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BAROCCO – CARATTERI GENERALI

Storicamente, Il seicento è il secolo della Controriforma cattolica: la chiesa si impunta sui propri dogmi
troncando definitivamente ogni possibilità di ricomporre lo scisma religioso in modo pacifico. L’arte ha il
ruolo di maggiore importanza nella diffusione di massa delle idee controriformistiche: attraverso l’arte,
infatti, la chiesa si propone di persuadere eretici e dubbiosi riconducendoli alla dottrina cattolica. per farlo è
necessario che quest'arte abbia la grandiosità necessaria per imporsi, per cui non solo imponenza e
spettacolarità ma anche, e soprattutto, capacità di penetrare a fondo nelle coscienze. l'arte deve saper
sedurre e commuovere, conquistando il gusto non più attraverso armonia e razionalità, ma grazie alla
capacità di suscitare emozioni. Già nel concilio di trento, ad esempio, si raccomandava che Cristo venisse
rappresentato afflitto, sanguinante, con la pelle lacerata, ferita, pallida, in tal modo sarebbe stato più facile
suscitare sentimenti di pietà e di devozione. La rappresentazione di passioni e sentimenti, soprattutto in
pittura e in scultura, a volte arriva degli estremi che rasentano l’esagerazione. l'architettura si esprime
attraverso la monumentalità delle costruzioni. Nelle chiese si prediligono la navata unica, la pianta
centrale, la copertura a cupola, e la volta a botte in analogia con la grandiosità dell’architettura dell’impero.
La presenza ornamentale di statue, fregi, cornici, e altri elementi decorativi scultorei arriva talvolta ad
essere più importante della stessa struttura architettonica, cosicché la forma (l’ornamento) ha il
sopravvento sulla funzione (la struttura). L'effetto scenografico assume un'importanza preponderante. A
roma, in particolare, per ripristinare l'immagine di potenza e ricchezza dell'antica Roma imperiale, si
demoliscono interi quartieri, si costruiscono nuove strade e nuovi palazzi, chiese e fontane, pensando più
l’effetto visivo che all’utilità reale. Si sviluppa nel 600 il giardino come luogo di delizia e di evasione. La sua
realizzazione non coinvolge più solo scultura e architettura, ma anche La botanica (selezione di piante
sempre più particolari), l’idraulica (fontane giochi d’acqua), e la meccanica. La parola barocco indica non
solo lo stile ho una corrente artistica, ma più nel complesso lo spirito del seicento. Già nel 500, barocco
significa strano e tortuoso in riferimento a quei discorsi che dietro un apparenza di grande complessità
nascondevano inconsistenza. a partire dal XVIII secolo la definizione viene applicata anche al campo
artistico e assume un significato dispregiativo. La critica moderna ha tolto qualsiasi valore negativo al
termine. il Barocco si diffonde non solo in tutta Italia ma anche negli Stati cattolici d'Europa e in molti stati
di America centrale e meridionale, per cui si manifesta in forme artistiche varie e differenziate.

CARAVAGGIO

Vita

Nasce a Milano nel 1571. uomo violento irrequieto, si trasferisce a roma, dove si distingue subito per la
straordinaria bravura nel dipingere Nature morte, ossia composizione con soggetti inanimati, e scene di
genere. qui entra nelle grazie del cardinale Francesco Maria del monte. a causa del suo carattere ribelle e
continuamente coinvolto in risse e affari loschi, tanto che arriva a uccidere durante un litigio uno degli
avversari. Da questo momento inizia a fuggire da Roma andando a napoli, e poi a malta, poi a Siracusa e
altre città della Sicilia. Muore a Porto Ercole nel 1610.

Tema inconfondibile della sua pittura è una grande sensibilità per le luci e le ombre.

TESTA DI MEDUSA

La testa di medusa viene commissionata a Caravaggio dal cardinale. Si tratta di un olio su tela a sua volta
incollata su uno scudo di legno. Rappresenta realisticamente in maniera cruda e impietosa la testa mozzata
e sanguinante Villa Gorgone medusa, che al posto di capelli ha un viscido intrico di serpenti. L'espressione
della creatura è di pauroso sgomento: la bocca e spalancata e gli occhi roteano atterriti. Il tema mitologico
di medusa aveva attrattomolti artisti, tra cui Gian Lorenzo bernini, che però la rappresenta nel momento in
cui si accorge che per maledizione Divina i suoi lunghi e bellissimi capelli si stanno trasformando in serpenti.
Oggi si trova alla galleria degli Uffizi di Firenze.
CANESTRA DI FRUTTA

anche questo dipinto viene commissionato a Caravaggio dal cardinale del monte. È un olio su tela che oggi
si trova alla pinacoteca della veneranda biblioteca ambrosiana di Milano. Il soggetto rappresenta un
pretesto con cui Caravaggio si mette in condizione di osservare attentamente la realtà, indagando e ogni
aspetto con attenzione e meticolosità. La composizione è studiatissima in ogni sua parte: il cesto è
rappresentato secondo una visione perfettamente frontale e occupa un semicerchio che ha per diametro il
lato inferiore del dipinto.questa scelta rende più difficile la rappresentazione della profondità prospettica.
Caravaggio, per cui, fa sporgere leggermente la base del cesto sul piano, quasi per avvicinarla, e crea un
contrasto tra lo sfondo (luce calda e diffusa) e i toni freddi delle foglie e della frutta in primo piano. B e
molta attenzione per i vari elementi della natura morta: alcune foglie sono accartocciate , altre sono forate
(rovinate da un insetto), altre ancora maculate; alcuni acini nei grappoli d’uva risultano schiacciati o
mancanti. Caravaggio rappresenta una realtà oggettiva, senza nessuna correzione o abbellimento artificiale.
Questa è una delle caratteristiche più originali dell’arte di Caravaggio, metafora del suo modo di osservare
la realtà, dominata dalla struttura e dall’incombere della morte.

Caravaggio, A differenza dei maestri del 400 che avevano cercato di rappresentare realisticamente la natura
per comprenderne a fondo le leggi che la regolavano, vuole contemplare la natura.

BACCO (galleria degli Uffizi di Firenze)

Il giovinetto, adagiato su un triclinio improvvisato, è parzialmente avvolto in un lenzuolo, a imitazione di


una veste romana. La testa i suoi capelli ricci sono rivestiti da una ghirlanda di tralci di vite. Il volto ruotato
di tre quarti e lievemente inclinato in avanti, ed è percorso da un leggero rossore che rende l’espressione
ancor più trasognata. Bacco regge con delicatezza una coppa di vetro colma di vino rosso. La natura morta
in primo piano comprende i frutti Marci e foglie secche, simbolo ricorrente del tempo che tutto con rompe
e dissolve. L'atmosfera del dipinto è Fosca e quasi mistica. Il giovinetto può essere interpretato anche in
un’ottica cristiana. In questo caso, infatti, egli alluderebbe allo stesso Salvatore, e la melagrana spaccata, la
coppa del vino, la cintura nera e il drappo a destra della fruttiera, sarebbero simboli della passione di Cristo.

VOCAZIONE DI SAN MATTEO (cappella contarelli chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma)

Il dipinto raffigura il momento in cui, secondo la tradizione evangelica, Gesù sceglie Matteo come suo
apostolo. La scena è ambientata in un locale scuro e disadorno. A destra vi sono cristo, che tende il braccio
in direzione di Matteo virgola e San Pietro che lo accompagna indicando a sua volta il prescelto. Matteo
seduto al tavolo con 4 compari,è colto nel momento in cui, stupito, reagisce accennando
interrogativamente a se stesso. Oltre a matteo, anche altri due giovani si accorgono della presenza di Cristo.
Il vecchio in piedi e il giovane A capotavola sono troppo intenti a contare i propri denari e non si rendono
conto di ciò che sta succedendo.

Il quadro sta a simboleggiareil fatto che la chiamata di Dio è sempre rivolta a tutti gli uomini ma ciascuno è
libero, secondo la propria coscienza, di aderirvi o di respingerla decidendo quindi anche della propria
salvezza della propria dannazione.

Protagonista del dipinto è la luce: proviene da una porta che dà sull'esterno, da cui sono entrati Cristo e
Pietro. è una luce giallastra che mette in evidenza la povertà e lo squallore del locale. Grazie a essa le figure
assumono volume e risalto.

La luce assume, però, anche una funzione simbolica, in quanto si irradia dalle spalle di Cristo che con il suo
braccio sembra indirizzarla verso gli altri personaggi, che ne risultano rischiarati punto Si tratta quindi di
una luce ideale, la luce della Grazia Divina.
Ilrealismo di Caravaggio è evidente non solo nella definizione dei vari caratteri, ma anche nelle posture gli
abiti dei personaggi, trattati sempre con meticolosa verosimiglianza. La rappresentazione, nel complesso,
non ha alcun riferimento sacro, anzi ha più le caratteristiche di una scena di genere, piuttosto che quelle di
un evento religioso. Anche l'aureola sospesa sulla testa di Cristo è appena percepibile, e pare che sia stata
dipinta successivamente per compensare al carattere troppo laico del dipinto. Secondo Caravaggio però,
l'incontro con la divinità può avvenire anche nei cuori di coloro che ne sembrano meno degni.

CROCIFISSIONE DI SAN PIETRO

È conservata nella cappella cerasi nella chiesa romana di Santa Maria del Popolo. raffigura il momento in
cui, dopo che è San Pietro e dichiarato di non sentirsi degno di essere condannato allo stesso supplizio di
gesù, venne crocifisso egualmente ma a testa in giù. La scena è ambientata in una atmosfera cupa e
drammatica. Coglie il momento in cui i tre carnefici stanno lavorando per innalzare la croce. Quello in
ginocchio e orientato lungo la diagonale del dipinto. il secondo ha la testa ruotata di tre quarti verso San
Pietro è il terzo prospettivamente più arretrato, tira la fune con forza. L'unica figura in piena luce e quella di
Pietro che tenta drammaticamente di raddrizzarsi: il suo torso possente (per cui Caravaggio prende
ispirazione da Michelangelo) e inclinato in direzione opposta a quella dei carnefici. La sua forte espressività
riflette la grandiosità del personaggio e dei suoi ideali.

La lucee nuovamente la protagonista principale. Viene dall’alto a sinistra e modella i corpi dei personaggi
con grande effetto scenografico facendoli risaltare rispetto allo sfondo tenebroso.

MORTE DELLA VERGINE

È l'ultimo dipinto Romano di Caravaggio, e oggi si trova al Louvre. L'opera gli fu commissionata dai
carmelitani scalzi, che però la rifiutarono perché ritenuta irrispettosa della figura della Vergine. i personaggi
di Caravaggio Infatti sono sempre così crudamente realistici è fuori dagli schemi tradizionali da essere
spesso ritenuti indegni di una rappresentazione sacra.

La scena raffigura la Madonna subito dopo la morte mentre Maddalena e gli apostoli le si stringono attorno
piangendo disperati. Ciò che scandalizza i contemporanei fu proprio la figura della vergine, a modello di cui
l’artista utilizzò il cadavere di una giovane prostituta affogata nel Tevere. Il ventre in naturalmente gonfio,
comune morti per annegamento, assume il significato simbolico di scrigno di Grazia Divina, così come la
giovinezza con cui la Vergine è rappresentata, che in realtà è morta in età assai più tarda, rappresenta la
volontà di rinnovamento espressa dal clero.

Caravaggio colloca il dramma della morte di Maria in una dimensione umana e quotidiana. Maddalena e gli
apostoli, colti in un’espressione di profondo dolore, non hanno nulla di diverso dagli uomini e le donne che
ogni giorno perdono una persona cara. Caravaggio in questa visione del dolore mostra una profondissima
religiosità. Egli infatti non vuole elevare l’uomo a Dio ma piuttosto cerca di portare Dio fra gli uomini.

L'ambientazione del dipinto, come al solito, è cupa e spoglia. Sul cadavere di Maria vi è un pesante drappo
rosso, simbolo di sangue violenza. Nonostante una visione prospettica centrale, con la linea di orizzonte al
centro del dipinto, la composizione risulta asimmetrica.

La luce proviene dal retro, probabilmente da un'altra finestra, e percorre la tela obliquamente, e
rappresenta il simbolo della Grazia divina. Per questo indugia significativamente sulle teste, rendendo
drammaticamente evidenti le espressioni dei volti mentre immerge volontariamente i corpi Nella
penombra.
BERNINI

VITA

Bernini nasce a Napoli nel 1598 e si trasferisce a Roma. egli diventa il principale rappresentante artistico
della corte papale, in un certo senso anche il portavoce ideologico. Bernini da concreta attuazione ai grandi
piani urbanistici con cui i pontefici avevano intenzione di promuovere La potenza della chiesa. Bernini e
scultore architetto pittore scenografo commediografo e disegnatore.

Il tratto adoperato da Bernini si adegua alle diverse esigenze rappresentative. Negli schizzi preparatori per
le sue opere scultoree architettoniche di arredo il segno è spesso veloce e sintetico, ma sempre funzionale.
Quando la resa è puramente pittorica, il segno diventa più tenue i contorni più morbidi, mentre l’effetto di
chiaroscuro è suggerito attraverso un fitto e leggero tratteggio parallelo

APOLLO E DAFNE (Roma Galleria borghese)

Nel barocco tramonta il concetto rinascimentale di arte come rappresentazione della realtà. È proprio
Bernini a gettare le basi per un arte radicalmente nuova e anche rivoluzionaria. In quest'arte infatti fantasia
e libertà di espressione trasgrediscono quasi tutte le regole imposte dal classicismo, di cui però si continua
a conservare l’armonia. Queste diverse tematiche sono evidenti nel gruppo marmoreo di Apollo e Dafne.
Viene rappresentato il momento in cui apollo, dio della musica e delle profezie, saper raggiungere la ninfa
Dafne di cui si era perdutamente innamorato a casa di una freccia scagliatagli da Eros. La ninfa, pur di
sottrarsi all'amore non corrisposto, si fa trasformare in una pianta di alloro.

Bernini conferisce alle due figure un senso di movimento sconosciuto prima di allora alla tradizione
scultorea. La gamba sinistra di Apollo e sollevata dal suolo, mentre il braccio destro va equilibrando lo
slancio della corsa; Dafne si inarca in avanti per fuggire, e mentre Apollo l'afferra con la mano sinistra, già il
suo corpo si sta trasformando in una pianta di alloro.

ESTASI DI SANTA TERESA (Chiesa di Santa Maria della Vittoria;Cappella Cornaro)

La scena rappresenta Santa Teresa d'Avila in estasi mistica, nell'atto di essere sopraffatto dalla
soprannaturale visione di Dio, semidistesa su una coltre di nuvole, mentre un angelo sorridente, molto
simile a cupido, sta per trafiggere simbolicamente il cuore con una freccia. dietro al gruppo una cascata di
Raggi dorati, illuminati da un'apposita finestra nascosta, allude scenograficamente alla presenza Divina.

La collocazione gli atteggiamenti dei personaggi sono studia tissimi e accentuati, come se si trattasse di
attori. Questo aspetto è evidenziato dalla presenza, ai lati della cappella, di due finti balconcini da cui le
statue raffiguranti i membri della famiglia cornaro, committente dell'opera, assistono alla scena con
stupore e devozione

L'artista dedica la massima attenzione al corpo, indagando nelle emozioni e sottolineandone la sensualità,
attraverso un’intensa espressione del volto il quasi eccessivo agitarsi delle vesti.

Egli così abbandona definitivamente la compostezza classica della scultura rinascimentale e si dedica al
libero gioco delle forme, in modo da strabiliare e emozionare i suoi spettatori

BALDACCHINO DI SAN PIETRO (Basilica di San Pietro)

In quest'opera Bernini realizza una delle più riuscite fusioni tra le varie arti. Il baldacchino doveva collocarsi
sull’altare maggiore, al di sotto della cupola di Michelangelo. Doveva per cui avere proporzioni e
caratteristiche armoniche e proporzionate. una struttura in muratura sarebbe apparsa troppo massiccia,
così l'artista elabora una nuova tipologia, non ponendo limiti alla propria fantasia e creando una
costruzione diversa sia nella forma sia nei materiali. Su quattro piedistalli di vestiti di marmi colorati e
stemmi pontifici, vi sono altrettante colonne tortili in bronzo dorato. Ciascuna, alta circa 11 m è riempita di
calcestruzzo, è costituita da tre rocchi sovrapposti, decorati con fronde di alloro simbolo di gloria, lucertola
simbolo di resurrezione, e api che sono un richiamo allo stemma della famiglia Barberini. Sui capitelli si
impostano 4 dadi, che come nell’architettura bizantina, li distanziano dalla trabeazione. Quest'ultima
appare leggera e preziosa ed è in bronzo dorato, e termina imitando i pedoni di un baldacchino in tessuto.
La copertura è frutto della collaborazione con Borromini. Essa è caratterizzata da quattro enormi volute
sagomate a dorso di delfino e si ergono ai piedi di angeli colossali, e convergono verso il centro. Qui poggia
un grande Globo sormontato da una croce.

Il baldacchino è alto come un moderno edificio di 9 piani, ciononostante ci appare esile perfettamente
proporzionato. Le colonne tortili danno un grande slancio verticale. Il colore scuro del bronzo profilato
d'oro contro la policromia Chiara dei marmi crea un illusione ottica che contribuisce a snellire ulteriormente
la struttura. Le trabeazioni concave e le volute della copertura accendono la sensazione di armonia e
leggerezza.

Il baldacchino rappresenta uno degli esempi più significativi di come l’arte barocca fa interagire
armonicamente tra di loro i diversi linguaggi di scultura e architettura falsando volutamente la percezione
della realtà.

COLONNATO Di PIAZZA SAN PIETRO

Il colonnato di Piazza San Pietro è costituito di 284 colonne 88 pilastri disposte su 4 file. A coronamento
della struttura vi è uno spesso architrave sorretto da enorme capitelli tuscanici e sormontato da una cornice
di marmo. La copertura è a capanna come nei templi classici virgola ma in prossimità della gronda si innalza
una balaustra su cui sono collocate 162 gigantesche statue di santi. il colonnato si congiunge alla facciata
della Basilica grazie a due ali laterali divergenti tra loro. Se fossero state parallele la facciata sarebbe
sembrata prospetticamente più lontana, distaccata dalla piazza, per cui con questo artificio Bernini attenua
la percezione delle distanze e la facciata sembra più vicina, quasi sulla piazza.

Il colonnato non ha solo un complesso significato geometrico ma anche un particolare valore simbolico. i
due rami curvi del colonnato fanno pensare a una sorta di grande abbraccio simbolico.

Bernini, pur utilizzando sempre elementi tratti dal repertorio classico come colonne, pilastri, paraste,
architravi, cornici, e cupole, compone le sue architetture secondo nuove regole virgola che non hanno nulla
del rigore formale dei classici. Queste architetture ora sono pensate per adattarsi allo spazio circostante
(Baldacchino) o per modificarlo (colonnato). Così come il baldacchino che nasce come arredo era diventato
architettura, il colonnato che è un imponente struttura architettonica diventa una sorta di arredo della
piazza vaticana.

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