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Il termine apprendimento deriva da apprendere dal latino (ad prehendere) mette in evidenza il carattere

attivo che investe le funzioni dell'uomo. Un processo che modifica in modo permanente la capacità di
interagire dell'uomo con l'ambiente, determinando un adattamento comportamentale. Ha un'importanza
fondamentale il rapporto fra l'apprendimento e lo sviluppo, che si contraddistingue in modo articolato e
complesso, può essere visto da diverse prospettive riferendoci a diversi ambiti disciplinari e ovviamente
saperi: biologico, psicologico, sociologico, filosofico. L'apprendimento è un meccanismo una funzione
che, volontariamente o meno ne condizionano l'organizzazione. Gli stimoli partono dal sistema nervoso
centrale (neurone motore) e raggiungono la parte terminale attraverso il circuito del sistema nervoso
quindi, connessioni, sinapsi, cellule nervose e neuroni. Abbiamo un bagaglio di cellule nervose sin dalla
nascita ma è nel periodo post-natale che tendono ad aumentare fino ad un’età di circa 15/16 anni e lo
fanno in modo selettivo ed organizzativo. Le connessioni neuronali sono un ponte con l'ambiente esterno
che si costruisce nei primi mesi di vita acquisendo le forme dei processi mentali modificandosi e
arricchendosi con le esperienze. Un buon processo educativo può indurre attraverso specifiche stimolazioni
a processi di formazione intenzionali. Il processo apprendimento-sviluppo incide sulla plasticità cerebrale.
In poche parole, si tratta di un processo fisico. La sostanza grigia può ridursi o aumentare, si possono creare
e perfezionare connessioni neurali, o al contrario indebolire e danneggiare. Questi cambiamenti fisici nel
cervello si manifestano poi come cambiamenti nelle nostre capacità. Ad esempio, ogni volta che impariamo
un nuovo gesto tecnico il nostro cervello si modifica: nuovi “collegamenti” neurali danno al nostro corpo
delle istruzioni su come eseguire quel gesto. Ogni volta che dimentichiamo il nome di una persona, il
“collegamenti” che si connettevano alla memoria sono stati danneggiati. Questi semplici esempi mostrano
come il cervello possa riflettere abilità migliorate (un nuovo gesto) o peggiorate (un nome dimenticato).
Come l'azione e il movimento rappresentino un valore insostituibile per l'attivazione dei processi logici e
l'apprendimento cognitivo e come tra l'apprendimento motorio e intellettivo esiste un interscambio
continuo che traduce il passaggio dal concreto al concettuale. È caratterizzato da un processo fisiologico
che esula da obiettivi, fine o scopi, mentre l'apprendimento educativo ha dei criteri dei valori regolato da
norme. L'apprendimento pertanto è una condizione fondamentale del processo educativo, si può quindi
identificare il processo educativo in una dimensione progettuale, quindi preventiva. Il potenziale di
apprendimento è condizionato dal processo educativo. In una doppia dimensione quella del processo e
del risultato. La capacità di apprendimento nei giovani è alla base dello sviluppo motorio e, ogni esperienza
dovrebbe contribuire ad incrementarla.
Schimdt afferma che l'apprendimento motorio come acquisizione effettuata attraverso uno schema
d'azione inteso come regola generale per l'esecuzione variata di un certo programma. Facendo riferimento
al contesto sportivo, l'apprendimento della tecnica consiste nella formazione e nel perfezionamento dello
schema del gesto tecnico ricercato. I fondamentali della teoria dello schema sono:
●Programma motorio generalizzato.
●Schema motorio.
Il programma motorio generalizzato è visto come una sorta di rappresentazione mnemonica di un insieme
di azioni, quindi, una serie di risposte a caratteristiche generali che non hanno bisogno di un feedback
prodotto dalla risposta. È una struttura generale che contiene i suoi patterns di contrazione e decontrazione
muscolare che poi definiscono il movimento. È una sorta di risoluzione al problema di immagazzinare la
enorme quantità d'informazione. Possiede delle caratteristiche invarianti, che restano uguali da una
risposta all'altra determinando gli elementi essenziali della classe di azioni sotto il controllo del programma
e definiscono la forma base del movimento.
Caratteristiche invarianti
●Ordine degli elementi, cioè la sequenza delle contrazioni muscolari implicata in un gesto.
●Struttura temporale, ovvero la proporzione di tempo per i singoli segmenti di movimento, che rimane
invariato anche se il tempo totale di movimento cambia.
●Forza relativa, cioè la proporzione costante tra le forze espresse dai vari muscoli che partecipano
all'azione, indipendentemente dal grado di forza complessiva.
Teoria dello schema: se il programma generalizzato fornisce le caratteristiche invarianti del gesto
desiderato, sarà compito dello schema selezionare i parametri specifici della risposta per adattare il
movimento in situazione. Schmidt ritiene che, con un programma motorio generalizzato, il soggetto
immagazzini quattro tipi d'informazione:
●Condizioni iniziali. (Posizione del corpo ambiente etc.)
●Specificazioni di risposta per il programma motorio (forza, velocità direz. adeguati all'ambiente).
●Conseguenze sensoriali della risposta prodotta (feedback).
●Risultati del movimento. (info sul risultato ottenuto)
Le conseguenze sono: consolidamento dello schema derivanti dalle quattro informazioni e
contemporaneamente vengono eliminate le informazioni non necessarie.
Schmidt e i due schemi
●Schema di richiamo: Permette di determinare una nuova risposta selezionando e fornendo al programma
motorio generalizzato i parametri che servono in situazione.
●Schema di riconoscimento: È il meccanismo di riferimento che una volta formatosi consente di valutare
durante l'azione la correttezza confrontandosi con il feedback sensoriale in corso per determinare il meglio
in situazione.
APPRENDIMENTO MOTORIO
L'APPRENDIMENTO MOTORIO AVVIENE SIN DALLA NASCITA E CONTINUA PER TUTTA L'ESISTENZA
DELL'ESSERE UMANO. L’apprendimento motorio si sviluppa attraverso tre fasi:
●La produzione del risultato che si ottiene in modo globale ordinando i movimenti singoli che costituiscono
l'azione motoria.
● Il miglioramento della recezione delle informazioni per lo sviluppo del movimento (propriocezione).
● Rielaborazione mentale cioè presa di coscienza e rielaborazione cinestetica, quindi la loro piena
comprensione, acquisizione attraverso i rapporti di cause effetto, la rappresentazione mentale del
movimento e la capacità di verbalizzarlo in parole.
La fase dell'apprendimento del movimento nella sua interezza non viene sempre raggiunta.
Nella fase dell'infanzia è crescente.
●Nell'età scolare fra i 6-10 anni ha una rapida accelerazione
●L'età dell'apprendimento delle tecniche (così chiamata) avviene dopo i 10-11 anni.
●Negli anni a seguire c'è una sorte di stabilizzazione e di rallentamento nell'apprendimento motorio ma di
fatto non si esaurisce mai.
LA CAPACITA'DI APPRENDIMENTO MOTORIO È L'ATTITUDINE AD ACQUISIRE NUOVI GESTI, PUO' ESSERE
VALUTATA ATTRAVERSO IL TEMPO IMPIEGATO PER IMPADRONIRSI NEL MODO CORRETTO DELL'AZIONE
MOTORIA E SIA DELLA QUALITÀ ED EFFICACIA DELLA STESSA.

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