Sei sulla pagina 1di 2

LEZ 2

La lingua, intesa come lingua standard, è un concetto politico culturale sociale e storico. Come è
possibile determinare il concetto di lingua standard? Lo si può fare solo politicamente  è
necessario individuare dei confini geografici ma politici entro i quali definiamo uno stato ma la
lingua non corrisponde alla geografia politica perché ad esempio ci sono delle zone di confine 
se andiamo nelle zone dove la Germania confina con l’Olanda, ci sarà un tedesco più simile
all'olandese piuttosto che al tedesco puro. Anche in Valle d’Aosta, per l’esposizione che ha con la
Francia, si parla anche il francese però la lingua ufficiale della Valle d’Aosta rimane l'italiano perché
rientra comunque nei confini del nostro paese. Il veneziano, fra tutte le lingue italo romanze
dell’Italia, è sicuramente quello che ha resistito di più alla predominanza dell’italiano e tutt'oggi i
dialettofoni veneti sono tra i più orgogliosi del loro dialetto mentre in altre regioni l’italiano ha
quasi interamente inglobato il substrato dialettale.
Differenza fra lingua abstand e lingua ausbau?
Abstand = idiona linguisticamente distante dagli altri che presenta una piccola oppure addirittura
non presenta proprio una genealogia comune con le altre lingue. Sinonimo di abstand è isole
linguistiche  per esempio il basco è una isola linguistica perché non presenta relazioni con
nessuna delle altre lingue (alcuni ipotizzano che esso sia una delle poche lingue autoctone
dell'europa)
Ausbau = è un idioma che deriva il suo stato di lingua non da caratteristiche strettamente
linguistiche ma da motivazioni socioculturali. Dunque c’è un senso di estrema vicinanza ma di tipo
socioculturale (dunque la lingua ausbau è un dialetto di fatto).
Cos’è l'assioma del relativismo sociolinguistico di Berruto? Ciascun sociolinguista studia una lingua
in rapporto ad uno specifico e distinto paese, cultura, società e dunque la sociolinguistica che vale
per l’Italia non vale per l’Inghilterra dove l'inglese è stata una lingua utilizzata fin dal medioevo.
Dunque ogni studio sociolinguistico è in relazione a ciascun singolo e specifico ente linguistico (uno
stato/regione). In Italia, nel 1861 il 97 % della popolazione usava il dialetto ma questo non significa
che l’italiano non esistesse ma l'uso è sempre rimasto confinato a pochi letterati (prevaleva in
monolinguismo dialettale). Nel 1995 la situazione è molto cambiata in quanto quasi tutta la
popolazione parla l'italiano o l'italiano + dialetto dunque per un grosso periodo abbiamo una fase
di bilinguismo. Questo non appartiene più alle nuove generazioni. La varietà delle lingue italo
romanze dunque viene neutralizzata dall’italiano standard  però esse condizionano ancora
molto l’italiano conferendone caratteristiche regionali.
Idioletto = caratteristiche strutturali e linguistiche che ciascuna persona adopera.
Cosa ci permette di dire che l’italiano è una lingua standard? Dal fatto che è estremamente
codificata e la codificazione serve per la comunicazione  se i parlanti di una comunità non si
accordassero su un codice, non riuscirebbero a comunicare. Ci deve essere un codice di
comunicazione comune che sia quindi l'insieme delle espressioni, dei segnali, delle formule che
codificano il messaggio. L'italiano dunque è una lingua altamente codificata perché il codice è
conosciuto da tutti e rappresenta socio-politicamente l’identità dello stato
Il concetto di codice? Nel caso dei codici aperti, abbiamo tutte le varietà regionali dell’italiano.
Cos’è il bilinguismo? Si distinguono il bilinguismo primario e secondario. Con primario si intende
l’acquisizione linguistica, non è qualcosa di imposto ma lo si fa in maniera naturale. Avviene da
bambini. Il secondario invece è un apprendimento linguistico, dunque prevede uno sforzo della
persona di apprendere una seconda lingua. Noi studenti siamo bilingui secondari.
Quali sono le cause del bilinguismo? I motivi sono vari, possono essere di tipo polito, religione,
cultura, educazione, economici, ecologici.
Il termine bilinguismo è un “termine ombrello” che raccoglie termini più specifici come alloglossia
– diglossia – dilalia.
Alloglossia = valore politico di uso linguistico come il tedesco nel trentino alto Adige.
Dilalia = termine coniato da Berruto che si concentra sulla situazione italiana perché rispetto
all’assioma del relativismo sociolinguistico, per l’Italia ci vuole un ragionamento particola in
quanto le definizioni di dialetto, lingua romanza ecc sono molto complicate.

Potrebbero piacerti anche