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Senza dubbio un completo studio del passato crea un buon indice delle
conoscenze nella mente dell’ Antiquario che riesce a contestualizzare
e a paragonare le sue conoscenze, ma ha un fine superiore alla
raccolta di informazioni tipica di uno storico.
Egli ricerca come priorità non la ricostruzione di eventi,la verità o la
coerenza dei fatti, ma lo sconvolgimento impetuoso e inarrestabile
dalla volontà, il dolore tuonante che riapre le ferite ad ogni sua
manifestazione nel ricordo, l’estasi che come un famelico ragno
cattura e imprigiona la mente di chi assiste con tele invincibili,non
effimere come quelle dei ragni nelle soffitte.
MACBETH
“M’è parso udire una voce che gridava: «Non dormirai più! Macbeth scanna il sonno – il
sonno innocente, il sonno che dipana la matassa imbrogliata dell’ansia, la morte d’ogni
giorno di vita, il bagno dell’amara fatica, il balsamo degli animi feriti, la seconda portata
della grande natura, il nutrimento primo nella festa della vita»”.
“Potrà tutto il grande oceano di Nettuno lavare questo sangue via dalle mie mani? No,
piuttosto questa mia mano tingerà di carne viva i mari innumerevoli mutando il verde in un
unico rosso.”
-Fr. 16 Voigt, secondo Saffo la cosa più bella è “Ciò che si ama” e per
sostenere la sua affermazione propone una nuova prospettiva su Elena
di Argo, vista come una donna disposta a dimenticare tutto per seguire
l’amore di natura inarrestabile e divina per Paride e riflette dolente
sul fatto che non potrà provare lo stesso sentimento, poiché il
desiderio della lontana Anattoria è ormai irraggiungibile:
“Ora mi ha svegliato il ricordo di Anattoria
“Offrirono agli Spagnoli insegne d'oro, di piume di quetzal e collane d'oro. Quando videro
tutto questo, le loro facce erano sorridenti ed erano assai contenti (gli Spagnoli) e soddisfatti.
Quando presero l'oro cominciarono a comportarsi come scimmie, stavano seduti proprio
come loro, ed era come se avessero dei nuovi cuori, risplendenti.Perché la verità è, che quello
era ciò che più bramavano. I loro toraci si ingrossavano e la bramosia li faceva impazzire.
Bramavano l'oro, come maiali affamati.”
"Mi sono reso conto quando ci ho pensato con calma che se avessimo fallito nella
nostra missione le nostre teste sarebbero rotolate, e se avessimo avuto successo
avremmo dovuto commettere seppuku in seguito. In ogni caso, era la morte certa.
Era come prendere medicine costose, allora dopo esserti impiccato perché non potevi
pagare la cura. " Yuranosuke, Atto 7