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Offerta di Lavoro

• Motivazioni teoriche di scelta dell’individuo

• Variazioni del reddito da lavoro: effetto reddito ed effetto


sostituzione

• Ruolo di tassazione e trasferimenti

• Modelli di offerta di lavoro collettivi

Corso di Economia del Lavoro A.A. 2009/10 Docente: Michele Battisti


Offerta di lavoro

L’analisi di equilibrio del mercato del lavoro in contesti di


concorrenza perfetta utilizza le scelte di un individuo
rappresentativo e di un’impresa rappresentativa che
massimizzano le proprie rispettive utilità.

L’interazione tra questi comportamenti porta ad un singolo


equilibrio e l’assunzione di individui/imprese omogenei
comporta che da una semplice aggregazione si ricavi
l’equilibrio di mercato.

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Offerta di lavoro

Iniziamo analizzando il comportamento dell’individuo


rappresentativo che deve scegliere se e quanto lavorare.

Il modello di riferimento è chiamato modello Consumo –


Tempo Libero (Labor – Leisure Choice).

La decisione è data dall’intersezione tra una Curva


d’Indifferenza che ci dice le preferenze dell’individuo per i due
beni ed un Vincolo di Bilancio che ci dice quanto
complessivamente può spendere l’individuo.

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Offerta di lavoro

La curva di indifferenza sarà del tipo:

U = f (C, TL)
Con C = Consumo e TL = Tempo Libero. La funzione f ci fornisce
informazioni su come l’individuo trae utilità da questi due beni.
L’ipotesi sottostante è che lavorare dia una disutilità alla
persona.
Le curve sono decrescenti perchè se fossero crescenti, curve
con meno consumo e meno tempo libero darebbero utilità
uguale a curve con più consumo e tempo libero.

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Offerta di lavoro

L’inclinazione della curva riflette naturalmente le preferenze


dell’individuo, per cui in un piano (C,TL) curve più ripide
mostreranno maggiore preferenza per il Tempo Libero e
viceversa curve più piatte.

Nella figura che segue la curva blu dà minori preferenze al


tempo libero perché prevede di poterne sacrificare molto per
avere poco consumo.

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TL

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La pendenza relativa delle curve dipende dal tasso marginale di


sostituzione tra consumo e tempo libero.

Uno spostamento in alto a sinistra mi fa perdere ∆TL in termini


di quantità di tempo libero e acquistare ∆C in termini di
quantità di consumo.

I cambiamenti in termini di utilità sono rispettivamente


∆TL*∆UMTL e ∆C*∆UMC.

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Dato che siamo sulla stessa curva di utilità il cambiamento


netto di utilità deve essere zero, quindi:

∆TL∆UM TL + ∆C∆UM C = 0
Riarrangiando i termini otteniamo:
∆C ∆UM TL
=−
∆TL ∆UM C

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Passiamo al VDB:
Un individuo non può spendere più di quanto incassa.
Rispettivamente abbiamo due fonti di reddito (da lavoro e non
da lavoro) e due beni da acquistare: consumo e tempo libero:

PC + WTL ≤ TL MAX + X
Il prezzo del tempo libero è un costo opportunità: più è alto il
salario, più è costoso “comprare” tempo libero rinunciando a
salari. Il massimo del tempo è la giornata di 24 ore, ma le ore
“libere” saranno ad esempio 16, e per semplicità il prezzo del
consumo è posto pari ad 1.

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C

-W
X

TL
TL_max

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Offerta di lavoro
Dalla tangenza tra VdB e curva d’indifferenza abbiamo la scelta
ottimale rispetto a quanto tempo lavorare (data da TL_max – TL*)
C

C*
A

-W B
X

TL
TL* TL_max

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Offerta di lavoro

In A abbiamo una soluzione interna al vincolo di bilancio,


mentre in B abbiamo una cosiddetta soluzione d’angolo.
Il salario corrispondente al punto B è detto salario di riserva
perchè in B il lavoratore è del tutto indifferente tra la scelta di
offrire la prima ora di lavoro e quella di rimanere a casa.

Dalla decisione individuale stabilita all’inizio, cosa accade


quando cambia il reddito degli individui?

I risultati saranno diversi nel caso che le variazioni derivino da


redditi da lavoro o meno.

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Ad es. Ipotizziamo aumenti il Reddito non da Lavoro

X2
-W
X1

TL
TL_max

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Effetto Reddito

Dato che il tempo libero è un bene normale, crescendo il


reddito se ne domanda di più, dunque diminuisce il tempo
lavorato.

La soluzione sarebbe diversa se il tempo libero fosse un bene


inferiore.

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Ipotizziamo aumenti il Reddito da Lavoro

-W2
-W1
X

TL
TL_max
6 8
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Anche se il risultato finale sembra essere simile qui abbiamo


due effetti contrapposti e la soluzione non è così ovvia.
L’effetto reddito è lo stesso visto in precedenza, ma c’è anche
un effetto sostituzione.

La soluzione finale (se la persona lavora più o meno di quanto


lavorasse prima) dipende dal prevalere di uno di questi due
effetti.

Nell’esempio di sopra dobbiamo decomporre lo spostamento


netto del numero di ore di tempo libero da 6 ad 8 in due parti.

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C

-W2
-W1
X

TL
TL_max
6 8 10
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La decomposizione dell’effetto è ottenuta traslando parallelamente la


vecchia retta che ci dava la tangenza in 6 (linea in verde), mentre il
risultato finale è dato dall’intersezione della curva e del VdB arancioni.

• L’effetto Reddito è dato dallo spostamento da 6 a 10, e ci fa


domandare più tempo libero.

• L’effetto Sostituzione è dato dallo spostamento da 10 a 8 (il salario è


cresciuto ed il tempo libero è diventato più costoso).

In questo caso diciamo che l’effetto Reddito domina quello


Sostituzione.

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Esempio di effetto sostituzione che domina quello reddito.

-W2
-W1
X

TL
TL_max
7 8
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SOLUZIONE MATEMATICA

Abbiamo un problema di ottimizzazione vincolata


Max U(C, TL)
s.v. C − (Tmax − TL)w − X = 0

(perchè non c’è risparmio quindi consumiamo tutto il reddito).


Introducendo i moltiplicatori di Lagrange λ, il problema diventa

Max U(C, TL) − λ (C − (Tmax − TL) w − X )

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Le cui derivate prime eguagliate a zero danno:
∂Lg ∂U
= −λ = 0
∂C ∂C
∂Lg ∂U
= − λw = 0
∂TL ∂TL
∂Lg
= w(T − TL) + X − C = 0
∂λ
Il rapporto tra le prime due è il tasso marginale di sostituzione:
∂UM TL
=w
∂UM C
Questa è la soluzione della pendenza della curva di utilità nel punto
di tangenza con il VdB.

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Offerta di lavoro

Passando ad analizzare il numero di ore di lavoro per individuo,


riadattiamo il grafico dell’offerta non più in (w, TL), bensì in (w,L).

Sappiamo che c’è un effetto sostituzione ed uno reddito, ma non


quale sia quello dominante.

In realtà per salari inferiori al salario di riserva W* non si entrerà nel


mercato, poi al crescere del salario si offrirà un numero maggiore di
ore di lavoro. Ad un certo punto l’effetto reddito inizierà a dominare
l’effetto sostituzione, quindi al crescere del salario si offriranno meno
ore di lavoro, per cui il segmento finale sarà piegato all’indietro.

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Offerta di lavoro
Backward Bending Labour Supply Curve

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Date queste considerazioni individuali, come determiniamo
l’offerta di lavoro complessiva?
Come semplice somma orizzontale di offerte individuali.
Nell’esempio di 2 individui:
w Individuo A w Individuo B

L L
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Il risultato per il mercato sarà:

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EFFETTO TASSE E TRASFERIMENTI

Ci sono 2 forze contrapposte che influenzano l’offerta di lavoro


quando si pensa all’imposizione fiscale:

• scende il salario netto e l’offerta di lavoro per l’effetto sostituzione


• scende il reddito e quindi la disponibilità di beni, tra i quali il
tempo libero, per l’effetto reddito

Consideriamo invece cosa accade con un semplice trasferimento G


per persone che non hanno altre fonti di reddito non da lavoro.

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Offerta di lavoro

G
-W

TL
TL_max

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In casi estremi potrebbe essere addirittura preferibile per gli


individui finire su una soluzione d’angolo, quindi potrebbero
ridursi gli incentivi al lavoro (una forma di trappola della
povertà).

Invece cosa accade se ci sono sussidi ai servizi per l’infanzia


(per pagare asili nidi o baby sitter)?
In questo caso possiamo ad esempio considerare il sussidio
come un incremento proporzionale del salario pari a g.

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Dove Wg=W(1+g)

-Wg
-W
TL
TL_max

Questo è naturalmente un caso in cui l’effetto sostituzione domina.


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MODELLI FAMILIARI

É spesso una limitazione pensare alla scelta di lavoro come una


scelta individuale di una persona.
Molto più spesso possiamo ritenere che questa scelta sia presa
in base a considerazioni complessive, come ad esempio il
numero di ore lavorate ed il salario di altri componenti della
propria famiglia.
Possiamo descrivere queste scelte attraverso due tipi di
modelli, a seconda che l’utilità della famiglia sia vista come
semplice somma delle utilità dei coniugi, oppure sia separata.

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MODELLO UNITARIO
Preferenze, redditi e consumi sono considerati in aggregato,
quindi abbiamo:

TL i = f (P, W1 , W2 , X)
s.v. PC = W1TL1 + W2 TL 2 + X
Avremo che le offerte di lavoro individuali dipendono anche
dal reddito del coniuge:
L*1 = L*1 (W1 , W2 , X )
L*1 = L*1 (W1 , W2 , X )

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I tassi marginali di sostituzione saranno gli stessi visti per i


modelli individuali:
∂ UM TL1
= W1
∂ UM C
∂ UM TL2
= W2
∂ UM C

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MODELLO CON UTILITÀ SEPARATE

Prendiamo l’allocazione del coniuge come data e sottoponiamo


al VdB comune la funzione di utilità:
L*1 = L*1 (W1 , W2 , X, TL 2 )
L*2 = L*2 (W1 , W2 , X, TL1 )

Ci sarà quindi un’influenza incrociata delle scelte ottimali di


come ripartire il tempo tra lavoro e tempo libero, degli
individui all’interno della famiglia.

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Offerta di lavoro
Stime empiriche dell’offerta di lavoro

Un’equazione semplice di stima dell’offerta di lavoro é:

Li = α 0 + β1Wi + β 2 X i + ε i
Con L = ore di lavoro, W = salario, X = reddito non da lavoro.
I parametri
WM XM
β1 β2
LM LM
Misurano rispettivamente l’elasticità del salario e del reddito
(dove M indica la media delle variabili).
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Offerta di lavoro
Le stime empiriche mostrano che l’elasticità del salario é
spesso negativa per gli uomini (effetto reddito dominante)
mentre é più spesso positiva per le donne (effetto sostituzione
dominante).
L’elasticità del reddito non da lavoro é in genere superiore per
le donne.
Problema teorico: stimiamo realmente dell’elasticità degli
individui?
Osserviamo solo gli individui che lavorano quindi non possiamo
stimare l’elasticità di individui con salario di riserva maggiore o
uguale al salario di mercato: il campione si autoseleziona
(Heckman, 1979).

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Domanda di lavoro

Riferimenti

Brucchi – Luchino Manuale di Economia del Lavoro cap. 3

G. Borjas – Labour Economics 2nd ed. ch. 3

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