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su come affrontare la situazione e mentre cerchiamo di arrivare ad una soluzione che per tutti fosse
la più adeguata veniamo interrotti dalla voce di Bob che urla entusiasta per richiamare la nostra
attenzione e subito ci dice “Ragazzi guardate cosa ho trovato in fondo all’acqua dello stagno!”. Ci
porge cosi una pietra con sopra incisa questa frase:
SE INDIETRO VORRETE TORNARE,
IL LIBRO DOVRETE TROVARE.
MOLTA ATTENZIONE DOVRETE PRESTARE
PERCHE’ VARIE PROVE SARANNO DA SUPERARE
SEGUENDO IL NORD ARRIVERETE ALLA SOLUZIONE
PER POTER TORNARE ALLA VOSTRA ABITAZIONE.
Non potevamo crederci. Inaspettatamente l’irresponsabilità di Bob ci aveva portato alla probabile
soluzione per poter tornare a casa e trovare Peter. Guardandoci attorno in quel posto incantato
vediamo una stella nel cielo che ricorda il Sole, dal quale però si differenzia per il suo colore
scarlatto. Seguendolo ci incamminiamo e addentrandoci nel bosco lo scenario intorno a noi inizia a
mutare. Il sogno è diventato un vero e proprio incubo: gli alberi sono spogli e secchi, il cielo è nero
e nuvolo con lampi e tuoni e non si vede più l’ombra di un animale. Non si vede più neanche la
stella scarlatta, quindi l’unica cosa a poterci indirizzare dalla parte giusta è solo il sentiero sotto i
nostri piedi. Poco dopo arriviamo di fronte ad un ponte tibetano che collega il sentiero interrotto da
un canyon, il quale è talmente profondo da non riuscire a vedere la fine. Piano piano cominciamo
uno per volta ad attraversarlo con la massima attenzione, quando ad un tratto sentiamo Desi che
grida spaventata. Ci giriamo di scatto e vediamo che sta per cadere. Senza pensarci due volte non
esitiamo ad aiutarla ed insieme riusciamo a tirarla su. Dopo aver superato questa prova troviamo
alla fine del ponte un’altra pietra sulla quale è incisa questa frase:
POCO TEMPO È ORMAI RIMASTO
PER SALVARE IL VOSTRO AMICO DAL DESTINO NEFASTO.
UN’ULTIMA PROVA DOVETE AFFRONTARE
E POI A CASA POTRETE TORNARE.
Dopo aver letto quella frase continuiamo il nostro percorso e seguendo il sentiero riusciamo ad
arrivare alla fine del bosco. Come per magia la stella scarlatta è nuovamente visibile, ma questa
volta spunta al di là di una enorme montagna innevata. Non abbiamo altra scelta se non seguire la
stella che ci guida lungo una parete rocciosa fino ai piedi di una scalinata. Avvicinandoci ad essa
troviamo un corpo steso a terra e immediatamente gli corriamo incontro scoprendo che si tratta di
Peter. Ha una grande ferita sul ginocchio destro che gli impedisce di camminare e dopo aver temuto
il peggio riusciamo finalmente a fargli riprendere i sensi. Andiamo così di fronte alla scalinata che
rivela avere una pendenza quasi verticale, e Io e Bob prendiamo sulle spalle Peter iniziando piano
piano a salire. Durante la salita sono certo di aver affrontato quelli che sono certo siano gli scalini
più ripidi, instabili e paurosi mai visti prima. Andando più in alto la sfida si fa sempre più ardua:
l’ossigeno inizia a mancare, a causa dell’aria rarefatta, le gambe tremano ed il vento gelido ci taglia
il viso. Dopo quello che parve un anno arriviamo finalmente in cima alla scalinata dove davanti a
noi, su una specie di leggio, è posto il libro che avevamo visto nella pineta. Sopra la copertina del
libro vi è scritta questa frase:
SE FIN QUI SEI ARRIVATO
UN MOTIVO C’E’ STATO.
Ormai devastati dall’ultima prova non ci facciamo neanche caso, siamo solo contenti che
quell’incubo fosse finalmente giunto al termine. Ci mettiamo così intorno al libro e nello stesso
istante che lo tocchiamo ritorniamo alla fontanella, eravamo salvi.