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EUROLAB “Cook Book” – Doc. N.

CRITERI PER LA SELEZIONE DI UNO SCHEMA DI PROFICIENCY TESTING


Introduzione
La partecipazione a confronti interlaboratorio e proficiency testing (PT) è uno strumento importante che
permette ai laboratori di verificare l’affidabilità dei propri risultati tramite confronto con il loro gruppo di
peer e di dimostrare le proprie prestazioni a clienti e organismi di accreditamento. Data la crescente
disponibilità di schemi di PT in vari settori tecnici, i criteri di selezione di uno schema appropriato stanno
diventando sempre più importanti.

Poiché alcuni organismi di accreditamento hanno iniziato ad accreditare i fornitori di PT, potrebbe
verificarsi la tendenza da parte di tali organismi o singoli ispettori a consigliare di partecipare a schemi
di PT accreditati o a chiedere ad un laboratorio accreditato di giustificare la propria scelta di avvalersi di
uno schema di PT non accreditato.

Lo scopo del presente documento è stabilire il rapporto tra l’accreditamento e i criteri per la selezione di
uno schema di PT.

Criteri tecnici
In un documento congiunto di EA, EUROLAB e EURACHEM sul proficiency testing [1] vengono forniti
alcuni criteri tecnici per la selezione di uno schema di PT appropriato:
- Materiale/Matrice: Il materiale/matrice del campione è il più simile possibile a quello normalmente
testato dal laboratorio.
- Misurandi: Nei campioni o materiali di prova, il numero di misurandi è il maggiore
ragionevolmente possibile di quelli normalmente misurati dal laboratorio per quel tipo di campione.
- Livelli: I livelli di tali misurandi sono ampiamente compresi nell’intervallo solitamente misurato dal
laboratorio per quel tipo di campione.
- Frequenza: La frequenza delle ripetizioni dello schema sufficiente è come raccomandato in EA-
3/04 [2] in relazione agli altri mezzi di controllo della qualità applicati dal laboratorio per le
rispettive prove (metodo, misurando, materiale/matrice).
- Protocollo statistico: Il protocollo statistico per la valutazione delle prestazioni dei partecipanti è
ritenuto appropriato per i misurandi e i metodi di prova in questione.

Selezione
Per selezionare un nuovo schema di PT, il laboratorio dovrebbe focalizzarsi sui criteri tecnici. È
necessario tenere conto del fatto che potrebbe non essere possibile partecipare o addirittura trovare PT
per tutti i metodi, i materiali/matrici, i misurandi e gli intervalli di misura impiegati dal laboratorio. Deve
essere concordato un modo ragionevole ed efficace per affrontare incarichi simili [1]. Un laboratorio
potrebbe quindi dover accettare alcuni compromessi poiché potrebbe non essere disponibile uno
schema di PT in grado di rispondere perfettamente alle sue esigenze.

Quando partecipa a uno schema di PT per la prima volta, il laboratorio dovrebbe essere in grado di
fornire le motivazioni della sua scelta sulla base di criteri tecnici; non è tuttavia necessario dover
giustificare tale scelta al punto da richiedere, ad esempio, un audit del cliente.

Dopo la finalizzazione dei round di PT, il laboratorio dovrebbe valutare non solo le proprie prestazioni
rispetto al proprio gruppo di laboratori peer, ma anche le prestazioni del fornitore di PT, e
l’appropriatezza dello schema in relazione alle proprie esigenze. Ad esempio, il rapporto presentato dal
fornitore di PT e l’eventuale supporto per l’adozione di azioni correttive appropriate, se necessarie,
potrebbero essere criteri importanti per stabilire la qualità dei servizi del fornitore di PT e potrebbero
influenzare le decisioni future riguardanti la scelta del fornitore stesso.

The translation of this CookBook and any additional amendments are the responsibility of ALPI – Rev. 2017 1
EUROLAB “Cook Book” – Doc. N. 2

Per maggiore chiarezza, è importante sottolineare che un fornitore di PT non è un subappaltatore del
laboratorio ma un fornitore di servizi. Di conseguenza non si applica la sezione 4.5 “Subappalto di prove
e tarature” di ISO/IEC 17025 [3] ma si applica la sezione 4.6 “Acquisto di servizi e forniture”. Per quanto
riguarda il laboratorio, il fornitore di PT si trova in una posizione simile rispetto ai produttori di
apparecchiature da laboratorio o di materiali di consumo. La norma ISO/IEC 17025 non prevede
l’accreditamento dei fornitori di PT. Un laboratorio può inoltre decidere se partecipare o meno ad un
particolare schema di PT basandosi sulla propria esperienza passata con lo stesso schema.
Per maggiori informazioni sulla selezione, l’utilizzo e l’interpretazione degli schemi di PT, fare riferimento
al documento EURACHEM [4].

Conclusioni
Il laboratorio si trova a dover prendere varie decisioni quando deve scegliere un fornitore di PT
appropriato. L’accreditamento di un fornitore di PT è solo uno dei criteri possibili. Altri criteri tecnici
potrebbero essere più rilevanti.
EUROLAB sostiene l’approccio secondo il quale un laboratorio dovrebbe scegliere lo schema di PT più
adatto alle sue esigenze. Il laboratorio dovrebbe quindi valutare l’appropriatezza di uno schema alla luce
dei risultati ottenuti. Questo vale anche per i fornitori di PT accreditati.

Riferimenti
[1] Documento di sintesi EA, EUROLAB, EURACHEM su “Il problema del “trade-off” tra la partecipazione al
proficiency testing e il livello e la frequenza delle attività di sorveglianza, 2004
[2] EA 3/04 (rev01), “Utilizzo del proficiency testing per l’accreditamento nelle prove”, www.european-
accreditation.org
[3] ISO/IEC 17025:2005, “Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura”
[4] Guida EURACHEM sulla “Selezione, utilizzo e interpretazione degli schemi di proficiency testing (PT) da
parte dei laboratori”, 2000, www.eurachem.org

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