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CORMOFITE

Sono le prime piante ad uscire dall’acqua e ad adattarsi alla vita subaerea.

È vantaggiosa sia per quanto riguarda la quantità di energia


solare disponibile sia perché essa offre maggiori agevolazioni
nell’approvvigionamento di anidride carbonica, poiché
nell’aria la sua velocità di diffusione è maggiore e pertanto si
realizza attorno alla superfice della pianta un ricambio molto
più rapido di quanto non avvenga attorno ad un’alga.

Ma queste piante terrestri dovranno mettere in atto svariate strategie per sopravvivere:

cutina: sostanza idrofoba che protegge la pianta dall’essiccamento e blocca l’eccessiva


traspirazione, in queste piante infatti, l’acqua e i Sali minerali in essa disciolti non sono più
assunti da tutte le cellule della superficie, per questo motivo per la necessità di trattenerle la
parete esterna a contatto con l’atmosfera è resa impermeabile grazie all’impregnazione con
cutina.

stomi: regolazione degli scambi gassosi necessari per la respirazione e la fotosintesi, sono
necessari dopo l’impregnazione con cutina.

Epidermide: sostituita da sughero impregnato di suberina

Tessuto legnoso: ad esso è affidato il trasporto dell’acqua nella pianta, le sue pareti sono
impregnate di lignina. Questo tessuto percorre la pianta congiungendo la porzione assorbente
con tutte le altre parti della pianta.

Cribro o floema: congiunge le sedi della fotosintesi con le radici e le altre zone della pianta
dove vi sia consumo o immagazzinamento.

Tessuti meccanici: le piante di modeste dimensioni sono in grado di mantenere la struttura


eretta grazie al turgore cellulare. Gli organismi più grandi e quelli che vivono dove spesso si
verifica deficit idrico, necessitano di specializzazioni. Compaiono così i tessuti meccanici che
hanno il compito di mantenere il più possibile forma e posizione inalterate.
Ciclo ontogenetico
Nelle cormofite si ha alternanza di Generazione (meiosi intermedia) in cui lo Sporofito inizia
sempre il suo sviluppo come parassita del gametofita.
La gamia è sempre oogama.
Nelle cormofite meno evolute il gamete maschile necessita di un velo d’acqua per poter nuotare. Il
gamete femminile, dal quale dopo la fecondazione prenderà origine lo zigote e dove sono
accumulate le sostanze di riserva, viene trattenuto ed è di solito protetto dai tessuti della pianta
madre.
L’oosfera NON abbandona l’archegonio
DEVE essere fecondata IN SITU, qui deve essere raggiunta dagli spermi.
Lo zigote ha la capacità di formare tutti gli organi della pianta adulta, si sviluppa nell’archegonio, in
contatto con la pianta madre, dalle sue prime divisioni mitotiche prenderà origine l’embrione, che
è lo stadio giovanile del diplofito.
Le cormofite possono essere:
Isospore
Con Gametofiti monoici (archegoni E anteridi)
Con Gametofiti dioici (archegoni O anteridi)
Con Sporofito sempre monoico sono le Cormofite meno evolute
Eterospore
due tipi di Gametofiti: il Maschile e il Femminile e con lo sporofito Dioico (Microspore e
Macrospore) oppure con sporofito Monoico

Le cormofite si distinguono in 2 gruppi.

Aspermatophyta Spermatophyta
L’embrione produce subito lo sporofito Prima della formazione dello sporofito c’è
che rimane in connessione con il bisogno di un periodo di riposo. Si forma il
gametofito da cui trae il nutrimento fino SEME che è un ovulo trasformato che pùo
all’autosufficienza. Si dividono in: resistere anche lunghi periodi. Si dividono in:
Briofite Angiosperme
Pteridofite Gimnosperme

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