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Christine Nöstlinger
Il bambino sottovuoto
La signora Bartolotti, una donna stravagante con i capelli ossigenati e le
unghie dei piedi di color verde pisello, ha la mania di ordinare per posta
i prodotti più strani e inutili. Un giorno le viene recapitato un grosso
pacco. Che cosa conterrà?
1. trucioli: sottili stri- Sotto il coperchio trovò dei trucioli1 celesti e sui trucioli celesti una
sce arricciate di legno o busta celeste indirizzata alla:
di altri materiali, usate
soprattutto per gli im- Signora Berta Bartolotti.
ballaggi. La signora Bartolotti aprì la busta, estrasse un foglio ripiegato e
lesse:
Gentilissima Signora Bartolotti,
GENERI
carbon fossile; viene usa- carne schifosissima» mormorò la signora Bartolotti sollevando la
to anche come disinfet- parte superiore del barattolo.
tante. Fu un bene che la seggiola di cucina si trovasse proprio dietro di lei,
perché provò un terribile spavento.
7. ossigenati: imbion- Cominciò a tremare dalla punta dei capelli ossigenati7 fino alle un-
diti artificialmente. ghie dei piedi color verde pisello, le girò la testa, barcollò e piombò
a sedere.
L’essere accoccolato nel barattolo disse: «Buongiorno, mamma cara»
rivolgendole un cenno amichevole.
Quando la signora Bartolotti era spaventata a morte, non solo trema-
va e si sentiva girare la testa: quando era spaventata a morte vedeva
anche delle stelline d’oro su un velo di un delicato color lilla. Adesso
era per l’appunto spaventata a morte: vedeva le stelline d’oro, il velo
lilla e anche la parte inferiore di un barattolo con dentro un nano
raggrinzito. Vedeva una testa raggrinzita piena di rughe, e braccia
raggrinzite, e un collo raggrinzito, e un torace raggrinzito. Quando
il nano, che evidentemente era stato seduto fino allora nel barattolo,
si alzò in piedi, vide anche una pancia raggrinzita. La bocca grinzosa
del nano raggrinzito disse:
«Mammina, la soluzione nutritiva è nel coperchio».
La signora Bartolotti scosse la testa e sbatté più volte le palpebre per
scacciare le stelline d’oro e il velo lilla. Difatti le stelline sparirono
e attraverso il velo lilla riuscì a scorgere, attaccato al coperchio, un
sacchetto celeste con su scritto SOLUZIONE NUTRITIVA e sotto, in lettere
più piccole:
Sciogliere il contenuto della busta in quattro litri d’acqua tiepida e ver-
sarlo nella scatola subito dopo averla aperta.
In un angolo del sacchetto c’era l’indicazione STRAPPARE QUI, con una
freccia. La signora Bartolotti strappò l’angolo del sacchetto proprio
dove indicava la freccia.
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Rosetta Zordan, Il Narratore, Fabbri Editori © 2008 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education
IL R AC C O N TO D I FA N TA SI A
«Sarebbe carino che tu facessi un po’ più in fretta» disse il nano. «Non
mi mantengo a lungo all’aria aperta senza la soluzione nutritiva.»
La signora Bartolotti si alzò dalla seggiola. Barcollando. Prese una
8. brocca: recipiente a brocca8 da mezzo litro e versò otto volte l’acqua della brocca in un
forma di vaso, con ma- secchio, naturalmente insieme alla soluzione nutritiva.
nico e beccuccio per
versare acqua o altri li- La soluzione nutritiva era marrone scuro. La signora Bartolotti rime-
quidi. scolò con un ramaiolo9 e l’acqua diventò marrone chiaro.
9. ramaiolo: mestolo,
cucchiaione. Poi versò lentamente l’acqua marrone chiaro sulla testa del nano rag-
grinzito. Il nano grinzoso assorbì tutta l’acqua marrone chiaro, assu-
mendo un aspetto sempre più liscio e meno grinzoso, finché in pochi
attimi si trasformò da nano in un bambino perfettamente normale.
Quando la signora Bartolotti ebbe finito di versare tutti e quattro i litri
d’acqua, nel barattolo c’era un bambino di circa sette anni. Aveva un
sano colorito abbronzato, la pelle morbida e liscia, le guance rosee, gli
occhi azzurri, i denti di latte e i capelli biondi e riccioluti. Era nudo.
GENERI
Un’ultima raccomandazione.
Il nostro prodotto è costituito in modo da aver bisogno – oltre che della
normale cura e manutenzione – anche di affetto.
Non dimenticatelo!
I nostri migliori auguri per un felice futuro.
Hunbert
Di nuovo non si capiva se la firma fosse un «Hunbert» o un «Hon-
bert» o un «Monbert».
Intanto il bambino, che in base al certificato di nascita doveva avere
sette anni e chiamarsi Marius Bartolotti, batteva i denti dal freddo e
aveva la pelle d’oca.
«Non possiedi vestiti?» chiese la signora Bartolotti.
«Mi hanno detto che li avrei trovati qui» disse Marius.
La signora Bartolotti andò a prendere nel guardaroba in anticamera
il suo giaccone a maglia e glielo posò sulle spalle. Marius smise di
GENERI
battere i denti.
Poi guardò le lunghissime maniche del giaccone rosa e chiese: «È
questa la moda di adesso per un ragazzo di sette anni?».
«No, no» disse la signora Bartolotti. «I maschietti mettono un altro
tipo di cose. La giacca è mia. Non sapevo...»
«Che cosa non sapevi?» chiese Marius.
«Be’... che ti avrebbero spedito.»
«Ma noi veniamo spediti solo su ordinazione!»
La signora Bartolotti credette di percepire nella voce di Marius una
nota di rimprovero.
«Forse l’ufficio spedizioni ha sbagliato indirizzo?»
«No, no» si affrettò a dire la signora Bartolotti. «L’ufficio spedizioni
non ha sbagliato, assolutamente no, solo che... non sapevo che sare-
sti arrivato proprio oggi. Pensavo che sarebbe stato per la settimana
prossima o tra due!»
«Sei contenta che io sia qui, mammina?»
La signora Bartolotti guardò Marius. Di certo l’aveva ordinato lei,
una volta o l’altra. E ora è qui. E ha bisogno d’affetto!
«Sono contentissima che tu sia qui, Marius» disse la signora Barto-
lotti. Marius sorrise. Poi affermò d’essersi molto stancato nella fase
d’apertura del barattolo e chiese se per caso poteva dormire un po’,
diciamo due o tre ore, com’era prescritto dal regolamento, altrimenti
ne sarebbe potuto rimanere danneggiato.
La signora Bartolotti lo condusse in camera. Riordinò il letto e spri-
14. sprimacciò il guan- macciò il guanciale14.
ciale: scosse e batté con Marius si sdraiò, la signora Bartolotti lo coprì e lui si addormentò im-
le mani il cuscino, per
renderlo uniformemen- mediatamente. Prima di addormentarsi disse ancora: «Buona notte,
te soffice. mammina», e la signora Bartolotti si rese conto che quel Marius lì le
piaceva davvero.
(da Il bambino sottovuoto, trad. di C. Becagli Calamai, Salani, Firenze, 1993, rid. e adatt.)
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Rosetta Zordan, Il Narratore, Fabbri Editori © 2008 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education