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Conoscersi in Dio

di santa Faustina Kowalska nel XX secolo


diario, pag 272

Dopo la santa Comunione ho udito queste parole: “Vedi quello che sei in te
stessa, ma non spaventarti per questo; se ti svelassi tutta la miseria che sei, moriresti
per lo spavento; sappi tuttavia quello che sei. Proprio perché sei una miseria così
grande ti ho svelato tutto il mare della mia Misericordia. Cerco e desidero anime
come la tua, ma ce ne sono poche. La tua grande fiducia verso di Me mi costringe a
concederti continuamente grazie… Sappi, bambina mia, che per riguardo a te,
concedo grazie a tutto il territorio circostante, ma tu devi ringraziarmi per loro,
poiché essi non mi ringraziano per i benefici che concedo loro. In base alla tua
riconoscenza, continuerò a benedirli.
Le grazie che ti concedo non sono soltanto per te, ma anche per un gran numero
di anime.
Nel tuo cuore c’è la mia stabile dimora; nonostante la miseria che sei, mi unisco a
te, ti tolgo la tua miseria e ti do la mia Misericordia. In ogni anima compio l’opera
della Misericordia e più è grande il peccatore, tanto migliori sono i diritti che ha alla
mia Misericordia. Chi confida nella mia Misericordia non perirà, poiché tutti i suoi
problemi sono miei ed i nemici s’infrangeranno ai piedi del mio sgabello”
Canterò in eterno la misericordia del Signore

di santa Faustina Kowalska nel XX secolo


diario, pag 161

Durante un’adorazione, Gesù mi promise: “Quelli che proclameranno la mia


Misericordia, Io stesso li difenderò nell’ora della morte, come mia gloria ed anche se
i peccati delle anime fossero neri come la notte, quando un peccatore si rivolge alla
mia Misericordia, mi rende la gloria più grande ed è un vanto della mia Passione.
Quando un’anima esalta la mia bontà, allora satana ne trema e fugge nel profondo
dell’inferno. Con le anime che ricorreranno alla mia Misericordia e con le anime che
esalteranno e faranno conoscere ad altre la mia grande Misericordia, nell’ora della
loro morte mi comporterò secondo la mia Misericordia infinita.
Il mio cuore è addolorato, ha detto Gesù, perché anche le anime elette non
comprendono quanto sia grande la mia Misericordia. I loro rapporti con Me sono in
un certo modo espressione di diffidenza. Oh! Quanto questo ferisce il mio cuore!
Ricordatevi della mia passione e, se non credete alle mie parole, credete almeno alle
mie piaghe”….
Tu sei testimone della mia Misericordia. Starai per i secoli davanti al mio trono
come viva testimone della mia Misericordia. O mia diletta, ti concederò ancora
maggiori grazie, affinché tu sia testimone per tutta l’eternità della mia Misericordia
infinita”.
Egli conosce i desideri del nostro intimo

di santa Faustina Kowalska nel XX secolo


diario, pag 153-154

La sera durante la benedizione, cominciai ad essere tormentata da pensieri di


questo genere: tutto quello che dico della grande misericordia di Dio, non è per caso
una menzogna od un’illusione? E volevo riflettere per un po’ su questo argomento,
quando all’improvviso sentii nel mio intimo una voce forte e chiara: ”Tutto quello
che dici della mia bontà è vero e non ci sono espressioni sufficienti per esaltare la
mia bontà”. Queste parole furono così piene di forza e chiare che darei la vita per
esse, per confermare che provenivano dal Signore. Le riconosco dalla profonda
serenità che in quei momenti mi viene trasmessa e che mi rimane anche in seguito.
Tale serenità mi dà una forza ed un’energia così grandi, che nulla sono le difficoltà, le
contrarietà, le sofferenze e la morte stessa. Questa luce mi ha sollevato un lembo di
mistero, cioè mi ha fatto capire che tutti gli sforzi che intraprendo perché le anime
conoscano la misericordia del Signore, sono molto graditi a Dio, egli stesso
completerà quello che manca a noi.
A Gesù piace partecipare alle più piccole circostanze della nostra vita e soddisfa
talvolta i miei desideri segreti, quelli che certe volte nascondo anche a Lui, sebbene
lo sappia che per Lui non ci può essere nulla di segreto.
A Capodanno da noi c’è l’usanza di estrarre il Patrono particolare per tutto
l’anno. La mattina, durante la meditazione, mi venne uno di questi segreti desideri, e
cioè che Gesù Eucaristico fosse il mio patrono particolare anche per quest’anno,
come per il passato. Nascosi però questo mio desiderio al mio Diletto, parlai con Lui
di tutto, ad eccezione del fatto che lo volevo come Patrono. Quando andammo in
refettorio per la colazione, dopo aver fatto il segno della croce, ebbe inizio
l’estrazione dei Patroni. Appena mi avvicinai alle immagini sulle quali erano scritti i
Patroni, ne presi una senza pensarci e non la lessi subito. Volevo mortificarmi per
qualche minuto. All’improvviso sento nel mio intimo una voce: ”Sono il tuo Patrono,
leggi!”. Allora guardai subito quello che c’era scritto e lessi: “Patrono per il 1935: la
Santissima Eucarestia”. Il cuore mi sobbalzò dalla gioia e mi allontanai alla
chetichella dal gruppo delle suore ed andai almeno per un momento davanti al SS.mo
sacramento e là diedi sfogo ai sentimenti del mio cuore.
Nella gioia e nel dolore consolerò il cuore di Gesù

di santa Faustina Kowalska nel XX secolo

Mentre mi avvicinavo all’altare e meditavo sulla passione del Signore Gesù, in


quello stesso momento un dolore tremendo inondò la mia anima, a causa
dell’ingratitudine di un gran numero di anime che vivono nel mondo, ma mi
addolorava specialmente l’ingratitudine delle anime scelte in modo particolare da
Dio. Non c’è modo di esprimerla, né di confrontarla. Alla vista di quella
ingratitudine, che è la più nera, sentii come se il cuore mi si schiantasse, mi vennero a
mancare completamente le forze fisiche e caddi con la faccia a terra, senza
nascondere un pianto dirotto. Ogni volta che rievocavo la grande Misericordia e
l’ingratitudine delle anime, il dolore trafiggeva il mio cuore e comprendevo quanto
ciò ferisse il cuore dolcissimo di Gesù. Con cuore ardente rinnovai il mio atto di
offerta per i peccatori. Con gioia e desiderio ho accostato le mie labbra al calice
dell’amarezza, che prendo ogni giorno dalla S. Messa. La piccola porzione, che Gesù
mi ha consegnato per ogni momento, anche quella non la cederò a nessuno.
Conforterò il dolcissimo Cuore Eucaristico; suonerò canti di riconoscenza sulle corde
del mio cuore; la sofferenza è il tono più armonioso. Cercherò con cura di capire con
che cosa posso rallegrare oggi il tuo Cuore.
I giorni della vita non sono uniformi; quando le nuvole nere mi copriranno il sole,
cercherò come l’aquila di attraversare la loro barriera, per far conoscere agli altri che
il sole non si spegne. Sento che Iddio mi permette di scostare i veli, affinché la terra
non abbia dubbi sulla sua Bontà. Iddio non va soggetto ad eclissi, né a cambiamenti;
rimane per l’eternità Uno e sempre lo Stesso.
L’accompagnamento spirituale

di santa Faustina Kowalska nel XX secolo


diario, pag 142

Oh! Che grazia grande è quella di avere un direttore spirituale! Si progredisce più
in fretta nelle virtù, si conosce più chiaramente la volontà di Dio, la si adempie più
fedelmente, si procede su una strada certa e sicura. Il direttore spirituale sa evitare gli
scogli contro i quali essa potrebbe andare in frantumi. Iddio mi ha dato questa grazia
piuttosto tardi, ma sono molto lieta vedendo come Iddio accondiscende ai desideri del
direttore spirituale.
Cito un solo fatto fra le migliaia che mi capitano. Come al solito una sera avevo
pregato il Signore di darmi i punti per la meditazione del giorno dopo. Ricevetti
questa risposta: “Medita sul profeta Giona e sulla sua missione”. Ringraziai il
Signore, ma dentro di me cominciai a pensare: che meditazione diversa dalle altre!
Ciò nonostante, con tutta l’applicazione possibile, mi impegnai a riflettere e in quel
profeta scoprii me stessa, nel senso che anch’io spesso mi rifiutavo davanti a Dio,
dicendo che qualcun altro potrebbe compiere meglio la santa volontà di Dio, non
comprendendo che Dio può tutto e tanto più si rivela la sua potenza, quanto più è
misero lo strumento che adopera. Dio mi ha fatto capire questo. Nel pomeriggio ci fu
la confessione della comunità. Quando feci presente al direttore spirituale il timore
che mi attanaglia l’anima a causa di questa missione, per la quale Dio mi usa come
strumento non idoneo, il padre spirituale mi rispose che, volenti o nolenti, dobbiamo
compiere la volontà di Dio e mi fece presente l’esempio del profeta Giona. Finita la
confessione pensavo tra me, come mai il confessore sapesse che Dio mi aveva
ordinato di fare la meditazione su Giona; io non gliene avevo parlato. Ad un tratto
udii queste parole: “Il sacerdote, quando mi sostituisce, non è lui che opera, ma sono
Io per suo tramite. I suoi desideri sono i miei desideri”. Vedo come Gesù difende i
suoi sostituti. Egli stesso entra nel loro operare.
Testimoni della sua misericordia

di santa Faustina Kowalska nel XX secolo


diario, pag 240 e 374

Oh, quanto è grande la Misericordia del Signore, al di sopra di tutti i suoi


attributi! La misericordia è il più grande attributo di Dio; tutto ciò che mi circonda mi
parla di questo. La Misericordia è la vita delle anime, la sua compassione è
inesauribile. O Signore, guarda verso di noi, comportati con noi secondo la tua
sconfinata bontà, secondo la tua grande Misericordia.
Quando sono andata all’adorazione, ho udito queste parole:
“Mia diletta figlia, scrivi queste parole, che oggi il mio Cuore ha riposato in
questo convento. Parla al mondo della mia Misericordia, del mio amore. Le fiamme
della Misericordia mi bruciano, desidero riversarle sulle anime degli uomini. Oh, che
dolore mi procurano quando non vogliono accettarle!
Figlia mia, fa’ quanto è in tuo potere per la diffusione del culto della mia
Misericordia, Io completerò quello che ti manca. Di’ all’umanità sofferente che si
stringa al mio Cuore misericordioso e Io li colmerò di pace. Figlia mia, di’ che sono
l’amore e la Misericordia in persona. Quando un’anima si avvicina a Me con fiducia,
la riempio di una tale quantità di grazia, che essa non può contenerla in sé e la irradia
sulle altre anime.
Le anime che diffondono il culto della mia Misericordia, le proteggo per tutta la
vita come una tenera madre protegge il suo bimbo ancora lattante e nell’ora della
morte non sarò per loro giudice, ma salvatore misericordioso. In quell’ultima ora,
l’anima non avrà nulla in sua difesa all’infuori della mia Misericordia. Felice l’anima
che durante la vita si è immersa nella sorgente della Misericordia poiché la giustizia
non la raggiungerà.
Scrivi: tutto ciò che esiste è racchiuso nelle viscere della mia Misericordia più
profondamente di un bimbo nel grembo materno. Quanto dolorosamente mi ferisce la
diffidenza verso la mia bontà! I peccati di sfiducia sono quelli che mi feriscono nella
maniera più dolorosa”.

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