Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
il mitico hackintosh bootabile non più solo sulle care macchine Mac
ma anche sui semplicissimi PC (Intel o AMD) con SSE2 o SSE3
REQUISITI:
Processore: con almeno SSE2 (Potete controllare con un programma di scansione come
EverestHomeEdition freeware)
RAM: 1 o 2GB
Scheda Video: almeno 128MB se è maggiore sarà migliore
DOWNLOAD:
GUIDA
ERRORI ALL'AVVIO
Se all'inizio del boot incotreremo dei codici o dei messaggi di errore o si riavvierà il pc misteriosamente
non preoccupatevi, in ogni caso, proviamo alcuni comandi che magari possono risolvere il problema.
Oltre al solito “-v arch=i386“, possiamo provare con il solo “-v” per avviare il tutto a 64-bit (da eseguire
solo se il processore supporta questa architettura). Altri comandi:
“-v -x” o “-v -x arch=i386” (per lanciare il tutto in “safe mode”)
“-f” o “-f arch=i386” (per avviare Snow Leopard “forzandolo” a ricostruire la cache delle estensioni);
“-s” o “-s arch=i386” (per “bootare” nella modalità linea di comando a singolo utente, da qui è possibile
lanciare altri comandi);
“-F” o “-F arch=i386” (per ignorare i file di configurazione, sconsigliabile come ma a volte funziona);
“-v cpus=1” (per “dire” al sistema quante CPU o Core vengono usati, molto utile per tutti gli utenti Core
Duo);
“-v platform=X86PC” (per coloro che hanno problemi con il boot normale ed hanno una macchina a 32-
bit);
“Graphics Mode=LarghezzaxAltezzaxProfondità” (per esempio “1024x768x32″ – come intuibile, per
impostare una particolare risoluzione – N.B.: per le scheda grafiche VESA 3.0, bisogna digitare anche il
valore di aggiornamento dopo il simbolo “@”; per cui, il tutto diventa 1024x768x32@75);
“-v idlehalt=0” (dovrebbe fermare lo “stuttering”, traducibile con gli scatti che fa il processore,
solitamente i Core Duo);
Per altri “tips & tricks“, si veda questa interessantissima pagina (in inglese, qui una versione tradotta
automaticamente con Google Translator).
IMPOSTAZIONI BIOS
Spesso, sono le impostazioni predefinite del BIOS che portano ad un punto morto i nostri tentativi. Per cui
assicuriamoci di modificare le impostazioni del BIOS in modo da ottenere i seguenti risultati (lascio i
termini nella lingua originale, visto che praticamente tutti i BIOS in circolazione usano l’inglese di
default):
- Advanced BIOS Features:
HDD S.M.A.R.T. Capability [Enabled]
CPU Enhanced Halt [Disabled]
CPU Thermal Monitor [Disabled]
CPU EIST Function [Disabled]
- Integrated Peripherals:
USB Keyboard Function [Enabled]
USB Mouse Function [Enabled]
SATA RAID/AHCI Mode [AHCI]
Onboard SATA/IDE Device [AHCI]
- Power Management Setup:
HPET Mode [64-bit Mode]
Ovviamente, prestare la massima attenzione durante le modifiche. Una impostazione male settata
potrebbe portare a ben altri punti morti. Se nemmeno dopo le modifiche avremo risultati aggiorniamo il
bios cercando i driver su google.
INSTALLAZIONE
3. Il filesystem FAT32 che abbiamo creato, non va proprio giù al leopardino delle nevi, che vuole
necessariamente personalizzare il tutto con usando il filesystem preferito lì a Cupertino, l’HFS+. Niente
paura, proprio “Utility Disco” ci offre gli strumenti necessari per accontentare il viziato leopardo bianco.
Basta infatti scegliere, proprio nella menù a tendina “Formato Volume” della scheda “Inizializza“, “Mac
OS esteso (Journaled)” e quindi come nome un “Snow Leopard OSx86” (o qualsiasi altra cosa che fa intuire
chi dorme in casa)
4. Diamo quindi il via al processo cliccando sul pulsante “Inizializza” (per due volte). Concluso il
processo, chiudiamo la finestra e ci in pochi secondi avremo da compitere la scelta della partizione in cui
installare Snow Leopard. Dopo tanta fatica è pronta, basta selezionarla dalla finestra e cliccare su
“Continua“
6. Questa è una fase molto importante. E, come alcune descritte inizialmente, non ha un perfetto
“standard” per tutti i computer, ma varia a seconda dell’hardware che monta il PC. Se quindi
l’installazione non andrà a buon fine sarà questa la parte in cui giocare/tentare con le scelte di un
componente aggiuntivo o dell’altro.
In primo luogo, spuntiamo le prime due opzioni “Mac_OS_X_10.6.1” e “Mac_OS_X_10.6.2” (sono i combo
update che aggiornano automaticamente Snow Leopard alla versione 10.6.2), così come (da selezionare
solo e soltanto se il nostro processore è un Intel, altrimenti passare al successivo paragrafo)
“Chameleon_RC3_PCEFI_10.5” (uno fra i migliori boot manager in grado di gestire Snow Leopard – Più
tardi lo aggiorneremo all’ultima versione disponibile, la 10.6), contenuto in “Boot_Loaders_Intel_Only“
7. Scendendo, troveremo il menù a tendina dei “Kernels“. Sono tre i kernel opzionali, da scegliere nel
caso in cui si stia installando Snow Leopard in un netbook o altro PC con un processore Intel Atom (in
questo caso spuntare “Intel_Atom_10.2.0“), in un computer con processore AMD (spuntare
“Mobdin_Kernel_10.0“)
10. La soluzione sta proprio nelle patch. Difatti, bisogna installare “LegacyAppleIntelPIIXATA” e
“IOATAFamily_Fix“, contenuti nel sotto-insieme “SATA_ATA_Fix“, come mostrato nell’immagine a seguire.
Installati entrambi, il problema svanirà per sempre
11. Conclusi i lavori con il menù “System_Support“, facciamo un passo avanti (o per meglio dire in
basso). In “AMD” troviamo altre patch, che però sono utili solo ai PC con processore AMD. Leggendo la
descrizione delle patch, installiamo quelle che più si adattano alla nostra macchina
12. Tutte le categorie più importanti sono state elencate e spiegate per benino (mancano solo i
programmi assolutamente superflui presenti in seguito, come “QuickTime 7“, “X11“, i “Font Aggiuntivi” e
“Rosetta“). Avremo quindi una soluzione simile a questa