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Cosa significa “Centro di Gravità Permanente”?

Qual è il significato di “Centro di Gravità


permanente” di Franco Battiato? La canzone è
famosa, ma non tutti sanno che l’espressione possiede
un’origine antica…
Caro lettore e cara lettrice, cosa significa “Centro di Gravità Permanente”?
È ormai da tanto che volevo scrivere questo Spiraglio, anche per rendere omaggio a uno dei miei
cantautori preferiti, che ha ispirato milioni di ascoltatori, spingendoli a riflettere sui suoi testi, non
certo di immediata comprensione.
Come vedremo, l’espressione ha un profondo significato spirituale e, in particolare, indica
un percorso di consapevolezza che ognuno può intraprendere.
Anche tu, ovviamente ?
Attivare il proprio centro di gravità permanente, infatti, cambia la nostra vita…
…in meglio, ovviamente!

Ma andiamo ad esplorare di cosa si tratta.


L’uomo prima del sentiero spirituale
Tutti siamo soggetti a mutamenti, cambiamenti di umore e di idea, reazioni imprevedibili ed
emozioni indesiderate.
Se ti trovi qui, su Spiragli di Luce, può darsi che tu abbia avuto la sensazione che la vita sfugga
dalle tue mani, a causa del fatto che gli eventi si susseguono senza possibilità
di previsione e controllo.
E se ti dicessi, invece, che l’imprevedibilità e la sofferenza dipendono proprio dal fatto che
sei sprovvisto del tuo centro di gravità?
Questa è la “cattiva notizia”.

La “buona”, è che tale centro lo puoi costruire lavorando su te stesso.


Sì…ma…cosa significa centro di gravità permanente?
Ovviamente questo è il punto di partenza e ci aiuterà, nella comprensione, una bella allegoria.
Il video sul significato di “Centro di Gravità
Permanente”
Prima di proseguire, caro lettore o cara lettrice, devi sapere che a giugno 2021 (sto aggiornando
adesso questo Spiraglio) ho pubblicato un nuovo video in cui parlo proprio del significato di questa
antica espressione.
Troverai concetti molto simili a quelli riportati qui sotto, ma in forma visiva ?
La metafora della carrozza
Fu G. Gurdjieff, maestro di origine armena, a parlare di questa metafora che, a sua volta, riprese da

antichi insegnamenti.

L’uomo è simile a una vettura a cavalli, composta da carrozza, cavallo e cocchiere.


Nella metafora:

?la carrozza rappresenta il corpo fisico


?il cavallo le emozioni e i desideri
?il cocchiere la mente.
La carrozza, pensata dalla natura per viaggiare su strade sconnesse, si è a
poco a poco abituata alle strade cittadine, per scarsa manutenzione, rischia di
rompersi al primo colpo.
Il cavallo è cresciuto come un orfanello maltrattato ed è pronto ad offrirsi a
tutti quelli che gli fanno una carezza.
E il cocchiere è mezzo addormentato e mezzo ubriaco, perso nei suoi sogni…
E il passeggero?
Se c’è carrozza, cocchiere e cavallo, ci sarà anche un passeggero, una persona che conosce
l’indirizzo a cui la vettura deve recarsi.
Il viaggio della vettura è la tua vita e il passeggero è proprio quella parte evoluta di te che,
conoscendo la direzione, dirige ed organizza il nostro sistema psico-fisico.
Ma chi è il passeggero? È presente o assente?
Lascio queste domande in sospeso, per ora, perché voglio, prima, parlarti di un’altra metafora.
La casa senza padrone
Immagina una casa senza padrone.
La servitù c’è, ma il padrone di casa se n’è andato o, forse, non c’è mai stato.
Senza di lui la servitù vive senza regole e nella casa regna il caos.
Arriva il fattorino con il cibo, ma ad aprire la porta va lo stalliere che porta i pasti degli uomini a
cavalli, dunque arriva la biada ma ad aprire la porta va il cuoco e così via.
La servitù vive tra difficoltà, vizi e sregolatezze: una splendida metafora della sofferenza presente
nella nostra vita, prima di intraprendere il sentiero spirituale.
Essa rappresenta le parti che compongono la tua personalità, e le puoi assimilare alla triade cavallo
– cocchiere – carrozza dell’esempio precedente.
La buona notizia è che, se lavori nel modo giusto, prima o poi arriverà un personaggio che farà
funzionare le cose.
Il MaggiordomoQuando si creano le condizioni giuste per il suo arrivo, alla casa
giunge un maggiordomo. E il suo semplice arrivo cambia le cose. Sappiamo, infatti, che il

maggiordomo è il “capo” della servitù dunque, una volta insediato, questa non sarà più liberi di

comportarsi come crede.

Il maggiordomo (o testimone) rappresenta una nostra qualità interiore.


Giunti a questo punto, la domanda può essere: tutto questo ci aiuta a capire cosa significa centro di
gravità permanente?
Certamente! Puoi pensare (semplificando) al maggiordomo proprio come il centro di gravità, che
diverrà permanente nel momento in cui avrà dimorato abbastanza a lungo nella casa da far sì che
i servitori siano tornati a comportarsi in modo equilibrato.
Proviamo a parlare in termini concreti?
Certamente: i pensieri si agitano, nella tua mente, totalmente fuori controllo (essi sono come
il cocchiere ubriaco o uno dei servitori viziosi), le tue emozioni fluttuano da un giorno all’altro e
cambiano di continuo, passi dalla tranquillità all’agitazione in men che non si dica (il cavallo o un
altro servitore) ma ad un certo punto giunge un maggiordomo interiore che mette ordine nella tua
interiorità.
Ma come fa il maggiordomo ad arrivare?
So che te lo stai chiedendo, e la risposta è: lavorando su te stesso.
Leggi anche: Lavorare su se stessi: cosa significa e come farlo
Attraverso il lavoro cosciente che svolgi quotidianamente, gli offri la possibilità di comparire nella
tua vita. All’inizio compare per pochi attimi (che, però, sono già sufficienti a “mettere in riga”
la servitù/personalità) ma, piano piano, diventerà sempre più presente.
Centro di gravità permanente – significato spirituale
Il maggiordomo è paragonabile alla coscienza. Nella casa, egli osserva i servitori e
questi cambiano subito il proprio atteggiamento. Allo stesso modo, quando la coscienza osserva le
tue reazioni interiori ed esteriori, queste iniziano a trasformarsi.
Essere “coscienti” significa, appunto, essere presenti di fronte alle
manifestazioni automatiche della nostra personalità o ego.
Esempi pratici?
Come primo passo da compiere in questa direzione, potresti renderti conto che c’è una sorta
di pilota automatico che dirige la tua vita fisica – psicologica ed emotiva.
I pensieri (così come le emozioni), hanno “vita autonoma” e persino il corpo sembra farsi i “cavoli
suoi”: ad esempio quando assumi certe posture, ti mangi le unghie, fumi, ti metti a dieta poi mangi,
ecc. ma di tutto ciò ne ho già parlato, precisamente, in questo post:
Sei sicuro di essere libero? – Sconfiggere gli automatismi per guadagnarsi la Libertà interiore
Aggiungo oggi che lavorare sula presenza significa imparare ad osservarti e ciò fa nascere in te una
qualità nuova, che è proprio il tuo “centro di gravità”. Su questo tornerò a breve ma, adesso, voglio
raccontarti qualcosa Battiato e della sua passione per la spiritualità.
Lo farò nel prossimo paragrafo ma, prima, se questo Spiraglio ti sta piacendo, se vuoi,
puoi rimanere in contatto con pubblicazioni come questa, che trovi (quasi) ogni
giorno su Facebook.
Battiato e Gurdjieff

Le canzoni di Franco Battiato sono ricche di riferimenti alla cultura sufi e alla scuola della Quarta
Via. 
In “Shocking in my town” si parla degli “shock addizionali” che caratterizzano la “legge
dell’ottava“.
In “Segnali di vita” si dice: “è colpa dei pensieri associativi se non riesco a stare adesso qui“.
Il riferimento è a quei pensieri che arrivano da soli e corrispondono allo stalliere svogliato o
al cocchiere ubriaco della metafora, quello che conduce il nostro corpo fisico ed emozionale a
passeggio in modo inconsapevole, tra le strade della vita.
Sui significati delle canzoni di Battiato magari scriverò uno Spiraglio in futuro…ora andiamo a
vedere cosa succede quando…
…il centro diventa permanente
Quanto ti ricordi di fare gli esercizi di presenza? Una volta al giorno? Tre? Dieci?

Finché la presenza (coscienza) è altalenante il centro interiore è ancora “fluttuante” e instabile. Un


attimo prima c’è, un attimo dopo se n’è andato. Magari stai meditando e sei calmo e pacifico ma
solo dieci minuti dopo tua madre o il tuo compagno ti telefonano e perdi la pazienza.
Ecco perché il testo recita

Cerco un Centro di Gravità Permanente


Che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente…
Non sta affermando, ovviamente, che non si può cambiare opinione, sta suggerendo, invece, la
possibilità di costruire un’integrità ed una stabilità interiore che aiutino a vivere con equilibrio.
Osservando le reazioni della tua personalità, essa inizia a trasformarsi e la tua vita cambia
radicalmente.
È proprio quello che mi accadde in quei meravigliosi nove mesi in Colombia, in cui conobbi
il nuovo me stesso.
Curiosità dal testo della canzone
Come prima cosa, ecco il video ufficiale uscito nel 1981: buon ascolto!
Per quanto riguarda, invece, i significati di “Centro di gravità permanente“, questo post ricorda che
“capitani coraggiosi” è un romanzo di R. Kipling mentre i “gesuiti” che “vestiti come dei bonzi per
entrare a corte degli imperatori” sono un riferimento al gesuita Matteo Ricci, accolto alla corte
cinese.
Trovo interessante anche la frase “avrei bisogno di…“, non conclusa, che si trova tra un ritornello e
l’altro.
“Bisogno” può essere letto come desiderio (nella metafora, il cavallo) e l’insegnamento buddista ci
ricorda quanto questo rischi di rendere schiavo l’uomo: si corre da un obiettivo all’altro e
soddisfatto un bisogno se ne trova sempre uno nuovo…senza comprendere che i bisogni esteriori,
quasi sempre, sono “pezze” che mettiamo alle mancanze che sentiamo di avere, in realtà, nella
nostra interiorità.
Una domanda ancora senza risposta
Abbiamo indagato cosa significa centro di gravità permanente e visto anche alcune curiosità sul
testo. Rimane però una domanda.
E il padrone di casa chi rappresenta?
Per stimolare la tua curiosità e la tua capacità di riflessione preferisco non rispondere (per ora) a

questa domanda! Ma se vuoi riportare le tue intuizioni nei commenti le leggerò volentieri! 


Posso suggerire però che il maggiordomo prepara l’arrivo del padrone di casa…e questa è già…
un’indicazione direi fondamentale sul lavoro su di sé…affinché il misterioso proprietario possa
tornare…c’è bisogno infatti di ordine, di armonia nelle emozioni e di chiarezza mentale.
Non è un caso che Battiato intitolò l’album che contiene questo brano “La voce del padrone”.
Cosa significa centro di gravità permanente: per
concludere…
Se sei arrivato fin qui, immagino che questo Spiraglio ti abbia, forse, appassionato al punto da
chiederti: ma come si sviluppa la presenza?
Cosa posso fare per far arrivare il mio maggiordomo?
Il primo suggerimento che posso darti, è leggere il seguente Spiraglio:
Il Ricordo di sé – Un potente esercizio di Presenza
Se, poi, vorrai un’esperienza più approfondita, qui trovi un VideoCorso in cui racconto come
eseguire esercizi di presenza col preciso focus di trasformare le emozioni negative.
Si chiama “Equilibrio Emozionale Alchemico” e lo trovi qui:

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Infine – e poi, promesso, abbiamo finito – se vuoi scoprire una chicca su un altro significato di una
canzone di Battiato, dai un’occhiata qui sotto:

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