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Monastero S.

Chiara
Novena di s. Chiara 2013

BENEDETTO SII TU, SIGNORE, CHE MI HAI CREATA”


Introduzione:

Con queste parole compiva il suo pellegrinaggio


terreno colei che aveva fatto di tutta la sua vita
un continuo rendimento di grazie, perché aveva
“amato con tutta se stessa Colui che tutto le si
era donato”.
Stiamo parlando di CHIARA donna, cristiana,
pianticella di Francesco. Chiara ci viene incontro
e si offre a noi come un’esperta di umanità.
DONNA quanto mai ATTUALE, perché donna
pienamente radicata nel Vangelo, che è perenne
novità; ma anche quanto mai attuale perché pie-
namente donna, perché pienamente umana.
Donna che si è presa cura della sua umanità e
dell’umanità delle sue sorelle e ha fatto della sua
carne una trasparenza del Vangelo. Donna vera-
mente povera perché totalmente arresa allo
sguardo del Padre; donna innamorata di Gesù,
attirata dalla bellezza di uno Sposo “povero e
crocifisso”, trasformata interamente nell’imma-
gine dell’Amato; donna “bruciata dall’ardore
della Carità CHIARA: DONNA DA SCOPRIRE,
da conoscere, donna con cui intrattenersi e con
cui stringere amicizia, da cui lasciarsi prendere
per mano sulle vie audaci e sconosciute dello
Spirito. E’ quello che desideriamo fare in questo
anno… e scopriremo in lei uno SPECCHIO DI
PURO VANGELO!
Monastero S. Chiara
Via San Bartolomeo n°6
67016 Paganica (L’Aquila)
Tel.: 0862/680529

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1° giorno: 2 Agosto
CHIARA DONNA

Chiara è il cuore che batte al femminile nell’ideale di Francesco, è la


pianticella che non rinuncia al suo essere donna, che vive in pienezza la
sua vocazione alla nuzialità, che sa dare voce al desiderio d’amore della
sposa e sa godere delle tenerezze dello Sposo, ma sa anche seguirLo,
con l’ardore e la tenacia di un’amante appassionata, fino alle estreme
conseguenze, fino al dono della vita sulla croce. “Medita, contempla e
brama di imitarLo”, scrive in una sua lettera…
E’ solo di una donna, e di una donna innamorata, saper vedere, su un
Volto sfigurato dal dolore, “il più bello tra i figli dell’uomo”, saper rico-
noscere, nelle ferite di una carne lacerata dai chiodi, “lo splendore
dell’eterna gloria”, la bellezza bruciante dell’Amore.
Ed è solo un cuore di donna che sa cogliere le impercettibili “carezze”
dell’Amato, sa lasciarsi attrarre e sedurre dal solo “profumo” del suo
passaggio, sa “ricalcare le orme” da Lui lasciate senza neppure vederLo
chiaramente, in un desiderio che cresce e divie-
ne sempre più ardente…
Chiara è la donna che ci insegna l’arte dell’Amore:
l’arte del desiderare e del cercare, l’arte del sa-
per godere senza mai possedere, l’arte del do-
narsi senza misurare, l’arte di intuire ciò che
abita il cuore dell’Amato per lasciarsi plasmare
dal suo sguardo e dal suo Volere…
Chiara ci insegna l’arte di essere donne, in un
mondo che ha tanto bisogno di femminilità, di
grembi che accolgono e custodiscono la Vita e la
ridonano ricca di umanità, traboccante di tene-
rezza!

Segno: Alla conclusione del vespro, a ciascuno viene consegnato un


lumino da accendere in questi giorni della preghiera per chiedere a
chiara di aiutarci a crescere nella fede.

2° giorno: 3 Agosto
CHIARA DONNA CRISTIANA

Il Vangelo, tanto per Francesco quanto per Chiara, non è semplicemente


un libro, ma una persona, la persona di Gesù Cristo. Chiara fa del Van-

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gelo la forma di vita sua e delle sorelle perché desidera aderire total-
mente al Signore e ad una somiglianza totale con Lui.
PREGHIERA PER LA NOVENA Chiara donna cristiana, interamente dedicata allo Sposo, che desidera
ardentemente seguire il Crocifisso e trasformarsi totalmente in Lui. Tan-
to era la seduzione sperimentata dell’amore del Signore Gesù!
L’Ascolto sine glossa del Vangelo, la conformità e la sequela delle orme
O amabile S. Chiara, di Gesù è quello che permetterà a Francesco e a Chiara di accedere com-
Tu che ricalcando le orme pletamente nel mistero di Dio amore.
Chiara è donna cristiana perché totalmente centrata in Gesù Cristo, una
della vergine Maria sposa profondamente innamorata dello Sposo.

sei stata madre nel corpo mistico di Cristo, Segno: Dopo il canto del Magnifica ciascuno pone le proprie mani sul
donaci il tuo amore per la Chiesa Vangelo. Chiediamo a Chiara donna Cristiana il dono di una vita radi-
cata in Cristo.
e per tutti i fratelli.
Tu che, nelle tue ultime parole, 3° giorno: 4 Agosto
hai benedetto il Signore per averti creata, CHIARA SORELLA
ottienici di comprendere Francesco e Chiara vivono la sequela di Cristo povero nella comunione
il grande dono della vita e della vita fraterna. Per Chiara la fraternità è l’ambito privilegiato dove si
dà testimonianza di un Dio che è comunione nella diversità e diversità
la gioia di stare insieme. nella comunione. Chiara ascolta la voce di Dio nelle sorelle, vede in loro
il volto di Dio, serve il cuore di Dio prendendosi cura delle sorelle e
Fa che un giorno possiamo raggiungerti amando loro ama Dio. Chiara è la donna della cura perché non ha paura
per lodare e cantare con te di toccare le “piaghe” della sua umanità e dell’umanità delle sue sorelle:
non ne ha paura perché il suo Dio è il Dio che ha stretto un’Alleanza
le misericordie del Signore. Nuova con la nostra carne, che si è fatto Egli stesso carne per trasforma-
re in Vita Eterna tutto ciò che è umano.
Amen. Chiara è colei che sa prendere tra le mani i piedi, le
parti più povere e sporche, delle sue sorelle con la
stessa delicatezza con la quale prende tra le mani il
Corpo del Signore e sa baciarli con la stessa dolcez-
za che riserba allo Sposo.
Chiara è la donna che non si vergogna di “pulire i
sedili delle sorelle inferme”, semplicemente perché
non si vergogna di nessun aspetto della sua umani-
tà: è oggetto della sua tenerezza e della sua cura e
in questo modo la salva, le restituisce bellezza e
dignità. Basta leggere la Regola scritta da Chiara
per accorgersi dei tratti di una donna libera, che si
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prende cura di tutte e di ciascuna sorella: libera riguardo al cibo, perché, 9° giorno: 10 Agosto
mentre afferma : “ le sorelle digiunino in ogni tempo”, si affretta ad aggiun-
CHIARA DONNA PROFETICA
gere: “ ma in tempo di manifesta necessità non siano tenute al digiuno corpo-
rale”; libera riguardo al vestire, perché , mantenendosi ferma nel
“pregare caldamente di vestire sempre indumenti vili”, si mostra così duttile Quanto CREDITO nello sguardo di Chiara sulle sue sorelle, presenti e
nel sottolineare che “i vestimenti siano secondo la qualità delle persone, i future! Quanta fiducia nell’ Opera della Grazia e nel discernimento del-
luoghi e i tempi, conforme alla necessità”; libera riguardo alla clausura, per- lo Spirito che, dentro e oltre ogni debolezza umana, saprà custodire la
ché, senza porre limiti predefiniti e fissi, osa affermare: “ non è lecito usci- vena sorgiva e l’ispirazione originaria del carisma nel mutare dei tempi!
re fuori dal monastero senza un utile, ragionevole, manifesto e approvato moti- Sì, Chiara si svela a noi veramente come una DONNA PROFETICA,
vo”. perché è colei che sa guardare la realtà con gli stessi occhi creativi di
Dio, restituendole significato e senso, autenticità e bellezza; perché è la
Segno: Da Chiara impariamo la bellezza di prenderci cura gli uni degli donna che non chiude mai la vita dentro schemi precostituiti, ma la apre
altri, toccando le ferite, gioendo dei doni, pregando per il fratello o del- continuamente agli orizzonti sconfinati di una Promessa alta e di una
la sorella chi abbiamo accanto. Al posto del responsorio ciascuno bene- Parola fedele; perché è l’amante che sa sognare lo stes-
dirà il fratello che è accanto segnandolo con la croce e dicendo: so Sogno di Dio sull’uomo e non accetta mai di abbas-
sarlo alle logiche umane del calcolo e del guadagno. E’
Il Signore sia sempre con te e faccia che tu sia sempre con Lui. la profezia di Chiara che oggi ci viene incontro e ci in-
terpella. Desideriamo lasciarci prendere per mano da
4° giorno: 5 Agosto lei e lasciarci introdurre nel suo “ andare obbedendo”
CHIARA DONNA POVERA al vento dello Spirito: vento che non si sa di dove venga e dove vada,
vento che non si lascia possedere o fermare, vento di un mormorio leg-
Per Francesco e Chiara la povertà ha un volto e un nome, quelli di Gesù gero che si può udire solo nel silenzio di un’attenzione vigile e amorosa.
Cristo, povero e crocifisso e trova la sua massima espressione nel vivere Ma di una cosa Chiara è certa: se questo vento è imprevedibile, è anche
senza nulla di proprio. Seguire l’insegnamento di Gesù Cristo è anzitut- l’unico che la può condurre nella “cella inebriante”, nella stanza dell’inti-
to abbracciare la sua povertà, seguire le sue orme, imparare da Lui l’e- mità e dell’amore, dove potrà gustare “la segreta dolcezza che Dio riserva
spropriazione più radicale: quella della propria volontà. Il senso ultimo per coloro che lo amano”.
della povertà è testimoniare che Dio è la vera ricchezza del cuore uma-
no. E’ l’Altissima Povertà, gelosamente difesa e custodita fino alla fine, Segno: Dopo la lettura, la Madre apre il vasetto di nardo posto sull’alta-
il vero “ privilegio” che la rende audace nella sequela, che la lancia libe- re, segno della profezia di Chiara che ancora oggi si spande sul mondo
ra e senza paure sulle vie insospettate della Grazia, che “non permette portando a tutti il buon profumo di Cristo.
nemmeno alla polvere di ritardarne l’andare”.
E' il suo “non possedere” che permette a Chiara di essere così leggera da
lasciarsi trasportare dal vento dello Spirito e “di aderire con tutte le fibre
del suo cuore” al Dio inaudito e sorprendente che le si svela passo dopo
passo.
Allora sì, il volto di Chiara ci appare in tutta la sua nuda bellezza: è il
volto di una donna povera e arresa all’Opera di un Altro, è il volto spo-
glio di un cuore libero che non ha trattenuto nulla per sé e che si è “ tra-
sformato interamente nell’ immagine dell’Amato”.
Così è Chiara davanti al suo Dio e al Sogno di “Altissima Povertà” su di
lei e sulle sue sorelle.

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to Padre la Forma di Vita che Dio le aveva ispirato, e solo il giorno
precedente alla sua morte potrà tenere fra le mani e baciare, con tutto Segno: Al posto del Responsorio ciascuno getta
l’ardore del suo cuore, quella Regola, la prima scritta da una donna, un po' di terra in un vaso, segno del desiderio di
finalmente approvata. voler vivere come Cristo, totalmente affidati al
E’ la FEDE DI UNA DONNA quella di Chiara, e come tale è una fede Padre, certi che nelle sue mani la nostra terra darà
che vive la dimensione tipicamente materna dell’ATTESA. E’ inscritta il suo frutto.
nell’identità stessa femminile la capacità di essere un grembo accoglien-
te in attesa del compimento di una VITA NUOVA: Vita che la donna 5° giorno: 6 Agosto
teneramente custodisce, che ardentemente desidera, a cui appassionata- CHIARA FIGLIA DEL PADRE CELESTE
mente si lega, ma Vita che non le appartiene, che non può trattenere…
che è chiamata a donare! Chiara sa credere perché SA VEDERE, nello svolgersi dei giorni, i segni
E’ una FEDE NUDA la fede che passa attraverso il crogiuolo dell’attesa concreti di una Promessa Alta che si compie nel “piccolo” della vita più
e il frantoio della solitudine: è una fede povera, spogliata da ogni aspet- ordinaria, sa meditare e gustare “gli immensi benefici” di cui il Donatore
tativa, pretesa o possesso. continuamente ricolma lei e le sue sorelle, sa scorgere il tracciarsi di una
Chiara, in quei lunghissimi anni di attesa, ha conosciuto, ha saputo che via che Qualcuno apre davanti a lei, ma che ancora non sa dove la con-
quella Vita Nuova, che stava nascendo in lei e attraverso di lei, non era durrà. La sua fede è nutrita da questi segni, è sostenuta dalla memoria
sua, era nelle mani di un Altro e a Lui doveva essere restituita, riaffida- grata di questi benefici, è custodita da una Parola che la accompagna
ta, riconsegnata, se voleva che continuasse a vivere e a crescere… come lampada per i suoi passi.
FEDE SOFFERTA, dunque, la fede di Chiara, ma fede “che non indietreg- Chiara è la discepola del Dio dell’Impossibile, che crede al compiersi di
gia davanti a nessuna fatica”, come ama scrivere lei stessa nel suo Testa- questo Impossibile nella nostra storia di uomini, che si gioca totalmente
mento. Fede che conosce il travaglio del vivere, ma che non le impedisce perché si compia, ma non se ne impossessa mai e lo riconsegna conti-
di continuare ad “ avanzare con passo leggero” e deciso sulla Strada che il nuamente alla Custodia sicura del Grande Donatore.
Figlio di Dio le ha tracciato e che Francesco le ha indicato: “ non permet- Sì, Chiara, la donna generata continuamente dal Padre, trasformata pro-
tere neppure alla polvere di ritardare il tuo andare” chiede alle sue figlie e gressivamente nell’immagine del Figlio, abitata interamente dalla Pre-
sorelle… senza amica dello Spirito, è colei che ci può introdurre nell’intimità del
FEDE TENACE E CORAGGIOSA, quindi! Sì, ma che non affonda le sue nostro Dio e ce ne può svelare i segreti. Chiara vive dello sguardo d’A-
radici nella forza umana o nella resistenza psicologica di Chiara: la fede more del Padre Celeste, rinasce ogni giorno alla sua identità di Figlia dal-
testarda di questa donna ha la forza della tenuta di tutta una vita perché la cura e dalla tenerezza del Grande Donatore; Chiara sa, con la certezza
nasce da una Fedeltà che è Eterna, si fonda sulla Tenacia stessa di Dio, si della fede, che non solo lei, ma anche il piccolo gregge delle sorelle pove-
alimenta della sua stessa Passione per l’uomo, della sua Pazienza che re ha nel Padre delle Misericordie la sua origine e il suo principio: Lui le
dura da secoli, del suo Perdono che crea sempre nuove possibilità di ha volute, le ha chiamate, le ha generate fin dall’Eternità. E Chiara si
vita. affida come un bimbo nelle braccia della propria madre: il Padre sa,
questo le basta…Colui che nutre gli uccelli del cielo e veste i gigli del
Segno: Al termine del Vespro viene consegnato a ciascuno una frase campo non le lascerà mancare di nulla! Per questo non ha bisogno di
della Forma di Vita delle sorelle povere, scritta da S. Chiara, di cui oggi trattenere qualcosa per sé: la sua vita è lode del Signore perché è un conti-
ricordiamo l’approvazione. nuo restituire a Lui quei benefici immensi di cui è ricolmata, è un riconse-
gnare , moltiplicati, i talenti ricevuti per sola Sua Misericordia e Grazia.
Ed ecco che Chiara ci svela il primo segreto del Volto di Dio: il nostro
Dio è un Dio AFFIDABILE, SEMPRE! E’ un Padre che ci tratta come figli
unici e prediletti, che mette nelle nostre mani tutta l’eredità destinata ai
figli: la Sua stessa Vita Divina. E Chiara esplode di gratitudine di fronte

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a un Dio così: “ Benedetto sii Tu, Signore, che mi hai creata” dirà al termine 7° giorno: 8 Agosto
della sua vita, “e SEMPRE mi hai amata come una madre il suo figliolino”.
CHIARA DONNA ALLA SEQUELA DELL’AGNELLO
Segno: Dopo la preghiera del Padre nostro, ciascuno scrive il proprio
nome in un foglio bianco, che poi verrà posto sull’altare, segno che affi- Quale fedele pianticella di Francesco, che sempre ha
diamo totalmente la nostra vita al Padre delle misericordie come ha fat- amato chiamare lo Spirito Santo “vero ministro gene-
to Chiara. rale dell’Ordine”, Chiara non vuole e non può
“imbrigliare” il soffio creativo della Grazia e, mentre
6° giorno: 7 Agosto invita le sue sorelle a “ seguire l’Agnello dovunque va-
da”, lasciando aperto il luogo e il modo di questo an-
CHIARA ABITATA DALLO SPIRITO SANTO dare, è lei stessa a correre senza stancarsi mai, attratta
dal profumo inebriante e inafferrabile dello Sposo.
Chiara è la donna che non appartiene più a se stessa, ma che appartiene Chiara è una donna e, in quanto tale, ha bisogno di
totalmente ad un Altro, che sogna il suo stesso Sogno, che respira col guardare e di specchiarsi: lei è la donna che si specchia
suo stesso Respiro : lo Spirito Santo! continuamente nel Figlio, nel Volto di Lui scopre il
Però Chiara non vive tutto questo in virtù della suo vero volto e nelle ferite di Lui, crocifisso, vede le
sua forza: Chiara diventa ciò che contempla per- ferite della sua umanità, amate e redente, divenute generatrici di vita…
ché è una donna ABITATA; il vaso di creta della E’ un Dio povero quello in cui Chiara scruta continuamente il suo volto:
sua vita contiene un Tesoro di Gloria inesauribi- un Dio che nasce povero in una greppia, che vive senza avere dove po-
le; la soavità del suo Dio le pervade tutta l’anima, il sare il capo e che muore nudo sulla croce. Chiara non si stanca di guar-
suo Amore la ricolma; tutte le fibre del suo cuore so- dare questo Dio arreso nelle mani dell’uomo, mendicante della sua li-
no attraversate dalla Grazia. Chiara è una donna bertà: e specchiandosi unicamente in Lui ne viene sempre più attirata,
“PIENA” della vita stessa di Dio, bruciata da un trasformata, conformata…
Fuoco che, dal di dentro, la rinnova, la trasfor- Così il suo volto povero e spoglio diviene epifania del VOLTO POVERO
ma, la muove…Chiara è colei che cresce ogni del Figlio, riflesso della sua Luce Perenne, specchio trasparente della Bel-
giorno di più nella DINAMICITA’ dello Spirito: lezza che salva: la Bellezza nuda e bruciante della Croce!
ed è questo suo incessante crescere nel bene, que-
sto suo imparare continuamente da Lui, questo Segno: Dopo la lettura, con la certezza che l’amore di Cristo rende felici,
suo avanzare senza arrestarsi mai che la rende ai ciascuno bacerà l’icona dello Sposo.
nostri occhi epifania di un terzo Volto segreto di
Dio: il Dio che è perenne NOVITA’, che è sem-
pre ALTROVE rispetto ai nostri schemi mentali, che è comunque IL DI- 8° giorno: 9 Agosto
VERSO, L’ALTRO per eccellenza. Il Dio che è ETERNO MOVIMENTO
perché è Eterna Relazione: e la relazione chiede sempre un cammino, un
CHIARA DONNA PIENA DI FEDE
cambiamento, un uscire da sé e un andare verso…
Chiara crede perché vede, ma anche e soprattutto perché NON VEDE:
Segno: Al termine del Vespro cantiamo insieme il canone: perché sente la lacerante distanza tra il Sogno di Dio e il suo calarsi nel
vissuto reale di S. Damiano, perché avverte tutta la “follia” di questo
Tu sei sorgente viva, tu sei fuoco, sei carità. Sogno e conosce tutta l’incomprensione, non solo del mondo, ma anche
Vieni Spirito Santo vieni Spirito Santo della Chiesa, davanti a quel “ Privilegio della Povertà” che chiede di veni-
re alla luce attraverso di lei. Chiara dovrà attendere, non qualche mese
o qualche anno, ma tutta la vita prima di vedere riconosciuta dal San-

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