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IL SOCIALISMO (19.

1)
In un primo momento il socialismo si caratterizz per la ricerca di modelli di societ o di comunit ristrette. Nell800 fu caratterizzato dalla costruzione di teorie e da concreti tentativi : furono fondate riviste , si costruirono esperimenti di gestione collettiva e si progettarono rivolte e insurrezioni . Un tratto che accomun le correnti del movimento fu la riflessione sugli avvenimenti della rivoluzione e pi di tardi sulla civilt delle macchine . Per altri pensatori il primo passo avrebbe dovuto essere , lazione rivoluzionaria , guidata da ristretti circoli illuminati avanguardia del popolo . Gli autori socialisti pensavano che lazione dei governi non avrebbe mai prodotto un miglioramento delle condizioni dei lavoratori . Al centro della loro riflessione , cera il problema della disuguaglianza e pi tardi il rapporto con le macchine . Avevano disegnato a fine 700 una teoria che prevedeva la conquista del potere da parte di unelit e la realizzazione di una societ di eguali , senza la propriet privata , radice ultima dello sfruttamento . I fallimenti rivoluzionari e la trasformazione delle macchine costrinsero molti pensatori a meditare sulla novit rappresentata dalle fabbriche e dallavvento del proletariato industriale. Il miglioramento del tenore di vita dei lavoratori non sarebbe stato conseguenza dellabolizione della propriet, ma della pianificazione economica dello stato. Una seconda corrente del socialismo privilegi la via cooperativa e comunitaria. Divenuto il lavoro unattivit appagante, la produttivit sarebbe aumentata al punto che a ogni membro della comunit sarebbe vissuto nellagio. In tuttaltra direzione si mosse Louis Blanc che critic il liberalismo e il riformismo. Per Blanc il problema era quello della concorrenza tipica del capitalismo, destinata a creare il monopolio di aziende sempre pi forti. Si afferm anche una corrente anarchica che defin la propriet un furto basato sullo sfruttamento dei pi deboli. Il liberalismo e il comunismo non erano in grado di cancellare le ingiustizie perch era proprio lo stato il principio di ogni ostacolo.

19.2
Una svolta nella storia del socialismo venne con la diffusione del marxismo. Karl Marx nacque a Treviri nel 1818. Dopo aver studiato diritto e filosofia egli si era trasferito a Parigi, dedicandosi agli studi di economia politica. Dopo lespulsione dalla Francia, Marx elabor il manifesto del comunismo e si rifugi a Londra, dove sarebbe morto, in miseria, nel 1883. Qui si diede alla riflessione sulle fabbriche, lavor da giornalista e svolse un ruolo fondamentale nellorganizzazione dellinternazionale socialista. La produzione teorica di Marx fu ampia e va suddivisa in due periodi : quello della giovinezza e quello della maturit. La critica marxiana della societ capitalista prende avvio dalla constatazione che il vero motore della storia la lotta fra una classe dominante, e una classe subalterna. Esempio : libri e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba Marx riteneva comunque che lazione politica dovesse essere preceduta da una critica delleconomia politica capitalista, ignorata dal socialismo. Fu quello che egli fece nelle opere della maturit. Marx sostenne che la denuncia del capitalismo dovesse partire dallanalisi delleconomia, prioritaria rispetto ai fenomeni politici, sociali e culturali. Linsieme dei rapporti di produzione costituiva infatti la

struttura della societ. Ogni et della storia si fonda su un modo di produzione e quello della civilt. Egli lo analizza con la teoria del plusvalore(la differenza tra il costo della forza lavoro e quello della civilt). Il capitalismo si pone il compito di trasformare con razionalit la natura. Dopo una fase di dittatura della classe dei lavoratori lo stato si sarebbe dissolto, e lo stesso sarebbe accaduto alla propriet dei mezzi di produzione che generava lo sfruttamento e la povert delle masse.

19.4
Il 1 maggio nasceva a Parigi la Seconda internazionale, destinata a durare fino allo scoppio della Grande guerra. In essa non si presentarono le stesse divisioni che avevano caratterizzato la vita della Prima internazionale. I movimenti dellispirazione socialista godevano ormai di un largo gredito e diffusione tra gli operai. Negli ultimi decenni dell800 il socialismo scientifico marxiano e lanarchismo seguirono vie opposte. Lattivit degli anarchici si indirizz verso lorganizzazione settaria, il terrorismo e gli attentati ; il movimento socialista cominci invece a dialogare con il capitalismo. A spingere in tale direzione fu soprattutto il partito che acquisto legemonia numerica e politica dellorganizzazione : il partito socialdemocratico tedesco (SPD). Il socialismo abbracci anche i movimenti borghesi. Ad esso si richiamarono non solo i socialisti di gran parte dellEuropa, ma anche i movimenti reazionari che sorgevano per dare rappresentanza ai ceti medi urbani. La SPD infatti forn il modello di una grande organizzazione dotata di sedi, capi, sezioni, iscritti, impiegati e rappresentanti. La classe operaia tedesca si ingross nellarco di pochi decenni. Il socialismo avrebbe dovuto accettare di agire nel contesto di un sistema capitalistico destinato a durare e bisognoso di correzioni e di riforme sociali. Di qui nasceva il bisogno di accettare la pratica parlamentare. Di tuttaltra natura fu levoluzione del socialismo francese. A contare fu in questo caso lazione sindacale, in un paese, in cui restava forte la presenza di un ceto di piccoli proprietari contadini ostili a un progetto socialista a guida operaia. Il movimento sindacale francese fu convinto che il principio di lotta pi efficace per i lavoratori fosse lo sciopero generale. Il movimento conobbe fortuna anche in Italia e fren la costituzione di un forte e moderno partito socialista. Solo pi tardi le anime del socialismo trovarono lunit e non mancava la concorrenza della chiesa.

19.5
Il cattolicesimo matur posizioni innovative dove erano presenti gruppi di fedeli convinti del dialogo con le nuove tendenze culturali e sociali. La chiesa di Roma mostr grandi difficolt con le evoluzioni del tempo: il declino della pratica religiosa fu visto come un effetto perverso della modernit e come rifiuto della tradizione e dell autorit del clero. il primo congresso delle associazioni cattoliche segn lemarginazione dei liberali a vantaggio degli intransigenti. In Italia i cattolici si allontanarono dalla politica fino a fine secolo quando matur la svolta. Linsistenza sulla funzione della chiesa a salvaguardia dellordine civile e sociale si attenu alla fine del secolo, quando le autorit romane si resero conto del crescente isolamento dei cattolici e dellavanzata del socialismo. La chiesa cerc allora di conquistare politicamente le organizzazioni contadine e offr alle classi dirigenti liberali una collaborazione nientaffatto passiva. La chiesa riconosceva ormai lavanzata

dellindustrialismo, condannava miseria e ingiustizia sociale e dichiarava di guardare con favore al miglioramento dell condizioni dei lavoratori promuovendo una politica di accordo tra le classi in nome della giustizia evangelica e contro i progetti rivoluzionari socialisti. Per questa via si attu un parziale riavvicinamento con governi ostili al Vaticano : quello repubblicano e quelli italiani. In Francia i sindacati cattolici conobbero un notevole impulso, e lo stato concesse privilegi alle scuole religiose. In Germania il partito cattolico fu legittimato e accrebbe la sua rappresentanza. Le scelte papali furono assai rilevanti in Italia, che poterono presentarsi alle elezioni locali, legittimando cos il nuovo stato. I cattolici si impegnarono nella creazione di mutue, sindacati e casse rurali. Con la crisi del liberalismo la Chiesa si candidava a un ruolo politico di primo piano.

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