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XII Analisi strutturale

A questo punto del progetto, si passa allo studio della struttura interna dellala. Si supposto di considerare il velivolo come se fosse lunione di due macrostrutture: la fusoliera e lala. Essendo la fusoliera soggetta quasi esclusivamente a carichi legati alla pressurizzazione interna ed essendo la sua forma quasi del tutto prestabilita, si optato per trascurare lanalisi strutturale della stessa. Daltra parte per stato approfondito fin negli ultimi dettagli lo studio dellala, in quanto soggetta a carichi variabili di maggiore entit, e poich ha una forma caratteristica.

XII.1 Suddivisione in sezioni


Lala stata considerata per intero, compresa la parte totalmente immersa nella fusoliera e per ragioni di simmetria se n studiata solo met. Il velivolo in esame presenta angolo di freccia, rastremazione e svergolamento per cui stato necessario inserire lungo la semiapertura alare un numero di stazioni pari a 20 che tenesse conto del cambiamento della sezione alare tra una e laltra. Cos come stato fatto per lanalisi aerodinamica, seguendo un ragionamento esattamente inverso, le sezioni non sono state distribuite equamente, ovvero non sono equispaziate ma sono pi fitte in prossimit della sezione di radice. A titolo esplicativo si riporta una tabella contenente il numero della sezione e la distanza dallestremit di radice.

[ ] 1 2 3 4 5 0 0.08 0.24 0.47 0.79 6 7 8 9 10 1.18 1.65 2.19 2.81 3.49

[ ] 11 12 13 14 15 4.24 5.07 5.95 6.90 7.90

[ ] 16 17 18 19 20

[ ] 8.96 10.07 11.23 12.43 13.67

Tab. XII.1.1 Suddivisione in sezioni

Da notare che stata considerata lintera semiapertura in quanto le distanze variano tra 0 e il valore della semiapertura stessa.

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XII.2 Geometria del cassone alare


Definite le distanze dalla radice delle sezioni allinterno delle quali interessa eseguire lanalisi strutturale, il passo successivo consta nella definizione della geometria del cassone. Dora in avanti si parler di cassone in quanto si ipotizzato di considerare la struttura alare come se fosse costituita da due longheroni con sezione a C uniti tra loro da una serie di pannelli. Nel complesso quindi si crea una sezione chiusa allinterno del profilo che sar indicata come cassone alare. Per la determinazione delle dimensioni di longheroni e pannelli stata dapprima determinata lequazione di dorso e ventre del profilo in ogni singola sezione, successivamente si imposto che i longheroni fossero posti esattamente al 15% della corda, quello anteriore, e al 65%, quello posteriore. In realt usuale posizionare il longherone posteriore a circa l80% della corda, ma per ragioni legate ai flap, nel caso in esame posizionati al 75% della corda, si reso necessario effettuare questo piccolo cambiamento. Inoltre stata imposta la lunghezza delle solette del longherone pari al 5% della corda stessa, in modo che anche queste risultassero rastremate come il resto della struttura. Infine per unire i due longheroni sono stati inseriti quattro pannelli, due in corrispondenza del dorso e altri due del ventre. Complessivamente la struttura risulta come nella figura seguente.

0,2 0,15 0,1 0,05 0 -0,05 0 -0,1 -0,15 -0,2 Fig. XII.2.1 Struttura del profilo 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 longherone posteriore pannelli dorso pannelli ventre dorso ventre longherone anteriore

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XII.3 Sistema di riferimento


Dopo aver definito esattamente la forma in pianta dellala e la geometria del cassone alare sezione per sezione, importante definire un sistema di riferimento opportuno per lo svolgimento dei calcoli strutturali. Si scelto di utilizzare un sistema di riferimento centrato al quarto anteriore della corda del profilo di radice. La sezione di radice non corrisponde a quella che in cui avviene lintersezione tra ala e fusoliera, ma avendo considerato parte dellala anche quella interna alla fusoliera, questultima sar esattamente la sezione di mezzeria. Dal centro del sistema di riferimento si dipartono i tre assi: y lungo lapertura alare con verso positivo diretto verso la sezione di estremit, x lungo la corda con verso positivo diretto dal bordo dattacco a quello duscita e z lungo lo spessore dal ventre al dorso. Nella figura seguente si riportano la sezione in pianta dellala e del cassone alare nel sistema di riferimento appena definito.

-2 -1 0,00000 0 1 2 3 4 5 6 7 2,00000 4,00000 6,00000 8,00000 10,00000 12,00000 14,00000

x
Fig. XII.3.1 Sezioni in pianta nel sistema di riferimento

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XII.4 Metodo delle aree concentrate


Data la geometria del cassone, sostanzialmente composto da una serie di pannelli, si preferito affrontare lanalisi strutturale facendo la seguente ipotesi: ogni pannello concentra tutta la sua massa e le sue caratteristiche meccaniche in un punto posizionato esattamente nel suo baricentro. La sezione di ciascuno di questi pannelli uno dei parametri variabili che permette di ottimizzare il calcolo strutturale mediando opportunamente leffetto del peso con quello della resistenza statica degli stessi. In input si fornisce quindi una tabella contenente per ciascuna sezione il valore dello spessore del pannello corrispondente, come lesempio seguente.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

A 6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

B 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

C 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2

D 6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4

E 8 8 8 8 8 8 6 6 6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 4 4

F 8 8 8 8 8 8 6 6 6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 4 4

G 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 2 2 2 2 2

H 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 2 2 2 2 2

I 8 8 8 8 8 8 6 6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 4 4 4

L 8 8 8 8 8 8 6 6 6 6 6 6 6 4 4 4 4 4 4 4

Tab. XII.4.1 Valori degli spessori dei pannelli

Ad ogni pannello stata assegnata una lettera in ordine alfabetico come nella figura seguente e il numero presente nella casella corrispondente il valore dello spessore dello stesso in mm.

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0,120 0,100 0,080 0,060 0,040 0,020 0,000 -0,020 -0,040 5,100

D E

L I
5,200 5,300

H
5,400 5,500 Fig. XII.4.1 Denominazione dei pannelli

G
5,600 5,700

F
5,800

Seguendo questo procedimento si sono dapprima determinate le caratteristiche geometriche dei singoli pannelli per poi successivamente studiare lintera semiala come se fosse una trave a sbalzo con sezione discretizzata negli 8 punti rappresentanti i pannelli, incastrata alla sezione di radice e libera allestremit. In particolare si sono determinati i momenti dinerzia dei singoli pannelli rispetto al relativo sistema baricentrico, successivamente questi ultimi sono stati traslati e ruotati fino a farli coincidere con il sistema generale descritto precedentemente. In realt tutti i momenti dinerzia e centrifughi risultano calcolati rispetto al centroide dellintera sezione, che lequivalente del baricentro calcolato tenendo conto del modulo elastico del materiale dei singoli pannelli, invece che della massa degli stessi. Si fatta questa scelta in quanto i due longheroni e i pannelli che li uniscono sono costituiti da materiali differenti.

XII.5 Materiali
Per quanto riguarda la scelta dei materiali sono stati seguite delle linee guida ottenute dallo studio di velivoli simili. In particolare si scelto di utilizzare per lintera struttura una lega dalluminio, lERGAL dalle seguenti propriet meccaniche.

Denominazione 7075

Densit 2810 /

Rottura 572

Snervamento 503

Modulo elastico 71.7

Tab. XII.5.1 Propriet dellERGAL

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XII.6 Macro
Il passo successivo a questo punto stato la scrittura di una macro in Excel (VBC) in modo tale da svolgere i calcoli per ognuna delle 20 sezioni iterativamente. I risultati cos ottenuti sono stati riportati in una tabella in modo da avere per ciascuna sezione i dati necessari per procedere al calcolo di tensioni e deformazioni locali della struttura. La tabella ottenuta la seguente.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

3,19E+09 3,25E+09 3,12E+09 3,00E+09 2,72E+09 2,42E+09 1,91E+09 1,57E+09 1,32E+09 1,05E+09 7,55E+08 5,32E+08 2,94E+08 2,76E+08 1,53E+08 8,71E+07 5,10E+07 3,46E+07 2,11E+07 11501457

3,32E+10 3,29E+10 3,16E+10 3,00E+10 2,74E+10 2,46E+10 1,66E+10 1,39E+10 1,14E+10 8,97E+09 6,60E+09 4,63E+09 3,08E+09 2,28E+09 1,47E+09 1,00E+09 6,90E+08 4,64E+08 2,86E+08 1,58E+08

5,39E+08 3,16E+08 3,01E+08 3,98E+08 4,38E+08 4,75E+08 3,08E+08 3,08E+08 1,95E+08 1,41E+08 1,21E+08 7,90E+07 4,96E+07 4,65E+07 2,35E+07 1,50E+07 1,00E+07 6,72E+06 4,15E+06 2372147

Tab. XII.6.1 Momenti dinerzia

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XII.7 Carichi
Il passo successivo riguarda la definizione dei carichi agenti sulla struttura, partendo dai carichi aerodinamici fino a quelli legati al peso. La figura seguente fornisce unindicazione sullandamento dei carichi agenti.

Fig. XII.7.1 Carichi agenti sullala

importante sottolineare che il sistema di riferimento utilizzato per la definizione della geometria del cassone un sistema assi corpo, mentre i carichi aerodinamici sono riferiti ad un sistema assi vento cos come i pesi in un sistema inerziale earth centered. Supponendo per di analizzare il velivolo nella configurazione tipica della fase di crociera ed essendo quindi la velocit dello stesso pressoch orizzontale tra il sistema assi vento e il sistema earth centered nel piano x-z non c alcuna differenza. Langolo compreso invece tra il sistema assi vento e il sistema assi corpo dato dalla somma dellangolo di incidenza di volo, dellangolo rispetto alla direzione di portanza nulla e dello svergolamento alare. Complessivamente questo angolo varia linearmente sezione per sezione, in funzione della distanza dalla sezione di radice, da 9 a 6. Di seguito si riporta unimmagine rappresentante il sistema di riferimento scelto. Al suo interno sono presenti anche langolo e il verso positivo delle risultanti delle forze e dei momenti esterni.

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Fig. XII.7.2 Sistema di riferimento

Si parte dallanalisi dei carichi distribuiti. Per semplicit si supposto che in ogni tratto del cassone compreso tra due sezioni successive tutti i carichi distribuiti fossero costanti. Ci equivale a dire che complessivamente nella direzione y i carichi risulteranno costanti a tratti. Di conseguenza i diagrammi di taglio risulteranno lineari a tratti e quelli di momento quadratici a tratti. Per quanto riguarda i carichi aerodinamici sono stati utilizzati i risultati dello studio aerodinamico 3D dellala. Invece al fine di fornire una distribuzione pi verosimile della massa dellala stato calcolato il volume della stessa ed la massa stata ripartita in base a questultimo. In pratica si supposto che lala fosse completamente costituita di un materiale a densit costante ed in ogni tratto del cassone stata applicata unazione relativa alla massa proporzionale al volume dello stesso tratto. La massa della struttura invece stata calcolata partendo dai dati utilizzati per la definizione della geometria del cassone. Infatti la stessa macro precedentemente utilizzata fornisce come output anche la massa di ogni singolo tratto del cassone. Infine riguardo alla massa di combustibile si seguito tale ragionamento: data la quantit di combustibile stimata nella sezione relativa alla stima dei pesi e nota la sua densit se n calcolato il volume che questo occupa allinterno dei serbatoi. Ipotizzando che tutti i serbatoi fossero incassati nellala e che solo il 70% del volume interno del cassone fosse disponibile per tale utilizzo, sono state prese in considerazione un numero di tratti di cassone tale da soddisfare la quantit di volume necessaria al combustibile stesso. Per ovvie ragioni si preferito partire dalla sezione di radice, per cui a conti fatti risultano sotto lazione del peso del combustibile solo i primi 11 tratti del cassone.

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XII Analisi strutturale Determinata lazione delle masse e trasformate queste ultime in Newton, ovvero considerati i pesi, si dovuto tener conto anche del massimo fattore di carico a contingenza. Questultimo stato ricavato dai diagrammi di raffica e manovra attraverso lutilizzo della normativa JAR25. Complessivamente quindi il valore di ciascun peso stato moltiplicato per un fattore pari a 3.75 contenente al suo interno un valore di fattore di carico massimo pari a 2.5 e un coefficiente di sicurezza di 1.5. A questo punto tutti i carichi distribuiti sono stati sommati opportunamente tra loro e scomposti nelle direzioni x e z del sistema di riferimento assi corpo. Determinati i valori complessivi dei carichi agenti, stata eseguita unoperazione di integrazione al fine di determinare landamento del taglio. Si cos ottenuta una distribuzione di taglio in direzione x e unaltra in direzione z. Essendo lala trattata come una trave a sbalzo, quindi con unestremit libera, si partiti dal presupposto che in tale estremit il valore di entrambe le distribuzioni di taglio fosse nullo. Trovati gli andamenti del taglio necessario poi tenere conto dei carichi concentrati, che nel caso particolare in esame sono legati solo alla presenza del carrello sotto lala in quanto si scelto di installare i propulsori in coda. Anche questultimo deve essere opportunamente scomposto nelle direzioni x e z secondo langolo . Integrando le funzioni taglio cos ottenute nella direzione y si determinano rispettivamente il momento attorno allasse z dato dal taglio lungo x e quello attorno allasse x dato dal taglio lungo z. Per loperazione di integrazione numerica si partiti dallestremit libera dellala in quanto come per il taglio si ha la certezza che in questo punto, a meno di carichi concentrati, il valore di entrambi i momenti sia nullo. Le tabelle seguenti raccolgono tutti i valori ottenuti dallanalisi dei carichi, in particolare nella prima sono i presenti i dati riguardanti i carichi distribuiti e la loro scomposizione lungo le due direzioni x e

z, mentre nella seconda sono contenuti i valori ottenuti dallintegrazione numerica.

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peso ala peso struttura peso combustibile portanza / 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 -59,74 -58,95 -57,33 -54,94 -51,85 -48,13 -43,86 -39,17 -34,17 -28,99 -23,78 -18,71 -12,77 -11,03 -9,33 -7,69 -5,66 -4,34 -3,16 0,00 / -3,12 -3,12 -3,07 -3,03 -2,94 -2,83 -2,29 -2,16 -2,02 -1,87 -1,68 -1,50 -1,29 -1,15 -0,95 -0,69 -0,61 -0,53 -0,45 0,00 / -82,45 -81,37 -79,13 -75,83 -71,56 -66,42 -60,54 -54,06 -47,16 -40,01 -32,83 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 /

resistenza / / -73,299 -71,386 / 16,5215 16,24337

70,3282 4,8515992 70,38653 4,8983234 70,479 4,989059

-67,4336 15,66808

70,55864 5,1182092 -61,6923 14,83677 70,55893 5,2770943 -54,3221 13,77591 70,39821 5,4538005 -45,6085 12,53026 69,98561 5,6332184 -35,4441 11,08247 69,22788 5,7974175 -25,0119 9,608768 68,03718 5,9264745 -14,2791 8,095092 66,33927 5,9998219 -3,62288 6,586571 64,08201 5,9981035 6,571355 5,126526 61,24373 5,9054348 41,46307 0,217015 57,84107 5,7118561 44,1502 -0,201

53,93608 5,4156749 42,10649 -0,07117 49,64216 5,0253058 39,68372 0,00611 41,71432 4,2151602 33,60244 0,101055 32,50896 3,2411681 26,4409 0,115731 27,63583 2,6816707 22,92313 0,07284 20,87634 1,4511562 17,32008 -0,44373 0 0 0 0

Tab. XII.7.1 Carichi distribuiti e loro scomposizione lungo le due direzioni

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XII Analisi strutturale

peso carrello

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

142889 148696 159992 175963 195382 216662 237987 257196 272571 282361 285094 279700 243021 201268 159000 116984 79673 49045 21476 0

49875 48566 45996 42285 37615 32218 26359 20353 14447 8897 3928 -279 -471 -281 -210 -216 -329 -463 -550 0

0 0 0 0 0 0 0 0 0 23277 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

119861 125667 136964 152935 172353 193634 214958 234168 249543 282361 285094 279700 243021 201268 159000 116984 79673 49045 21476 0

53269 51960 49390 45679 41009 35612 29754 23747 17841 8897 3928 -279 -471 -281 -210 -216 -329 -463 -550 0

2,30E+09 1,21E+08 2,29E+09 1,17E+08 2,27E+09 1,09E+08 2,24E+09 9,69E+07 2,19E+09 8,25E+07 2,12E+09 6,65E+07 2,03E+09 4,98E+07 1,92E+09 3,37E+07 1,77E+09 1,91E+07 1,60E+09 6,88E+06 1,39E+09 1,67E+05 1,16E+09 -3,06E+06 9,08E+08 -2,81E+06 6,78E+08 -2,36E+06 4,76E+08 -2,08E+06 3,08E+08 -1,86E+06 1,78E+08 -1,62E+06 8,56E+07 -1,24E+06 2,66E+07 -6,82E+05 0 0

Tab. XII.7.2 Valori dallintegrazione numerica

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XII Analisi strutturale Prima di procedere oltre sono state inserite delle immagini relative alla distribuzione dei carichi e delle azioni risultanti.

Carichi distribuiti
40

20

0 0 -20 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 qx qz

-40

-60

-80 Fig. XII.7.3 Carichi distribuiti

Diagrammi di taglio
300000 250000

200000 150000

Tx Tz

100000 50000

0 0 -50000 Fig. XII.7.4 Diagrammi di taglio 214 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000

XII Analisi strutturale

Diagrammi di momento
2,50E+09

2,00E+09

1,50E+09

Mz 1,00E+09 Mx

5,00E+08

0,00E+00 0 -5,00E+08 Fig. XII.7.5 Diagrammi di momento 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000

XII.8 Tensioni e deformazioni


Determinati i valori dei momenti risultanti attorno agli assi x e z, tramite la formula di Navier, di seguito riportata, possibile stimare i valori delle tensioni per ciascuna sezione ed in ogni area concentrata.

Tale relazione si semplifica come segue per un sistema di assi baricentrici.


con:

+ 1


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XII Analisi strutturale

Nella tabella seguente si riportano i risultati ottenuti. I valori delle tensioni riportati hanno come unit di misura il .

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

A 12,1 -12,8 -14,5 -1,8 6,9 20,0 18,8 38,7 1,5 -14,4 2,9 -14,6 -36,4 24,2 -41,1 -67,2 -76,7 -60,6 -36,1 0,0

B 7,1 -18,3 -20,3 -7,3 1,1 14,1 11,5 30,8 -8,3 -26,0 -10,5 -30,9 -60,0 6,9 -65,0 -94,9 -104,3 -80,3 -46,3 0,0

C 13,4 -13,2 -15,1 -1,5 7,8 22,0 20,8 42,2 2,5 -14,4 4,2 -14,3 -37,1 27,4 -42,1 -69,7 -80,0 -63,3 -37,8 0,0

D 25,3 -2,3 -3,9 10,4 20,9 36,6 38,3 62,7 24,0 9,5 33,7 20,0 11,1 67,3 6,4 -15,2 -26,4 -25,4 -18,6 0,0

E 61,9 33,3 32,8 48,2 61,8 81,3 92,4 124,9 92,1 86,7 127,0 129,9 167,1 191,9 163,4 163,4 149,7 99,6 45,2 0,0

F 95,5 66,1 66,7 83,0 99,4 122,2 142,0 181,7 154,8 157,9 212,7 231,2 310,9 306,2 308,4 328,3 312,5 215,2 104,2 0,0

G 97,3 68,6 69,2 85,2 101,5 124,2 144,6 184,3 158,7 162,8 218,0 238,0 321,0 312,8 318,6 340,5 324,8 224,1 108,9 0,0

H 100,7 73,0 73,9 89,4 105,7 128,2 149,7 189,3 166,0 171,8 228,0 250,6 339,5 325,3 337,5 362,9 347,3 240,3 117,4 0,0

I 103,2 76,0 77,0 92,3 108,6 131,0 153,2 193,0 171,1 178,0 234,9 259,2 352,2 334,0 350,4 378,1 362,6 251,4 123,2 0,0

L 59,2 33,3 33,0 47,0 59,5 77,5 88,4 118,4 89,4 85,4 123,2 127,4 165,2 184,6 162,0 164,0 151,4 101,5 46,7 0,0

Tab. XII.8.1 Valori delle tensioni

Utilizzando una macro opportunamente scritta in Excel (VBA) stato possibile comparare i valori contenuti in ciascuna casella con il carico di snervamento del materiale in uso opportunamente scalato con un fattore di sicurezza pari a 1.25. In particolare la macro evidenzia in rosso i valori nella tabella che superano il massimo ammissibile. Con una serie di iterazioni possibile modificare questi valori fino ad ottenere il risultato desiderato, variando gli spessori delle solette e quindi di conseguenza le sezioni delle aree concentrate. I dati riportati sono quelli ricavati alla fine di tutte le iterazioni.

216

XII Analisi strutturale Determinati i valori delle tensioni possibile da questi ottenere le deformazioni. Queste ultime sono state inserite in una tabella, simile alla precedente, in corrispondenza della tensione relativa. I valori riportati sono in realt , ovvero milionesimi di punti percentuali di deformazione.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

A 168,9 -178,1 -202,8 -25,0 95,8 279,2 262,4 539,5 21,5 -200,5 40,6 -203,2 -508,2 337,8 -573,9 -937,2 -1070,0 -844,5 -502,9 0,0

B 99,6 -255,0 -282,5 -102,0 15,9 196,7 160,4 428,9 -115,5 -362,0 -146,5 -430,8 -837,2 95,7 -907,0 -1323,7 -1455,3 -1120,4 -645,6 0,0

C 187,0 -184,6 -210,8 -20,3 109,5 306,4 290,0 587,9 34,5 -201,5 59,3 -198,9 -517,4 382,6 -587,5 -972,7 -1115,2 -882,6 -527,3 0,0

D 352,4 -32,6 -54,5 145,2 291,7 510,0 534,5 874,9 334,6 132,8 470,2 279,2 155,4 938,9 88,6 -211,4 -368,0 -354,4 -259,7 0,0

E 863,6 464,0 457,4 672,3 862,1 1133,5 1289,3 1742,4 1284,9 1209,7 1770,6 1812,4 2330,8 2676,4 2279,6 2279,0 2088,3 1389,0 629,8 0,0

F 1331,9 922,5 930,3 1157,3 1385,7 1704,1 1980,7 2534,6 2158,6 2202,1 2966,1 3224,5 4336,7 4270,9 4300,7 4579,1 4358,5 3001,2 1453,1 0,0

G 1357,0 956,2 965,6 1188,7 1416,2 1732,7 2017,4 2570,2 2213,2 2270,2 3040,6 3319,1 4477,0 4362,7 4443,7 4749,4 4530,5 3125,6 1518,5 0,0

H 1405,1 1017,9 1030,1 1247,0 1474,0 1788,2 2087,9 2640,8 2315,5 2395,9 3180,0 3494,5 4735,5 4536,6 4706,7 5060,9 4844,1 3351,9 1637,1 0,0

I 1438,8 1060,1 1074,0 1287,2 1514,1 1827,4 2137,3 2691,1 2386,2 2482,2 3276,5 3615,1 4912,6 4657,7 4886,8 5273,4 5057,7 3505,9 1717,6 0,0

L 826,3 464,7 460,2 655,4 830,5 1080,2 1232,9 1651,9 1247,1 1191,2 1717,7 1777,1 2304,5 2575,2 2259,8 2287,2 2112,1 1415,1 650,9 0,0

Tab. XII.8.2 Valori delle deformazioni in

Noti i valori delle deformazioni possibile determinare lallungamento di ogni singolo tratto del cassone, moltiplicando la deformazione dello stesso per la sua lunghezza. Tale allungamento sar espresso in mm.

217

XII Analisi strutturale lungh. 0,079 0,158 0,237 0,315 0,392 0,468 0,542 0,615 0,686 0,754 0,821 0,885 0,946 1,004 1,059 1,110 1,158 1,203 1,240 0 A 0,013 -0,028 -0,048 -0,008 0,038 0,131 0,142 0,332 0,015 -0,151 0,033 -0,180 -0,481 0,339 -0,608 -1,041 -1,239 -1,016 -0,624 0 B 0,008 -0,040 -0,067 -0,032 0,006 0,092 0,087 0,264 -0,079 -0,273 -0,120 -0,381 -0,792 0,096 -0,960 -1,470 -1,686 -1,347 -0,801 0 C 0,015 -0,029 -0,050 -0,006 0,043 0,143 0,157 0,361 0,024 -0,152 0,049 -0,176 -0,489 0,384 -0,622 -1,080 -1,292 -1,061 -0,654 0 D 0,028 -0,005 -0,013 0,046 0,114 0,238 0,290 0,538 0,229 0,100 0,386 0,247 0,147 0,942 0,094 -0,235 -0,426 -0,426 -0,322 0 E 0,068 0,073 0,108 0,212 0,338 0,530 0,699 1,071 0,881 0,913 1,453 1,603 2,204 2,687 2,414 2,530 2,419 1,671 0,781 0 F 0,106 0,146 0,220 0,364 0,543 0,797 1,073 1,558 1,480 1,661 2,434 2,852 4,101 4,287 4,553 5,084 5,049 3,609 1,802 0 G 0,107 0,151 0,229 0,374 0,555 0,810 1,093 1,580 1,517 1,712 2,496 2,936 4,234 4,379 4,705 5,274 5,248 3,759 1,883 0 H 0,111 0,161 0,244 0,392 0,577 0,836 1,132 1,623 1,587 1,807 2,610 3,091 4,478 4,554 4,983 5,619 5,611 4,031 2,030 0 I 0,114 0,168 0,254 0,405 0,593 0,854 1,158 1,654 1,636 1,872 2,689 3,198 4,646 4,676 5,174 5,855 5,859 4,216 2,130 0 L 0,065 0,074 0,109 0,206 0,325 0,505 0,668 1,015 0,855 0,899 1,410 1,572 2,179 2,585 2,393 2,540 2,447 1,702 0,807 0

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Tab. XII.8.3 Valori degli allungamenti in

XII.9 Freccia
Per il calcolo della freccia si utilizzato il Principio dei Lavori Virtuali. In pratica si considera uno di tensione interno equilibrato, ovvero in equilibrio con il sistemi di carichi esterni applicati. compatibile con i vincoli imposti al sistema, se ne ricava uno stato . Scegliendo come sistema di forze equilibrato un carico esploratore Dato un sistema di spostamenti di deformazione congruente

fittizio, di modulo unitario e direzione concorde con quella in cui si vuole misurare lo spostamento, sar poi possibile valutare il valore del lavoro di questo carico sul sistema di spostamenti reali. Il PLV stabilisce che in condizioni di equilibrio vale la relazione:

= che esplicitata corrisponde a:

218

XII Analisi strutturale Complessivamente quindi si considerato come sistema equilibrato quello relativo al carico fittizio, mentre come sistema congruente quello relativo ai carichi realmente applicati alla struttura. Di seguito si riportano i valori della deflessione massima in direzione x e z e landamento delle stesse lungo lapertura alare.

= 2480 = 42

freccia_z [mm]
2500 2000 1500 1000 500 0 0 5000 10000 15000 freccia_z

Fig. XII.9.1 Freccia lungo z

freccia_x [mm]
45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 0 5000 10000 Fig. XII.9.2 Freccia lungo x 15000 freccia_x

219

XII Analisi strutturale

XII.10 Disegno del cassone al CAD


Terminata la trattazione analitica si procede con lo studio della stessa struttura attraverso unanalisi agli elementi per confrontarne i risultati. Per eseguire lanalisi stato usato il pacchetto di software che include MSC.Patran ed MSC.Nastran. Bisogna per importare in tali programmi uno schema della struttura da analizzare. Lavorando con sistemi complessi, questi software sono in grado di accettare in input anche modelli complessi disegnati al CAD in 3D. Nel caso in esame, stato utilizzato nuovamente il CATIA della Dassault Systemes, in quanto fornisce il tipo di file pi compatibile tra i programmi della sua categoria. Si riportano qui di seguito gli schemi dei cassoni alari disegnati per essere importati nei programmi per lanalisi strutturale.

Fig. XII.10.1 Cassone completo

Questa appena riportata limmagine del cassone alare completo, costruito inserendo nel programma CAD le coordinate delle aree concentrate calcolate nel foglio Excel. Importare questo file non si dimostrata per essere la scelta migliore. stato preferibile importare un file di soli punti, o soli profili.

220

XII Analisi strutturale

Fig. XII.10.2 Punti del cassone

Inizialmente si voleva importare un cassone completo di tutte le sezioni calcolate precedentemente, ma per semplicit di calcolo, e per varie incompatibilit dimostrate da Patran, sono stati implementate solo alcune sezioni, soprattutto quelle in corrispondenza delle quali sarebbe stata creata una centina.

Fig. XII.10.3 Profili del cassone

221

XII Analisi strutturale Questultima schematizzazione si rivelata la pi proficua. bastato tracciare qualche linea in Patran affinch il modello fosse riconosciuto e funzionasse perfettamente.

XII.11 Analisi FEM


Il procedimento seguito per lanalisi FEM consta di pochi punti: importazione del disegno; completamento del modello; creazione delle centine; impostazione delle propriet del materiale; creazione della mesh; applicazione dei carichi.

Dopo aver importato il modello disegnato con CATIA, si rivelato necessario sfoltirlo di sezioni, ed aggiustare il tiro disegnando qualche linea in Patran stesso. Come gi accennato, il modello pi compatibile stato quello contenente i soli profili delle sezioni che si deciso di rappresentare. Una volta completato (con cinque centine lungo la semi-apertura), il modello appariva cos:

Fig. XII.11.1 Modello del cassone in Patran

222

XII Analisi strutturale Prima di proseguire, si impostato il materiale (lERGAL in questo caso) ed stato deciso lo spessore dei diversi pannelli, in accordo con il foglio di calcolo. A questo punto, per permettere lanalisi agli elementi finiti, stata necessaria una discretizzazione delle superfici. Per eseguire tale discretizzazione, si definiscono dei punti dai quali partiranno delle linee che trasformeranno lintera superficie di contorno una vera e propria griglia.

Fig. XII.11.2 Preparazione alla mesh tramite seeds

Tali punti, in Patran, sono chiamati seeds, e devono essere piazzati in modo compatibile tra superfici adiacenti per permettere unanalisi statica lineare. La mesh, ossia la griglia di discretizzazione, una volta completata, appare cos:

Fig. XII.11.3 Completamento della mesh 223

XII Analisi strutturale A questo punto non rimane che incastrare il cassone alla stregua di una trave in corrispondenza della sezione di radice, ed applicare i carichi, sempre in accordo con i valori ricavati nel foglio di calcolo presentati precedentemente.

Fig. XII.11.4 Definizione dellincastro

Fig. XII.11.5 Applicazione dei carichi

224

XII Analisi strutturale Qui comincia la simulazione vera e propria dellapplicazione dei carichi. Si impostano i parametri per una simulazione in campo statico lineare e si calcolano le tensioni, le deformazioni ed i momenti tramite Nastran. Di seguito si riportano i risultati ottenuti, che sono approssimativamente in accordo con quelli forniti dal foglio di calcolo. Le immagini ritraggono la componente di flessione lungo , ma rappresentano rispettivamente il valore (in ) della flessione lungo la prima e lungo la seconda.

Fig. XII.11.6 Componente di flessione lungo

Fig. XII.11.7 Componente di flessione lungo

225

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