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Via Crucis del Venerdì Santo

“Se il chicco di grano caduto in terra non muore rimane solo,


se invece muore, produce molto frutto.”

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Vorremmo in questa serata fare memoria di quel Venerdì portando la croce di
Gesù per le nostre strade, in mezzo alle nostre case, nel cuore delle nostre vite e
della storia di ciascuno.

Vorremmo pensare a questa Croce come ad un aratro che solcando la terra delle
nostre comunità riporta in superficie i tanti semi di bene che spesso restano soffo-
cati e intrappolati dalle nostre paure, timori, indifferenza, poco entusiasmo...

Vorremmo ancora, che il nostro fermarci, sostare e pregare le varie stazioni della
Via Crucis, fosse occasione per raccogliere il sangue del sacrificio di quel Venerdì,
donato a noi per bagnare ed irrorare questa nostra terra e quanto in essa è già
pronto a germogliare.

Vorremmo che, meditando la Passione e Morte di Gesù Cristo, fossimo già


proiettati nella Pasqua ormai imminente con la speranza certa che…
"Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo, se invece muore,
produce molto frutto".

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+ Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.

O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore ci hai liberati dalla morte,
eredità dell'antico peccato trasmessa a tutto il genere umano, rinnovaci a
somiglianza del tuo Figlio; e come abbiamo portato in noi, per la nostra
nascita, l'immagine dell'uomo terreno, così per l'azione del tuo Spirito, fa' che
portiamo l'immagine dell'uomo celeste. Per Cristo nostro Signore.

Prima stazione: Gesù è condannato a morte


e caricato della Croce
Dal Vangelo di Giovanni 19, 13-17

Pilato fece condurre fuori Gesù e sedette in tribunale, nel luogo


chiamato Litòstroto, in ebraico Gabbatà. Era la Parasceve della Pasqua,
verso mezzogiorno. Pilato disse ai Giudei: "Ecco il vostro re!". Ma quelli
gridarono: "Via! Via! Crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Metterò in croce il
vostro re?". Risposero i capi dei sacerdoti: "Non abbiamo altro re che
Cesare". Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi presero
Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio,
in ebraico Gòlgota.

Commento:

Quanto è semplice condannare? Con quanta facilità Pilato


decide della vita di Gesù?
Non capita anche a noi, nella vita di tutti i giorni, di giudicare gli
altri lasciando che i nostri pensieri e le nostre scelte siano guidate
da stereotipi e pregiudizi?
La croce che viene caricata sulla schiena di Gesù potremmo
paragonarla all’etichetta che appiccichiamo alle persone con
la presunzione di avere capito tutto di loro, senza dare la
possibilità di farsi conoscere.
Con un cellulare alla mano possiamo condividere le nostre
opinioni con tutti, mettere un “like” per dire che ci piace

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qualcosa oppure che non ci piace e ci sentiamo padroni di
tutto o di tutti, senza pensare che una foto o un video condiviso
possa essere offensivo e ledere la sensibilità altrui oppure
umiliare.
Quanti, spesso molto giovani, hanno pensato che la loro vita
fosse meno importante di un’opinione o un’immagine condivisa
al mondo.
Gesù, facendosi carico del peso della croce, ci chiede uno
sforzo ulteriore per promuovere l’incontro e la condivisione
perché la conoscenza approfondita dell’altro sia di stimolo per
imparare a comprendere e rispettare la vita di tutti.

Invocazioni:

Gesù che ti sei è affidato totalmente alla volontà del Padre

purifica i nostri occhi

Gesù che non ti sei mai fermato alle apparenze

purifica i nostri occhi

Gesù che hai sopportato il peso della condanna

purifica i nostri occhi

Orazione:

Dio onnipotente, Cristo, tuo Figlio, ha sofferto per noi lasciandoci un esempio.
Donaci la forza di prendere la nostra croce ogni giorno e di seguire con fedeltà
il nostro Salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Seconda stazione: Gesù cade sotto il peso della croce


Dal libro del profeta Isaia 53, 4-6

Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,


si è addossato i nostri dolori;
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
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Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi Egli è stato trafitto per le nostre colpe,
andò anche Nicodèmo - quello che in precedenza era andato da lui di schiacciato per le nostre iniquità.
notte - e portò circa trenta chili di una mistura di mirra e di àloe. Essi Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
presero allora il corpo di Gesù e lo avvolsero con teli, insieme ad aromi, per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
come usano fare i Giudei per preparare la sepoltura. Ora, nel luogo dove Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, ognuno di noi seguiva la sua strada;
nel quale nessuno era stato ancora posto. Là dunque, poiché era il il Signore fece ricadere su di lui
giorno della Parasceve dei Giudei e dato che il sepolcro era vicino, l'iniquità di noi tutti.
posero Gesù.
Orazione:

O Dio onnipotente, tu ci hai amato per primo, mentre eravamo ancora


Orazione: peccatori. Concedi a noi la tua forza, per sollevarci dal peccato e vivere nella
tua grazia. Per Cristo nostro Signore.
Dio onnipotente ed eterno, guarda al cuore del tuo Figlio Gesù e al suo infinito
amore per noi peccatori. Per la tua misericordia donaci il perdono e la grazia.
Per Cristo nostro Signore.
Terza stazione: Gesù è aiutato dal Cireneo
Dal Vangelo di Marco 15, 21

Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone


di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo.

Orazione:

Signore Gesù, tu hai accolto con riconoscenza l’aiuto di Simone il Cireneo nel
portare la croce del tuo supplizio. Concedi a noi la grazia di portare con gioia
la croce del tuo servizio e di confortare con la nostra carità le sofferenze dei fra-
Benedizione finale
telli. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Scenda, o Padre, la tua benedizione
su questo popolo, che ha commemorato la morte del tuo Figlio
nella speranza di risorgere con lui;
venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede, Quarta stazione: Gesù incontra le donne di Gerusalemme
si rafforzi la certezza nella redenzione eterna.
Dal Vangelo di Luca 23, 27-31

Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si


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battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi Gesù muore in croce quando invece di lavorare per l’armonia,
verso di loro, disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma lavoriamo per la divisione e per avere la meglio sugli altri.
piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si Gesù muore in croce quando pensiamo troppo invece di agire o
dirà: "Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non quando perdiamo tempo ad incolparci invece di trovare
hanno allattato". Allora cominceranno a dire ai monti : "Cadete su di soluzioni.
noi!" , e alle colline: "Copriteci!" . Perché, se si tratta così il legno verde,
che avverrà del legno secco?". Invocazioni

Gesù che hai dato la tua vita per salvarci


Commento
donaci vita nuova
Sulla via del Calvario, il Signore incontra le donne di
Gerusalemme. Ancora una volta intorno a Gesù si stringe un Tu che sacrificato tutto te stesso per noi
mondo di donne, un mondo di madri, di mogli, di sorelle. Il nostro
donaci vita nuova
mondo è pieno di madri che piangono i loro figli, di donne ferite
nella loro dignità, violentate dalle discriminazioni e Gesù esempio dell’amore vero
dall’ingiustizia. Sembra compiersi oggi quel “Figlie di
Gerusalemme, non piangete su di me, ma su voi stesse e sui donaci vita nuova
vostri figli”.
Chi non prova compassione di fronte all’immagine di una
mamma che stringe il cadavere del figlio o di una donna che
passa il corpo quasi inerme di un bambino ai soccorritori dopo
giorni passati stipati in una stiva di una nave?
Anche noi come le donne di Gerusalemme siamo tentati di
piangere la sofferenza come se si trattasse di una sofferenza
senza speranza. Orazione:
Gesù asciugò le lacrime di quelle donne e aprì loro gli occhi alla
verità pasquale. Oggi come allora con la sua Passione e O Dio onnipotente ed eterno, guarda con amore questa tua famiglia, per la
Crocifissione, donando la sua vita in riscatto per molti, ci indica quale il nostro Signore Gesù Cristo non esito a darsi nelle mani dei carnefici e
la via della conversione del cuore come unica possibilità per a subire il tormento della croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
sanare le ferite del mondo.

Invocazioni Ottava stazione: Gesù è deposto dalla Croce e posto nel


sepolcro
Figlio di Dio, che ci purifichi da ogni peccato
Dal Vangelo di Giovanni 19, 38-42
resta sempre con noi.

Tu che hai dato la vita per la nostra salvezza


Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di
nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di
resta sempre con noi.
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Prega per noi Vittima di espiazione per i peccati di tutto il mondo

resta sempre con noi.

Orazione:

O Padre, tu hai voluto associare la vergine Maria alla passione del tuo unico Orazione:
Figlio. Concedi a noi che partecipiamo alle sue sofferenze di giungere con lei
O Dio, tu non vuoi la morte, ma la conversione e la vita dei peccatori. Ascolta
alla gioia della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
la nostra preghiera, e per la sofferenza del tuo Figlio concedi a noi la tua pace.
Per Cristo nostro Signore.

Settima stazione: Gesù muore in Croce


Dal Vangelo di Giovanni 19, 28-29 Quinta stazione: Gesù è spogliato delle vesti
Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la ed è inchiodato alla Croce
Scrittura, disse: "Ho sete". Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò Dal Vangelo di Giovanni 19,17-18.23-24
una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono
alla bocca. Dopo aver preso l'aceto, Gesù disse: "È compiuto!". E, chinato Si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, dove lo
il capo, consegnò lo spirito. crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù
in mezzo. I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue
Commento vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato -, e la tunica. Ma
quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a
La morte di Gesù ancora oggi ci interroga e ci provoca: eppure fondo. Perciò dissero tra loro: "Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a
nonostante i quasi 2000 anni passati da quel Venerdì, Gesù chi tocca". Così si compiva la Scrittura, che dice
continua a morire oggi nelle nostre piccole e personali
incapacità di relazione, incontro, accoglienza. Si sono divisi tra loro le mie vesti
Gesù muore in croce ogni volta che le cose non vanno come e sulla mia tunica hanno gettato la sorte .
vogliamo ed è più facile cadere nello sconforto invece di E i soldati fecero così.
riprovare con nuovo slancio.
Gesù muore in croce quando pensiamo di poter risolvere i
problemi con la violenza. Commento
Gesù muore in croce ogni volta che fà notizia un fatto negativo Gesù, con questo gesto, è privato del suo abito e rimane nudo di
e non sappiamo vedere e riconoscere il bene presente intorno a fronte alla folla. Oltre alla veste, Gesù è spogliato della sua dignità e
noi. intimità.
Gesù muore in croce quando facciamo del male agli altri per di Quanti anche oggi sono messi a nudo, umiliati e disprezzati, oppressi
ottenere quello che vogliamo. dal peso della croce alla quale sono inchiodati.
Gesù muore in croce quando malediciamo la vita e non Sono gli ultimi, che ricordiamo soltanto quando accade un fatto grave
teniamo conto di quanto c’è di bello. e la tv e i giornali li sbattono in prima pagina. Sono i bambini
abbandonati per l’egoismo o le violenze degli adulti, sono i giovani
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vittime del bullismo, sono gli anziani che lasciamo soli e che non discepolo l'accolse con sé.
sappiamo valorizzare, sono i disabili e i malati per i quali non abbiamo
attenzione, sono le donne disprezzate e abusate, sono i migranti o i Commento:
rifugiati che scappano dalla guerra e fatichiamo ad accogliere.
Gesù che ha sofferto per noi, ci chiede un’attenzione particolare per Gesù nel momento culminante della sua sofferenza, prima di
chi non ha voce, per chi soffre nel silenzio perché il nostro contributo sentire che “tutto è compiuto “, desidera completare la sua
possa alleviare il dolore e la fatica del cammino della vita. missione salvifica donandoci sua madre come madre nostra, lei
che lo generò con tanta fede, potrà accompagnare anche il
resto della sua discendenza.
In quel momento di grande dolore e smarrimento c’è il rischio
Invocazioni
che tutto vada perduto, che chi prima credeva in Gesù smetta
Gesù che hai provato l’umiliazione e la sofferenza della carne di farlo, che chi prima sperava in lui ritorni alla sua vita sconfitto.
Solo Maria può raccogliere tutti nel suo abbraccio materno e
consolaci nel tuo abbraccio con la sua fede incrollabile continuare a trasmettere l’amore di
Gesù che hai messo sempre gli ultimi al primo posto Dio.
Solo una donna come Maria che nella sua semplicità ha saputo
consolaci nel tuo abbraccio accogliere e proteggere il piccolo Gesù, può avere uno sguardo
Gesù che hai sofferto per noi amorevole verso tutta l’infanzia violata e maltrattata.
Solo una donna come Maria che silenziosa e attenta ha
consolaci nel tuo abbraccio accompagnato Gesù nel suo primo miracolo, può intercedere
per noi presso Dio nostro Padre.
Solo una donna come Maria che con il cuore straziato dal
dolore per l’unico figlio ingiustamente condannato e
crudelmente assassinato, può comprendere la sofferenza che
Orazione: ancora affligge il popolo di Dio.
Maria è diventata così l’icona femminile della Chiesa e come
Signore Gesù, tu hai amato la tua Chiesa e hai dato te stesso per santificarla, una vera madre cammina con noi, combatte con noi e ci
purificandola col lavacro del battesimo. Fa’ che ci svestiamo di tutto ciò che è trasmette incessantemente la vicinanza dell’amore di Dio.
male, per rivestirci di te. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Invocazioni:

Sesta stazione: Maria ai piedi della Croce di Gesù Maria che ti sei è affidata totalmente alla volontà del Padre

Prega per noi


Dal Vangelo di Giovanni 19, 25-27
Maria tu che hai accolto Gesù come un dono
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria
madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e Prega per noi
accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco Maria nostra ancora di salvezza
tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "Ecco tua madre!". E da quell'ora il
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