v1
v2
Fig. 1
R = 180 O V? = 0.6 V
Diodo D :
Rf = 20 O
Fig. 2
Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 1
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Tracciare v 0 ( t ) per 0 ≤ t ≤ 4 ms 1 . si nota che il diodo lavora in polarizzazione diretta , quindi lo si può sostituire con il
modello ai grandi segnali caratterizzato da un generatore di tensione Vγ con in serie
un resistore.
z All’istante t=0 si possono dedurre dai grafici della pagina precedente i valori di v1 e fino all’istante t=1 in quanto v 1( t ) e v 2 ( t ) restano costanti.
v 2:
v1 (0 ) = 5 V v2 (0 ) = 0 V
z All’istante t=1 i valori di v 1 e v 2 saranno:
v1 (1) = 5 V v2 (1) = 5 V
γ
v1
Fig. 3
1 Fig. 4
Supporre la commutazione del diodo istantanea
Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 2 Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 3
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Si calcola il valore di v1 ( t ) − v2 ( t ) per il quale il diodo passa in polarizzazione inversa la differenza tra v 1 e v 2 risulta essere :
osservando che in tale caso il diodo diventa un aperto e quindi sulla resistenza R non vi
è alcuna caduta di tensione: v1 (3) − v2 (3) = 0 V < 0.6 V
LKT : v1 ( t ) − 0.6 − v2( t ) = 0 ⇒ v1 ( t) − v2 ( t) = 0.6 V il diodo è ancora in polarizzazione inversa ma il valore di v0 (3 ) = v2(3 ) = 0 V .
v1 ( t ) − v2( t ) ≤ 0.6 V L’uscita rimane costante a 0 Volt anche per istanti superiori a t = 3 :
v0 = v2(1) = 5 V
fino all’istante t = 2.
v1 (2) = 0 V e v2(2 ) = 5 V
si può quindi dedurre, per quanto detto in precedenza che il diodo continua a lavorare Fig. … 5
in inversa con :
v 0 (2 ) = v2 (2 ) = 5 V
z All’istante t = 3 v 1 e v 2 saranno :
v1 (3) = 0 V e v2(3) = 0 V
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Si chiede di :
Sia dato il seguente circuito :
a) Calcolare l’istante t1 al quale il diodo inizia a condurre
L
♦SVOLGIMENTO♦
IS = 0
Anche in questo esercizio : ovvero si suppone istantanea la commutazione
Rr → ∞
del diodo .
Fig..1
V? = 0.7 V a) All’istante t = 0 si deduce dal grafico della pagina precedente che vIN (0 ) = 0 V
Diodo D : Rf = 50 O quindi si può affermare che il diodo lavora in polarizzazione inversa e si comporta
RL = 10 5 Ω come un aperto.
Il diodo inizierà a condurre quando raggiungerà una differenza di potenziale ai suoi
capi pari a Vγ = 0 . 7 V = v d .
Con: Applicando la LKT al circuito si ottiene:
Fig. 2
Fig.3
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VIN (t1 ) − 0 .7 = 0 ⇒ VIN ( t1 ) = 0. 7 V 2
Fig. 4
⇒ t1 = 0.7 ms è l’istante in cui il diodo inizia a condurre . Fig. 5
VIN (t ) − Vγ − (Rf + RL ) ⋅ i( t) = 0
LKT :
VIN (t ) − Vγ
⇒ i( t) =
b) Si analizzano i singoli casi : (Rf + RL )
VOUT ( t) = 0 V 3 Dato che VIN(t) è una retta , VOUT (t) che dipende direttamente da essa avrà un
andamento lineare.
2) All’istante t1<t<1 la situazione è ben diversa :
103
⇒ per t = t1 VOUT (t1 ) =
z quando t=t1 il diodo comincia a lavorare in polarizzazione diretta ed è quindi (50 + 103 ) ⋅ (0.7 − 0.7 ) = 0 V
possibile sostituirlo con il modello ai grandi segnali.
Scrivendo la LKT per il circuito: 103
⇒ per t = 1 VOUT (t ) =
(50 + 10 ) ⋅ (1 − 0.7 ) = 0.286 V
3
2
La caduta sul resistore R L è nulla in quanto il diodo è un aperto ed in quanto tale la sua caduta di
tensione è nulla
3 z Quando t>1 si avrà il valore di VIN(t) costante e pari a quello ottenuto per t=1, il
Da sottolineare che l’aumento di V IN(t) fa aumentare solo la differenza di potenziale ai capi del diodo,
diodo continua a lavorare in polarizzazione diretta ed il valore di VOUT(t) è 0.286 V.
infatti si ha che vd (t) = VIN(t).
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Sia dato il seguente circuito :
Fig.6
Fig.1
RS = 10 Ω VZ = −6 V
IZK = −100 mA VS = 10 V
Si chiede di
a) determinare la retta di carico ed il punto di lavoro graficamente.
b) determinare la minima resistenza di carico RL tale che i>IZK quando v = VZ .
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♦SVOLGIMENTO♦
Fig.3
Fig.2
ETH + RTH ⋅ i + V = 0
quindi :
RL 10 ⋅ RL
ETH = ⋅V =
RS + RL S 10 + RL
10 ⋅ RL 10 ⋅ RL
e RTH : V=− ⋅i− (♣ )
10 + RL 10 + RL
RL ⋅ RS 10 ⋅ RL
RTH = =
RL + RS 10 + RL
è l’equazione della retta di carico 4 :
il circuito diventa :
4
Si può disegnare determinando le sue intersezioni con gli assi :
10 ⋅ RL
asse X : si pone i = 0 e si ottiene V=− asse Y : si pone v = 0 e si ha : i = 1 A
10 + RL
anche se il valore di RL non è noto.
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Sia dato il circuito:
Fig.4 Fig.1
Il punto di lavoro è il punto A.
e si ottiene :
60 − 4 ⋅ RL Si chiede di calcolare 5 :
< −100 ⋅ 10 − 3
10 ⋅ RL
⇒ 60 − 4 ⋅ R L < −RL a) Le correnti nei diodi D1,D2,D3
b) La tensione del nodo a
⇒ R L > 20 Ω
si può quindi affermare che la minima resistenza di carico sarà : (RL )MIN = 20 Ω 5
Supponendo inizialmente tutti e tre i diodi in conduzione
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♦SVOLGIMENTO♦ Dall’equazione (3) è possibile determinare il valore assunto dalla corrente I:
10 = (1 ⋅ 10 3 ⋅ 15 .3 ⋅ 10 −3 ) + 0. 7 + 2 ⋅ 103 ⋅ I3 − 8
(10 − 15 .3 − 0. 7 + 8)
⇒ I3 = = 1 mA
2 ⋅ 10 3
Si ipotizza che i tre diodi identici lavorino in polarizzazione diretta così da poterli
da notare che le correnti I2 ed I3 trovate sono positive , questo significa che il verso
approssimare con un generatore di tensione pari a Vγ . assegnato loro nella figura 2 era corretto quindi i diodi D2 e D3 soddisfano l’ipotesi di
Si inseriscono in un unico sistema di equazi oni la LKC applicata al nodo a e le LKT
partenza e lavorano effettivamente in polarizzazione diretta. Mentre la corrente I1
ricavabili dal circuito così da ottenere: risulta negativa per cui si può affermare che il diodo D1 lavora in polarizzazione
inversa .
I = I1 + I2 + I3 (1) I diodi in esame devono, per quanto appena rilevato, essere approssimati nel modo
10 = R ⋅ I + V? + R1 ⋅ I1 + 1 (2 ) seguente:
10 = R ⋅ I + V? − 6 (3 )
10 = R ⋅ I + V? + R3 ⋅ I3 − 8 (4 )
Diodo D1 → circuito aperto
con Vγ=0.7 V, R=1 K Ω e R2=R 3= 2 KΩ. Diodo D2 → generatore di tensione Vγ
Diodo D3 → generatore di tensione Vγ
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Fig.3
E
♦SVOLGIMENTO♦
Fig.1
E
Ove: E
Fig.2
1
Si calcolino i valori di IE, IB, VCE , IC , VBC.
2
Si considerino IC S ed IES dell’ordine di 10 - 9 A
Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 28 Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 29
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a) Si supponga che il transistore lavori in ZAD :
IC 0 .992 ⋅ 10 −3
3 4
IB = = = 0. 01984 mA
quindi si avrà VBE = 0 .7 V e β = 50 β 50
applicando la LKT al circuito in esame si ottiene : per determinare il valore delle tensioni VcE e VBC si può utilizzare ancora una volta la
LKT applicata alla parte di destra del circuito:
LKT : VEE + RE ⋅ IE + VBE = 0
LKT : VEE + RE ⋅ IE + VCE − VCC = 0
sostituendo i corrispondenti valori numerici è possibile determinare la corrente
nell’emettitore indicata con IE : che in termini numerici diventa:
α
β=
1 −α mentre si può determinare il valore della tensione VBC scrivendo:
β 50
⇒α = = = 0. 98
1+ β 51 VBC = −VCE + VBE = −9. 7 + 0. 7 = −9 V
ricavato il valore di α è possibile determinare la corrente nel collettore, indicata con a questo punto occorre ricordare che :
IC :
Fig.38
In particolare si può scegliere di lavorare “a base comune “ ovvero di esprimere le
variabili presenti nel modello in funzione delle tensioni VBE e VBC rispetto alla base: α
VBE
V
IF = IES ⋅ e T − 1 nella giunzioneBE
VBC
IR = ICS ⋅ e VT − 1 nella giunzioneBC
7
I generatori pilotati sono anche detti generatori dipendenti o generatori controllati e sono
componenti a quattro terminali utilizzati per modellizzare il comportamento dei transistori.
Sono spesso indicati con diverse sigle in questo caso CCCS significa “ Current Controlled Current
Source” e la loro equazione caratteristica mostra una diretta proporzionalità tra la corrente generata
e la corrente che scorre in un altro ramo del circuito.
8
La figura comprende già le considerazioni fatte in seguito
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Sia dato il circuito: ♦SVOLGIMENTO♦
Fig.1
Fig.2
IC = ß ⋅ IB
IC 1 ⋅ 10 − 3
⇒ IB = = = 10 µA
Si chiede di determinare : ß 100
a) I valori di RB ed RC tali che il transistore sia polarizzato in ZAD dalla LKT applicata al circuito in esame si ricava :
9
Qui lo si indica solo con β in quanto si considera che il diodo lavori in ZAD in realtà può essere inserito
anche come βF
Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 34 Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 35
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VC0 5
VC0 = RC ⋅ I C0 ⇒ RC = = = 5 KΩ
IC0 1 ⋅ 10 −3
Fig.3
b) Si determinano ora i parametri caratteristici del circuito equivalente ai piccoli Dal nuovo modello , in cui si è inserito al posto di un generatore di corrente pilotato in
segnali del transistore: tensione VCCS10 un generatore di corrente pilotato in corrente CCCS risulta:
Y La “ transconduttanza “ , indicata solitamente come g m , dipende dal punto di lavoro rπ = hie 11= 2.5 K Ω e ß = hfe 12
=100
e può essere calcolata come:
VS
ß ⋅ VT ß 100 iB =
rp = = = = 2.5 KO hie
IC0 gm 0.04
Vs
VOUT = − R C ⋅ h fe ⋅
h ie
Il circuito equivalente ai piccoli segnali risulta il seguente:
quindi
10
“Voltage Controlled Current Source” per cui l’espressione caratteristica è i(t)=G ⋅v(t) ovvero la
corrente generata è proporzionale alla tensione in qualunque altro punto del circuito
11
In realtà si dovrebbe sommare ad rπ anche una componente indicata con rb ,cioè la “resistenza della
zona di base “ ma dato che rb è di un ordine di grandezza più basso rispetto ad rπ la si può anche
trascurare
12
Le due quantità, β ed hfe, sono concettualmente differenti ma si può dimostrare che sono
quantitativamente uguali
Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 36 Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 37
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VOUT h 100
AV = = −RC ⋅ fe = −5 ⋅ 103 ⋅ = −200
VS hie 2.5 ⋅ 1000
Fig.2
Utilizzando la formula del partitore di tensione si può determinare il valore di V OUT (S)
in funzione di VIN(S):
1
R2 +
Z (S) SC
VOUT (S) = ⋅ VIN (S ) = ⋅ VIN (S )
ZR (S ) + Z (S ) 1
Fig.1 R1 + R2 +
SC
C = 10- 9 F R1 = 99 ⋅ 103 Ω R2 = 103 Ω
sostituendo ora questo valore di VOUT all’interno della funzione di trasferimento si
ottiene:
1
R2 +
VOUT (S ) SC R2 ⋅ SC + 1
Si calcoli la funzione di trasferimento : T (S ) = = =
VIN (S) R1 + R2 +
1 (R2 + R1 ) ⋅ SC + 1
SC
VOUT (S )
T (S ) =
VIN (S )
ponendo ora S = jw è possibile determinare l’espressione della risposta in frequenza
e si disegni il diagramma di Bode del modulo e della fase di T(S). T(jw):
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1 Il segnale globale sarà1 :
R2 +
jwC
T ( jw ) =
1
R1 + R2 +
jwC
1
103 +
jw ⋅ 10− 9 10− 6 ⋅ jw + 1
T (jw ) = = −4
1 10 ⋅ jw + 1
100 ⋅ 103 +
jw ⋅ 10−9
ed il polo :
4 Il diagramma di Bode per il modulo sarà dato dalla somma di tre contributi: 4 Il diagramma di Bode relativo alla fase, analogamente a quanto già detto per il
modulo sarà:
Fig.5
Fig.3
1
Si deduce che è un filtro passivo di tipo passa basso e non un amplificatore
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La somma fornisce un segnale globale del tipo: Data la seguente funzione di trasferimento :
s + 10
T (S ) = 103 ⋅
s + 1000
♦SVOLGIMENTO♦
Fig.6
s 1 + s
10 ⋅ 1 +
T (S ) = 10 ⋅
3 10 = 10 ⋅ 10
3 s 1 + s
10 ⋅ 1 +
100 1000
lo zero sarà :
il polo sarà:
il guadagno è K = 10.
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Fig.3
Fig.4
Fig.2
2
All’interno di questi tre contributi uno è identicamente nullo: la fase di K
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Si tratta di un filtro attivo 3 di tipo “ Passa Alto” :
Fig.5
3
Cioè amplificatore in quanto il guadagno K non è unitario
Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 27
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Esercizi di digitale Il secondo passo è quello di ricavare la sintesi del FF JK.
A=j
k = AB => k = AB = A + B (per il teorema di De Morgan)
Si ottiene quindi
♦SVOLGIMENTO ♦
Q (n + 1) = AQ(n ) + ABQ(n) + AB = Q'(n + 1) + AB
uscita FF JK
Il primo passo da eseguire è quello di effettuare la sintesi del flip-flop AB
mediante l’utilizzo della seguente mappa di Karnaugh ricavata dalla tabella di verità … a cui corrisponde il seguente circuito logico:
fornita:
Q’(n+1)
J
A B A Q(n+1)
Q(n) 00 01 11 10
Q'(n + 1 )
0 1 1 0 0 K
B
1 0 1 0 1
AB
… da cui si ricava:
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Sia data la seguente funzione logica: La sintesi minima di F risulta così essere:
abc → 101 -
abd → 11 - 0
ac → 0 - 0 -
bc → - 10 -
dc → - -01
ab
c d 00 01 11 10
00 1 1 1 0
01 1 1 1 1
11 0 0 0 1
10 0 0 1 1
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Si progetti, usando il metodo ASM, una macchina a stati finiti per la generazione Il diagramma ASM che esplica il comportamento desiderato è il seguente:
di un CK a due fasi φ1 e φ 2 come quello mostrato in figura.
φ1 = 1
Clock (a)
φ2 = 1
φ1
0
EN
φ2
1
φ1 = 0
(b)
Fig. .1
φ2 = 1
Le due fasi, φ! e φ2, sono segnali periodici il cui periodo è pari a quattro volte il CK 0
EN
di sistema (segnale Clock in figura). 0 EN
La macchina dispone di un ingresso EN che, quando è a 1, abilita il funzionamento
sopra descritto e, quando è a 0, mantiene costante l’ultimo valore assunto dalle 1
due fasi. (d)
Si richiede: φ1 = 1 φ1 = 1
(c)
φ2 = 1 φ2 = 0
a) Il diagramma ASM.
b) La sintesi della macchina a stati finiti.
0 1 Fig. .3
EN
♦SVOLGIMENTO ♦ b) Utilizzando il diagramma della ASM appena ricavato, si può ottenere la seguente
tabella della FSM:
a) La FSM desiderata è mostrata in fig. .2
EN SP S1 S0 φ1 φ2 SF S 1’ S 0’
0 (a) 0 0 1 1 (a) 0 0
1 (a) 0 0 1 1 (b) 0 1
φ1
EN 0 (b) 0 1 0 1 (b) 0 1
FSM 1 (b) 0 1 0 1 (c) 1 1
φ2
0 (c) 1 1 1 1 (c) 1 1
1 (c) 1 1 1 1 (d) 1 0
CK Fig. .2 0 (d) 1 0 1 0 (d) 1 0
1 (d) 1 0 1 0 (a) 0 0
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La struttura della FSM è la seguente: Per k1:
S1 S0
2 EN 00 01 11 10
EN S1
D 4 4 2 φ1 0 - - 0 0
1 RC1 RC2 φ2 1 - - 0 1
S0
CK
CK
4 Fig. .4 ⇒ k1 = S0 + EN .
S1 S0
EN 00 01 11 10
0 1 0 1 1
1 1 0 1 1
da cui si ricava:
Φ 1 = S1 + S0
Per j1 :
S1 S0
EN 00 01 11 10
0 0 0 - -
1 0 1 - -
⇒ j1 = S0 + EN .
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Sono dati i seguenti tre segnali:
(a) (d)
OUT = 0 OUT = 0
CK
0
1
0 IN
IN
IN
1
(b) (c)
OUT OUT = 1 OUT = 1
Fig. .1 Fig. .3
• Il segnale OUT va ad 1 per un periodo di CK quando IN ha una transizione Dal diagramma ASM si ricava la seguente tabella:
0 à 1 oppure 1 à 0;
• La frequenza di In è molto minore di quella di CK.
IN SP S1 S0 OUT SF S 1’ S 0’
0 (a) 0 0 0 (a) 0 0
1 (a) 0 0 0 (b) 0 1
- (b) 0 1 1 (c) 1 0
0 (c) 1 0 0 (d) 1 1
1 (c) 1 0 0 (c) 1 0
- (d) 1 1 1 (a) 0 0
♦SVOLGIMENTO ♦
La FSM desiderata e il diagramma ASM che esplica il suo comportamento sono Utilizzando Flip Flop JK, la struttura della FSM è:
mostrati, rispettivamente, in fig. .2 e .3:
S!
IN 2 4 4 1 OUT
D RC1 RC2
1 S0
IN OUT
FSM CK
CK
4
Fig. .4
Fig. .2
CK
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• Sintesi dell’uscita In modo analogo per S 2’ occorre sintetizzare j2 e k2.
S1 S0 S1 S0
IN 00 01 11 10 j0 IN 00 01 11 10
⇒ OUT = S 0 ⇒ j0 = S1 ⋅ IN + S1 ⋅ IN
0 0 1 1 0 0 0 - - 1
1 0 1 1 0 1 1 - - 0
S1 S0
j1 IN 00 01 11 10
⇒ j1 = S 0
0 0 1 - -
1 0 1 - -
S1 S0
k1 IN 00 01 11 10
⇒ k1 = S 0
0 - - 1 0
1 - - 1 0
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Si descriva, mediante il diagramma ASM, il funzionamento di un FF “edge –
triggered” di tipo JK. Una volta disegnato il diagramma, si sintetizzi la
corrispondente FSM utilizzando un FF di tipo RS. Si richiede quindi: Q=0 (a)
Q=1 (b)
j 0 k 0
1 1
0
k
♦SVOLGIMENTO ♦ 1
j k Q(j+1) 2) Utilizzando il diagramma della ASM appena ricavato, si può ottenere la seguente
0 0 Q(j) j tabella della FSM:
Q
0 1 0 k FSM
1 0 1 j k SP S Q SF S’
1 1 Q (j) 0 - (a) 0 0 (a) 0
Fig. .1
1 - (a) 0 0 (b) 1
0 0 (b) 1 1 (b) 1
0 1 (b) 1 1 (a) 0
1 0 (b) 1 1 (b) 1
1 1 (b) 1 1 (b) 0
Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 51 Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 52
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Osservazione: per come è stata scelta la codifica, la sintesi dell’uscita è
Q = S.
3) Dalla conoscenza della tabella di verità dei flip–flop SR, si può ricavare la seguente 5) Infine, si passa ad effettuare la sintesi dello sta to …
tabella di eccitazione.
j k
4) La struttura della FSM è la seguente: ST 00 01 11 10
0 - - - -
1 0 1 1 0
1 Q
RC2 … la quale porta ad ottenere S = j e R = k.
j 2
RC1
CK
2
k 2
SP SF
CK ST
2
CK
Fig .3
Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 53 Esercizi svolti del Corso di Elettronica Industriale 1 54
Anno Accademico 2000 / 2001 Anno Accademico 2000 / 2001
Prova Scritta del 13/12/01 DGT1 Punti[12/30]
Si progetti una FSM sincrona con un ingresso IN e quattro uscite: ZERO, UNO, DUE, TRE. Normalmente le
quattro uscite sono 0.
AN1 Punti[11/30] Quando il segnale IN permane per due periodi consecutivi di CK ad 1, la FSM decodifica il numero binario
rappresentato dai valori di IN nei due successivi periodi di CK nel modo rappresentato dagli andamenti
temporali in figura. Dopo di che la FSM ritorna in attesa di due periodi consecutivi di CK in cui IN permane
Dato il seguente circuito:
ad 1.
V CC=5 V Si progetti la FSM utilizzando la struttura di Mealy. Si chiede di:
I 0E = 1020 ? A 1. disegnare il diagramma ASM
2. scrivere la tabella della FSM
V 0BE= 0.7 V 3. disegnare la struttura della FSM
I1 IC V 0B = 2.7 V 4. sintetizzare almeno una uscita ed una variabile di stato (utilizzare FF di tipo JK “edge
R1 RC sensitive” esintesi di tipo NOR -NOR).
CB VCC αF =0.98
CC R L =1000 Ω
IB CK
VIN I2 RL
R c = 1000.4 Ω
IN 00
IE RE Rb ≅ 0
R2 VOUT R 2 = 27000 Ω
ZERO
IN 10
V in(t) = 0.025 V
UNO
IN 01
Si chiede di calcolare:
1. Il valore di β f DUE
2. il valore di correnti e tensioni del circuito nel punto di lavoro IN 11
3. il valore dei parametri del circuito equivalente del transistore ai piccoli segnali nel punto di
TRE
lavoro trovato
4. il guadagno di tensione ai piccoli segnali.
DGT2 Punti[3/30]
AN2 Punti[4/30] Siano dati la rete logica e gli andamenti temporali rappresentati in Figura. Si chieda di disegnare l’andamneto
Siano dati il seguente circuito e l’andamento temporale di V IN(t) specificato di seguito. Si chiede di calcolare temporale corrispondente alla variabile di uscita X. (Si suppongano nulle i tempi di propagazio ne delle porte
e andamento temporale di VOUT (t) nell’intervallo: ms ≤ t ≤ 4 ms. Si consideri la commutazione del diodo logiche).
istantanea ed i seguenti valori del modello ai grandi segnali: Vγ =0,6 V, Rf = 0 Ω, IS = 0 A, R r ≅ ∞ Ω . Si
determino i valori di R 1 = ed R 2 in modo tale che quando V in la corrente I circol ante nella maglia sia pari a
10-2 A.
R1
[V] A
8 B
I R2 6
V IN(t) V 0(t) 4
2
1 2 3 4 5 t[ms]
Attraverso la KCL applicata al nodo B otteniamoI1:
Svolgimento AN1
Vcc=5V
V BE =0.7V I1 = IB+I2 = 0.1+0.02mA =0.12mA
IE = 1020µA
V B =2.7V E quindi calcoliamo la resistenza R1 attravero la KVL:
αf =0.98
RC =1.004kΩ IC Rc − VBC 1V -(-1.3V)
RL = 1kΩ R1 = = = 19167Ω
Rb = 0 I1 0.12 mA
R2 = 27kΩ
VT =25mV
1)Calcolare β f 2) per calcolare il guadagno in centro banda dobbiamo prima disegnare il circuito equivalente ai
αf 0.98 piccoli segnali
βf = = = 50
1 −α f 0.02
IE 1 0 2 0µ A
IB = = = 0 .02 m A
βf + 1 50
IC =I E- IB = 1 mA
Calcolo le resistenze:
VE
VE = IE RE e quindi la resistenza R E = =1960Ω
IE e calcolare i parametri ai piccoli segnali, ovvero h i e e hfe .
Avendo VB ed R 2 possiamo calcolare I2 attraverso la KVL:
VT 25mV
I2 R2 = VB rπ= = = 1250Ω
I B 0 ,02 mA
Da cui consegue che
VB 2.7V h ie = rπ + Rb =1250Ω
I2= = = 01
. mA
R2 27kΩ mentre hfe = βf =50 ma solo numericamente.
Applichiamo ora la KVL al circuito ai piccoli segnali per trovare V out e V in ed il loro rapporto AV che
Avendo IC, R C e V E calcoliamo VCE e VBC: rappresenta il guadagno di tensione in centro banda.
La Vout sarà data da:
V CE=V CC-ICR C-V E =5V-(1000.4Ω∗1mA)-2V = 2V V out = hfe ib (RC //RL )
mentre :
V BC = V BE-V CE = 0.7V -2V = -1.3V
V in= i b hie + (ib + hfe i b ) R E
Svolgimento AN2
Da cui ricaviamo i b in funzione di Vi n: Per prima cosa bisogna ridisegnare il circuito nel modello ai grandi segnali del diodo:
Vin
ib =
(
h ie + 1+ h fe R E )
Sostituendo poi in V out troviamo che :
Vin
V out= −
hie + (1 + hfe ) RE
hfe (R L / /RC)
Vout h (R / /RC)
AV = = − fe L
Vin hie + (1 + hf e ) RE La KVL del circuito in figura è:
Vin (t ) − Vγ
R2I = R 2 = VOUT (t )
R1 + R2
0
IN
Z=0,U=0,D=0.T=
0
0 1
Z=0,U=0,D=0.T=0 IN Z=0,U=0,D=0.T=0
3. Posto che il Flip/Flop in figura sia di tipo J K, abbiamo la seguente tabella di eccitazione:
Q(j) Q ( j+1) J K
0 0
0 0 0 -
Z= IN U= 0 1 1 -
IN
1 1 1 0 - 1
1 1 - 0
1
1
D= T=
1 1
La tabella per lo stato S0 , ad esempio, diventa:
Svolgimento DGT2
IN SP S 0 S1 S2 ZERO UNO DUE TRE SF S*0 S*1 S*2 J S0 K S0 Come prima cosa viene indicato con C l’uscita della prima porta logica NOR, e la tabella di verità
0 a 0 0 0 0 0 0 0 a 0 0 0 0 - del NOR :
1 a 0 0 0 0 0 0 0 b 0 0 1 0 -
0 b 0 0 1 0 0 0 0 a 0 0 0 0 - A B NOR
1 b 0 0 1 0 0 0 0 c 0 1 0 0 - 0 0 1
0 c 0 1 0 0 0 0 0 d 0 1 1 0 - 0 1 0
1 c 0 1 0 0 0 0 0 e 1 0 0 1 - C 1 0 0
0 d 0 1 1 1 0 0 0 a 0 0 0 0 - 1 1 0
1 d 0 1 1 0 0 1 0 a 0 0 0 0 -
0 e 1 0 0 0 1 0 0 a 0 0 0 - 1
1 e 1 0 0 0 0 0 1 a 0 0 0 - 1
S 1S 2 X
IN S0 00 01 11 10
00 - - - -
01 1 - - -
11 1 - - -
10 - - - -
K = S0
Se sintetizziamo una uscita dobbiamo anche in questo caso considerare l’ingresso, poiché si tratta
di una macchina di Mealy. Ad esempio sintetizziamo ZERO:
S1S2
IN S 0 00 01 11 10
00 0 0 1 0
01 0 - - -
11 0 - - -
10 0 0 0 0
ZERO = S 1 ⋅ IN ⋅ S 2 = S 1 ⋅ IN ⋅ S 2 = S 1 + IN + S 2
Prova Scritta del 23/05/01
DGT1 Punti[10/30]
DGT2 Punti[5/30]
Sia dato il seguente circuito:
Si chiede
AN2 Punti[6/30]
Sia dato il circuito in figura e la forma d’onda V1(t) e V2(t) indicata:
IN
V2(t) 1
Ogni porta logica ha un ritardo di propagazione di 10 µs. Si disegni il segnale di uscita OUT
conseguente al segnale di ingresso IN rappresentato in figura.
10 30 T[ µs]
R
VO V1 (t)[V]
V 1 (t)
5
R = 180 Ω
Diodo : Vγ = 0.6 V
R f = 20 Ω 1 2 3 4 5 T[ms]
Se siamo in ZAD possiamo supporre VBE = 0.6 V e da questa ricaviamo attraverso la KVL
applicata al transistor la tensione VBC :
V BC = V BE - V CE = 0.6V-2.5V= 1.9V
Poi calcoliamo le correnti IB ed I E .
Ic
IB = = 10 m A
= 0 .1m A
βf 100
ma dato che h i e << (1+ hfe ) e che h fe ˜ (1+ hfe ) risulta: 1 2 3 4 5 T[ms]
(R L / /RC ) 100Ω
AV ≈ − =− = −101
. Per prima cosa bisogna ridisegnare il circuito nel modello ai grandi segnali del diodo:
RE 99Ω
V γ R f
V 1(t) R
V 2( t )
Adesso, considerando singolarmente istante per istante, si può calcolare il valore di Vout (t) per poi andare a
graficarne l’andamento temporale.
V1 (t ) −V γ − IR f − IR − V2 (t ) = 0
V1 − Vγ − V2 0 − 0. 6V − 5V
I= = = −28mA
R + Rf 180 + 20
Tale valore di corrente (negativo) evidenzia che l’ipotesi considerata è scorretta e che il diodo lavora in
inversa. In tali condizioni si può rappresentare il diodo come un circuito aperto. Di conseguenza, non
essendoci corrente che circola nel circuito, il valore di Vout coinciderà con il valore di V2(t) (5 V). Se si fosse
preso in considerazione l’ipotesi che il diodo lavorava in inversa si avrebbe raggiunto la medesima
conclusione. Infatti la condizione che doveva essere verificata in tale ipotesi era che la differenza di
potenziale ai capi del diodo doveva essere < 0.6 V. (cosa abbastanza facile a dimostrare in quanto essendo il
circuito aperto, sotto tale ipotesi, la differenza di potenziale ai capi del diodo sarebbe stata pari a V1 (t) -V2(t),
cioè = 0).
Per 1 ms < t < 2ms V 1(t) = 5 V, V 2(t) = 0 V
il diodo lavora in diretta, quindi per calcolare il valore di V out considero il circuito ai grandi segnali e imposto
la KVL:
V1 (t ) − V γ − IR f − IR = 0
V1 ( t) − Vγ 5 − 0 .6
I= = = 0. 022 A
Rf + R 20 + 180
Vout ( t) − IR = 0
Dopo aver esaminato il caso precedente risulta evidente che anche in questo caso il diodo lavori in inversa e
quindi che il valore di V out sia pari a 5 V.
Imfatti applicando la KVL troviamo nuovamente un valore negativo per la corrente
V1 ( t) − Vγ −V 2 (t ) 5 − 0 .6 − 5
I= = = −0 .003A
Rf + R 20 + 180
GRAFICO FINALE
Svolgimento DGT 1 IN1 IN2 S0 S1 S2 SP OUT S’0 S’1 S’2 SF
In primo luogo disegnamo il diagramma ASM 0 0 0 0 0 a 0 0 0 1 b
0 1 0 0 0 a 0 0 0 0 a
1 0 0 0 0 a 0 0 0 0 a
1 1 0 0 0 a 0 0 0 1 b
0 0 0 0 1 b 0 0 1 0 c
0 1 0 0 1 b 0 0 0 0 a
1 0 0 0 1 b 0 0 0 0 a
1 1 0 0 1 b 0 0 1 0 c
0 0 0 1 0 c 0 0 1 1 d
0 1 0 1 0 c 0 0 0 0 a
1 0 0 1 0 c 0 0 0 0 a
1 1 0 1 0 c 0 0 1 1 d
- - 0 1 1 d 1 1 0 0 e
- - 1 0 0 e 1 1 0 1 f
- - 1 0 1 f 1 0 0 0 a
IN1
RC1
RC2
4
IN2 3 6 OUT
1
S 1S 2
00 01 11 10
S0
0 0 0 1 0
1 1 1 - -
Quindi scriviamo la relativa tabella FSM, tenedo conto del fatto che, avendo 5 stati (a,b,c,d,e)
abbiamo 3 variabili di stato poiché 2 3 > 6 e 2 2 <6 .
Considerando l’indifferenza cerchiata come un 1 e la rimanente come uno 0 otteniamo la seguente
sintesi di OUT:
OUT = S 0 S 1 + S 1 S 2 Svolgimento DGT 2
Abbiamo il seguente circuito e l’ingresso dato .
Lo stato, ad esempio S0 , dipende invece anche dagli ingressi:
S 0S 1S 2 OUT
IN1 IN2 000 001 011 010 110 111 101 100
00 0 0 1 0 - - 0 1 C IN
B
01 0 0 1 0 - - 0 1 A
1
11 0 0 1 0 - - 0 1
10 0 0 1 0 - - 0 1 Ogni componente logico ha un ritardo di 10 mS
10 30 T[ µs]
Notiamo però che la variabile S’0 è anch’essa indipendente dagli ingressi .
La sua sintesi sarà:
S ′0 = S0 S 1 S 2 + S 0 S 1 S 2 IN
10 30
T[mS]
A
20 40
T[mS]
30 50
T[mS]
20 60 T[mS]
OUT
70 T[mS]
20
Prova Scritta del 27/11/01
AN1 Punti[11/30]
Dato il seguente circuito e le caratteristiche (VCE , IC) del grafico allegato, si chiede di calcolare:
VCC = 3 V
I1 R1 RC I0 C = 1.5 mA
IC V0 CE = 1 V
V0 BE = 0.7 V
VCE RE = 1000 Ω
IB V CC
I2 R1 = 50000 Ω
IE
R2 RE Rb ≅ 0 Ω
VT = 0.025 V
1. il valore di α f, β f
2. il valore di correnti del circuito nel punto di lavoro
3. il valore dei parametri de l circuito equivalente del transistore ai piccoli segnale nel punto di lavoro
trovato.
AN2 Punti[4/30]
Siano dati il seguente circuito e gli andamenti temporali di V1 (t) e V2 (t) specificati in seguito. Si chiede di
calcolare e disegnare l’andamento temporale di Vo (t) nell’intervallo: 0 ms ≤ t ≤ 4 ms. Si consideri la
commutazione del diodo istantanea ed i seguenti valori del modello ai grandi segnali del diodo: Vγ = 0.6 V,
Rf ≅ 20 Ω, Is = 0 A, Rr ≅ ∞ Ω ed inoltre R = 180 Ω
V1 (t)[V]
5
R
1 2 3 4 5 T[ms]
V1(t) VO(t)
V2(t)
DGT1 Punti[12/30]
Si consideri un attraversamento pedonale stradale: su entrambe le corsie della strada sono posti dei sensori
che individuano la presenza di veicoli in transito (segnale SENS = 1). L’attraversamento pedonale è regolato
da un impianto semaforico.
Si progetti una FSM sincrona per la gestione dell’impianto semaforico: la FSM ha due segnali di ingresso:
Ø SENS: proveniente dai sensori che individuano la presenza di veicoli in transito (SENS = 1 se sono
presenti veicoli in transito)
Ø PULS: Proveniente dal pulsante di ric hiesta di attraversamento pedonale (PLUS = 1 se è stato premuto
il pulsante)
e cinque segnali di uscita:
Ø AVANTI: segnale che accende la scritta AVANTI (AVANTI = 1) per permettere l’attraversamento dei
pedoni
Ø STOP: segnale che accende la scritta STOP (STOP = 1) che vieta l’attraversamento dei pedoni
Ø V: segnale che accende la luce verde (V = 1) per permettere il passaggio dei veicoli
Ø G: segnale che accende la luce gialla (G = 1) per i veicoli
Ø R: segnale che accende la luce rossa (R = 1) per vietare il passaggio dei veicoli.
Normalmente il semaforo è nella condizione di stop (STOP = 1) per i pedoni mentre viene consentito il
passaggio ai veicoli (V = 1). Se sono presento veicoli in transito (SENS =1) il semaforo permane in tale
condizione. Se non sono presenti veicoli in transito (SENS = 0) e non è attivata la richiesta di
attraversamento da parte dei pedoni (PULS = 0) il semaforo permane nella condizione attuale. Se SENS = 0
e PLUS = 1 il semaforo attiva la procedura per promettere l’attraversamento, ovvero in sequenza:
Ø Condizione di stop (STOP = 1) e luce gialla accesa (G = 1)
Ø Condizione di stop (STOP = 1) e luce rossa accesa (R = 1)
Ø Condizione di attraversamento consentito (AVANTI = 1, R = 1)
Giunto in questa condizione il semaforo verifica se è riattivata la condizione di attraversamento ( PLUS = 1):
in tal caso rimane nella condizione attuale. Altrimenti (PULS = 0) il se non ci sono veicoli in transito (SENS
= 0) il semaforo permane nella situazione attuale; se sono presenti veicoli in transito (SENS =1) allora il
semaforo si porta nella condizione STOP = 1, R = 1, e poi torna nella situazione iniziale STOP = 1, V = 1.
Si progetti una FSM utilizzando la struttura di Moore. Si richiede di :
1. disegnare il diagramma ASM
2. scrivere la tabella della FSM
3. disegnare la struttura della FSM
4. sintetizzare almeno una uscita ed una variabile di stato (utilizzare FF di tipo JK “edge sensitive” e
sintesi di tipo NOR-NOR).
DGT2 Punti[3/30]
Dato il seguente circuito (tre FF di tipo T “edge sensitive”) si chiede di disegnare l’andamento temporale
delle uscite Q1 , Q2 , Q3 in relazione al segnale di CK per almeno nove periodo di CK (si suppongano le tre
uscite inizialmente uguali a zero). Gli ingressi T1 , T2 , T3 sono posti ad 1.
1 1
1 T2 Q T3
T1 Q 1 2 Q 3
CK
CK
Svolgimento AN 1
Vcc=3 V
VBE =0.7 V
IC = 1.5 mA
VCE =1V
RE =1 kΩ
R1=50 kΩ
Rb ˜ 0
VT=25mV
1)Calcolare αf
βf 150
αf = = = 0.99
1 + βf 151
IC
IB = = 1.155m0A = 10 µ A
βf
I E =I C + I B = 1.51 mA
I E R E + VBE
I 1R1 = V BE + I E RE e quindi la corrente I1 = = 44µΑ
R1
Avendo I1 ed IB possiamo calcolare I2 attraverso la KCL:
I2 = IB+I1=44+10 µΑ=54µΑ
Da cui consegue che
VCC - R1I1 08.V
R2 = = = 14815Ω
I2 54µA
VT 25mV
rπ = = = 2500Ω
I B 0,01mA
hie = rπ + Rb =2500Ω
V γ R f
V 1(t) R
V 2(t)
Adesso, considerando singolarmente istante per istante, si può calcolare il valore di Vout (t) per poi
andare a graficarne l’andamento temporale.
il diodo lavora in diretta, quindi per calcolare il valore di Vout considero il circuito ai grandi segnali e
imposto la KVL:
V1 (t ) − Vγ − IR f − IR = 0
V1 ( t ) − Vγ 5 − 0 .6
I= = = 0.022 A
Rf + R 20 + 180
Vout (t ) − IR = 0
In questo caso bisogna fare delle ipotesi: Ipotizziamo che il diodo lavori in diretta. Sotto tale ipotesi
possiamo scrivere l’equazione della KVL:
V1 (t ) − Vγ − IR f − IR − V2 ( t ) = 0
Tale valore di corrente (negativo) evidenzia che l’ipotesi considerata è scorretta e che il diodo
lavora in inversa. In tali condizioni si può rappresentare il diodo come un circuito aperto. Di
conseguenza, non essendoci corrente che circola nel circuito, il valore di Vout coinciderà con il
valore di V2(t) (5 V). Se si fosse preso in considerazione l’ipotesi che il diodo lavorava in inversa si
avrebbe raggiunto la medesima conclusione. Infatti la condizione che doveva essere verificata in
tale ipotesi era che la differenza di potenziale ai capi del diodo doveva essere < 0.6 V. (cosa
abbastanza facile a dimostrare in quanto essendo il circuito aperto, sotto tale ipotesi, la differenza
di potenziale ai capi del diodo sarebbe stata pari a V1(t) -V2(t), cioè = 0).
Dopo aver esaminato il caso precedente risulta evidente che anche in questo caso il diodo lavori in
inversa e quindi che il valore di Vout sia pari a 5 V.
GRAFICO FINALE
Vout[V]
5
4
1 2 3 4 5 T[ms]
Svolgimento DGT1
1. disegnare il diagramma ASM della FSM
1 SENS
0 PULS
AVANTI = 0; STOP = 1;
(c)
V = 0; G = 0; R = 1;
AVANTI = 1; STOP = 0;
(d)
V = 0; G = 0; R = 1;
1 PLUS
0
SENS
AVANTI = 0; STOP = 1;
(e)
V = 0; G = 0; R = 1;
Da questo diagramma si evidenzia che gli stati della FSM sono cinque; di conseguenza le variabili
di stato sono tre: infatti, indicando con N il numero degli stati e n il numero delle variabili di stato,
una volta noto il valore di N, n sarà il numero più piccolo che rispetterà tale legge: 2n>N. In questo
caso 20 = 1 < 5, 21 = 2 < 5, 22 = 4 < 5, 23 = 8 > 5. Da ciò il numero delle variabili di stato
risulta essere 3.
IN1
RC1
RC2 OUT
4
IN2 3 6
5
4. Il flip/flop in figura è di tipo J K e quindi per sintetizzare uno stato futuro, ad esempio
S’0 , dobbiamo utilizzare la tabella di eccitazione e scrivere il valore di J e di K
relativi al passaggio dallo stato (n) allo stato (n+1).
Q(j) Q ( j+1) J K
0 0 0 -
0 1 1 -
1 0 - 1
1 1 - 0
SENS PUL SP S2 S1 S0 AVANTI STOP V G R SF S*2 S*1 S*2 JS0 KS0
S
0 0 a 0 0 0 0 1 1 0 0 a 0 0 0 0 -
0 1 a 0 0 0 0 1 1 0 0 b 0 0 1 0 -
1 - a 0 0 0 0 1 1 0 0 a 0 0 0 0 -
- - b 0 0 1 0 1 0 1 0 c 0 1 0 0 -
- - c 0 1 0 0 1 0 0 1 d 0 1 1 0 -
0 0 d 0 1 1 1 0 0 0 1 d 0 1 1 0 -
- 1 d 0 1 1 1 0 0 0 1 d 0 1 1 0 -
1 0 d 0 1 1 1 0 0 0 1 e 1 0 0 1 -
- - e 1 0 0 0 1 0 0 1 a 0 0 0 - 1
Considero le indifferenze cerchiate come zeri mentre le restanti come 1 e applico la sintesi
NOR-NOR:
( ) ( )
J = ( S 0 + S1 ) ⋅ (SENS ) ⋅ (S 0 + S1 + S 2 ) ⋅ PULS = ( S 0 + S1 ) ⋅ ( SENS ) ⋅ (S 0 + S1 + S 2 ) ⋅ PULS =
= ( S 0 + S1 ) + (SENS ) + (S 0 + S1 + S 2 ) + PULS
-per K
S0S1S2
Sens Puls 000 001 011 010 110 111 101 100
00 - - - - - - - 1
01 - - - - - - - 1
11 - - - - - - - 1
10 - - - - - - - 1
G = S 2 ⋅ S1 = S 2 ⋅ S1 = S 2 + S1
Svolgimento DGT2
Il Flip-Flop Toggle “edge sensitive” ad ogni colpo di clock nega lo stato in memoria. Nel risolvere
l’esercizio bisogna tener presente che ogni uscita del FF precedente diventa CK per il FF
successivo.
CK
IN
Q1
Q2
Q3
Prova scritta del 5/09/2001 DGT1 Punti[9/30]
AN1 Punti[7/30] Si progetti un contatore “modulo 3” che possiede due ingressi IN1, IN2, ed un’uscita LED. In ogni stato il
contatore verifica se la configurazione degli ingressi coincide con il codice dello stato; in caso affermativo il
Sia dato il seguente circuito:
contatore manda l’uscita LED ad 1 ed attende fino a che gli ingressi non cambiano; nel qual caso il contatore
prosegue il conteggio. Nel caso in cui la configurazion e degli ingressi non coincide con il codice dello stato
D 1, D2 “ideali” il contatore prosegue il conteggio.
Vγ = 0 V
Rf = 0 Ω
Rr = ∞ Ω
DGT2 Punti[6/30]
Is = 0 A Sia data la seguente rete logica:
V R1 = 6 V
V R2 = 12 V
U
V s = 3*103 t V, per t >0 8ms A
T 8ms C
B 8ms
8ms
Si chiede di disegnare l’andamento temporale di Vout(t) per t >0. V 8ms
Punti[7/30] 8ms
8ms
40ms
AN2 Punti[8/30]
Dato il seguente circuito: Per ogni porta lodica sono dati i seguenti tempi di propagazione. Si disegni l’andamento temporale dei
segnali A, B, C, OUT in corrispondenza della transazione degli ingressi:
V CC= 5 V
I0C= 10 mA T: 1 0
U: 1 1
V 0E = 1 V
C: 1 1
V 0CE = 2.5 V
RL = 1 kΩ
β = 100
Si chiede:
a) Calcolare i valori della resistenza nel punto di lavoro (ZAD)
b) Calcolare il guadagno in centro banda ai piccoli segnali
Punti [8/30]
Svolgimento AN 1
Il grafico di Vs è il seguente:
[V]
12
29
6
3
1 2 3 4 5 t[ms]
Ciò significa che, dato che la tensione VS, per t< 2ms, è Vs<6V ovvero VS<VR1 il diodo1 è in In questo caso V OUT = V R1 ovvero VOUT =6V
inversa fino a quando t<2ms.
Il diodo2, orientato in modo opposto al diodo1 è in diretta fino a quando VS <4ms ovvero V S<12V Ricapitolando:
che è il valore del generatore V R1 . Per t<4ms abbiamo che VOUT =12V mentre per t>4ms VOUT =6V
1) Per t compreso tra 0 e 2 ms abbiamo quindi il seguente circuito:
dato che Vγ=0 e R f =0, il diodo in diretta è assimilabile ad un corto-circuito, mentre dato Rr=+8 il
diodo in inversa è un circuito aperto.
La VOUT misurata è quindi uguale a VR2 ovvero VOUT =12V
2) Per t compreso tra 2 e 4 ms abbiamo anche il diodo1 in diretta poiché la tensione ai suoi capi
diventa positiva. VOUT è ancora uguale a VR2 come si arguisce senza difficoltà alcuna dal
disegnoe quindi VOUT =12V:
Se siamo in ZAD possiamo supporre VBE = 0.6 V e da questa ricaviamo attraverso la KVL
applicata al transistor la tensione VBC :
V BC = V BE - V CE = 0.6V-2.5V= 1.9V
Poi calcoliamo le correnti IB ed I E .
Ic
IB = = 10 m A
= 0 .1m A
βf 100
c
LED=
10
1
IN1 IN2
1
0
LED=0
Abbiamo utilizzato una macchina di Mealy che conta tre stat i(a,b,c) e manda Led=1 se lo stato
coincide con gli ingressi.
Dato che abbiamo tre stati, il numero di variabli di stato è due (S 0 ed S1 ). Infatti 22 = 4>3 mentre21
=2<3.
La tabela relativa é:
IN1 IN2 SP S0 S1 LED S0 ’ S 1’ SF E la sua sintesi NAND-NAND è, considerando le indifferenze raggruppate come 1 e le rimanenti
0 0 A 0 0 1 0 0 a come 0:
0 1 A 0 0 0 0 1 b OUT = S0 S 1 IN 1 IN 2 + S 1 IN 1 IN 2 + S 0 IN 1 IN 2
1 - A 0 0 0 0 1 b
0 0 B 0 1 0 1 0 c Svolgimento DGT 2
0 1 B 0 1 1 0 1 b
1 - B 0 1 0 1 0 c
0 - C 1 0 0 0 0 a T
1 0 C 1 0 1 1 0 c
1 1 C 1 0 0 0 0 a 0 mS
E questo è il diagramma FSM della macchina di Mealy richiesta, ponendo un Latch delay
all’ingresso e un Latch Per la Gestione Master-Slave degli stati:
U
IN1
4
IN2 RC1 2 4 OUT
RC2 V
_
U
Sintetizziamo infine uno stato e la variabile di uscita OUT rispetto ai due ingressi e allo stato.
Questo va fatto anche per l’uscita OUT poiché, trattandosi di una macchina di Mealy, l’uscita
dipende anche dagli ingressi e non solo dallo stato attuale. _
Facciamo la mappa di Karnaugh di S’0 T
00 01 11 10 8 mS
00 0 1 - 0
01 0 0 - 0
11 0 1 - 0 A
10 0 1 - 1
8 mS
La sua sintesi sarà, considerando le indifferenze raggruppate come 1 e le restanti come zeri.:
B
S ' 0 = IN1 S 1 + S 2 IN 2 + S 0 IN 1 IN 2
00 01 11 10
00 1 0 - 0 C
01 0 1 - 0 24 mS
11 0 0 - 0
10 0 0 - 1
_
T
40mS