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Giovanni Pascoli

Simbolismo
Languore (Verlaine): poesia evocativa con linguaggio allegorico, con analogie (figura in cui
vengono messi in relazione immagini, elementi che apparentemente non sono facilmente
riconoscibili nella mente del lettore (poeta veggente che poi diventerà poeta Vate in
D’Annunzio)
Fonosimbolismo
Le figure retoriche più importanti sono sinestesia, analogie e onomatopee.

Vita
La biografia ha un’importanza enorme (come in D’Annunzio - vita come opera d’arte, ha
cercato di rappresentare con la sua vita gli ideali che voleva, soprattutto per quanto riguarda
soluzioni come estetismo e superomismo).
Pascoli nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna da una famiglia di condizioni abbastanza
agiate. Il 10 agosto 1867 il padre viene assassinato da ignoti e il fatto di non sapere chi e
perché influisce ancora di più.

L’amore viene spesso associato a immagini di morte.


Lutto familiari, idea della morte e idea del nido sono i temi più frequenti nei testi.
Cerca di ricostruire il nido perso con la morte del padre, insieme alle due sorelle, ma perde
anche questo perché la sorella Ida si sposa e abbandona il nido. (Immagine negativa
dell'amore)
Si avvicina al socialismo, ma è distaccato da quello Marxista, in quanto Pascoli rifiuta la lotta
di classe.

Il fanciullino 1897
È un saggio che contiene suggestioni e suggerimenti per la poetica dell’autore, pubblicato
per la prima volta nel 1897.
Pascoli afferma che dentro ogni uomo, e soprattutto nei poeti, sia presente un fanciullino,
con la capacità di stupirsi e meravigliarsi come farebbe un bambino che vede il mondo per
la prima volta.
Da bambini, la voce del fanciullino si confonde con la voce della persona (i fanciullini sono
due), si ha un’unità di intenti.
Quando la persona cresce, il fanciullino rimane fanciullino e continuerà a far sentire la sua
vocina squillante.
Il fanciullo è paragonato ad Adamo, il primo uomo, che dá il nome a tutte le cose che scopre.
Egli si trova anche nel poeta.
L’uomo che ha studiato non vede le cose come le vede il fanciullino, non può più vedere
niente con stupore e meraviglia, a causa delle nozioni razionali che ha studiato che
annullano la meraviglia.
Poetica delle piccole cose: poesia come cogliere qualcosa che non è evidente e se non si
trova non è difetto della poesia, ma della vista dell’uomo. Anche le piccole cose sono
poetiche e meritano di essere ricordate.
Pascoli parla di fiori sconosciuti ai più (Pimpinella), citandone il nome preciso, i quali
acquistano molta importanza. (Rapporto con il positivismo)

Socialismo utopistico - Comunione degli uomini: l’uccisione del padre lo condiziona


particolarmente. Gli uomini dovrebbero essere tutti fratelli, uniti, ma qualcuno ha ucciso suo
padre e poi deve passare un periodo in carcere: per questo Pascoli non crede che questo
possa realizzarsi.

Myricae
È la prima raccolta che viene pubblicata nel 1891, contiene in prima edizione 22 testi che
Pascoli inizia a scrivere nei 10 anni precedenti. Nella seconda edizione, un anno più tardi, si
aggiungono una cinquantina di testi. Nel 1900, la quinta raccolta, contiene 156
componimenti.
Il titolo è una citazione della IV bucolica di Virgilio: “Non a tutti piacciono gli arbusti e le umili
tamerici”
C’è un'alternanza di diversi codici linguistici: le tamerici vengono definite umili, ma allo
stesso tempo utilizza una nomenclatura tecnica e specifica. In più, il termine “Tamerici” è
scritto in latino.

Lavandare
Rappresenta un insieme di immagini che potrebbe apparentemente essere letto in maniera
puramente descrittiva, ma se si indagano e scoprono i simboli, ci si rende conto del
messaggio che sta dietro a questo testo.
Verso 6: chiasmo
Questo testo è un canto popolare marchigiano che Pascoli trascrive

X Agosto
Il 10 agosto, anniversario della morte del padre, è la ricorrenza di san Lorenzo. Nei primi
giorni d'agosto è più intenso il fenomeno delle stelle cadenti.
pianto: il cadere delle stelle è interpretato dal poeta come un pianto del cielo per l’uccisione
del padre.
Si stabilisce un parallelismo tra la rondine uccisa mentre porta il cibo nel nido e il padre del
poeta, assassinato mentre tornava a casa con delle bambole in dono per i figli. Egli era
l’unica fonte di sostentamento della famiglia.
In seguito c’è un evidente accostamento tra le vittime (la rondine, il padre) e il sacrificio di
Cristo. Simbologia religiosa: spine, croce e perdono.

I piccoli affamati pigolano sempre più piano, sono destinati alla morte. L'ombra assume
quindi un valore simbolico, rappresenta la desolazione del nido privato del conforto paterno
e il destino di morte che grava su di esso.
Nel morire, la vittima perdona i suoi uccisori.
La terra è un corpuscolo infinitesimale nell'universo, ma in essa si concentra tutto il
male; l'aggettivo opaco letteralmente si riferisce al fatto che la terra non ha luce propria, ma
simbolicamente allude al fatto che è refrattaria alla luce, cioè al bene. Si instaura un'implicita
antitesi con la luminosità delle stelle, così come l'atomo si contrappone all'infinità del cielo.

Temporale (1892)
Pubblicato nella terza edizione di Myricae.
È un testo che offre un quadro impressionistico, che contiene sensazioni uditive e visive,
non in maniera oggettiva, che vengono comprese e percepite attraverso la lettura. Il
linguaggio è fortemente analogico e simbolico.
Il titolo “temporale” è particolarmente significativo perché integra il testo e permette di
capirlo. È una sorta di “verso zero”.

Il primo verso è separato dagli altri.


Il poeta descrive un temporale in maniera non oggettiva, con immagini e suoni (“bubbolio
lontano” - onomatopea).
È presente un solo verbo (rosseggia) in tutta la poesia.

L’assiuolo
Sensazioni uditive e visive
Figure retoriche
Descrizione
Tre strofe doppie quartine (strofe di 8 versi, suddivisibili in due parti)
Soffi di lampi sinestesia
Chiù onomatopea (verso dell'assiuolo - rapace notturno simile a un gufo)
Nomenclatura specifica sia per l'uccello che per gli alberi (mandorlo e melo)
Climax ascendente

Novembre
Quadretto naturalistico con immagini che evocano altre sensazioni. Descrive un paesaggio
non percepito in maniera oggettiva o sensoriale, ma prevalentemente con l’immaginazione.
Odorino amaro sinestesia
Nomenclatura botanica (albicocchi e prunalbo)

Il Canto di Castelvecchio (1903)

Il gelsomino notturno
Una casa bisbiglia - metonimia (contenitore per il contenuto)
Dormono i nidi - metonimia
L’odore di fragole rosse - Sinestesia (una delle più importanti figure retoriche in Pascoli)
Chioccetta: costellazione delle pleiadi con una stella più luminosa e altre meno luminose
(mamma chioccia e i piccoli)
Pigolio di stelle - sinestesia
Puntini di sospensione, Pascoli non racconta l’unione dei due perché non lo sa. Per lui
l’amore ha significato solo un’ulteriore sofferenza nella distruzione del secondo nido
familiare che aveva provato a costruire. Il poeta avrà per sempre un’immagine negativa
dell’unione tra uomo e donna, perché ha significato per lui solo sofferenza.
Il poeta racconta la prima notte di nozze di Gabriele Briganti, in cui viene concepito il primo
figlio

Il poeta racconta il rito della fecondazione del gelsomino attraverso l’immagine dei due amici
che si sono sposati e hanno concepito un figlio.
La racconta da fuori (luce accesa in una casa vista da fuori) perché egli è escluso
dall’amore.
Pascoli è rimasto così legato al nido, che pur non facendone più parte ne è ancora
ossessionato (esserne prigioniero), al punto di far tornare questo pensiero in qualsiasi
momento (nasce l’erba sopra le fosse).
Il legame con una donna sembra quasi un tradimento, che lui stesso ha vissuto quando la
sorella di è unita in un legame matrimoniale.

I puntini di sospensione indicano che il poeta non può e non vuole descrivere quello che
succede.

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