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4 – La Cina in Africa
Quali vantaggi per i paesi africani? Per la popolazione, per le élite (statali e locali)?
La Cina ha ingenti capitali e capacità tecnologiche da offrire come anche capacità operative sul
campo che consentono di portare a termine le operazioni (infrastrutture, costruzioni, ecc.) =
vantaggi economici per le élite al potere (compartecipazione nelle società, servizi e assistenza
amministrativa, rendite, tangenti)
Vantaggi per la popolazione: posti di lavoro nei settori legati alle miniere e infrastrutture da
costruire. C’è una maggiore circolazione di danaro e quindi di attività economiche autogestite
(commercio e servizi) dai locali.
In quali settori economici la Cina interviene di più?
La Cina in Africa cerca materie prime (energetiche, minerali, meno vegetali) per la propria
produzione industriale che poi esporta nel mondo soprattutto nei mercati ricchi del Nord-Centro
(USA, UE, Giappone) e nel mondo.
Cina primo esportatore in Africa; bilancia commerciale sostanzialmente in pari (macchinari e
prodotti elettronici contro materie prime minerali e vegetali-alimentari). Accordi bilaterali con 45
paesi su 56.
Infrastrutture (pagg.99-101 di Sud-Sud) = ferrovie, strade, dighe, telecomunicazioni, miniere
Media (finanzia radio e TV), soldati per missioni di pace ONU, istituti Confucio in Africa e borse di
studio per studiare cinese in Cina [Spazio Rappresentato/simbolico],
Invia manodopera cinese e prodotti cinesi a basso costo (che creano problemi all’industria locale
che già è poca)
Il suo intervento è stato diverso da quello dei paesi occidentali? Se sì, in cosa?
Beijing consensus = multilateralismo, consenso, coesistenza pacifica sono le parole d’ordine, ma in
economia la Cina segue modello occidentale, quindi i paesi africani restano entro stesso modello
Centro-Periferia (coloniale e neo-coloniale), che è poco sostenibile anche dal punto di vista
ambientale.
Come gli Occidentali cerca risorse e rapporti commerciali, ma non pone questioni politiche e/o
ricatti politici (logica di schieramento) o economici (condizioni politiche o di riforme economiche
per dare i finanziamenti)