A. Tutto ciò che si produce è merce DEVE ESSERE SCAMBIATA.
Le merci hanno due valori -valore d’uso: capacità della merce di corrispondere a un bisogno -valore di scambio: quantità di lavoro sociale (in base al periodo storico) necessaria per la sua produzione
B. FETICISMO DELLE MERCI: l’idea per la quale tutto è merce , ci
si dimentica che le merci sono frutto di attività umane e rapporti sociali.
C. Il ciclo economico del capitalismo è D-m-D1= denaro utilizzato
per compare merce poi essere rivedute per aver più denaro. In passato era m-D-m (merce venduta per avere denaro con cui acquistare più merce)
Il profitto del capitalista è garantito dall’acquisto del lavoro come
fosse merce. Poiché il lavoratore per essere tale deve mangiare, dormire, avere una casa. Marx introduce il concetto di salario. Questo ovviamente comporta un plus lavoro poiché l’operaio fa più lavoro rispetto a ciò che gli viene dato nel salario e questo comporta una aumento del plus valore.
Il capitalista riesce a guadagnare molto poiché D (somma di Cc e
Cv) è minore rispetto a D1. Cc indica il capitale costante (materie prime, macchine, servizi) e Cv indica il capitale variabile (ciò che l’imprenditore spende in salari).
Marx per dimostrare il fallimento del capitalismo elabora
-il saggio di plus lavoro -saggio di profitto Saggio di plus lavoro
Se si volesse far innalzare il saggio di plus lavoro si dovrebbe cercare
di innalzare il plus valore (essendo numeratore), poiché tuttavia non sarebbe impossibile innalzare le ore di lavoro più del dovuto, è necessario aumentare i ritmi di produzione. Ovviamente per fare ciò è necessario inserire una nuova variabile e cioè Cc.
Tuttavia aumentando le macchine (e quindi Cc) essendo quest’ultimo
al denominatore avverrà l’abbassamento del saggio di profitto. Questo prende il nome di tallone d’Achille del capitalismo: il capitalismo sarà sempre e comunque caratterizzato da rendimenti decrescenti e cadute tendenziali dei profitti.