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eziopatogenesi e
trattamento
DATI EPIDEMIOLOGICI
I DCA sono sindromi legate a fattori socio culturali (culture
bound) specifiche cioè di alcuni Paesi e di certe culture.
Tridenti A. e Bocchia S.(1994); Gordon R. A.(1990), Cuzzolaro M.(1997)
•Disturbi frequenti:
nei Paesi occidentali industrializzati, in Australia e Nuova
Zelanda, in Sudafrica, in Giappone.
FATTORI PRECIPITANTI
Alcuni fattori di natura iatrogena
• malattie,
• alterazioni dell’omeostasi familiare,
• esperienze sessuali,
• situazioni minacciose per la stima di sé.
La minaccia e la paura di perdere il controllo e la
stima di sé rappresentano un importante fattore
precipitante in cui la reazione difensiva può
essere una estrema concentrazione sul corpo, sul
peso e sulla dieta come campo privilegiato nel
quale recuperare un sentimento di dominio, di
valore e di recupero dell’autostima.
X rischio cardiovascolare
esami clinici, elettrocardiografici ed ecocardiografici
X profilo endocrinologico
parametri ematochimici
diagnostica per immagini (indagini ecografiche e con altre
tecniche di imaging biomedico)
X funzionalità motoria
resistenza
forza
Indicatori somatici di gravità
Condizioni che, da sole o combinate fra loro, rendono necessario un ricovero in
casi di AN, BN e DANAS
[AN e BN (full e partial syndromes): indicatori somatici di gravità]
[Disturbi dell’alimentazione: indicatori psico ambientali di gravità]
In fase di trattamento (management) le linee guida
concordano tutte su due principi:
a. intervento nutrizionale finalizzato a:
ottenere un graduale recupero ponderale con un buon equilibrio
FM/FFM
ricostruire durevolmente corrette abitudini alimentari (qualità,
quantità, ritmo) basate sui principi della Dieta Mediterranea
ottenere una compliance del paziente, funzionale al
raggiungimento degli obiettivi
b. programma di rieducazione finalizzato a:
riattivare strutture muscolari ipotoniche e ipotrofiche
migliorare la performance cardio circolatoria e respiratoria
bilanciare la spesa energetica con l’introito calorico e le
necessità nutrizionali
migliorare il rapporto massa magra/massa grassa favorendo
una più corretta distribuzione della massa grassa nella fase
di recupero ponderale
contrastare il depauperamento della densità minerale ossea
rieducare il paziente a uno stile di vita attivo e salutare in
alternativa all’attività fisica compulsiva
c. educazione terapeutica: interventi psico pedagogici e
psico terapeutici brevi focalizzati, condotti da operatori
abilitati e formati, diretti in particolare a:
Ü Obiettivi:
a. risolvere o tamponare una fase critica ad alto
rischio per la vita
b. indirizzare a trattamenti successivi, già in corso o
da istituire ex novo
• I ricoveri riabilitativi in centri specializzati nella
cura dei DA
Ü Durata:
da due a sei mesi
Ü Obiettivi:
a. stabilire un’alleanza leale e rispettosa con la paziente
b. stabilire un rapporto di collaborazione con la famiglia
c. sviluppare la motivazione alle cure e al cambiamento
d. avviare uno stile di vita più sano, in particolare in materia
di alimentazione e di attività fisica
e. migliorare lo stato nutrizionale e metabolico e altri
parametri biologici
f. attenuare i sintomi psicopatologici specifici
(alimentazione, attività fisica, immagine del corpo) e
quelli eventualmente,associati (disturbi dell’umore,
d’ansia, abuso di sostanze etc.)
g. ridurre il grado di disabilità
h. migliorare gli indici di qualità della vita
i. confermare, riparare o costruire ex novo una rete
terapeutica adeguata per continuare le cure, in un setting
ambulatoriale, dopo la dimissione.
L’intensità dell’intervento deve essere funzione del livello di
gravità delle condizioni psichiche e somatiche, delle
comorbilità, del grado di disabilità e della qualità di vita del
paziente.