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DNA

Il mondo dei geni


I genitori trasmettono i geni ai loro figli
Perché gli esseri umani generano sempre esseri umani, le rane sempre rane e i girasoli
sempre girasoli? Perché non succede mai che da un elefante nasce una giraffa? Perché i
figli assomigliano ai genitori?
La ragione si trova nei geni che i genitori trasmettono ai loro figli. Tutti gli organismi
viventi, uomo, animali, piante o microrganismi, possiedono dei geni all’interno del loro
corpo. I geni sono come dei progetti di costruzione; dentro c’è scritto che tipo di essere
vivente si svilupperà, e che forma avrà.
Molte delle tue caratteristiche, come il colore degli occhi o il gruppo sanguigno, sono
determinati dai geni ereditati dai genitori. Questi si chiamano caratteri ereditari.
Nello stesso tempo, però, tu possiedi delle caratteristiche che hai acquisito nel corso
della vita, e che non hanno niente a che vedere con i geni. La cicatrice sul tuo ginocchio,
per esempio, proviene da una caduta, e non è scritta nei tuoi geni. Allo stesso modo, il
fatto che tu sia bravo in un gioco non deriva dai tuoi genitori, ma è una capacità che tu
hai acquisito . Infine, esistono anche dei caratteri che sono in parte ereditati ed in parte
acquisiti. Per esempio la tua intelligenza: in parte l’hai ereditata dai tuoi genitori e in
parte l’hai migliorata esercitandola.

Viaggio dentro la cellula


Tutti gli esseri viventi possiedono dei geni che si trovano dentro le loro cellule
Tutti gli organismi, qualunque sia la loro forma, sono costituiti da cellule. Gli organismi
più semplici sono formati da una sola cellula, e per questo vengono denominati
"organismi unicellulari". Per esempio tutti i batteri sono degli organismi unicellulari.
Invece le piante, gli animali e l’uomo, che sono formati da molte cellule, sono
denominati "organismi pluricellulari". Il tuo corpo, per esempio, contiene circa 100 mila
miliardi di cellule (100'000'000'000'000 di cellule!).
In principio, tutte le cellule del tuo corpo sono costruite secondo lo stesso modello. Esse
sono circondate da un involucro (la membrana cellulare) e possiedono all’interno (nel
citoplasma) numerosi altri componenti (organelli cellulari), tra i quali un nucleo cellulare
che contiene i geni. I globuli rossi del sangue sono le uniche cellule che non hanno il
nucleo.
Le cellule degli animali sono fatte in modo simile a quelle umane. Le cellule vegetali,
invece, hanno intorno alla membrana cellulare un involucro più spesso (parete cellulare).
Inoltre esse hanno, tra gli organelli, i cloroplasti. A differenza delle cellule umane,
animali e vegetali, i batteri sono privi di nucleo cellulare.
La cellula
Le cellule sono molto piccole. Un punto di 2mm sul tuo dito copre circa mille cellule
della tua pelle.

Tutti i componenti di una cellula hanno una funzione definita:


Reticolo endoplasmatico: sistema di trasporto di sostanze della cellula
Lisosomi: pattumiera della cellula, dove le sostanze sono eliminate
Mitocondri: batterie della cellula, servono a produrre l’energia

Lisosomi = servono per la digestione intracellulare, estraendo e trattenendo le sostanze


nutritive, demolendo, invece, quelle indesiderate

Ribosomi: fabbriche della cellula, servono per produrre le proteine secondo gli ordini
della cellula
(se la cellula secerne le proteine prodotte, possiede solo ribosomi attaccati al reticolo
endoplasmatico (che occupa gran parte del citosol) e alla membrana nucleare;
se la cellula immagazzina queste proteine, possiede ribosomi liberi nel citoplasma)

Nucleo cellulare: dove si trovano i geni


Anche se tutte le cellule del tuo corpo sono costruite sullo stesso modello, tu non sei un
semplice ammasso di 100 mila miliardi di cellule uguali. Tra questi 100 mila miliardi di
cellule si possono distinguere circa 250 tipi di cellule differenti. Ci sono cellule nervose,
muscolari, ossee, sanguigne e molte altre ancora. Le cellule sono perfettamente
organizzate tra loro, e ognuna adempie a una funzione ben determinata nell’organismo.
Le cellule muscolari, per esempio, ti permettono di muoverti, mentre è grazie a quelle
nervose che puoi sentire caldo, freddo o dolore. Siccome le cellule hanno compiti
diversi, esse hanno forme differenti.
Dentro il nucleo cellulare ci sono i geni
I geni sono contenuti nel nucleo cellulare. Tutti i nuclei di tutte le cellule del tuo corpo
contengono gli stessi geni. Una cellula della pelle contiene perciò gli stessi geni di una
cellula muscolare o di una cellula nervosa. I geni non sono delle particelle individuali
libere dentro il nucleo, ma essi sono impacchettati in quelli che si chiamano i
cromosomi.
Quando si osserva un nucleo cellulare al microscopio, non si vede generalmente
nient’altro che una macchia scura. Se però la cellula si sta dividendo, allora si possono
distinguere i cromosomi, che hanno una caratteristica forma a “X”.
Ci sono 46 cromosomi nel nucleo delle cellule del tuo corpo. Osservando i 46
cromosomi più da vicino, si può notare che ce ne sono sempre due che si assomigliano.
Per questo motivo si parla anche di 23 coppie di cromosomi. Le coppie di cromosomi
possono essere numerate da 1 a 22.
L’ultima coppia è invece particolare: essa determina il sesso dell’essere umano. Per
questa ragione questi due cromosomi sono chiamati “cromosomi sessuali”. Nelle
femmine questa coppia è formata da due cromosomi “X”, mentre nei maschi la coppia è
formata da un cromosoma “X” e da uno “Y”.

Il numero di cromosomi varia in funzione della specie. Gli esseri umani hanno 46
cromosomi, le scimmie 48, i cani 78, i gatti 38, le zanzare 8 e i cavolfiori 18.
I figli sono metà padre e metà madre
Le cellule dei gameti sessuali, gli ovuli femminili e gli spermatozoi maschili, hanno solo
23 cromosomi. Quando uno spermatozoo paterno si fonde con un ovulo materno si ha la
formazione di una nuova cellula: l’ovulo fecondato con 46 cromosomi (23 coppie di
cromosomi). 
L’ovulo fecondato si divide successivamente in due cellule, che ripetono a loro volta lo
stesso processo formando un embrione di 4 cellule. E così via fino allo sviluppo
completo del bambino.
Ora capisci perché i cromosomi sono sempre in coppie: per metà provengono dal padre,
e per metà dalla madre. Da un punto di vista genetico un figlio è la combinazione dei
suoi genitori, ed è per questo che gli assomiglia.

I cromosomi sono dei filamenti di geni


Ciascuno dei tuoi 46 cromosomi è costituito da un lungo filamento molto sottile che
contiene una serie di geni. Chimicamente la sostanza di cui sono composti questi
filamenti si chiama Acido DesossiriboNucleico, abbreviato in DNA.
La lunghezza dei tuoi 46 filamenti genetici messi insieme è di due metri. In una cellula
umana che non si vede nemmeno ad occhio nudo, il filamento genetico è lungo come un
giocatore di basket! E se si uniscono tutti i filamenti genetici di tutte le cellule di un solo
essere umano, si raggiunge una lunghezza pari a 100 volte la distanza tra la terra ed il
sole.

Il DNA
Il filamento genetico è in realtà composto da due filamenti paralleli
uniti tra loro per dei legami trasversali, che si attorcigliano intorno al proprio asse.
Immagina una semplice scala a chiocciola: due rampe laterali mantenute insieme per
degli scalini. I ricercatori non parlano di scala a chiocciola, ma di doppia elica. Una volta
srotolato, il filamento genetico assomiglia ad una scala a pioli. 
Come abbiamo appena visto, le caratteristiche di un essere vivente sono scritte nei suoi
geni. Ti starai dunque domandando come questo sia possibile. Ci sono delle lettere nel
filamento genetico? Praticamente si. Guardando più da vicino ciascuno dei due
filamenti, si trovano gli stessi componenti. Queste sostanze sono l’Adenina, la Timina, la
Guanina e la Citosina. Esse vengono semplicemente designate, rispettivamente, dalle
lettere A, T, G e C. Al contrario del nostro alfabeto, composto dalla A alla Z da 26
lettere, l’alfabeto genetico ha solo quattro lettere. La lingua genetica è la stessa per tutti
gli esseri viventi, che si tratti di uomo, animali, piante o batteri.
Le lettere formano delle coppie
I quattro componenti, l’Adenina (A), la Timina (T), la Guanina (G) e la Citosina (C), si
assemblano in coppie complementari, come in una serratura a chiave. A fa coppia
sempre con T, mentre G sempre con C. Le altre combinazioni, per esempio A e G, o C e
T, non sono possibili. Dunque, conoscendo l’ordine delle lettere su di un filamento si
possono facilmente indovinare quelle dell’altro. Per esempio, se su di un filamento si
legge  ATGGTGCACCTGACT, la sequenza delle lettere sull’altro sarà
TACCACGTGGACTGA.

I geni sono dei progetti per la costruzione delle proteine


Prima abbiamo detto che il DNA è composto da quattro elementi che sono designati
dalle lettere A, T, G e C.
Si può quindi dire che dentro il nucleo di ogni cellula del tuo corpo vi è un libro, scritto
con le lettere A, T, G e C. Un gene corrisponde quindi ad una frase di questo libro. Il
numero esatto di geni che un essere umano possiede non è ancora certo.

Il Progetto genoma umano


Duecentoventi genetisti, di cui due italiani, hanno deciso nel 1988 che volevano sapere
qual è la struttura e la funzione di ognuno dei geni umani. Poiché questa informazione
sarebbe stata preziosa per sapere come funziona normalmente il corpo umano e come si
ammala, hanno chiesto ai governi dei loro paesi di finanziare questo ambiziosissimo
progetto, che ha preso proprio il nome di Progetto genoma umano, nonché il curioso
nomignolo di HUGO, dall'inglese Human genome organisation. Come dovrebbe
accadere per ogni progetto scientifico di così vasta importanza, fu anche annunciato che
i risultati degli esperimenti sarebbero stati messi gratuitamente a disposizione di tutti i
ricercatori del mondo, e così è stato.

Il lavoro cominciò nel 1990 e nel 2000 i due leader politici di Stati Uniti e Gran
Bretagna, i paesi che più hanno contribuito al progetto, Bill Clinton e Tony Blair, hanno
annunciato che era disponibile un primo schema della struttura del genoma umano. Solo
tre anni dopo i dati sono comparsi con una qualche completezza, ma ancora oggi solo
alcuni cromosomi sono stati descritti nella loro intera struttura, e per molti dei circa
30.000 geni che vi sono stati trovati non è stata ancora identificata una funzione certa. Il
fatto che il genoma umano contenga circa 30.000 geni ha una precisa ragione: solo circa
2% di esso contiene la codificazione per la produzione delle proteine, mentre la maggior
parte del DNA è apparentemente inutile, come se fossero parole ripetute e senza senso.
Non risulta così, invece per le specie animali più semplici, che hanno un numero
inferiore di geni e una quantità inferiore di DNA 'inutile'. Gli studiosi stanno cercando di
dare un'interpretazione a questo strano fatto, apparentemente contrario all'economia della
natura.

I geni non sono composti dallo stesso numero di lettere. Un gene corto conta circa 500
lettere, mentre un gene lungo ne ha diverse migliaia.
In tutte le cellule si trova lo stesso libro, con la stessa successione di lettere. Una
paticolare cellula legge solo le frasi (geni) che contengono le informazioni che le sono
necessarie in un determinato momento, per poter compiere la funzione che ha nel corpo.
Una cellula sanguigna, infatti, non legge esattamente le stesse frasi (geni) di una cellula
muscolare.
Nel nucleo vengono fatte copie dei geni
Prima che una cellula possa leggere un gene, viene fatta una copia nel nucleo cellulare. I
due filamenti di DNA si separano nel punto in cui si trova il gene da leggere, in modo
che le coppie A-T e G-C siano disaccoppiate. Poi un duplicatore (chiamato RNA
polimerasi), situato nel nucleo, utilizza quindi uno dei due filamenti come stampo per
copiare la sequenza di lettere. Questo processo genera dunque una copia del gene.
Riprendendo l’esempio del libro, si può dire che la cellula ha fatto la copia di una frase
del libro del nucleo.
Una differenza nella sequenza di lettere tra l’originale del gene e la sua copia è che le
Timine (T) sono rimpiazzate dall’Uracile (U). La sequenza originale si compone quindi
di A, T, G e C, mentre la copia di A, U, G e C. Un’atra differenza tra copia e originale è
che quest’ultima non è più composta di DNA, ma bensì di Acido RiboNucleico, o RNA.
Dalla copia del gene viene prodotta una catena di amminoacidi
La copia del gene viene esportata fuori dal nucleo cellulare. Essa viene poi letta dalle
fabbriche di proteine della cellula: i ribosomi. I ribosomi leggono la frase (copia del
gene) dall’inizio alla fine, leggendo tre lettere per volta (codone).

 Se una
frase è composta, per esempio, da AUGGUGCACCUGACUCCUGAGGAGAAG, i
ribosomi leggeranno AUG, GUG, CAC, CUG, ACU, CCU, GAG, GAG, AAG.
Nella copia del gene è scritto come una data proteina deve essere fabbricata. Le proteine
sono composte di elementi base chiamati amminoacidi. Esistono 20 amminoacidi
diversi; ciascuna tripletta di lettere rappresenta un determinato amminoacido. GUC, per
esempio, corrisponde all’amminoacido chiamato “valina”, mentre CAC alla “istidina”.
Questo codice permette alla cellula di tradurre le parole di tre lettere in amminoacidi, e
viene detto codice genetico. Quando i ribosomi leggono una frase (copia del gene) per
gruppi di tre lettere sanno esattamente quale dei venti amminoacidi è associato ad ogni
parola di tre lettere, e qual è la loro sequenza. I ribosomi assemblano gli amminoacidi
uno dopo l’altro fino ad ottenere la proteina completa.
Anche un solo errore di scrittura presente nella copia del gene può generare una proteina
difettosa. Nel punto dove si trova l’errore di ortografia, i ribosomi inseriranno infatti un
amminoacido sbagliato. Questo può avere gravi conseguenze. Per esempio, in una
malattia chiamata anemia falciforme, per colpa di una proteina difettosa, le cellule
sanguigne hanno una forma differente da quella normale, e funzionano peggio di quelle
delle persone sane.
Le proteine sono prodotte
Abbiamo visto che nelle cellule si trovano i ribosomi, che costituiscono la fabbrica di
proteine della cellula e assemblano gli amminoacidi in una catena.
La catena di amminoacidi, poi, si ripiega, ed ecco che la proteina è pronta. Il modo in cui
una proteina si ripiega su se stessa dipende dagli amminoacidi che compongono la sua
sequenza amminoacidica.
Le cellule contengono il 77% di acqua, il 14% di proteine e il 9% tra DNA, RNA, sali,
grassi e zuccheri.
Le proteine costituiscono sia il materiale di costruzione, che gli operai della cellula
Esistono moltissime proteine differenti. Ciascuna adempie ad una funzione ben definita
all’interno del corpo. Si possono classificare le proteine in gruppi secondo la loro
funzione: 
Le proteine strutturali sono responsabili di dare la corretta forma alle cellule, ai tessuti e
agli organi. Le glicoproteine che si trovano nella membrana cellulare ne sono un
esempio;
Le proteine protettrici servono alla difesa dell’organismo e della cellula. Per esempio gli
anticorpi si fissano ai corpi estranei e agli agenti patogeni inattivandone l’effetto nocivo;
Gli enzimi rappresentano il più grande gruppo di proteine. Gli enzimi rendono le
reazioni chimiche della cellula più veloci e precise, e quindi possibili. La DNA
polimerasi per esempio, che copia e ripara il DNA, è un enzima;
Le proteine di trasporto si legano a determinate sostanze e le trasportano. Ad esempio
l’emoglobina si trova nei globuli rossi, e trasporta l’ossigeno dai polmoni alle altre parti
del corpo;
Le proteine contrattili: “contrattile” significa “capace di contrarsi”. Sono così chiamate
le proteine responsabili del movimento. Le due proteine più importanti nei muscoli sono
l’actina e la miosina.
Gli ormoni proteici sono delle proteine che funzionano da messaggeri e de regolatori.
Per esempio l’insulina, prodotta dal pancreas e trasportata per via sanguigna verso i
muscoli, serve ad abbassare il tasso di zuccheri nel sangue.
Mutazioni
Abbiamo imparato come una proteina è prodotta a partire dal suo gene, e quali sono le
differenti funzioni che  le proteine hanno nel corpo umano. Per avere una buona salute è
importante che tutte le proteine del corpo compiano efficacemente la loro funzione. Se
una proteina è danneggiata e non può più funzionare correttamente, lo sviluppo di una
malattia diventa molto più probabile.
Come si arriva a questo? Una delle ragioni che portano a un funzionamento difettoso
delle proteine consiste in errori nei loro progetti di costruzione: il DNA. Questi errori si
chiamano mutazioni.
Le mutazioni sono degli errori di scrittura
Come visto, il nostro genoma è come un libro scritto con le lettere A, C, G e T. Un gene
corrisponde ad una frase precisa del libro. Le mutazioni possono essere viste come degli
errori di battitura commessi nella scrittura del genoma.
Quali tipi di mutazioni esistono?
Esistono due tipi di mutazioni diversi: le mutazioni genetiche e le mutazioni
cromosomiche.
Le mutazioni nei geni sono le più frequenti. Queste mutazioni possono essere originate
dalla perdita di una o più lettere di un gene (delezione), dall’introduzione di una o più
lettere in un gene (inserzione), dallo scambio di alcune lettere di un gene (sostituzione)

o ancora dalla moltiplicazione di alcune lettere (duplicazione). Di conseguenza, nel


punto preciso dove si è prodotto l’errore, un aminoacido sbagliato può essere incorporato
nella proteina codificata dal gene interessato. Un aminoacido diverso nella posizione
sbagliata può influenzare la struttura, e quindi la funzione, della proteina in oggetto, fino
a renderla anche completamente non funzionante o dannosa.
Nelle mutazioni cromosomiche, i cromosomi sono modificati nella loro struttura. Anche
questo può portare a un cambiamento nell’ordine delle lettere. Durante questo processo
delle grosse parti di un cromosoma, contenenti molti geni, possono essere perdute,
moltiplicate o inserite. Come per le mutazioni nei geni, queste mutazioni sono chiamate
rispettivamente delezioni, duplicazioni e inserzioni. Inoltre può anche succedere che una
parte di un cromosoma si rompa e che il frammento risultante si attacchi ad un altro
cromosoma (traslocazione). Oppure, che esso si riattacchi allo stesso cromosoma, ma in
senso inverso (inversione). Interi cromosomi possono essere perduti o moltiplicati. Le
mutazioni a livello dei cromosomi danno spesso origine a malattie gravi, e possono
portare a disfunzioni durante lo sviluppo. La sindrome di Down è una mutazione ben
conosciuta di un cromosoma. Questa sindrome è anche chiamata trisomia del
cromosoma 21, in quanto il cromosoma 21 è almeno in parte presente tre volte

.
Come si originano le mutazioni? Da dove provengono?
Le mutazioni sono una parte importante della vita stessa. Infatti, esse assicurano che gli
organismi abbiano la capacità di adattarsi ai cambiamenti ambientali. Le mutazioni sono
pertanto alla base dell’evoluzione. Charles Darwin è stato il primo a immaginare che una
mutazione casuale può cambiare una caratteristica dell’individuo, e che in alcune
circostanze questa nuova caratteristica possa conferire un vantaggio all’individuo.
Le mutazioni hanno essenzialmente due origini: apparizione spontanea o causata da
influenze esterne nocive (chiamate mutagene). Le mutazioni spontanee possono essere
originate, per esempio, durante la divisione cellulare. Prima di dividersi una cellula deve
duplicare tutti i suoi elementi, incluso il genoma. Durante la duplicazione del DNA degli
errori possono essere inclusi nella copia. Altrimenti, l’apparizione di una mutazione
spontanea può essere causata dalla degradazione chimica di una lettera o da errori di
ripartizione dei cromosomi.
Le influenze esterne nocive conosciute per causare mutazioni sono, per esempio, le
sostanze tossiche prodotte dalla combustione (nel fumo di sigaretta), o i raggi
elettromagnetici ad alta energia come i raggi UV o i raggi X. Alcuni ricercatori hanno
chiaramente dimostrato che i raggi UV danneggiano direttamente il DNA, favorendo
così lo sviluppo di tumori della pelle (melanomi).
Come si trasmettono le mutazioni?
Una volta create, le mutazioni sono inserite nel genoma. All’inizio una mutazione è però
confinata in una sola cellula. Durante la divisione cellulare la mutazione si propaga nelle
generazioni cellulari. Quando la mutazione appare nelle cellule di tessuti come la pelle o
il sangue, la malattia può svilupparsi solo nell’individuo interessato. In questo caso si
parla di mutazioni somatiche, che non sono trasmesse ai discendenti.
Se invece le cellule dell’apparato riproduttore dell’individuo sono interessate dalla
mutazione, come gli spermatozoi o gli ovuli, la mutazione è definita germinale. Al
contrario delle mutazioni somatiche, quelle che interessano la linea germinale non hanno
in genere effetti sull’individuo colpito. Tuttavia, quando la prole della persona affetta
eredita la mutazione, tutte le cellule del corpo sono toccate da questa. Gli effetti della
mutazione saranno allora visibili per la prima volta a livello di questa generazione.
Quali conseguenze portano le mutazioni?
Le mutazioni sono comunemente associate allo sviluppo di malattie. In realtà, la
maggior parte delle mutazioni non porta allo sviluppo di una malattia. Questo grazie al
fatto che le cellule del nostro corpo hanno 23 coppie di cromosomi, e quindi possiedono
due copie (chiamati alleli) di ogni gene. Dunque, la probabilità di essere portatore di due
copie sbagliate dello stesso gene è relativamente bassa. Per questa ragione non è più
permesso, ai giorni nostri, di sposarsi tra parenti stretti. Nelle coppie di consanguinei
l’accumulazione di varianti erronee è favorita, permettendo così una maggiore frequenza
di sviluppo di malattie genetiche.
I genetisti parlano di malattie ereditarie recessive e dominanti. Una malattia ereditaria
recessiva non si sviluppa fino a che la persona colpita non abbia ereditato due copie
mutate del gene in questione. La fibrosi cistica è una di queste malattie. Nella fibrosi
cistica il gene interessato non produce più la proteina funzionante a causa di una
delezione (perdita di qualche lettera). A causa di questo errore le secrezioni corporali
sono più dense del normale e si accumulano soprattutto nei polmoni e nel pancreas.
Una malattia ereditaria dominante invece si sviluppa anche quando una sola copia del
gene interessato è mutata. La malattia chiamata Corea di Huntington è una di queste
malattie. L’apparizione di mutazioni nel gene che codifica per la proteina Huntingtina è
la causa di questa malattia. Queste mutazioni portano spesso alla produzione di proteine
troppo lunghe, che perturbano la funzione delle cellule nervose di alcune zone precise
del cervello, generando la malattia.
Osserviamo un solo gene fra gli altri di ogni cromosoma:

Cromosoma 1: il gene della lattasi


Cromosoma 2: i nostri parenti più stretti
Cromosoma 3: il colore dei capelli
Cromosoma 4: degradazione dell’alcol
Cromosoma 5: L’asma
Cromosoma 6: L’intelligenza
Cromosoma 7: I geni dell’appetito
Cromosoma 8: Telomeri, l’estremità dei cromosomi

Cromosoma 9: Il gruppo sanguigno


Il gruppo sanguigno è ereditato tramite un gene situato sul cromosoma 9, chiamato gene AB0. Il gene AB0
esiste in tre forme, chiamati alleli. Si eredita uno di questi alleli da ognuno dei genitori.
La combinazione di questi alleli porta il nome del genotipo. Il gruppo sanguigno che risulta dalla loro
combinazione costituisce il fenotipo.
L’allele A e l’allele B sono dominanti, mentre l’allele 0 è recessivo. In genetica, il termine "recessivo" ha il
significato di "nascosto" o "che non si manifesta". Esso si rapporta al carattere, quando l’apparizione è
mascherata da un altro carattere.
I 3 alleli possono determinare i 4 gruppi sanguigni differenti. Di seguito tutte le combinazioni alleliche
possibili, e quale gruppo sanguigno determinano.
A e A danno il genotipo AA, che a livello di fenotipo dà il gruppo sanguigno A.
B e B danno il genotipo BB, che a livello di fenotipo dà il gruppo sanguigno B.
0 e 0 danno il genotipo 00, che a livello di fenotipo dà il gruppo sanguigno 0.
A e B danno il genotipo AB, che a livello di fenotipo dà il gruppo sanguigno AB, dato che A e B sono
entrambi dominanti.
A e 0 danno il genotipo A0, che a livello di fenotipo dà il gruppo sanguigno A, perché A è dominante.
B e 0 danno il genotipo B0, che a livello di fenotipo dà il gruppo sanguigno B, perché B è dominante.
Riassumendo, questo significa che ci sono 3 alleli, 6 genotipi e 4 fenotipi differenti.
Cromosoma 10: Stress

Cromosoma 11: l’enzima dell’altitudine


Cromosoma 12: I geni che dirigono il nostro sviluppo
Cromosoma 13: Geni e cancro
Cromosoma 14: Max e Myc
Cromosoma 15: doppio è meglio
Cromosoma 16: le globuline
Cromosoma 17: L’orologio biologico
Cromosoma 18: I guardiani della divisione cellulare
Cromosoma 19: Chiave e serratura per la glicemia
Cromosoma 20: I geni e la BSE
Cromosoma 21: Più di una coppia (SINDROME DI DOWN)
Cromosoma 22: la grandezza misteriosa del genoma
Cromosoma 23 : i cromosomi sessuali

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