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Romanticismo

Verso la metà del 1800, quando il Neoclassicismo andava scemando, in


Europa si instaura gradualmente la nuova corrente del Romanticismo.
In precedenza le caratteristiche base del Neoclassicismo erano equilibrio,
perfezione geometrica ed imitazione del mondo classico, rappresentante
l'apice di perfezione e massimo ideale di bellezza.
Il Romanticismo tratta tematiche opposte; vi è l’esaltazione del
sentimento, della passione, dell’individualità e della natura. Mentre da un
lato vi è la propensione verso la perfezione rappresentata dal mondo
antico, dall'altra, con il Romanticismo si prendono in considerazione le
tematiche del mistero e dell'oscuro tipiche del Medioevo.
Come detto in precedenza la natura diventa la vera protagonista dell’ arte
romantica, non funge più da cornice passi tramuta nel soggetto
principale. Questa nuova concezione porta al sentimento cardine
dell'intera corrente: il sublime.
Per spiegare il significato di “sublime" utilizzerò la definizione di colui che
per primo ne ha fornito un'idea generale; il filosofo Edmund Burke definì
il sublime “un sentimento che nasce dalla paura e dal terrore generati
dall'infinito e dalla sconfinata grandezza del creato rispetto all'uomo"
Questo “nuovo" sentimento che scaturisce nell'individuo e provoca una
sensazione di piacere diviene il tema centrale di molti dipinti degli artisti
romantici, uno su tutti Friedrich.
Nella sua opera egli esprime al meglio il sublime, il rapporto uomo –
natura, inserisce la figura umana con la quale ci immedesimiamo,
sentendosi piccoli e insignificanti dinanzi la vastità della natura; il sublime,
inserito all'interno dei paesaggi, è il tratto che contraddistingue l'opera
pittorica di Friedrich. Il paesaggio diviene il mezzo per analizzare
intimamente l'animo e la condizione umana. Per questo motivo Friedrich
spesso inserisce nelle sue opere personaggi ritratti di spalle, nell’atto di
meditare la loro condizione rispetto al creato.
Tematica analoga viene trattata da un altro grande artista romantico:
Turner. Egli a differenza di Friedrich tratta il sublime concentrandosi sulla
parte negativa che esso produce: la natura di Turner risulta quindi
clamorosa, devastante che prende il sopravvento. Di conseguenza anche
la tecnica cambia; Turner crea i suoi dipinti attraverso pennellate decide
che si avvicinano all' astratto. Predilige il colore che sovrasta il disegno,
elemento privilegiato di Friedrich.
Attraverso le campate decise e cariche di colore, Turner imita la natura in
modo emozionale, che suscita sentimenti concentrandosi sulla
rappresentazione dell'evento atmosferico in sé.
Nel dipinto “Pescatori in mare" lampante è il contrasto tra la forte luce
lunare e la fioca, debole luce della lanterna del pescatore, attraverso
questa opposizione si enfatizza la forza della natura che sovrasta
l'umanità.
È questa la concezione negativa di sublime che tratta Turner nella sua
opera; lo spettatore non si immedesima più nel piccolo uomo ritratto da
Friedrich, ma immediatamente si instaura un rapporto di “sottomissione"
nei confronti della natura, non suscitando più una sensazione di piacere.
Altro grande esponente del movimento romantico è Constable. Egli come
Turner tralascia la rappresentazione della figura umana per concentrarsi
sullo spirito del passaggio, ma a sua differenza Constable si sforza di
raccontare la natura così come la vede, non enfatizzandola come è solito
fare Turner.
Lampanti sono le differenze tra le varie opere. I dipinti di Friedrich e di
Turner, che hanno il sublime come argomento centrale, sembrano
abbandonati; Constable infatti sceglie di essere un “semplice”
paesaggista, ritraendo scenari bucolici.
Abbiamo dunque visto come il linguaggio all'interno della stessa corrente
artistica possa mutare; seppur trattando lo stesso argomento
l'interpretazione dell'artista e ciò che vuole trasmettere è differente: da
un lato abbiamo l'esaltazione dei sentimenti provati di fronte alla
grandezza della natura, dall'altro ne abbiamo la semplice
rappresentazione naturalistica.

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