrity come La-
dy Gaga, Cate Blanchett e Jen-
nifer Aniston. È la sua clinica a
Londra al 111 di Harley Street
ad aver dato il nome al brand.
«Era usato per le pazienti do-
po un intervento estetico», ci
ha raccontato Francesca Petri,

212
 LIKE A BOSS

DISPONIBILE NEI NEGOZI E

ONLINE DA METÀ OTTOBRE
 L’AMICA GENIALE
tErApIE dI soprAvvIvENzA

A tU pEr tU CoN FIorELLA doNAtI

Medico chirurgo, Fiorella Donati è specializzata
in Chirurgia plastica, ricostruttiva
ed estetica. È primario di una clinica che porta
il suo nome. In questa rubrica si dà un
obiettivo ambizioso: “insegnarci” come tenere in
equilibrio cuore, corpo e mente, attraverso
le storie delle tante donne che ha incontrato.

SE L’INTERVENTO tato il problema facendosi aiutare da una psicologa. Mi racconta

che sicuramente le sedute le hanno dato una maggiore sicurezza e

NON È UN CAPRICCIO consapevolezza, ma il disagio della totale assenza del seno restava
e più passava il tempo più diventava per lei un “macigno nel cuore”.
Ne parla a lungo con la madre (l’amica di sempre). E decido-
Il seno è l’espressione della femminilità, intesa come sensualità e no di consultare un chirurgo plastico. Sicuramente la mastopla-
sessualità, ma è anche il simbolo della maternità, per cui un se- stica additiva è un intervento che, se ben eseguito, dà dei risultati
no esteticamente attraente è molto appagante. Può essere piccolo, positivi e può aiutare nella ricerca della felicità. Ma, come ogni
medio, grande, ma la caratteristica fondamentale è la naturalezza: intervento, va valutato in modo completo e pienamente consape-
deve essere scolpito in quel particolare corpo, sensualmente mo- vole dal paziente, con l’aiuto del chirurgo, esperto e professionale.
bile, morbido e caldo.
Può però accadere che la dimensione del seno divenga un pro- prENdErE LE MIsUrE
blema, anzi un serio problema. Quando esso non è sviluppato, o Claudia viene in studio accompagnata dalla madre, scelta che
è sviluppato poco, si parla di atrofia o ipotrofia mammaria. Que- trovo apprezzabile, perché una mamma attenta e affettuosa riesce
sta situazione può essere costituzionale, cioè esistente fin dalla a capire i dolori di una figlia o di un figlio. La visito, noi tre donne
nascita, o può essere acquisita, in seguito a una gravidanza, a una ci parliamo e Claudia mi racconta il suo dolore.Mi comunica i suoi
drastica riduzione di peso, oppure semplicemente a causa dell’età, desideri.La visito,prendo le misure,fotografo il suo seno,e così via.
quando le mammelle si svuotano e quindi “si rim- Finita la seduta, ci sediamo l’una accanto all’altra
piccoliscono”. Ma veniamo a un racconto tratto “Il seno è armonia e ci parliamo ancora, mano nella mano (metafori-
dalla realtà. camente). Le ricordo che il seno è una delle parti
Claudia, 28 anni, è molto bella. È snella, colta, e sensualità, tocca più importanti per una donna: in esso c’è bellezza,
elegante. Chiede, però, di realizzare un sogno: ave- armonia, sensualità, sessualità, maternità ma, es-
re un seno più evidente.La visito ed effettivamente la sessualità. sendo una ghiandola funzionante, bisogna trattar-
sul torace sono presenti solo due roselline: i capez- la con scientificità e rigore, senza mai dimenticare
zoli con le areole.Tutto intorno,nulla.Mi racconta Va trattato che può essere sede di tumori. A tutte le pazienti
che si sente come una bambina di tre anni. Soprat- prescrivo sempre ecografia mammaria e mammo-
tutto, mi dice, non riesce ad avere una vita sessuale sempre con rigore” grafia. È anche importante sapere se c’è familiarità
normale, perché ritiene di non essere “all’altezza”. del cancro alla mammella (nei casi in cui tale fa-
Ha sempre fatto l’amore con il reggiseno. E mi confessa che spes- miliarità esiste, richiedo un consulto con un senologo e, se neces-
so i capezzoli le fanno molto male. sario, test genetici). Spiego a Claudia il tipo di intervento al quale
potrebbe sottoporsi: insieme decidiamo dove fare le incisioni per
UN MACIGNo NEL CUorE introdurre le protesi, se l’alloggiamento deve essere retroghiando-
Sono il dolore e la paura ad “accendere”le terminazioni nervose lare o retromuscolare, che tipo di protesi usare, tonda o anatomica,
dei capezzoli, che, al contrario, normalmente sono fonte di gioia quale volume deve avere e così via. Valutiamo tutti i pro e i con-
e piacere. Ma non per Claudia, perché il suo seno è diventato, ne- tro di ciascuna scelta e soprattutto le complicanze. Le ricordo che,
gativamente, il centro della sua vita. nell’agenda della sua vita, dovrà prevedere un secondo intervento.
Racconta che da adolescente le compagne di sport le dicevano Le protesi, dopo un tempo ragionevole, vanno cambiate.
che avrebbe potuto anche giocare nella squadra maschile, perché Nella mia esperienza ho conosciuto molte signore che sono
era avvantaggiata nel saltare, dal momento che, non avendo se- rifiorite dopo un intervento al seno. È come se si fossero riappro-
no, non aveva “ingombri”. Apparentemente scherzi innocui, ma priate della loro sessualità. La scelta di sottoporsi a una masto-
Claudia ne soffriva. Si mascherava con reggiseni super imbottiti, plastica additiva, se ponderata, non è un capriccio. Ho visto tante
ma tutto ciò finiva per mortificarla. donne, giovani e adulte, vergognarsi del proprio corpo e sentirsi
I primi rapporti con i ragazzi? Me li descrive come un incubo: inadeguate. Adesso, invece, Claudia ha un seno bello e naturale,
nessuno di loro l’ha mai vista nuda; sempre e soltanto con magliet- terza misura accennata. È più felice.
ta e reggiseno. La sua vita sessuale era insoddisfacente. Ha affron- ©RIPRODUZIONE RISERVATA ■

214
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ma, e non solo. Masque Exfo-
liant Enzymatique di Sisley Pa-
ris è un trattamento delicato
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biare. Adatto a tutti i tipi di pel-
le, anche alle più sensibili, il co-
smetico ibrido agisce da peeling,
grazie a una polvere finissima
che contiene un enzima della
frutta ad azione esfoliante (è la
papaina) in grado di degradare
i legami tra le cellule morte ac-
cumulate sulla superficie cuta-
nea. Polvere? In realtà, una vol-
ta entrata a contatto con l’acqua,
grazie a tensioattivi vegetali de-
rivati da glicina e noce di cocco,
la poudre si trasforma in una
crema che risveglia la luminosi-
tà cutanea proprio come fa una
maschera. Il tutto senza intac-
care il film idrolipidico e senza
provocare rossori. Basta un solo
minuto prima del risciacquo per
rendere i pori meno evidenti e
levigare la grana della pelle.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■

AMICA 217
 MELAT0NINA PER LA PELLE
Il suo aroma aiuta il relax. L’estratto dei suoi frutti favorisce un
naturale meccanismo di riparazione e difesa. La gardenia
racchiusa in un siero regala all’epidermide un sonno ristoratore
Di Letizia Rittatore Vonwiller - Foto di Massimiliano De Biase

Recovery
Night Serum
Melatonin
Effect è la new
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Elixir Botanique
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Ha una formula
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NON DORMIRE BENE è
un problema comune: l’80 per
cento della popolazione mon-
diale si dice insoddisfatto della
qualità del proprio sonno. A ri-
metterci non è solo l’umore. Le
notti brevi e disturbate segnano
e opacizzano anche la pelle: il
mancato riposo impedisce la ri-
generazione cellulare e rende
l’epidermide più vulnerabile alle
aggressioni esterne. Ecco per-
ché i ricercatori di Yves Rocher,
brand francese di cosmetica
green, hanno introdotto nella
famiglia Elixir Botanique il Re-
covery Night Serum. La sua
formula, a base di nasturzio e
microalghe della Bretagna, ri-
produce gli effetti della melato-
nina. Come? Un principio bo-
tanico eco-estratto dai frutti di
gardenia si lega ai recettori
dell’ormone del sonno sulla su-
perficie delle cellule cutanee, at-
tivandone i meccanismi di ripa-
razione e difesa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■

218 AMICA
STATO DI CALMA
Uno scudo invisibile protegge e “fissa” l’idratazione: è l’effetto
barriera prodotto da un soin confortevole come la seta.
Che, per lenire e rinfrescare il volto, usa un’arma angelica
Di Ivan Pestillo - Foto di Massimiliano De Biase

La formula
di Comforting
Barrier Mask
di SENSAI ruota
attorno a un
estratto di foglia
e gambo di
angelica keiskei,
coltivata in
fattorie
orientate al
riciclo (60 ml,
euro 160).

ALZI LA MANO chi non ha
mai provato la sensazione della
“pelle che tira”. Chi soffre di sen-
sibilità cutanea avverte questo
fastidio addirittura ogni giorno.
Per risolvere il problema, i ricer-
catori giapponesi di Sensai han-
no studiato una formula cal-
mante dall’aria angelica e dal
tocco setoso. Si chiama
Comforting Barrier Mask, ma
il suo nome non inganni: va usa-
ta tutti i giorni, mattino e sera,
come ultimo gesto della beauty
routine quasi fosse una crema.Il
suo compito è infatti quello di
formare sul viso un impercetti-
bile velo che fissi l’idratazione,
grazie al complesso anti-età
Koishimaru Silk Royal CB.
Ispirato alla seta più preziosa,
incorpora un estratto sostenibi-
le di angelica che svolge un’a-
zione multilivello: migliora sia
lo strato corneo più superficiale,
sia le giunzioni intercellulari,
rafforzandone la struttura.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■

AMICA 219
BEAUTY NEWS DI CRISTIANA PROVERA

IL VISO È PREZIOSO
SONO SEMPRE PIÙ ricercati. I tratta-
menti offerti alla Bulgari Spa di Milano si
arricchiscono dell’esperienza e dei cosme-
tici all’avanguardia del professor Augusti-
nus Bader, luminare delle cellule staminali.
Dalla collaborazione, partita da Londra e
Parigi, è nato The Augustinus Bader Exclu-
sive Bulgari Facial, un protocollo viso ri-
modellante e rigenerante da 80 minuti, che
combina le formulazioni dello scienziato (a
base del Trigger Factor Complex) all’antica
tecnica curativa orientale Gua Sha. E per
chi vuole fare l’esperienza in coppia è stata
inaugurata una Spa Suite.

PROTOCOLLO FIRMATO AUGUSTINUS BADER

PER LA BULGARI SPA A MILANO.

BOIS DORMANT
DI CELINE (100 ML,
EURO 190).

“METTERSI” LA GIACCA - Bois Dormant,

nuovo accordo dell’Haute Parfumerie di
Celine, vuole ricordare il primo doppiopetto
acquistato di seconda mano a Savile Row, a 19
anni, da Hedi Slimane. Lo fa con le note calde
e confortevoli di legni dal retrogusto amaro.

IL NASO DEL DESIGNER

Marinai. Ramage. Rose rosse
e peonie. Il tratto poetico di
Antonio Marras veste le Tempo
box elevandole a eleganti
soprammobili. Al loro interno, una
nuova generazione di fazzoletti:
biodegradabili, ma resistenti.
LO STILISTA SARDO ANTONIO MARRAS GIOCA CON LE TEMPO
BOX DI CUI HA DISEGNATO I PATTERN. IL CUBO DA 60 PEZZI,
IN LIMITED EDITION DA COLLEZIONE, COSTA 1,69 EURO.
 MILEY CYRUS
NELLO SPOT
QUANDO L’EAU
CHE FA LE FUSA
DI GUCCI FLORA
FA MIAO
GORGEOUS
JASMINE (50 È PRONTO A RUBARE la scena a
ML, EURO 136). Miley Cyrus. Il protagonista del secon-
do capitolo dell’universo #FloralFan-
tasy di Gucci è un cucciolo di Ragdoll:
il tenero gattino bianco dagli occhi tur-
chesi entra nei sogni (e nel letto) della
popstar, nella campagna girata dall’ar-
tista Petra Collins per il lancio dell’eau
de parfum Gucci Flora Gorgeous
Jasmine. Non è la prima volta che un
kitty fa capolino tra i profumi di una
Maison. Era il 2015 quando Miu Miu
scelse Truman, un micino bianco e nero,
per affiancare Stacy Martin nel lancio
della prima fragranza al mughetto.
Mentre nel 2017 fu il turno di Given-
chy, che nello spot dell’eau de toilette
Gentleman affidò a un cucciolo di per-
siano bianco l’arduo compito di intene-
rire il cuore di Aaron Taylor-Johnson.
Graffianti questi profumi!

IL GUANTO DELLA SEDUZIONE

Jean Paul Gaultier torna a fare Scandal.
Questa volta portando sul ring la versione
maschile del suo profumo bestseller.
Il guantone della sfida è stato assegnato al
modello Parker Van Noord, pronto a mettere
“knock out” la concorrenza a colpi di salvia,
mandarino, fava tonka e vetiver refillable. E
conquistare Imaan Hammam nel match di
seduzione immortalato da Lindstroem.
SCANDAL POUR
HOMME DI JEAN
PAUL GAULTIER
(EDT, 100 ML,
EURO 114).

RAPPORTI INTIMI - Victoria’s Secret esplora il mondo delle fragranze

con una nuova eau de parfum: Bare (letteralmente nudo, scoperto). È così
personale e pura da spogliarsi di ogni nota superflua per mettere
al centro dell’accordo solo la pelle di chi la indossa. È studiata, infatti,
per adattarsi perfettamente alla chimica del corpo, creando un’esperienza
olfattiva diversa a seconda di chi la indossa (100 ml, euro 91,26).

©RIP RO D UZI O NE RIS E RVATA ■

221
 MAGICO VAGO
L’atout di questo (lunghissimo) nervo è di segnalarci che
è arrivata l’ora di rilassarsi. Impariamo a conoscerlo e a
farlo funzionare bene. Migliorerà la nostra salute (e la vita)
Di Fiammetta Bonazzi - Foto Florian Sommet
FORSE NON C’ENTRA
l’autunno con la stanchezza e
il sonno agitato, con l’emicrania
che esplode non appena si met-
te piede in ufficio, con l’affan-
no che assale dopo una rampa
di scale, il bruciore di stomaco
e i fastidiosi mal di pancia che
vanno e vengono, e spesso si
sommano a dolori diffusi, on-
divaghi, che spengono energia
e buonumore. Eppure gli esa-
mi di routine (che per scrupolo
vanno fatti) sono perfetti, il me-
dico tranquillizza. Ma i disturbi,
intanto, aumentano. E diventa-
no una stabile e sgradita com-
pagnia.
In un quadro clinico del ge-
nere, la colpa potrebbe essere
dovuta a una disfunzione del
nervo vago.Il più lungo delle 12
coppie di nervi cranici, il deci-
mo per la precisione,è chiamato
“vago” perché vagabondo (dal la-
tino vagus, errante). È noto an-
che come “pneumogastrico”,per
quel suo essere diviso in due ra-
mi (ventrovagale e dorsovagale)
che dal tronco encefalico - l’a-
rea di passaggio fra il cervello
e il midollo spinale, nella zona
della nuca per intenderci- scen-
dono lungo trachea ed esofago,
interessando cuore e grossi va-
si, bronchi, polmoni, milza, sto-
maco, pancreas, reni e intestino.
Dell’esistenza del vago sa-
peva già il medico greco Gale-
no, ma nel tempo se n’è sempre
parlato poco. O meglio: ne par-
lavano (e ora lo fanno sempre di
più) gli addetti ai lavori, i neu-
rologi e gli specialisti di tera-
pia craniosacrale come Stanley
Rosenberg. Esperto statuniten-
se di tecniche corporee con base
in Danimarca, nel suo manuale
Vago. Il mio nervo più importan-
te (Macro Edizioni) richiama
l’attenzione proprio sull’area
d’origine, la porzione cervicale
TR UNK ARCHIVE
situata fra testa e collo: una zo-
na del corpo messa a dura prova
dall’abuso di computer e cellu-
AMICA
PICCOLI TRUCCHI
Il vago è un nervo che
può giocare brutti
scherzi. Respirazione,
ginnastica, canto
e sane risate
ottimizzano la sua
funzionalità.
lari,dall’abitudine a portare pesi,
fisici e mentali, e dalle posture
con le spalle contratte, tipiche
di chi vive in preda ad ansie e
paure. Anche quelle alimentate
da quasi tre anni di pandemia.
«Il vago, che fa parte del si-
stema nervoso autonomo, a sua
volta diviso in simpatico e pa-
rasimpatico, regola le funzioni
degli organi interni, ma la sua
attività è anche strettamente
correlata alla nostra condizione
emozionale e alle relazioni con
l’ambiente esterno», spiega Ro-
senberg. «A lungo si è ritenuto
che il sistema nervoso autono-
mo funzionasse alternando due
stati: stress e rilassamento. La
reazione acuta da stress, det-
ta anche risposta “combatti o
fuggi”, è un meccanismo di so-
pravvivenza che scatta se ci sen-
tiamo minacciati: in pratica, la
scarica di cortisone e adrenali-
na attivata in situazioni di peri-
colo fa sì che i muscoli si tenda-
no e ci permettano di muoverci
più rapidamente e di avere più
forza. Una volta esaurito il pic-
co reattivo, interviene la fase di
rilassamento, o di “riposa e di-
gerisci”, che è affidata al nervo
vago. Ma, se rimaniamo blocca-
ti in una situazione di tensione
continua e prolungata, magari
perché il lavoro e lo stile di vita
ci creano disagio e preoccupa-
zione, è chiaro che il vago sarà
iper stimolato. Lo stato di aller-
ta cronica è veleno per la salu-
te: sfianca il vago e indebolisce
a cascata gli organi che innerva.
Con effetti negativi anche sul
sistema immunitario».
Come capire quando questo
nervo non funziona a dovere?
«Una posizione curva e ingobbi-
ta, la difficoltà a ruotare la testa
a destra e a sinistra, e la tenden-
za a spingerla in avanti come fa
spesso chi lavora per ore a un vi-
deoterminale, lo sguardo sfug-
gente o fisso e spento, e l’espres-
sione del viso contratta possono
essere indici di una sofferenza
vagale», dice Gabriele Aimini,
fisioterapista specializzato in
terapia manuale e direttore del-
lo studio Altalena Fisioterapia
a Milano.
«Uno dei metodi più effica-
ci per correggere la postura e
supportare il funzionamento
del vago è la respirazione pro-
fonda di pancia perché, se ci si
concentra sul ritmo, inspirando
con il naso ed espirando dalla
bocca, diventa più facile mobi-
lizzare il torace e innescare la
risposta di rilassamento», con-
clude Aimini.
L’esercizio, da ripetere da
sdraiati per 15-20 minuti al
giorno, può essere abbinato al-
la cosiddetta tecnica della sala-
mandra: da seduti, con la testa
diritta, si spostano gli occhi a
destra, senza ruotare il collo, e
poi si inclina il capo il più pos-
sibile verso la spalla destra, sen-
za alzare la sinistra e contando
fino a 60. Poi, si ripete sull’altro
lato per una ventina di volte. Il
tutto mattina e sera.
Fra gli altri utili accorgi-
menti: i gargarismi e il canto
ad alta voce attivano le corde
vocali, che a loro volta stimo-
lano il vago, così come aiuta
dormire con un cuscino che
sostenga il collo, immergere il
viso in una bacinella d’acqua
fredda, massaggiarsi la pianta
dei piedi e farsi una bella risa-
ta. Sono piccoli trucchi che ri-
sollevano l’umore e pacificano
il sistema nervoso autonomo.
Con una netta (e immediata)
riduzione dello stress.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
223
 EROS E PSICHE
StORIE dI SESSO, amORI, IdEntItà

nELLO StUdIO dI maURIZIO BInI

Due lauree (in Filosofia e Medicina). Due
diplomi (in Psicosessuologia e Lingua cinese).
Un incarico al Niguarda di Milano (dove
dirige da 25 anni il servizio di riproduzione,
sessuologia e adeguamento di genere).
Detto così, sembra che il dottor Bini non abbia
avuto tempo per la vita o per il sesso. Invece ha
una moglie, una figlia e un cane. Tutte femmine.
Delle donne si illude di saperne qualcosa.

FUSTINI IN OFFERTA spettabilità sociale, della sicurezza economica e della dominanza

all’interno della coppia. Per di più è convinto che anche lei abbia
un profondo disinteresse per la sessualità, e che trovi comodo far
ricadere tutta la colpa sul partner.
CI SONO MATRIMONI BIANCHI che più bianchi non si Mi aspetto il solito teatrino inconcludente in cui devo fare la
può. Nelle conversazioni private ci si stupisce ancora che, in una parte del “certificatore” di una situazione dove, sotto il conflitto
società così sessualizzata come la nostra, ci siano relazioni mo- superficiale,non c’è abbastanza energia per un reale cambiamento,
nogamiche prolungate e consolidate da riti sociali che persisto- perché ogni membro della coppia sa che l’altro non prenderà mai
no senza intimità fisica. Chi per motivi professionali incontra decisioni distruttive. Invece, con una certa sorpresa, devo fare il
più frequentemente questo tipo di coppia ha da tempo sostitui- “prescrittore”: fra i numerosi lavori collaterali che vengono errone-
to lo stupore con l’interesse. Nessuna situazione è uguale all’altra: amente attribuiti ai sessuologi, c’è anche quello di “autorizzatori
ci sono gli asessuali cronici, i timorosi persistenti, alla trasgressione”.
gli intellettualoidi razionalizzatori, e così via. Ciò “Lui si ‘astiene’. Così Jole mi fa capire che, se lo dico io, lei è pron-
che è veramente strano è come individui talmen- ta - senza che il marito lo sappia - a fare sesso
te complessi e poco spinti dal desiderio riescano a lei per ‘sperimentare’ con un altro uomo.Naturalmente deve trovare
trovare facilmente il giusto (“giusto”non è proprio quello giusto, che sia interessato a lei non so-
la parola perfetta, meglio “funzionale”) incastro re- cerca altrove. E, lo fisicamente, ma che capisca anche tutto ciò
lazionale, cosa così difficile anche per i dotati di ap- che è in grado di dare e che non sembra ap-
petiti sessuali standard. visto che c’è, ancora prezzato. Progetto di cui pare sottovalutare le
È anche vero che il biancore viene vissuto più difficoltà incontrate dalle altre donne in questa
negativamente nei legami strutturati da lungo altrove. Salvo poi...” situazione, e che oscura completamente la so-
tempo, mentre l’astinenza sessuale del singolo o luzione più semplice,cioè quella di ammettere
della coppia in formazione gode ancora di un’aurea valoriale po- di avere sbagliato cavallo.
sitiva. Così, un aiuto professionale viene richiesto quasi esclusiva- Devo aver frainteso qualcosa anch’io, almeno nella comunica-
mente quando un elemento esterno (come il maturato desiderio zione, perché la volta successiva si presenta da sola con un piano
riproduttivo di uno dei due partner - la donna quasi sempre - o strutturato: ha trovato, con una sorprendente e sospetta velocità,
una modifica forzata delle abitudini di vita) interrompe l’equili- un uomo meraviglioso che fa il militare in Calabria e mi chiede
brio della routine. A colpire l’attenzione sono la ripetizione de- se sia una buona idea sperimentare con lui. Io faccio l’espressione
gli schemi e, in un mondo intollerante e dedito ai consumi rapidi, più neutra possibile che mi hanno insegnato, ma che passa come
una certa dose di pseudo pazienza (dico “pseudo”, perché questa un assenso e a nulla valgono i tentativi di riportarla a un più profi-
apprezzata virtù nasconde sempre interessi personali più o meno cuo approfondimento delle sue motivazioni e dei suoi bisogni reali.
confessabili). Uno dei due partner si lamenta - in privato o duran- La storia ha anche un resoconto finale, che mi viene riportato
te la consultazione - in modo incessante ma senza né una strate- in prima persona qualche mese dopo. Mentre si recava nel Sud
gia né un’iniziativa di cambiamento: indossa totalmente i panni Italia in treno (ufficialmente per lavoro), ha conosciuto un altro
della vittima sacrificale. uomo meraviglioso (come si dice, il caso), è scesa a Parma e “ha
giocato il primo tempo”, a cui poi è seguito il secondo con l’uffi-
tEntatIVI dI RImPIaZZO ciale calabrese.
Anche Jole e Thomas si presentano in modo classico: lei articola E poi dicono che non ci sono donne che scambiano il loro fu-
in tutte le declinazioni possibili e con un eccesso di parole il con- stino per i due in offerta! Così il matrimonio resta più bianco di
cetto che “Non ne può più della situazione” e lui resiste come un prima, difatti Jole è venuta per un’altra autorizzazione: quella di
muletto taciturno, puntando gli zoccoli nella sicurezza che tanto restare con il marito che, dice, è l’unico uomo che ama veramen-
lei è tutta chiacchere e distintivo. Continua così da tre anni, no- te. Devo cambiare faccia prima che anche questa volta lo prenda
nostante un matrimonio tradizionale con torta e bouquet, quindi per un sì. Nelle storie di sessuologia si fa sempre fatica a capire
perché non potrebbe andare avanti all’infinito? Lui sa di metter- che cosa sia un lieto fine, ammesso che questa sia davvero la fine.
la in posizione privilegiata, con la garanzia dei vantaggi della ri- ©RIP RO D UZI O NE RIS E RVATA ■

224
ViSiOne d’inSieMe
Nel salone della casa milanese di Alessia Giacobino,
fashion designer, tavolo vintage customized
e sedie di Willy Rizzo rivestite in tessuto Dedar.
Mobile laccato Anni 60, Flair Firenze. Collezione
di foto, antiquariato Stefanini, Reggio Emilia.
Nella pagina accanto. Il bow-window con divano
di velluto disegnato dalla padrona di casa.

interni d’antan

226 AMICA
 A Milano, un villino
dell’Ottocento è
dimora di una miriade
di ricordi. Di vite e
di traslochi passati. Qui,
tra pezzi di ricerca
e dettagli d’autore, abita
Alessia Giacobino,
collezionista onnivora
e fashion designer

AMICA 227
 ParLa iL deSiGn
Dall’alto e in senso
orario. Cucina
Modulnova, Prisma
Arredamenti Rimini,
con diamantate originali
e pavimento in
cementine. Il tavolo e le
sedie Tulip sono stati
disegnati da Saarinen
Knoll nel 1972. In
camera da letto, mobile
in galuchat di R&Y
Augousti e uno specchio
anticato da Alessia.
Console in ottone
e vetro fumé Anni 70.
Nello studio,
divano con piping,
scrivania d’epoca e
lampada palma vintage.

Di Benedetta Rossi - Foto di Monica Spezia

a
lessia Giacobino è architetto, consulente moda e fa-
shion designer dal tocco raffinato ed eclettico, che si
nutre di suggestioni vintage. Il passato attraversa il
suo sguardo, viene carpito, rapito e rielaborato per
diventare poi idea, prodotto, tessuto, abito o mobile. Contem-
poraneo, ma con una sua anima ben precisa. Come questa casa
milanese, in zona Corso Concordia, in un quartiere elegante e
disciplinatamente meneghino.
Nata a Rimini, Giacobino respira sin da piccola un’atmosfera
non convenzionale. I suoi genitori, giovanissimi, decidono di vive-
re in una grande casa con tutto il resto della famiglia, in una sorta
di comunità. Il cuore di questo nutrito gruppo è il nonno: un →

228 AMICA
unoaerre.it
 → imprenditore illuminato (è sua la trovata della “tavola cal-
da”) e un artista con spiccato senso pratico, un gentleman amico
di Federico Fellini e di Giulietta Masina, che infatti frequentano
spesso queste mura. La cucina è sempre piena di gente. Non ci so-
no orari. Si mischiano i guardaroba, ci si passano i vestiti e tutta
la casa è come un set teatrale. In questo gioioso caos ordinato -
perché ognuno ha i suoi compiti ben precisi - la stilista scopre la
passione per il vintage, che non la abbandonerà mai.
Dopo gli studi artistici, si laurea a Firenze in Architettura. Di
lì a poco disegnerà una linea di abiti realizzati con tessuti vintage
militari, commissionati da un bel negozio della costa romagno-
la. In due giorni i look vanno sold out e lei comprende che il suo
destino è nella Moda. Da allora, non si è più fermata.Tra i brand
che ha lanciato, c’è Jo No Fui, marchio amatissimo anche all’este-
ro. Poi è la volta di Mr & Mrs Furs, che ha dato vita al trend del
parka militare foderato in pelliccia, e infine Giacobino. Dal 2013
la fashion designer ha venduto tutti i
suoi brand e si è dedicata alla consu-
lenza stilistica per altre maison. Nel
2020 ha iniziato a disegnare in toto la
collezione donna Fortela.
Che cosa l’ha conquistata di questa casa?
L’autenticità del palazzo, il classico
edificio milanese dei primi dell’Otto-
cento, con questi spazi che oggi non
esistono più, con i suoi volumi impor-
tanti, i soffitti altissimi, il triplo salone
(impossibile da trovare ai giorni no-
stri). Uno spreco di spazio, se mi pas-
sate il termine,che era però necessario
per dare movimento, aria, riposo allo
sguardo. E per vivere la casa in modo
del tutto inedito.L’ho scelta perché mi
sono innamorata dell’angolo con ve-
randa,una specie di bow-window,una
stanza pazzesca, romantica, letteraria.
Mi ha fatto capire che volevo stare qui.
Come è intervenuta nel restauro?
Poco. Il proprietario precedente l’a-
PaSSiOne VintaGe
veva lasciata così com’era all’epoca in Alessia Giacobino, fashion designer,
cui è stata costruita. I serramenti delle architetto e consulente
finestre, anche se non si chiudono be- moda, ama mixare arredi d’epoca.
ne, sono quelli originali: bellissimi. E
i parquet scricchiolanti, e a volte im-
precisi, sono antichi. Così come la cucina, con le sue piastrelle
d’antan. Mi piaceva come si presentava e l’ho lasciata così. È la
sua storia, e ora anche la mia. Sono appassionata del passato, non
c’è nulla da fare.
Da dove viene questo amore per le radici?
È collegato al mio stile e al modo di disegnare. Tutte le mie
collezioni sono sempre un richiamo a qualcosa che mi è rimasto
impresso, io non sono una “creatrice del nuovo”, ma sento un’i-
spirazione precisa che proviene da elementi già esistiti. Per esem-
pio, la prima sfilata per il marchio Jo No Fui fu un unico modello
realizzato in 15 varianti, costruito con patchwork di vecchie sete
e tessuti indiani: un mix pazzesco, elaborato, che aveva un suo sa-
pore etnico e vintage ma che, grazie alla reinterpretazione, aveva
perso la parte folk, diciamo più rude, ed era diventato sofisticato.
Abbiamo avuto un enorme successo. Questo approccio l’ho re-
centemente riproposto per la prima capsule di Fortela, uscita a
settembre e dedicata ai caftani.
Il pezzo preferito di questa abitazione?
Tante,tante cose! Sicuramente la grande vetrina,che suppongo
risalga agli Anni 20, in legno nero con mensole di cristallo. È un
230
mobile a cui sono molto affezionata, con i reggimensola in ottone,
materiale che amo e che, infatti, torna molto spesso in questa casa,
nei tavolini Anni 70, nelle consolle, nei comodini. Adoro quello
ossidato, è presente dappertutto. Tra i miei pezzi del cuore, poi,
devo citare una scultura,una pantera di Enzo Fiore,un artista che
collabora con la Galleria Contini. Fatta con insetti, rami, fango,
un agglomerato di elementi che vengono dalla terra.
Che provenienza hanno i mobili?
Me li porto dietro da tutte le mie vite, da tutti i miei traslochi:
ne ho contati 13.In questo grande caravanserraglio di oggetti,libri,
tessuti, arredi - perché non riesco a buttare nulla e mi affeziono
a ogni cosa - si sono incrociati anche gli altri pezzi, che ho rac-
colto qua e là. Alcuni erano nello showroom di Jo No Fui prima
che vendessi il marchio. Poi, setaccio mercatini antiquari, soprat-
tutto in Francia. E un po’ anche in Italia, amo il Mercanteinfiera
a Parma. Ma ho anche i miei indirizzi segreti, come quello di un
signore a Reggio Emilia, da cui ho ac-
quistato uno stock di foto firmate da
Ron Galella che mi sono servite per
decorare una parete. In tutto sono più
di 100 immagini, ognuna con la data
e il nome del personaggio scritti dietro.
E i tessuti?
Stessa storia: viaggi, ricordi, pez-
zi di vita. I tappeti, per esempio, so-
no tutti berberi. Li ho presi personal-
mente in Marocco, direttamente da
un artigiano del luogo. Durante uno
dei miei soggiorni ho fatto produrre
un tessuto speciale, con lo stesso telaio
usato per i tappeti, e ho poi realizzato
dei poncho per Fortela.
Come definirebbe lo stile della villa?
Mio. Un mix originale di annate e
di cose. Per esempio, il tavolo in sti-
le Ottocento inglese, rifatto con una
“gamba antica”, l’ho abbinato a sedie
di Willy Rizzo, comprate in un mer-
cato vicino a Nizza, dove c’è una col-
lina con molti negozietti vintage. Le
ho poi ricoperte con tessuto di Dedar.
Adoro osare accostamenti originali: il
bel divano che si vede in veranda è un
modello classico, disegnato da me, re-
alizzato da un artigiano di Ramatuelle
con un velluto vintage di Rubelli. È decorato con borchie di fer-
ro ossidato. Elegante ma forte, color marron glacé, con un effet-
to vintage. Anche le librerie sono disegnate da me, e sono fatte
con la “piattina” di ferro, ovvero con la cosa più facile che si trova
dal fabbro. Sembra rustica, ma è sofisticata. Sono stracolme di
oggetti vintage, pezzi di vetro di vecchie ampolle usate in farma-
ceutica, che utilizzo come campane, libri di moda, architettura,
design: sono una collezionista onnivora. Tengo tutto, anche ciò
che non ha alcun valore economico, basta che sia un ricordo. So-
no ossessionata che nei vari cambi di casa qualcosa possa anda-
re perso. Tutto ha il suo perché, anche il posacenere da due euro
per me è importante.
Che cosa stimola il suo desiderio quando è in cerca di “tesori”?
In generale non amo nulla di nuovo o di perfetto. E anche
ciò che mi capita di progettare ex novo, lo tratto poi con effet-
ti “used”, come è capitato con uno specchio. Me le invento tut-
te. Una volta, per ossidare delle borchie, le ho fatte bollire con
LI VIN G IN S I DE
dell’acido e ho creato una bomba che ha incendiato la cucina!
Da non fare a casa, ecco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA ■
AMICA
AMICA PROMOTION

IL FILLER INTELLIGENTE
Per festeggiare i suoi primi 150 anni Shiseido punta ancora più in alto. E si regala una
nuova tecnologia in grado di comprimere e riespandere l’acido ialuronico
ad alto peso molecolare. Per dare volume al viso con un siero smart. Anzi due

UNA STORIA
DI SUCCESSO
GUARDARE SEMPRE AVANTI e non
accontentarsi mai dei traguardi raggiunti.
È il segreto che ha mantenuto giovane
il marchio Shiseido per 150 anni. La sua è
una storia di prime volte. Nato a Ginza nel
1872 come prima farmacia all’occidentale del
Giappone, si è trasformato già alla fine del
secolo in pioniere della cosmesi con
la creazione nel 1897 di Eudermine, la prima
lozione riequilibrante della storia. Poi è arrivato
il primo fondotinta compatto solare (1966) e
negli anni Ottanta l’inedito skincare sensoriale
di Bio-Performance. Infine, nel 2014 dopo
25 anni di studi sul sistema immunitario della
pelle, è stato presentato al mercato il primo
siero barriera, Ultimune: oggi nel mondo se ne
vende uno ogni sette secondi.

NUOVE
FRONTIERE
E LA STORIA NON FINISCE QUI. Dopo essere
riuscito a democratizzare l’uso dell’acido ialuronico nella
cosmetica, il brand Shiseido è pronto a modificarne
le dimensioni senza cambiare la struttura, grazie alla
Molecushift Technology inserita in Skin Filler
Bio-Performance. Questa rivoluzionaria tecnologia,
sfruttando il potere delle forze elettrostatiche,
permette all’acido ialuronico ad alto peso molecolare
di penetrare in profondità mantenendo tutto il suo potere
volumizzante. Così, il siero notte comprime
la molecola per farla entrare nell’epidermide, mentre
il siero giorno la aiuta poi ad “espandersi” massimizzando
l’effetto rimpolpante. Una grande innovazione,
che sarà di supporto anche alla medicina estetica.

INQUADRA IL QR CODE
Sopra. I due sieri Skin Filler Bio-Performance PER SCOPRIRE L’INNOVATIVO
di Shiseido: blu per la notte e bianco per il giorno.
Il kit è in vendita a 250 euro (30ml + 30ml). TRATTAMENTO FILLER
 UN GIAPPONE
IN MINIATURA

232 AMICA
 PAESAGGI DENSI DI
SPIRITUALITÀ
A sinistra. Nell’isola
di Sado, i terrazzamenti
di Iwakubi Shoryu
risalgono a 400 anni
fa e incarnano l’atavica

Le sue onsen fanno invidia fatica dell’uomo

che crea risaie anche nei

alle terme di Hokkaido,

luoghi più impervi. In
alto. Un tumulo di pietre
a Sai-no-Kawara,

il mare cristallino sfida

luogo considerato dai
buddisti il letto
del fiume che funge da

quello di Okinawa e l’arte confine con l’aldilà.

delle maschere Oni tiene

testa alla tradizione di
Kyoto. Così la piccola isola
di Sado, nel nord-ovest
del Paese, racchiude in sé
il grande Sol Levante
Testo e Foto di James Whitlow Delano

AMICA 233
 È COSÌ BUIO che è difficile mettere un piede davanti all’altro
seguendo l’omotesando, il viale d’entrata dei pellegrini, verso il
tempio di Niku (costruito nel XIII secolo d.C.). Qualche goc-
cia di pioggia continua a cadere, qui, sulla piccola isola di Sado, a
due ore e mezza di traghetto dalla città di Niigata, sul lato op-
posto di Tokyo.
Si passa sotto il torii (la porta) color vermiglione,per arrivare in
una zona illuminata da torce, dove Tomoki Tsuchiya, un attore di
teatro nō di 41 anni, recita la parte della protagonista, la figlia di
Kino Aritsune, in Izutsu (The Well Head), su un palco tradizionale DELIZIE LOCALI
Granchi reali
all’aria aperta, con un tetto di tessuto molto spesso (kayabuki). Al- e carne di manzo
la sua sinistra, un coro malinconico composto da due file di uomi- (wagyu) sono le
ni, seduti a gambe incrociate e vestiti nel tipico blu hakama (una specialità del Sado
Green Hotel Kiraku
sorta di gonna-pantalone a pieghe,indumento tradizionale dei sa- sul lago di Kamo.
murai, ndr), con gli appunti scritti a mano appoggiati sul grembo
e il ventaglio chiuso nella mano destra. Il canto è un mono-tono
forzato, marcato da urli selvaggi, dal richiamo del fue (flauto) e
dal ritmo preciso del kotsuzumi (tamburo a spalla).
Si pensa che l’arrivo a Sado del takigi nō (teatro nō “alla luce
del fuoco”) risalga al 1434, quando Zeami Motokiyo, un famoso
drammaturgo dell’epoca, iniziò il suo periodo di esilio sull’isola.
Oggi, i maestri di quest’arte fanno spettacoli al tempio di Niku.
Si tratta di un’attività di notevole importanza, abbiamo a che fare
con i hayashi, ovvero i “figli della musica”. Il teatro nō, poi, è con-
siderato alta cultura rispetto al kabuki che è invece per il popolo.
Ma se chiudi gli occhi, cogli lo spirito della gente dei satoyama,
perfetti ecosistemi dove la montagna incontra le risaie.
Fermo sul palco, Tsuchiya recita in modo principesco. Canta
l’antico giapponese aristocratico, che oggi sono in pochi a capire.
La musica, tuttavia, riempie la notte serena e parla a persone che LUCI E OMBRE
In alto. Le scogliere
sono emerse dalla foresta circa 2mila anni fa, e che non hanno di Onogame
mai perso il loro legame con la natura. affacciate sul mare
Si dice che sull’isola di Sado sia possibile trovare del Giappone. In
basso. Un maestro
tutto il Giappone. Ci sono l’alta cultura di Kyoto del del teatro nō
teatro nō, l’arte dell’intaglio delle maschere Oni (cre- nel suo camerino.
ature mitologiche simili a demoni, ndr) e la grande
qualità della ceramica mumyoi-yaki in argilla rossa.
Inverni pieni di neve, onsen (terme) come nelle regio-
ni di Tohoku e Hokkaido, e un mare cristallino che
sfida quello di Okinawa per bellezza. Un’isola verde
con una terra ricca e vulcanica, anche se non c’è nes-
sun vulcano attivo. Ci sarà pure “tutto il Giappone”,
ma Sado rimane una cosa a sé.
È montagnosa, ma ci sono anche delle pianure. Ca-
tene parallele di monti boscosi sono riuscite a evitare lo
squallore delle monocolture arboree che ha colpito le
isole principali dell’arcipelago. Nella vasta landa delle
risaie del piano di Kuninaka, gli ultimi cinque esem-
plari di ibis crestato giapponese (toki), a rischio estin-
zione,sono stati salvati e messi in riproduzione.E oggi,
come una volta, è normale vedere dei toki in pianura.
Per quanto idilliaca, Sado è da tempo conosciuta
come terra d’esilio per molti intellettuali nipponici,
membri dell’aristocrazia caduti in disgrazia e perfino
un imperatore, Juntoku, che perse la guerra di Jokyu
TRA I FIORI
e nel 1221 fu costretto a trascorre a Sado il resto della
Petali e boccioli
sua vita. Immagino che ci siano destini peggiori: che (qui un ibisco)
cosa c’è di tragico, se ti mandano su un’isola verde cir- ispirano i tipici vasi
condata da un mare azzurro? mumyoi-yaki,
in argilla rossa.
Ho scoperto questo luogo grazie a una mostra di fo-
tografie, datate 1917-1945, e non ero sicuro di quello
che avrei trovato sul posto. Certo è che, sebbene non sia più l’iso-
la delle fattorie con i tetti di paglia, Sado ha saputo resistere alla
conformità dell’architettura del Giappone post-moderno, dai ba-
gni piastrellati fatti con lo stampino. Sull’isola l’architettura →

234 AMICA
 PACE ZEN
Relax con vista sul
lago Kamo al
Sado Green Hotel
Kiraku.
Da godersi dopo
un bagno termale.

PESCA RICCA “La folla, qui, non esiste. Un nitido

Sembra una vasca
l’imbarcazione
tarai-bune, con cui fascino senza pretese regna
si catturano
i crostacei nelle
acque blu con una quiete familiare dovunque”
di Shukunegi. →

AMICA 235
 → tradizionale è la regola, non l’eccezione.
Le acque limpide lambiscono la spiaggia di Futatsugame, sulla
costa settentrionale. Le sue rocce vulcaniche somigliano a due tar-
tarughe e sono connesse all’isola principale da un istmo di ghiaia.
La parte nord dell’isola è ricoperta di erba alta fino alla vita, i lidi
sono poco popolati. A Sado la folla non esiste, siamo nella provin-
cia giapponese. Un nitido fascino nipponico regna, senza pretese,
con una quiete familiare dovunque. Buona parte della co-
sta (che si estende per un totale di circa 280 chilometri) è
TRADIZIONI
In alto. A Sado, da
come una fortezza, con strapiombi che fanno da guardia
150 anni si produce alla ricchezza dell’entroterra, a cui si aggiungono ampie
il sake Hokusetsu. viste sul mare e tranquilli villaggi di pescatori. Di città
In basso. Aritsune non se ne parla. A pochi passi, nascosta tra le scogliere, la
Watanabe,
89 anni, intaglia
grotta di Sai-no-Kawara (secondo il budddismo, il letto
maschere Oni nella del fiume che fa da confine tra la vita e l’aldilà), che ospi-
sua bottega. ta una moltitudine di jizo, divinità guardiane dei bambini
scolpite nella roccia.
Le terrazze Iwakubi Shoryu, dove si coltiva il riso, so-
no in tutto 460, salgono dolcemente un dislivello di 350 metri sui
monti Kosado ed esistono da circa 400 anni. Qui i macchinari pe-
santi non sono utilizzabili,in molti campi bisogna lavorare a mano.
A Sado, le maschere Oni, scolpite in legno, sono impiegate
in rituali shintoisti, un sistema di credenze animiste già presen-
ti prima dell’arrivo del buddismo dall’Asia. Aritsune Watanabe,
89 anni, è un maestro di quest’arte e il suo podere è cosparso di
centinaia di sue creazioni. Sebbene le maschere siano definite “di
facile costruzione”, ci vogliono moltissimi scalpelli e attrezzi per
far emergere le facce dei demoni dai blocchi di legno e occorro-
no decenni di pratica.
Seduto a gambe incrociate per ore, il signor Watanabe lavora
DEMONI E DEI usando anche i piedi. Lentamente emergono i lineamenti degli
Oni e la loro natura divina. La totale tranquillità la dice lunga su

T R ADU Z I O N E D I J O H N RU GM A N
Maschere del
teatro nō, bunraku
e Oni del maestro
quanto gli abitanti di Sado siano in armonia con i ritmi della na-
Watanabe. tura. La vita si svolge in un esilio verdeggiante. Il mare tiene a di-
In basso. Una stanza il frenetico Giappone post-moderno. Chi sceglie di fare la
moltitudine traversata trova la propria fetta di paradiso senza tempo.
di statue di jizo
a Sai-no-Kawara.
Ora tocca alle nuove generazioni portare avanti le tradizioni
di Sado e, a tempo debito, tramandarle ai propri figli. Perché non
vadano perse, ma conservate come meritano.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

ROADMAP
COME ARRIVARCI
Da Tokyo si prende il treno
ad alta velocità (Jōetsu
Shinkansen) e si raggiunge
la città di Niigata, affacciata
sul Mar del Giappone.
L’isola di Sado è a circa 50
chilometri dalla costa:
per attraccare al porto di
Ryotsu ci vogliono un’ora
con l’aliscafo e due e mezza
con il traghetto.
DOVE DORMIRE
Sado Green Hotel Kiraku
Si trova sul lago di Kamo,
a poca distanza dal porto
di Ryotsu. Le sue onsen
offrono un relax perfetto, dopo
una giornata spesa
a esplorare l’isola. Stanze
spaziose. A cena si mangia
granchio reale e wagyu,
carne di manzo giapponese
(sado-kiraku.com).
Tabino Hotel - Un albergo a
Chigusa, nel centro di Sado,
236
con un design minimalista
chic che trova un buon
connubio con l’estetica rurale.
Non possono mancare le
terme per gli ospiti
(sado.tabino-hotel.jp/en).
DOVE MANGIARE
Onogame Lodge - Vicino al
monte Onogame alto 160
metri nel nord di Sado, merita
una fermata per pranzo.
Il piatto forte: kaisendon, una
scodella con base di riso
e, sopra, pesce pescato dal
proprietario. Il menu
offre anche udon (noodles
giapponesi) e riso al curry
(visitsado.com/en/spot/
detail0346).
Sado Udon Aoki - Ristorante
in un podere tradizionale a
pochi passi dal Tabino Hotel,
a Chigusa. Specialità: alga
gabisa, udon con contorno di
sashimi, tempura e granchio
ripieno (to-kinari.jp/aoi).
AMICA
HOT LIST 1. ANDAR SUL LAGO
La Franciacorta si affaccia a
nord sulla sponda meridio-
nale del lago d’Iseo, uno spec-
chio d’acqua ricco di suggestio-
ni paesaggistiche e culturali. Da
esplorare adottando una visuale
più inconsueta: quella dall’acqua,
5 ESPERIENZE DOC con una canoa, una barca a vela
o un motoscafo. A un giro della
PER GUSTARSI durata di qualche ora, basta ag-
LA FRANCIACORTA giungere al termine una sosta
gourmet o una degustazione in
Terra di eccellenze vinicole, sa sorprendere con cantina per coronare una gior-
nata speciale.
svariate attività all’insegna del relax e dell’energia Chi ama il lusso può salire a
bordo di una leggenda: Aqua-
positiva. Da sperimentare con amici o in coppia rama, il motoscafo lanciato nel
Di Maria Tatsos 1962 dai cantieri Riva, un fuo-
riclasse per bellezza e velocità.
Fra i vip che ne hanno avuto uno,
George Clooney e lo scià di Per-

1 sia. Bellini (bellininautica.it) ne

propone il noleggio con pilota
per una o più ore. Decisamente
più lento ma ugualmente avvin-
cente è il tour in canoa, propo-
stoa da Sportaction (sportaction.
it). Ci si muove in gruppo, dopo
un briefing, con una guida che
conduce fra scogliere roccio-
se e scenari naturalistici visibi-
li solo dall’acqua. In alternativa,
sempre con Sportaction, si può
provare l’ebbrezza di essere ac-
carezzati dal vento in una mini-
crociera in barca a vela (di tre o
sei ore) con tanto di skipper.

2. A CAVALLO
Fra i filari dei vigneti, lo spetta-
colo del foliage è speciale se lo
si contempla da una sella. Lo
sguardo spazia sulla campagna
e l’incedere lento e maestoso
del cavallo trasmette tranquilli-
tà e fiducia.
Ad Adro,il Circolo Ippico Al
Burnec (burnec.it) offre questa
esperienza singolare. Unico re-
quisito è la maggiore età. An-
che chi non è mai salito a caval-
lo, accompagnato da una guida
esperta, può affrontare una pas-
seggiata di circa due ore in grup-
po (minimo due, massimo sei
persone). Il Circolo, che ospi-
ta una cinquantina di esempla-
FOTO D I I N VIAG GI O C O L TUB O

ri, conta su animali mansueti e

L’isola fiabesca dolci,con i quali scatta subito un
di Loreto sul
lago d’Iseo, avvistata
rapporto di empatia. Il giro fra
da un Aquarama, i vigneti nei giorni più assolati
leggendario motoscafo include anche il Monte Orfano,
dei cantieri Riva. più ombreggiato. E se cavalcan-
do fra i filari aveste il desiderio

238 AMICA
di bere un calice di vino loca-
le, è possibile includere anche la
visita a una cantina. La sosta, di
circa un’ora, è all’azienda agrico-
la Gabriella Bariselli a Erbusco,
dove è prevista anche una degu-
stazione dei vini prodotti dai ti-
tolari (per motivi organizzativi,
è necessario prenotare con qual-
che giorno di anticipo). Le pas-
seggiate si tengono tutto l’anno,
mattina e pomeriggio.
3. PICNIC FRA LE VIGNE
Degustare un calice di Fran-
ciacorta insieme a una selezio-
ne gastronomica golosa, avvolti
dall’aria frizzante autunnale in
mezzo ai vigneti, senza preoc-
cuparsi dell’allestimento.
Il picnic da queste parti è
un’arte, che si declina in un ric-
co ventaglio di possibilità - in-
clusi i menu per i bimbi - gra-
zie ad alcune aziende vinicole.Il
vino è naturalmente protagoni-
sta: c’è sempre una bottiglia ogni
due persone. A Provaglio d’Iseo,
Bersi Serlini (bersiserlini.it) of-
fre il Picnic Classico (con o sen-
za visita alle cantine) di formag-
3 salingo di Daniela Mantovani:
Dall’alto, in senso orario. Picnic
fra i filari dei vigneti della
Franciacorta. Daniela Mantovani
di Al Rocol di Ome con lo chef
dell’agriturismo. Una lezione
di yoga immersa nella natura.
gi e salumi, e Blanc de
Blancs Anniversario. Il
Picnic Gourmet abbi-
na a un vino più ricerca-
to delizie come le croc-
chette di melanzane e
scamorza.
Alla cantina Mosnel
a Camignone si sceglie
fra tre proposte (Easy
Chic, Veggy Chic ed
Eno Chic), abbinate a
2
Godersi i colori dell’autunno in sella a
bottiglie che variano a un cavallo: lo propone il Circolo
Al Burnec ad Adro, nel bresciano.
seconda della formula,
insieme a sfiziosità co-
me il tortino ricotta e spinaci giuste delizie per il palato. La 5. ASANA TASTING
con noci. Per i palati più esigen- degustazione in Franciacorta si Lo yoga rilassa e consente di ri-
fa gioco e convivialità se si sce-
ti,c’è l’opportunità di aderire alle trovare la calma. Farlo tra i vi-
esperienze Picnic d’Autore, rea- glie di seguire un corso di cu- gneti è benessere puro per corpo
lizzati in collaborazione con ri- cina, magari in compagnia di e spirito. L’azienda agricola Vi-
storanti gourmet come Al Malò, amici, godendosi i piatti della gna Dorata (vignadorata.com),
preceduti dalla visita alle canti- tradizione con un calice di pre- vicino a Cazzago San Martino,
ne (per info: mosnel.com). giato vino del territorio. propone su richiesta una lezione
A Rovato, alla Trattoria del (minimo sei persone) con prati-
4. CANTINE & CHEF Gallo (trattoriadelgallo.it), ba- ca e meditazione insieme a un
“Il vino è la poesia della terra”, sta essere almeno in due per un maestro, seguita da una degusta-
diceva Mario Soldati. E que- corso di cucina (Classico oppu- zione di vini e visita alla cantina.
sta poesia raggiunge il sublime re Tradizione): in due ore, si pre- È una formula molto gettonata
quando è accompagnata dalle parano un primo, un secondo e per gli addii al nubilato.
un dolce. Sapori tipici, come il Anche Villa Crespia (villa-
manzo all’olio. crespia.it) ad Adro offre la pos-
Nella cornice della seicente- sibilità di yoga in vigna, e con la
sca Villa Calini, a Coccaglio, lo formula Well Experience (mi-
chef Alessandro Cappotto e la nimo dieci persone) dopo la
sua brigata, rinomati per una degustazione c’è un pranzo con
cucina raffinata all’insegna del il Welly Box, a base di delizie
naturale e del locale, svelano vegane accompagnate dal vino
trucchi e suggerimenti a chi par- biologico dell’azienda. Piace ai
4 tecipa ai corsi (villacalini.com).
All’agriturismo Al Rocol di
giovani per festeggiare un com-
pleanno alternativo.
Ome (alrocol.com), cooking A Il Colmetto (ilcolmetto.it),
class (minimo sei partecipan- oasi agricola a Rodengo Saia-
5 ti) con le ricette dal sapore ca- no che alleva capre, maiali e
tagliolini al salmì, casoncelli,
asini con attenzione al benes-
sere animale, lo yoga si pratica
brasato al vino rosso. Tutto è in una stalla di lusso, con le ca-
accompagnato dai vini dell’a- prette libere nei loro recinti, si
zienda agricola a gestione fa- medita e poi si partecipa a un
miliare, che si acquistano e si momento conviviale con una
degustano esclusivamente in colazione agricola.
loco. ©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

ETICHETTE AL FEMMINILE
Donne e vino: un binomio che in Franciacorta ha
radici antiche. Da sempre, le mogli e le figlie
dei produttori hanno contribuito alla produzione
vinicola. Alcune di loro sono ricordate in etichette
prestigiose. Come Annamaria Clementi, fondatrice
di Ca’ del Bosco; Emanuela Barzanò Barboglio,
fondatrice di Mosnel, celebrata grazie a EBB; oppure
Celeste, figlia dei titolari di San Cristoforo.
Donna Clemy di Biondelli evoca Clementina dei conti
Maggi di Giardella, che sposò Giuseppe Biondelli,
mentre Contessa Maggi di Marchese Antinori fu
la moglie del conte Aimo, della tenuta di Monterisa.

AMICA 239
 INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

I jeans e i pantaloni
Cigala’s

CON AMORE,
sono capaci di farsi
tutt’uno con chi li indossa
e di acquistare, giorno
dopo giorno, il fascino

NEL COLORE
unico dei capi molto
vissuti e molto amati

C hi conosce la Gala Co., ovvero l’azienda che produce i jeans

Cigala’s, sa che il “fattore umano” è l’ingrediente genuino
di cui a Urbania, nelle Marche, non si può fare a meno.
Tarcisio Galavotti, per tutti semplicemente “Gala” - amano
uno stile metropolitano, cercano jeans classici, ma fatti in
modo da poterli indossare, con la camicia e l’accessorio giu-
Tutti si conoscono, tutti sono cresciuti a “pane e jeans” e tutti sto, in qualsiasi occasione».
condividono la passione per quello che fanno. Più che di un E poi: «Non lavoriamo sugli effetti speciali, facciamo ricerca per
distretto produttivo si potrebbe parlare di una grande fami- intercettare desideri e tendenze emergenti, le linee e le propor-
glia allargata dove l’inclusività non è soltanto una parola che zioni che la nostra cliente-tipo “ha in testa” e che troverà solo
va di moda e quindi vuota di significato, ma un vero e proprio da noi. Il jeans perfetto per quel momento, per quella stagione».
stile di vita che si traduce nel gusto per le cose semplici e
nella gioia di stare insieme. 22 COLORI, INFINITI MODELLI
Così, per fare in modo che tutte trovino la combinazione per-
NON SI TROVANO ONLINE fetta tra tonalità e forme, ai jeans invecchiati da 1 a 9 anni, si
Sempre nel segno del “fattore umano” Cigala’s ha scelto di affiancano le proposte in drill, fustagno e velluto a coste da 300,
non aprire un e-commerce. Una scelta coraggiosa che si spiega 1000 e 2000 righe, declinate nei colori tra i più suggestivi del
con l’amore che Cigala’s da sempre riesce ad infondere nel- momento: dal Castagna, al Fieno, dal Tè Verde alla Passiflora
le sue creazioni, capaci di disegnare un fisico fino al Laguna, Melograno, Miele, Azalea e Lillà.
speciale a chi le indossa. Cigala’s va “conosciu- L’hashtag? #inmycigalas.
to di persona” e quindi ecco che il brand, ita- Quando entra in gioco
liano al 100% e realizzato
IL FATTORE UMANO trova il tuo Cigala’s
con criteri ecosostenibili,
ha scelto di rendersi di- la proposta moda si nello STORE LOCATOR del sito
sponibile non online, arricchisce di valore e www.cigalas.it
ma esclusivamente nei unicità, esprimendo una
negozi.
In quei negozi italia- QUALITÀ che va
IA

oltre le tendenze.
& MED

ni che, diffusi capil-

larmente in tutto il
NI WEB

territorio naziona-
A MAG

le, sono gestiti spesso da don-

ne, appassionate di moda in
D LAUR

prima persona.
È proprio grazie al loro talen-
NILE - A

to nel selezionare e scoprire

CAMPA

nuovi brand e tendenze, che il

nostro Paese è cresciuto nella
ERICA

consapevolezza che qualità

PH FED

e stile spesso sono elemen-

ti imprescindibili dell’outfit.
«Le donne e le ragazze che
vestiamo - dice il fondatore
PER RACCONTARE la sto-
ria di Azotea, ristorante nip-
po-peruviano aperto a Torino,
bisogna partire da un’altra sto-
ria, quella dei flussi migratori
di fine ’800 che hanno portato
i primi giapponesi in Perù. Og-
gi il Paese ospita la seconda più
grande comunità nipponica in
Sudamerica (la prima è in Bra-
sile) con una conseguente con-
taminazione culturale che ha
coinvolto anche la tradizione
culinaria.
Ormai famosa in tutto il
mondo, la cucina Nikkei unisce
il rigore e la semplicità giappo-
nese con l’estro e la creatività
peruviana.
Ed è proprio questo tipo di
cucina che Robles, 34 anni, ori-
ginario di Cuzco, ha portato
sotto la Mole. D’altra parte, chi
meglio di lui? Peruviano con bi-
snonna giapponese, ha fatto la
gavetta da giovanissimo nei ri-
storanti di famiglia e successiva-
mente alla corte dello chef più
importante del Perù, GastÓn
Acurio. E, dopo esperienze in
Messico e Arabia Saudita, è ap-
prodato da Azotea, cocktail-re-
staurant che si contraddistingue
per la contaminazione di sapori
e ispirazioni.
La proposta gastronomi-
ca è doppia. Da un lato le ta-
pas, bocconi che stuzzicano il
palato, tipici del cibo di strada,
qui rivisitati in chiave gourmet.
Dall’altro il menu à la carte, che
mixa sapientemente piatti pro-
venienti dalle due culture con
l’aggiunta di influenze cinesi e
amazzoniche. Accanto a rivisi-
tazioni contemporanee di piatti
tipici come il ceviche, lo juane e
la “causa”, di cui lo chef rega-
la ad Amica la ricetta, si trovano
molluschi pregiati, primi piat-
ti insoliti e dessert dall’impron-
ta tropicale. Altrettanta impor-
tanza hanno i cocktail, ideale
accompagnamento dei piatti
serviti, con cui condividono l’a-
nima fusion.
Anche la cornice è a tema. Il
ristorante si articola in tre am-
bienti: la saletta tropicale, con
carta da parati colorata e pol-
troncine di velluto aragosta, la
sala verde, più intima e raccolta,
e la cocktail room, con bancone
di inizio ’900 e ispirata ai grandi
alberghi d’epoca.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
AMICA
ATMOSFERA NIKKEI
Nel centro di Torino c’è Azotea, un
cocktail-restaurant che fa
della cucina nippo-peruviana il
suo fiore all’occhiello. In equilibrio
tra arredi tropical, sapori
insoliti e drink sorprendenti
Di Gabriella Bensa
LA RICETTA
DI “AMICA”
Dall’alto. Alexander Robles,
34 anni, chef del ristorante
Azotea di Torino, in via
Maria Vittoria 49. La sala
verde del locale, con
sedie in rattan e pareti
colorate. La rivisitazione
della causa, uno dei piatti
simbolo del Perù. Da
gustare con il sip, cocktail
a base di tequila.
LA “CAUSA”
Ingredienti per 4 persone
1kg di patate a pasta gialla, 300g
di pasta di aji amarillo, 70g
di succo di yuzu, 20 fave, 100g
di formaggio primo sale, 2 zucchine
trombetta, 3 ravanelli, 80g di
pasta di wasabi, 4 tuorli, 350g
di olio girasole, 20g di aceto di vino
bianco, 100g di lucuma, sale,
sale Maldon, olio extravergine
di oliva, foglie di shiso rosso
PREPARAZIONE
Sbollentare le patate in acqua
salata. Sbucciarle e setacciarle
da calde. Lasciarle raffreddare.
Aggiungere la pasta di aji amarillo,
il succo di yuzu, il sale e l’olio evo.
Impastare. Raffreddare in frigo per
due ore. Tagliare a lamelle per
lungo le zucchine. Sbianchirle in
acqua salata bollente per 30
secondi. Scolarle e immergerle in
acqua e ghiaccio. Sbucciare le fave,
sbianchirle e metterle in acqua e
ghiaccio, poi pelarle. Tagliare i
ravanelli e porli in acqua e ghiaccio,
per far sì che diventino croccanti.
Con un minipimer, frullare i tuorli,
l’aceto di vino bianco e il sale.
Aggiungere la pasta di wasabi e, a
filo, l’olio di girasole. Mettere da
parte. Sbucciare e setacciare la
lucuma e montare con olio e
acqua, per ottenere una simil-
maionese. Tagliare il formaggio a
cubetti. Condire le lamelle di
zucchine con olio e sale Maldon,
poi impilare. Fare piccoli vortici di
sac à poche con l’impasto di aji
amarillo. Aggiungere le fave, i
ravanelli, i cubi di primo sale
bruciati al cannello e le due
maionesi. Condire con sale Maldon
e foglie di shiso rosso.
COCKTAIL SIP
200ml di tequila Cimarron Blanco
infusa con burro fermentato 6 mesi
con sale e origano, 80ml di succo
di lime, 60ml di sciroppo di lulo
fatto in casa, 16 foglie di ravanello
PREPARAZIONE
Pestare le foglie di ravanello con il
succo di lime. Aggiungere lo
sciroppo di lulo e la tequila infusa.
Aggiungere del ghiaccio a cubetti,
poi miscelare e servire.
241
 Nika Zupanc
la mIa mIlano
Le hanno appena dedicato un importante volume:
Breaking the rules. E in copertina c’è lei,
Nika Zupanc, product & interior designer
di Lubiana, con guantone da thai boxe e tacchi
alti. Del resto, rompere le regole è parte del suo
stile. Senza forzature, però: non aspettatevi
una riot girl. Tutt’altro. La sua firma Dall’alto. La Torre
Velasca. Lampade
è strong & feminine al contempo: non per forza CHERRY di Zupanc:
si deve essere “minimalisti e concettuali”. sweet ma in
scala maxi, con un
Ecco i suoi indirizzi riflesso onirico.
di Benedetta Rossi

Il mIglIor hotel In cIttà dove fare colazIone

Il Bulgari: per la sua posizione, il magnifico giardino,
il menu sano e gustoso, la Spa. Location
perfetta per appuntamenti di lavoro, magari proprio
nel verde. Per un breakfast classico
consiglio la pasticceria San Carlo, in via Bandello.
Se devo mandare deI fIorI
Un ritratto della Scelgo Fiori Michela Pozzato, in via Vincenzo Monti.
designer Nika Armonia, eleganza e un approccio legato
Zupanc. Il LIBRO alle stagioni. I suoi bouquet sembrano appena colti
Breaking the da un giardino magico, selvaggio,
rules (Rizzoli
International) composti in modo spontaneo dalla natura.
racconta le Il brunch per IntendItrIcI
sue creazioni. Non sono una grande fan del brunch. Piuttosto, un buon
pranzo alla Langosteria in via Savona. Un “happy place”.
Il gIardIno/parco con vISta pIù affaScInante
Una delle cose che più amo di Milano è il suo carattere discreto.
È una bella signora che si mostra solo quando vuole:
ecco che una passeggiata a Villa Necchi o semplicemente una
camminata per ammirare i panorami e gli scorci dei cortili
interni è il mio passatempo preferito. Non mi stanco mai di farlo:
sono rapita dalle corti e dai giardini dei palazzi.
Se mI voglIo regalare una cena
Al Salumaio di Montenapoleone, storico locale che è insieme
gastronomia, café, bistrot, ristorante. Un posto unico, che
ho scoperto quando curavo un allestimento a Palazzo Bagatti:
prima era su strada, ora è all’interno di questo antico edificio.
la mIa gallerIa d’arte del cuore
Rossana Orlandi, ovviamente. E, come museo, la Triennale.
Dall’alto.
Un’installazione
Il parrucchIere da provare almeno una volta
nella sua GALLERIA Aldo Coppola, stop.
del cuore, Il negozIo dove perdere la teSta Dall’alto.
Rossana Orlandi. Un piatto del
Lo ammetto, non sono un’appassionata di shopping. Ma se c’è ristorante
10 Corso Como:
il concept un luogo che mi piace visitare sempre, sia per vedere che cosa Langosteria. FIORI
store prediletto. vende, sia per un drink o per incontrare gli amici, è il concept wild dal profilo
store 10 Corso Como. Ha forgiato il gusto dei milanesi. Instagram di
Nika. Uno scorcio
la pIù bella vISta dall’alto del Bulgari Hotel.
Quella dal Duomo: panorami stupefacenti. Ma anche
dalla Torre Velasca, che per me è un luogo unico.
la gym che mI fa tornare Il buonumore
L’allenamento è parte della mia routine quotidiana. Non
mi interessa dove, mi basta avere l’attrezzatura giusta e un po’ di
spazio: quindi, di solito è la palestra dell’hotel dove alloggio
o quella vicino alla Galleria Rossana Orlandi, come GetFit.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■

242 AMICA
yeszee.it
 AMICA A-Z GUIDA SHOPPING
A CURA DELLA REDAZIONE
FOTO MARC O GA Z Z A. STYLIN G VAN ES SA GI UD IC I. HAN N O C O LLAB O RATO MI C HELA D’AN GE LO E MART I N A VE R I TÀ

©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

AFFINITÀ ELETTIVE – Il mondo della Moda incontra l’athleisure e il lusso diventa dinamico. Gli stivali urban chic in pelle
svelano inedite strisce, ADIDAS X GUCCI. La borsa con borchie si circonda di nastro Web, GUCCI ATTACHE. Occhiali cat-eye, GUCCI EYEWEAR.
Collana e orecchini in palladio, eau de parfum Gucci Guilty Pour Femme, rossetto Gucci Rouge à Lèvres Mat. Tutto GUCCI.

AMICA 245
 AMICA A-Z DI MADDALENA FRAZZINGARO

PINK PARADE - Cromoterapia da indossare, tra dolcezza ed energia

VERSATILE,
si annoda al
collo, si infila
tra i capelli,
veste la borsa:
è il foulard in
seta, BULGARI
euro 160.

GIOCHI di colore per il

pull in cashmere e lana,
PIOMBO IN OVS euro 59,95.

È REVERSIBILE il
cappotto in lana tinto
in filo, MAX&CO. euro 399.

Baby, caramella,
shocking...
Il rosa sperimenta
nuovi percorsi:
accende gli
abiti, esalta gli
accessori. L’abc
di una tendenza VELLUTO millerighe
per la giacca con
cintura, JIJIL euro 239.
MULTIPOCHETTE
in pelliccia eco,
LA MILANESA euro 275.

SCENOGRAFICO SURREALE il sandalo DA SERA, in raso

lo stivale in velluto, in raso e pelle dorata, ricoperto da strass all
JIMMY CHOO euro 1.095. MOSCHINO euro 610. over, PINKO euro 350.

246 AMICA
 AMICA A-Z
FIORI pendenti per
gli orecchini in oro
rosa con tormaline e
brillanti, CRIVELLI.

TONDI gli orecchini

CHIUSURA a testa con pietre, GUESS
di serpente, in pelle, JEWELLERY euro 39.
BULGARI euro 2.100.

SPLENDE sul raso

la fibbia di cristalli,
ROGER VIVIER euro 2.300.

DÉGRADÉ l’orologio
in oro rosa con
diamanti e zaffiri,
VAN CLEEF & ARPELS.

SI PORTA a mano,
in pelle laminata,
GIANNI CHIARINIeuro 135.

METALLIZZATA con
VALENTI N O

tracolla e catena,
GUESS HANDBAGS euro 125. VERETTA in oro
rosa con rubini all
over, CRIERI euro 530.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

ULTRA LIGHT con SATIN e cinturino RUBINI e oro CAMMEO di agata

maxi plateau, GIUSEPPE alla caviglia, MALONE bianco per l’anello, per lo chevalière,
ZANOTTI euro 795. SOULIERS euro 625. PISA DIAMANTI. GERARDO SACCO euro 270.

AMICA 247
 AMICA A-Z DI BARBARA VILLOTTA

SEXY CUISSARDES - Continuano ad ammaliare. Da Pretty Woman in poi

COME UNA CALZA,

ma di vernice,
EMPORIO ARMANI euro 550.

FETISH la versione in SOPRA il ginocchio, FASCIANTI e in pelle VERNICE e piccola

latex con tacco virgola, in ecopelle, stretch, ALBERTA fibbia-decoro,
SERGIO ROSSI euro 1.100. STEVE MADDEN euro 163. FERRETTI euro 1.150. POLLINI euro 700.

©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

SOFT TOUCH in DA DISCO, in maglia A STILETTO, in pelle, SUÈDE e tacchi dorati

nappa stretch, con cristalli, GIUSEPPE LUCIANO PADOVAN a contrasto,
LORIBLU euro 475. ZANOTTI euro 1.195. euro 950. JIMMY CHOOeuro 1.695.

248 AMICA
 AMICA A-Z DI MADDALENA FRAZZINGARO
RITORNO AL FUTURO - L’allure avveniristica degli occhiali-mascherina

OVER È MEGLIO
Avvolgenti, borchiati,
con riflessi iridescenti.
Dall’alto. Disegnati
dallo stilista
Bernhard Willhelm,
sono ultra light, MYKITA
euro 465. Montatura
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

capovolta e lente
FOTO EN ZO TR U O C C OLO

cangiante, MONCLER
LUNETTES euro 270.
Con profilo di borchie
e lenti specchiate,
GUCCI euro 760.

AMICA 249
 AMICA A-Z DI BARBARA VILLOTTA

BE MY BAG - La tracolla in cuoio: un’icona che non smette di affascinare

CON LUCCHETTO, è in cuoio sintetico, HA UNA TASCA applicata, UNITED COLORS IL CHARM in metallo dorato decora la
CARPISA euro 35,95. OF BENETTON euro 39,95. borsa in ecopelle, U.S. POLO ASSN. euro 85,90.

SI RIFÀ A UN BORSELLO da uomo, SQUADRATA in pelle bottolata con ANNI 70 la messenger bag con chiusura
BORBONESE euro 295. dettagli oro, COCCINELLE euro 298. a borsellino, MARNI euro 1.100.

CATENA e pelle per la tracolla della borsa LE RONDINI della fibbia-logo sul fronte IN NABUK, da portare a mano oppure
Furla 1927, FURLA euro 315. della borsa, PINKO euro 335. a tracolla, ORCIANI euro 445.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

I CONTINENTI della stampa Geo su pelle STAMPA COCCO e maxi catena dorata, È UN OMAGGIO al mondo equestre,
mat, ALVIERO MARTINI 1A CLASSE euro 285. GUESS HANDBAGS euro 125. in pelle, THE BRIDGE euro 330.

250 AMICA
 AMICA A-Z
SEMPRE PIÙ BOHO - Maxi cardigan dal sapore avventuroso
2
1

4
D S QUAR E D 2

COMFORT ZONE
1) In misto mohair, ICONA
KAOS euro 189.
2) Misto lana con frange,
GAËLLE PARIS euro 209.
3) Multicolor, a vestaglia,
OTTOD’AME euro 398.
4) Con collo a scialle,
MAX&CO. euro 249.
5) Cotone e lana, con
logo sulle maniche,
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

MISSONI euro 1.990.

6) Lavorato a punto riso, 6
PENNYBLACK euro 179.
7) In cashmere, ALANUI 5
euro 2.600.
8) A fantasia etnica,
CARLA FERRONI euro 98,50.

AMICA 251
 AMICA A-Z DI MADDALENA FRAZZINGARO

BOOT CLUB - Evocano gli stivali militari, accendono lo spirito ribelle

TOTAL WHITE in pelle con punte ELASTICI-DECORO delineano gli stivali SUOLA A GUSCIO con effetto traslucido
tonde, CINZIA VALLE euro 250. in nappa, GEOX euro 139,90. per i boot in suède, PANCHIC euro 208.

UNA PIETRA cabochon impreziosisce CUCITURE a contrasto su pelle RICHIAMI COUNTRY con suola
lo stivale, ETRO euro 625. lucida, FABI euro 329. a carroarmato, VALLEVERDE euro 125.

IMPERMEABILI in tessuto ISPIRAZIONE SUB in neoprene e gomma, SI CHIUDONO con una zip, in pelle
e gomma, GIOSEPPO euro 89,95. UNITED COLORS OF BENETTON euro 89,95. conciata al vegetale, A.S.98 euro 280.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

PROFILO A ONDE, con suola MAXI FIBBIA dorata, in pelle e nappa LETTERING sugli elastici laterali,
alta, IBLUES euro 239. stretch, ROGER VIVIER euro 1.300. U.S. POLO ASSN. euro 139.
252 AMICA
 AMICA A-Z
MINI IN PISTA - Torna la gonna corta. Nei toni caldi dell’autunno

1 2

9
3

8 4
S A LVATO R E F E R R AGA MO

7
FUORI LE GAMBE
1) Gonna in jersey 5
spalmato effetto pelle,
MARELLA euro 119.
2) Multitasche,
in tessuto elasticizzato,
MAX MARA euro 290.
3) In pelle a pieghe,
SISLEY euro 69,95.
4) In nylon trapuntato,
6
LONGCHAMP euro 210.
5) In flanella di viscosa
stretch, MAX&CO. euro 119.
6) Righe regimental,
SPORTMAX euro 299.
7) Si allaccia come
una guêpière,
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

GUESS JEANS euro 110.

8) A motivo animalier,
con drappeggio,
PENNYBLACK euro 105.
9) Bouclé, con profili
in pelle a contrasto,
ZIMMERMANN euro 595.

AMICA 253
 AMICA A-Z DI MADDALENA FRAZZINGARO

ALLA BUON’ORA - Gli orologi puntano sul lato più femminile

INTRECCI di maglie lisce LE LANCETTE blu spiccano È LACCATO black il quadrante MITO degli Anni 80,
e tempestate di sull’orologio DolceVita con lunetta di diamanti, il Panthère de Cartier
cristalli, SWAROVSKI euro 300. in acciaio, LONGINES euro 1.380. CHANEL HORLOGERIE euro 6.600. in acciaio, CARTIER euro 3.300.

BORCHIATO l’orologio Double LE API simbolo della Maison, EVERGREEN l’Oyster INIZIALI protagoniste del
Gancini Stud in metallo dorato, volano sul G-Timeless Perpetual Datejust 31 Lennox con pavé di cristalli,
SALVATORE FERRAGAMO euro 1.000. in oro lucido e spazzolato, GUCCI. in oro con diamanti, ROLEX. MICHAEL KORS euro 299.

©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

È UN TRIBUTO alla tradizione HA UN RIVESTIMENTO INDICI ROMANI, decori SVELA gli ingranaggi
marittima del brand, Seamaster luminescente sul quadrante di cristalli e quadrante il Jazzmaster Open Heart,
Aqua Terra, OMEGA euro 6.400. il Twenty-4, PATEK PHILIPPE. satinato, FOSSIL euro 129. HAMILTON euro 1.045.
254 AMICA
 AMICA A-Z

TEMPRA D’ACCIAIO - Ma addolcita da tocchi brillanti

A MAGLIE FITTE
Accessori-feticcio
di un quotidiano
dinamico.
Da sinistra. Orologio
in acciaio
dorato con cristalli,
GUESS WATCHES euro 175.
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA
FOTO ENZO TRU O C C OLO

Con quadrante
green, FURLA euro 189.
Squadrato,
con cristalli, ALVIERO
MARTINI 1A CLASSE
WATCHES euro 169.

AMICA 255
 AMICA A-Z CON LUISAVIAROMA

A SHORT(S) STORY - Il maschile ma con il fiocco

1
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E BERMUDA
1) Camicia in georgette
di seta con collo
a fiocco, VALENTINO
euro 1.200.
2) Blazer doppiopetto,
MAX MARA euro 750.
3) Cerchietto con fiocco
di cristalli, SALVATORE
FERRAGAMO euro 182.
4) Mocassino
classico di pelle,
BRUNELLO 2
CUCINELLI euro 956.
5) Shorts
gessati, MAX MARA
euro 250.
6 6) Borsa di pelle,
SALVATORE FERRAGAMO
euro 1.256. 3
4

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stretch, euro 3.475.
2) Jeans ampi a vita
media, euro 850.
3) Maglia di jersey,
euro 526.
4) Hobo bag,
euro 1.726.
Tutto THE ROW.
5) Sneaker di pelle,
AUTRY euro 172.

4
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

256 AMICA
 AMICA A-Z DI GABRIELLA BENSA

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AMICA 257

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258
AMICA A-Z
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AMICA
 AMICA A-Z
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FOTO MASS I MI LIAN O DE B IAS E

©RIPRODUZIONE RIS ERVATA

AMICA 259
 AMICA A-Z DI CRISTIANA PROVERA

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260 AMICA
 AMICA A-Z
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AMICA 261
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ARIETE 21 MARZO - 19 APRILE
Con vero piacere
FA PARTE DELLA TUA NATURA rimboccarti le maniche
per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma all’inizio di ottobre
ti sentirai più motivata del solito. Abbandonati all’entusiasmo e
comincia a gestire gli incarichi che ti saranno assegnati. Questo
sarà il momento giusto per avviare progetti importanti o vivere
storie d’amore appassionate, e per mettere al corrente di eventua-
li decisioni i familiari, i conoscenti o il mondo intero. Ti servirà
un prestito per realizzare un sogno, un mutuo per comprare casa
o una borsa di studio per frequentare l’università? Otterrai tutto
ciò che desideri, se chiederai i finanziamenti a chi di dovere entro
la prima settimana del mese.
In occasione della luna piena del 9, le quattro mura ti staran-
no strette, ti verrà voglia di uscire dal guscio e di vedere qualcosa
di nuovo. Se programmerai un viaggio, non sarai sola: il partner
o un collega ti accompagnerà, raddoppiando la tua gioia. La sfe-
ra sentimentale diventerà a prova di proiettile. Stai frequentando
una persona speciale? Allora ufficializzerai il rapporto con un fi-
danzamento, un matrimonio o una convivenza. Sei già sposata?
Tu e la dolce metà unirete le forze per raggiungere un obiettivo
comune e il vostro legame ne risulterà rafforzato.
L’ultima settimana di ottobre scuoterà tutti i segni dello zo-
diaco con novità finanziarie che causeranno un po’ di instabilità.
Ma tu, con il sostegno di Giove, riuscirai a gestire benissimo la
situazione. Anche se il 25 scorgerai all’orizzonte grandi opportu-
nità di guadagno, sii prudente negli investimenti e chiedi aiuto al
consulente di fiducia. Disporrai di ogni informazione necessaria
a pianificare un futuro senza preoccupazioni.
GEMELLI 21 MAGGIO - 21 GIUGNO
Grinta per eccellere
SARAI IN POLE POSITION, davanti a colleghi e concorren-
ti, fin dall’inizio di ottobre. I vertici aziendali non vedranno l’ora di
ascoltare le tue idee e di finanziarle. Perciò, non perdere tempo.Tra
il 5 e il 15 annuncia al mondo intero il nuovo progetto che hai in
mente: sarai animata da così tanta determinazione ed energia che
non ti fermerà nessuno.Anche nella vita mondana,dove sarai la star
indiscussa.Ti inviteranno, per esempio, a un evento sociale partico-
larmente vivace, in cui i riflettori saranno puntati su di te. Oppure
deciderai di unirti a un club o a un’istituzione benefica, dove strin-
gerai un’amicizia importante. Se invece sei attiva sui social media,
aumenterai in modo vertiginoso i follower, condividendo opinioni
schiette e conoscenze preziose.
Al lavoro, l’ultima settimana del mese, un assistente di fiducia ti
comunicherà l’intenzione di volersene andare. In alternativa, sarà
una collaboratrice domestica o una baby-sitter a lasciarti. In ogni
caso, apprenderai la notizia con tristezza, ma reagirai positivamen-
te assumendo un valido rimpiazzo. Fretta e urgenza saranno cat-
tive consigliere: se farai le cose di corsa, sarà più facile commettere
errori. Pertanto, controlla bene le referenze di chi entrerà nella tua
vita. Dal 25, novità per la carriera: ti trasferirai in un altro ufficio,
oppure otterrai il computer e le apparecchiature che hai richiesto,
per svolgere al meglio gli incarichi che ti hanno affidato.
Dal 30, avvertirai qualche difficoltà. I clienti, per esempio, avran-
no esaurito il budget per il 2022 e saranno costretti ad attendere i
bilanci per l’anno successivo,prima di prendere decisioni importanti.
Cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno: non sarai l’unica a naviga-
re in cattive acque. E poi, comunque, tornerà il sereno.
AMICA
TORO 20 APRILE - 20 MAGGIO
Tieni d’occhio il contesto
SEI PARSIMONIOSA, ti informi prima di fare acquisti e riesci
sempre a trovare i prezzi migliori. Per questo sarai un po’pensiero-
sa all’inizio di ottobre, quando comincerai a notare un incremen-
to delle spese. Se sarai a corto di soldi, non preoccuparti perché,
piano piano, il conto in banca è destinato ad aumentare. Basterà
portare pazienza e seminare bene.
Dal 2 al 12 sarà il periodo giusto per lanciarti in un’entusia-
smante avventura d’affari. Ti occuperai di un progetto che dovrà
restare confidenziale, almeno per il momento. Pensa a come svi-
lupparlo e ottimizzarlo, in vista della presentazione ufficiale. Ci
investirai parecchie energie e tanto tempo, ma ne varrà la pena
perché, nel giro di pochi mesi, il lavoro in questione si dimostrerà
molto redditizio.
A fine mese le relazioni saranno al centro della tua vita: ti le-
gherai a doppio filo, infatti, a una persona che ti fa battere il cuore
o di cui ammiri il modo di agire e di ragionare. Ti fidanzerai, per
esempio, ti sposerai, oppure deciderai di andare a convivere. Hai
già la fede al dito? Allora, troverai dei piccoli espedienti per mi-
gliorare il matrimonio.Usa l’immaginazione e,inizia a mettere giù
un piano dettagliato: l’amore non è tale se non mette in campo
un po’ di strategia. Se invece non frequenti nessuno di particolare,
creerai un forte legame con un esperto o un valido collaboratore,
gli proporrai di diventare soci e, insieme, porterete la vostra so-
cietà all’apice del successo. Intavola pure le trattative del caso, ma
rimanda la firma dell’accordo al mese prossimo: quando in giro
c’è troppa polvere (cosmica), la strada da seguire non è ben visibi-
le e il rischio è quello di perdersi.
CANCRO 22 GIUGNO - 22 LUGLIO
Domani è un altro giorno
UNA COMUNICAZIONE un po’ difficoltosa animerà i rap-
porti lavorativi in questo e nei mesi a venire. Clienti e superiori,
per esempio, si mostreranno esitanti nei confronti delle tue pro-
poste, indipendentemente che siano valide o no. Non cercare di
mettere fretta a nessuno, perché non servirà a nulla. Piuttosto
elabora una strategia vincente e trova - come solo tu sai fare - la
chiave di volta per accedere al cuore e alla testa di tutti.
Il 9 ottobre sarà la prova che stai gestendo egregiamente que-
sto periodo complesso. Riuscirai, infatti, a portare a termine un
progetto o a raggiungere un importante traguardo. Il sogno rea-
lizzato riguarderà viaggi all’estero,relazioni internazionali,import/
export di idee, beni e servizi, oppure l’ambito giuridico, accademi-
co, mediatico.
L’amore, alla fine del mese, prenderà una strada molto precisa,
grazie all’eclissi solare di luna nuova del 25. Se stai frequentando
qualcuno, ti domanderai: “È davvero quello giusto? Vale la pena
di andare avanti o è meglio finirla qui?”. Se deciderai di interrom-
pere il rapporto perché ritieni che non sia più recuperabile, sappi
che a breve incontrerai un’altra persona più interessante.Se invece
sceglierai di restare con il partner, troverai mille modi per conso-
lidare il vostro legame. Non escludere a priori l’aiuto di un tera-
pista di coppia. Ciò che sarà comunque chiaro è che la situazione
non potrà rimanere invariata, dovrai operare dei cambiamenti per
migliorare la relazione o per fare tabula rasa. Dedicherai grandi
attenzioni anche a un figlio o a un nipote piccolo, ricalibrando il
tuo apporto affettivo in termini di tempo e di sentimenti. Con
notevoli soddisfazioni.
263
 OROSCOPO
LEONE 23 LUGLIO - 22 AGOSTO
Segui la coda dell’estate
LA VOGLIA DI EVADERE non si esaurirà con le vacanze di
settembre. Ottobre sarà il mese ideale, infatti, per partire anco-
ra. Prepara le valigie ed esplora i paesaggi naturali che in autun-
no si tingono di colori intensi: dal giallo all’arancione, dal rosso
al marrone. Il weekend perfetto? Quello dell’8 e 9. Breve o lungo,
il viaggio acquisirà note anche romantiche e divertenti. Perché
non approfittarne e andare a trovare qualche amico? Visto che,
nei prossimi sette mesi, chi ti vuole bene svolgerà un ruolo più
importante del solito, trascorrerai sicuramente un fine settimana
rigenerante all’insegna dell’affetto e del sentimento.
Dal 23 presterai attenzione alla casa. La decorerai a regola d’ar-
te in occasione di una festa, di una cena elegante (che ti permet-
terà di sfoggiare la tua arte culinaria), di un aperitivo tra amici, pa-
renti e familiari, o anche di un rapido pizza party. Alza il volume
della musica e lasciati andare. Il 25 affronterai un piccolo/grande
cambiamento. Traslocherai o ristrutturerai l’appartamento in cui
vivi, per esempio. Ci saranno anche novità in famiglia: l’arrivo
di un figlio (tuo o di una parente stretta) riunirà tutti all’insegna
della gioia, oppure troverai una casa per le vacanze da acquistare
o da prendere in affitto, o verrai a sapere che i genitori hanno in-
tenzione di vendere la proprietà dove hai trascorso l’infanzia per
spostarsi altrove.
Anche la carriera sarà piena di eventi e cose da fare: dovrai bar-
camenarti tra vita privata e professionale. Da brava Leone, non
ti piace il cambiamento, ma ti sarà richiesta una minima dose di
capacità di adattamento. D’altronde, l’universo sta lavorando per
te, quindi perché non assecondarlo?
BILANCIA 23 SETTEMBRE - 22 OTTOBRE
Fascino da vendere
NESSUNO POTRÀ IGNORARE il tuo charme e questo ti
avvantaggerà parecchio in tutti gli ambiti.A cominciare da quello
sentimentale e professionale.Tra il 5 e il 13 ottobre si concluderà,
infatti, con un lieto fine una questione d’amore o d’affari. Ti spo-
serai per esempio o, se lo sei già, il legame con il partner diventerà
fortissimo.Se sei single,incontrerai una persona che ti farà battere
il cuore, oppure deciderai di inaugurare un’alleanza imprendito-
riale, di assumere un manager, un agente, un commercialista, un
avvocato. Sigla il contratto senza indugi. Se hai qualche dubbio
o resistenza, sottoponi il documento all’attenzione dell’avvocato
di fiducia e firma prima del 30 (altrimenti dovrai aspettare fino
all’anno prossimo).
Il 25 lo stipendio occuperà un posto in primo piano: il lavoro
svolto in passato ti permetterà di guadagnare di più; se sei free-
lance, conquisterai un cliente prestigioso che ti darà enormi gra-
tificazioni. I settori particolarmente redditizi saranno i mercati
esteri, l’ambiente accademico e quello mediatico. Tra l’altro, alla
principale fonte di guadagno se ne affiancherà un’altra più rile-
vante, oppure la sostituirà.
Non mancheranno, però, correnti contrarie: basterà qualche
piccolo accorgimento per tenerle a bada. Ti offriranno un incari-
co interessante? Prima di buttarti a capofitto, valuta i pro e i con-
tro, per non causare tensioni inutili all’interno della coppia. Cerca
di non trascurare le responsabilità domestiche, soprattutto se, tra
ufficio e spostamenti, ti toccherà stare tante ore lontana da casa.
Usa il buon senso e, se il lavoro non è adatto a te, rifiutalo: ne tro-
verai tanti altri dietro l’angolo.
264
VERGINE 23 AGOSTO - 22 SETTEMBRE
Tutto, ma subito
SE VUOI TENTARE la fortuna nella carriera,approfitta di que-
sto mese, perché da novembre (a gennaio 2023) le cose si com-
plicheranno (le offerte di lavoro saranno bloccate, i clienti restii
a impegnarsi nei progetti, la burocrazia sempre più tortuosa). A
ottobre, sia che cerchi un impiego diverso, sia che miri a una pro-
mozione, il tuo profilo professionale sarà uno dei più accreditati
nel settore in cui operi, grazie soprattutto all’eccellenza delle pre-
stazioni svolte.Se sei freelance,poi,riuscirai a conquistare almeno
un paio di clienti prestigiosi. Ti proporranno di firmare un con-
tratto? Concludi le trattative entro le prime settimane del mese
oppure, se proprio vuoi spingerti più in là, tieni sottomano il nu-
mero di telefono dell’avvocato di fiducia e non indugiare a fargli
domande sui punti che non ti risulteranno chiari.
Nella prima metà del mese raccoglierai una grande quantità di
onori e di lodi. Unico imprevisto: i progetti che seguirai richiede-
ranno un po’più di tempo e di soldi quanto preventivato.Non farci
troppo caso, rimboccati le maniche e vai avanti per la tua strada.
Tanto più che riceverai in modo inaspettato una somma di dena-
ro generosa, che acquieterà ogni sorta di preoccupazione (potrai
utilizzarla anche per pagare un’ingente bolletta o per acquistare
qualcosa di costoso che desideri da molto).
Dal 25 ogni momento sarà buono per fare un viaggio. Se sarà
di lavoro, riuscirai a mescolarvi anche un po’ di piacere. Se invece
sarà per diletto, trascorrerai giorni intensi di gioia: andrai a trova-
re una sorella o un fratello, per esempio, e resterai a casa sua per
una piccola vacanza autunnale indimenticabile. Insieme, parlere-
te dei vecchi tempi e riscoprirete il forte legame che c’è tra di voi.
SCORPIONE 23 OTTOBRE - 21 NOVEMBRE
Mese nuovo, vita nuova
DI SOLITO PREFERISCI che le cose rimangano così come
sono, perché consideri il cambiamento molto stancante. Eppure,
tra tutti i segni, lo Scorpione affronterà alcune delle trasformazio-
ni più rapide (in particolare a partire dal 25 ottobre).
Già dall’inizio del mese, prenderai delle decisioni che rivolu-
zioneranno la vita e che metteranno in primo piano le tue neces-
sità rispetto a quelle degli altri. A cominciare dalla casa. Hai delle
questioni domestiche o familiari in sospeso,che finora hai cercato
di procrastinare? Farai il primo passo per risolverle una volta per
tutte. Incontrerai qualche ostacolo sul cammino, ma lo supererai
senza fatica. Stai pensando da tempo di traslocare o di ristruttu-
rare? Prepara, rispettivamente, gli scatoloni o i progetti dettaglia-
ti e mettiti all’opera. Per quanto riguarda la carriera, gli impegni
aumenteranno, ma sarai felice perché il lavoro che dovrai svolgere
ti permetterà di imparare nuove tecniche. Il 6 sarà un giorno dav-
vero speciale: sarai così convincente che... potrai vendere il Co-
losseo a qualche sprovveduto! Il 9, invece, porterai felicemente a
conclusione un importante incarico e il committente sarà molto
soddisfatto dei risultati che otterrai.
In ogni caso a ottobre sarà valido il mantra “pianifica e agisci il
prima possibile”. Dal 2 al 30, infatti, le cose prenderanno la piega
che vuoi tu e si succederanno una dopo l’altra con un ritmo serra-
to. Con la fine del mese, rallentamenti anche estremi renderanno
tutto più difficile. Perciò cogli la palla al balzo e cerca di intensifi-
care ogni tentativo per realizzare i sogni che hai nel cassetto. Dal
25 si inaugurerà una nuova vita: a te scegliere quale porta aprire e
varcare nel prossimo futuro.
AMICA
 OROSCOPO
SAGITTARIO 22 NOVEMBRE - 21 DICEMBRE
Tenera è la notte
LA LUNA PIENA che apparirà in cielo nel weekend dell’8 e
9 ottobre ti sarà di grande ispirazione. Pensa intensamente alla
storia d’amore che stai vivendo e decidi insieme al partner di tra-
sformare il vostro rapporto in un legame esclusivo, oppure di fi-
danzarvi o di sposarvi. In alternativa, scoprirai di essere incinta o
partorirai proprio questo mese.
Anche il lavoro sarà circondato da un’aura particolare. Possie-
di un talento artistico e cerchi un agente che ti porti al successo?
Troverai la persona adatta a te. Le riunioni saranno sempre effi-
caci e mai inconcludenti, quindi non ti fare problemi a fissarne
qualcuna in più, sarà comunque utilissima. Infine, consegnerai
un progetto che hai realizzato per un cliente, oppure lancerai un
prodotto innovativo sul mercato. Approfittane perché poi, dal
30, i ritmi diventeranno più lenti e pesanti, motivo per cui im-
pegnarsi in qualunque lavoro risulterà oltremodo faticoso, così
come ottenere delle approvazioni visto che i committenti saran-
no molto indecisi. Per quanto ciò possa frustrarti, non cercare di
contrastare questa tendenza, ma seguine il flusso senza troppi
patemi d’animo.
Il 25 un appuntamento al buio con una persona affascinan-
te ti destabilizzerà un po’. Prima di buttarti a capofitto, verifica
che non sia già legata a qualcun altro e che abbia intenzioni serie,
come dice. Sei già impegnata? Scoprirai una cosa che ti renderà
felice: che il partner, per esempio, desidera essere accompagnato
in un viaggio romantico, oppure che vuole sposarti e costruire un
futuro insieme. Hai in programma di scrivere un libro, una tesi
o un articolo di giornale? Comincia ora, il momento è perfetto.
ACquARIO 20 GENNAIO - 18 FEBBRAIO
Fuga dalla città
BASTA CEMENTO, viva la natura. Nei primi 15 giorni di
ottobre ti verrà una voglia irrefrenabile di scappare e di fare un
po’ di esercizio fisico all’aria aperta. Pianifica percorsi avventu-
rosi di trekking, vai a cavallo, in campeggio, a giocare a tennis
o a nuotare. Non dovrai allontanarti troppo per ottenere il tuo
scopo, ovvero per divertirti, dimenticando la solita routine e gli
impegni. Aggiungi alla vacanza anche un tocco di lusso, con tan-
to di colazione a letto e ingressi quotidiani alla spa di un bell’al-
bergo. Cerca di partire (anche solo per un paio di notti, se non
puoi permetterti di più), perché presto la carriera decollerà e tu
dovrai essere reperibile.
Prima del duro lavoro,ci sarà tempo per un po’di romanticismo.
Il 18, il cielo notturno si riempirà di fuochi d’artificio solo per te.
Se sei single, ti ritroverai a un appuntamento con una persona af-
fascinante,che diventerà parte del tuo futuro.Se sei già impegnata,
invece, trascorrerai una serata divertente, sentendoti amata e de-
siderata. Il 25 riceverai ottime notizie che riguardano la carriera:
otterrai una promozione o un incarico interessante, oppure, se sei
una freelance, conquisterai il cliente dei sogni.
Qualcuno di influente non è del tutto sicuro che tu sia la donna
giusta a cui affidare un progetto importante? Convincilo e dimo-
stragli di essere all’altezza. Prima, però, valuta se valga la pena di
traslocare o di affrontare lunghi viaggi quotidiani per raggiungere
la nuova sede di lavoro. E visto che ci sei, rifletti su com’è struttu-
rata la tua vita. È ancora adatta a te e al bagaglio di esperienze e
di necessità che hai sulle spalle? Se la risposta è no, quali cambia-
menti potresti apportare per stare meglio?
AMICA
CAPRICORNO 22 DICEMBRE - 19 GENNAIO
Inizia dalle fondamenta
DESIDERI CAMBIARE aria? Dal 3 al 13 ottobre, compra
qualche mobile di design per dare un diverso look all’abitazione,
oppure trasloca nella casa dei tuoi sogni. O, ancora, ristruttura la
cucina e trasformala in quella che hai sempre voluto. Poi, per fe-
steggiare, invita gli amici a cena e sfoggia le eccellenti capacità
culinarie che ti contraddistinguono. Sarà una serata indimenti-
cabile per tutti.
Qualcosa di buono sta bollendo in pentola anche dal punto di
vista professionale. Grazie alle ottime prestazioni, infatti, otterrai
un aumento di stipendio, se non addirittura un nuovo lavoro ben
pagato. Se hai un progetto nel cassetto, tiralo fuori: nascere all’i-
nizio del mese gli porterà una grande fortuna.In astrologia,infatti,
è fondamentale la data in cui si sceglie di cominciare un’avventura,
perché determinerà il suo successo o insuccesso.
Concludi il maggior numero possibile di incarichi e di colloqui
prima del 20: già verso il 15 percepirai un rallentamento in tutto
e tutti. Con l’eclissi solare del 25, la sfera affettiva subirà dei cam-
biamenti. Una delle tue migliori amiche, per esempio, si sposerà
e andrà a vivere altrove. Naturalmente vi prometterete di resta-
re in contatto ma, se non avrete molte cose in comune, il vostro
legame sarà destinato a indebolirsi e a scomparire. Talvolta un’e-
clissi “eclissa” qualcuno, ma l’universo non tollera il vuoto, perciò
si affretterà a colmarlo e tu ti farai una nuova amica. Resta aperta
a questa possibilità e, soprattutto, sii pronta a socializzare. Offri-
ti come volontaria per un’attività umanitaria. Contribuire a una
causa che merita e che ti sta a cuore ti darà grandi soddisfazioni.
Tanto più che conoscerai gente molto interessante.
PESCI 19 FEBBRAIO - 20 MARZO
Una carica di buonumore
L’ALLEGRIA sarà parte integrante dell’inizio del mese. Anche
perché, intorno all’8 ottobre, riceverai inaspettatamente un po’ di
soldi: a entrare nelle tue tasche sarà un prestito restituito, un rim-
borso fiscale, un’eredità, un premio o una percentuale per l’acquisi-
zione di un cliente facoltoso. Oppure verrai a sapere che ti è stato
concesso quell’aumento di stipendio che avevi richiesto da tempo.
Intendi comprare una proprietà? I fondi che ti servono si sbloc-
cheranno come per magia. Ma, mi raccomando, firma l’eventuale
contratto prima del 30.
La casa ti assorbirà molte energie. Sarai coinvolta nella ristrut-
turazione totale di un immobile o parziale della tua abitazione
(cucina e bagno). Fai una radiografia a tutti i locali, perché sal-
terà fuori qualcos’altro da riparare. Non pensare di essere davanti
all’ennesima rogna: certi problemi è bene che vengano allo scoper-
to il più presto possibile per non avere sorprese in futuro. Se non
sarà l’appartamento, sarà una questione familiare a tenerti occu-
pata. Tra alcuni dei tuoi familiari c’è tensione da qualche mese o
da qualche anno: spetterà a te risolvere il problema. Perciò mettiti
il cuore in pace e inizia l’intermediazione.
Dal 22 la vita sociale subirà un’impennata. Uscirai tutte le se-
re e i weekend, andrai a fare a shopping e il nuovo guardaroba ti
procurerà complimenti a non finire. Il 25 inaugurerai la collabora-
zione con una società estera. Risolverai anche un problema legale
che ti preoccupa un po’, oppure coglierai al volo un’interessante
opportunità in ambito mediatico (scriverai una trasmissione te-
levisiva o la condurrai, per esempio). Buona fortuna!
©RIPRODUZIONE RIS ERVATA ■
265
 LA CICCI
DI ANNA DE FALCO

© RIPRODUZIONE RISERVATA ■

266 AMICA
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