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Lo Yoga.

Elisa Tocco, IIA.


I Veda sono i più antichi testi

Le Origini.
sacri indiani e furono
tramandati attraverso la
tradizione orale.
a radice sanscrita “vid”
significa sapere, saggezza o
conoscenza, così possiamo
La storia dello yoga e le sue origini considerare i Veda come i
libri sulla conoscenza.
sono antichissime: alcuni studiosi,
grazie ai ritrovamenti di statuette in
posizioni yogiche, tracciano le origini
Ci sono quattro
dello yoga nello sciamanesimo
periodi principali:
dell’età della pietra nella Valle del pre-classico
pre-Indo intorno al 5000 a.C. classico
Tuttavia le prime fonti documentate post-classico
risalgono al VI e il IV secolo a.C. moderno
Yoga pre-classico (800 a.C. / 100 d.C.)
Prima di questo periodo, lo yoga era un
miscuglio di ideali, credenze, religioni e
tecniche secondo la tradizione pre-Vedica e
Vedica. Il primo avvistamento della parola
Yoga fu nell’antico testo della Rig Veda,
composto da canti, mantra e rituali. Mentre i
Brahmani (sacerdoti) e altri saggi
documentavano le loro pratiche e le loro
esperienze, si svilupparono oltre 200 scritture
conosciute come le Upanishad, un insieme di
testi religiosi e filosofici indiani, che presero
rituali di sacrificio vedici e li trasformarono in
rituali di contemplazione e meditazione.
Yoga Classico (300 d.C. / 600 d.C.)
Nello yoga classico iniziano a crearsi le basi dello yoga moderno: Nel 200 d.C. circa, il
filosofo Patanjali scrisse gli Yoga-Sûtra, brevi frasi che espongono concetti ed idee con
parole essenziali, istruendo gli insegnamenti, le pratiche e i rituali del Raja yoga nei suoi
aspetti fisici, mentali, religiosi e spirituali e formulando gli 8 rami dello Yoga , cioè gli stadi
verso l’ottenimento del samadhi o dell’illuminazione.
Patanjali credeva (principi etici e morali universali) Yama;
che ogni individuo
fosse un composto di (linee guida personali) Niyama;
materia e spirito e (posture) Asana;
che i due dovessero (controllo del respiro) Pranayama;
essere separati per
poter purificare lo (ritrazione dei sensi) Pratyahara;
spirito. (concentrazione) Dharana;
(meditazione) Dhyana;
(illuminazione)Samadhi.
Yoga post-classico (800 d.C. / 1350 d.C.).
Lo Yoga post-classico ritorna alle filosofie non
dualistiche della tradizione vedica, ma differisce da
tutti gli altri per quanto riguarda l’insegnamento a
concentrarsi maggiormente sul presente e sul
potenziale del corpo fisico, ad accettarlo e a vivere nel
momento.
Il tantrismo (circa 800 d.C.) è un esempio di questo tipo
di yoga: le posture fisiche, la respirazione profonda e la
meditazione hanno lo scopo di aiutare a mantenere il
corpo giovane e prolungare la vita. Durante il X secolo
d.C., iniziò una propagazione dello Yoga Tantrico e
questa è la base per l’Hatha Yoga così come la
conosciamo oggi.
Goraksha e il suo insegnante, Matsyendra, sono
considerati i fondatori dell’Hatha Yoga, che
dovrebbe aprire il canale energetico centrale che si
muove tra il chakra della radice e il chakra alla
corona della testa, diminuendo e alla fine eliminando
tutte le malattie fisiche ed emotive. Questo tipo di
Yoga ha anche lo scopo di stabilizzare e bilanciare
le due forze opposte della vita/energia : si dice che
l’energia solare entri in equilibrio con l’energia
lunare del canale di ida, intrecciandosi con i sette
chakra o centri energetici. Attraverso le varie
posizioni e le tecniche di respirazione, lo Yogi può
risvegliare l'energia nella base della colonna
vertebrale e spostarla verso l’alto attraverso i canali
energetici e i chakra, dalla radice alla corona.
Questo è considerato un mezzo per l’illuminazione
attraverso il veicolo tantrico del corpo-mente.
Yoga moderno (circa 1900 d.C.)
Verso la metà del XIX secolo lo yoga inziò a diffondersi
anche in Occidente grazie a Swami Vivekananda, che visitò
l’Europa e gli Stati Uniti intorno al 1890. Paramahansa
Yogananda introdusse lo Yoga negli Stati Uniti nel 1920.
Tuttavia, gran parte dell’odierno Hatha Yoga si dice abbia
le sue radici a Mysore, in India. Nel 1924, fu chiesto a
Krishnamacharya di iniziare una scuola di Yoga in un
vecchio ginnasio inglese. Tre dei suoi studenti più famosi
(TKB Desikachar, K Pattabhi Jois e BKS Iyengar) hanno
tramandato buona parte dello Hatha Yoga praticato oggi.

Si potrebbe dire che l’obiettivo in Occidente è passato dall’indagine spirituale a un mezzo di terapia
o fitness. Attraverso un movimento e una respirazione coscienti e biomeccanicamente corretti, lo
Yoga aiuta a ridurre lo stress in modo efficace e a migliorare le disfunzioni muscolo-scheletriche.
Diversi sono gli studi che ne attestano le molteplici virtù in termini tanto di prevenzione di
alcuni stati psicofisici deleteri (come la prevenzione di eccessivo affaticamento mentale,
depressione, demenza e stati d’ansia) quanto nel trattamento di alcune patologie (il diabete
di tipo II, la Sindrome Post-traumatica da Stress (PTSD) e di alcune forme di osteoartrite).

Molte sono le declinazioni che lo Yoga ha assunto negli ultimi


anni. Dal “Chair Yoga”, praticato seduti su di una sedia, utile
per esempio ai soggetti infortunati, con scarsa mobilità e ai
soggetti più anziani, all’“Antigravity Yoga” o “Aerial Yoga”,
che unisce il training in sospensione alla danza e alle arti
circensi. In questo caso le asana vengono praticate sospesi da
terra, tramite l’uso di amache appese al soffitto, il che
permette al corpo di muoversi liberamente e in sicurezza nello
spazio, favorendo un allungamento ottimale della colonna
vertebrale e agevolando la pratica delle posizioni invertite, a
testa in giù. Inoltre, tramite questo particolare allenamento si
impara a controllare la paura e si acquisisce una maggiore
consapevolezza di sé e delle proprie capacità.
Un’altra variante sempre più di moda, soprattutto tra i ragazzi, è l’ “acroyoga” che unisce la ginnastica
acrobatica, il movimento consapevole e la respirazione yogica. Viene svolto tipicamente in coppia e tra i
benefici prevede certamente quello di sviluppare una maggiore fiducia in se stessi e negli altri oltre a
migliorare forza ed equilibrio.
Esistono anche lo “Yin Yoga”, che con il mantenimento prolungato delle asana è ideale per alleviare lo stress
quotidiano e rilassarsi, e persino lo “Yoga della risata”, che tramite l’uso di alcuni degli esercizi di respirazione
tipici dello Yoga induce una risata equalmente benefica rispetto a quella spontanea.

Attualmente sono in corso diversi studi sugli effetti dello yoga nei
bambini affetti da ADHD (disturbo da deficit di attenzione e
iperattività), autismo e persino dolore addominale ricorrente.
In particolare per i pazienti con ADHD si ritiene che gli effetti
positivi dello yoga siano dovuti al miglioramento della
respirazione, dell’umore e del livello di attenzione. La meditazione,
infatti, garantirebbe una migliore gestione dei sintomi grazie
all’apprendimento di tutte quelle abilità necessarie per controllare
l’attenzione e concentrarsi su un’azione specifica come il respiro. I
bambini affetti da autismo invece mostravano miglioramenti
soprattutto per quanto riguarda le capacità di comunicazione.
Le Pratiche dello Yoga.
Tutti gli stili di yoga lavorano sia sul corpo che sulla mente e sullo spirito, ma in alcuni viene dedicata
più attenzione all’interno, in altri vengono stimolati maggiormente i muscoli; in alcuni stili le posizioni
vengono tenute pochi respiri soltanto, in altri interi minuti.
La pratica fisica dello yoga si chiama asana e il loro studio è chiamato Hatha Yoga.
Uno dei più grandi maestri è stato Krinshnamachaya che tra i tanti allievi, ha formato B.K.S. Iyengar e
K.Pattabhi Jois che a loro volta hanno ideato l’Ashtanga yoga e l’Iyenger yoga.
Hatha Yoga
E' uno stile con un ritmo molto rilassato che
permette di ascoltare il proprio corpo in
modo attento e lento. Solitamente vengono
eseguite posizioni statiche e mantenute a
lungo. Canti di mantra, meditazione e
tecniche di respirazione possono affiancare
gli asana durante la classe.
Vinyasa Yoga
Vinyasa Yoga
Si tratta di uno stile dinamico in cui si eseguono
movimenti abbinati al respiro in modo fluido e
continuo. Il termine “vinyasa” definisce la
transizione dinamica che collega tadasana (la
posizione in piedi) a Adho Mukha Svanasana,
ovvero il cane a faccia in giù. Spesso il ritmo è
molto veloce e per questo non è ideale per i Ashtanga Yoga
principianti.
E' stato fondato nel 1948 da K. Pattabhi Jois ed è una
pratica fisicamente impegnativa in cui vi è una rapida
transizione che collega gli asana. Ogni posizione è
propedeutica a quella successiva. Il sistema si basa su 6
serie di asana di difficoltà crescente. Si inizierà con la
prima serie guidata, finché non la si praticherà in
autonomia.
Vinyasa Yoga
Iyengar Yoga
E' stato fondato da B.K.S. Iyengar ed è uno stile di
yoga incentrato sugli allineamenti: si sfruttano dei
supporti per raggiungere l’allenamento corretto degli
asana. Le classi hanno un ritmo lento e sono
particolarmente indicate sia per i principianti che per
chi ha problemi fisici articolari o muscolari.
Kundalini Yoga
Fu introdotto negli Stati Uniti da Yoga Bhajan nel 1969 ed è
chiamato lo yoga della consapevolezza: ha lo scopo di
risvegliare e liberare l’energia curativa alla base della colonna
vertebrale per poi farla risalire. Le classi comprendono canti,
mantra, meditazioni, oltre alle posizioni fisiche, che sono però in
numero limitato. È una pratica molto diversa dalle altre e
proprio per questo a volte servono diverse lezioni per entrarne
nel vivo e riuscire ad appassiornarsi.
Vinyasa Yoga
Bikram Yoga
Fu introdotto nel 1971 negli Stati Uniti
da Bikram Choundhury. È una pratica
molto intensa nella quale si eseguono
26 posizioni all’interno di un ambiente
riscaldato (40°C). La sequenza
prevede 45 minuti di posizioni in piedi
e 45 minuti di posizioni a terra. Il fine di
praticare in un ambiente riscaldato è
quella di migliorare la flessibilità
muscolare ed eliminare le tossine dal
corpo. Prima di accedere ad una classe
di questo stile, sarebbe utile avere già
un’infarinatura di base sui movimenti del
corpo nello yoga.
Benefici muscolari.
La pratica dello yoga permette l'aumento dell'elasticità e della flessibilità del corpo. Le posizioni
aiutano infatti a migliorare e sviluppare la mobilità, allungando la muscolatura, le articolazioni e i
tendini. Non a caso, si tratta di una disciplina proposta anche come supporto a una pratica sportiva
agonistica o comunque più impegnativa.

Lo yoga aiuta a
A beneficiare dello yoga sono soprattutto la schiena e la
rafforzare i muscoli,
postura: esistono posizioni specifiche per la colonna
aumentandone la
vertebrale che ne aiutano il rafforzamento, migliorandone
forza complessiva e
la flessibilità, liberandola dalle tensioni e risultando un vero
la capacità di
toccasana per chi soffre di mal di schiena. I difetti posturali
resistenza, portando
risulteranno corretti grazie a un complessivo riequilibrio e
quindi una
bilanciamento di tutti i muscoli del corpo, migliorando di
tonificazione
conseguenza anche la coordinazione e la stabilità.
complessiva del fisico.

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