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Ugo Foscolo:

il sorriso di Venere
e il tormento del poeta
Vita di un poeta ‘‘guerriero’’
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / VITA DI UN POETA ‘‘GUERRIERO’’

UGO FOSCOLO: IL PRIMO PERIODO A VENEZIA

1 DALLA GRECIA
ALL’ITALIA
2 LO
STUDIO
3 GLI
INCONTRI

Nasce nel 1778 a Zacinto Venezia gli offre molte Incontra Melchiorre Cesarotti, di
(oggi Zante), un’isola greca opportunità: è una città ricca, cui segue qualche lezione e di cui
controllata dalla Repubblica di culturalmente vivace e legge la traduzione dei Canti di
Venezia. politicamente indipendente. Ossian.

Da Zante si trasferisce con la Utilizza lo studio per integrarsi Incontra inoltre Isabella Teotochi
famiglia a Spalato, in nel nuovo ambiente, scoprendo Albrizzi, di origine greca come lui, che
Dalmazia, dove inizia a una vera e propria vocazione lo sostiene, ne promuove la carriera e
studiare in seminario. letteraria. lo mette in contatto con alcune delle
Nel suo Piano di studi (1796) personalità più significative dell’epoca,
L’improvvisa morte del padre, registra le letture che si popone come Casanova e Pindemonte.
nel 1788, lo costringe a di fare: i classici, i capolavori
trasferirsi a Venezia. della tradizione italiana e
straniera, ma anche autori
moderni e contemporanei.
Si cimenta in composizioni e
traduzioni.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / VITA DI UN POETA ‘‘GUERRIERO’’

UGO FOSCOLO: LA FASE RIVOLUZIONARIA

1 L’ENTUSIASMO
RIVOLUZIONARIO
2 A MILANO E
BOLOGNA
3 L’ATTIVITÀ LETTERARIA
E MILITARE 4 LA FASE
CREATIVA

Si lascia contagiare Dopo il Trattato di Nel 1799 si arruola nella Nel 1802 pubblica la prima
dall’entusiasmo degli ideali Campoformio, che cede Guardia nazionale della edizione dell’Ortis.
libertari ed egualitari della Venezia all’Austria, si Repubblica cisalpina. Combatte
Rivoluzione francese. trasferisce a Milano, dove a fianco dei Francesi.
incontra Parini e Monti, e dove Nel 1803 pubblica un
Nel 1797 scrive la tragedia diventa giornalista politico. Scrive l’ode A Luigia importante lavoro
Tieste, animata da sentimenti Pallavicini caduta da cavallo. filologico-erudito, la
antitirannici e giacobini. traduzione della Chioma di
Berenice, del poeta
Prosegue l’attività a Bologna, A Firenze conosce Isabella Callimaco.
città in cui inizia a scrivere le Roncioni, che lo ispira alla
Per le sue idee politiche, deve Ultime lettere di Jacopo Ortis. riscrittura dell’Ortis, anche se la Pubblica la raccolta
lasciare Venezia. Raggiunge donna che più influenza il Poesie.
Bologna, dove si arruola nelle romanzo è Antonietta Fagnani
truppe della Repubblica Arese, con cui inizia un’intensa
cisalpina e dove scrive l’ode A relazione e a cui dedica l’ode
Bonaparte liberatore. All’amica risanata (1802).
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / VITA DI UN POETA ‘‘GUERRIERO’’

UGO FOSCOLO: I DISSENSI E L’ESILIO

1 I SEPOLCRI
2 A PAVIA
E FIRENZE
3 GLI ANNI
DELL’ESILIO
4 L’ULTIMO PERIODO A
LONDRA

Nel 1804 si sposta nel Nord Nel 1808 ottiene la cattedra di Quando, nel 1814, gli Austriaci Nel 1816 si trasferisce a
della Francia per arruolarsi Eloquenza all’Università di Pavia. attaccano il Regno d’Italia, Londra, dove cura
nell’armata napoleonica. Nel 1809 pronuncia combatte a Milano per sostenere un’edizione londinese
un’appassionata prolusione, la resistenza. dell’Ortis.
Traduce il Viaggio sentimentale Dell’origine e dell’ufficio della
di Laurence Sterne. letteratura, un manifesto della Nel 1815 fugge in Svizzera, La sua condotta di vita
sua poetica. rinunciando all’incarico di sregolata gli aliena la
Nel 1807 pubblica I Sepolcri e direttore di un nuovo giornale simpatia iniziale dei nobili
Entra in contrasto con il mondo
partecipa all’Esperimento di offertogli dagli stessi Austriaci, inglesi.
intellettuale lombardo, che critica
traduzione dell’Iliade, un che hanno occupato Milano.
per la sua cedevolezza al potere.
confronto tra tre diverse versioni Muore nel 1827, povero e
Decide quindi di trasferirsi a
del primo canto del poema: Diventa definitivamente un ammalato, ma assistito
Firenze, dove si lega a Quirina
emerge chiaramente la sua esule, spesso in fuga per dalla figlia. Le sue spoglie
Mocenni Magiotti.
divergenza con gli intellettuali sfuggire alla polizia austriaca. risposano a Santa Croce, a
del periodo precedente. Scrive Le Grazie, la Ricciarda e Scrive la satira Ipercalisse e Firenze.
la Notizia intorno a Didimo una nuova edizione dell’Ortis.
Chierico.
La bellezza contro il nulla
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA BELLEZZA CONTRO IL NULLA

UNA FIGURA DI INTELLETTUALE NUOVO

A cavallo tra due secoli e due epoche, Foscolo vive in un momento


di svolta per la storia letteraria e culturale italiana.
Con lui si delinea una figura di intellettuale nuovo, che
percepisce un solco profondo tra sé e i letterati della generazione
precedente. Anche in lui è ravvisabile quell’intreccio tra
classicismo e Romanticismo che caratterizza molti degli autori
più significativi tra Sette e Ottocento.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA BELLEZZA CONTRO IL NULLA

UNA NUOVA VISIONE


LETTERATI PRECEDENTI UGO FOSCOLO

CARATTERISTICA DESCRIZIONE DESCRIZIONE


RAPPORTO TRA • intellettuale come guida del potere, collaborazione attiva alla ‘‘cosa
• cortigianeria
INTELLETTUALE pubblica’’
E POTERE
• subordinazione
• utilizzo della parola come strumento che può incidere sugli eventi
• elevata: le vicende narrate sono lo specchio della vita dell’autore:
- la storia di Jacopo Ortis è ispirata alle vicissitudini di Foscolo
COMPONENTE - le figure di Jacopo e Didimo Chierico sono travestimenti letterari che evolvono
• limitata o nulla con l’autore
AUTOBIOGRAFICA
• la vita condiziona la letteratura, la letteratura condiziona la vita: l’autore
plasma un mito biografico di se stesso, modellato sull’eroe romantico
• il mondo è governato dal continuo mutare della materia; i principi alla
base di questo pensiero sono materialistici, meccanicistici, pessimisti
(la storia non tende al miglioramento, ma segue un andamento ciclico
FONDAMENTI DEL • il mondo è governato
dettato dalla Natura; l’uomo tende alla sopraffazione, solo lo Stato può
PENSIERO dalla Provvidenza
garantire il benessere collettivo: con lui l’uomo stipula un contratto
sociale, in cui cede parte della propria libertà in cambio di protezione-
influenza di Vico, del sensismo, di Machiavelli, Hobbes e Rousseau)
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA BELLEZZA CONTRO IL NULLA

I MOTIVI ESSENZIALI DELLA PRODUZIONE FOSCOLIANA

IL MITO
L’identità di un popolo si fonda sul mito, inteso come patrimonio di tradizioni, cultura e storia.
Il mito è espressione dei valori più sacri della civiltà e dell’umanità, è il punto di incontro tra
antichi e moderni. La poesia, dando voce al mito, ha funzione civile e politica.

LA PATRIA
A differenza dell’Illuminismo, che fornisce all’uomo l’identità di ‘‘cittadino del mondo’’,
PRODUZIONE Foscolo sottolinea il forte legame con la patria che ha scelto.
FOSCOLIANA:
I MOTIVI L’ESILIO
L’impossibilità di ricongiungersi con la patria intreccia la vicenda personale, legata
all’esilio, con la vicenda storica: il dramma di esule corrisponde alla distruzione della
patria.

IL FINE DELLA TRADUZIONE


Le traduzioni, accompagnate spesso da commenti, devono ricreare il testo originale nella
nuova lingua. La traduzione è riscrittura poetica, che mira a una restituzione totale del testo
antico, di cui deve essere trasferito il senso originale.
Le Ultime lettere di Jacopo Ortis
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS

IL LIBRO DI UNA GENERAZIONE

Le Ultime lettere di Jacopo Ortis diventa, fin da subito, il libro in cui


si rispecchiano tutti coloro che avevano accolto con favore gli ideali
rivoluzionari, per poi subire una cocente delusione.
Il romanzo riesce a dar voce allo spirito del periodo, diventando il
‘‘libro di una generazione’’, ma non solo.
Di fatto, parla ai giovani di ogni tempo.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS

ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS: LA TRAMA IN SINTESI

Dopo il Trattato di Campoformio Jacopo, un giovane studente che si è unito alle truppe napoleoniche, ha
dovuto abbandonare Venezia, la sua città.
Si rifugia sui colli Euganei, dove incontra Teresa, promessa sposa a Odoardo.
Quando Teresa scopre di essere innamorata di Jacopo, ricambiata, lo rivela al padre, il quale però non
ritiene opportuno sciogliere la promessa di matrimonio, per non compromettere la stabilità economica
della famiglia.
Jacopo si allontana da Teresa, per non farla soffrire. Inizia a peregrinare per l’Italia settentrionale, senza
trovare pace.
Quando viene a sapere delle nozze tra Teresa e Odoardo distrugge tutti i suoi scritti e si uccide.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS

JACOPO E UGO

L’opera prende la forma di un romanzo epistolare contenente le


lettere che il protagonista, Jacopo, invia all’amico Lorenzo Alderani.
Le missive presentate sono unicamente quelle di Jacopo: in questo
modo l’opera diviene una sorta di monologo, che coglie la storia
intima del protagonista. Di fatto, Ortis è l’alter ego dell’autore, che
ne riproduce pensieri e aspirazioni, ma anche esperienze di vita.
Personalità simili, ma non identiche: Jacopo sceglierà il suicidio,
Ugo troverà scampo nella letteratura.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS

LE EDIZIONI DELL’OPERA

Vera storia di due


PRIMA STESURA PRIMA EDIZIONE SECONDA EDIZIONE TERZA EDIZIONE
amanti infelici

1798 1799 1802 1816 1817

editore Marsigli di completamento della l’opera assorbe varie la pubblicazione avviene la pubblicazione avviene
Bologna prima stesura a cura esperienze a Zurigo a Londra
di Angelo Sassoli, su significative di le ragioni della poche correzioni
richiesta di Foscolo Foscolo (amore per rielaborazione sono
Isabella Roncioni e soprattutto politiche
Antonietta Fagnani
Arese) e l’analisi
critica sulla svolta
imperiale di
Napoleone

interruzione per la Foscolo ripudia l’opera, periodo di esilio di


partenza in guerra che non rispetta i suoi Foscolo
contro la coalizione intenti originari
austro-russa
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS

I MODELLI E I TEMI temi

compenetrazione lettura-vita

ULTIME LETTERE DI
modelli JACOPO ORTIS visione pessimista della storia

La nuova Eloisa frustrazione delle illusioni


analogie:
di Rousseau • forma del romanzo epistolare
• tema dell’amore contrastato
I dolori del giovane Werther • conclusione tragica
di Goethe (morte del personaggio centrale) contrasti e tensioni polari

patria - esilio
analogie: differenze: morte - memoria
• lettere di un unico • Goethe: il protagonista esprime un conflitto di
morte: unica alternativa per uno spirito libero, elevata a
mittente natura sociale (artista frustrato dai privilegi
sacrificio (analogia Jacopo - Cristo)
• uomo colto come dell’aristocrazia e dalle convenzioni borghesi)
memoria: unica forma di riscatto conciliabile con il
protagonista, che ama • Foscolo: conflitto di natura politica (le aspirazioni
materialismo foscoliano, si esprime nella forma della
una donna già promessa repubblicane vengono tradite nei fatti)
compassione
• elementi autobiografici
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE ULTIME LETTERE DI JACOPO ORTIS

LO STILE

La forma epistolare conferisce al racconto un’autenticità che non si


discosta troppo da quella della lingua viva.
L’Ortis è ancora intriso di letterarietà: evita termini desueti e arcaici,
ammette alcuni colloquialismi, rifiuta strutture sintattiche innaturali,
ma conosce lo slancio di esclamazioni, apostrofi, interiezioni.
I registri sono vari, legati alla mutevolezza delle situazioni e degli
stati d’animo del protagonista.
I due volti della lirica: le Odi e i Sonetti
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / I DUE VOLTI DELLA LIRICA: LE ODI E I SONETTI

LA LIRICA DI FOSCOLO

Foscolo inizia molto presto a scrivere liriche.


Già nelle sue prime composizioni è evidente il legame sostanziale
che mantiene tra poetica e vita.
Molto critico nei confronti dei propri versi, ne scrive molti, ma ne
rinnega e distrugge la maggior parte.
Pochissimi sono quelli inseriti nella raccolta Poesie. Nella sua
versione definitiva, la raccolta accoglie due Odi e dodici Sonetti.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / I DUE VOLTI DELLA LIRICA: LE ODI E I SONETTI

ODI E SONETTI: CARATTERISTICHE PRINCIPALI A CONFRONTO


ODI SONETTI

CARATTERISTICA DESCRIZIONE DESCRIZIONE


• autobiografismo (io-mondo, sorte avversa, affetti)
• mito della bellezza femminile, consolatrice, ma • poetica delle illusioni (caduche, ma necessarie)
TEMI
vulnerabile, eternata dalla poesia • nichilismo (morte, nulla, oblio)
• arte (capace di riscattare le delusioni)
• sensibilità neoclassica
• Parini (ma con un discorso che trascende le
• Alfieri (ma con maggiore apertura al mondo)
INFLUENZE dimensioni etiche e civili per raggiungere quelle
• Petrarca (per temi, architettura, metrica)
esistenziali e filosofiche)
• Petrarca
• fragilità della bellezza, travolta da un incidente o
dalla malattia (odi: A Luigia Pallavicini caduta da
INSIDIA
cavallo, All’amica risanata). La perdita della salute è • negatività della storia
OGGETTO DI LOTTA
temporanea (tempo che ritorna - tempo ciclico - e
tempo mitico - paragone donna e dea)
METRICA E STILE • ode di orientamento classicista • sonetto ripreso nelle sue varianti
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IL PRINCIPIO DI ORDINAMENTO DELLA RACCOLTA

Per lo studioso Frare, l’ordinamento dei sonetti emula il Canzoniere di


Petrarca.
I Sonetto con funzione proemiale
II Io poetico
III Situazioni di declino
IV Espressioni di amore per le donne
V Espressioni di amore per le donne L’io poetico si stacca dall’io
VI Espressioni di amore per le donne biografico.
VII Io poetico SPECULARITÀ La dimensione soggettiva dell’Ortis
viene superata a favore di un
VIII Espressioni di amore per la patria e la madre maggior distacco, di uno sguardo più
IX Espressioni di amore per la patria e la madre universale.
X Espressioni di amore per la patria e la madre
XI Situazioni di declino
XII Io poetico
La ‘‘resurrezione’’ delle virtù:
il carme Dei sepolcri
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI

L’EDITTO DI SAINT CLOUD

Con l’editto di Saint Cloud:


• i cimiteri devono essere trasferiti fuori dai centri abitati, per motivi
igienici (componente scientifica del dibattito)
• i monumenti funebri sono vietati, per evitare la disparità tra chi può
permetterseli e chi, meno abbiente, non può (componente
politica del dibattito).
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI

LA POESIA CIMITERIALE

POESIA CIMITERIALE
i precedenti

• Edward Young, Pensieri notturni posizione


• Thomas Gray, Elegia scritta in un smentita con
Foscolo
cimitero di campagna i Sepolcri
• James MacPherson, Canti di Ossian

in Italia:
• traduzioni di Cesarotti
(di Ossian e di Gray) inutilità
• Ippolito Pindemonte pietà religiosa tesi materialista delle
sepolture

antitesi
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI

I SEPOLCRI

Il carme Dei Sepolcri, dedicato a Ippolito Pindemonte, viene


pubblicato a Brescia nel 1807. Comprende 295 endecasillabi sciolti
(= non legati da rima). L’opera sostiene l’utilità delle tombe per
conservare la memoria ed esortare alle virtù civili.
Inizialmente il carme non viene accolto con favore: Cesarotti e
Pindemonte sottolineano la difficoltà del testo, Pietro Giordani lo
definisce un ‘‘fumoso’’ enigma, Aimé Guillon lo critica sul ‘‘Giornale
italiano’’.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI

OBIETTIVO, NATURA E MODELLO STILISTICO DEI SEPOLCRI

OBIETTIVO DEL CARME


Il carme sottolinea il ruolo del sepolcro nel celebrare le virtù dell’uomo come cittadino, nella
sua dimensione storica di appartenente a una comunità. La funzione del sepolcro si avvicina a
quella della poesia eternatrice, della memoria che salva dall’oblio e consegna ai posteri.

NATURA DEL CARME


I SEPOLCRI Il carme ha una natura argomentativa: deve, infatti, dimostrare una tesi (l’utilità dei
sepolcri). Affinché non risulti un trattato noioso, l’autore limita al minimo i connettori
logici che esplicitano gli snodi di pensiero (‘‘Ma’’, ‘‘Pur’’) e privilegia i collegamenti
impliciti tra le idee (argomentazione per libere associazioni).

IL MODELLO DELLO STILE ELLITTICO


Il modello di uno stile che lavora per soppressione risale a Pindaro, poeta del VI-V
secolo a. C. Il poeta greco era solito utilizzare passaggi arditi tra un argomento e
l’altro e salti logici (‘‘voli pindarici’’).
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LA ‘‘RESURREZIONE’’ DELLE VIRTÙ: IL CARME DEI SEPOLCRI

IL CONTENUTO DEL CARME

Come indicato dallo stesso autore in una Lettera inviata a Guillon, nel carme sono distinguibili quattro nuclei tematici:

Versi Contenuto

1 1-90
il sepolcro ha un valore affettivo, anche se è illusorio credere in un dialogo
con i defunti

2 91-150
il culto dei morti ha una funzione civile, come dimostra una breve storia dei
sepolcri

3 151-212 le tombe dei grandi uomini esortano a grandi imprese

4 213-295 la poesia, come i sepolcri, tramanda la storia: ha una funzione eternatrice


Didimo Chierico:
il disincanto ironico
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / DIDIMO CHIERICO: IL DISINCANTO IRONICO

DIDIMO CHIERICO: UN NUOVO ALTER EGO (FOSCOLO DIDIMEO)

Jacopo Oris, alter ego di Foscolo negli anni giovanili, viene sostituito
in età più matura da un nuovo travestimento: Didimo Chierico.
Didimo viene presentato come traduttore dell’opera Viaggio
sentimentale attraverso la Francia e l’Italia, di Laurence Sterne,
nell’edizione composta tra il 1812 e il 1813.
Foscolo, infatti, si dichiara autore soltanto di una Notizia intorno a
Didimo Chierico che correda il testo in cui viene presentato il nuovo
personaggio.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / DIDIMO CHIERICO: IL DISINCANTO IRONICO

CHI È DIDIMO CHIERICO

DIDIMO CHIERICO
alter ego di Foscolo in
porta il nome di un età matura
filologo • veste da prete, ma non
assume gli ordini religiosi • ha perso la passione di Ortis
• soppesa ogni parola del suo • è amato dai bambini e • ha acquisito una nota ironica e
scritto gioviale con le donne, è più autoironica di disincanto
• dedica numerose osservazioni schivo con gli uomini
ai poeti • lontano dalla patria, ricorda in
• è critico in merito alle scuole particolare il panorama
influenza e insegnamento di Sterne:
lombardo dell’infanzia
• duttilità e varietà dello stile
• rinuncia a ogni forma di
• capacità di costruire strutture complesse
confessione
il suo nome significa che giocano con i punti di vista, i
• è presente anche materiali, le convenzioni narrative
‘‘doppio’’, ‘‘gemello’’
nell’edizione londinese • umorismo sottile
• natura di alter ego dell’Ipercalisse e in altre
opere più tarde, incompiute Anche Sterne aveva un portavoce, Yorik.
Le Grazie:
gli ultimi splendori del mito
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE GRAZIE: GLI ULTIMI SPLENDORI DEL MITO

LE GRAZIE

Nella mitologia classica le Grazie sono divinità del corteo di Venere,


che simboleggiano la bellezza intesa come armonia, eleganza,
purezza, pudore.
Nella sua opera, che rimane incompiuta, Foscolo intende celebrare
il potere civilizzatore delle Grazie.
Nelle sue intenzioni, la forma avrebbe dovuto essere quella del
carme suddiviso in tre inni in endecasillabi sciolti.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE GRAZIE: GLI ULTIMI SPLENDORI DEL MITO

LE GRAZIE

LA COMPOSIZIONE I TEMI
• nel 1803, all’interno della Chioma di Berenice, I temi principali dono due:
Foscolo inserisce quattro frammenti, che presenta • la riflessione sull’arte (influenza di Canova, Albrizzi, Cicognara e dei
come parti di un antico inno dedicato alle Grazie: in paesaggi toscani)
realtà sono versi suoi (emulazione di Callimaco) • la situazione storico-politica (violenze dell’era napoleonica, crudeltà
• tra il 1812 e il 1813 prende forma il progetto di un della guerra.
carme unitario La poesia viene investita di una funzione pacificatrice (influenza di
• nel 1813 si fa strada l’idea della forma tripartita Lucrezio): l’uomo, per sua natura, tende alla barbarie (influenza di Hobbes
(redazione del Quadernone, il fascicolo che la e Machiavelli). Bellezza e arte possono cambiare l’originale condizione
contiene) umana, esprimendosi con il linguaggio del mito.
• seguono numerosi interventi di riscrittura Il mito non ha funzione decorativa e di consolazione, ma è investito di una
• nel 1822 va alla stampe un unico lavoro, in appendice funzione civilizzatrice.
a un catalogo delle opere del duca di Bedford La poesia deve frenare gli istinti distruttori e riscoprire la bellezza del
legame tra gli uomini.
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / LE GRAZIE: GLI ULTIMI SPLENDORI DEL MITO

LE GRAZIE: LA TRAMA IN SINTESI (VERSIONE DEL QUADERNONE)

I INNO
Il poeta celebra il culto delle Grazie sul colle di Bellosguardo, in Toscana. Invita Canova.
La descrizione del dominio degli dei sul mondo (simbolo delle potenze naturali primigenie) apre a una lode
del mar Ionio e di Zacinto. Qui Venere appare con le Grazie: l’umanità abbandona la sua condizione ferina
e si civilizza.
II INNO
Si celebra un rito officiato da tre sacerdotesse, simboli di musica, poesia e danza. Entrano la tristezza per
la guerra e la decadenza che separa lettere e scienze. Si evoca Galilei. Si procede con la descrizione di
una ninfa e dei fiori dei giardini di Boboli a Firenze. Seguono la vicenda delle api di Vesta, il mito di Eco
(che spiega l’origine della rima), l’offerta votiva di un cigno, la preghiera di Amalia e l’episodio della
danzatrice.
III INNO
Ci si augura che il testo armonizzi le lingue greca, latina e italiana. Si parla della poesia di Pindaro e
Catullo. Si descrive la tessitura di un velo destinato a proteggere le Grazie.
Foscolo saggista e polemista
UGO FOSCOLO: IL SORRISO DI VENERE E IL TORMENTO DEL POETA / FOSCOLO SAGGISTA E POLEMISTA

FOSCOLO IN VESTE DI CRITICO, PUBBLICISTA, SAGGISTA, POLEMISTA

FOSCOLO SAGGISTA
E POLEMISTA critico
militante
scritti storici e politici
• scritti preparati per il corso di
scritti di eloquenza all’Università di
• Discorso sull’Italia (1799)
• Orazione a Bonaparte pel critica letteraria Pavia (1808)- Prolusione
Congresso di Lione (1799) Orazione dell’origine e
• Scritti sulle Isole Ionie • scritti su Petrarca (analisi dell’ufficio della letteratura:
• Su Praga stilistica) funzione civilizzatrice dell’arte
• scritti su Dante (autore letto in
• Collaborazione con il giornale chiave politico-morale)
‘‘Monitore italiano’’
• Parere (1815) • Parallelo (confronto tra Dante • Lettera apologetica (ritrovata
e Petrarca) incompiuta nel 1840): difesa delle
• Discorsi della servitù d’Italia proprie scelte

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