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ENERGIA E APPROVIGIONAMENTO
Attività come La produzione e l’importazione dell’energia oggi hanno una funzione cruciale per soddisfare il
fabbisogno energetico nazionale, materie prime come carbone, petrolio, uranio o gas naturale o energia sotto
forma di elettricità sono i componenti materiali base dell’approvvigionamento energetico.
Questo complesso di attività è gestito dall’economato e dipende dall’organizzazione dei piani industriali di
sviluppo economico.
In Italia l’approvvigionamento soddisfa fino al 86% della quota del fabbisogno energetico mentre la restante
parte è coperta dalla produzione interna di energia.
La ricchezza energetica italiana però non viene sempre considerata, d’altro canto il nostro paese non è
certamente povero di risorse e soprattutto è storicamente caratterizzato da competenze e sviluppo di imprese
protagoniste nel panorama dell’attuale transizione energetica, che vede in primis la tutela di temi come la
decarbonizzazione, la riduzione di attività economiche e industriali e la ricerca di nuove modalità di
sfruttamento di risorse primarie.
Il vento è una fonte di energia che non ha limiti, gode del vantaggio che non produce rifiuti e non
inquina, sin dall’antichità l’uomo ne ha impiegato la forza per navigare, per muovere le pale dei
mulini utilizzati per macinare i cereali, per spremere olive o pompare l’acqua. Da diversi decenni
l’energia eolica viene utilizzata per produrre elettricità con appositi aero-generatori: il vento spinge
le pale e il movimento di rotazione viene trasmesso ad un generatore che produce elettricità.
Il principio base dell’energia solare è lo sfruttamento dei raggi e del calore del sole, tra le più
diffuse su scala mondiale vi sono il solare termico: convertire di raggi in calore; il solare
fotovoltaico, atto a produrre energia elettrica con celle fotovoltaiche presenti sui pannelli solari; e il
solare termodinamico, finalizzato esclusivamente per la produzione di energia elettrica e detto
anche a concentrazione.Come nella circostanza del vento, l’energia solare gode di enormi vantaggi:
non inquina, ed è inesauribile. D’altro canto, dipendendo dal ciclo giorno/notte, è discontinua
Oltre 160 paesi adottano sistemi di produzione idroelettrica di energia: l’acqua viene
sfruttata dall’uomo da millenni, le centrali a serbatoio sfruttano in maniera efficace le
masse d’acqua per produrre energie tramite turbine.
CRITICITÀ
Con il tema dell’approvvigionamento si apre però una grande parentesi: considerato l’ attuale livello di
consumo e di innovazione tecnologica, le fonti energetiche sono estremamente limitate e le risorse oggi più
comunemente utilizzate rischiano di esaurirsi nei prossimi decenni. Le risorse naturali che non si rigenerano
nel breve periodo e quindi soggette ad esaurimento con il consumo comprendono: petrolio, carbone, gas,
uranio. Una risorsa non rinnovabile non termina all’improvviso, la sua produzione cresce nel tempo,
raggiunge un massimo di picco e poi inizia il declino più o meno rapido, a seconda dei fattori geofisici,
tecnici ed economici. Nel caso del petrolio, ad esempio, questa dinamica è stata osservata centinaia di volte
nei campi petroliferi di tutto il mondo.
Un’altra problematica attualissima è quella legata alla guerra in Ucraina:
La guerra di Putin, oltre ad aver sconvolto il mondo intero sta sconvolgendo anche il mercato energetico
globale, da una parte come afferma Ursula Von Der Leyen la UE dipende in maniera considerevole da i
combustibili fossili importati e si presenta vulnerabilissima nel fare affidamento sulla Russia come
riferimento di importazione di combustibili.
Già A partire dalla fine del Febbraio 2022, la UE ha gradualmente preso posizione cercando di ridurre al più
presto lo stato di dipendenza dal gas russo e di limitare i danni economici.
Da questo tragico quadro economico-sociale nasce un progetto di forte resilienza e risollevamento, Il
REPOWER EU.
Esso vede diversi cambiamenti graduali, come una eliminazione graduale di fonti come il carbone e a
limitare la dipendenza dal gas, importato al 40% nel corso dell’anno precedente ed al 26% con il piano
REPOWER EU.