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Ti ricordo che genetica 7 sono un insieme di esercizi che troverai sul quaderno/tablet

Vigore ibrido/vigore vegetativo riproduttivoovvero la possibilità di un individuo ibrido f1 di


avere performance produttive superiori rispetto a quelle parentalinei vecchi libri di genetica
veniva chiamto gigantismo.

eterosi In genetica, fenomeno per cui gli ibridi tra due linee pure sono più vigorosi, resistenti e produttivi delle
linee da cui derivano (v. fig.); è detto anche lussureggiamento degli ibridi.

vale per di più per le specie allogame: come animali uomo e specie incrociate, come ad esempio
il mais. E in natura i nostri genotipi sono particolarmente eterozigoti.

Per le specie autogame invece il discorso cambia, l’autofecondazione perché nel tempo si
formeranno SEMPRE genotipi omozigoti
Aalo autofecondoAA aa Aa nella proporzione di (AA-aa25%) e (Aa 50 %)
Continuando osserviamo che la prole di Aa vediamo che gli etorozigoti si dimezzano da 50-25-12,5
ecc.. in 8-) generazioni scompaiono gli eterozigoti e in pochi anni scompaiono nella popolazione.
Non si osservano negli AUTOGAMI effetti di VIGORE IBRIDO
Frumento-lattuga non avviene
Alcune eccezionipomodorocoltivati come ibridi f1non è la regola ma alcuni degli ibridi f1
possono produurre di più delle linee pure parentali.

DISCORSO COMMERCIALE
TORNACONTO LINEE SEMENTIEREPERCHE’ LE DITTE SEMENTIERE TENDONO A PRODURRE E
COMMERCIALIZZARE IBRIDI F1 NELLE LINEE AUTOGAME PER FAR SI CHE COMPRINO
NUOVAMENTE I SEMI
SE UNO COLTIVASSE LINEE PURE DI POMODORO POTREBBE METTERE DA PARTE ALCUNE BACCHE
E RECUPERARE I SEMIOTTIENI
ESPERIMENTO IMPORTANTE

LUI è ANDATO OLTRE L’F2


LUI HA FATTO UN INCROCIO TRA DUE
LINEE PURE DI TABACCO ANTAGONISTE
IN LUNGHEZZA DEI FIORI (PETALI) DA
UNA PARTE AVEVA UNA LINEA PURA
CON UNA LUNGHEZZA DI 43 MM
DALL’ALTRA AVEVA UNA LINEA PURA
CON LUNGHEZZE MEDIE DI 94 MM

LEGGE LA TABELLA CON I Dati


La variazione standard e l’indice di
variabilità sono almeno doppi rispetto alle
popolazioni geneticamente uniformi.

Come ha scelto la pianta f1 per la scelta di


autofecondazione per ottenere f2?
Non ha scelto, ogni pianta può essere utilizzata poer
ottenere f2 ( fin qui nulla di nuovo)
Solo che lui come particolarità è che è andato avanti.
Seleziona per passare alla generazione successiva e
dopo ne misura la variabilità, che cos’ha dimostrato?
Una serie di cose
IMPORTANTE-1scoperta LA PIANTA SELEZIONATA IN F2 SULLA BASE DEL FENOTIPO,
CONDIZIONA LA MEDIA DEL FENOTIPO IN F3 in una curva di distrubuzione è efficace selezionare
la parte che ci intreressa (dedstra-sinistra-intermedio)e successivi f3 condiziona f4f4
condiziona f5
(Intermedioseleziono al centro) (+ grandedetra)


IMPORTANTE 2-scoperta HA DIMOSTRATO CHE AVANZANDO NELLE POPOLAZIONI
SEGRAGANTI (DA F3 A F5 E COSI’ VIA) CHE LA VARIAZIONE FENOTIPICA DEL CARATTERE
SELEZIONATO SI RIDUCE (perché progressivamente si va verso l’omozigosi)
L’AMPIEZZA DELLA VARIAZIONE GENOTIPICA QUINDI AUMENTA IN MODO CONSIDEREVOLE FINO
AD ESSERE PARAGONABILI A QUELLA DELLE LINEE PARENTALI.

Ha anche inventato un modello per capire quanti qtl sono coinvolti e qual è il valore fenotipico
apportato da ciascun qtl.
All’aumentare dei qtl aumenta la numerosità delle classi fenotipiche ( da sapere calcolo)
Quando i qtl sono tanti, le classi fenotipiche sono molte e quindi e inoltre entra in gioco il fattore
ambientale è praticamente impossibile riuscire a distinguere classi fenotipiche simili.
Non si può determinare il fenotipo quindi dagli alleli plus, l’effetto ambientale conta e gli rende
sovrapponibili. VARIAZIONI CONTINUE!

COMPLICATO
LA PARTE COMPLICATO PER UN GENETISTA E’ POTER CAPIRE QUANDO UN FENOTIPO HA VALORE
PER EFFETTO DEL SUO GENOTIPO E/O DELL’EFFETTO CHE ESERCITA L’AMBIENTE.
IBRIDO MAISCON OTTIME CAPACITAIN OMBRA CON POCA ACQUA EC.. AVRA’ PESSIME
PRESTAZIONI
GENOTIPO MEDIOCRESITUAZIONI METEREOLOGICHE OTTIMALIPuò PRODURRE DI Più DI UN
GENOTIPO ECCELLENTE
L’EFFETTO AMBIENTALE può essere superiore
dell’effetto genetico

In genetica c’è un parametro che determina


quanto incide l’ambiente e quanto la genetica
Questo parametro è l’editabilità

Le curve di distribuzione possono mostrare


una variazione ampia a livello fenotipico per
via degli effetti ambientali.

Varianza genetica e Varianza genotipica questo parametro assume valori nell’intervallo tra 0-1
quindi l’ereditabilità va da un minimo di 0 ad un massimo di 1.
Quando è 0? Quando il carttere fenotipo non ha base genetica e l’effetto del genotipo non ha
effetto sul fenotipoovviamente lo 0 è puramente teorico, non può esistere un carattere che non
derivi totalmente dal genotipo.
Quando è 1 invece? Quando il valore genotipico e fenotipico coincidono e l’effetto ambientale è
nulloperché non altera il fenotipoè altrettanto vero che l’effetto ambientale non può essere
annullato.
la realtà è sempre intermedia! Non ci sarà mai un valore 0,0 e 1
La componente fenotipica della varianza, che troviamo al denominatore a sua volta la possiamo
scomporre, in una varanza dovuta a fattori genetici, ad una varianza dovuta a fattori ambientali,
varianza dovuta a fattori genotipo e ambiente.
Certi genotipi possono variare le loro performance in specifici ambienti.
La formula dell’ereditabilità quindi è
(VARIANZA GENETICA / VARIANZA GENETICA + VARIANZA AMBIENTALE ) + VARIANZA GENOTIPO E
AMBIENTE.
TUTTAVIA C’è UN ULTERIORE GRADO DI COMPLESSITA’

A loro volta
La varietà di un carattere ovvero la varianza genetica la possiamo scomporre in 3 componenti che
adesso conosciamo bene, ovvero, componente additività, componente dominanza, componente
interazioni epistatiche

Questa formula la potremmo ri-scrivere mettendo al


numeratore varianza additiva+varianza legata alla dominanza+varianza legata alle interazioni
epistatiche DIVISO varianza additiva-varianza dominante-varianza epistatica +varianza
ambientale+varianza genotipo ambiente

ripetiamo un momento questi concetti


dominanzaquando c’è un singolo allele che va a mascherare l’effetto fenotipico dell’altro,
definito recessivo
addittivitàquando ci somo due alleli C e C’ e B e B’ che cumulano i loro effetti sul fenotipo
epistatichequando alleli di loci diversi interagiscono ottenendo un risultato diverso da quello
additivo in positivo o in negativo (interazione interalleliche)
l’ereditabilità include tutte queste forme di interazione ma include anche l’interazione con
l’ambiente e l’interazione dell’ambiente su uno specifico genotipo.

Alcune piante super produttive in un certo topo di ambiente se traferite a legnaro producono poco
o addirittura nulla.

Se l’ambiente non incidesse cosa si osserverebbe? LO STESSO FENOTIPO! Queste sono cose
pratiche e reali.

Immaginate di avere una popolazione di F2, noi siamo alla ricerca di quell’esatto carattere, quindi
reccolgo i semi delle piante che fenotipicamente hanno il carattere che ci interessa
particolarmente, scartando le altre, pianto i semi.
Adesso LA MEDIA cambia rispetto alla popolazione F2 che abbiamo osservato all’inzio.
Altro caso
Osserviamo invece un valore identico dalla linea parentale alla linea F1 un valo IDENTICO, la
selezione che abbiamo fatto non ha portato un vantaggio, l’ereditabilità del carettere secondo voi
quanto è adesso? A cosa corrisponde? 0 vuol dire che l’effetto fenotipico migliorato non ha
portato a niente era tutto dovuto all’ambiente.
accade realmente questo? No! Questo è il limite teorico di 0 genetica che non incide sul
fenotipo
1 e 0 non capitano MAI

Abbiamo una popolazione f2 geneticamente varaiabile


Selezioniamo gli individui in bianco Xs
Se questa è la media in f2 vediamo che selezionando i migliori
in f3 la media si sposta grazie agli individui selezionati, nella
popolazione filiare possiamo osservare diversi comportamenti
(guarda tutte le possibili curve colorate nell’immagine)
se si sovrappongonototalmente
inefficacieregressioneereditabilità del carattere 0
producono una media della popolazione filiare che è
esattamente identica ai dati aquisiti (in bianco) non c’è stata
regressione, vuol dire che tutta eritarietà è controllata a livello
genetico e quindi l’effetto ambientale è nullo ( magari)
realmente facendo miglioramento genetico si osserva la via
di mezzo tra queste due esempi (è nel mezzo tra la media F2
originare e la media f2 selezionata)

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