ROBERTO GIOBBI
•
ROBERTO
SUPER-LIGHT
CARTOMAGIA PROFESSIONALE
SENZA DESTREZZA DIMANO
ROBERTO GIOBBI
ROBERTO SUPER-LIGHT
CARTOMAGIA PROFESSIONALE
SENZA DESTREZZA DI MANO
Titolo originale dell'opera: Roberto Super-Light. Das dritte Buch iiber technik/reie
KortenKunststtlcke for den laienbewussten Zauberkiinstler
©1995 Roberto Giobbi
©2001 FLORENCE ART Edizioni
Casella postale 2164 - 50100 Firenze - tel. & fax 055 717248
www.FiorenceArtEdizioni.com
ll\'TERJ\'ET:
E·MAIL: info@FlorenceArtEdizioni.com
Tutti i dirilti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione del testo e dei disegm: anche parziale e
ron qualunque mezzo effettuata, è viewta senZP l'auton7.zazione scritta dell'editore.
INDICE
Le uova al tegamino di Paul Bocuse
L’effetto magico di Einstein
Attraverso lo specchio magico
La carta magica
Poker mentale
Segui il capo
Una visita nei vostri pensieri
Memoria fotografica
Memoria fotografica plus
Grazie signor Stebbins!
,Ocaso manipolato
Out of USA
Annunci personali
Manipolazione mentale
Lo spettatore compie la magia
Numerologia
Ancora un passo oltre
Il mazzo scomparso
Una divertente gag cartomagica
Riflessioni conclusive
ROBERTO SUPER·UCHT
quale pensate che sia il piatto più facile da cucinru:e? Che ne dite delle uova al
tegamino? Ci sarebbero molti piarti di cui parlare, ma le uova al tegamino sono
davvero fra i più facili. Infatti, anche cru non cucina mai, almeno una volta nella
vita ha preparato delle uova al tegamino. Dunque le uova al tegamino sono molto
semplici, visto cbe ognuno le sa fare. Le uova al tegamino potrebbero essere
definite "gli effetti automatici del cuoco".
Mmmm ..
PauJ Bocuse, che a Lione gestisce uno dei pocru ristoranti a tre stelle del mondo,
è uno dei migliori cuochi del nostro secolo. Vorrei raccontarvi come Paul Bocuse,
appunto uno dei migliori della sua categoria, prepru·a le uova al tegamino, un
piatto davvero facile.
Nlmmm ...
Mentre nel tegame, riscaJdato a fuoco lento, fonde del burro dj caseificio, le uova
vengono rotte in una tazza, una ad una. In questo modo può sentirne l'odore e
stabilire se sono veramente fresche. Inoltre può togliere gli eventuali pezzetti dj
guscio, cosa che nel tegame non è quasi più possibile fare.
Poi fa scivolare con cura le uova nel tegame e le sisrema con un mestolo di legno
in modo che siano piacevoli a vedersi, dato che anche l'occhio vuole la sua parte.
Le uova vengono quindi cotte a fuoco lento così da impedire la fOLmazione della
crosta, così mal vista dai buongustai. Le condisce quindi con sale, pepe e noce
moscata.
Nel frattempo il forno è stato preriscaldato alla temperatura di centocinquanta
gradi. Quando le uova sono quasi corre, il tegame viene messo in forno per alcuni
minuti: così ricevono il calore anche dall'alto.
E ora l'ultimo tocco {ovverosia la presentazione): rolre le uova dal forno, le
insaporisce con alcune gocce di acero balsamico dj Modena - più vecchio è,
meglio è. Per chi non bada a spese, può grattugiarci sopra del tartufo bianco dj
stagione e farlo sciogliere.
Vengono servite con pane bianco e un ottimo \'Ìno fruttato (per es. un Clùanti, un
Barbera, un Dolcetto o un Grignolino).
Mmmm ...
Mmmm ...
Vi domanderete cosa tutto questo abbia a che fare con la magia. Beh, dato che
questo libro fa parte dj una serie che si chiama "Light", bo pensato che debba
6 parlare di cucina "leggera", dietetica, povera dj calorie. Cosl, se a voi non dovesse
piacere nessun effetto fra quelli qui descritti, potrete sempre prepararvi ottime
uova al regamino.
Si potrebbe concludere con una massima di Gordon Bruce, mio buon amico dj
Glasgow, anch'egli prestigiatore, che una volta mi disse: "Forse esistono degli effetti
automaticz: ma sicuramente non esistono presentazioni automatiche."
Mmmm...
ROBERTO SUPER-UGHT
Vi auguro buon divertimento nello studio dei seguenti effetti automatici, che sono
davvero molto semplici da eseguire.
P.S. Sul tema della uova al tegamino mi viene in mente un'altra storia, anch'essa
vera. Il leggendario maestro e fondatore della scuola spagnola Arturo de Ascanio
una volta venne invitato in un raffinato ristorante di Madrid. Fu piuttosto stupito
quando gli furono raccomandate come portata di mezzo due uova al tegamino
(una specialità di Madrid).
Quando gli vennero servite perfettamente disposte in un padellino, chiese al
maftre come il cuoco ci fosse riuscito. Questi rispose: "Il cuoco ha rotto quasi una
dozzina di uova per disporre queste due in modo così perfetto. » Secondo voi, non vale
la pena di studiare almeno dodici versioni di "acqua e olio" prima di presentarne
una al pubblico?
7
ROBERTO SUPER-LICHT
No, questo effetto non è di Albert Einstein: ho preso in prestito il nome di questo
famosissimo scienziato solo per rendere più attraente la presentazione. L 'effetto
è invece di Richard VoUmer, un personaggio che a ragione può essere definito
l'Einstein degli effetti automatici. Le sue creazioni sono onnipresenti in questi
miei volwni della serie "Light".
Quando eseguirete l'effetto, vi accorgerete che funziona, nonostante le diverse
variabili liberamente decise dallo spettatore, senza che neppure voi riusciate a
comprenderne il perché: aUora capirete jJ titolo.
fig. l
9
ROBERTO SUPER-UGI /T
Non appena avere rilasciato circa metà del mazzo, fermatevi: "Non ci serve tutto
il maw che l~i ha così ben mescolato, ma solo alcune carte... non importa quali o
quante. • Dategli intanto dieci carte da sopra la porzione che avete nella mano
sinistra, depositandole a faccia in basso sul tavolo davanti allo spettatore. È
importante non far capire al pubblico che le state contando. Ricomponete il
mazzo e menetelo da parte, per il resto dell'effetto non vi servirà più.
J. Rivolgetevi allo spettatore: "Nessuno ora può sapere quali sono le carte che si
trovano davanti a lei. E perché non pensi che io possa conoscere il numero preciso di
esse, la prego di rimetterne alcune sul ma:a.o... due, tre, quattro, cinque... quante ne
vuole. Ne lasci però alcune in modo da poter eseguire l'effetto." Mentre lo spettatore
esegue le vostre istruzioni e rimette sul mazzo un po' di carte, giratevi. fu fini di
questa spiegazione, supponiamo che egli abbia rimesso sul mazzo tre carte, per
cui sul tavolo ne rimangono sette. Affinché il principio matematico su cui si fonda
l'efferto possa funzionare , lo spettatore deve tenere per sé a] massimo otto carte.
Utilizzando le parole sopra indicate, anche nel peggiore dei casi, lo spettatore
rimetterà sul mazzo almeno due carte e dunque il successo dell'effetto è garantito.
Se avete paura che ciò non accada, all 'inizio dategli solo nove carte- e non dieci -
dicendogli poi di rimetterne alcune sul mazzo: cosl, anche se elimina una carta
soltanto, l'effetto riesce.
4. Ditegli quindi di mescolare con cura le carte che gli rimangono e di ricordarsi
poi quella che il caso ha fatto capitare in fondo al mazzetta. Fate notare che si
tratta di una carta qualsiasi, visto che soltanto lo spettatore ha maneggiato le carte.
Proseguite: "Dato che questo effetto è stato creato da Eù1stein, come omaggio a questo
grande scienziato 'scriveremo' con le carte il suo nome." Chiedetegli dunque di
trasferire una carta per ogni lettera che compone il nome EINSTEIN (otto lettere
=otto carte), una dopo l'altra, da sopra a sotto il mazzetta. E meglio che anche
voi compitiate il nome insieme allo spettatore, così sarete del tutto sicuri che non
commetta degli errori. L'importante è che le carte vengano trasferite sotto al
mazzetta una dopo l'altra - così il loro ordine relativo rimane inalterato (fig. 2).
fitg.. -?
lO
ROBERTO SUPER-LIGI-ff
ll
ROBERTO SUPER-UGHT
queste siano disposte specularmente rispetto alle altre. La fig. l mostra una
possibile sequenza, che nel nostro caso utilizzeremo come esempio ai fini della
spiegazione: 7F, 6P, KQ, 4F, 5C, lOQ, 3C, JP, 5P, 5F,JF, 3Q, lOC, 5Q, 4P, KC,
6F, 7P (C=cuori, P= picche, Q=quadri, F=fiori)_Lo "specchio" immaginario si
trova tra il Cinque di Picche e il Cinque di Fiori.
fig. l
13
figg. 2 e3
ROBER'fO SVPER-UGHT
Se ora guardate le facce delle carte, constaterete che, anche se il loro ordine è
cambiato, la disposizione a specchio è rimasta inalterata. Per dirla in termini
tecnici, avete appena utilizzato un principio del "miscuglio faro" per mantenere
uno "Stay stack" (ovverosia un mazzo con una "preordinazione a specchio").
Scommetto che non avreste mai pensato di fare una cosa simile nella vostra vita!
Ripetete tutte le volte che volete la procedura sopra descritta, che Juan Tamariz
h~ chiamato "~ntifaro". N~tura.lmente occorre eseguire le ~zioni necessarie con
una certa velocità e una certa fluidità, mentre vi rivolgete agli spettatori: "Spesso
accade che realtà e fantasia vengano percepite e vissute insieme, senza una netta
separazione fra loro. Perciò voglio mescolare fra loro le carte, così da riprodurre una
situazione di vita reale." A questo punto potreste effettuare anche un miscuglio
Charlier/ che si può imparare con pochissimo esercizio e non disturba l'ordine
ciclico delle carte. Fate poi tagliare il mazzetta a diversi spettatori. Riprendetelo
e apritelo brevemente a nastro fra le mani, con le facce rivolte verso di voi.
Localizzate due carte gemelle che si trovano l'una accanto all'altra e tagliate il
mazzetta in quel punto, in modo da portame una in cima e l'altra in fondo. Cosl
facendo - che ci crediate o no - il mazzetta è di nuovo in una disposizione a
specchio. Per coprire questa azione agli occhi del pubblico, osservate: "Le carte
si trovano ora in una disposizione assolutamente casuale, visto che sono state mescolate
e tagliate."
4. Proseguite: "Un grande desiderio dell'uomo è quello di poter conciliare in modo
armonico la realtà, che si trova da una parte dello Jpecchio, e la fantasia ... che si trova
al di là dello specchio." Mentre dite ciò, tenete le carte a faccia in basso in posizione
di servizio nella mano sinistra. Depositate quindi a faccia in basso sul tavolo, una
ad una, le nove carte superiori formando un mazzetta alla vostra sinistra;
depositate poi una ad una sul tavolo, alla vostra destra, le restanti nove carte
formando un secondo mazzetta a faccia in basso.
5. "Vorrei che adesso lei scrivesse con le carte la parola ARMONIA. Sarà il caso a
stabilire come distribuire le carte. Le mostro come fare utilizzando la parola
FANTASIA". Pronunciando la lettera "F", prendete la carta che si trova in cima
a un mazzetta - non importa quale - e mettetela sotto allo stesso mazzetta. La
carta non viene mostrata, ma è sempre tenuta a faccia in basso. Ripetete
l'operazione con ogni lettera della parola FANTASIA, mettendo di volta in volta
una carta da sopra a sotto il mazzetta. Potete utilizzare le carte di un solo mazzetta
14 oppure di tutti e due, in una qualsiasi combinazione. Facciamo un esempio: le
prime tre carte (corrispondenti alle lettere F, A e N) potete prenderle dal
mazzetta sinistro, le due successive (T e A) dal mazzetta destro e le altre tre (S,
I e A) alternativamente dai due mazzetti. L'ordine è indifferente; c'è un'unica
regola importante: le singole carte vanno messe sotto allo stesso mazzetta da cui
sono state prese.
6. Invitate lo spettatore a fare la stessa cosa con la parola ARMONIA. Quando
lo spettatore ba spostato le sette carte, mostrategli che sopra ai mazzetti si trovano
ROBERW SUPER-U GHT
due cane qualunque. Mentre portate queste due carte sotto ai rispettivi mazzetti,
fate notare che se egli avesse scelto di spostare le carte in un altro ordine, ora in
cima ai due mazzetti si troverebbero altre carte. Quanto dite è vero, ma ciò
nonostante il principio matematico su cui si basa l'effetto ha fatto sì che le carte
che ora si trovano in cima ai due mazzetti siano due carte gemelle, mentre le
rimanenti carte dei due mazzetti si trovano disposte .in un ordine speculare (si
•eda il paragrafo "Quasi dimenticavo"). La cosa sembra talmente inverosimile,
che anche voi ne rimarrete sorpresi.
"A volte accade che fantasia e realtà si armoniv:.ino... non sempre, ma a volte accade ... "
Girate lentamente a faccia in alto le prime carte dei due mazzetti: concordano fra
loro nel valore e nel colore! Questo è il primo effetto.
1. ll pubblico sarà sorpreso e penserà subito che anche tutte le altre carte
corrispondano allo stesso modo, considerando perciò riuscito l'esperimento.
Fermate il loro ragionamento mostrando che la reale situazione è ben diversa:
mentre fate ciò, ne approfitterete per preparare in segreto il gran finale. A questo
scopo girate le carte che ora si trovano sopra ai due mazzetti: si tratta di due carte
del tutto diverse fra loro (fig. 4 ).
fig. 4
~1ettete sul tavolo a faccia io basso la carta che avete nella mano destra,
!.asciandola alla vostra destra, depositando invece La carta che avete nella mano 15
sinistra a faccia in alto alla vostra sinistra (fig. 5).
Continuate a mostrare le carte superiori di ogni mazzetto, mettendo sempre la
cana della mano destra a faccia in basso, in modo da formare un mazzetta alla
\·ostra destra, e la carta della mano sinistra a faccia in alto, in modo da formare
un mazzetto alla vostra sinistra. Fate ciò fino a terminare le otto carte dei due
mazzetti. Avete così mostrato che solo le carte localizzate dallo spettatore
corrispondono fra loro, mentre le altre no. Tuttavia, nel far questo, avete
ROBERTO SUPER-UGHT
fig. 5
segretamente invertito l'ordine di uno dei due maz.zetti, cosicché le carte ora sono
pronte per l'incredibile sorpresa finale. Girate quindi a faccia in basso il mazzetta
che si trova a faccia in alto, come se questa fosse La conclusione dell'effetto,
!asciandolo accanto all'altro.
8. "In rari casi può accadere che L'armonia sia totale... " Prendete le due carte gemelle
che sono a faccia in alto sul tavolo e muovetele in modo misterioso sopra ai due
mazzetti. Poi girate a faccia in alto Le carte superiori di ogni mazzetto: inaspetta-
tamente corrispondono fra loro ... e cosl tutte le altre! (fig. 6)
fig. 6
16
. ·~
•
}l
ROBERTO SUPER-UGJ-TT
Note
l) Chi fosse interessato ad approfondire la teoria e le applicazioni deUa tecnica "antifaro" può
leggere }UAN TAMi\RlZ, Sonata, "Las anti-Faro", Editoria! Frakson, Madrid 1989, p. 87 e ss.
2) Molte tecniche convincenti e avanzate per eseguire un falso miscuglio sono spiegate in
ROBERTO GIOBBI, Card College. Corso di cartomagia moderna- Vol. 2, Florence Art Edizioni,
Firenze 1999, p. 243 e ss.
3) Troverete una descrizione del miscuglio Charlier, chiarita da alcune illustrazioni, in
RoBERTO GIOBBI, Roberto Light, F lorence Art Edizioni, Firenze 2001, p. 74. Una breve
spiegazione è fornita anche a p. 59 di questo libro.
17
ROBERTO SUPER-UGHT
LA CARTA MAGICA
La descrizione di questo effetto illustra un altro meraviglioso principio matema-
tico che permette di controllare in una posizione specifica una carta liberamente
scelta.
In questo caso la carta dello spettatore, scelta in modo assolutamente libero, viene
controllata al diciannovesimo posto nel mazzo a panire da sopra.
La procedura qui spiegata è del creativo Richard Vollrner, che amichevolmente
l'ha messa a mia disposizione per il vostro divertimento e per la vostra formazione.
che si adatti a voi, ma vedrete che questo espediente non si renderà quasi mai
necessario.
Chiedete quindi allo spettatore di mescolare bene ancora una volta le cane che
ha preso. Con questa richiesta potete far nascere altre situazioni comiche e allo
stesso tempo rafforzate nella mente del pubblico il fatto che il mazzo è stato
mescolato veramente bene.
3. "Conti per favore le carte che ha in mano senza farsi sentire da nessuno, in modo da
ottenere un numero magico." Quando ha fatto, proseguite: "Ha ottenuto un numero
a una o a due cifre?" Ovviamente questa è una domanda retorica visto che ha preso
circa metà del mazzo e dunque il numero è sicuramente a due cifre. Anche questa
domanda risuJterà divertente per alcuni spettatori. Spiegate: "Un numero magico
deve però essere sempre composto da una afra. Sommi quindi, per favore, le due ci/re
del suo nurnero in modo da ottenere una cifra sola. Se ad esempio Lei ha 17 carte, sommi
l e 7, cosl da ottenere 8 come numero magico. Chiaro?"
È ovvio che uno spettatore mediamente intelligente non avrà difficoltà ad
eseguire da solo questa facile operazione. Ai fini della spiegazione supponiamo
che abbia preso venticinque carte e che dunque il suo numero magico sia 7.
"Questo numero deve naturalmente nmanere segreto, altnmenti non è più magico."
4. Ora date al vostro spettatore l'istruzione decisiva: "Per favore, tenendo il suo
mazzetta con Le facce rivolte verso di lei, memorizzi la carta che trova contando tante
carte quanto è il Stfo numero m.agico. Nel caso in cui il suo numero magico sia 7,
Il
egli dovrà sventagliare le carte con le facce rivolte verso di sé e ricordare la settima
carta. NeU'esempio illustrato dalla fig. l, questa carta corrisponde al Sette di
Picche.
fig l
19
Se lo ritenete necessario, potete fargli vedere come fare prendendo il resto del
mazzo e con esso rnostrargli, ad esempio, la quarta carta a partire dalla faccia (in
q uesto caso quindi il numero magico sarebbe 4). Fatelo soltanto se avete il
sospetto che lo spettatore non abbia ben capito. Infatti, il bello di questo effetto
ROBERTO SUPER-UCHT
è che voi non roccate mai le carte fino alla fine. In nessun caso però lo spettatore
può cambiare la posizione delle carte del suo mazzetta.
5. Ditegli infine di girare a faccia in basso il mazzetta che ha in mano e di metterlo
sul resto del mazzo che si trova sul tavolo. TI principio matematico su cui si basa
l'effetto fa sl che la carta memorizzata dallo spettatore - nel nostro caso il Sette
di Picche - si trovi al diciannovesimo posto a partire da sopra il mazzo.
6. Preparate ora .il terrificante finale: "Per trovare una carta che è stata pensata grazie
all'aiuto di un numero magico, ci vuole una carta magica. " Ricordate a tutti ancora
una volta che il mazzo è stato ben mescolato: "E non dimenticate che nessuno può
sapere, e dunque nemmeno io, che ordine ha dato alle carte il nostro miscuglio
collettivo. "
Prendete il mazzo e tenetelo a faccia in basso in posizione di servizio. Volendo,
potete far notare a tutti che questa è la prima volta che toccate il mazzo. Iniziate
a depositare le carte sul tavolo, da sopra il mazzo, una ad una e a faccia in alto,
in modo da formare un mazzetta. Dopo aver depositato le prime cinque carte,
iniziate dentro di voi a contare alla rovescia cominciando da 13. AlJa sesta carta
penserete "13", alla settima "12", all'ottava "11" e così via. Non appena la carta
che state scoprendo corrisponde al numero che state pensando (fig. 2) fermatevi.
Per quanto riguarda i valori delle singole carte, ecco lo schema da seguire: Re =
13, Donna = 12, Fante = 11, mentre tutte le altre carte esprimono il valore
dichiarato dal loro indice. "Questa è la mia carta magica!"
Supponiamo che siate capitati sul nwnero 6 e che abbiate girato un Sei. Lasciate
questa carta a faccia in alto davanti allo spettatore.
fig. 2
20
ROBERTO SUPER LIGHT
n
Quasi dimenticavo: principio del conto alla rovescia viene impiegato anche in
un altro effetto di questo libro (si veda "Numerologia"). La probabilità matema-
tica che i numeri corrispondano ad una carta dello stesso valore è molto grande,
pecialmente in questo caso, dato che abbiamo a disposizione tredici carte e non
dieci.
È inoltre possibile triplicare queste possibilità, poiché vi potete fermare quando
il numero pensato corrisponde a una posizione in più o in meno rispetto alla carta
che avete scoperto. Chiariamo questo punto con un esempio. Supponiamo che
voi pensiate iJ numero "5" e che giriate a faccia in alto un Sei. Fermatevi, rimettete
il Sei sopra al resto del mazzo e consegnate il tutto allo spettatore. Egli conterà
fino alla sesta carta e questa, senza dubbio, sarà la carta memorizzata. Se invece
pensate il numero "5" e girate un Quattro, mettete il Quattro sul tavolo e date il
resto del mazzo allo spettatore. Egli dovrà contare quattro catte, nominare ad alta
voce la sua carta e girare la successiva. Così, per ogni numero pensato, avete tre
possibilità, tutte ugualmente valide.
L'importante è non esitare: procedete con fluidità e naturalezza, come se tutto
fosse stato pianificato cosl fin dall'inizio.
Nel caso - assai improbabile - in cui non si verifichi alcuna corrispondenza,
fermatevi semplicemente all'ultima carta- quella su cui comate" l "- affermando
che si tratta di una carta magica che indica che la successiva è quella dello
spettatore. Voilà!
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ROBERTO SUPER-UCHT
P OKER MENTALE
Questo raffinato effetto mentale con le carte da gioco è una creazione del
mentalista americano Larry Becker. È di grande impatto e ingegnoso nel metodo,
una combinazione ideale per essere eseguita sia dai principianti come pure dai
colleghi più esperti.
Per eseguirlo occorre un particolare mazzetto preparato in precedenza. In genere,
io cerco di evitare effetti di questo tipo - che utilizzano appunto un pacchetto di
carte specifiche- per.ché in qualche modo lasciano nel pubblico l'impressione che
si usino delle carte truccate. Con la presentazione che segue tuttavia penso di
fornire una buona motivazione per il fatto che le carte necessarie vengono
custodite in un apposito astuccio.
Effetto: Uno spettatore pensa a una carta fra cinque, che costituiscono una scala
reale: senza esitare l'esecutore indovina il pensiero dello spettatore.
Preparazione: Avete bisogno delle cinque carre che formano la scala reale di
picche e cioè il Dieci, il Fante, la D onna, il Re e l'Asso di Picche (fig. 1). Ognuna
di queste carte proviene da mazzi che hanno un dorso diverso fra loro (fig. 2 ).
figg. l e 2
22 D ato che voi conoscete qual è il dorso che appartiene a ciascuna carta, non appena
vedete il dorso di una di esse, sapete subito di quale carta si tratta: ecco il segreto
che sta alla base di questo effetto semplice ma assolutamente sorprendente.
Mettete le cinque carte e una banconota da un dollaro in un astuccio- o nel vostro
portafoglio - che te rrete nella tasca della giacca e sarete sempre pronti ad
eseguire, in qualsiasi momento, questo effetto, senza la necessità di ulteriori
preparazioni.
Se appartenete a quei pochi buoni narratori di storie, potete collocare il materiale
ROBERTO SUPER-U CHJ'
"No, non credo che lei sia il tipo da prendere questa..." Eliminate in questo modo tre
carte. Ne rimangono dunque ancora due. Tenete il dollaro nella mano destra.
Battete con determinazione la mano sinistra aperta sulla carta sbagliata: "Questa
carta... ", fate una breve pausa guardando lo spettatore e poi proseguite continuando
a mantenere lo sguardo fisso su di lui: "... non è quella che lei ha pensato."
Eliminatela quindi mentre la mano destra depone il dollaro portafortuna sul Dieci
di Picche rimasto sul tavolo: "Questo dollaro mi porta sempre fortuna!"
Mentre ricevete l'applauso, rimettete le carte e la banconota nell'astuccio o nel
portafoglio: siete cosi pronti per eseguire nuovamente l'effetto quando vi si
presenterà l'occasione.
24
ROBERTO SUPER-UGrrr
S EGUI IL CAPO
''Follow the Leader" è il tema di un famoso effetto che è stato reso popolare negli
anni Quaranta nientemeno che dal leggendario "Professar" Dai Vernon .1 Esso fu
però scoperto ìn Europa, e precisamente dal prestigiatore dilettante di Berlino
D r. Reinhard Rohnstein, il quale l'ha fatto conoscere per lettera al suo amico
Ottokar Fischer, noto professionista viennese. Nell929 questa lettera giunse poi
nelle mani di Faucett Ross, e fu attraverso questa via che arrivò a D ai Vemon, che
era buon amico di Ross. Nel 1933 la prima spiegazione scritta di questo effetto
appruve in un librettino di Vernon intitolato Five Close-up Problems.
:'-Ion è affascinante scoprire la storia che sta dietro a un effetto magico? E pensate:
una ricerca di questo genere può essere effettuata per la maggior parte degli
effetti.
Io credo che sia molto importante conoscere l'origine e l'evoluzione degli effetti
che si eseguono: sono infatti convinto che ciò influenzi il prestigiatore nel suo
modo di presentare.
Effetto: TI prestigiatore mette sul tavolo dieci carte rosse e dieci carte nere
formando due mazzetti separati. Davanti ad ogni mazzetta mette una carta-capo
che indica il colore delle carte che compongono il mazzetta corrispondente. Ogni
qualvolta le carte-capo vengono scambiate fra loro, le carte del colore cotTispon-
dente le seguono magicamente. Incredibile!
fig. l
•r.--======~ l
·~·
2. Prendete le carte rosse e fatele cadere sopra a quelle nere- tutte le carte si
trovano ancora a faccia in alto. Ripetete: "Dieci carte rosse e dieci nere." A queste
parole, aprite le ca1te a nastro tra le mani e guardatele (fig. 2).
fig. 2
fig. 3
26
ROBERTO SUPER·UGIIT
Senza indugiare, portate le carte della mano destra perpendicolari rispetto alle
carte della mano sinistra e sq uadrate il mazzetta battendo il lato lungo sinistro
delle carte che tenete nella destra contro la faccia del mazzetta tenuto dalla mano
sinistra (6 g. 4 ).
fig. 4
Se durante queste azioni inclinate in modo del tutto naturale le carte con le facce
leggermente rivolte verso di voi, nessuno potrà vedere la vostra manovra.
Riportate poi le carte in una posizione più o meno orizzontale; gli spettatori
crederanno che all'interno dei due mazzetti niente sia cambiato.
Utilizzate le carte della mano destra per girare a faccia in basso, come la pagina
di un libro, le carte tenute dalla mano sinistra (fig. 5 ).
fig. 5
27
Infine capovolgetevi sopra, sempre come la pagina di un libro, le carte della mano
destra (fig. 6). Per coprire questa semplice azione io utilizzo la frase: "L'identità
delle carte non ha alcuna tinportanza. Ct'ò che conta è il loro colore, vale a dire se sono
carte nere o carte rosse." Questo testo è sufficiente per accompagnare quanto è stato
descritto in questo paragrafo.
ROBERTO SUPER-I..ICHT
fig. 6
3. TI mazzetta si trova ora a faccia in basso in posizione eli servizio nella mano
sinistra. Spingete le clieci carte superiori nella mano destra, una per volta, senza
però invertirne l'ordine: "Le dieci carte rosse vanno a destra ... molto chiaramente: il
rosso a destra ... " Depositate questo mazzetta a faccia in basso sul tavolo, alla vostra
destra.
Girate subito le altre crute a faccia in alto e sventagliatele, facendo attenzione a
non mostrare le due carte rosse nascoste sotto di esse: "... mentre Le carte nere vanno
a sinistra. E per rendere la situazione ancora più chiara, sapete cosa faccio?, metto qui
una carta come segnaposto... Questa carta sarà il capo delle carte nere." A queste
parole, la mano destra prende le tre carte superiori e deposita la terza carta a faccia
in alto sul tavolo, alla vostra sinistra, come carta-capo (fig. 7). Deve sembrare che
voi abbiate preso dal mazzetta una ca1ta qualunque.
fig. 7
28
ROBERTO SUPER-UGHT
La mano destra, dopo aver depositato la carta, si trova appena sopra al piano del
tavolo, mentre la mano sinist1·a, che tiene il resto del mazzetta, viene tenuta
comodamente poco più in alto. Da questa posizione di partenza assai naturale è
del tutto normale mettere le carte della mano destra sotto a quelle delJa mano
sinistra. Squadrate il mazzetta e depositatelo a faccia in basso dietro alla carta·
capo. Avete così sistemato le carte, in modo elegante e assolutamente discreto,
nella configurazione che vi serve. Facciamo un piccolo controllo. Da sopra a sorto,
nel mazzetta "nero" le carte sono così disposte: due carte nere, due carte rosse,
cinque carte nere.
4. Ripetete col mazzetta "rosso" esattamente lo stesso procedimento descritto nel
paragrafo 3 per il mazzetta "nero". Alla fine, le carte nel mazzetta "rosso" saranno
disposte in modo analogo a quelle delmazzetto "nero", con i colori aJ contrario.
La situazione, così come adesso appare agli spettatori, è illustrata nella fig. 8.
otate come le varie posizioni delle carte siano indicate con le sigle AJ , A2, B l ,
B2. Dato che in seguito parlare di "rosso" e di "nero" potrebbe creare una certa
confusione, da ora in poi utilizzerò solo queste sigle.
fig. 8 .,.
•
Al BI
A2 B2
5. Riassumete: ((Le carte rosse con la carta-capo rossa ... " e, nel pronunciare queste
parole, con la mano destra girate a faccia in alto, una dopo l' altra, le due carte rosse
che si trovano in cima al mazzetta in B2 mettendole sulla carta-capo rossa in Bl. 29
"... e le carte nere con la carta-capo nera...'' proseguite girando a faccia in alto con la
mano sinistra, una dopo l' altra, le due carte nere che si trovano in cima aR mazzetta
in A2 per !asciarle sulla carta-capo nera in Al.
6. La mano destra prende le tre carte rosse a faccia in alto in B l e la mano sinistra
le tre carte nere in Al. Incrociate lentamente Je maoi, così da scambiare la
posizione dei due mazzetti. Mettete le carte nella loro nuova posizione suJ tavolo,
mantenendo le mani incrociate (fig. 9 ).
ROBERTO SUPER-UGHJ'
fig. 9
"Il senso di appartenenza delle carte è però così grande che se io scambio le carte-capo...
le altre carte non possono far altro che seguirle... " Per visualizzare l'effetto astratto
dello spostamento delle carte, portate le mani- che sono sempre incrociate - nello
spazio sopra le carte a faccia in basso; quindi lentamente "disincrociare" le mani,
mimando nell'aria un delicato movimento di volo.
Con la mano destra girate a faccia in alto le due carte che si trovano in cima al
mazzetto in B2 e mettetele sul gruppo in B l, mentre con la mano sinistra girare
a faccia in alto le due carte superiori del mazzetto in .A2 e le mettete sul mazzetto
io Al: "... le carte nere vanno verso il loro capo nero, e le carte rosse vanno verso il
rispettivo capo rosso. ''
7. "Si possono anche scambiare i maz:zettz: ma le carte seguono sempre il loro capo. Le
carte nere vanno verso il capo nero e le carte rosse vanno verso il capo rosso." Mentre
dite ciò, scambiate l'uno con l'altro i mazzetti che si trovano a faccia in basso in
A2 e B2, incrociando le mani come già spiegato in precedenza. Con la stessa
modalità esecutiva descritta nel paragrafo 6, mostrate lo spostamento mimandolo.
A questo punto non vi resta che dimostrare l'incredibile migrazione delle crute,
girando due carte da sopra ciascun mazzetto a faccia io basso, che poi deposite-
rete a faccia in alto sui mazzetti che stanno loro di fronte.
Verifichiamo la situazione attuale: io A2 si trovano tre carte rosse a faccia in basso;
30 in Al sette carte rosse a faccia in alto; in B2 tre carte nere a faccia in basso; in B l
sette carte nere a faccia in alto.
8. Fin qui rutti gli sposramenti effettuati sono stati puliti al 100% perché le
migrazioni delle carte, se avete eseguito rutto come descritto, sono assolutamente
inspjegabili- anche per gli addetti ai lavori. La meraviglia e lo sconcerto che ne
risultano verranno ora utilizzati come copertura psicologica per eseguire i due
spostamenti "illogici" che seguono.
Immediatamente dopo aver girato a faccia in alto le ultime due carte, come
ROBER1'0 SUPER-L.IGHT
fig. 10 ·~·
Al Bl
o~
•'••
A2 B2
Ripetete specularmeote questa procedura scambiando l' uno con l'aJtro i mazzetti
in A2 e B l (fig. 11): "Ma anche se si scambiano così le carte... "
fig. 11 ..,.
Al Bl
·~·
A2 B2 31
vengono scambiate affatto: ciò che cambia è solo la loro posizione relativa sul
tavolo. In questo caso approfittate del precedente condizionamento che la chiara
su-uttura dell'effetto ha prodotto nella mente degli spettatori.
9. n momento di sorpresa che si verifica vi serve per passare in crescendo alla fase
conclusiva dell 'effetto. Prendete una delle ultime due carte che restano a faccia
in basso e depositatela sui rispettivi mazzetti-capo, sempre a faccia in basso.
Scambiate quindi tra loro questi ultimi (fig. 12).
fig. 12
Al Bl
A2 B2
Aoco1·a una volta "disincrociate" le mani e per finire voltate la carta che si trova
a faccia in basso su ciascun mazzetta, !asciandola a faccia in alto sul rispettivo
mazzetta-capo: di nuovo le carte hanno seguito il loro capo.
Anche questa è un'illusione ottico-psicologica, perché in realtà i mazzetti vengono
scambiati fra loro solo quando la catta giusta vi sta già sopra. Ciò che tuttavia è
geniale in questa fase è che, oltre a creare una perfetta illusione, vi preparate per
la fase successiva.
10. Le ultime due carte infatti sono disposte in modo tale che devono essere
soltanto scambiate l'una con l'altra per trovarsi nella corretta posizione. Quindi,
per concludere l'effetto, scambiatele in modo estremamente lento e chiaro.
Girate infine piano piano le carte e godetevi l'applauso che vi siete guadagnati.
32
Quasi dimenticavo: È stata una spiegazione parecchio lunga, vero? Se però
seguite una volta tutta la spiegazione con le carte in mano, constaterete che
l'effetto è molto breve e dli·etto. La descrizione sembra lunga perché ho voluto
guidarvi con precisione nello svolgimento di azioni apparentemente complesse.
Quando però arriverete a padroneggiare la procedura, allora tutto apparirà logico
e naturale.
n testo che ho proposto dovrebbe essere detto con un ritmo incisivo. Dovreste
ROBERTO SUPER-UGHT
iniziare in modo sommesso e lento e poi, verso la fine, accelerare alzando il tono
della voce, senza tuttavia diminuire la chiarezza delle vostre azioni.
L'esperienza ha dimostrato che questo effetto, che è dawero molto visuale, parla
da solo. Potete utilizzare il testo da me proposto e ottenere con esso un buon
successo. Naturalmente esistono altri terni fra cui scegliere per dare alle varie
migrazioni una motivazione logica e drammatica. Potete ad esempio parlare di
partiti politid, i cui aderenti seguono sempre il loro leader, oppure di particelle con
carica positiva e negativa, oppw·e di persone buone e cattive. Fate però sempre
attenzione che la storia non si sovrapponga all'effetto ...
n cartomago esperto cercherà probabilmente una soluzione più elegante per
realizzare la preparazione iniziale. Ci sono diversi metodi per farlo, ad esempio
il "wedge break" dì Vernon oppure il "salto con ribaltamento del mazzo'? n mio
metodo preferito è tuttavia quello di "rubare" due carte per mezzo del "controJlo
sotto al nastro", eseguito con la scusa di mostrare il mazzetta, portandole così
sotto le altre. 3 Potete quindi girare in blocco le venti carte a faccia in basso e
depositare sul tavolo- senza invertire il loro ordine -le dieci carte superiori. Siete
pronti.
Quando all'inizio dell'effetto estraete dal mazzo le carte rosse e le carte nere
necessarie, potreste segretamente dividere in rosse e nere anche tutte le restanti,
oppure potete approfittare della situazione per preordinare alcune carte in vista
dell'effetto seguente o di queUo ancora successivo. Potete fare miracoli!
Note
l) Una delle prime versioni- Vernon ne aveva diverse- venne inserita nell938 in Greater
Magie, p. 578 e ss. Questo capolavoro della letteratura magica da tempo esaurito, è stato
ripubblicato da .Kaufman & Greenberg ed è disponibile nel commercio specializzato.
2) n "salto con ribaltamento del mazzo" è descritto in ROBERTO GIOBBI, Card College. Con·o
di cartomagia moderna - Vol. 4, Florence Art Edizioni, Firenze 2002.
3) D "controllo sotto al nastro" è spiegato in RoBERTO GIOBBl, Card College. Corso di cartomagia
moderna- Vol. 1, Florence Art Edizioni, Firenze 1998, p. 166.
33
ROBERTO SUPER·UGHT
Questo effetto si basa su un principio talmente antico che, per quanto ne so, non
si è mai scoperto chi lo ha inventato. Ciò nonostante lo si vede eseguire piuttosto
raramente. Uno dei pochi ad utilizzarlo spesso e con grande successo nei suoi
spettacoli improwisati è il Professar Toni Forster, mio buon amico, conosciuto
per essere uno dei massimi mentalisti tedeschi.
Sono sicuro che dopo questa premessa molti di voi proseguiranno nella lettura
con curiosità ed interesse.
fig. l
positivo": fa scordare cioè agli spettatori che voi avete tenuto in mano il mazzo per
un breve istante. 2
3. Consegnate il mazzo a un primo spettatore invitandolo a tenerlo a faccia in
basso, come se dovesse distribuire le carte per una partita. "Inizi a depositare le
carte afaccia in basso sul tavolo, una dopo t'altra, in modo daformare un mazzetta. P01:
quando vorrà, si/ermi. Ma perfavore non dimentichi che io nello stesso tempo farò una
visita nei suoi pensieri e dunque cercherò di influenzarla nelle sue azioni. '' Lo
spettatore comincia a depositare le carte come gli è stato ordinato e si ferma in
un punto qualunque.
La cosa migliore sarebbe che non depositasse più della metà del mazzo, ma se ciò
non dovesse accadere, non preoccupatevi: una volta capito il principio, vedrete
che questo non è un ostacolo. Se volete, però, potete anche guidare lo spettatore
dicendogli che vi se1ve la seconda metà del mazzo per il secondo biglietto da visita.
Non appena lo spettatore si ferma, sottolineate: "Bene. Si è fermato proprio in
questo punto. Nessuno può conoscere questa carta... '' e mentre dite ciò date un
colpetto sull 'ultima carta depositata. "Contrassegniamo questo punto con un biglietto
da visita. Metteteci sopra il biglietto su cui avete scritto il nome della carta che
)J
si crova in fondo al mazzo, naturalmente con la parte scritta rivolta verso il basso
in modo che nessuno possa vedere in anticipo la vostTa predizione. Chiedete poi
allo spettatore di metterei sopra la porzione che ha ancora in mano, cosl da riunire
rono il mazzo.
Automaticamente- e senza sa perlo - lo spettatore posiziona la carta che voi avete
adocchiato in precedenza in fondo al mazzo direttamente sopra al biglietto da .35
visita su cui c'è scritto proprio il nome di quella stessa carta.
4. Chiedete a un secondo spettatore di prendere il mazzo e di ripetere il
procedimento appena spiegato. Poiché il primo spettatore ha depositato le carte
sul tavolo una ad una, il loro ordine è stato invertito e dunque quella che in
precedenza era la prima carta del mazzo ora si trova in fondo. Quando anche il
secondo spettatore ha depositato, una ad una, le carte formando un nuovo
mazzetto e si è fermato in un punto qualsiasi, deponeteci sopra il secondo biglietto
ROBERTO SUPER-UGHT
da visita e fatelo copru:e poi con il resto del mazzo. Quella che era la prima carta
del mazzo ora si trova sopra al secondo bigUetto da visita. Naturalmente dovete
chiedere aJ secondo spettatore di smettere di depositare le carte prima di arrivare
al biglietto posizionato dal primo spettatore.
5. Riassumere: "Von·ei far notare che lei all'inizio ha mescolato bene il mtJZZO e poi
lo ha tagliato. Ha quindi depositato delle carte sul tavolo fermandosi in un punto
qualunque- avrebbe potuto farlo prima oppure dopo ... Né le1~ né io, né nessun altro
possiamo conoscere la posizione delle varie carte." Su questo punto i vostri spettatori
non potranno che darvi ragione. Infatti, il raffmato stratagemma su cui si basa
l'effetto difficilmente può essere ricostruito dai profani. Queste affermazioni
servono come "inserimento positivo" e aiutano a rafforzare l'effetto magi.co
finale.
6. Per concludere, stendete il mazzo a nastro sul tavolo, a faccia in basso, da
sinistra verso destra. La fig. 2 mostra i due biglietti da visita visibili all'interno del
ji'g. 2
nastro. Estraete dal mazzo i due biglietti insieme alle carte che si trovano a destra
di ciascuno di essi, spostandoli in avanti (fig. 3).
fig. ]
36
ROBERTO SUPER·UGHT
fig. 4
Note
l ) Numerose tecniche pratiche per adocchiare segretamente una o più carte vengono
descritte in Card College - Vol. 2, op. ciL., p . .321 e ss. In questo caso specìfico, consiglio di
ROBERTO SUPER-LTGHT
utilizzare il metodo descritto nel paragrafo "Come adocchiare una carta squadrando il
mazzo": durante quella procedura spostate leggermente la carta superiore con l'indice destro,
cosl da poter memorizzare allo stesso tempo la carra in cima e queJJa in fondo al mazzo.
2) Per saperne dj più sulla teoria dell' ".inserimento positivo", formulata per la prima volta da
Arturo de Ascanio, potete leggere Card College - Vol. 2 , op. cit., p. 383.
38
ROBERTO SUPER-UCHT
MEMORIA FOTOGRAFICA
di mostrare anche a loro le carte che ha tolto. Chiedete poi allo spettatore di
mescolare bene il resto del mazzo.
Sottolineate questo punto con estrema chiarezza, perché la soluzione più ovvia
per l'effetto che state per eseguire è proprio che il mazzo sia disposto in un ordine
che voi conoscete. Dato che il mazzo viene mescolato, questa possibile spiegazione
viene fortunatamente eliminata sul nascere.
J . Riprendete il mazzo e tenetelo con le facce rivolte verso di voi. È meglio tenere
le carte come mostrato nella 6g. l , cioè in una posizione di se1vizio molto avanzata,
con l'indice sul dorso e col pollice trasversale sulla faccia. Con le dita della mano
destra fate scorrere tutto il mazzo, rilasciando le carte sulloro lato corto anteriore,
una sola volta, dal basso verso l'alto: è sufficiente questa rapida occhiata e subito
siete in grado di dire quaL carte sono state tolte.
fig. l
Va bene ... forse dovrei chiarire meglio il procedimento! Guardate gli indici delle
carte che passano velocemente senza tuttavia concentrarvi sui singoli valori o sui
singoli colori. Si tratta di una visione molro rilassata. Chi riesce a vedere le
immagin_i tridimensionali conosce bene questo modo di guardare senza focaLz-
zare l'immagine. Se sapete di cosa sto parlando, portatevi in uno stato di leggera
trance e ordinate a voi stessi di vedere tutti i valori delle carte in modo da poter
40 poi determinare il valore mancante.
L'esperimento riesce comunque anche se si ignorano totalmente queste tecniche
avanzate di percezione. Provate semplicemente a farlo una volta: fate scorrere il
mazzo tanto velocemente da vedere ancora gli indici, ma non troppo lentamente
perché altrimenti non funziona. Fatto ciò, chiudete per un momento gli occhi e
chiedetevi quale valore manca. La prima immagine che vi appare nella mente è
la risposta alla vostra domanda. Nominate il valore e godetevi l'ammirazione che
vi sarà dimostrata sia dal pubblico che dagli specialisti.
ROBERTO SUPER L/GT-IT
41
ROBERTO SUPER-U GHT
Nessuna paura! Quanto segue non ha niente a cb e fare con il metodo spiegato in
"Memoria fotografica"! Soltanto la presentazione vi si ricollega. La cosa ideale
sarebbe mostrare questo effetto dopo aver eseguito "Memoria fotografica". Se
però, per qualche ragione, decidete di non eseguire quest'ultimo, potete utilizzar-
ne le frasi introduttive come prologo.
/igg. 1 e 2
42
ROBERTO SUPER-UGHT
2. Occorre adesso far passare un po' di tempo per rendere poi più difficile per il
pubblico ricordare la posizione relativa delle due metà del mazzo. Per far questo,
commentate: uAlla base di questo esperimento c'è il noto principio delLa percezione
subLiminale. Partiamo dal fatto che il cerveLlo può percepire cose che non vengono
registrate a LiveLLo conscio. Forse ricorderete queLLa pubblicità illegale degli anm·
Cinquanta: all'interno di un fi'lrn un fotogramma ogni ventiquattro veniva sostituito
con uno raffigurante una bottiglia di Coca Cola. Coscientemente nessuno se ne rendeva
conto, ma nell'intervaLLo tutti volevano bere Coca Cola. Nel nostro caso, la cosa
funziona in modo più o meno simile. Prenda una carta nel punto in cui ha tagliato poco
fa. " Alzate la porzione superiore del mazzo e spingete verso lo spettatore la carta
che si trova in cima alla porzione inferiore {Eg. 3) -questa sarà automaticamente
la carta da voi conosciuta che, ai fini di questa descrizione, supponiamo essere il
Due di Cuori. Nell'illustrazione questa carta è conu·assegnata da una "X". Lo
spettatore deve mettere da parte questa carta coperta, senza guardarla né
mostrarla a nessun altro.
fig. 3
J . Consegnate a qualcuno il resto del mazzo perché lo mescoli di nuovo, "... così
che non sia possibile n'cardarne in alcun modo l'ordine." Riprendete il mazzo e
apritelo brevemente e casualmente fra le mani mentre osservate: "In questo mazz.o
ora manca una carta... e in questo momento nessuno sa ancora quale. " Questa azione
dura solo pochi secondi, durante i quali però siete in grado di guardare e ricordare
le due carte che si trovano in fondo al mazzo. Ai fini di questa spiegazione, 43
supponiamo che esse siano il Sette di Quadri e l'Otto d i Fiori.
4. Girate di nuovo il mazzo a faccia in basso riprendendolo in posizione di servizio
nella mano sinistra. Spiegate: "Invece difar scorrere le carte come pn'ma, le depositerò
a faccia in alto sul tavolo in rapida successione. Cerchi però di distrarmi. Potrà
raccontarmi una qualunque cosa interessante o farmi delle domande." Iniziate a
mettere sul tavolo le carte molto velocemente, prendendole una ad una da sopra
il mazzo e girandole a faccia in alto, formando così un mazzetto.
ROBERTO SUPER-UGHT
Fingete di memorizzare dei dati, anche se naturalmente ignorate del tutto le carte.
La cosa migliore consiste nel fissare la carta coperta, mormorando qualcosa di
incomprensibile. Durante queste azioni può essere molto utile ripetere più volte
dentro di voi i nomi della carta forzata e delle due carte adocchiate - così sarete
sicuri di non dimenticarli! Non appena avere scoperto tutte le carte eccetto le
ultime due, fermatevi e annunciate: "Ho visto tutte le carte ad eccezione del Sette di
Quadn~ dell'Otto di Fiori e del Due di Cuort'. Nominare dunque le due carte
memorizzate in precedenza e la carta forzata.
5. Girate lentamente la penultima carta: è il Sette di Quadri. Girate poi l'ultima
carta: è l'Otto di Fiori. Guardate lo spettatore: "... quindi la sua carta deve essere il
Due di Cuori." Lo spettatore gira solo ora, per la prima volta, la carta che ptima
aveva scelto: è effettivamente il Due di Cuori!
Note
l ) Potete trovare un'esauriente trattazione della "forzatura a croce" nel mio Card College -
Vol. l, op.cit., p. 88. La forzatura è inoltre descritta in Roberto Light, op.cit., p. 31 e in
R OBERTO GIOBBl, Roberto Extra-light, Florence Art Edizioni, Firenze 2001, p. 27.
2) Per maggiori dettagli su questa tecnica dj adocchiamemo vi rimando a Card College -
Vol. 2, op. cit., p . .323.
44
ROBERTO SUPER-L/GJ-1 r
Questo effetto rientra nella categoria del mentalismo con le carte da gioco. L'idea
è poco conosciuta e mi è stata comunicata dal mio amico prestigiatore Ronny
Wohl, che forse voi conoscete come Ravelli, il suo nome d'arte.
Questo effetto costituisce un'eccezione in questo libro, perché richiede la
preordinazione dell'intero mazzo. Tuttavia, la conoscenza di questo tipo di
preordinazione - e di questo effetto in particolare - giustifica senza dubbio lo
sforzo aggiuntivo richiesto.
Effetto: Dmazzo viene ben mescolato e consegnato a uno spettatore che lo taglia
e poi prende una carta nel punto in cui lo ha diviso. Due altri spettatori fanno la
stessa cosa. Senza farsi riconsegnare il mazzo, il prestigiatore indovina una carta
dopo l'altra. La scelta delle carte awiene nelle mani degli spettatori e il mazzo è
assolutamente normale. Pausa di riflessione...
2. Rivolgetevi di nuovo allo spettatore che ora ha il mazzo: "Per favore tagli ancora
una volta e metta la porzione che ha tagliato sul tavolo. Nessuno tra noipuò sapere quale
carta si trova ora sopra alla porzione di mazzo che ha in mano. La prenda e se la metta
in tasca senza guardarla." Lo spettatore fa ciò che gli avete chiesto e voi proseguite:
"Dia il mazzo alta persona che si trova alla sua sinistra." Lo spettatore dà la sua
porzione di mazzo a un secondo spettatore, mentre la porzione tagliata rimane sul
tavolo.
3. Rivolgetevi al secondo spettatore: "Prenda La carta successiva e se la metta in tasca
senza guardarla. 11 Quando lo spettatore ha eseguito le vostre istruzioni, ditegli di
dare la sua porzione di mazzo a un terzo spettatore che si trova alla sua sinistra.
Quest' ultimo prende, come gli altri due, la carta che è in cima al mazzetta che gli
è stato consegnato e se la mette in tasca. Ricapitolate: "Il mazzo è stato mescolato
ed è stato tagliato da più persone tra di voi. Avete poi tagliato ancora il mazzo in un
punto qualunque. La porzione di mazzo che è stata tagliata si trova ancora sul tavolo.
Completi perfavore il mazzo e lo metta da parte." Con questa e con la frase seguente
rafforzate nuovamente l'impressione che sono state scelte delle carte qualsiasi:
"Ognuno di voi ora ha una carta qualunque che ha preso da ur1 punto qualunque in
mezzo al mazzo.)) NelJa sostanza ciò che dite è corretto, visto che il mazzo è stato
dawero tagliato e che le crute scelte provengono realmente dal centro del mazzo.
Non viene volutamente menzionato il fatto che le carte sono state prese tutte dallo
stesso punto del mazzo.
4. "Ora cercherò di indovinare le vostre carte grazie alla sola forza del mio pensiero. A
questo scopo vi prego di guardare ta carta che avete in tasca e di ricordar/a." Gli
spettatori fanno quanto richiesto e poi rimettono di nuovo la carta in tasca.
Durante queste azioni voltate la testa da un'altra patte per trasmettere l'impres-
sione di un grande distacco da parte vostra nei confronti della procedura. "lo
possiedo un grande senso drammatico. Per questa ragione indovinerò le carte secondo
un grado progressivo di difficoltà." Rivolgetevi al primo spettatore alla vostra
sinistra: "Mi dica per favore il valore della sua carta, se si tratta di un Quattro, di un
Re o dz' qua/cos'altro: in questo modo le possz'bilità che io indovini la carta sono una
su quattro." Non appena lo spettatore vi ha detto il valore della carta, ad esempio
una Donna, dite: "Tutto chiaro) ho già in mente la sua carta. Tra qualche secondo
ritornerò da Lei." Ora voi sapete già, grazie alla preordìnazione resa famosa dal
signor Stebbins, che il prossimo spettatore ha in tasca un Due e quello successivo
46 un Cinque.
Rivolgetevi al secondo spettatore per scoprire il seme della sua carta: "Mi dica
gentilmente il seme delta sua carta, cioè se Lei ha preso una carta di cuori, di pt'cche, di
quadri o di/iori. )) Lo spettatore vi risponde, ad esempio, che la sua è una carta di
cuori. Ora voi sapete che in tasca ha il Due di Cuori, che lo spettatore successivo
ha il Cinque di Picche e anche, attraverso un conto a ritroso, che il primo
spettatore ha la Donna di Fiori. L'illustrazione che segue mostra questa situazio-
ne e chiarisce i nessi tra le singole informazioni.
ROBERTO SUPER-UGHT
• • ;.
fig. l
2
'
t
• ·~
• c t
Tutto questo però non viene rivelato subito, così da ottenere il massimo dalla
vostra presentazione. Dite soltanto: "Co11la sua carta faccio un po' pit't di fatica -
in fondo ho solo una possibilità su tredici. Tra pochi secondi tornerò da !ez:"
Rivolgetevi al terzo spettatore: "Con lei sarà ancora più di/ficzle. Non mi deve dire
proprio niente. Lo possibilità che io trovi per soia fortuna la sua carta è minima. Ma
credo di poter leggere nei suoi pensieri. Sì, è molto chiaro! Ora ho visto anche la sua
carta!" Dopodiché rivolgetevi al secondo spettatore, con la cui carta prima avevate
fatto "fatica", cercando così di "indovinare" anche l'ultima carta.
5. Nominate quindi le carte una dopo l'altra, dapprima con qualche esitazione,
poi più velocemente e con voce più alta. Come conferma, gli spettatori devono
mostrare al resto del pubblico le carre scelte. Non male, no?
preorclinato. Questo può avvenire nel corso eli un altro effetto o per mezzo di una
manipolazione appropriata. 2 Anche a questo proposito, rimando ancora una volta
al capitolo "Riflessioni conclusive".
Se alla Ene dell'effetto volete continuare ad usare il mazzo preordinato, è
necessario ripristinarne l'01·cline originario: raccogliete le carte estratte e sistema-
tele nella corretta successione, cosa che con tre carte non crea nessuna difficoltà.
Eseguite un ventaglio a due manP con il resto del mazzo, con le facce rivolte verso
di voi, e localizzate il punto dove mancano le tre carte; inseritele in quella
posizione e squadrate. Siete pronti per eseguire ancora un miracolo basato su
questo stesso principio.
Note
l ) Alcuni semplici metodi, molto buoni, per eseguire un falso miscuglio totale del mazzo sono
descritti in Card College- Vol. 2, op. cit., p. 249 e ss.
2) Molte fra le più semplici tecniche per lo scambio di mazzi sono illustrate in Card College-
Vol. 4, op. cit. Consiglio inoltre di leggere Roberto Extra-Light, op. cit., p. 88 e la "Quarta
roucine" in Roberto Light, op. ci t., p. 46 e ss., in cui vengono spiegati degli effetti nel corso dei
quali potete scambiare un mazzo con un altro.
3) Ho descritto quello che secondo me è un metodo pratico per aprire il mazzo a vemaglio
in Card College - Vol. l , op.cit., p. 161.
48
ROBERTO SUPER-U GHT
lL CASO MANIPOLATO
3. Proseguite: «Lei ha localizzato in modo del tutto casuale la prima carta a/accia
in basso." Nello stesso tempo aprite il mazzo a nastro tra le mani finché non
arrivate alla prima carta a faccia in basso. Grazie alla preordinazione della
porzione superiore del mazzo la carta scelta sarà l'Asso di Picche (fig. l).
Mettete questa carta a faccia in basso suJ tavolo e poi chiedete allo spettatore di
fig. l
girarla, in modo che tutti la vedano: mostrerà appunto l'Asso di Picche. Nel
frattempo prendete le carte che sono a faccia in alto e mettetele a faccia in basso
sotto al resto del mazzo.
4. Con la mano destra rilasciate nuovamente le carte a piccoli gruppi dal fondo
del mazzo, questa volta suJ tavolo, finché lo spettatore non vi dice "Stop". Mettete
le carte che ancora vi rimangono nella mano destra a faccia in basso sul tavolo,
davanti a lui, e chiedetegli di metterei sopra l'Asso di Picche a faccia in alto.
Prendete poi le carte rilasciate e mettetele sulla porzione del mazzo che ha sopra
l'Asso di Picche. Cosl sembra che lo spettatore abbia messo il suo Asso di Picche
in w1 punto qualunque in mezzo al mazzo, mentre in realtà voi avete semplice-
mente portato l'Asso di Picche sul blocco di carte preordinato e avete tagliato il
tutto nel centro.
5. A questo punto siete pronti per presentare un effetto dopo l'altro. Anzi, grazie
alla preorclinazione delle prime catte del mazzo e allo svolgimento della procedura
descritta al paragrafo .3, siete di gran lunga più avanti rispetto a quanto crede il
50 pubblico!
"Che lei abbia scelto proprio l'Asso di Picche, è un fatto del tutto casuale. Ma il caso
può anche essere manipolato... " Scorrete l'indice della mano destra sul lato corto
anteriore del mazzo producendo un forte fruscio e poi schioccate le dita. Stendete
quindi il mazzo sul tavolo, formando un grande nastro a faccia in basso: a poche
carte di distanza dall'Asso di Picche sarà visibile l'Asso di Fiori, anch'esso a faccia
in alto (fig. 2). "Una seconda carta si è girata a/aceta in alto ... Del tutto casualmente
è l'altro Asso nero." Questo è il primo effetto.
ROBERTO SUPER-UGHT
fig. 2
6. Con ambedue le mani spingete da parte le carte a sinistra e a destra degli Assi
cosl come mostra la fig. 3.
fig. 3
"A volte ci sono delle persone che mi chiedono: 'Lei gioca a poker?m Ponete la
domanda in modo che uno spettatore vi ponga a sua volta questa domanda. Forse
dovrete ripetere la frase alcune volte finché qualcuno non capisce ciò che volete
ottenere, e questo risulta molto divertente. Quando poi qualcuno vi chiede "Gioca
a poker?", guardatelo stupiti e domandategli: "Ma come ci è arrivato?" Otten-ete una
risata garantita e allo stesso tempo avete creato lo spumo per passare con eleganza
al secondo effetto: "Certo che gioco a poker... ma solo con i quattro Assi." A queste
parole girate a faccia in alto le carte immediatamente vicine ai due Assi: si vedono
ora tutti e quattro gli Assi (fig. 4). Questo è il secondo effetto.
fig.4 51
ROBERTO SUPERUGHT
ftg. 5
Note
J) Dettagli sul maneggio del nastro sono illustrati in Card College - Vol. l, op. ci!., p. 51.
2) TI "miscuglio con una carta sporgente", con tutte le relative finezze, è spiegato in Card
52 College - Vol. I, op. cit., p. 56 e ss.
ROBERTO SUPER-UGHT
OuT oF USA
L'idea di questo eccellente effetto è da ricondurre a]. W. Sarles, 1 il quale si è
basato su un raffinato principio di Norman Gilbreath, conosciuto appunto come
"principio Gilbreath".
Come per la maggior parte degli effetti automatici spiegati in questo libro che
richiedono una distribuzione di carte, anche in questo caso ho cercato una
presentazione interessante e divertente, che giustifichi un'azione in fondo illogica,
ma necessaria. Credo che sarete molto contenti del risultato. Vi posso assicurare
che questo effetto intrattiene e sorprende nel modo migliore il pubblico profano
e rappresenta un enigma per il pubblico di esperti.
Anche se non eseguite mai questo effetto (ma perché poi non dovreste farlo?)
imparerete qualcosa di importante attraverso lo studio della seguente descrizione.
La psicologia della messa in scena e il principio matematico, costituiscono le basi
per una presentazione magica di successo.
Effetto: Dopo aver mescolato il mazzo, uno spettatore lo divide in due porzioni.
Prende poi una di esse e apertamente separa le carte rosse dalle carte nere. TI
prestigiatore riproduce specularmente le azioni dello spettatore, dividendo la
propria metà mazzo, che tiene a faccia in basso, in due porzioni. Alla fine si scopre
che anche il prestigiatore è riuscito, seguendo le istruzioni dello spettatore, a
dividere misteriosamente le carte rosse da quelle nere!
Preparazione: Vi serve un mazzo di carte in cui le carte rosse sono alternate alle
carte nere. Potete usare anche un mazzo incompleto, a patto che contenga un
ugual numero di carte rosse e nere.
I cartomaghi più esperti potranno preparare il mazzo sul momento e in modo
molto rapido, separando le carte rosse dalle carte nere con la tecnica di Lennart
Green conosciuta con il nome di "separazione angolata" 2 e poi alternando i colori
con un "miscuglio faro perfetto". 3
fig. l
Improwisamente mi fermo e scambio l'azione delle dita, cosl che ora l'indice
sinistro batte, mentre quello destro si sposta orizzontalmente sul piano del tavolo.
Eseguire un passaggio netto, senza esitazioni, non è per niente facile. Se non lo
sapete fare, potete impararlo con un po' di esercizio. Per quegli spettatori che
forse non lo conoscono, e che dunque ci provano senza successo, questa è
un'esperienza divertente. Gli altri lo .ricorderanno con piacere. Completo poi
questa dimostrazione con un'altra, nella quale i due indici stesi con le punte
tenute l'una verso l'altra vengono poi mossi in due cerchi contrapposti. T anto
basta per introdurre il tema dell'effetto.
2. "Vorrei adesso fare un esperimento simile con le carte. È in duefasi. Dapprima vorrei
però che lei mescolasse questo mazzo. Come può vedertt le carte non si trovano t'n un
determinato ordine. Non d sono particolari raggruppamenti di carte... forse a 'volte si
possono trovare vicine due carte dello stesso valore, ma ciò è dovuto solo al caso perché
altrimenti i valon· sono ben mescolatt fra loro. 11 A dimostrazione di quanto state
dicendo, prendete il mazzo a faccia in alto e apritelo a nastro tra le mani Spingete
le carte dalla mano sinistra alla mano destra a gruppi irregolari, in modo che sia
impossibile notare l'alternanza rosso-nero. Quando attirate l'attenzione degli
spettatori sui valori delle carte state attenti a che nessuno possa concentrarsi sulla
sequenza dei colori.
Dividete poi il mazzo più o meno a metà, facendo in modo che le carte che si
trovano suUa faccia delle due porzioni siano di opposto colore (fig. 2). Mettete i
mazzetti a faccia in basso davanti a uno spettatore e chiedetegli di mescolarli l'uno
54 con l'altro con un miscuglio all'americana. Se vi sembra di chiedergli troppo,
mescolate voi stessi le carte - lentamente e chiaramente - eseguendo la prima
parte di un miscuglio all'americana e fate poi spingere le une nelle altre le carte
da voi intercalate.4
In questo momento sottolineate espressamente e ripetutamente che è lo stesso
spettatore a mescolare il mazzo. Questo è fondamentale per rendere inspiegabile
l'effetto e sorprenderà persino voi. Infatti, grazie al principio di Gilbreath, le carte
appena mescolate si trovano ora o a colori alternati o a gruppi di due - in nessuna
ROBERTO SUPER-UGHT
fig. 2
parte del mazzo troverete tre carte dello stesso colore vicine fra loro. Questa è la
particolarità matematica che permette la riuscita dell'effetto.
3. Consegnate il mazzo a uno spettatore chiedendogli di tenerlo a faccia in basso
in posizione di servizio. Naturalmente non dovreste usare queste parole; dite
piuttosto: "Tenga il mazzo come se dovesse distribxeire le carte nel corso di una partita. "
Chiedetegli quindi di mettere sul tavolo a faccia in basso la prima carta del mazzo,
alla sua sinistra. D eve poi mettere la carta successiva a faccia in alto a destra della
precedente. Deve quindi deporre la terza carta nuovamente a faccia in basso sulla
prima, la quarta a faccia in alto sulla carta che si trova già a faccia in alto e
proseguire in questo modo finché tutte le carte del mazzo sono state depositate
sul tavolo, formando due mazzetti, uno a faccia in basso e uno a faccia in alto.
Questo è il primo esercizio di coordinazione: sia voi che il vostro pubblico lo
troverete divertente. Occorre soltanto stare attenti che lo spettatore non vada
troppo veloce, cosl da evitare eventuali errori. È assolutamente importante che
le carte vengano depositate una ad una, alternativamente a faccia in alto e a faccia
in basso- non importa come si inizia (fig. 3 ).
fig. 3
55
ROBERTO SUPER-LIGHT
Fate notare la disposizione casuale delle carte nella porzione a faccia in alto, la cui
sequenza dipende da come sono state mescolate: infatti in questo mazzetta
potrebbero trovarsi vicine molte carte dello stesso colore. Ricordate ancora una
volta a tutti che è stato Io stesso spettatore all'inizio a mescolare il mazzo.
Quando lo spettatore ha terminato il suo compito, complimentatevi con lw
dkendogli che a volte le cose che sembrano facili non sono poi così semplici.
Usare una frase di questo tipo è consigliabile soprattutto quando allo spettatore
l'operazione non è riuscita particolarmente bene, cosl da alleggerire la situazione.
4. "Passiamo adesso alla seconda fase di questa dimostrazione." A questo scopo lo
spettatore prende le carte che sono a faccia in alto e voi quelle a faccia in basso.
"Cercherò ora di seguire i suoimovimenti in modo coordinato, applicando la cosiddetta
coordinazione bilaterale." Lo spettatore, che tiene le sue carte ancora a faccia in
alto, deve distribillre sul tavolo, una ad una, tutte le sue carte, mettendo via via
che compaiono le carte rosse a sinistra e quelle nere a destra, in modo da formare
due distinti mazzetti a faccia in alto. Voi fate specularmente la stessa cosa,
tenendo però le carte a faccia in basso.
Supponiamo che lo spettatore vi sieda di fronte. Se mette una carta rossa a faccia
in alto alla sua sinistra, voi metterete a faccia in basso sul tavolo, alla vostra sinistra,
la prima delle vostre carte; quando mette una carta nera a faccia in alto alla sua
destra, voi mettete alla vostra destra l'attuale prima carta del vostro mazzetta.
Fate questo finché le carte non sono terminate. Vedrete che anche questo
"esercizio di coordinazione" risulterà divertente per il pubblico. Regolate il ritmo
in modo da garantirvi che non vengano commessi degli errori.
Che ci crediate o no, le vostre carte sono state divise in rosse e nere. Inoltre, grazie
alla specularità delle azioni, le vostre carte nere si trovano direttamente di fronte
alle carte nere dello spettatore. Lo stesso vale per le carte rosse (fig. 4).
Riassumete facendo notare ancora una volta che è stato lo stesso spettatore a
mescolare all'inizio il mazzo e che voi avete seguito fedelmente le sue azioni.
"Nella prima fase lei ha testata da solo la sua capacità di coordinazione. Nella seconda
fase lo abbiamo /atto in due. Ma nella terza fase ... le carte si sono coordinate da sole."
Girate a faccia in alto i vostri due mazzetti e mostrate che i colori sono separati
proprio come in quelli dello spettatore!
fig. 4
• o
Note
l) J. W. SARLES, "Posi-Negative Cards" in The Pallbearer's Review, rivista pubblicata da Karl
Fulves, edizione in volume: L&L Publishing, USA 1993, p. 99.
2) Questa fantastica tecnica, creata da Lennart Green per separare un gruppo di carte da un
altro, è spiegata in Card College - \fo/. 4, op. ci t.
3) Troverete una dettagliata descrizione del "miscuglio faro" e delle sue uniche particolarità
in RoBERTO GroBBL, Card College. Corso di cartomagia moderna - Vol. 3, Florence Art Edizioni,
Firenze 2001, p. 659 e ss.
4) La precisa modalità esecutiva di questa diabolica raffinatezza di Juan Tamariz è descritta
in Card College - Vol. 3, op. cit., p. 631.
57
ROBERTO SUPER-LIGI-/T
ANNUNCI PERSONALI
58
fig. l
ROBERTO SUPER-UCJ-IT
fig. 2
Fate una breve pausa e quindi mostrate in crescendo che anche le altre coppie
sono coppie ideali (fig. 3). La magia le ha fatte ritrovare e dunque vivranno per
il resto della loro vita in amore e in armonia. Alleluia!
fig. 3
60
ROBERTO SUPER-LIGI-IT
Note
l ) Troverete una descrizione illustrara del miscuglio Charlier in Roberto Light, op. ci t., p. 74.
61
ROBERTO SVPER-UGHT
MANIPOLAZIONE MENTALE
Questo effetto non è certo così forte da chiudere la vostra esibizione, ma è ben
più di una semplice curiosità. È molto adatto come apertura o come effetto di
collegamento in una routine più lunga.
L'idea di base è nientemeno che del creativo Paul Curry, 1 il padre del grande
classico cartomagico "Out of this world", di cui "Manipolazione mentale"
potrebbe costituire un eccellente prologo.
Effetto: Il prestigiatore toglie dal mazzo dieci carte di Cuori- dall'Asso al Dieci -
e cambia l'ordine di questa sequenza. Riesce quindi a manipolare il pensiero di
uno spettatore, così da indurlo a ripristinare da solo l'ordine originario.
fig. l
~· ~· ~· ~· ~·~ ~·
, • • • ••••
A
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2 ~ IO• •
• •
• ·~
•
62
4
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~
4 •• •
• • • • ···~l
• •
2. Spiegate ciò che state per fare con la seguente dimostrazione: Prendete il
mazzetta e tenetelo a faccia in basso in posizione di servizio nella mano sinjstra
(l'Asso si trova sopra e il Dieci sotto). Distribuite sul tavolo le prime tre carte, una
dopo l'altra e a faccia in alto, formando con esse una 61a diagonale. "Scambierò
ROBERTO SUPER-UGTlT
l'una con l'altra le prossime due carte... " Detto ciò, con la mano destra prendete la
prima carta del mazzetta a faccia in basso e fatela scivolare sotto la carta
successiva (fig. 2). In questo modo l'ordine di queste due carte viene invertito.
fig. 2
Girate quindi le due crute insieme a faccia in alto e mettetele sulle tre carte che
già si trovano sul tavolo (fig. 3).
Depositate singolarmente altre due carte a faccia in aJto e ripetete poi l'inversione
dell'ordine delle due carte successive come sopra spiegato. Infine metteteci sopra
l'ultima carta. La fig. 4 illustra la disposizione delle carte a questo pw1to. Fate
notare che, a causa della duplice inversione di due carte, l'intera sequenza
numerica risulta alterata.
63
figg. 3 e 4
ROBERTO SUPER-UGI-ff
fig. 5
N ote
l) La descrizione originale è apparsa in PAUL CURRY, Pau! Curry Presents, New York 1974. Di
questo effetto trovate anche un'ottima lraduzione francese, intitolata "Un Marché de
Dupes", in RICIIARD VoLLMER, The Ve1y Best o/Pau/ Curry, Editions du Spectacle, Strasburgo
1986.
65
ROBERTO SUPER-LIGI-IT
fig. 1
66
fig. 2
Se lo spettatore ha tagliato da sinistra verso destra, le altre undici carte del blocco
preordinato- a cui ora manca il Sei- si trovano sul mazzetta C. Naturalmente
non importa come taglia lo spettatore: occorre soltanto che teniate d'occhio il
mazzetta nel quale si trovano le undici carte. Ai fini di questa spiegazione,
supponiamo che si trovino sul mazzetta C. 67
3. Prendete il mazzetta A e spiegate: "Visto che la carta-predizione è un Set~ conto
sei carte come segnaposto in questo punto." Contate sei carte sul tavolo, una ad una
e a faccia in basso, da sopra il mazzetta A mettendole sul tavolo dove prima c'era
il mazzetta A. Proseguite: ((E gli altri due ma:a:etti ricevono una carta ciascuno per
chiudere il ciclo.'' P rendendo come pretesto questa apparente spiegazione logica,
depositate una carta su ciascuno dei mazzetti B e C. Infine rimettete ciò che
rimane del mazzetta A al suo posto originario, sopra le sei carte prima contate.
ROBERTO SUPER· LICrrr
fig. 3
Quasi dimenticavo: Tutti quelli fra voi che conoscono il "controllo sotto al
nastro" 2 o altre tecniche simili, possono impiegarle per eseguire la preordinazione
necessaria: saranno così in grado di presentare questo effetto in ogni momento,
improvvisandolo.
Se siete cartomaghi esperti, potete eseguire la fase iniziale di quesw meravigUoso
effetto in modo un po' diverso da come descritto. Prima di far scegliere la carta-
predizione, con un "miscuglio con una carta sporgente'? portate la porzione
preordinata più o meno al centro del mazzo. Spingete quindi nel mazzo la carta
sporgente per creare una separazione sopra alla porzione preordinata. Ora potete
sventagliare le carte e far sl che lo spettatore ne prenda una dal blocco centrale.
68 Per il fatto che la scelta della carta avviene più o meno a metà mazzo, essa appare
del tutto libera. Alla fine occorre naturalmente riportare sopra al mazzo la
porzione preordinata: potete farlo, ad esempio, con un "trasferimento per mezzo
del taglio". 4
Note
l) MARTIN GARDNER, Martin Gardner Presents, Kaufman & Greenberg, USA 1993.
2) TI "controllo sotto al nastro" è descritto in Card College- Vol. 1, op. ci t., p. 166.
ROBERTO SUPER-LIGNT
3) Trovate una dettagliata spiegazione del "miscuglio con una carta sporgente" in Card College
- Vol. l, op.cit., p. 56 e ss.ln questo stesso volume viene spiegato come creare e mantenere
in modo corretto una separazione fra due porzioni del mazzo.
4) Si veda "Trasferimenti per mezzo del taglio" in Card College- Vol. l, op. cit., p. 95.
69
ROBERTO SVPER-UGHT
N UMEROLOGIA
Nel terzo volume del mio Card College - Corso di cartomagi'a moderna trovate un
effetto omonimo' che in quelle pagine viene utilizzato per illustrare le applicazioni
del "miscuglio faro" e dunque presuppone un notevole Lmpegno tecnico: ciò lo
rende molto convincente, una qualità comune ad ogni buon effetto non automatico.
Durante uno dei miei frequenti viaggi a Strasburgo, dove vado a trovare gli amici
prestigiatoriJean-Pierre Homecker, Francis Tabaly e Richard Vollmer, quest'ul-
timo mi sorprese con il metodo che a questo punto vorrei farvi conoscere. Con
l'effetto qui descritto potete ottenere lo stesso successo che avreste ottenuto
eseguendo la versione tecnica più dispendiosa. n segreto sta ancora una volta in
un semplice ma diabolico principio matematico, che potete utilizzare anche
neU'ambito di altri effetti., quando si tratta di controllare una carta in una
determinata posizione all'interno del mazzo.
Effetto: n prestigiatore spiega in poche parole cosa sia la scienza esoterica della
numerologia. Uno spettatore riu·ova una carta da gioco che prima è stata scelta
liberamente in base a tre numeri che lui stesso ha determinato in modo del tutto
casuale.
fig. l
Se volete, potete spiegargli che vi serve un po' più della metà del mazzo per
l'esperimento che farete- il perché di questa vostra affermazione apparirà chiaro
a tutti entro pochi .istanti. Lo spettatore può prendere al massimo diciannove
carte. Questo è un margine di tolleranza piuttosto alto. Meglio dire allo spettatore
di tagliare circa un quarto del mazzo. Guardatelo mentre taglia, così in caso di
necessità potete correggerlo.
3. Giratevi e pregate lo spettatore di contare, dentro di sé, le sue carte, per poi
metterle via, ad esempio nell'astuccio vuoto. Supponiamo, sempre a titolo di
esempio, che lo spettatore abbia preso dodici carte.
Ditegli di ricordare questo numero come suo "contrassegno numerologico": se
dovesse entrare a far parte di una società numerologica, questo sarebbe il suo
numero di socio ...
4. Prendete il resto del mazzo e tenetelo a faccia in basso in posizione di servizio
nella mano sinistra. Da sopra il mazzo distribuite sul tavolo una carta dopo l'altra
a faccia in alto formando un mazzetto (fig. 2).
fig. 2
71
ROBERTO SUPER.LIGI-IT
52-19-x (12)
33 ca rta~
8
19
(5 di Cuori) =============
Che ci crediate o no, la carta memorizzata dallo spettatore si u·ova ora automa-
ticamente, all'interno della porzione che è sul tavolo, al trentatreesimo posto a
partire da sopra. Questa è la premessa per il seguito dell'effetto, che porterà a un
finale sorprendente.
6. "Adesso le carte sono disposte in modo tale che, secondo l'antichissima tradizione
della numerologia lei stesso sarà in grado di ritrovare la sua carta... senza nemmeno
1
sapere come.'" Consegnate il mazzo allo spettatore, che lo deve tenere a faccia in
basso in posizione di servizio. Ditegli di mettere sul tavolo a faccia in alto la carta
superiore, contando "dieci". Deve poi mettere La carta successiva sulla prima,
ugualmente a faccia in alto, contando "nove"; poi quella ancora successiva
contando "otto" e così via fino a "uno". Se però il valore della carta che sta voltando
corrisponde al numero nominato, si deve fermare (fig. 4). La probabilità statistica
che ciò accada è piuttosto grande. Considerate l'Asso come ''uno" e le figure come
"dieci". Se lo spettatore dovesse contare fino a "uno}' senza che una carta
72 corrisponda al numero nominato, allora ditegli di mettere la carta successiva a
faccia in basso sulle dieci crute che si trovano a faccia in alto sul tavolo, cosl da
eliminare quel mazzetta. A questo proposito potreste commentare: "Questa volta
non è andata bene, perciò elz'miniamo queste carte: questa è la teoria numerologica del
'nurnerus clausus'! ''Fate ripetere questo procedimento allo spettatore in modo da
formare complessivamente tre mazzerti. Supponiamo che la posizione finale sia
quella illustrata dalla fig. 5, cioè: il primo mazzetta è stato eliminato, il secondo
ha sopra un Cinque mentre il terzo ha sopra un Otto.
ROBERTO SUPERLJGifT
\ l
fi'gg. 4 e 5
r.:</
jr0 : \
·~
non avesse trovato ta sua carta - ma lei ha superato questo antichissimo esame
numerologico e perciò questa carta le porterà particolare fortuna fino alla fi:ne
dell'anno." Agli esecutori maschi consiglio di eseguire l'effetto con una spettatrice.
Quasi dimenticavo: n principio matematico che sta alla base del conto alla
rovescia è certamente semplice, ma molto ben occultato. In pratica, per tre volte
vengono contate dieci carte più una, così cbe alia fine si ottiene sempre 33
(3xll =.33). Non importa su quale carta lo spettatore si ferma comando a ritroso,
con le carte rimanenti - che vengono poi a loro volta contate - si raggiunge sempre
il numero 11.
Come detto sopra, l'effetto, cosl come è stato descritto, funziona solo con un
mazzo completo da cinquantadue carte. Voglio però rivelarvi la formula con cui
potrete eseguirlo anche con un mazzo incompleto e con una carta posizionata in
w1 punto totalmente diverso.
In un mazzo di cinquantadue carte, in cui la carta deve essere portata al
n
trentatreesimo posto la formula è: 52 -33=19. numero chiave "19" indica il
numero di carte che devono essere deposte sul tavolo, fra le quali poi lo spettatore
deve memorizzare la sua. In pratica, dunque, basta conoscere il numero di carte
che compongono il mazzo e fare poi come descritto. Se il mazzo è vostro, non
avrete nessun problema a sapere da quante carte è composto. Se invece ne
prendere uno in prestito, contate semplicemente le carte con la scusa di togliere
i Jolly. Per far questo, aprite le carte fra le mani con le facce rivolte verso di voi
e contatele mentalmente. Se il vostro ospite \ri assicura che nel mazzo non ci sono
]olly, rispondete semplicemente: "Sì, sì... ma devo esserne del tutto sicuro." Nel
frattempo avete già contato le carte.
Io consiglio però di presentare sempre questo effetto con un mazzo completo.
Potete così risparrniarvi tutto il conteggio e seguire esattamente il procedimento
che avete studiato. Per quanto mi riguarda, mi sono imposto come regola di
utilizzare sempre, quando è possibile, un mazzo nuovo. Così, applicando principi
matematici eU questo tipo non sorgono problemi. Inoltre per me è un dovere
professionale lavorare sempre con delle carte da gioco pulite- e un mazzo nuovo,
oltre ad essere sempre completo, ha anche questo gradevole effetto secondario.
Note
74 l) Si veda l'effetto intitolato ''Nwnerologia" in Card College- Vol. 3, op.cit., p. 680.
ROBERTO SVPER-LTGHT
In ognuno dei miei libri della serie "Light" c'è sempre almeno un effetto che
inequivocabilmente è djventato il beniamino assoluto dei lettori. In Roberto Light
è "TNT" djJuan Tamariz; in Roberto Extra-Light è "L'ora del destino", nell'adat-
tamento dj Carlhorst Meier. Sebbene io trovi anche tutti gli altri effetti molto
buoni - altrimenti non li avrei scelti, elaborati e descritti - quelli che ho
menzionato appaiono avere una qualità indefinibile che li rende perle fra i gioielli.
Sono quasi sicuro che questo effetto sarà il preferito di questo volume.
L'idea è da ricondurre al prestigiatore dilettante americano Stewart James (non
la star del cinema) che la pubblicò per la prima volta nella rinomata rivista
specializzata ]inx edita da Theo Annemann. 1 Da parte sua, James si ispirò
all'effetto "Bonus Card Trick" dj Larsen e Wright che lo regalarono agli abbonati
della rivista specializzata Genii come allegato aggiuntivo, un "bonus" appunto.
StewartJames modificò il metodo e creò la presentazione. La conclusione con la
scala reale è un'idea di J. W. Sarles, che la pubblicò su Pallbearer's Review.2
Naturalmente ho aggiunto qua e là dei dettagli che costituiscono, per così dire,
il condimento della pietanza.3
2 2 A
• ••
fig. l
carta nel punto in cui l'ha presa. Metteteci sopra le carte che ancora vi restano in
mano. Prendete infine il mazzerro appena formato e mettetelo sul resto del
mazzo. Ora tutto è già sistemato per le varie fasi dell'effetto. La genialità di questa
creazione sta proprio qui: voi siete non uno, ma una mezza dozzina di passi avanti
rispetto agli spettatori.
4. «Un tempo il prestigiatore avrebbe cercato di trovare la sua carta nel tnazzo." A
queste parole, aprite il mazzo tra le mani oppure stendetelo a nastro sul tavolo
- se volete, potete anche eseguire un falso miscuglio. "Ma la moderna cartomagia
va oltre." Nel frattempo l'espressione "va oltre" è già diventata una gag ricorrente
che divertirà ogni volta di più gU spettatori. Tenete il mazzo vicino al vostro
orecchio e fatelo frusciare leggermente: ((Ah, credo che la suo sia una carta nera...
una carta di picche... è il Due di Picche!" Lo spettatore confermerà stupito e crederà
che l'effetto sia finito.
5. Ma voi proseguite: "UrJ tempo un effetto si sarebbe femtato a questo punto. LA
moderna cartomagia però va oltre." Compitate le parole "DUE" e "PICCHE",
distribuendo una caJta per ciascuna lettera come segue:
Per la parola "D-U-E", depositate sul tavolo una ad una tre crute a faccia in basso.
Quindi, depositate singolarmente sei cane compitando la parola "P-1-C-C-H-E",
formando un secondo mazzetto a destra del precedente. Sul tavolo ci sono quindi
due mazzetti composti rispettivamente da tre e sei carte.
Girate la carta successiva a faccia in alto: è il Due di Picche (fig. 2).
fig. 2
77
ROBERTO SVPER-UCHT
6. Ma non avete ancora finito: "A questo punto, un tempo ogni effetto sarebbe finito.
La moderna cartomagia invece va oltre.'' Girate a faccia in alto il mazzetta con le tre
carte (D-U-E) e mostrate che queste sono gli altri tre Due (fig. .3).
fig. 3
•
2
+
fi'g. 4
~
2 ·
~
2 ·
2
•
~
2 ·
+ •iJ •
2
zJ
zJ
78
ne occorrono cinque." Depositate sul tavolo da sopra il mazzo cinque carte a faccia
in basso. Mettete il resto del mazzo da parte.
"Un tempo un effetto con Le carte si sarebbe fermato qui... e anche questo si/errna qui,
poiché più in là di cosi non si può andare... " Adattando il ritmo del testo alle vostre
azioni, girate una carta dopo l'altra, in modo che il pubbUco veda scoprire
progressivamente la scala reale. Anche se i vostri spettatori non conoscono le
regole e i punteggi del poker, la disposizione finale delle carte lì colpirà come un
martello (fig. 5).
fig. 5
•
2
• •• 2
un falso taglio, anch'esso descritto nel capi tolo di questo libro menzionato più
sopra.
In questo effetto gli esperti riconosceranno certamente la scaltra applicazione
della nota "forzatura da dieci a venti" -tutto il resto infatti è solo messa in scena.
L'espressione "... ma la moderna CtJrtomagia va oltre" è una piacevole gag ricorrente.
Se avete una buona capacità comunicativa, potreste ottenere un coinvolgimento
del pubblico ancora maggiore. Dite: "... ma la moderna cartomagia... ''e fermatevi.
Guardate gli spettatori mentre annuite sorridendo. Q uesto spinge il pubblico a
rispondervi in coro: "... va oltre.'' Dopo la seconda volta, questa risposta vi verrà
data automaticamente a patto che fin dall'inizio facciate capire con la giusta
intonazione deUa voce che si tratta di una sorta di ritornello.
Nel caso vogliate utiJ.izzare un mazzo speciale, potete aggiungere all'effetto
un'ulteriore fase: è sufficiente che, ad eccezione delle quindici carte necessarie
per la preordinazione, tutte le altre abbiano la faccia completamente bianca. Con
questo mazzo potete eseguire l'effetto come sopra descritto. Alla fine, dopo aver
mostrato la scala reale, dite: "A questo punto vorrei davvero andare oltre, ma non
posso: tutte le carte sono spar-ite!" Stendere il resto del mazzo a faccia in alto,
mostrando al pubblico solo carte bianche.
Se eseguite l'effetto su un tavolo leggermente inclinato in avanti, potete presen-
tarlo in una sala davanti a cinquanta o forse più persone. Naturalmente più vasto
è il pubblico, maggiore è la capacità di presentazione che vi si richiede. Non
mostrate questo splendido effetto come una semplice curiosità matematica ...
Note
l) The jim<, rivista pubblicata da Theodore Annemann, n. 134.
2) J. W. SARLES, "Funher Than That", in The Pallbearer's Review, rivista pubblicata da Karl
Fulves, ristampa in volume: L&L Publishing, USA 1993, p. 467.
3) Questa versione mi è stata ispirata da un'osservazione che ho letto in "FurthcrThan Thar",
un effetto pubblicato in jEFF Bussv, The Fred Braue Notebooks- \fol. 6, USA 1992, p. 23 e ss.
4) Troverete delle spiegazioni dettagliate sul "miscuglio con una carta sporgente" e sul
"miscuglio a sottrazione" in Card College- Vol. l e Vol. 2, op.cit., rispettivamente aUe pp. 56
e 246.
5) Un'esauriente analisi deUa "forzatura da dieci a venti" è pubblicata in Card College - Vol. l,
op. cir., p. 88.
80
ROBERTO SUPER·UGIIT
lL MAZZO SCOMPARSO
Effe tto: Utilizzando w1a matita come bacchetta magica, il prestigiatore annuncia
di voler far sparire l'intero mazzo. Improwisamente pel'ò è la matita a sparire.
Quando la si ritrova, si nota che ora è il mazzo che si è dissolto senza lasciar traccia.
fig. l
Ripetete questa stessa azione dicendo "due". Quando alzate la mano destra per
la terza volta, infilate Ja matita nel colletto della vostra giacca o della camicia.
Riportate subito verso il basso, come avete già fatto per due volte, la mano destra
per colpire il mazzo con la matita, che però non c'è già più. Contemporaneamente
dite "tre". Con grande meraviglia di rutti, non è sparito il mazzo, ma Ja matita.
3. Ora guardatevi intorno come se questa situazione, apparentemente frutto di
un vostro errore, fosse inaspettata anche per voi. Improvvisamente sorridete,
colpiti da un'ispirazione. Rivolgetevi al pubblico girando piano piano il corpo
verso sinistra. Dopo pochi secondi tutti scorgeranno la matita infilata nel vostro
colletto: allora esploderà l'allegria e regnerà la gioia!
Questo contribuisce a rilassare l'attenzjone dei presenti, cosa che vi consente di
far scivolare il mazzo- che tenete sempre nella mano sinistra- nella tasca esterna
sinistra deUa giacca, senza essere visti e in modo elegante (fig. 2 - l'illustrazione
mostra una visione non consentita al pubblico).
È molto importante che il braccio sinistro venga mosso il meno possibile. Se già
prima di ruotare il corpo lo avete portato nella corretta posizione, cioè con il
82 gomito piegato, allora nessuno si accorgerà di niente.
4. Dopo aver lasciato cadere in tasca il mazzo, continuate a tenere la mano sinistra
proprio come se lo aveste ancora in posizione di servizio. Sempre con il lato destro
del corpo rivolto verso il pubblico, con la mano destra prendete la matita e poi
giratevi, riportandovi in posizione frontale rispetto al pubblico. Non appena gli
spettatori si sono ripresi dalla sorpresa, proseguite senza indugiare -la pausa non
deve essere troppo lunga. Battete con la matita sul palmo vuoto della mano
sinistra e contemporaneamente aprite del tutto la mano (fig. 3 ): il mazzo è sparito!
ROBERTO SUPER-LICHT
83
figg. 2 e 3
ROBERTO SUPERUGI-IT
Note
1) ln tutti e quamo i volumi del mio Card College si trovano spiegati molti eccellenti metodi
per controllare una cana in fondo al mazzo. Raccomando in panicolar modo il "controllo nel
cavo della mano di carte scelte a vista" (vol. l , op. ci L, p. 78) c il "controllo convincente"
(vol.3, op. cit., p. 535 ).
2) La tecnica che permette di separare una o più carte dal mazzo grazie alla loro curvatura è
descritta in Card College - Vol. l, op. cit., p. 187.
84
ROBER'fO SVPER-UGI IT
Preparazione: Per questa gag vi serve una cosiddetta ..carta estranea", cioè una
carta proveniente da w1 mazzo diverso da quello che state utilizzando. Il disegno
e il colore del dorso non hanno alcuna importanza dato che questo non viene mai
mostrato. La faccia della "carta estranea", invece, deve più o meno corrispondere
alla grafica del mazzo che pensate vi venga prestato. Scrivo di proposito "più o
meno", poiché piccole discordanze non vengono notate, come potrete constatare
dopo alcune esecuzioni di prova.
Quando volete eseguire questa gag, portate segretamente la "carta estranea"- che
avete fino ad allora tenuto in tasca - in un posto accessibile sotto il tavolo. Potete
ad esempio sedervi sulla carta, oppm·e metterla nell'incavo dietro al ginocchio, 1
oppure semplicemente depositarla sulle vostre gambe. L'importante è che
nessuno possa vederla.
85
Esecuzione e presentazione: l. Costruite l'apparente impossibilità dell'effetto
facendo mescolare bene e tagliare il mazzo da più spettatori. D atelo quindi a una
persona che a sua volta lo deve dare a un'altra, e questa a un'altra ancora, finché
tutti sono sicuri che lo spettatore scelto per aiutarvi non sia in alcun modo
d'accordo con voi (sebbene questa possibilità in un secondo tempo venga esclusa
dai fatti). Chiedete infine alla persona prescelta di recarsi in un'altra stanza, di
prendere una carta qua1W1que, memorizzarla e poi rimetterla nel mazzo.
ROBERTO SUPER-UGHT
Quasi dimenticavo: Vi faccio notare che sotto il tavolo è possibile sostituire tutto
il mazzo con un altro. L'unica condizione, naturalmente, è che voi conosciate la
marca e il modello delle carte possedute dal vostro ospite... ma questo è un
problema che si può risolvere, vero?
Note
86 l ) Metodi professionali per occultare una carta sono descritti in Card College- Vol. 4, op.cit.
ROBERTO SUPEI<-U GHT
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
Forse in certi momenti sarà capitato anche a voi, subito dopo un'esperienza, di
provare una particolare sensazione che volete gustare quanto l'esperienza stessa.
Mi auguro che la lettura di questo Libro e lo studio degli effetti spiegati vi abbiano
dato gjoia. Proprio come io mi compiaccio della mia riuscita come autore. È
dunque giunto il momento di goderci insieme - voi come lettrici o lettori ed io
come autore - il nostro successo.ln questo momento unico di comunione, magari
davanti a un bicchiere della grappa migliore o fumandoci un buon sigaro
arrotolato a mano, vorrei condividere con voi ancora un paio di riflessioni- cosl,
semplicemente, per il solo piacere di farlo.
fig. 1
ROBERTO SUPER-UGF!T
Analogamente dovreste rilasciare per prime quelle inferiori (fig. 2), se volete
mantenere inalterata la loro posizione e la loro sequenza.
fig. 2
1'
blocco inferiore
fig. 3
P er mescolare in modo simulato tutto il mazzo con il miscuglio nel cavo della
mano, procedete come segue: Tenete il mazzo in posizione di servizio nella mano
sinistra. Portatelo quindi in posizione per un miscuglio nel cavo della mano.
ROBERTO SUPER-UGHT
Trasferite le prime cinque carte, una ad una, nella mano sinistra e lanciateci sopra
il resto del mazzo. Girate il mazzo a faccia in alto, trasferite singolarmente le prime
cinque carte e gettatevi sopra il resto del mazzo. Infine riportate il mazzo a faccia
in basso ed eseguite un falso taglio con uno dei due metodi sopra descritti.
Per rendere logico questo maneggio, potete dire: "Mescoliamo ancora brevemente
il ma:ao sia di dorso che di faccia. Ma poiché mescolare è bene, ma tagliare è ancora
meglio, tagliamo anche un paio di volte.'' Occorre infatti passare subito ad un'altra
azione che richiami l'attenzione del pubblico, perché altrimenti glj spettatori
cominciano ad analizzare ciò che hanno visto e potrebbero arrivare a scoprire il
vostro semplice sotterfugio. Questo è il prezzo da pagare per la semplicità. Potete
però eseguire il falso miscuglio e il falso taglio anche casuahnente, senza
giustificarli con delle parole - cosa che, in certi casi, è persino migliore. Potete
credermi: funziona. Naturalmente potete impiegare questo procedimento solo
una volta davanti allo stesso pubblico, poiché se la prima volta ve Ja siete cavata
grazie alla fiducia e alla naturalezza, potreste non riuscirei una seconda volta dato
che il fattore sorpresa viene a mancare.
Se avete letto altri miei libri, sapete già che io do sempre molta importanza alla
gestione di un effetto. Con il termine "gestione", intendo il modo in cui una
determinata tecnica viene impiegata all'interno di un effetto magico. Fatemi
spiegare questo concetto prendendo ad esempio uno scambio di mazzo: la tecnica
descrive solo gli aspetti meccanici dello scambio, cioè come il mazzo viene portato
in una determinata posizione e come, in qualche modo, viene scambiato con un
altro. La gestione studia invece la psicologia e le modalità di utilizzazione di
questa tecnka.
Vediamo un caso pratico: l'esecuzione dell'effetto "D mazzo scomparso" che
trovate descritto in questo libro.
Di tanto in tanto mi capita di vedere i singoli alberi e di non vedere la foresta; per
questo concedetemi di spiegare anche ciò che è evidente. Lo scambio di un mazzo
con un altro è uno degli stratagemmi più potenti di tutta la cartomagia. Permette
infatti l'introduzione intelligente dei cosiddetti "mazzi truccati" o di mazzi che
hanno alloro interno delle "carte speciali". Sebbene nei volumi della serie "Light"
non ci si occupi di tali carte e di tali mazzi, vorrei a questo punto iniormarvi della
loro esistenza e f~re alcune considerazioni in merito.
90 D problema di tali mazzi sta nel fatto che consentono di presentare degli effetti
particolarmente incredibili. E la prima soluzione a cui uno spettatore profano
arriva - e cioè che il mazzo utilizzato sia "segnato" - è più o meno quella giusta.
Infatti non ha alcuna importanza se il mazzo è davvero un mazzo "segnato",
oppure se si tratta di un mazzo "svengali". Con lo scambio di mazzo potete
sfruttare al massimo i vantaggi offerti da ogni tipo di mazzo speciale, senza
subirne gli svantaggi. Potete infatti cominciare con un mazzo truccato e succes-
sivamente scambiarlo con un mazzo normale che alla fine potete regalare. Per far
ROBERTO SUPER.LJGHT
ciò, vi rimando alla "Routine 4" descritta nel mio libro Roberto Light, che contiene
indicazioni su come scambiare un intero mazzo con un altro nel corso di un effetto
magtco.
Per concludere, vi offro una sintesi delle precedenti riflessioni: iniziate la vostra
esibizione con un mazzo normale che scambierete poi con un mazzo speciale
grazie all'effetto sopra citato (v. "Routine 4" in Roberto Light); eseguite con esso
uno o due degli effetti più incredibili, quindi fate sparire il mazzo con l'effetto "D
mazzo scomparso", descritto in questo libro. Sl, certamente si tratta solo di uova
al tegamino ... ma alla Bocuse!
Spesso una tecnica può essere sostituita da una sottigliezza. Per prendere
segretamente conoscenza di una carta nel mazzo - ad esempio quella in cima o
quella in fondo - occorrerebbe utilizzare una tecnica di adocchiamento.ln diversi
casi però abbiamo evitato il suo impiego aprendo brevemente il mazzo a faccia in
alto tra le mani (fig. 4), dicendo: "Lei ha mescolato bene il ma;ao e le carte sono state
ordinate dalla casualità del suo miscuglio." Ciò vi permette di memorizzare, senza
farvi notare, la carta desiderata. Tutto qui Naturalmente lo si può fare solo una
volta, ma quella volta abbiamo pur sempre eliminato una tecnica difficile.
fig. 4
91
Vi voglio dare un ulteriore esempio di come con una gestione intelligente si può
riuscire a superare un ostacolo tecnico altrimenti piuttosto complicato. Prendiamo
l'effetto "Lo spettatore compie la magia" in cui è necessarìa la preordinazione di
dodici carte. Per attenerla, si dovrebbe rìcorrere ad una delle cosiddette tecniche
di reperimento.3 n problema, a patto che lo si faccia una sola volta davanti allo
stesso pubblico, si può però risolvere anche in altro modo. Fate scegliere una carta
e posizionatela segretamente sopra o sotto una "carta chiave", cioè una carta a voi
ROBERTO SUP6R-UG11T
nota. Ecco come fare. Supponiamo che voi conosciate la carta inferiore del
mazzo: è questa la vostra carta chiave. Lo spettatore deve alzare una porzione del
mazzo e metterla sul tavolo. Prende una carta nel punto in cui ha appena tagliato
e la guarda. Poi deposita la sua carta su quella che era la porzione superiore del
mazzo e voi ci lasciate cadere sopra quella che era la porzione inferiore. Lo
spettatore dunque ha scelto liberamente una ca1ta dal centro del mazzo, ma voi
ci avete segretamente posizionato sopra la vostra carta chiave. Se tra l'adocchia-
mento della carta clùave (vedi sopra) e il suo posizionamento eseguite un falso
miscuglio e un falso taglio, probabilmente riuscirete a beffare, senza alcuna
destrezza di mano, persino i cartomaghi espe1ti. Ora inscenate il ''ritrovamento
della carta", durante il quale porterete in cima al mazzo le dodici carte necessarie
per l'effetto ''Lo spettamre compie la magia":
Aprite il mazzo tra le mani, con le facce rivolte verso di voi. Tagliate al primo Dieci
che incontrate, in modo che questo diventi la prima carta a partire dal dorso del
mazzo. Non dimenticate di tenere le carte in modo che gli spettatori non possano
vederne le facce. Guardate lo spettatore che vi ha assistito e fingete di voler
ritrovare la carta in base alla sua personalità. Questo è il filo rosso che caratterizza
la "scenetta" che state per interpretare. Osservate le carte e portate ogni Dieci che
incontrate sul dorso del mazzo, in modo del tutto palese, senza tuttavia mostrarne
la faccia.
Mentre fate ciò, dite: "Ora cercherò di valutare in base a criteri iperidraulici-
permanentemenle-dinamici quale ctJrta lei ha in mente. Cm1 alcuni spettatori questo è
molto facile, poicbé si può subito dire se ne hanno scelta una piuttosto che un'altra...
ma con lei ho subito notato che il caso mi rise1wwa qualcosa di diverso. No, non è
questa... questa nemmeno... no, non è assolutamente il tipo da scegliere questa... "Avete
già capito quali risullati si possono raggiungere con una tale presentazione.
Quando arrivate a una catta che vi se1ve, portatela sopra al mazzo.
Una volta potete estrarre dal mazzo anche quattro carte insieme, ad esempio i
quattro Sei, spiegando: "Per molti la scelta si potrebbe ridurre a sole quattro carte, ma
con lei non è possibile farlo." Allo stesso tempo prendete tutte e quattro le carte e
mettetele sopra al mazzo. Una volta potete anche mettere una carta a faccia in
basso sul tavolo con l'evidente certezza che quella sia la carta delio spettatore.
Date poi un'altra occhiata al mazzo- portando cosi in cima la carta successiva -
e affermate di esse1vi sbagliati: "Di solito è molto facile, ma lei è una persona
92 imperscrutabile... Lei sarebbe un perfetto giocatore di poker!'' Naturalmente dovreste
scrivere il vostro testo, prevedendo ogni possibile situazione. La mia infatti è solo
una proposta di massima, destinata a farvi capire il concetto.
Poiché la vostra ca1ta chiave rimane sempre sopra aUa carta dello spettatore, alla
fine potete "indovinare" quest'ultima senza difficoltà. Se per caso la carta scelta
o la carta chiave dovessero essere un Dieci, un Sei o un Due, cioè una delle carte
che vi servono per la vostra preordinazione, è sufficiente che all'inizio memoriz-
ziate la carta e che la portiate, ad esempio, sulla faccia del mazzo. Ora potete
ROBeRTO SUPER.JJGHT
portare a termine con tutta calma la vostra preordinazione. Infine, una volta
"ritrovata" la carta scelta, rimettere nel giusto punto del mazzo la carta che ancora
manca nella sequenza, completandola. Siete pronti per proseguire!
L'esempio ora proposto mostra come non sia possibile sostituire una tecnica di
reperimento con una sottigliezza- come invece avevamo fatto con l'adocchia·
mento. Al posto di una sottigliezza è necessario impiegare un effetto magico vero
e proprio. Ecco un altro principio importante da aggiungere al vostro arsenale, che
vi permetterà di risolvere alcuni altri problemi che potrete incontrare.
Come sempre ci sarebbe ancora molto da dire poiché, come tulti sanno, sono i
dettagli che fanno la perfezione. E, anche se forse la perfezione non potrà mai
essere raggiunta, possiamo però provare ad awicinarcisi. Dunque chiudo qui,
ringraziandovi per le quattro chiacchiere che tlli avete concesso.
Arrivederci.
Note
l ) Alcuni fa lsi miscuglj all'americana sono dettagliatamente analizzati in Card College- Vol. 3,
op. dt.. p. 607 e ss.
2) Alcune delle migliori tecniche per eseguire un falso miscuglio nel cavo della mano sono
descritte in Card College- Vol. 1, op. cit. , p. 58 e ss.
ru
3) Alcune ottime tecniche reperimento sono descritte in Card College- Vol. 4, op. cit.
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I NDICE