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Diodo Zener

Il diodo Zener è progettato per poter funzionare nella zona di breakdown


Il suo simbolo ( o per lo meno quello adoperato dal Cirmaker ) è il
seguente A

La caratteristica corrente-tensione evidenzia che lo zener:


‰ se polarizzato direttamente, si comporta come un diodo normale

‰ quando è polarizzato inversamente non conduce se la polarizzazione

inversa non oltrepassa la tensione di rottura


‰ quando conduce inversamente si comporta da stabilizzatore di

tensione; esso, infatti, è capace di subire grandi variazioni di corrente


mantenendo costante la tensione ai suoi capi
Anche per lo Zener si danno dei modelli semplificativi:
Nel primo modello uno zener in conduzione inversa viene assimilato ad un
generatore di tensione continua, di valore pari a Vz, che assorbe corrente
R R

+ Vz + + Vz
E 15V E 15V
-
4.7V - - 4.7V

Nel secondo modello uno zener in conduzione inversa viene assimilato ad


un generatore di tensione continua, di valore pari a Vz, che assorbe
corrente con in serie la resistenza interna Rz, di piccolo valore
R R

Rz
Vz
+
E
+
E 15V
15V

Vz
- +
-
4.7V - 4.7V
La potenza dissipata dallo Zener è Pz= Iz*Vz
I data sheet del diodo riportano, tra l’altro:
‰ la massima potenza dissipabile Pzmax, oltre la quale la temperatura del

dispositivo sale oltre la massima consentita ed esso si distrugge


‰ la massima corrente permessa Izmax

‰ il valore della resistenza interna Rz per un dato valore di Iz

Pzmax

10W

Ta
25C
Tmax=200C

I data sheet riportano anche la curva di riduzione e il coefficiente di


riduzione ( ∆Pzmax/∆Ta ) della massima potenza dissipabile all’aumentare
della temperatura ambiente Ta.
Infatti, se Ta aumenta, l’incremento di temperatura che il diodo può
subire per arrivare a Tmax si riduce; e con esso la massima potenza
dissipabile.
Regolatore a Zener

Lo Zener , in conduzione inversa, è usato come stabilizzatore di tensione


perché è in grado di mantenere costante la tensione ai sui capi , al variare
della corrente che lo attraversa. Ecco lo schema di un semplice regolatore
a Zener:
Rs Is IL
vout
Raddr.
Vs Iz RL
filtr.

Osserviamo come si comporta il regolatore al variare della tensione


uscente dal raddrizzatore filtrato.
La similazione evidenzia che, se aumenta Vs, aumentano Is e Iz; invece IL
e Vout restano quasi costanti; analogamente se Vs diminuisce,
diminuiscono Is e Iz ma IL e Vout restano quasi costanti.
Vediamo ora come si comporta il regolatore al variare del carico RL
Come possiamo vedere, al diminuire di RL sul carico affluisce più corrente
e diminuisce quella dello Zener; viceversa se RL aumenta.
Perché il regolatore funzioni correttamente è necessario che Iz:
‰ non scenda al di sotto di un certo valore Izmin, altrimenti il diodo non

stabilizza bene
‰ non superi Izmax, altrimenti il diodo si distrugge.

Rs va scelta, perciò, adeguatamente


La corrente assorbita dallo Zener diventa elevata quando Vs è massima e
il carico è staccato (IL=0); in queste condizioni
Iz= (Vsmax-Vz)/Rs < Izmax
E allora:
Rs> (Vsmax-Vz)/Izmax
La corrente assorbita dallo Zener diminuisce molto quando Vs è minima e
il carico assorbe la massima corrente (IL=ILmax); in queste condizioni
Iz= (Vsmin-Vz)/Rs -ILmax > Izmin
E allora:
Rs<(Vsmin-Vz)/(Izmin+Ilmax)
In definitiva:
(Vsmax-Vz)/Izmax < Rs < (Vsmin-Vz)/(Izmin+Ilmax)
Ma vediamo il comportamento di un alimentatore stabilizzato elementare,
costituito da un raddrizzatore filtrato, seguito da un regolatore.
La simulazione evidenzia che l’ondulazione è stata ridotta di parecchio.
L’ondulazione residua sul carico può essere valutata studiando il seguente
circuito: Rs
+
vout=Voutdc+VRout
VRin Rz
-
RL
+ +
Vin dc Vz
- -

VRout, l’ondulazione residua in uscita, è determinata dall’ondulazione VRin


entrante nel regolatore ( quella uscente dal raddrizzatore filtrato ).
Se si applica la sovrapposizione degli effetti, Vrout si ricava dal seguente
circuito:
Rs

+ VRout
VRin Rz
- RL

Di solito Rz « RL e perciò Rz||RL≅Rz ; perciò:

VRout≅Vrin*Rz/(Rz+Rs) ≅Vrin*Rz/Rs

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